Rivista FundsPeople Italia n. 58 gennaio 2022

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BUSINESS

BUON COMPLEANNO AI PIANI INDIVIDUALI DI RISPARMIO GESTIONE PASSIVA

I FONDI ATTIVI RIESCONO A BATTERE IL MERCATO? INTERVISTE

GIOVANNI PAPINI (UBS AM) LELLA RUSSO (MPS) STRATEGIE

FONDI INFLATION LINKED OCCHI PUNTATI SU BANCHE CENTRALI

GENNAIO 22

I FONDI PREFERITI DAI FUND SELECTOR ITALIANI NEL 2021

NUMERO 58 GENNAIO 2022

8

I FONDI PREFERITI DAI FUND SELECTOR ITALIANI NEL 2021 IL SONDAGGIO ANNUALE RIVOLTO AI FUND SELECTOR HA COME OBIETTIVO QUELLO DI DETERMINARE I FONDI CHE SI AGGIUDICHERANNO IL RATING A (PREFERITO DAGLI ANALISTI) DEL MARCHIO FUNDSPEOPLE 2022.


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EDI TO RIA N LE

58 I GENNAIO

LO SCENARIO INFLAZIONISTICO DEL NUOVO ANNO ella maggior parte delle economie sviluppate del mondo, dall’Europa agli Stati Uniti e parte dell’Asia, l’inflazione è ai massimi da vari decenni. Istituzioni ed economisti hanno cominciato un dibattito piuttosto acceso sul tema: c’è, infatti, disaccordo su quanto durerà e su quali siano le misure migliori da adottare per contrastarla, senza rischiare di penalizzare la ripresa economica.

I NUOVI MASSIMI INFLAZIONISTICI DELLE PRINCIPALI ECONOMIE SVILUPPATE APRONO ALCUNI DIBATTITI TRA ISTITUZIONI ED ECONOMISTI. I TEMI CENTRALI SONO LA CAUSA DI QUESTI PICCHI E LA LORO DURATA.

DAVIDE PASIMENI

Head of Italy, FundsPeople

Come si sia arrivati a tale aumento dell’inflazione è una delle questioni più dibattute tra gli esperti della finanza mondiale. Si può dire che ci sono due teorie concorrenti: la prima sostiene che gli enormi stimoli economici e monetari concessi dai governi e dalle Banche centrali abbiano ‘surriscaldato’ l’economia. L’altra teoria ritiene, invece, che il ritorno dell’inflazione sia dovuto non tanto a scelte di politica economica ma alla crisi dei commerci mondiali e alla crisi energetica. A rafforzare questa seconda teoria c’è il fatto che i trend di spesa non sono aumentati, nonostante incentivi e stimoli, cosa che dovrebbe accadere in un’economia surriscaldata. La differenza principale rispetto al periodo precedente alla crisi sarebbe che per via della pandemia le persone spendono più in prodotti e meno in servizi. Tuttavia, è probabile che a provocare l’aumento dell’inflazione sia una concomitanza di vari fattori, spiegati almeno in parte da entrambe le teorie. Capire quale sia la causa prevalente è, tuttavia, importante se si vuol comprendere quanto ancora durerà il fenomeno. Alcuni parlando di inflazione transitoria, altri di persistente. Come è facile intuire, chi sostiene la transitoria ritiene che l’inflazione sia provocata da cause passeggere, come appunto la crisi dei commerci mondiali, e che, appena queste cause spariranno o saranno alleviate, le cose torneranno alla normalità. Gli ottimisti ritengono che l’inflazione potrebbe cominciare a ridursi già nel 2022. Chi sostiene l'idea di un fenomeno persistente, invece, è più pessimista. Gli esperti che propendono per questo pensiero ritengono che l’aumento dell’inflazione sia provocato da cause economiche più strutturali, e che, dunque, rimarrà alta per parecchio tempo. Pensano anche che il suo aumento potrebbe essere ancor più consistente di quello che abbiamo già visto in questi mesi e che ciò avrà conseguenze importanti sulle economie. Ad oggi, tra le Banche centrali, soltanto la BCE è ancora dell’avviso di un’inflazione transitoria, mentre buona parte delle altre istituzioni si sta avvicinando sempre più all’idea che si tratti, invece, di un fenomeno permanente. Una possibile interpretazione della posizione della BCE sta nel fatto che le due economie americana ed europea si trovano a stadi diversi della ripresa, dopo la crisi provocata dalla pandemia: se gli Stati Uniti hanno avuto una ripresa più rapida, in molti Paesi europei si viaggia ancora a rilento. L'economia continua ad aver bisogno dello stimolo di tassi bassi, nonostante l’inflazione. La BCE, al contrario della BoE, ritiene inoltre che la variante omicron sia un fattore di rischio alto: meglio tenere i tassi bassi e aspettare di vedere che accadrà nei prossimi mesi. GENNAIO I FUNDSPEOPLE 3


58 I GENNAIO

IN DI CE

36

PANORAMA 10 Radar FundsPeople: Impulso sostenibile 12 Movimenti dell’industria 16 Il barometro in Italia

70

TENDENZE 26 I fondi preferiti dai fund selector italiani nel 2021 32 Buon compleanno, PIR 36 SFDR, le implicazioni per l’industria 40 Istituzionali, la chiamata dei mercati del carbonio 44 Un 2021 da incorniciare, le sfide della consulenza finanziaria per il 2022 48 ESG, la normativa dà vigore all’aumento dei flussi nei fondi europei 52 Club Deal, l’investimento diretto è in crescita 56 Pagamenti e prestiti, le aree più coinvolte nel business digitale delle banche 60 RMBS, il mercato europeo alla prova della sostenibilità 64 Il futuro è benefit 66 Fondi attivi, riescono a battere il mercato?

INTERVISTE 70 Giovanni Papini (UBS AM) 74 Stefano Reali (Pharus) 76 Lella Russo (Mps) 78 Diego Ballarin (Fondo Pensione Prevedi) 80 Ugo Loeser (Arca Fondi SGR)

76 78

ANALISI 82 Un inizio d’anno prudente 86 Fondi a gestione alternativa in un contesto di crescente incertezza 92 Fondi dedicati all’intelligenza artificiale 95 Fondi Inflation-linked, occhi puntati sulle banche centrali 98 Ranking fondi Marchio FundsPeople

80

STILE & VIAGGI 106 La Metafinanza, un modo nuovo per fare business

CON TRI BUTI DI

NICOLA RONCHETTI FOUNDER & CEO, FINER FINANCE EXPLORER Un 2021 da incorniciare, le sfide della consulenza finanziaria per il 2022 Pag. 44

OLIVIER CARRÉ FINANCIAL SERVICES MARKET LEADER, PWC LUXEMBOURG ESG, la normativa dà vigore all’aumento dei flussi nei fondi europei Pag. 48

4 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

CRISTIANO BUSNARDO AMMINISTRATORE DELEGATO, CLUBDEALONLINE Club Deal, l’investimento diretto è in crescita Pag. 52

MARIA GRAZIA MIELE, ALESSANDRO SCOGNAMIGLIO TITOLARE DIVISIONE SUPPORTO STATISTICO E INFORMATICO, ADVISOR DIPARTIMENTO VIGILANZA, BANCA D’ITALIA Pagamenti e prestiti, le aree più coinvolte nel business digitale delle banche Pag. 56

ALASTAIR BIGLEY SECTOR LEAD EUROPEAN RMBS, S&P GLOBAL RATINGS RMBS, il mercato europeo alla prova della sostenibilità Pag. 60

SONIA BELOLLI, BARBARA PONTECORVO ASSOCIATE LAWYER, PARTNER, DELOITTE LEGAL Il futuro è benefit Pag. 64

RICHARD FLAX CHIEF INVESTMENT OFFICER, MONEYFARM Fondi attivi riescono a battere il mercato? Pag. 66

VANESA DEL VALLE BROUSSARD FUND SELECTOR, ALLFUNDS Fondi dedicati all’intelligenza artificiale Pag. 86

MASSIMO SIANO HEAD OF SOUTHERN EUROPE, 21SHARES La Metafinanza, un modo nuovo per fare business Pag. 106


2022: un anno di adattamento e transizioni

Il 2022 si presenta come un anno di transizione economica e finanziaria verso una fase post-COVID caratterizzata da una politica monetaria in via di normalizzazione e da rendimenti più moderati sui mercati finanziari. È molto importante sottolineare come in atto vi è anche un’altra importante transizione, verso una maggiore attenzione ai temi di sostenibilità, con il mondo che si muove per ottenere zero emissioni nette. A due anni dalla comparsa del Coronavirus, il mondo sta ancora cercando una via d’uscita dalla pandemia. L’anno passato è stato caratterizzato da importanti passi verso la normalizzazione, compreso il lancio di campagne di vaccinazione e il relativo allentamento delle misure di distanziamento e, di fatto, l’eliminazione delle restrizioni in molte aree del mondo. Non sono mancate però le battute d’arresto, come la diffusione della variante Delta, che ha rallentato il ritmo della ripresa economica in alcune regioni. Anche se il COVID-19 ora sembra maggiormente sotto controllo, alcune parti dell’economia globale come il mercato del lavoro, la domanda di servizi e gli investimenti devono ancora riprendersi completamente. Inoltre, i Mercati Emergenti, penalizzati da un tasso di vaccinazione relativamente basso e da politiche monetarie e fiscali meno accomodanti rispetto ai Paesi sviluppati, potrebbero completare la fase di recupero con una maggiore disponibilità di vaccini. La crescita economica globale sembra nuovamente destinata ad essere superiore al potenziale nel 2022, trainata da molti degli stessi fattori che hanno sostenuto la ripresa nel 2021. Con le regole di distanziamento sociale sempre meno restrittive, la domanda di servizi (ristoranti, turismo) dovrebbe aumentare, così come si dovrebbe assistere ad un recupero degli investimenti nella componente non residenziale. Inoltre, un livello di domanda di beni ancora elevato, che si accompagna

INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (PCE) Headline PCE YoY

Core PCE YoY

2%

6,0 Previsioni CS 5,0 4,0 YoY %

MARCO MOSSETTI, Senior Portfolio Manager di Credit Suisse Asset Management

3,0 2,0 1,0 0,0 14

15

16

17

18

19

20

21

22

Fonte: Credit Suisse. Dicembre 2021

ad un livello di scorte depresso, dovrebbe tradursi in una ripresa della produzione industriale non appena i problemi della catena di approvvigionamento inizieranno ad attenuarsi. Il tasso d’inflazione dovrebbe iniziare a raggiungere il picco nei prossimi mesi, questo perché gran parte dell’iniziale ripresa dei prezzi è ormai alle nostre spalle (cioè gli effetti base stanno svanendo), mentre dovrebbero esserci meno interruzioni nella filiera degli approvvigionamenti. Tuttavia, è probabile che altri fattori possano impedire un completo rientro sui livelli pre-pandemia. Uno di questi è la rigidità del mercato del lavoro: la ripresa economica nel 2021 ha contribuito a riportare i tassi di disoccupazione in molti Paesi sui livelli pre-pandemia e, con il recupero previsto della spesa per i servizi nel 2022, il mercato del lavoro potrà diventare rapidamente problematico. Le tendenze demografiche negative ed il conseguente calo della popolazione in età lavorativa non fanno altro che aggravare la situazione dell’offerta di lavoro in molti Paesi. Di fatto, vediamo già carenza di manodopera in molti settori, dagli autisti di autobus e camion ai supplenti nelle scuole e ai lavoratori della ristorazione.

Con l’inflazione che in molte regioni nel 2022 rimarrà probabilmente al di sopra degli obiettivi della politica monetaria, una delle domande chiave per i mercati finanziari riguarda la reazione delle Banche Centrali. È bene ricordare come durante la pandemia, le principali autorità di politica monetaria abbiano attuato enormi programmi di acquisto di titoli (Quantitative Easing) per fornire ai mercati finanziari ampia liquidità e mantenere condizioni finanziarie favorevoli alla ripresa economica. A distanza di quasi due anni questi interventi non sono più necessari, pertanto le Banche Centrali in una prima fase inizieranno a ridurre i propri acquisti per poi successivamente intraprendere un percorso di aumento dei tassi di interesse. In USA, con un’inflazione di fondo storicamente elevata (anche se in calo) e dopo i notevoli progressi verso la piena occupazione, è lecito assumere un ritocco verso l’alto dei tassi d’interesse entro la fine del 2022. In Eurozona, la Banca Centrale Europea (BCE) dovrebbe porre fine al suo Programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP) entro giugno 2022, ma dovrebbe continuare a stimolare l’economia

tramite programmi più convenzionali di acquisto di titoli. In sintesi, vedremo probabilmente aumenti dei tassi in alcuni Paesi, ma ci aspettiamo che la Banca Centrale degli Stati Uniti D’America proceda con molta gradualità, mentre la BCE si dovrebbe limitare a ridurre gli acquisti di asset e lasciare i tassi di interesse invariati. In questo contesto i tassi d’interesse reali (tassi di interesse nominali meno inflazione) potrebbero aumentare nel corso del 2022, un movimento che ragionevolmente si accompagnerà a rendimenti del mercato finanziario (in particolare i rendimenti obbligazionari) più modesti e ad un aumento della volatilità. I rendimenti del mercato azionario, trainati in gran parte dalla crescita degli utili aziendali, rimarranno positivi, mentre il comparto del reddito fisso continuerà a fornire risultati deludenti. In quest’ottica, pensiamo che gli investitori debbano guardare a strategie di investimento alternative per diversificare le proprie opportunità di crescita. Molta attenzione verrà dedicata alle tematiche d’investimento ESG che non solo avranno un ruolo fondamentale nella transizione verso una crescita equilibrata e sostenibile, ma rappresenteranno sempre di più un fattore rilevante di performance. Infine, nel medio e lungo periodo, alcuni fattori come il cambiamento climatico, le tendenze demografiche e l’adozione di nuove tecnologie puntano ad una transizione verso un mondo post-COVID che richiederà importanti investimenti pubblici, in un momento in cui i bilanci statali sono già sotto pressione e con un livello d’inflazione più elevato rispetto agli ultimi 20 anni. La buona notizia è che parallelamente gli investimenti nella transizione energetica, nell’automazione, nell’infrastrutture e nelle nuove tecnologie rappresenteranno un importante volano per la crescita, con un sostanziale aumento di produttività del lavoro.

Disclaimer Pubblicità di natura finanziaria Ogni investimento è soggetto alle dinamiche del mercato dei capitali e non è mai assicurata la realizzazione di profitti. Il valore finale dell’investimento può essere quindi anche inferiore rispetto al suo valore iniziale. Credit Suisse Italy S.p.A. è una banca autorizzata dalla Banca d’Italia e vigilata dalla CONSOB per lo svolgimento di servizi di investimento in Italia. La sede legale di Credit Suisse Italy S.p.A. è Via Santa Margherita 3, 20122 Milano.


EL EN CO INDICE DELLE SOCIETÀ 58 I GENNAIO

CEO GONZALO FERNÁNDEZ gonzalof@fundspeople.com HEAD OF ITALY DAVIDE PASIMENI davide.pasimeni@fundspeople.com Gruppo Generali

ABC 21Shares

11, 106

abrdn

92, 10

Acatis Investment

82

AcomeA SGR

16

Agora SGR

16

AIFI

52

AIPB

52

Allfunds

16, 39

Gruppo Mediolanum

12, 16, 34

Gruppo Montepaschi

16, 76

Hedge Invest SGR

16, 92

Altamont Capital Partners Amundi Group

10 16, 34

Anima Holding

16

Aperture Investors

27

Arca Fondi SGR

16, 80

Aviva Investors Global Services

16

Avm Gestioni

65

AXA IM

16, 82, 95

Banca del Fucino

12

Banca Finnat Euramerica

16

Banca Profilo

16

BancoPosta Fondi SGR

16

Invesco

12, 16

iShares

95

JKL J.P. Morgan AM

56

BlackRock IM

11, 16, 27, 86, 92, 95

BNP Paribas AM

16, 39

BNY Mellon IM

10, 16

Candriam

27, 16

Jupiter AM

12, 27, 82, 92 27

Kairos Partners

16

La Financière de l’Echiquier

94

Lazard AM

27

LGIM

12

LGT

11

Liontrust

11

Lombard Odier IM Lyxor

10, 12 16

MN M&G Investment

27, 16

Majedie Asset Management

11

Manulife IM

10

McKinsey

40

MFS IM

27

82

Moneyfarm

66

Carmignac Gestion

27

Morgan Stanley IM

16

ClubdelOnline

52

MSCI

68

16

Muzinich & Co

86

Capital Group

Consultinvest SGR Credit Suisse AM Credito Emiliano

12, 16, 92

Newton IM

12

16

Nordea AM

27, 86

DEF

OPQ

Deloitte

52, 64

ODDO BHF AM

DWS

27, 94

Orefici

16

Eleva Capital

27, 86

Peshing

10

Epsilon SGR

82

Pharus

Equita SIM

32

Pictet AM

Euregio Plus

16

PIMCO

Eurizon Capital

16, 35

Eurovita

39

Fidelity International

94

82, 95

Polar Capital

92

PwC

48, 52

27, 92, 16

RST

16

Finanziaria Internazionale

16

Robeco

27

Finer Finance Explorer

44

Ruffer

82

Flossbach von Storch Invest

82

S&P Global Ratings

60, 66

Fondo Pensione Prevedi

78

Schroders IM

16, 95

16, 92

GHI Green Arrow Capital

REDAZIONE NAZIONALE SILVIA RAGUSA, Editor in Chief silvia.ragusa@fundspeople.com RAFFAELA ULGHERI, Reporter raff aela.ulgheri@fundspeople.com INTERNAZIONALE GRETA BISELLO, Reporter greta.bisello@fundspeople.com FILIPPO LUINI, Reporter filippo.luini@fundspeople.com OSCAR RODRÍGUEZ, Reporter orodriguez@fundspeople.com REGINA RIVERA, Reporter regina.webb@fundspeople.com ANA PALOMARES, Reporter ana.palomares@fundspeople.com LAURA REY, Reporter lrey@fundspeople.com ANALISI MARÍA FOLQUÉ, Global Head of Analysis mfolque@fundspeople.com MIGUEL RÊGO, Head of Analysis - Portugal miguel.rego@fundspeople.com MONTSERRAT FORMOSO, Senior Fund Analyst & Editor Spain mformoso@fundspeople.com MARKETING RAQUEL ALONSO, Marketing Manager raquel.alonso@fundspeople.com IÑIGO IMBERT, Business Development Manager iimbert@fundspeople.com GIOVANNA VAGALI, Events & Branded Content Manager - Italy giovanna.vagali@fundspeople.com LIVIA CAIVANO, Financial Writer, Events & Branded Content - Italy livia.caivano@fundspeople.com FRANCESCA CONTI, Financial Writer, Events & Branded Content Italy francesca.conti@fundspeople.com MARTAMARINAPUCCIO,FinancialWriter,Events&BrandedContentItaly marta.puccio@fundspeople.com GEMA VELASCO, Branded Content Manager - Iberia gema.velasco@fundspeople.com AIDA CISNEROS, Events Manager - Iberia aida.cisneros@fundspeople.com

74 27, 16, 86, 92

Fideuram AM SGR

Franklin Templeton Investments

6 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

27, 16, 82, 86, 92

Janus Henderson Investors

16, 39

Banca d’Italia

16

ICCREA

12

Allianz Global Investors

16

Gruppo Mediobanca

Sella SGR

16

Soprarno SGR

16

Standard Life Aberdeen

16

12

State Street Global Advisors

Groupama AM

16

T. Rowe Price

Gruppo Azimut

16

Tikehau Capital

12

Gruppo Banca Intermobiliare

16

TwentyFour AM

12

16, 95 82

Gruppo Banco BPM

16

Gruppo BPER Banca

16

Gruppo Ceresio Italia

16

UBS AM

11, 12, 16, 70

Gruppo Deutsche Bank

16

Vontobel

27

Gruppo Ersel

16

Zenit SGR

16

UWXYZ

CONSULENZA: ANTONIO SALIDO, CEO, NUVIX CONSULTING SL DISEGNO E PROGETTAZIONE: ANTONIO CAPA E RODRIGO PÉREZ, KEMBEKE ESTUDIO FOTOGRAFIA: MANUELA LIOTTI TRADUZIONI: CRISTINA JAOUEN, FULLY INVESTED TRANSLATION STAMPA: RIVADENEYRA EDITORE © Primer Decil Consultores y Editores S.L. Tutti i diritti riservati SOTTOSCRIZIONI fundspeople.com/it/registro DEPOSITO LEGALE M-48220-2008 REDAZIONE MILANO Piazza Vetra, 17, 20123, Milano Tel. (+39) 02 947 56291 italia@fundspeople.com fundspeople.com/it REDAZIONE MADRID Velázquez, 126. 4 Izquierda. 28006 Madrid Tel. (+34) 91 755 35 58 redaccion@fundspeople.com fundspeople.com/es PUBBLICITÀ publicidad@fundspeople.com


ESG – La nuova agenda della Cina

Le considerazioni sulla sostenibilità stanno diventando sempre più importanti sia per le aziende che per gli investitori in Cina, e anche le performance sono sempre più legate alle metriche ambientali, sociali e di governance (ESG) di un’azienda. Guardando i dati storici si vede che un portafoglio basato sulla composizione dell’indice MSCI Cina, ma ponderato in base ai fattori ESG, può offrire performance migliori rispetto al benchmark MSCI China standard. Si parla a volte di ritardo delle aziende cinesi in ambito di sostenibilità, ma dalla nostra esperienza i punteggi più bassi sono spesso dovuti a livelli più bassi di divulgazione delle metriche tradizionali, piuttosto che ad effettive differenze di performance. È qui che il nostro processo di ricerca sul territorio e la valutazione della qualità fatta dai nostri analisti possono aiutarci ad andare oltre ciò che un database ESG può fornire. Diversi fattori stanno guidando l’accelerazione della consapevolezza dei fattori ESG in Cina: la domanda degli investitori, una regolamentazione più stringente, un monitoraggio e una divulgazione più rigorosi. Ci sono però ampie differenze nella divulgazione delle informazioni con settori come, ad esempio, l’assistenza sanitaria che rappresentano interessanti opportunità di investimento, ma hanno molto margine di miglioramento nella divulgazione delle metriche ESG. Tra le prime 60 società nel mercato azionario di tipo A e nel mercato azionario di Hong Kong, solo il 74% dei titoli sanitari per capitalizzazione di mercato ha pubblicato rapporti ESG nel 2020, rispetto al 94% e al 93% per i settori finanziario e immobiliare. Al tempo stesso, vediamo che le aziende cinesi stanno riconoscendo sempre più la necessità di una migliore divulgazione in materia ESG e l’abbiamo riscontrato anche nella nostra attività di

MSCI China ESG Leaders vs MSCI China MSCI China ESG Leaders

MSCI China

4.000 3500 3.000 Index Levels in USD

TERESA GIOFFREDA, Client Relationship Manager, UBS AM

2500 2.000 1500 1.000 500 0 OCT-07

OCT-09

OCT-11

OCT-13

OCT-15

OCT-17

OCT-19

OCT-21

Fonte: MSCI, Factset, As at October 2021. Past perfomance is no guarantee of future returns.

engagement con le società. Ad esempio, una delle principali società farmaceutiche cinesi dall’anno prossimo inizierà a pubblicare un rapporto ESG all’interno del bilancio annuale della società, e un produttore di alimenti ha migliorato la trasparenza delle pratiche ESG soprattutto su temi legati a salute e nutrizione.. MA NON DIMENTICHIAMO IL MONDO OBBLIGAZIONARIO Gli investimenti sostenibili sono un fattore sempre più importante anche all’interno del mercato obbligazionario cinese. Sotto la bandiera della “prosperità comune”, il governo centrale si è impegnato a tener conto degli aspetti ESG per guidare il modello di crescita a lungo termine della Cina. Sebbene questa transizione abbia portato volatilità a breve termine nei mercati del credito cinesi, ad esempio nei mercati immobiliari, riteniamo che questi cambiamenti saranno salutari per l’ulteriore sviluppo

dell’economia e dei mercati obbligazionari. In termini di politica ambientale, l’impegno della Cina a diventare carbon neutral entro il 2060 è un potenziale motore della spesa espansiva; l’implementazione prevista della “linea di credito green” della People’s Bank of China e la standardizzazione nel settore bancario sui prestiti green dovrebbero migliorare l’efficienza della distribuzione del capitale nell’economia. Inoltre, il catalogo cinese dei progetti verdi ammissibili per l’emissione di green bond, aggiornato ad aprile 2021, dovrebbe supportare la crescita dei mercati obbligazionari in USD e CNY. In conclusione, nonostante i profili ESG relativamente più bassi degli emittenti cinesi, trainati dal rating del rischio sovrano, dalla debolezza delle informazioni e dai consigli di amministrazione radicati, ci aspettiamo che la politica top-down sia un fattore incrementale per continui miglioramenti.


58 I GENNAIO

I PIÙ

NEWS 1. L’ascesa degli investimenti obbligazionari sostenibili è iniziata

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bla bla” 5. Ecco cosa significa fare engagement quando si tratta di sostenibilità 6. SFDR, quando è possibile qualificarsi come articolo 9 7. Cosa sono le COP? Resoconto degli incontri più significativi 8. Le migliori SGR italiane in Europa

PROFESSIONISTI

Federico Imbert Credit Suisse

Patrizio Leoni Deutsche Bank Wealth Management

Nadia Gharbi Pictet Asset Management

Silvana Chilelli Eurizon Capital Real Asset SGR

Andrea Caraceni CFO SIM

Furio Pietribiasi Mediolanum International Funds Ltd

Marco Carreri Anthilia Capital Partners SGR

Andrea Genova Gamma Capital Markets

Savills Inv. Management SGR

Eurizon Capital

Blackrock

BancoPosta Fondi SGR

Tikehau Capital

MainStreet Partners

Man Group

Janus Henderson Horizon Strategic Bond Fund A2 USD

Amundi Funds Strategic Bond E2 EUR (C)

Amundi Funds Pioneer Strategic Income A USD (C)

Capital Group Global High Income Opportunities (LUX) Z

Amundi Funds Emerging Markets Blended Bond I EUR (C)

BlackRock Global Funds World Technology Fund D2

SOCIETÀ

Anima SGR

PRODOTTI

UBS (Lux) Equity Fund European Opp. Sustainable (EUR) P-acc

BNP Paribas Funds Sust. Multi Asset Balanced Priv. EUR Acc

8 FUNDSPEOPLE I GENNAIO


JAMIE GOVAN, Senior ESG Investment Manager, abrdn

Investire per rispondere alle grandi sfide del pianeta

Anche se alla COP26 è stato fatto qualche progresso, come tutti sanno tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, e a nostro parere gli impegni ufficialmente assunti dai vari Paesi ancora non bastano a realizzare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Detto questo, non è ancora troppo tardi per attuare un cambiamento ambientale e sociale positivo, un importante sfida che possiamo in parte raccogliere noi stessi, per esempio attraverso scelte di investimento mirate a garantire il nostro futuro finanziario. A questo proposito esistono buoni motivi per essere fiduciosi, in particolare guardando alle numerose soluzioni d’investimento a disposizione di chi desidera affrontare le grandi sfide del pianeta senza rinunciare a mettere in sicurezza i propri risparmi. Ma in pratica, come è possibile? FATTI, NON PAROLE! L’iniziativa deve partire da noi. abrdn, come società di gestione del risparmio, si impegna ad assistere i clienti a centrare l’obiettivo dello zero netto entro il 2050, per questo ha aderito all’iniziativa Net Zero Asset Managers e ha sviluppato la strategia Net Zero Directed Investing (NZDI), incentrata sul cambiamento climatico. Questa strategia ci permette di fungere da catalizzatore positivo per l’azzeramento delle emissioni, un obiettivo da realizzare olisticamente mediante una serie di approcci, tra cui una rigorosa ricerca sulle diverse traiettorie dell’evoluzione climatica, lo sviluppo di soluzioni d’investimento Net Zero Directed e uno stile di azionariato attivo per esercitare influenza su aziende e autorità politiche. Il nostro obiettivo è ridurre del 50% l’intensità di carbonio dei nostri portafogli entro il 2030 rispetto ai valori di riferimento del 2019. Inoltre, prevediamo di aumentare la quota di asset allineati all’obiettivo dello zero netto entro il 2050 collaborando attivamente con i clienti. Per quanto riguarda le nostre attività aziendali, ci siamo impegnati a ridurre del 50% le emissioni di carbonio entro il 2025 e ad azzerarle entro il 2040. Investimenti azionari, obbligazionari e multi-asset per contrastare il cambiamento climatico Molti ritengono che il miglior modo per combattere il cambiamento climatico sia investire in aziende e portafogli con un’impronta di carbonio bassa, ma in pratica ciò significa semplicemente evitare i settori ad alta intensità carbonica, come quelli del gas e del petrolio, delle utilities e della produzione di energia e materie prime, privilegiando invece quelle attività che si trovano all’estremo opposto dello spettro delle emissioni di carbonio come ad

esempio le società tecnologiche, finanziarie o dei beni di consumo. In realtà, questo approccio non contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra, e per di più espone al rischio di evitare le aree di mercato dove è possibile generare un impatto positivo più consistente e dove si trovano alcune delle migliori opportunità d’investimento. Siamo convinti che gli investitori dovrebbero invece optare per soluzioni d’investimento che coinvolgano le aziende più innovative, dedicate allo sviluppo di soluzioni climatiche efficaci. A nostro parere queste aziende sono il mezzo migliore per arrivare allo zero netto e in più offrono un potenziale di rischio/rendimento interessante. Naturalmente abbiamo tutti obiettivi di investimento diversi. Molti clienti desiderano un’esposizione al tema climatico, ma preferiscono evitare i rischi di norma associati agli asset con un rendimento potenziale elevato. Uno dei modi per farlo è puntare su un approccio multi-asset, che consente di ottenere rendimenti più stabili investendo in una gamma più ampia di asset. Nel segmento azionario gli investitori multi-asset beneficiano di una buona esposizione a tutte le aziende collegate al tema del cambiamento climatico. Ma allo stesso tempo possono diversificare investendo in altre asset class, ad esempio con un’esposizione pura al tema del clima mediante i green bond, i titoli infrastrutturali per le energie rinnovabili e le azioni green. Un altro strumento interessante sono le obbligazioni, in particolare i green bond, pensati per convogliare capitali su progetti con un impatto positivo sull’ambiente. Gli emittenti utilizzano questi finanziamenti per mitigare le cause del cambiamento climatico e costruire un futuro più verde. Le obbligazioni verdi sono importanti, ma non prive di difetti. I dati rivelano infatti che non tutti i settori emettono volumi sufficienti di green bond,e soprattutto non tutti i settori rilevanti. Inoltre, non esiste un organo di vigilanza incaricato di misurare l’impatto delle iniziative finanziate con queste emissioni. Di conseguenza, un’obbligazione può definirsi green anche se non obbliga l’emittente a ridurre le emissioni, il che naturalmente accende possibili sospetti di greenwashing.

L’impact investing si distingue dall’investimento sostenibile in quanto non si limita ad escludere determinati investimenti o a valutare la gestione delle attività aziendali. Va oltre, promuovendo l’investimento nelle attività di business che affrontano le grandi sfide globali. Per noi, in particolare, equivale a investire in aziende finanziariamente interessanti, che si dedicano allo sviluppo di prodotti e servizi che contribuiscono a generare impatti sociali e ambientali positivi e misurabili.

IMPACT INVESTING – OLTRE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO Come ben sappiamo, il cambiamento climatico non è l’unica grande sfida del pianeta. Esistono molte altre tematiche, legate alla sanità, all’istruzione, alla nutrizione e ad altri aspetti. Molte di queste sfide sono strettamente connesse tra loro e l’impact investing è uno degli strumenti per affrontarle.

CONCLUSIONI Come abbiamo illustrato, vi sono molte possibili soluzioni d’investimento, che variano a seconda degli obiettivi e delle diverse tolleranze al rischio personali. A nostro parere queste strategie continueranno ad acquisire popolarità e diventeranno sempre più accessibili man mano che i loro vantaggi verranno compresi. Si tratta di una buona notizia per tutti quanti!

Queste attività comprendono: • migliore accesso all’istruzione per popolazioni in aree rurali o a basso reddito • progresso nelle terapie contro le malattie più gravi • conservazione delle risorse naturali grazie all’economia circolare • un accesso più equo alle risorse alimentari. • Alla luce degli obiettivi espressi da governi e aziende, non deve stupire che i business che offrono soluzioni ai rischi globali più urgenti abbiano ottime opportunità di guadagno. INVESTIMENTI ALLINEATI AGLI SDG’S NEI MERCATI ASIATICI ED EMERGENTI Abbiamo valutato gli investimenti allineati ai 17 Obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’ONU (SDG’s). Gli SDG’s, lanciati dalle Nazioni Unite nel 2015 sono una roadmap politica creata per assistere governi, aziende e società civile a creare un futuro migliore e più sostenibile per tutti. Gli investimenti allineati agli SDG’s si propongono di realizzare sia un rendimento interessante, che un impatto positivo sulla società là dove più occorre. Questa tipologia d’investimento è particolarmente adeguata ai mercati asiatici ed emergenti, molti dei quali hanno economie in rapida crescita ma ancora penalizzate dagli impatti negativi del sottoinvestimento in importanti aree. Tuttavia, in queste regioni si trovano alcune delle aziende più innovative e potenzialmente in grado di risolvere numerosi problemi. Gli asset manager sono un anello importante della catena dei capitali che dirige l’allocazione delle risorse finanziarie verso i Paesi e i settori che ne hanno maggior bisogno, e dove i rendimenti potenziali sono elevati.


PANORAMA RADAR

REGNO UNITO

Sostenibilità nel mirino di abrdn CANADA

Rebranding per divisone di Manulife IM Manulife Investment Management ha rinominato la sua filiale specializzata in asset reali Hancock Natural Resources in Manulife Investment Management Timberland and Agriculture. L’allineamento del business dei mercati privati segue un piano pluriennale del gruppo per centralizzare il suo approccio agli investimenti.

Abrdn ha aderito alla Emerging Markets Investors Alliance (Emia) come parte della spinta per migliorare gli standard ESG. Emia riunisce esperti di politica ESG, investitori ed emittenti dei mercati emergenti sia dal lato dei governi sia delle aziende per risolvere i problemi globali più pressanti creando soluzioni di investimento sostenibili.

STATI UNITI

Pershing cresce nel direct indexing Pershing, divisione di BNY Mellon specializzata in servizi di compensazione e custodia, ha stipulato un accordo per l’acquisizione di Optimal Asset Management, un fornitore di soluzioni di indicizzazione diretta. Optimal AM soddisfa il crescente bisogno dei clienti di una maggiore personalizzazione dei portafogli. L’acquisizione farà parte della nuova offerta Pershing X.

STATI UNITI

Private equity USA fa acquisti Il private equity Altamont Capital Partners ha acquistato una partecipazione in Horizon Investments, un asset manager con sede a Charlotte con circa 7 miliardi di dollari di attività in consulenza. Horizon opera principalmente come gestore patrimoniale in outsourcing, fornendo accesso a portafogli modello e servizi di gestione tramite SMA e UMA.

IMPULSO

SVIZZERA

Lombard Odier si potenzia negli ESG Lombard Odier ha acquisito una partecipazione in Systemiq, società che punta a integrare la sostenibilità nei sistemi economici globali attraverso partnership strategiche con i principali attori della finanza, della politica e della società civile. Lombard Odier potrà anche sfruttare le expertise dell’azienda per la valutazione delle proprie metodologie di investimento sostenibile.

SOSTEN 10 FUNDSPEOPLE I GENNAIO


REGNO UNITO

GIAPPONE

Liontrust punta sugli istituzionali

LGT sbarca a Tokyo

Liontrust ha acquistato Majedie Asset Management per un corrispettivo totale di 140 milioni di euro. L’obiettivo è aumentare la presenza nel mercato istituzionale. A fine novembre, gli asset in gestione di Majedie erano pari a 6,8 miliardi, portando così gli AuM di Liontrust a 49 miliardi.

LGT, gestore patrimoniale di proprietà della famiglia reale del Liechtenstein, ha aperto un ufficio a Tokyo e ha assunto Yoshitaka Nagakura, proveniente da Credit Suisse, come presidente e CEO del private banking in Giappone. LGT Japan offrirà servizi di investimento e asset management a persone con un elevato patrimonio e a imprese familiari.

DANIMARCA

Importante mandato per BlackRock Il fondo pensione danese Danica Pension ha investito 130 milioni di euro in una versione su misura del fondo BlackRock Global Impact. La strategia è classificata come ‘articolo 9’ e investe in 50-80 aziende a livello globale i cui prodotti e servizi affrontano esplicitamente le sfide legate alla sostenibilità.

SINGAPORE

UBS si espande in Asia UBS apre un nuovo ufficio a Singapore, il più grande nella regione Asia-Pacifico, riaffermando il suo impegno nell’area. L’inaugurazione dell’edificio segna un passo in avanti nell’attenzione della banca svizzera verso la sostenibilità. Il progetto infatti deriva dalla ristrutturazione di un vecchio centro commerciale, ora completamente alimentato da energia rinnovabile.

AUSTRALIA

21Shares punta sulle criptovalute Siglata una partnership da 21Shares con ETF Securities Australia. Lo scopo della collaborazione tra le due entità è quello di sviluppare una gamma di ETF sulle criptovalute per il mercato locale. Inoltre, 21Shares darà vita a un centro di ricerca e formazione per spiegare e rendere più accessibile il mondo degli asset digitali e della blockchain.

NIBILE

Il nuovo anno si apre sulla scia del trend in continua crescita degli ESG. GENNAIO I FUNDSPEOPLE 11


PANORAMA MOVIMENTI NELL’INDUSTRIA

FRANCESCO DE FERRARI CEO Wealth Management Credit Suisse Un nuovo CEO per la divisione Wealth Management di Credit Suisse. Si tratta di Francesco de Ferrari che entrerà a far parte del Comitato esecutivo del Credit Suisse Group, con effetto dal 1° gennaio 2022, riportando al Group chief executive officer Thomas Gottstein. De Ferrari è stato inoltre nominato CEO ad interim dell’area geografica Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA).

BEN HAYWARD

IVONNE FORNO

CEO TwentyFour AM

Consigliera indipendente Green Arrow Capital Spa

A fine gennaio 2022 Ben Hayward assumerà la carica di nuovo CEO per TwentyFour Asset Management. Hayward è stato membro del comitato esecutivo di TwentyFour per sei anni e rimarrà tale nel suo nuovo ruolo di CEO. Il manager succederà a Mark Holman, che ha ricoperto la carica fin dalla nascita della società nel 2008.

Ivonne Forno entra come consigliera indipendente della Capogruppo. Il Gruppo annuncia poi la nomina di Cesare Pozzi a senior advisor e presidente Comitato Investimenti Clean Energy&Infrastrucure, comparto che vede anche l’ingresso Giancarlo Giorgi (senior advisor) e di Giovanni Pinelli (managing director). Nella divisione Private Debt entra Davide Moscatelli come senior investment manager. Infine, GAC annuncia l’ingresso di Claudio Ansuinelli come managing director sales.

DA NON PERDERE tutte le nuove nomine su fundspeople.com/it

BREVI

JEAN-PASCAL PORCHEROT Managing partner Lombard Odier IM Importante nomina per Lombard Odier. Jean-Pascal Porcherot diventerà managing partner a partire dal 1° gennaio 2022. Porcherot assumerà il ruolo di responsabile di Lombard Odier Investment Managers (LOIM), la divisione di asset management del Gruppo, e continuerà a dirigere LOIM insieme a Nathalia Barazal. La sua sede rimarrà a Ginevra.

12 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

AMAURY DAUGE Lascia la carica di CFO Allfunds Importante cambiamento nel team di professionisti di Allfunds. Amaury Dauge ha informato il CdA della decisione di dimettersi dalla carica di CFO per accettare una nuova opportunità al di fuori della società. Il Consiglio di Allfunds ha avviato un processo formale per identificare e nominare un successore. L’uscita di Dauge dall’azienda non sarà immediata: rimarrà nel suo ruolo fino al 2° trimestre 2022 per garantire una transizione ordinata.

■ Gabriella Covino vicepresidente Francesco Orlandi vicepresidente Banca del Fucino ■ Jeremy Humphries Head of Quantitative Investments Mediolanum International Funds ■ Silvia Magni Senior relationship manager, Invesco Italia ■ Giulia Mucciarelli Sales executive Janus Henderson Investors ■ Kurt Morriesen Head of Investment Stewardship, LGIM ■ Lucy Thomas Head of Sustainable Investing UBS Asset Management ■ Therese Niklasson Global head of Sustainable Investment Newton IM ■ Vincent Archimbaud Head of Wholesale Sales in Europa Tikehau Capital



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PANORAMA BAROMETRO

MAPPA DELLA GESTIONE ITALIANA

DATI IN MILIONI DI EURO

IN ITALIA

OTTOBRE 2021

IL BAROMETRO

SOCIETÀ GRUPPO GENERALI EURIZON ANIMA HOLDING POSTE ITALIANE FIDEURAM GRUPPO MEDIOLANUM GRUPPO AZIMUT ARCA CREDITO EMILIANO ICCREA GRUPPO MEDIOBANCA SELLA GRUPPO MONTEPASCHI GRUPPO ERSEL KAIROS PARTNERS GRUPPO BPER BANCA GRUPPO BANCO BPM ACOMEA GRUPPO BANCA INTERMOBILIARE (*) CONSULTINVEST

PATRIM. GESTITO

FONDI APERTI

GESTIONI DI PORTAFOGLIO RETAIL 6.490 14.468 1.313 0 39.892 500 5.476 0 6.835 2.362 4.472 4.304 3.053 1.909 1.501 4.235 2.572 44 303 194

GESTIONI DI PORTAF. ISTITUZIONALI 362.686 136.912 104.633 105.144 11.840 2.095 4.505 3.824 983 4.741 657 2.198 2.907 0 0 236 851 12 50 21

RACCOLTA NETTA

469.443 349.689 184.336 108.047 95.838 60.906 40.574 33.307 21.023 10.372 9.644 9.928 5.960 5.577 5.055 4.887 3.423 2.924 1.160 1.175

100.267 198.309 78.390 2.903 44.106 58.311 30.593 29.483 13.205 3.269 4.515 3.426 0 3.668 3.554 416 0 2.868 807 960

BANCA PROFILO

972

72

788

57 296

843

BANCA FINNAT EURAMERICA

326

166

9

495 415 615 273 160 141 91 1.427.218

495 49 326 163 160 141 71 580.808

0 0 0 110 0 0 20 101.222

0 366 289 0 0 0 0 745.188

-0,7 -2,2 39,8 -0,9 -0,1 -0,9 -0,2 4.682

GRUPPO CERESIO ITALIA FINANZIARIA INTERNAZIONALE EUREGIO PLUS ZENIT (PFM) (§) HEDGE INVEST OREFICI AGORA TOTALE

-1.200,70 1.686,80 511,7 1.102,20 1.009,90 350,3 187,6 181,3 167,7 115,3 249,8 70,1 14,1 36,3 121,5 48,5 15,2 -42,7 ND 11 2,5

MAPPA DELLA GESTIONE INTERNAZIONALE IN ITALIA GRUPPI E SOCIETÀ AMUNDI GROUP BLACKROCK IM (*) ALLIANZ AXA IM JP MORGAN AM MORGAN STANLEY PICTET AM (*) FIDELITY INTERNATIONAL (*) GRUPPO BNP PARIBAS INVESCO (*) GRUPPO DEUTSCHE BANK SCHRODERS UBS AM M&G INVESTMENTS FRANKLIN TEMPLETON INVESTMENTS (§) CREDIT SUISSE (*) LYXOR GROUPAMA AM (^) STATE STREET GLOBAL ADVISORS CANDRIAM (*) BNY MELLON IM (*) STANDARD LIFE ABERDEEN PLC (*) AVIVA INVESTORS GLOBAL SERVICES (*) TOTALE

PATRIMONIO GESTITO 194.118 97.359 54.311 48.121 48.581 46.812 45.757 41.904 31.629 32.532 28.890 28.343 21.959 14.173 14.148 16.312 15.893 9.804 8.333 9.632 3.528 2.415 257 814.811

FONDI APERTI 107.430 88.796 15.697 15.563 48.581 46.599 45.757 41.904 23.612 32.532 24.679 27.595 20.138 14.173 12.987 4.380 15.893 995 2.232 5.323 3.320 2.415 257 600.858

GESTIONI DI PORT. RETAIL 3.759 0 1.385 0 0 0 0 0 1.404 0 3.353 0 0 0 0 4.626 0 0 0 0 0 0 0 14.527

Fonte: elaborazione propria sui dati Assogestioni ordinati per patrimonio gestito al netto dei fondi di gruppo. * Dati di patrimonio non aggiornati. § Raccolta netta parziale. ^ Raccolta netta parziale. Patrimonio parziale o parzialmente aggiornato.

16 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

GESTIONI DI PORT. ISTITUZIONALI 82.929 8.563 37.229 32.558 0 213 0 0 6.613 0 858 748 1.821 0 1.161 7.306 0 8.809 6.101 4.309 208 0 0 199.426

RACCOLTA NETTA 460,7 ND 13,5 276,1 -80,3 -19 ND ND -361,1 ND 220,2 31,6 694,7 -11,5 -89,6 ND 88,8 0 -323,7 ND ND ND ND 900


Ad uso esclusivo di investitori qualificati

IL FUTURO DEGLI INVESTIMENTI EVOLVE CON TE CREIAMOLO INSIEME Scopri l’esperienza di M&G nel Public Debt M&G European Credit Investment Fund M&G Total Return Credit Investment Fund M&G European High Yield Credit Investment Fund www.mandgitalia.it/publicdebt Capitale a rischio

La distribuzione del presente documento non costituisce un’offerta né una sollecitazione. Le performance passate non sono indicative dei risultati futuri. Il valore degli investimenti potrebbe diminuire così come aumentare. Il successo delle strategie di investimento di M&G e la loro idoneità per gli investitori non sono garantiti, pertanto è importante che il cliente si assicuri di aver compreso il profilo di rischio dei prodotti e dei servizi che intende acquistare. Le informazioni fornite in questo documento sono state ottenute o derivate da fonti da noi ritenute attendibili e accurate, anche se M&G declina ogni responsabilità riguardo all’accuratezza dei contenuti. M&G non fornisce consulenze di investimento né raccomandazioni riguardo a investimenti. Le opinioni sono soggette a modifica senza alcun preavviso. Salvo diversamente indicato, questa attività di promozione finanziaria è pubblicata da M&G International Investments S.A. La sede legale di M&G International Investments S.A. si trova all’indirizzo 16, boulevard Royal, L-2449, Lussemburgo. APR 21 / 548704


PANORAMA BAROMETRO

EVOLUZIONE DI PATRIMONIO E RACCOLTA FONDI APERTI IN ITALIA GRUPPI ITALIANI

GRUPPI ESTERI

FONDI APERTI Dati al 30 settembre 2021. TOTALE

DIRITTO ITALIANO DIRITTO ESTERO

1.300.000

GRUPPI ESTERI

1.200.000

GRUPPI ITALIANI

1.100.000 1.000.000

580.948

900.000

PATRIMONIO

800.000 700.000 600.000 500.000 400.000

401.768

225.460

300.000 200.000 100.000

27.305

0

PATRIMONIO

30.000 25.000 20.000 15.000

RACCOLTA

10.330

10.000 5.000 0

5.239

-5.000 -10.000

815

-15.000

544

12 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09 12 03 06 09

2015

2016

2017

2018

2019

2020

RACCOLTA

2021

Fonte:

Fonte:

PATRIMONIO GESTITO IN FONDI APERTI

RACCOLTA NETTA IN FONDI APERTI

Dati al 31 ottobre 2021.

Dati al 31 ottobre 2021.

OBBLIGAZIONARI

438.335 363.335

AZIONARI 242.050

FLESSIBILI

163.030

BILANCIATI MONETARI HEDGE

39.927

1.009

AZIONARI

2.515 -365

FLESSIBILI

775 2.279 1.839

BILANCIATI MONETARI

2.306

Fonte:

-655 -203

OBBLIGAZIONARI

-1.910 -2.197 -3

HEDGE

Tutti i dati in milioni di euro.

SETTEMBRE-21

1

OTTOBRE-21

18 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

IT_Amundi_Corpo_ESG_F


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Messaggio pubblicitario. Investire comporta dei rischi. Prima di qualunque investimento, prendere attenta visione della documentazione relativa allo strumento finanziario oggetto dell’operazione, la cui sussistenza è disposta dalla applicabile normativa di legge e regolamentare tempo per tempo vigente. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il presente documento non è diretto alle “US Person” così come definite nel U.S. “Regulation S” della Securities and Exchange Commission. Amundi Asset Management, “société par actions simplifiée” (SAS) di diritto francese con capitale di €1.086.262.605, società di gestione di portafoglio autorizzata dall’AMF con il n° GP 04000036 - Sede legale: 90 boulevard Pasteur - 75015 Parigi - Francia - 437 574 452 RCS Paris - amundi.it - 0ttobre 2021. |

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24/11/2021 14:58


PANORAMA BAROMETRO

EVOLUZIONE DI PATRIMONIO E RACCOLTA FONDI DELLE RETI DI CONSULENZA IN ITALIA DIRITTO ITALIANO

DIRITTO ESTERO

TOTALE

230.000

PATRIMONIO

172.500

115.000

57.500

0 3.000 2.000

RACCOLTA

1.000 0 -1.000 -2.000 -3.000 12

03

2015

06

09

12

03

2016

06

09

12

03

2017

06

09

12

03

2018

06

09

2019

12

03

06

09

12

03

2020

06

09

2021 Dati al 30 settembre 2021.

Fonte:

RISPARMIO GESTITO - DATI RETI DI CONSULENZA CONSISTENZE PATRIMONIALI ENTITÀ

TOTALE PATRIMONIO

FONDI E SICAV

GESTIONI PATRIMONIALI

PRODOTTI ASSICURATIVI/ PREVIDENZIALI

TOTALE RACCOLTA NETTA*

CONSULENTI FINANZIARI ABILITATI ALL'O.F.S.**

FIDEURAM - INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING S.p.A. (GRUPPO FIDEURAM)

92.792

31.280

28.697

32.815

468

INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING S.p.A. (GRUPPO FIDEURAM)

81.713

32.012

20.893

28.808

338

1.076

BANCA MEDIOLANUM S.p.A. (GRUPPO MEDIOLANUM)

67.079

34.637

633

31.809

567

4.237

BANCA GENERALI S.p.A. (GRUPPO BANCA GENERALI)

57.168

22.213

8.036

26.919

288

2.161

ALLIANZ BANK FINANCIAL ADVISORS S.p.A. (GRUPPO ALLIANZ BANK)

52.811

18.024

611

34.176

364

2.124

FINECOBANK S.p.A. (GRUPPO FINECOBANK)

50.106

34.554

294

15.258

492

2.768

AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT (GRUPPO AZIMUT)

43.634

26.219

7.004

10.411

300

1.851

SANPAOLO INVEST SIM S.p.A. (GRUPPO FIDEURAM)

23.243

7.706

7.679

7.858

142

1.180

CREDEM S.p.A. (GRUPPO CREDITO EMILIANO - CREDEM)

16.618

9.137

3.156

4.325

93

745

DEUTSCHE BANK S.p.A. - DB FINANCIAL ADVISORS (GRUPPO DEUTSCHE BANK)

15.105

8.807

1.217

5.081

68

1.087

BANCA EUROMOBILIARE S.p.A. (GRUPPO CREDITO EMILIANO - CREDEM)

8.554

4.441

2.146

1.967

23

379

IW BANK S.p.A. (GRUPPO UNIONE DI BANCHE ITALIANE)

6.853

5.163

288

1.402

-107

637

BANCA WIDIBA S.p.A. (GRUPPO MONTE DEI PASCHI DI SIENA)

5.319

3.621

238

1.460

48

529

BNL - BNP PARIBAS - Life Banker (GRUPPO BNP PARIBAS)

5.797

3.253

121

2.423

116

576

CHEBANCA! S.p.A. (GRUPPO MEDIOBANCA)

4.514

3.290

100

1.124

122

478

CONSULTINVEST INVESTIMENTI SIM S.p.A. (GRUPPO CONSULTINVEST) TOTALE

3.616

2.201

1.372

207

622

10

427

533.507

245.729

81.320

206.458

3.332

23.871

Fonte: Assoreti. Sono inclusi i fondi speculativi e fondi chiusi. Dati consistenze patrimoniali al 30 settembre 2021, in milioni di euro. * Sono inclusi fondi e SICAV, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali. Dati al 31 ottobre 2021, in milioni di euro. ** Il dato si riferisce al numero di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede con portafoglio > 0. Dati al 31 ottobre 2021.

20 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

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09/12/2021 18:46


PANORAMA BAROMETRO

I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2021 Per avere il rating di Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: Società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.

MS INVF Global Brands A MS INVF Global Opportunity A Pictet - Robotics R EUR BGF World Healthscience E2 EUR Vontobel Global Equity I USD BGF World Technology E2 EUR Pictet - Global Envir Opps R EUR CPR Invest Glbl Dsrpt Opp R EUR Acc MS INVF US Advantage A Threadneedle (Lux) Global Focus AU Invesco Glbl Consmr Trnds C USD Acc Threadneedle (Lux) Glb Smlr Coms AE Pictet-Digital R EUR Pictet-Security R EUR JPM Emerging Markets Equity A (dist) USD Pictet SmartCity R EUR MS INVF Asia Opportunity A Pictet-Water R EUR

01 EQUITY

JPM Emerging Mkts Opps A (acc) USD Vontobel US Equity I USD Threadneedle (Lux) Pan Eurp SmCp Opps AE BGF Continental Eurp Flex I4 EUR MS INVF US Growth A JPM Global Healthcare A (acc) USD Invesco Pan Eur StructEq C EUR Acc Vontobel mtx Sust EmMkts Ldrs I USD Capital Group New Pers (LUX) Z Pictet-USA Index IS USD JPM US Select Equity A (acc) USD Amundi Fds Pinr US EqFdm Gr I2 USD C Fidelity World Y-Acc-EUR MS INVF Global Quality A Fidelity Global Dividend A-Acc-EUR Hdg JPM China A-Share Opps A (acc) EUR Pictet-Clean Energy R EUR Pictet-Biotech R EUR BGF World Gold D2 EUR Wellington US Research Eq $ S Acc UnH BGF Sustainable Energy E2 EUR Amundi Fds Em Mkts Eq Foc A USD C JPM US Technology A (dist) USD JPM Global Focus A (dist) EUR MFS Meridian Global Equity I1 EUR Vontobel Emerging Markets Eq I USD CS (Lux) Digital Health Equity B USD

■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■ ■■■■■■■■ ■■■■■■■■ ■■■■■■■■ ■■■■■■■■ ■■■■■■■■ ■■■■■■■■ ■■■■■■■ ■■■■■■■ ■■■■■■■ ■■■■■■ ■■■■■■ ■■■■■■ ■■■■■■ ■■■■■■ ■■■■■■ ■■■■■■ ■■■■■■ ■■■■■■ ■■■■■■ ■■■■■■ ■■■■■ ■■■■■ ■■■■■ ■■■■■ ■■■■■ ■■■■■

400 800 1.200 1.600 JPM Japan Equity A (dist) USD Schroder ISF Glb Clmt Chg Eq A Acc USD MFS Meridian European Research I1 EUR AXA Rosenberg US Enh Idx Eq Alp I € Acc JPM America Equity A (dist) USD MS INVF Global Infrastructure A JPM US Value A (dist) USD CSIF (Lux) Equity Emerging Mkts DB EUR Wellington Glb Quality Gr $ S Acc UnH JPM Europe Equity Plus A perf (acc) EUR Amundi Fds Euroland Equity I2 EUR C DNCA Invest Beyond Global Leaders A EUR Amundi Fds US Pioneer Fund E2 EUR H C MFS Meridian European Value I1 EUR BNY Mellon Long-Term Glbl Eq EUR A Acc Schroder ISF Emerging Asia A Acc USD CS (Lux) Robotics Equity EB USD JPM US Select Equity Plus A (acc) USD Schroder ISF Asian Opports A Acc USD Schroder ISF Glb Em Mkt Opps A Acc USD Fidelity Em Mkts I-Acc-USD Schroder ISF Greater China A Acc USD BGF European Equity Income E5G EUR Invesco Greater China Equity C USD Acc Pictet - Global Thematic Opps-I EUR Schroder ISF EURO Equity A Acc EUR MS INVF Europe Opportunity A Wells Fargo (Lux) WF USAllCpGr I USD Acc Pictet-Health R EUR Ninety One GSF Glb Frchs I Acc USD MS INVF Global Advantage A Fidelity China Consumer Y-Acc-USD BGF European Special Situations I2 EUR BNY Mellon Global Equity Inc USD A Acc JPM China A (dist) USD AB American Gr Ptf I Acc Amundi Fds Glb Eq Sust Inc E2 EUR C Fidelity Global Technology A-Dis-EUR Candriam Eqs L Em Mkts C EUR Cap Amundi Fds European Eq Sm Cp I2 EUR C Amundi Fds European Eq Val M2 EUR C BGF World Mining I2 EUR Schroder ISF Eurp Div Mxmsr A Acc EUR Schroder ISF Glb Div Mxmsr A Acc USD Invesco Japanese Eq Adv C JPY Acc Amundi Fds Pinr US Eq Rsrch A USD C

400 800 1.200 1.600 Schroder ISF EURO Corp Bd A Acc EUR

02 FIXED INCOME

Algebris Financial Credit I EUR Acc MS INVF Global Fixed Income Opps A Amundi Fds Glbl Aggt Bd I EUR H C Amundi Fds Strategic Bd E2 EUR AD D JPM Global Bond Opps A (acc) USD Muzinich Enhancedyield S-T HEUR Acc A Invesco Global Ttl Ret EUR Bd C EUR Acc MS INVF Euro Strategic Bond A Amundi Fds EM Blnd Bd I EUR C Invesco Euro Corporate Bond C EUR Acc BGF Euro Bond I2 EUR JPM Global Corp Bd A (acc) USD

■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■■ ■■■■■■■■■■■

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400 800 1.200 1.600 Invesco Asian Equity C USD Acc AB Select US Equity I USD Acc JPM Europe Select Equity A (acc) EUR Amundi Inv US Equity X JPM Pacific Equity A (dist) USD Oddo BHF Avenir Europe CI-EUR Pictet - Quest Global Equities R EUR CS (Lux) Security Equity B USD Pictet-Premium Brands R EUR JPM US Equity All Cap A (acc) USD Vontobel Clean Technology I EUR Invesco Asia Opportunities Eq C USD Acc MS INVF Global Brands Eq Inc AR BGF European Focus E2 EUR Tendercapital Secular Euro Instl € Acc CPR Invest Food For Gens I EUR Acc JPM Europe Strategic Dividend A (acc)EUR Fidelity European Dynamic Gr A-Acc-EUR BGF Emerging Markets I2 EUR Acc Fidelity Global Health Care A-Acc-EUR DNCA Invest Europe Growth A EUR Fidelity Pacific Y-Acc-EUR UBAM 30 Global Leaders Equity IHC EUR AB Eurozone Eq Ptf I EUR Acc Amundi Fds Eurp Eq Green Imp F2 EUR C Pictet-Emerging Markets Index I USD JPM US Growth A (dist) USD Vontobel European Equity I EUR Baillie Gifford WW Japanese B EUR Acc Carmignac Investissement A EUR Acc DPAM INVEST B Equities Euroland F Cap DPAM INVEST B Equities World Sust F Cap Fidelity Global Cnsmr Inds Y-Acc-EUR Franklin Biotechnology Discv A(acc)USD Franklin Technology A Acc USD Franklin US Opportunities A(acc)USD Janus Henderson Glb Life Scn A2 USD Janus Henderson Hrzn Euroland A2 EUR Janus Henderson Pan Eurp R€ Acc Legg Mason CB US Lg Cp Gr A USD Dis(A) M&G (Lux) Glb Dividend A EUR Acc Mirabaud Sustainable Glbl Fcs I USD Acc Nordea 1 - Global Climate & Envir BP EUR RWC Global Emerging Markets B EUR Acc Templeton Asian Growth A(Ydis)USD Templeton Emerging Markets A(Ydis)USD

400 800 1.200 1.600 BGF Euro Corporate Bond I2 EUR Schroder ISF EURO Bond A Acc EUR Vontobel Emerging Mkts Dbt I USD Pictet-Global Emerging Debt I USD Pictet-EUR Short Term High Yield R EUR Schroder ISF EURO Govt Bd A Acc EUR JPM EU Government Bond A (acc) EUR Amundi Fds Pinr Strat Inc I2 USD QD D Amundi Fds Glb Subrdntd Bd I2 EUR QD D Vontobel EUR Corp Bd Mid Yld I EUR Pictet-Emerging Local Ccy Dbt I EUR BGF Fixed Income Global Opps E2 EUR Hdg MS INVF Euro Corporate Bond A

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Amundi Fds Em Mkts Bd I2 USD QTD D JPM Income A (acc) EURH Invesco Euro Bond C EUR Acc Schroder ISF Strat Crdt A Acc EUR Hdg BGF China Bond E2 EUR Amundi Fds Optimal Yld S/T M2 EUR C JPM Global High Yield Bond A (acc) EURH Lazard Convertible Global PC EUR MS INVF Global Bond A JPM Flexible Credit A (acc) USD Schroder ISF Glb InflLnkdBd A Acc EUR Amundi Fds Euro Corp Bd G EUR C Invesco Global Inv Grd CorpBd C USD Acc

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Fondi con più di 1 miliardo di asset in capo ai clienti italiani. Fonte: dati frutto di elaborazione propria del team di Analisi FundsPeople, svolta attraverso diverse piattaforme di distribuzione e società di gestione. I fondi appartenenti al gruppo Fixed Income includono anche i prodotti convertibili.

400 800 1.200 1.600 Pictet-Global Megatrend Sel R EUR

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I FONDI INTERNAZIONALI BLOCKBUSTER IN ITALIA NEL 2021 Per avere il rating di Blockbuster, i prodotti internazionali devono raggiungere i 200 milioni di euro di patrimonio distribuito nel mercato italiano. Fonte: Società di gestione e diverse piattaforme di distribuzione.

02 FIXED INCOME

400 800 1.200 1.600

■■■ JPM Global Strat Bd A perf (acc) EURH ■■■ Tendercapital Bd Two Steps Instl EUR Acc ■■■ Amundi Fds EM Lcl Ccy Bd M2 EUR C ■■■ HSBC GIF Euro High Yield Bond AC ■■■ Capital Group Euro Bond (LUX) Z ■■■ BGF Global High Yield Bond D2 EUR Hedged ■ ■ ■ Fidelity Euro Short Term Bond E-Acc-EUR ■■■ JPM Emerging Markets Debt A (dist) EURH ■ ■ ■ JPM Europe High Yld Bd A (dist) EUR ■■■ Pictet-EUR Short Mid-Term Bonds R ■■■ UBAM Global High Yield Solution IHC EUR ■ ■ ■ Amundi Fds Pioneer US Bd E2 EUR C ■■■ Pictet-EUR Short Term Corp Bds R ■■■ AXAWF Global High Yield Bds I Cap EUR H ■ ■ ■ Vontobel Bond Global Aggt I EUR ■■■ BGF Emerging Markets Bond A2 EUR Hedged ■ ■ ■ MS INVF Euro Bond A ■■■ ODDO BHF Euro Credit Short Dur CI-EUR ■ ■ ■ MS INVF Emerging Mkts Corp Debt A ■■■ Pictet-USD Government Bonds I USD ■■ Pictet-Emerging Corporate Bds HI EUR ■■ Fidelity Euro Bond A-Acc-EUR ■■ UBAM Global Convertible Bond RC EUR ■■ JPM Emerg Mkts Corp Bd A (acc) EURH ■■ Muzinich Eurp Loans Hdg Euro Acc H ■■ MS INVF Short Maturity Euro Bond A ■■ Wellington Global Bond S USD Acc ■■ JPM Emerg Mkts Strat Bd A perf (acc)EURH ■ ■ Candriam Bds Euro Short Term C EUR Cap ■■ MS INVF Global Convertible Bond A ■■ GFG Funds-Euro Global Bd I EUR Acc ■■ Schroder ISF US Dllr Bd A Acc USD ■■ AXAWF Global Infl Bds I Cap EUR ■■ NN (L) US Credit I Cap EUR H i

400 800 1.200 1.600 JPM Global Income A (div) EUR Invesco Pan European Hi Inc C EUR Acc MS INVF Global Bal Rsk Contr FOF A Pictet-Multi Asset Global Opps R EUR

03 MULTI-ASSET / ALTERNATIVI

First Eagle Amundi Income Builder FHE-C Raiffeisen-Nachhaltigkeit-Mix VT BGF Global Allocation E2 EUR Hedged DNCA Invest Eurose A EUR Invesco Global Income C EUR Acc Amundi Fds Global MA Cnsrv M2 EUR C JPM Global Macro Opps A (acc) EUR JPM Global Income Cnsrv A (acc) EUR BSF Fixed Income Strategies E2 EUR Amundi Fds Abs Ret MS I EUR C JPM Global Balanced A (acc) EUR BGF Global Multi-Asset Inc E5G EUR H BGF ESG Multi-Asset C2 EUR Amundi Fds Euro MA Trgt Inc M2 EUR QTI D First Eagle Amundi International IHE-C JPM Global Multi Strategy Inc A (div)EUR Invesco Balanced-Risk Allc C EUR Acc Amundi Fds Multi-Strat Gr I EUR AD D Fidelity Global Mlt Ast Inc A-Acc-EUR H Amundi Fds Mlt Asst Sust Fut G EUR C

24 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

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400 800 1.200 1.600

■■ AB European Income I2 Acc ■■ SchroderISF Glbl High Yield A Acc $ ■■ Tendercapital Glb Bd Shrt DurInstl€AccAI ■■ Capital Group EmMkts Dbt (LUX) Z ■■ Carmignac Sécurité A EUR Acc ■■ Carmignac Pf Uncons Euro FI A EUR Acc ■■ Carmignac Pf Uncons Glb Bd A EUR Acc ■■ Threadneedle (Lux) European Strat Bd AE ■■ DPAM L Bonds Emerging Markets Sust F EUR ■ ■ New Capital Wlthy Ntn Bd USD Inst Inc ■■ Franklin Euro High Yield A(Ydis)EUR ■■ Franklin European Ttl Ret A(Mdis)EUR ■■ Franklin Strategic Income A(Mdis)USD ■■ Templeton Global Bond A(Mdis)USD ■■ Templeton Global Ttl Ret A(Mdis)USD ■■ Insight Sust Euro Corp Bd A EUR Acc ■■ Janus Henderson Hrzn Euro HY Bd A2 EUR ■ ■ Jupiter Dynamic Bond I EUR Acc ■■ M&G (Lux) Glb Fl Rt HY A H EUR Acc ■■ M&G (Lux) Em Mkts Bd A EUR Acc ■■ M&G (Lux) Glb Macro Bd A EUR Acc ■■ M&G (Lux) Euro Corp Bd A EUR Acc ■■ Mirabaud Global Strategic Bd I USD Acc ■■ Nordea 1 - European Covered Bond BP EUR ■ ■ Nordea 1 - European High Yld Bd BI EUR ■■ Nordea 1 - Low Dur Eurp Cov Bd BP EUR ■■ Nordea 1 - European Fincl Dbt BI EUR ■■ Nordea 1 - European Cross Credit BP EUR ■■ Nordea 1 - Emerging Market Bond BP EUR ■■ Nordea 1 - Flexible Fixed Income BP EUR ■■ Tikehau Short Duration I-R EUR Acc ■■ Franklin Glbl Convert Secs A(acc)USD ■■ Nordea 1 - European Fincl Dbt BI EUR ■■ SWC (LU) BF Responsible COCO ATH EUR

400 800 1.200 1.600 BSF European Select Strategies I2 EUR Algebris Global Credit Oppst I EUR Acc Schroder ISF Glbl MA Inc A Acc USD MS INVF Global Balanced A DNCA Invest Alpha Bonds A EUR Invesco Global Targeted Ret C EUR Acc Dachfonds Südtirol R VT Amundi Fds Mlt Asst Rl Ret F2 EUR C Candriam Bds Crdt Opps C EUR Cap BNY Mellon Glbl Rl Ret (EUR) A Acc HSBC GIF Multi-Asset Style Factors IC MFS Meridian Prudent Wealth A1 EUR Capital Group Global Allc (LUX) Z Pictet Absolute Ret Fxd Inc HR EUR Amundi Fds Global Mlt-Asst M2 EUR C MS INVF Global Balanced Income AR BSF Global Event Driven E2 EUR H Amundi Fds Protect 90 G2 EUR C BSF European Absolute Return I2 EUR Vontobel Multi Asset Defensive I EUR JPM Total Emerging Mkts Inc A (acc) USD SWC (LU) PF Sust Balanced (EUR) AT CS (Lux) Portfolio Yield CHF B Amundi Fds Glb MA Trg Inc E2 EUR C

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400 800 1.200 1.600 SWC (LU) BF Resp Glbl Abs Rtn ATH EUR Schroder ISF Glbl MA Bal A Acc EUR Capital Group EM Ttl Opps (LUX) Z Carmignac Patrimoine A EUR Acc Franklin Income A(Mdis)USD Franklin K2 Alt Strats A(acc)USD Janus Henderson Balanced A2 USD Janus Henderson UK Abs Ret R€ Acc (hdg) Legg Mason WA Mcr OppBd A USD Acc Lyxor/Tiedemann Arbitrage Strat I EUR M&G (Lux) Conservative Allc A EUR Acc M&G (Lux) Dynamic Allocation A EUR Acc M&G (Lux) Income Allocation A EUR Acc M&G (Lux) Optimal Income A EUR Acc Man AHL TargetRisk I USD Man GLG Alpha Select Alt IL GBP Acc Man GLG Innovation Eq Alt IN USD Acc Muzinich LongShortCreditYld HEUR Acc E Nordea 1 - Alpha 10 MA BP EUR Nordea 1 - Alpha 15 MA BP EUR Nordea 1 - Stable Return BP EUR R-co Valor C EUR Tikehau Income Cross Assets R Acc EUR

■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■ ■■

Fondi con più di 1 miliardo di asset in capo ai clienti italiani. Fonte: dati frutto di elaborazione propria del team di Analisi FundsPeople, svolta attraverso diverse piattaforme di distribuzione e società di gestione. I fondi appartenenti al gruppo Fixed Income includono anche i prodotti convertibili, mentre i fondi appartenenti al gruppo Multi-Asset / Alternativi includono anche i prodotti della categoria Morningstar ‘Miscellaneous’.

400 800 1.200 1.600

■■■■■ Capital Group Glb Hi IncOpps(LUX)Z ■■■■■ Schroder ISF EURO Crdt Convct A Acc EUR ■ ■ ■ ■ ■ Threadneedle (Lux) Glbl Corp Bd AU ■■■■■ Invesco Euro Short Term Bond C EUR Acc ■■■■■ Candriam Bds Euro High Yld C EUR Cap ■■■■■ Schroder ISF Glbl Corp Bd A Acc USD ■■■■■ Schroder ISF EURO Hi Yld A Acc EUR ■■■■■ JPM Global Government Bond A (acc) EUR ■■■■ Neuberger Berman EM DbtHrdCcy USD I C ■ ■ ■ ■ Schroder ISF Glb Convert Bd A Acc USD ■■■■ Fidelity Glb SD Inc A-Acc-EUR (€/$ hdg) ■■■■ Amundi Fds Euro Govt Bd A EUR C ■■■■ JPM Emerg Mkts Lcl Ccy Dbt A (acc) EUR ■■■■ Schroder ISF Global Bond A Acc USD ■■■■ Amundi Fds Optimal Yield M2 EUR C ■■■■ Invesco India Bond C USD Acc ■■■■ JPM Financials Bond A (acc) EUR ■■■■ Amundi Fds Euro Aggt Bd I EUR C ■■■■ Pictet-EUR Bonds I ■■■■ Raiffeisen-Euro-ShortTerm-Rent R VT ■■■■ Schroder ISF EURO S/T Bd A Acc EUR ■■■■ JPM Income Opp A perf (acc) EURH ■■■■ JPM US Aggregate Bond A (dist) USD ■■■■ JPM Global Convert (EUR) A (dist) EUR ■■■■ MS INVF European HY Bd A ■■■■ AXAWF Euro Credit Plus I Cap EUR ■■■■ EdR SICAV Financial Bonds I EUR ■■■ Candriam Bds Em Mkts C USD Cap ■■■ Neuberger Berman Shrt DurEM DbtUSD I Acc ■ ■ ■ AXAWF Euro Credit Short Dur I Cap EUR ■■■ Pictet-EUR Government Bonds I ■■■ Lazard Credit Fi PVC EUR ■■■ Pictet-Global Bonds I EUR ■■■ Muzinich Global Tact Crdt HEUR Acc A


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TENDENZE IN PRIMO PIANO di Silvia Ragusa

I FONDI PREFERITI DAI FUND SELECTOR ITALIANI NEL

2021

26 FUNDSPEOPLE I GENNAIO


I VENTI FONDI PIÙ VOTATI DAI FUND SELECTOR ITALIANI FONDO

REND. A 1 ANNO

REND. A 3 ANNI

REND. A 5 ANNI

VOTI

CATEGORIA MORNINGSTAR

Nordea 1 Global Climate and Environment Fund

5

Global Equity Mid/Small Cap

Janus Henderson Horizon Pan European Absolute Return Fund

4

Long/Short Equity

Jupiter Global Fund Jupiter Dynamic Bond

4

Global Fixed Income

1,56

4,76

RobecoSAM SDG Credit Income

3

Global Fixed Income

2,75

5,19

1.434

M&G (Lux) Investment Funds 1 M&G (Lux) Global Listed Infrastructure Fund

3

Infrastructure Sector Equity

30,17

16,21

1.262

Aperture Investors SICAV Credit Opportunities Fund

3

Global Fixed Income

JPMorgan Investment Funds Global Macro Opportunities Fund

3

Global Macro

10,04

4,23

Lazard Rathmore Alternative Fund

3

Market Neutral

16,21

11,13

MFS Meridian Funds Prudent Wealth Fund

3

Moderate Allocation

11,94

9,48

Vontobel Fund TwentyFour Monument European Asset Backed Securities

3

Fixed Income Miscellaneous

2,64

0,78

Eleva UCITS Fund Fonds Eleva Absolute Return Europe

3

Long/Short Equity

7,09

6,57

DWS Concept Kaldemorgen

2

Flexible Allocation

13,54

4,69

Nordea 1 Alpha 7 MA Fund

2

Multialternative

5,9

4

Pictet Security

2

Global Equity Large Cap

39,93

19,58

14,95

8.760

Fidelity Funds Global Technology Fund

2

Technology Sector Equity

51,01

33,39

26,65

14.064

Carmignac Sécurité

2

Europe Fixed Income

1,99

1,64

0,59

8.005

M&G (Lux) Investment Funds 1 M&G (Lux) Optimal Income Fund

2

Cautious Allocation

5,06

2,73

2,11

13.695

BlackRock Global Funds Next Generation Technology Fund

2

Technology Sector Equity

43,52

5.080

BlackRock Global Funds Circular Economy Fund

2

Global Equity Large Cap

38,67

2.067

Candriam Sustainable Equity World

2

Global Equity Large Cap

42,97

44,63

25,44

18,83

PATRIMONIO

11.028 441

2,52

9.885

865

17,62

4,09

5.957 1.403

7,9

4.531 157 3.399

3,55

12.255 498

12,24

1.107

Fonte: Dati Morningstar (%). Performance in valuta base al 31 ottobre 2021 e patrimonio in milioni di euro al 30 novembre 2021.

Il sondaggio annuale rivolto ai fund selector ha come obiettivo quello di determinare i fondi che si aggiudicheranno il rating A (Preferito dagli Analisti) del Marchio FundsPeople 2022.

I

l rating A (Preferito dagli Analisti) spegne sette candeline. Anche quest’anno, infatti, FundsPeople ha condotto il suo consueto sondaggio per scoprire quali sono i fondi preferiti dai fund selector italiani. L’obiettivo è determinare l’elenco dei prodotti d’investimento che si aggiudicheranno, appunto, il rating A (Preferito dagli Analisti) del Marchio FundsPeople 2022. Sono circa trenta le società che hanno partecipato alla nostra indagine, fornendo un elenco di dieci fondi ciascuna, senza limitazioni di categoria e/o regolamentazione. Ne è risultato un nutrito elenco di circa 230 strategie GENNAIO I FUNDSPEOPLE 27


TENDENZE IN PRIMO PIANO

PER CATEGORIA, I FONDI PIÙ VOTATI SONO GLI AZIONARI (53%), SEGUITI DA OBBLIGAZIONARI (27%) E FLESSIBILI (9,5%)

consigliate dai professionisti del settore, per un totale di 279 voti. Nella tabella abbiamo riportato l’elenco dei venti prodotti che hanno ottenuto più voti di preferenza. Se analizziamo il numero di voti per categoria, i più votati dai fund selector sono suddivisi rispettivamente in fondi azionari (53%), obbligazionari (27%), flessibili (9,5%), alternativi (9%), convertibili (1%). Rispetto allo scorso anno, i fondi alternativi (scesi dalla terza alla quarta posizione) mostrano un calo tra le preferenze, mentre guadagnano punti i prodotti obbligazionari. Primi per apprezzamento restano, però, sempre i fondi azionari, che nel 2021 continuano a crescere di consenso.

PALMA D’ORO AL CLIMA L’assegnazione del rating A FundsPeople è il frutto di una serie di valutazioni effettuate dai fund selector sia in termini di consistenza delle 28 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

analisi di rischio-rendimento sia considerando i team di gestione. Rispetto allo scorso anno c’è un importante cambio di rotta. Molti dei prodotti votati rientrano nel megatrend dei fondi sostenibili o comunque attenti all’impatto ambientale, sociale e di governance. Non è un caso che il fondo più apprezzato del 2021 sia il Nordea 1 Global Climate and Environment Fund. Si tratta della strategia di Nordea AM, già articolo 9, più grande in termini di patrimonio (oltre 11 miliardi di AuM) e anche tra le più longeve, focalizzate sul cambiamento climatico. Lanciato nel 2008, continua ad investire in aziende che, grazie alle loro soluzioni ambientali, contribuiscono a migliorare il mondo. È anche il fondo più venduto in Europa dall’inizio della pandemia (marzo 2020), rientrando nella top 10, secondo i dati Morningstar. Gestito da Thomas Sørensen e Henning Padberg, la selezione del portafoglio è focalizzata su aziende che operano nei settori dell’efficienza delle risorse, della protezione ambientale e delle energie alternative. Si prefigge di generare rendimenti interessanti individuando le opportunità sottostimate e includendole in un portafoglio concentrato di idee ad alta convinzione. A fine novembre le esposizioni erano infatti solo 57, ma non prive di diversificazione, visto che le prime posizioni (Republic Servicies, Wasta Management, Lynde) non superano il 4% del totale. Altrettanto diversificata è l’area geografica, trattandosi di un fondo globale, anche se gli Stati Uniti costituiscono la destinazione principale. A livello settoriale integrano l’esposizione a settori più ciclici,


NUMERO DI FONDI VOTATI PER CATEGORIA MORNINGSTAR EQUITY

FIXED INCOME

ALLOCATION

ALTERNATIVE

CONVERTIBLES

63 27,3%

121

Fonte: elaborazione propria sui dati dell’indagine condotta da FundsPeople tra i fund selector italiani nel mese di dicembre 2021.

52,6%

22

9,5%

3 1,3%

21

9,1%

230 TOTALE

GENNAIO I FUNDSPEOPLE 29


P

AR

P

R

TNE R

TENDENZE IN PRIMO PIANO

AR

TNE

L’OPINIONE DI ALEXIS DELADERRIÈRE Portfolio Manager, Goldman Sachs Asset Management

IL FONDO PIÙ APPREZZATO È IL NORDEA 1 GLOBAL CLIMATE AND ENVIROMENT FUND, IL PIÙ VENDUTO IN EUROPA DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA come l’industria o i materiali, ad altri più difensivi, come la tecnologia, che sono i tre maggiormente rappresentati nel portafoglio.

SECONDO E TERZO POSTO Nella triade dei fondi più votati dai fund selector abbiamo poi il Janus Henderson Horizon Pan European Absolute Return Fund e il Jupiter Global Fund Jupiter Dynamic Bold. Il primo prodotto, un equity long/ short Europa, è una new entry nella top 3, dopo aver scalato la classifica nel 2018, diventando il secondo prodotto preferito dagli analisti del settore. Lanciato nel 2006, il prodotto, gestito da John Bennett e Robert Schramm–Fuchs, ha un obiettivo: quello di selezionare le migliori opportunità per gli investitori grazie alla strategia di tipo bottom-up. Come spiegava lo stesso Bennett a FundsPeople in una recente intervista, il prodotto ha aumentato l’esposizione verso titoli ben posizionati in vista della ripresa dei consumi. Terzo posto, poi, per il fondo di 30 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

Jupiter AM. Anche lo scorso anno questa strategia, gestita da Ariel Bezalel, aveva guadagnato lo stesso posizionamento in classifica. Non solo. È stato uno degli 11 fondi ad avere il triplo rating ABC nel 2021. Dei tre prodotti più votati dai fund selector è l’unico che fa parte della categoria obbligazionaria. Al momento il fondo alterna una parte protettiva con le obbligazioni governative e una parte aggressiva con le obbligazioni ad alto rendimento. Nel primo caso parliamo di emissioni sovrane di tripla A: Paesi come l’Australia, la Nuova Zelanda, un po’ di Regno Unito e gli Stati Uniti. Detengono anche titoli sovrani della Cina, ma più come una scommessa sul rallentamento del Paese. Sul fronte dell’alto rendimento, che attualmente pesa quasi la metà del portafoglio, riflette una preferenza per le brevi durate e per i settori non ciclici (TMT, beni di consumo, etc.). Il gestore ha anche tagliato il credito investment grade.

DECARBONIZZAZIONE, QUALI OPPORTUNITÀ PER GLI INVESTITORI? La dura realtà è che restano meno di 3.000 giorni per dimezzare le emissioni globali di CO2 entro il 2030. In una prospettiva a più lungo termine, gran parte del dibattito sull’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050 dipenderà dai futuri progressi tecnologici. In questa ottica, è necessario iniziare a capire da dove potranno giungere i finanziamenti richiesti per imprimere slancio alle nuove tecnologie ambientali, che devono essere supportate con le risorse e l’attenzione necessarie. Ma è in questo campo che vediamo un’opportunità. Ci saranno ingenti flussi di capitali, considerando che la decarbonizzazione del pianeta richiede oggi investimenti fino a 6.000 miliardi di dollari ogni anno e gli incentivi messi in campo dai governi per favorire azioni basate su considerazioni climatiche devono essere chiari. Ma stiamo già cominciando a vedere come gruppi industriali e consumatori possano ispirarsi a vicenda per promuovere l’azione climatica. A nostra volta, siamo giunti ad un punto di svolta in cui abbiamo la possibilità di beneficiare di questo solido trend di crescita strutturale e di un’opportunità interessante per investire nei fornitori di soluzioni all’avanguardia nella sostenibilità ambientale.


ATTORI ETICA INVESTIMENTI ACQU LIM ATTIVO INVESTIRE FONDI ES REEN BOND RENDICONTO SOCIAL INTEGRAZIONE IN MODO CO₂ DI TEWARDSHIP RISCHIO CLIMATICO EING SOSTENIBILE AMBIENTALE OCIALE GOVERNANCE CON GOVE OTTIMIZZATO CONVERSIONE BOND AMBIAMENTO CHIAREZZA IMPRO CARBONIO FATTORI CLIMATICI TA Sostenibilità, semplificata con gli ETF iShares. Ottieni la chiarezza di cui hai bisogno per costruire un portafoglio più sostenibile.

Investi in qualcosa di più grande. Capitale a Rischio. Il valore degli investimenti e il reddito che ne deriva possono crescere così come diminuire, e non sono garantiti. Gli investitori potrebbero non rientrare in possesso dell’importo inizialmente investito. Messaggio Promozionale: Prima dell’adesione leggere il Prospetto, il KIID ed il Documento di Quotazione disponibili su www.ishares.it e su www.borsaitaliana.it. Questo documento è stato elaborato da BlackRock (Netherlands) B.V., succursale italiana, Milano, Piazza San Fedele n. 2 (“BlackRock Milano”). BlackRock è la denominazione commerciale di BlackRock (Netherlands) B.V.. © 2022 BlackRock, Inc. Tutti i diritti riservati. 1958342

96364_276x210_BLACKROCK_iSHARES_Italy_FundsPeopleItalia.indd Pg1 Gutenberg Networks Tel-0207 089 0365

14/12/2021 17:35


TENDENZE BUSINESS di Raffaela Ulgheri

BUON COMPLEANNO

PIR ALLOCATION 12.514

62,13%

FIXED INCOME 137 MISCELLANEOUS 11

0,68%

0,05% EQUITY 7.479

37,13%

Fonte: Elaborazione dati Morningstar del team di analisi di FundsPeople. Dati al 31 ottobre 2021 in milioni di euro.

32 FUNDSPEOPLE I GENNAIO


A cinque anni dalla nascita dei piani di risparmio individuali matura anche il beneficio fiscale sulle plusvalenze. È il momento di interrogarsi sul loro ruolo nell’investimento in economia reale, sull’opportunità di mantenerli in portafoglio e sulle prospettive aperte dal PNRR.

I

PIR compiono cinque anni e si trovano a festeggiare in un momento di crescita del mercato confermata dai numeri dei primi nove mesi del 2021 (e da quelli di ottobre). È il momento giusto, perciò, per interrogarsi sul successo di questi prodotti e sull’opportunità di mantenerli in portafoglio. Oltre alla spinta legata ai profitti, la normativa del 2017 volta a favorire l’accesso del retail agli investimenti in economia reale ha introdotto, infatti, un dettaglio importante: l’esenzione dall’imposta sui redditi di capitale e sul capital gain allo scadere dei cinque anni dalla sottoscrizione (sul primo versamento nel caso di un PAC). “A inizio 2022 – sottolinea Luigi De Bellis, co-responsabile Ufficio Studi di Equita – per i sottoscrittori dei primi piani di risparmio lanciati sul mercato nel 2017 scadranno i cinque anni di holding period da rispettare per poter beneficiare dell’esenzione fiscale”. Il bilancio è molto positivo: “La media ponderata dei fondi azionari PIR Italia è stata del 45% circa dal 2017”.

I NUMERI Nel dettaglio dei numeri, gli asset in gestione totali promossi dai 69 fondi PIR compliant presenti sul nostro mercato sono pari a 20.141 milioni di euro (fonte Morningstar Direct, dati al 31 ottobre 2021), con una crescita che ha ripreso slancio nel corso dell’ultimo anno andando a compensare i deflussi complessivi registrati nei due anni “neri”, il 2019 e il 2020, per effetto dei provvedimenti normativi che hanno sottratto appeal a questi prodotti. Come evidenziano i dati Morning-

star, dopo un 2019 con deflussi vicini a 1.625 milioni e un 2020 in cui l’ordine dei deflussi supera i 730 milioni, il 2021 ha visto un riavvio della raccolta (complici i cambi normativi introdotti nel 2020) che, dopo un segno meno per oltre 300 milioni del primo trimestre, ha visto flussi in entrata per 293 milioni nel secondo trimestre e per 765 milioni nel terzo. Considerando la raccolta netta dell’ultimo mese disponibile sul database (ottobre), pari a 133 milioni, il valore (parziale) dei flussi nel 2021 arriva a sfiorare 878 milioni. “Dopo quattro trimestri in rosso, la raccolta netta dei PIR ha registrato un’inversione di tendenza dal secondo trimestre, confermata anche dai dati di ottobre”, continua De Bellis che si dice ottimista anche sulle prospettive 2022. “L’Italia, grazie alla combinazione Draghi più Recovery Plan, è tra i Paesi più interessanti in cui investire al momento”. A questo si somma un contesto caratterizzato da eccesso di liquidità non utilizzata sui conti correnti (oltre 1.500 miliardi di euro), tassi bassi, e necessità di proteggersi dall’inflazione, “tutti elementi che spingono gli investitori a indirizzare i propri investimenti in attività produttive che fanno crescere il nostro Paese”. Ci sono però degli elementi che ancora frenano il mercato: “L’obiettivo strategico delle istituzioni deve essere quello di sviluppare mercati dei capitali più liquidi, di facile accesso e competitivi in Europa. Qualcosa è già stato fatto a livello governativo e anche a livello comunitario, ma riteniamo che debbano esserci ulteriori misure per rafforzare strutturalmente la capacità delle imprese italiane di

NEL 2019 I DEFLUSSI HANNO SFIORATO 1.625 MILIONI DI EURO MENTRE NEL 2020 HANNO SUPERATO I 730 MILIONI. IL 2021, DOPO UN SEGNO MENO PER OLTRE 300 MILIONI NEL PRIMO TRIMESTRE, HA VISTO UN RIAVVIO DELLA RACCOLTA GENNAIO I FUNDSPEOPLE 33


TENDENZE BUSINESS

DA SAPERE

CLASSIFICA PER SOCIETÀ SOCIETÀ

AUM

MARKET SHARE

PIR, UNA NORMATIVA IN EVOLUZIONE

Mediolanum Gestione Fondi SGR

4.332

21,51%

Amundi SGR

3.168

15,73%

Eurizon Capital SGR

2.682

13,31%

Arca SGR

2.523

12,53%

Anima SGR

1.999

9,93%

Fideuram AM SGR

1.536

7,62%

469

2,33%

AXA IM

373

1,85%

Fidelity International

325

1,61%

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

Sella SGR

309

1,53%

Azimut SGR

253

1,25%

DWS

207

1,03%

NEAM

206

1,02%

Algebris Investments

203

1,01%

BNP Paribas AM

189

0,94%

I PIR prevedono l’esenzione della tassazione dei proventi, per un importo massimo di 30 mila euro l’anno (con un massimo di 150 mila), alla condizione di mantenere l’investimento per almeno cinque anni. Tali strumenti investono almeno il 70% del portafoglio in società italiane e per almeno il 21% in imprese diverse da quelle inserite nel Ftse MIB o Ftse MID (rispettivamente il 17,5 e il 3,5%). Allo studio, nella Legge di Bilancio 2022 l’estensione da 30 a 40 mila euro il limite di investimento annuo e, da 150 a 200 mila euro il limite complessivo.

Symphonia SGR

172

0,85%

Ersel SGR

164

0,82%

Euromobiliare AM SGR

164

0,81%

Schroders

BancoPosta Fondi SGR

143

0,71%

AcomeA SGR

138

0,69%

Zenit SGR

127

0,63%

Kairos Partners SGR

103

0,51%

NATAM Management Company SA

81

0,40%

Mediobanca SGR

53

0,26%

Allianz Global Investors

37

0,18%

Anthilia SGR

34

0,17%

Soprarno SGR

33

0,16%

iM Global Partner

29

0,15%

Investitori SGR

25

0,12%

Pensplan

21

0,11%

Consultinvest AM SGR

17

0,08%

BCCRisparmio&Previdenza SGR

15

0,07%

Finint SGR

13

0,07%

20.141

100%

TOT:

La Legge di Bilancio 2017 (Legge 232/2016) per prima ha introdotto i Piani individuali di risparmio (PIR) nel sistema del risparmio gestito. Obiettivo del nuovo strumento: la promozione di investimenti a lungo termine nelle imprese italiane (in particolare le PMI) ed europee radicate in Italia. Negli anni, diverse modifiche normative hanno determinato le alterne fortune della raccolta di questi veicoli. Da ricordare, in particolare, la Legge di Bilancio 2019 che ha introdotto un vincolo di investimento per almeno il 5% in fondi per il venture capital (vincolo eliminato da una successiva revisione normativa) contribuendo a un rallentamento dei flussi.

A CHI SONO INDIRIZZATI I PIR sono indirizzati al mercato retail, ciascun investitore può sottoscrivere soltanto un PIR per godere del beneficio fiscale. Fondi pensione e Casse di previdenza possono detenere più di un PIR e collocare in tali strumenti fino al 10% del patrimonio complessivo.

I PIR BILANCIATI SI AGGIUDICANO LA FETTA PIÙ AMPIA DELLA TORTA (IL 62,1%) SEGUITI DAI FONDI EQUITY (37,1%)

Fonte: Elaborazione dati Morningstar del team di analisi di FundsPeople. Dati al 31 ottobre 2021 in milioni di euro.

accedere ai mercati dei capitali anche alla luce dell’importanza del PNRR”, afferma l’esperto.

CLASSIFICA PER SOCIETÀ Sul fronte delle masse, nella classifica per società di gestione, si colloca in testa Mediolanum Gestione Fondi SGR, che con i suoi due fondi PIR a fine ottobre detiene masse superiori a 4,3 miliardi e una quota di mercato del 21,5 per cento. In seconda posizione si colloca Amundi SGR con masse complessive oltre 3,1 miliardi (15,7% di market share), seguita sul podio da Eurizon Capital SGR che detiene Aum per quasi 2,7 miliar34 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

di (13,3% di market share). Per quanto riguarda la suddivisione per asset class i fondi PIR bilanciati si aggiudicano la fetta più ampia della torta con un patrimonio pari a 12,5 miliardi spalmati su 39 fondi (il 62%), seguiti dai fondi equity 7,5 miliardi su 27 fondi (37,1%), mentre obbligazionari e misti si spartiscono poco più di 147 milioni su tre fondi (0,73%).

BILANCIO DEI CINQUE ANNI Un primo interrogativo, alle soglie del primo lustro, è quello condiviso da Edoardo Fontana Rava, direttore sviluppo prodotti e modello di business di Banca

Mediolanum: “Finito il periodo di vantaggio fiscale del primo investimento, si dovrebbe uscire dal prodotto?”. In realtà, secondo lo stesso esperto, “i PIR esprimono la loro potenzialità nel lungo periodo, quindi, a prescindere dai vincoli regolamentari, devono essere valorizzati sul lungo termine e tenuti per la strategia sottostante”. Inoltre, “ammesso di aver versato 30 mila euro per cinque anni, devono maturare ancora i tempi normativi dall’ultimo versamento, quello del 2021”. A questo si aggiunge la crescita domestica e, anche in questo caso, le opportunità del PNRR che “inducono a ritenere pre-


FLUSSI FONDI PIR COMPLIANT

8.000

9.484

10.000

3.948

6.000

4.000

-732

0

-1.625

878

2.000

2019

2020

-2.000 2017

2018

2021*

Fonte: Elaborazione dati Morningstar del team di analisi di FundsPeople. Dati in milioni di euro. *al 31 ottobre 2021.

maturo un disinvestimento con un PIL che cresce di oltre il 6% annuo e con un intero sistema produttivo pronto a beneficiare della valanga di denaro messa a disposizione dall’Europa”. Appunto il denaro dell’Europa, insieme a una rinnovata solidità del nostro Paese agli occhi degli investitori internazionali sono i ganci a cui si appoggia anche l’analisi di Paolo Proli. “Abbiamo sempre creduto nell’importanza dei fondi PIR come strumento di diversificazione di portafoglio e di ottimizzazione fiscale”, afferma l’head of retail division di Amundi SGR indicando come si tratti di strumenti “che creano un legame vir-

tuoso tra il risparmio degli italiani e l’economia reale”. Proli ricorda poi come “nel contesto delle misure di rilancio dell’economia italiana legate al PNRR, proprio i fondi PIR, anche nella loro versione alternativa, sono veicoli dalle interessanti potenzialità di rendimento, che consentono di investire nelle eccellenze imprenditoriali italiane”. Per Massimo Mazzini, responsabile Marketing e Sviluppo Commerciale di Eurizon, i numeri del 2021 inducono all’ottimismo “e l’innalzamento della soglia di investimento oggetto di fiscalità agevolata a partire dal 2022 fornirà un ulteriore impulso alla raccolta di pro-

dotti PIR”. Anche Mazzini si interroga sulla possibilità che nel corso del prossimo anno alcuni sottoscrittori possano essere indotti a disinvestire, e il PNRR si qualifica ancora una volta come “un fattore che potrebbe influenzare positivamente l’andamento del settore azionario”, inducendo i partecipanti e le reti distributive a non procedere al disinvestimento. “Eurizon – conclude Mazzini – ritiene che il PIR sia ancora lo strumento ideale per avvicinare i risparmiatori intenzionati a investire nel proprio Paese, anche con importi contenuti, alle imprese che rappresentano il sistema produttivo italiano”. GENNAIO I FUNDSPEOPLE 35


TENDENZE GESTIONE di Giovanna Vagali

SFDR

LE IMPLICAZIONI PER L’INDUSTRIA La continua evoluzione normativa nel campo della sostenibilità comporta un adeguamento repentino da parte delle SGR. Secondo una recente ricerca di Broadridge un aspetto che potrà essere impattato nel breve periodo sarà quello della competività.

U

na recente ricerca di Broadridge sugli investimenti sostenibili ha evidenziato quanto l’introduzione della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) possa impattare sulla competività dell’industria del risparmio gestito. Stiamo assistendo a una forte domanda di prodotti articolo 8 e 9 e l’offerta si sta muovendo per far fronte a queste esigenze specifiche. Inoltre, questa tendenza sarà accelerata con l’entrata in vigore delle modifiche alla MiFID II, previste per quest’anno, che imporranno ai distributori di considerare le preferenze di sostenibilità dei loro clienti al momen36 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

to della valutazione di idoneità di un prodotto. Secondo la società fintech, man mano che tutte le SGR metteranno a punto le basi della sostenibilità, l’integrazione dei criteri ESG non sarà più un fattore di differenziazione. Gli asset manager più piccoli, pertanto, potrebbero trovarsi dinanzi a delle difficoltà, qualora non siano in grado di sviluppare l’infrastruttura necessaria per fornire e fare reporting adeguato sulla sostenibilità. In tutta Europa, il 21% di tutte le SGR ha divulgato almeno un prodotto ai sensi dell’articolo 8 o 9, rispetto al 90% del campione di sole grandi società. A eccezione di poche boutique sostenibili, le aziende più

grandi sono in vantaggio, e le aziende più piccole potrebbero recuperare in ritardo, date le risorse necessarie per l’esecuzione. Come stanno affrontando questo processo normativo in evoluzione fund selector e case prodotto?

UN CIRCOLO VIRTUOSO Gli asset manager che vorranno stare al passo con la normativa dovranno lavorare sulla trasparenza e la reportistica delle informazioni per rendere i clienti più consapevoli di come vengono affrontati i temi di sostenibilità all’interno di ciascun processo di investimento. Questo metterà in moto un circolo virtuoso nell’industria.


Silvia Mauri, senior sales manager di Bnp Paribas AM spiega, infatti, che nel loro caso sono state definite tutte le metodologie relative alle pratiche ESG, tenendo conto degli aspetti relativi agli investimenti sostenibili e che hanno aumentato il livello di disclosure, così da differenziare in maniera importante tutto ciò che è articolo 8, da quello che è articolo 9. Questo permetterà di indirizzare in maniera adeguata i prodotti ai clienti che evidenzieranno o meno una preferenza verso la sostenibilità. “Noi come asset manager siamo prima di tutto un’investitore sostenibile, investiamo ogni giorno in società che si stanno ade-

guando alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) che introduce dei requisiti di reporting dettagliati su rischi e impatti del loro business nell’ambito della sostenibilità”, conclude.

LA SELEZIONE Se la direzione è quella di riuscire a selezionare in maniera univoca le strategie che integrano consapevolmente e con trasparenza i criteri ESG nei processi di investimento, la strada da fare è ancora lunga; ma soprattutto non ci si può aspettare che da ora in avanti vengano presi in considerazione solo prodotti articoli 8 e 9.

IN EUROPA IL 21% DI TUTTI GLI ASSET MANAGER HA DIVULGATO ALMENO UN PRODOTTO ARTICOLO 8 O 9 GENNAIO I FUNDSPEOPLE 37


TENDENZE GESTIONE

SILVIA MAURI

ALESSANDRA D’ELENA

Senior Sales Manager

Investment Analyst

BNP Paribas AM

Eurovita

“Abbiamo definito le metodologie relative alle pratiche ESG e aumentato il livello di disclosure dei prodotti per differenziare ciò che è articolo 8 e 9”

I FUND SELECTOR PREDILIGONO ANCORA ANALISI FINANZIARIE E VALUTAZIONI SOSTENIBILI DI TIPO QUALITATIVO 38 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

“Articolo 8 e 9 è un’etichetta, una classificazione che può agevolare e portare al dibattito, all’integrazione e alla trasparenza”

“Ci sono alcune strategie di terzi che faranno molta fatica a essere classificate come articolo 8 o articolo 9, come quelle che hanno una derivazione hedge o alcune strategie del segmento obbligazionario”, dichiara Francesco Margonari, fund selector del team di Investment Advisory di Mediobanca SGR . “La nostra attività dovrà comunque continuare a concentrarsi su tutti gli articoli definiti dalla normativa 6,8 e 9. Credo che questo sia vero soprattutto nell’advisory, al fine di

soddisfare tutte le richieste dei clienti, soprattutto quelli ancora poco sensibili al tema”, spiega. I fund buyer pertanto continuano a sviluppare l’analisi finanziaria in termini di rischio-rendimento per percentile relativo con una serie di data point finanziari in un universo predefinito di strategie articolo 8 e 9, come fa notare Fabio Catalano, responsabile fund selection di BancoPosta Fondi SGR. Vi saranno così due buy list: “Una che è esclusivamente sostenibile e un


FRANCESCO MARGONARI

FABIO CATALANO

Fund Selector del team di Investment Advisory Mediobanca SGR

Responsabile Fund Selection BancoPosta Fondi SGR

“La nostra attività dovrà concentrarsi su tutti gli articoli definiti dalla normativa 6,8 e 9, soprattutto nell’advisory, al fine di soddisfare tutte le richieste dei clienti”

universo open che rappresenta tutto il mercato. Puoi così verificare per singola asset class se c’è una convenienza ad abbinare il rischio finanziario al rischio sostenibile o se c’è una rappresentatività”, chiarisce Catalano, sottolineando che “ad oggi quindi non tutte le asset class permettono una combinazione efficiente, sarà poi il portfolio manager a decidere”. Anche Alessandra D’Elena, investment analyst di Eurovita, è d’accordo nel prediligere ancora un’analisi pura-

“Due buy list per verificare per singola asset class se c’è convenienza ad abbinare il rischio finanziario al rischio sostenibile e se c’è rappresentatività”

mente finanziaria, con valutazioni sostenibili di tipo qualitativo. “L’articolo 8 e 9 è un’etichetta, una classificazione che può agevolare e portare al dibattito, all’integrazione e alla trasparenza. Ma al nostro livello non è sufficiente: in questo articolo 8 ci sono strategie completamente diverse. Se vogliamo approfondire le strategie e capire quali sono i principi adottati, con che intensità, con che mission, allora il nostro lavoro di analisti è andare oltre”, chiarisce D’Elena. GENNAIO I FUNDSPEOPLE 39


TENDENZE ISTITUZIONALI di Filippo Luini

ISTITUZIONALI LA CHIAMATA DEI MERCATI DEL CARBONIO Secondo McKinsey, se gli investitori istituzionali assegnassero anche solo una piccola parte dei propri portafogli alle quote di carbonio potrebbero migliorarne la resilienza di fronte ai rischi della transizione climatica.

G

li investitori istituzionali possono giocare un ruolo chiave nello sviluppo dei mercati del carbonio. Nel percorso ancora lungo e ricco di sfide per il raggiungimento dello zero netto di emissioni di gas serra, indispensabile per frenare il riscaldamento globale, sta crescendo sempre di più la dimensione di questi nuovi mercati, e di pari passo l’interesse degli investitori. Ma la par-

40 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

tecipazione degli istituzionali è al momento limitata. Tra le principali cause di questa bassa adesione vi sono degli ostacoli strutturali e una mancanza di visibilità sulle dinamiche di mercato sottostanti e sulle tendenze future. Le cose, però, stanno cambiando. E con grande velocità. Soprattutto dopo la COP26, che ha reso ancor più chiaro a tutti gli operatori del mondo finanziario che la strada vero la neutralità delle emissioni è ormai segnata e non è più


LA DOMANDA DI CREDITI NEI VOLUNTARY CARBON MARKETS POTREBBE CRESCERE DI 100 VOLTE ENTRO IL 2050 Scenari di domanda per il Voluntary Carbon Market (VCM), gigatoni di CO2 per anno. MINIMO

MASSIMO (rappresenta il potenziale massimo in un percorso conforme a 1,5ºC o 2ºC)

14

Proiezioni TSVCM1

Impegni a oggi

Scenari NGFS2

12

10

8

6

4

2

0 2020

2030

2040

2050

2020

2030

2040

2050

2020

2030

2040

2050

KEY INSIGHTS PER INVESTITORI ISTITUZIONALI • Il volume della domanda non è l’unico key driver dei prezzi dei VCM

• Anche la natura della domanda è un fattore critico per valutare le dinamiche di mercato (p. es. la domanda di credito di alta qualità è prevista in aumento, guidando il rialzo dei prezzi di taluni crediti, mentre altri rimarranno inutilizzati)

• Perciò è importante valutare le emissioni di credito di alta qualità per ricavare una visione più olistica sui trend di questo mercato

1. Taskforce for Scaling the Voluntary Carbon Market (TSVCM). Proiezione della domanda di crediti concepita dagli esperti in materia della TSVCM. 2. The Network of Central Banks and Supervisors for Greening the Financial System (NGFS). Questo è un limite superiore nel 2050 e presuppone che tutte le operazioni di rimozione/sequestro siano supportate da crediti volontari. Fonte: NGFS; McKinsey analysis

GENNAIO I FUNDSPEOPLE 41


TENDENZE ISTITUZIONALI

UN’ALLOCAZIONE DI CIRCA L’1% IN QUOTE DI CARBONIO SAREBBE SUFFICIENTE A NEUTRALIZZARE UN POTENZIALE CALO DEI RENDIMENTI CAUSATO DAI RISCHI CLIMATICI

Performance di base per un portafoglio 60/40 (azioni e obbligazioni)

RENDIMENTO ANNUALIZZATO

VOLATILITÀ ANNUALIZZATA

RENDIMENTO CORRETTO PER IL RISCHIO

4,11

Per mantenere lo stesso livello di performance del portafoglio, un’allocazione tra lo 0,5 e l’1,1% in quote di carbonio nei due scenari sottostanti potrebbe mitigare l’impatto negativo sui rendimenti

Transizione immediata Politiche climatiche sono introdotte nell’immediato e divengono progressivamente più stringenti

9,76

0,42

0,5%

Transizione ritardata Politiche climatiche non sono introdotte fino al 2030, con il risultato di un livello più elevato di emissioni di carbonio fino al 2030 rispetto allo scenario di ‘transizione immediata’

1,1%

Fonte: McKinsey, “Putting carbon markets to work on the path to net zero”. Ottobre 2021.

possibile fare marcia indietro. Molto è dunque nelle mani degli istituzionali, che potrebbero dare un contributo significativo all’espansione di questi mercati, con impatti positivi per il raggiungimento degli obiettivi sanciti dall’Accordo di Parigi.

MERCATI IN CRESCITA Come messo in luce da un recente studio di McKinsey, il valore totale dei mercati globali del carbonio è cresciuto di oltre il 20% nel 2020, il quarto anno consecutivo di crescita record. Questi mercati si dividono nei Compliance Carbon Markets (CCM) e i Voluntary Carbon Markets (VCM). In particolare nei CCM vengono scambiate le quote di carbonio regolate dai regimi obbligatori nazionali, regio42 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

nali o internazionali. Sono attualmente il più grande e maturo dei due mercati, con un valore di oltre 100 miliardi di dollari e un giro d’affari annuale di oltre 250 miliardi. Ma la taglia dei CCM è comunque piccola se confrontata con i 19 mila miliardi di AuM dei primi 100 investitori istituzionali del mondo nel 2020. I mercati volontari o VCM sono, invece, il luogo dove le aziende e gli individui negoziano crediti di carbonio su base volontaria. Sono di minori dimensioni rispetto ai primi, con un valore di 300 milioni nel 2020 e non si sono mostrati praticabili per gli investimenti istituzionali a causa della limitata liquidità, della grandezza insufficiente, di un processo di transazione non standardizzato e della mancanza di meccanismi di prezzo spiegabili.


Eppure la loro potenzialità in ottica futura è elevata. “I CCM si sono stabilizzati e stanno diventando più semplici da navigare per gli investitori istituzionali. Nel frattempo, la governance e le infrastrutture si stanno sviluppando per sostenere la rapida crescita dei VCM”, fanno notare da McKinsey. In particolare, proprio quest’ultimi potrebbero diventare nei prossimi anni un’opzione di investimento più percorribile, a patto di soddisfare alcuni importanti requisiti come la standardizzazione dei crediti e dei prodotti aziendali. “I VCM hanno un meccanismo di mercato significativamente più fluido, con i prezzi determinati dalla domanda e dall’offerta volontaria e, quindi, sono molto meno suscettibili di mandati e politiche di regolamentazione”, affermano da McKinsey.

TRE MOTIVI CHIARI Sempre secondo l’analisi della società di consulenza, sono tre le motivazioni fondamentali per cui gli investitori istituzionali dovrebbero investire nei carbon markets. La prima è che si stanno rapidamente avvicinando alla massa critica dal punto di vista degli investimenti. Nuovi sistemi di scambio di emissioni (ETS) sono in fase di sviluppo e le recenti riforme dei sistemi di scambio esistenti hanno creato un quadro più prevedibile. “I VCM hanno lo stesso potenziale di scalabilità dei CCM: per il 2030 si prevede che la loro dimensione cresca da 5 a 180 miliardi di dollari”, affermano da McKinsey. Inoltre, i carbon markets sono essenziali per mantenere il riscaldamento globale sotto la soglia di 1,5°C e tale obiettivo è di diretto interesse anche per gli investitori istituzionali, perché se non sarà raggiunto i loro portafogli saranno esposti a rischi climatici fisici crescenti. Infine, i carbon markets of-

frono agli istituzionali l’opportunità di gestire i rendimenti corretti per il rischio. Lo studio della società di consulenza giunge a una conclusione interessante: se gli investitori istituzionali assegnassero anche solo una piccola parte dei loro portafogli alle quote di carbonio (carbon allowances), potrebbero migliorare la resilienza dei propri portafogli contro i rischi della transizione climatica. McKinsey ha svolto, infatti, un’attività di simulazione bottom-up dell’impatto relativo dei rischi climatici sulle singole asset class, sulla base di tre diversi scenari. In base a questi, la performance prevista è stata modellata su un orizzonte di 10 e 30 anni per un portafoglio con un’allocazione del 5% in quote di carbonio rispetto a un portafoglio di riferimento che comprende il 60% di azioni e il 40% di obbligazioni. Come risultato dall’analisi emerge che l’ipotetica inclusione di quote di carbonio per il 5% nel portafoglio di riferimento 60/40 potrebbe migliorare il rendimento annuale di 50-70 punti base (rispetto al rendimento previsto del portafoglio regolare 60/40 di circa il 4%) in 30 anni, mentre la volatilità migliorerebbe di 30-50 punti base (rispetto alla volatilità prevista per il portafoglio di riferimento regolare di circa il 9,8%). L’inclusione di quote di carbonio ha spinto i rendimenti al ribasso solo in uno scenario in cui non sono state introdotte nuove misure di contrasto al cambiamento climatico. “Le quote di carbonio possono anche fornire una protezione dai ribassi. Hanno mitigato l’impatto negativo atteso dei rischi di transizione climatica nei due scenari di azione climatica immediata o ritardata. In media, un’allocazione di quote di carbonio di circa 0,5-1,1 % era un livello sufficiente di diversificazione del rischio di portafoglio”, concludono.

IL VALORE TOTALE DEI MERCATI DEL CARBONIO È CRESCIUTO DI OLTRE IL 20% NEL 2020, IL QUARTO ANNO CONSECUTIVO DI CRESCITA RECORD

GENNAIO I FUNDSPEOPLE 43


TENDENZE CONSULENZA di Nicola Ronchetti

UN 2021 DA INCORNICIARE

LE SFIDE DELLA CONSULENZA FINANZIARIA PER IL 2022 Un anno da record per la consulenza finanziaria, 760 miliardi di patrimonio su un totale di 2.560 miliardi di risparmio gestito. Cinque milioni di italiani si avvalogono di un CF, 11 milioni hanno sottoscritto un fondo comune di investimento. 44 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

I

l 2021 è stato l’anno dei record per il mondo della consulenza finanziaria, 760 miliardi di patrimonio su un totale di 2.560 miliardi di risparmio gestito di cui i consulenti finanziari sono da sempre i veri paladini. Gli italiani che si avvalgono di un consulente finanziario sono poco meno di cinque milioni, 11 milioni quelli che hanno sottoscritto un fondo comune di investimento. In Italia solo il 25% dei nostri connazionali gestisce i propri risparmi, il 75% preferisce, infatti, parcheggiarli sui conti correnti, lasciandoli erodere dall’inflazione e dai costi dei depositi infruttiferi. Siamo anche il Paese meno assicurato della Unione europea, con solo il 10% degli italiani adeguatamente protetto dai rischi. Entro il 2022, avremo “in cassa”

la cifra mostruosa di 2 mila miliardi di euro che l’inflazione al 3% si sta già divorando. Anche tra i super ricchi (HNWI, individui con un patrimonio finanziario superiore ai cinque milioni di euro) ben il 28% preferisce la liquidità e il 34% non ha adeguate coperture assicurative. Due buone notizie. La prima è che il 40% delle masse gestite dai consulenti finanziari fa capo a clienti “private” la cui incidenza nel loro portafoglio è passata in un decennio dal 5% al 34 per cento. La seconda è la conferma da parte dei numeri di Assoreti: la raccolta record delle reti nel 2021 pare sia guidata dai prodotti assicurativi (+11,3 miliardi da inizio anno di cui 7 miliardi dalle unit-linked e 4,3 miliardi dalle polizze multi-ramo). Numeri che ci fanno capire come i suc-


SELEZIONE DI FONDI: IL CAMBIO DI ROTTA DAL 2018, DOPO MIFID II Oggi solo il 25% dei CF va “à la carte” mentre il 75% di loro si affida ai “menù degustazione” predisposti dalla mandante SELEZIONE PRODOTTI FATTA DALLA MANDANTE

SINGOLI FONDI SCELTI DAL CONSULENTE

100 79 90

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73 71

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29

27

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0 2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

2021

Fonte: FINER® CF Explorer, base campionaria 3.917 consulenti finanziari.

cessi raggiunti nel 2021 hanno ancora ampi spazi di ulteriore miglioramento. In quest’ottica si comprende che l’acquisto della rete dei consulenti finanziari di Deutsche Bank Italia da parte di Zurich, non è che la prima di una serie di mosse a cui assisteremo nei prossimi mesi. Quelli della sottoassicurazione e dell’eccesso di liquidità sono due fenomeni che minano la solidità finanziaria delle famiglie italiane, dell’economia reale e di un’industria sana e con ampie prospettive di crescita.

LE SFIDE DEL FUTURO Per rispondere a queste sfide l’industria punta in modo deciso su un modello di architettura guidata, all’interno di un servizio di consulenza evoluta. La re-

lazione SGR terze e reti dei consulenti finanziari, iniziata oltre quindici anni fa e celebrata con l’arrivo in Italia di decine di asset manager esteri, sta profondamente mutando. Nel 2007 il 75% dei consulenti finanziari sceglieva in autonomia la casa di investimento e all’interno di questa i fondi da proporre ai propri clienti. Dal 2018, con l’entrata in vigore della MiFID II, c’è stato un cambio di rotta: oggi solo il 25% dei consulenti va ancora “à la carte” mentre il 75% di loro si affida ai “menù degustazione” predisposti dalla mandante, tramite team di fund selector e SGR interne. Crescono, poi, le gestioni in delega con la richiesta alle SGR di clonare i loro migliori fondi e di rinunciare alla visibilità del proprio brand e di ridurre le commissioni di gestione. Per

i distributori i vantaggi sono evidenti, il primo è il risparmio sulle commissioni di gestione; il secondo il controllo diretto del rischio e per finire la maggiore retention dei clienti in caso di cambio di casacca del consulente, smontare un wrapper è, infatti, più complesso che traslocare dei singoli fondi. Per il consulente finanziario il vantaggio è quello di poter contare su soluzioni di investimento preconfezionate, liberando tempo per la relazione con i clienti. Per le SGR le scelte sono, in primo luogo, sottostare a queste regole, puntando a un aumento delle masse in gestione a fronte di margini inferiori e disintermediare, puntando direttamente al cliente finale. Ad oggi quasi tutte le SGR sembrano sottostare a queste regole, anche se GENNAIO I FUNDSPEOPLE 45


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TENDENZE CONSULENZA

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L’OPINIONE DI WENLI ZHENG gestore del fondo China Evolution Equity, T. Rowe Price

I NUMERI DELLA CONSULENZA EVOLUTA IN ITALIA Crescita del 17% anno su anno con grande soddisfazione dei consulenti finanziari

45

17

CRESCITA DEGLI AUM IN CONSULENZA EVOLUTA (2021 VS 2020)

% DI CF COMPLETAMENTE SODDISFATTI DEL MODELLO DI CONSULENZA EVOLUTA

Fonti: 17% = rielaborazioni FINER su dati forniti dalle reti; 45% = FINER® CF Explorer 2021, base campionaria 3.917 CF.

qualche segno di insofferenza potrebbe rappresentare il preludio di nuove iniziative se non proprio di disintermediazione quanto meno di affiancamento di modalità distributive dirette.

CONSULENZA EVOLUTA In questo conteso si inserisce la consulenza evoluta che si basa sulla compensazione delle commissioni di gestione tramite la restituzione al cliente delle commissioni pagate dalle società di gestione ai distributori a fronte del pagamento di una fee di consulenza. La consulenza evoluta ha tre punti di forza. Il primo è la definizione di obiettivi; in secondo luogo c’è la scelta di un orizzonte temporale e infine si tratta di pianificare l’intero patrimonio del cliente. La consulenza evoluta sugli investimenti finanziari si sta diffondendo tra le reti dei consulenti finanziari ed è cresciuta nell’ultimo anno del 17% (in alcune reti copre oltre il 25% degli AuM). I consulenti finanziari sembrano apprezzarla 46 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

molto (il 45% si dice completamente soddisfatto) perché consente una pianificazione più a lungo termine e non il classico mordi e fuggi da parte del cliente in una logica “win win” tra cliente e consulente dove al primo vengono infatti retrocesse le commissioni di gestione e al secondo viene riconosciuta une fee ricorrente per la propria consulenza. Tipicamente i modelli di consulenza evoluta prevedono piani di accumulo del capitale (PAC) che alimentano il portafoglio in consulenza in modo costante mese per mese calmierando l’eventuale effetto volatilità dei mercati. I PAC sono molto apprezzati dai consulenti finanziari (il 52% di dice completamente soddisfatto) perché consentono il versamento delle somme in modo automatico e programmato da parte del cliente. Molte SGR si fanno carico dei costi mensili dei PAC a vantaggio dei clienti. Se questo modello risulterà vincente ce lo potrà dire solo il tempo in ogni caso il dado sembra tratto.

CINA, NEL 2022 ATTENZIONE A PMI E SOSTENIBILITÀ In relazione alla Cina, molti investitori penseranno ai giganti dell’indice MSCI China, come Tencent e Alibaba. Tuttavia, sebbene molte delle grandi aziende cinesi abbiano generato rendimenti relativi robusti rispetto al resto del mercato negli ultimi cinque anni circa, ciò si è dovuto principalmente ad un’espansione multipla. Gli investitori nel 2022 non dovrebbero fare affidamento sullo stesso spartito, e sarebbe saggio guardare oltre lo spazio affollato delle mega-cap. Ciò non significa per forza investire in aziende piccole, illiquide o più rischiose. Quello cinese è un mercato molto liquido, con circa 500 aziende con capitalizzazione tra i $5 e i $30 miliardi, e migliaia tra $1-5 miliardi. La direzione impressa dalle autorità verso la prosperità comune e un’equa competizione potrebbe altresì fungere da vento di coda per le PMI. Dopo la COP26, nel 2022 i riflettori saranno ancora sulla riduzione globale dell’uso di carbonio. La Cina è leader nelle rinnovabili: produce il 70% dei pannelli solari del mondo, il 50% dei veicoli elettrici e 1/3 delle turbine eoliche; è in prima linea anche nell’approvvigionamento di materie prime essenziali per l’elettrificazione, come cobalto, litio e rame. La transizione verso un’economia più sostenibile offre un vento di coda all’industrializzazione, e siamo ottimisti sulle prospettive di diverse attività industriali nel 2022 e oltre.

Cre



TENDENZE SRI di Olivier Carré

ESG LA NORMATIVA DÀ VIGORE ALL’AUMENTO DEI FLUSSI NEI FONDI EUROPEI In un recente rapporto, PwC ha stimato che gli asset dei fondi comuni ESG saliranno in maniera significativa tra i 5.463 e i 7.597 miliardi di euro entro il 2025.

L

a finanza sostenibile è stata a lungo un argomento per lo più discusso al di fuori dell’industria dei servizi finanziari. Storicamente, l’impegno per un modello di finanza sostenibile è stato circoscritto da regolamenti e iniziative volontarie come i Principi delle Nazioni Unite per l’investimento responsabile (PRI) o gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDG). Anche se questo ha avuto uno scarso impatto materiale, si è riusciti a stabilire il primo legame tra la sostenibilità e i servizi finanziari, facilitando il passaggio dalle iniziative volontarie alle legislazioni vincolanti. Negli ultimi anni, la Commissione europea ha iniziato a implementare un quadro completo di nuovi regolamenti e modifiche esistenti con l’unico scopo di incorporare fattori ESG e di

48 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

sostenibilità al centro del panorama finanziario europeo. In particolare, la ratifica della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), nel marzo 2021, rappresenta probabilmente lo sforzo normativo ESG più significativo dell’Unione europea. Implementando l’armonizzazione e la standardizzazione delle definizioni e delle metriche relative ai fattori ESG, la SFDR si propone di trasformare la finanza sostenibile da una considerazione opzionale per i gestori di fondi di nicchia a un punto focale dell’industria europea - togliendo in gran parte la decisione di considerare i rischi ESG o i contributi alla sostenibilità dalle mani dei gestori. Questo maggiore slancio normativo a favore dell’ESG, insieme alla maggiore consapevolezza sociale e alla domanda degli investitori di opzioni di inve-

stimento sostenibili, ha sollecitato un cambiamento globale nel panorama europeo dei fondi comuni. In un rapporto pubblicato l’anno scorso, intitolato “2022: L’opportunità di crescita del secolo”, PwC ha quantificato il tasso e l’entità di questo cambiamento, prevedendo che gli asset dei fondi comuni ESG saliranno in maniera significativa tra i 5.463 miliardi e i 7.597 miliardi di euro entro il 2025, costituendo tra il 41% e il 57% degli AuM totali dei fondi comuni domiciliati in Europa, in crescita rispetto al 15,1% del 2019. Un anno dopo, l’AuM ESG sta già seguendo la traiettoria di crescita prevista da PwC. A partire dalla prima metà del 2021, gli asset ESG domiciliati in Europa si attestano a 3.350 miliardi di euro, di cui il 92% e l’8% sono classificati rispettivamente


LE MASSE DEI FONDI EUROPEI ESG SALIRANNO FINO A 7.600 MILIARDI DI EURO ENTRO IL 2025 ESG

NON ESG

CAGR

# DI FONDI ALLA PRIMA METÀ DEL 2021

Previsione 13.324

13.324

% di AuM ESG miliardi di euro

Art. 8 4.743 Art. 9 545

Altri 20.539

5.727 10.429 7.861 7.079

ESG

Art. 9

271

Art. 8

3.079

25.827 FONDI

20% 11,5% 32%

H1 2021

5.463

41%

7.597

2025 B

57%

2025 H

Fonte: EU ESG UCITS Poster di PwC.

PRINCIPALI DOMICILIAZIONI EUROPEE DI FONDI ESG PER AUM ALLA PRIMA METÀ DEL 2021 ARTICOLO 8

ARTICLE 8

ARTICOLO 9

AuM, miliardi di euro

# di fondi

AuM, miliardi di euro

LUSSEMBURGO

1.357,4

FRANCIA

515,3

IRLANDA

491,3

1.967 725

LUSSEMBURGO

SVEZIA

298,6 103,9

GERMANIA

91,4

# di fondi 163,1

FRANCIA

262 93

32,6

541 IRLANDA

PAESI BASSI

ARTICLE 8

66

24,4

303 48

181

PAESI BASSI

300

ITALIA

6,6

8

DANIMARCA

5,4

12

ITALIA

47,8

141

BELGIO

47,1

101

22,8

10

AUSTRIA

4,0

DANIMARCA

31,8

106

SPAGNA

3,5

3

AUSTRIA

28,5

185

GERMANIA

2,9

20

25,8

87

BELGIO

2,9

13

SVEZIA

2,2

6

FINLANDIA

SPAGNA POLONIA

39,5

0,7

84

13

0,11

1

ESTONIA

0,06

2

FINLANDIA

0,2

2

UNGHERIA

0,04

6

POLONIA

0,1

2

PORTOGALLO

Fonte: EU ESG UCITS Poster di PwC.

come articolo 8 e articolo 9.Questa cifra corrisponde al 32% del totale degli AuM domiciliati in Europa, solo il 9% in meno rispetto alla previsione del 41% dello scenario di base. In termini di numero di fondi, ci sono attualmente 4.743 fondi articolo 8 e 545 fondi articolo 9 domiciliati nel continente. Le cifre “modeste” dell’articolo 9 - sia in termini di AuM che

ATTUALMENTE IN EUROPA CI SONO 4.743 FONDI ARTICOLO 8 E 545 FONDI ARTICOLO 9, CIFRE DESTINATE A CRESCERE NEI PROSSIMI ANNI GENNAIO I FUNDSPEOPLE 49


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TENDENZE SRI

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L’OPINIONE DI

PERCENTUALE DI DISTRIBUZIONE Numero dei Paesi registrati per la vendita (dati ai primi sei mesi del 2021)

TOMMASO TASSI Head of Distribution Italy di abrdn

SDG, IMPATTO SOCIALE POSITIVO DOVE PIÙ OCCORRE

6,3% 10% 48,5% 11,5%

ARTICOLO 8 4.743 FONDI 12,6%

DA 1 A 2 MERCATI DA 3 A 4 MERCATI

11,2%

DA 5 A 9 MERCATI DA 10 A 14 MERCATI DA 15 A 19 MERCATI

3,3% 11,6%

19%

38,5%

20+ MERCATI

ARTICOLO 9 545 FONDI

15,8%

11,7%

Fonte: EU ESG UCITS Poster di PwC.

di numero di fondi - possono essere attribuite alla relativa complessità della normativa dell’articolo e all’obiettivo “ESG puro”. Dato questo, in futuro, è probabile che i fondi articolo 8 continueranno a rappresentare la maggior parte degli asset ESG domiciliati in Europa. Con l’evoluzione del panorama degli investimenti ESG, ci aspettiamo di continuare ad assistere allo sviluppo di quadri normativi sempre più specifici e granulari nei prossimi anni. Tale sviluppo dovrebbe servire a rafforzare la standardizzazione dei prodotti finanziari tra diverse aree geografiche e ad alleviare le potenziali fonti di incertezza normativa. Guardando avanti, l’anno 2022 passerà probabilmente alla storia come la “pietra miliare normativa” nel panorama ESG europeo e segnerà le date di 50 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

applicazione delle modifiche di MiFID II, UCITS/AIFMD, IDD e Solvency II, così come l’applicazione del RTS “Single Rulebook” (livello 2) e degli standard Principal Adverse Impact a livello di fondi. Inoltre, i criteri tecnici di screening della tassonomia per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico per gli FMP (Financial Market Players) entreranno in vigore il primo giorno dell’anno mentre i criteri per i restanti obiettivi saranno applicati il 1° gennaio 2023. Anche se i prossimi anni saranno impegnativi in termini di adeguamento ai requisiti normativi attuali e futuri, crediamo che - una volta semplificate le normative - gli investimenti ESG diventeranno la regola piuttosto che l’eccezione nel panorama europeo dell’asset e del wealth management.

Porre in essere investimenti in linea con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU ha un duplice vantaggio: fornire un concreto contributo alla società e all’ambiente e migliorare il valore economico a lungo termine del business generando un rendimento interessante. In uno scenario in cui, per realizzare gli SDG dell’ONU sono necessari investimenti di 5-7 mila miliardi di dollari l’anno e, insieme a legislatori, enti normativi, istituti di ricerca, filantropi e aziende, gli asset manager globali, possono svolgere un ruolo essenziale in questa battaglia, in particolare in relazione alle economie asiatiche ed emergenti. Gli SDG sono fondamentali per queste aree che, pur caratterizzate da economie in rapido sviluppo, sono ancora penalizzate dal sottofinanziamento in aree cruciali. Tuttavia, proprio qui hanno sede alcune delle aziende più innovative del mondo, in grado di contribuire alla soluzione di numerose sfide. Gli asset manager che dispongono delle capacità di ricerca necessarie per identificare queste aziende possono sfruttarne la sovraperformance strutturale a vantaggio dei propri clienti e della società in generale. Gli asset manager sono infatti un anello essenziale della catena dei capitali che sostiene l’allocazione delle risorse a favore di Paesi, settori e aziende che hanno la possibilità di generare un impatto positivo su società e ambiente.


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LA RIVOLUZIONE AMBIENTALE È GIÀ INIZIATA. Esistono aziende innovative che stanno creando le tecnologie necessarie per combattere con successo il cambiamento climatico. Si chiama Green Revolution, e rappresenta una concreta opportunità per investire nei settori in grado di creare un impatto positivo sia sul tuo portafoglio che sull’ambiente.

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Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri, che possono variare. Ad uso esclusivo di investitori professionali. Nell’Unione Europea, il presente materiale è stato approvato da Goldman Sachs Asset Management Funds Services Limited, che è regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Gli obiettivi non ÊÄÕÄÑ×ÌÖÆÒÑÒ ÌÑ ÄÏÆØÑ ÐÒÇÒ Ì ÕÌÖØÏ×Ä×Ì ÉØ×ØÕÌ ¶ÈÖÖÄÊÊÌÒ ÓØÅÅÏÌÆÌ×ÄÕÌÒ ÆÒÑ îÑÄÏÌ×Ļ ÓÕÒÐÒÝÌÒÑÄÏÌ ¹ÕÌÐÄ ÇÈÏÏãÄÇÈÖÌÒÑÈ ÏÈÊÊÈÕÈ ÌÏ ´²²­ ÆËÈ ÌÏ ÓÕÒÓÒÑÈÑ×È ÏäÌÑÙÈÖ×ÌÐÈÑ×Ò ÇÈÙÈ ÆÒÑÖÈÊÑÄÕÈ ÓÕÌÐÄ ÇÈÏÏÄ ÖÒ××ÒÖÆÕÌÝÌÒÑÈ È ÌÏ ÓÕÒÖÓÈ××Ò ÇÌÖÓÒÑÌÅÌÏÈ ÖØÏ ÖÌ×Ò ²Ñ×ÈÕÑÈ× Ë××ÓÖ ÄÖÖÈ×ÐÄÑÄÊÈÐÈÑ× ÊÖ ÆÒÐ ÆÒÑ×ÈÑ× ÊÖÄÐ Ì×Ä Ì× ÄÇÙÌÖÒÕÖ ËÒÐÈÓÄÊÈ html e presso gli intermediari collocatori. Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio è comparto della SICAV di diritto lussemburghese Goldman ¼ÄÆËÖ ¯ØÑÇÖ ²Ï ÓÕÈÖÈÑ×È ÇÒÆØÐÈÑ×Ò ÑÒÑ ÕÄÓÓÕÈÖÈÑ×Ä ØÑãÒíÈÕ×Ä ÇÌ ÄÆÔØÌÖ×Ò Ò ÖÒ××ÒÖÆÕÌÝÌÒÑÈ ÇÌ ÔØÒ×È ¹ÕÌÐÄ ÇÌ ÒÊÑÌ ÌÑÙÈÖ×ÌÐÈÑ×Ò ÆÒÑÖÌÊÏÌÄÐÒ ÇÌ ÆÒÑ×Ä××ÄÕÈ ÌÏ ÙÒÖ×ÕÒ ÆÒÑÖØÏÈÑ×È îÑÄÑÝÌÄÕÌÒ Riservatezza: ·ÈÖÖØÑÄ ÓÄÕ×È ÇÌ ÔØÈÖ×Ò ÐÄ×ÈÕÌÄÏÈ ÓØľ ÖÈÑÝÄ ÌÏ ÓÕÈÙÌÒ ÆÒÑÖÈÑÖÒ ÖÆÕÌ××Ò ÇÌ °ÒÏÇÐÄÑ ¼ÄÆËÖ ªÖÖÈ× ¶ÄÑÄÊÈÐÈÑ× ÈÖÖÈÕÈ Ì ÕÌÓÕÒÇÒ××Ä ÉÒ×ÒÆÒÓÌÄ×Ä Ò ÇØÓÏÌÆÄ×Ä ÌÑ ÔØÄÏÖÌÄÖÌ ÉÒÕÐÄ ÆÒÑ ÔØÄÏÖÌÄÖÌ ÐÈÝÝÒ Ò ÌÌ ÇÌÖ×ÕÌÅØÌ×Ä Ä ÔØÄÏÖÌÄÖÌ ÓÈÕÖÒÑÄ ÆËÈ ÑÒÑ ÖÌÄ ØÑ ÇÌÓÈÑÇÈÑ×È ØÑ ÉØÑÝÌÒÑÄÕÌÒ ØÑ ÄÐÐÌÑÌÖ×ÕÄ×ÒÕÈ Ò ØÑ ÄÊÈÑ×È ÄØ×ÒÕÌÝÝÄ×Ò ÇÈÏ ÇÈÖ×ÌÑÄ×ÄÕÌÒ °ÒÏÇÐÄÑ ¼ÄÆËÖ w ¬Ò á °ÒÏÇÐÄÑ ¼ÄÆËÖ ½Ø××Ì Ì ÇÌÕÌ××Ì ÕÌÖÈÕÙÄ×Ì " $! ~¸½¾~ !$%$ &


TENDENZE PRIVATE ASSET di Cristiano Busnardo

CLUB DEAL L’INVESTIMENTO DIRETTO È IN CRESCITA Una modalità di accesso ai private markets è costituita dalla partecipazione degli investitori con una forte condivisione del rischio di investimento. Nel mercato italiano le operazioni sono in crescita, in considerazione dell’elevato numero di start-up, scale-up e piccole e medie imprese di qualità.

52 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

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li investimenti in private markets stanno riscuotendo un interesse sempre maggiore da parte degli investitori istituzionali e individuali. Questa modalità di investimento è partita dagli Stati Uniti, caratterizzati da una superiore cultura finanziaria e da una maggiore conoscenza delle strategie di lungo periodo rispetto all’Italia, dove storicamente prevalgono investimenti in obbligazioni governative e immobiliare. Via via, però, ha preso piede anche nel nostro Paese, anche perché oltre a offrire rendimenti elevati sul medio-lungo periodo, costituisce una valida modalità di diversificazione e ottimizzazione dei portafogli, in particolare per via della decorrelazione dai mercati pubblici. I vantaggi sono molteplici, in parte perché buona parte della crescita di valore di un’azienda si verifica prima di un’eventuale quotazione, in parte perché dirigere i propri risparmi verso l’economia reale comporta risparmi fiscali per l’investitore. Inoltre, in questa fase, è possibile mantenere il diretto contatto con le aziende, che consente un maggiore controllo sulle proprie scelte di investimento. Tutti questi fattori stanno spingendo gli investitori a ripensare l’allocazione del proprio patrimonio, rinunciando spesso alla liquidabilità degli strumenti finanziari a favore di rendimenti prospettici più elevati, introducendo pertanto nei propri portafogli asset alternativi come private equity, venture capital, private debt e club deal. Secondo un report di AIFI con PwC, gli investimenti in private equity e venture capital in Italia, nel solo primo semestre 2021, ammonta-


GLI INVESTIMENTI IN PRIVATE MARKETS POTREBBERO CRESCERE IN MISURA SOSTENUTA... In base alle attese degli operatori e alle previsioni sugli asset del private banking, ceteris paribus, gli stock di private markets potrebbero portarsi a 18,6 miliardi di euro a fine 2023 (1,7% degli AuM)*

Evoluzioni attese di…

Peso private markets nei portafogli private

7%

1,7%

CRESCITA MODERATA (NON SUPERANO L’1% DEI PF PB)

23%

CRESCITA SOSTENUTA (SUPERANO L’1% DEI PF PB) FORTE CRESCITA (SUPERANO IL 3% DEI PF PB)

70%

0,5%

2020

4 mld euro

E2023

18,6 mld euro

(*) ipotesi: peso private markets=0,7% per chi dichiara che resterà sotto 1%, 1,5% per chi dichiara che supererà l’1%, e 4% per chi dichiara che supererà il 3%; risposte ponderate per il patrimono. Fonte elaborazioni Prometeia su dati AIPB (Survey AIPB, Prospettive e orientamenti del private banking in Italia, 2021). Fonte: AIPB Survey - Prospettive e orientamenti del private banking in Italia.

vano a 4.549 milioni di euro mentre, secondo un report di AIFI e Deloitte, nei primi sei mesi del 2021 sono stati investiti 769 milioni di euro in private debt, il semestre con i valori più ampi mai registrati. Idealmente, per un investitore private (quindi con liquidità superiore al milione di euro) l’investimento in private asset costituisce circa il 10% del portafoglio.

LE OPERAZIONI Una modalità di accesso ai private markets è costituita dalle operazioni in club deal, ossia di partecipazione diretta degli investitori con una forte

condivisione del rischio di investimento. Nel nostro mercato le operazioni in club deal sono in crescita, in considerazione dell’elevato numero di start-up, scale-up e piccole e medie imprese di qualità. Secondo uno studio promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, nel 2021 i finanziamenti alle startup italiane hanno superato la soglia del miliardo di euro, attestandosi a 1,4 miliardi di euro (+118% rispetto al 2020). I finanziamenti provenienti da venture incubator, family office, club deal, angel network, independent business angel e piattaforme di equity crowGENNAIO I FUNDSPEOPLE 53


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TENDENZE PRIVATE ASSET

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L’OPINIONE DI TOM WALKER Co-Head of Global Real Estate Securities, Schroders

LE CITTÀ GLOBALI COME SOLUZIONE AL CLIMATE CHANGE

INCANALARE CAPITALI VERSO START- UP, SCALEUP E PMI ITALIANE SIGNIFICA SUPPORTARNE IL TESSUTO PRODUTTIVO dfunding hanno registrato una crescita superiore al 92%, passando dai 245 milioni di euro del 2020 ai 449 milioni del 2021. Questi numeri evidenziano come incanalare capitali verso le startup, le scale-up e le pmi del nostro Paese significhi supportarne il tessuto produttivo, aiutando gli imprenditori a far crescere le grandi aziende di domani, a patto che il processo di “origination”, cioè di ricerca e selezione delle aziende, sia svolto in maniera solida e rigorosa, magari con il supporto di figure, come i lead partner, che possono contare su una forte expertise nei settori di riferimento delle aziende.

PRIVATE CROWDFUNDING I club deal nascono come forme di investimento diretto molto ristrette, solitamente composte da investitori che appartengono a una stessa ristretta cerchia di conoscenze, che individuano target sul territorio di appartenenza. Superare la dimensione locale del club deal da un lato può supportare lo sviluppo di questa modalità di investimento, dall’altro l’utilizzo di piattaforme digitali può consentire di operare le proprie scelte di investimento indipen54 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

dentemente dall’ubicazione geografica, un vantaggio anche per le aziende, che possono contare su una platea di investitori molto più ampia, diversificata e, spesso, competente. Anche il private banking svolge un ruolo cruciale in questo ambito, intercettando gli interessi della propria clientela a traducendoli in proposte non necessariamente in ambito locale. Con l’obiettivo di contribuire a questo processo, abbiamo creato un modello di private crowdfunding che raccoglie capitali attraverso gli strumenti digitali, ma con una forte focalizzazione sulla clientela HNWI, raggiunta attraverso partnership commerciali con operatori di private banking. In questo momento stiamo lavorando a due aumenti di capitale per due pmi innovative italiane, caratterizzate da un forte utilizzo della tecnologia: la siciliana Reiwa Engine, start-up che ha rivoluzionato il settore della pulizia degli impianti fotovoltaici, e Wearable Robotics, società leader a livello internazionale nel settore degli esoscheletri e della robotica indossabile, nata da un progetto della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Le grandi città vengono spesso considerate una delle cause del cambiamento climatico. Più del 50% della popolazione mondiale vive in città e queste sono responsabili per più del 70% delle emissioni di CO2. Tuttavia, riteniamo che le metropoli saranno una parte essenziale della soluzione. Diverse città stanno trovando soluzioni interessanti a una serie di problemi ambientali. In quanto investitori nelle città globali, possiamo giocare un ruolo importante, individuando le aziende che possono facilitare questa transizione il più velocemente possibile. Tra queste troviamo Londra, che di recente ha ampliato la zona a emissioni ultra basse (ULEZ, Ultra-Low Emission Zone), prevedendo un ingresso a pagamento per i veicoli più inquinanti. Emergono anche Pechino, con la creazione di un mercato locale per le emissioni di carbonio e un’app per i servizi di riciclo dei rifiuti, e Jakarta, che ha inaugurato un nuovo sistema di trasporti pubblici sostenibili. Diverse città stanno anche creando alloggi a basso consumo di carbonio a prezzi accessibili, come Washington DC. In generale, riteniamo sia necessario evitare generalizzazioni e scavare sotto la superficie per individuare le città che si stanno realmente impegnando in tema di sostenibilità.


INVESTIRE NELLA LOTTA PER LA VITA Con 10 milioni di vittime nel 2020, il cancro si attesta tra

Siate parte anche voi del progresso: investendo

le principali cause di morte. Dalle biotecnologie alla

nel fondo Candriam Equities L Oncology Impact

ricerca, dal settore farmaceutico a quello dell’intelli-

potete promuovere l’innovazione in ambito onco-

JHQ]D DUWLȴFLDOH VRQR PROWLVVLPH OH RUJDQL]]D]LRQL LP-

logico incrementando i vostri risparmi. Candriam

pegnate nella lotta al cancro e nel miglioramento della

dona inoltre il 10%* delle commissioni di gestio-

YLWD GL FKL QH ª D΍HWWR

ne a favore degli istituti di ricerca contro il cancro. Investiamo nella lotta per la vita. CANDRIAM. INVESTING FOR TOMORROW.

* Importo massimo della donazione annuale. “Oncology Impact” è un comparto della SICAV “Candriam Equities L”, di diritto lussemburghese e gestito da Candriam Luxembourg. L’obiettivo del fondo è ottenere una crescita del capitale investendo nelle azioni di società che operano nel campo dell’oncologia (studio, diagnosi, cura, ecc. del cancro), le cui sedi e/o attività principali sono presenti in tutto il mondo. Consigliamo agli investitori desiderosi di comprendere adeguatamente LO SURȴOR GL ULVFKLR GHO IRQGR GL OHJJHUH DWWHQWDPHQWH LO SURVSHWWR GHO IRQGR H OD GHVFUL]LRQH GHL ULVFKL VRWWRVWDQWL ULVFKLR GL SHUGLWD GHO FDSLWDOH ULVFKLR D]LRQDULR ULVFKLR YDOXWDULR ULVFKLR FRQQHVVR DL GHULYDWL ULVFKLR GL concentrazione, rischio di liquidità, rischio dei paesi emergenti, rischio di fattori esterni e rischio di controparte. Il valore dell’investimento potrebbe diminuire a causa in primo luogo dell’esposizione del fondo ai rischi indicati nel prospetto del fondo e nel documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (Key Investor Information Document). Questo documento è fornito unicamente a scopo informativo, non costituisce XQȇR΍HUWD GL DFTXLVWR Q« GL YHQGLWD GL VWUXPHQWL ȴQDQ]LDUL QRQ UDSSUHVHQWD XQ FRQVLJOLR GL LQYHVWLPHQWR Q« FRQIHUPD DOFXQD WUDQVD]LRQH VDOYR RYH HVSUHVVDPHQWH FRQFRUGDWR &DQGULDP FRQVLJOLD LQ RJQL FDVR DJOL LQYHVWLWRUL di consultare, attraverso il sito web www.candriam.com, il documento informativo chiave, il prospetto informativo e tutte le informazioni rilevanti prima di investire in uno dei nostri fondi, incluso il valore patrimoniale netto (“NAV”) dei fondi. Queste informazioni sono disponibili in inglese o nelle lingue nazionali per ciascun paese in cui la commercializzazione del fondo è approvata.


TENDENZE FINTECH di Maria Grazia Miele, Alessandro Scognamiglio

PAGAMENTI E PRESTITI, LE AREE PIÙ COINVOLTE NEL BUSINESS DIGITALE DELLE BANCHE. E SI FANNO LARGO LE INNOVAZIONI NEI PROCESSI INTERNI DI GOVERNANCE E OPERATION Nel biennio 2021-2022 gli istituti italiani hanno destinato 530 milioni di investimenti alla digitalizzazione: quasi il doppio rispetto al biennio 2017-2018. Circa l’85% delle risorse concentrato su dieci intermediari, anche non bancari e di piccole dimensioni. 56 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

“L

e banche vogliono continuare ad essere necessarie, almeno quanto i servizi che esse offrono”: potrebbe essere una risposta alla storica affermazione di Bill Gates “Banking is essential, banks are not”, se si osservano i tentativi fatti dalle banche nell’ultimo lustro per non mancare il treno dell’innovazione tecnologica. L’ultima indagine Fintech nel sistema finanziario italiano, pubblicata dalla Banca d’Italia, cerca di desumere questi tentativi rilevando gli investimenti in tecnologie innovative e i loro presumibili effetti sul business model. Le risorse destinate ai progetti di investimento, innanzitutto, pari a 530 milioni di euro nel biennio 2021-2022; un valore quasi doppio rispetto al biennio 2017-18. Gran parte di queste risorse, l’84,7%, è concentrata su dieci intermediari: tra questi anche banche di dimensione medio piccola e intermediari non bancari, indicando che, probabilmente, la propensione ad innovare non è necessariamente connessa con la dimensione d’impresa. Al contempo, si registra inoltre una notevole mobilità tra i principali investitori: soltanto tre su dieci sono gli intermediari presenti in questa speciale graduatoria sia nella corrente sia nella precedente indagine. Le aree di business maggiormente coinvolte dalla digitalizzazione in corso sono quelle dei prestiti e dei pagamenti digitali, soprattutto il mobile banking e il digital lending e i servizi connessi con l’open banking, ma numerosi sono anche i progetti per innovare i processi interni della governance e delle operations. Dal punto di vista tecnologico sono dominanti i progetti basati sulle Application programming interface, sul cloud, sulla biometria, quest’ultima legata prevalentemente alle procedure di onboarding. La Robot Process


Automation la ritroviamo soprattutto nell’automazione di alcuni processi di governance, di business e customer support. I progetti fondati sull’intelligenza artificiale, cresciuti in termini di spesa, sono sospinti dal digital lending. A parte alcuni investimenti di grandi dimensioni, si osservano in prevalenza progetti di piccola scala: la dimensione mediana di un progetto si aggira intorno ai 246 mila euro, quella media a 4,5 milioni: questa caratteristica, peraltro osservata anche dall’EBA su scala europea con riferimento ai progetti regtech, non costituisce necessariamente un freno alla digitalizzazione dei processi e dei servizi bancari e può essere messa in relazione con le collaborazioni. Queste ultime, al pari delle esternalizzazioni, si pongono come soluzioni organizzative attraverso cui approvvigionarsi delle tecnologie contenendone i costi di impianto. L’indagine ha rilevato 330 collaborazioni tra banche e imprese, nell’80% delle quali è il provider tecnologico o la fintech company a conferire qualcosa all’intermediario sotto forma di beni intangibili, non quantificati né quantificabili nella spesa sostenuta dall’intermediario: il conferimento riguarda i servizi tecnologici, il know how, l’attività di R&D. Va inoltre considerato che anche il modello di tecnologia as a service, basato sul consumo anziché sulla proprietà della tecnologia, favorisce la limitazione delle spese: la possibilità di fruire di una tecnologia on demand e di pagarla in base all’uso consente agli intermediari di evitare ingenti spese fisse. Questa potenzialità, concretizzatasi con l’avvento del cloud computing, è un’opzione esercitabile per tutte le tecnologie, dall’AI e i big data alle API, all’IOT e alle DLT.

NUOVE FORME DI INTERAZIONE In una prospettiva più ampia poi, le collaborazioni costituiscono una

NETWORK DELLE COLLABORAZIONI INTERMEDIARIO

SOCIETÀ PARTNER

Fonte: Banca d’Italia, Indagine fintech nel sistema finanziario italiano, novembre 2021.

nuova forma di interazione degli intermediari con l’ambiente esterno, impensabile soltanto pochi anni fa. Come emerge dai dati, e qui sta anche la differenza con le esternalizzazioni, le partnership sono funzionali non solo ad erogare servizi tecnologici e a supplire all’attività di R&D, ma anche a distribuire prodotti del partner direttamente alla clientela dell’intermediario. Meno frequentemente, si osserva pure il flusso opposto, con l’intermediario questa volta che offre i propri prodotti alla clientela del partner. L’apertura verso il contesto esterno trova poi riscontro in alcune scelte organizzative e tecnologiche, come quelle che definiscono il ca-

DAL PUNTO DI VISTA TECNOLOGICO DOMINANO I PROGETTI BASATI SU APPLICATION PROGRAMMING INTERFACE, CLOUD E BIOMETRIA GENNAIO I FUNDSPEOPLE 57


TENDENZE FINTECH

MOTIVI CHE DETERMINANO LA COLLABORAZIONE (val. %)

REPERIRE TECNOLOGIE

PROFESSIONALITÀ NON DISPONIBILI RAGGIUNGERE CLIENTELA

15,8

47,7

RIDURRE TIME TO MARKET

10,3

RIDURE COSTI

6,7

3,0 0,6

Fonte: Banca d’Italia, Indagine fintech nel sistema finanziario italiano, novembre 2021.

PROGETTI FINTECH PER TECNOLOGIA TECNOLOGIA

UNITÀ

EURO

API

95

Biometria

29

276.041.121

Cloud computing

41

60.458.442

Artificial Intelligence

38

54.892.197

Big data

26

13.524.486

RPA

30

27.483.824

App web - mobile, firme

27

29.575.752

DLT - Smart contracts

17

5.947.130

DLT - Blockchain

3

616.623

IOT

4

99.732

19

65.423.163

329

1.268.300.318

Altro Totale

734.237.848

Fonte: Banca d’Italia, Indagine fintech nel sistema finanziario italiano, novembre 2021.

58 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

nale attraverso cui far viaggiare i servizi legati all’open banking: in quasi la metà dei casi osservati l’intermediario sviluppa un’app aperta, capace cioè di accogliere prodotti finanziari e commerciali di terzi, oppure si aggancia ad un marketplace esterno dove va a collocare i propri prodotti. Questi investimenti non soltanto contribuiranno a rimodulare l’apporto del fattore umano nei processi degli intermediari, ma anche a strutturare nuove forme di intermediazione: se nella precedente indagine dominavano i progetti di adeguamento alle disposizioni della Direttiva PSD2, in quella attuale si affermano progetti con precise strategie commerciali data driven, basate sulla mole di dati resi

fruibili dal paradigma open banking. Alcuni intermediari, non necessariamente di maggiori dimensioni, hanno riformulato le proprie strategie su modelli di piattaforme aperte, consentendo a operatori terzi, società fintech e intermediari di competere e collaborare per sviluppare e distribuire prodotti e servizi. In futuro, le norme che abiliteranno l’utilizzo di ulteriori dati nel sistema finanziario (si pensi alla strategia della CE sull’Open finance), le scelte strategiche delle Bigtech e gli impatti che nuove norme di settore avranno su di esse (come il regime di oversight previsto dalla bozza di Regolamento DORA), potranno aprire il fronte ad evoluzioni inaspettate dello scenario descritto.


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Uno Standard Globale di Sostenibilità per i Fondi L’interesse nell’investimento sostenibile è in forte aumento e gli asset in gestione stanno crescendo per rispondere a una nuova domanda. Morningstar offre ricerche, strumenti e analisi grazie ai quali investitori, consulenti e gestori possono comprendere i fattori di sostenibilità, eseguire la due diligence, valutare il rischio ESG e le opportunità. Il Morningstar Sustainability Rating™ e il Morningstar Portfolio Carbon Metrics™ sono progettati per aiutare gli investitori a valutare le performance delle aziende su una varietà di parametri ambientali, sociali e di governance, così che possano costruire in modo più consapevole i loro piani di investimento. Scopri come puoi integrare i valori di sostenibilità nella tua strategia di investimento a lungo termine. Per saperne di più: global.morningstar.com/SustainableInvesting o scrivi a salesitaly@morningstar.com

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TENDENZE REAL ESTATE di Alastair Bigley

RMBS IL MERCATO EUROPEO ALLA PROVA DELLA SOSTENIBILITÀ L’analisi di S&P Global Ratings mette in luce come il settore immobiliare di diversi Paesi ha reagito alla pandemia. L’Italia esce da un lungo periodo di contrazione con i prezzi delle abitazioni costantemente in diminuzione.

60 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

I

n molti Paesi europei l’offerta di immobili a uso abitativo e i relativi prezzi sono diventati un tema di attualità e, sempre più spesso, anche politico. Gli immobili che in passato erano destinati alla vendita a futuri proprietari-occupanti ora vengono ceduti a grandi aziende che, attratte dagli alti rendimenti e dai flussi di cassa stabili, li danno in locazione. Nel frattempo, la crescita del mercato delle cartolarizzazioni di mutui residenziali sostenibili, (residential mortgage-backed securities, RMBS) è ancora incerta, anche se il settore ha raggiunto alcune tappe importanti, come l’emissione del primo RMBS green in Francia, e l’interesse si sta gradualmente consolidando. Il governo italiano ha esteso il proprio schema di aiuti per la pandemia fino a fine dicembre, era inizialmente previsto che si chiudesse a fine settembre. Le aziende le cui attività sono state

colpite negativamente dal COVID-19 possono mettere i propri dipendenti in cassa integrazione straordinaria. Inoltre, le stesse che ricorrono a questo strumento di supporto non possono licenziare i loro dipendenti. Il governo italiano ha anche annunciato che estenderà il proprio programma di Super Bonus fino alla fine del 2023, rendendo più probabile l’emissione di RMBS “verdi” in Italia. Il programma avrebbe dovuto terminare a fine del 2021 e permette ai proprietari di casa di compensare le spese fino a 110.000 euro per interventi migliorativi degli immobili abitativi, come l’efficientamento energetico, o l’installazione di punti di ricarica per auto elettriche. Tale programma è stato pensato per creare maggiori stimoli durante la pandemia. Circa 9 miliardi di euro dei fondi sono stati utilizzati nel 2021. Sebbene l’iniziativa non porti direttamente all’emissione di RMBS verdi in


L’AUMENTO DEI TASSI SWAP COMPRIMERÀ LO SPREAD IN ECCESSO NELLE TRANSAZIONI RMBS IN UK Tassi swap a cinque anni al 2021 1,4

1,2

1,0

% 0,8 0,6

0,4

0,2

02/11/2021

12/10/2021

21/09/2021

31/08/2021

09/08/2021

19/07/2021

28/06/2021

14/05/2021

07/06/2021

22/04/2021

30/03/2021

16/02/2021

09/03/2021

26/01/2021

05/01/2021

19/11/2020

10/12/2020

29/10/2020

08/10/2020

17/09/2020

26/08/2020

15/07/2020

05/08/2020

24/06/2020

03/06/2020

12/05/2020

20/04/2020

26/03/2020

05/03/2020

23/01/2020

13/02/2020

02/01/2020

0,0

Fonte: Bloomberg. (Copyright © 2021 by Standard & Poor’s Financial Services LLC. Tutti i diritti riservati).

Italia, l’ammodernamento del parco immobiliare italiano è probabilmente positivo per le operazioni RMBS in quanto aumenterà il valore delle proprietà e quindi l’equity che i mutuatari hanno in una proprietà. L’aumento di valore potrà inoltre limitare le perdite in caso di esecuzione immobiliare. Il mercato immobiliare italiano è uscito finalmente da un lungo periodo di contrazione durante il quale i prezzi delle abitazioni sono costantemente diminuiti. Ci aspettiamo però che la crescita dei prezzi degli immobili residenziali rimanga abbastanza contenuta rispetto agli altri Paesi europei. Prevediamo infatti una crescita annuale

dei prezzi dello 0,8% nel 2022 rispetto al 4% in Spagna e al 4,5% in Francia. Ci attendiamo comunque un ulteriore miglioramento della dinamica dei prezzi, +1% nel 2023 e +1,5% nel 2024, mentre riteniamo che gli altri Paesi europei registreranno una decelerazione. In Spagna, si è verificato un aumento importante nella domanda di immobili in locazione, a seguito di prezzi delle case divenuti meno accessibili. La maggiore domanda ha però determinato un aumento dei canoni di locazione. I partiti della coalizione di minoranza hanno quindi elaborato un progetto di legge per regolamentare il settore abitativo, con l’obiettivo di riorganizzare

IL GOVERNO ITALIANO HA ANNUNCIATO CHE ESTENDERÀ IL PROPRIO PROGRAMMA DI SUPER BONUS FINO ALLA FINE DEL 2023

il mercato spagnolo degli affitti. Questa legge potrebbe creare le condizioni necessarie a favorire il mercato ipotecario del “buy-to-let”, cioè mutui erogati per l’acquisto di immobili da dare in locazione, specialmente se diventeranno disponibili i mutui “Interest only”, che prevedono il pagamento periodico della rata per i soli interessi maturati, mentre il capitale viene rimborsato interamente alla scandenza del mutuo. Se approvato, questo progetto di legge favorirebbe i proprietari con portafogli con un numero ridotto di asset rispetto a quelli più grandi. In generale, in Spagna sempre più persone scelgono di affittare immobili piuttosto che acquistarli, ma persistono comunque delle barriere allo sviluppo del mercato del buy-to-let. Sebbene la domanda di affitto in Spagna sembri solida, potrebbe essere azzardato suggerire che la nuova proposta di legge possa avere un effetGENNAIO I FUNDSPEOPLE 61


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TENDENZE REAL ESTATE

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L’OPINIONE DI MATTHIEU DAVID Head of Italian Branch di CANDRIAM

LA STABILIZZAZIONE DEI PREZZI DEGLI IMMOBILI, INSIEME ALL’AUMENTO PREVISTO DEI TASSI, FARÀ DIMINUIRE I LIVELLI DI PREPAYMENT NEL 2022 SONDAGGIO CONGIUNTURALE SUL MERCATO DELLE ABITAZIONI IN ITALIA Dati relativi al terzo trimestre 2021 ANDAMENTO DEI CANONI NEL TRIMESTRE DI RIFERIMENTO RISPETTO AL PRECEDENTE ANNO

TRIMESTRE IN DIMINUZIONE

STABILE

I

7.4

87.7

IN AUMENTO

4.9

II

6.8

83.5

9.6

2019 III

16.5

68.3

15.2

IV

13.0

69.6

17.4

I

19.4

73.8

6.8

II

24.8

66.7

8.5

III

29.7

61.9

8.3 8.8

2020

2021

IV

31.1

60.1

I

28.2

63.2

8.6

II

18.7

68.9

12.4

III

14.3

67.8

17.9

Fonte: Banca d’Italia su 1.425 agenti immobiliari. Dati in (%).

to davvero significativo sul mercato, sufficiente ad alterare le tendenze del settore immobiliare. Ad esempio, è ancora troppo presto per dire se i grandi proprietari di immobili decideranno di disinvestire. È però probabile che il progetto di legge favorirà i proprietari con portafogli più piccoli. Nel frattempo, il settore britannico del buy-to-let sta diventando sempre più affollato - almeno cinque nuovi lender sono entrati sul mercato nell’ultimo trimestre, il che solleva preoccupazioni sulla possibilità di una guerra dei prezzi o dei criteri di erogazione. Ci aspettiamo che la stabilizzazione dei prezzi degli immobili residenziali, unita all’aumento previsto dei tassi d’interesse, faccia diminuire i livelli di prepayment (rimborsi anticipati o prepagamenti) nel 2022. Da un lato, la 62 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

stabilizzazione dei prezzi delle abitazioni rende più difficile per i mutuatari rifinanziare il debito, dal momento che il loan to value, cioè il rapporto tra prestito in essere e valore della casa non sarà diminuito in modo sufficiente a garantire un ulteriore prestito. Dall’altro lato, tassi d’interesse più alti significano che il delta tra il tasso che un mutuatario sta pagando attualmente e il tasso di rifinanziamento non è sufficientemente elevato da giustificare il pagamento di penali per il rimborso anticipato. Nel nostro outlook sui prezzi delle abitazioni in Europa abbiamo previsto una crescita dei prezzi sostanzialmente invariata nel Regno Unito nel 2022. Se la nostra previsione dovesse rivelarsi esatta metterebbe fine a un incremento dei prezzi degli immobili durato nove anni.

IL PRIVATE DEBT PUÒ AVERE UN IMPATTO POSITIVO Negli ultimi anni il private debt europeo è cresciuto rapidamente, per i vantaggi che offre in termini di potenziale rischio/rendimento, diventando un investimento sempre più popolare, e anche gli investitori istituzionali hanno destinato parte della loro tradizionale allocazione obbligazionaria verso questa asset class, in un contesto di tassi bassi. Preqin stima che nel 2020 il mercato del private debt abbia raggiunto il valore di 1.045 miliardi di dollari. Allo stesso tempo, il passaggio all’ESG e all’impact investing è una trasformazione epocale nel mondo degli investimenti. In Candriam siamo convinti che avere solide politiche ESG consentirà agli investitori di sovraperformare nel lungo termine con un impatto positivo. Anche il private debt è chiamato a svolgere un ruolo importante, non soltanto come strumento di diversificazione dei portafogli, ma anche come metodo efficace per investire producendo un impatto. La partnership con Kartesia ha segnato il nostro ingresso nel mercato del private debt. In particolare, il Kartesia Impact Fund, classificato come art. 9, si pone l’obiettivo di investire per una società migliore in un pianeta più sano, supportando le aziende in portafoglio nel raggiungimento dei loro obiettivi ESG e generando un impatto reale sul pianeta.



TENDENZE LEGALE di Sonia Belloli e Barbara Pontecorvo

IL FUTURO È BENEFIT Sempre più aziende in Italia scelgono questo nuovo modello societario con l’obiettivo di coniugare il profitto al beneficio comune, operando in modo responsabile e sostenibile. Un’opportunità anche per gli asset manager.

S

ocietà Benefit è un modello societario innovativo introdotto dalla legge 28 dicembre 2015 n. 208 (legge di Stabilità 2016), che permette alle società disciplinate dal Codice Civile di perseguire, nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo tradizionale di generare utili, una o più finalità di beneficio comune, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di diversi portatori di interessi siano essi persone, comunità, territori e ambiente. Il forte impatto della pandemia sull’economia e sui mercati globali ha messo in discussione il ruolo stesso dell’impresa, destinata ad evolversi secondo nuovi valori, rivendicando la necessità di una risposta unitaria e multilaterale. Reputazione, trasparenza, sostenibilità, re-

64 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

sponsabilità, sicurezza sul mercato sono tra i fattori che spingono le imprese verso l’opportunità di trasformarsi in Società Benefit. Cinque anni fa se ne contavano circa sessanta. Sono passate ad essere più di millequattrocento nel 2021, con un raddoppio rispetto al 2020: questi i numeri che certificano la crescita in Italia di questa nuova forma societaria, in linea con l’attuale processo globale di evoluzione sostenibile. Questo sviluppo rimarchevole avvenuto nell’ultimo anno non rappresenta però un fenomeno isolato: infatti, ad opinione delle associazioni di categoria, il numero di società che optano per la denominazione Benefit, è in costante aumento dall’introduzione di tale modello societario, in vigore dal 2016. Si registrano crescite anche nel comparto

delle quotate. Su AIM Italia, nel 2020, toccavano quota 6% dell’interno mercato dedicato alle PMI, arrivando ad una capitalizzazione di circa 390 milioni di euro e ricavi per 170 milioni.

ITALIA IN PRIMA FILA Tale crescita trova ragione in una moltitudine di fattori derivanti dallo status di Benefit, che giustifica l’impegno stesso del Governo nell’incoraggiare tale forma societaria. Per inciso bisogna sottolineare che l’Italia è stata il primo Paese al mondo ad avere voluto, consentito ed incentivato questo tipo di società in grado di coniugare il profitto al beneficio comune. Nello specifico, l’ultimo decreto, ora al vaglio della Corte dei Conti per la registrazione, cui seguirà


la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, mette a disposizione 10 milioni di euro per lo sviluppo e la diffusione del modello di Società Benefit. Del totale di 10 milioni stanziati, 7 milioni finanzieranno la misura del credito d’imposta mentre 3 milioni saranno destinati ad attività di promozione. Inoltre, il fenomeno delle Società Benefit acquista maggiore rilevanza se il dato della diffusione del fenomeno viene declinato in una dimensione geografica. Ciò evidenzia infatti che non vi è sola regione del Paese che non presenti casi di tale tipologia di società. Tra i numerosi benefici riservati a questo innovativo modello societario rientrano: l’ampia capacità di attrarre investimenti che determinano un impatto sociale, i suddetti vantaggi reputazionali, la capacità di attrarre giovani talenti, la conseguente appartenenza ad un network di imprese, una maggiore efficienza e una migliore allocazione delle risorse, oltre ai significativi vantaggi fiscali e alla premialità nei contratti pubblici. Oggi quindi un’impresa vincente deve essere necessariamente un’impresa sostenibile, e il percorso verso la sostenibilità costituisce una vera e propria evoluzione dell’idea stessa di azienda.

OPPORTUNITÀ PER AM E SGR Quello delle Società Benefit, infatti, è anche un trend che svela le sue opportunità sia per il settore dell’asset management sia per le SGR che mirano a perseguire obiettivi di finanza sostenibile. Un caso esemplificativo: Avm Gestioni costituisce il primo esempio di SGR che ha assunto lo status di Società Benefit. In coerenza con il suo nuovo statuto si è dotata di strumenti e policy mirate ad integrare i risultati finanziari con quelli

SOCIETÀ BENEFIT Il posizionamento del loro statuto

FOR PROFIT

SOCIETÀ BENEFIT

NON PROFIT

Fonte: Deloitte Legal.

conseguiti in ambito ESG e adotta una politica d’investimento che tiene conto delle tematiche ambientali, sociali e di governance e del loro impatto positivo sulla società e sulla collettività. Per tutti questi motivi, Deloitte Legal ha costituito un team dedicato alle tematiche ESG e una task force focalizzata sulle Società Benefit, con lo scopo di accompagnare le scelte di business delle imprese con obiettivi di beneficio comune e dar loro la serenità di operare in conformità al contesto legislativo di riferimento. La task force fornisce supporto nelle molteplici fasi dei servizi legali implicati da questo innovativo modello societario: assessment iniziale per individuare il percorso di trasformazione o costituzione della Società Benefit; individuazione delle attività già messe in atto dall’organizzazione e definizione di una o più finalità di beneficio comune che la società intende perseguire; assistenza legale

per l’intero processo di trasformazione o costituzione; individuazione di una figura che rivesta il ruolo del responsabile dell’impatto, per garantire coerenza e continuità con lo scopo di lucro; supporto nella selezione di uno standard di valutazione esterno per valutare l’impatto generato nell’esercizio; supporto nella redazione della relazione annuale di impatto; supporto per l’ottenimento della Certificazione B Corp; supporto continuativo per il miglioramento delle performance ESG e CSR della società. La trasformazione in società Benefit è ormai nelle agende di tante aziende, che necessitano di assistenza legale specifica. E una task force ad hoc non può che porsi come una pronta risposta ad un bisogno del mercato sempre più in evoluzione. D’altra parte, per chi ha già operato la trasformazione, cresce l’esigenza di dare valore, nel tempo, alla scelta compiuta. GENNAIO I FUNDSPEOPLE 65


TENDENZE GESTIONE PASSIVA di Richard Flax

FONDI ATTIVI RIESCONO A BATTERE IL MERCATO?

Gestione attiva contro fondi indicizzati: è un vecchio dibattito, arricchito da alcuni dati interessanti di S&P che vale la pena considerare.

I

nnanzitutto, dobbiamo precisare che il dibattito tra attivo e passivo ci sembra leggermente sopravvalutato, poiché, in definitiva, ciò che conta è il rendimento che i clienti ricevono dopo tutte le commissioni (il rendimento netto), sia esso generato attraverso fondi o ETF. Più interessante è la distinzione tra alternative ad alto costo e alternative a basso costo, poiché i costi sono indubbiamente una componente fondamentale dell’investimento. Detto questo, per la maggior parte degli

FONDI DENOMINATI IN STERLINE FUND CATEGORY

S&P COMPARISON INDEX

YTD

1 YEAR

3 YEAR

5 YEAR

Europe Equity

Europe 350

62

38

64

64

73

Europe Ex-UK Equity

Europe Ex-UK Equity

71

64

74

75

80

UK Equity

UK BMI

45

23

35

41

65

Global Equity

Global 1200

72

52

70

78

92

Emerging Markets Equity

S&P / IFCI Composite

72

49

63

71

86

I NUOVI DATI

US Equity

S&P 500

57

38

72

73

95

Il terzo punto conduce al report SPIVA. SPIVA sta per S&P Indexes Ver-

Fonte: Report SPIVA.

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10 YEAR

investitori, i prodotti a gestione attiva generalmente hanno commissioni più alte rispetto alle alternative passive, ma ciò non significa scartare a priori i prodotti gestiti attivamente. In secondo luogo, la maggior parte degli investimenti implica comunque una scelta attiva, persino la selezione di un ETF, il prodotto passivo per antonomasia. La selezione delle azioni (o, più tecnicamente, l’assunzione di rischi idiosincratici) non è l’unico modo per esprimere una visione attiva sui mercati finanziari. Terzo, occorre considerare come sovraperformare un indice al netto delle commissioni non sia semplice, farlo con costanza sia più difficile e saper individuare un manager in grado di farlo lo sia ancora di più.


I FONDI DEL PRIMO QUARTILE, NEL GIUGNO 2019, HANNO AVUTO UNA CRESCITA ESPONENZIALE PER POI PERDERE VALORE NEL GIUGNO 2021 % di fondi che rimangono nel primo quartile 12 MESI A FINE GIUGNO 2020

12 MESI A FINE GIUGNO 2021

70 60 50 40 30 20 10 0

4,8 53,6 ALL DOMESTIC FUNDS

3,3

2,9

35,9

54,3

ALL LARGE-CAP FUNDS

ALL MID-CAP FUNDS

10,2

7,6 64,9

50,0

ALL SMALL-CAP FUNDS

ALL MULTI-CAP FUNDS

Fonte: S&P Dow Jones Indices LLC, CRSP. Dati al 30 giugno 2021. Il grafico è fornito a scopo illustrativo. Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri.

sus Active Funds. È una ricerca di S&P che esamina le prestazioni dei fondi comuni di investimento rispetto ai benchmark. Generalmente i rapporti SPIVA non sono una lettura edificante per i manager attivi. Anche quest’anno il dato shock è che negli Stati Uniti solo il 33% dei gestori di grandi capitali ha sovraperformato l’S&P 500 nei tre anni fino al 30 giugno 2021. In Europa, solo il 28% dei gestori azionari ha sovraperformato l’indice S&P Europe 350. In generale, più aumenta l’orizzonte temporale, meno sono i fondi attivi che battono l’indice. Questi dati sono significativi, ma non sono particolarmente nuovi e la tendenza verso i prodotti passivi nell’ultimo decennio suggerisce che gli investitori ne siano in qualche modo consapevoli. Nella ricerca sono presenti alcuni spunti che vale la pena evidenziare. La tabella riportata nella pagina precedente mostra la percentuale di

ANCHE QUEST’ANNO IL DATO SHOCK È CHE NEGLI USA SOLO IL 33% DEI GESTORI DI GRANDI CAPITALI HA SOVRAPERFORMATO L’S&P 500 NEI TRE ANNI FINO A GIUGNO 2021

fondi in sterline che hanno sottoperformato il loro benchmark. La storia è la stessa per le azioni europee, le azioni globali, gli Stati Uniti e i mercati emergenti: i fondi comuni di investimento hanno avuto difficoltà. Nel Regno Unito, tuttavia, i fondi comuni di investimento sono andati relativamente bene negli ultimi cinque anni, con circa il 60% di essi che hanno sovraperformato l’indice S&P UK. C’è qui un contrasto interessante. I gestori attivi generalmente sostengono che dovrebbero sovraperformare quando i mercati sono meno efficienti, quando le scelte di investimento dovrebbero essere più complicate. Ecco perché gli Stati Uniti sono generalmente considerati un luogo difficile dove battere un benchmark. Il Regno Unito dovrebbe, semmai, essere un mercato dove è più difficile sovraperformare. Ci sono molti analisti che esaminano le azioni e GENNAIO I FUNDSPEOPLE 67


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TENDENZE GESTIONE PASSIVA

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L’OPINIONE DI SIMONE ROSTI Country Head Italy di Vanguard

ETF DIVERSIFICATI PER RIDURRE I RISCHI

IN BASE AI DATI S&P, I MANAGER ATTIVI NEL REGNO UNITO HANNO FATTO MEGLIO, MA NON È FACILE STABILIRE PERCHÉ in realtà non ci sono così tante azioni da guardare. Eppure, in base ai dati S&P, i manager attivi nel Regno Unito sembrano aver fatto meglio (anche se, al momento, non è facile stabilire il perché). D’altro canto, questa logica suggerirebbe che i mercati emergenti (generalmente considerati meno coperti dagli analisti finanziari) dovrebbero aiutare i gestori attivi a fare meglio. Ancora una volta, i dati a lungo termine non supportano questa idea.

IL TEMA DELLA CONTINUITÀ L’ultimo rapporto di SPIVA sulle azioni statunitensi ha alcune cose interessanti da dire sulla continuità: la probabilità che un fondo con una performance forte continui a fare bene. Il grafico della pagina precedente illustra le difficoltà. Sostanzialmente suggerisce che una discreta percentuale di fondi migliori (top 25%) fino a giugno 2019 ha continuato a guidare la classifica nei successivi 12 mesi (53,6% di essi), ma solo il 4,8% di loro era tra i migliori fondi anche nel terzo anno. Per le azioni statunitensi a grande capitalizzazione (misurate rispetto all’S&P 500) solo il 12% dei fondi ha sovraperformato per tre anni consecutivi (al giugno 2019, 2020, 2021). Un manager attivo potrebbe ragionevolmente sostenere che non si aspetta di sovraperformare ogni anno, la performance a lungo termine è ciò che conta. 68 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

È giusto, ma i risultati a lungo termine non sono particolarmente lusinghieri.

QUALI CONCLUSIONI Ci sono alcune precisazioni da fare. Primo, i benchmark contro cui la performance dei fondi attivi è misurata non includono le commissioni, mentre i prodotti passivi sì, anche se le commissioni sono basse. Oggi si può ottenere un’esposizione all’S&P 500 per meno di 10 bps all’anno, quindi si sarebbe tentati di dire che la differenza nel risultato finale dovrebbe essere piuttosto piccola. Secondo, forse non tutti i fondi utilizzano gli indici S&P come benchmark. Nelle azioni dei mercati emergenti, ad esempio, MSCI è un popolare fornitore di benchmark. Ma il confronto tra MSCI e S&P/IFCI sembra suggerire che anche la differenza cumulativa tra i due indici sia piuttosto ridotta. Infine, l’analisi della performance è equamente ponderata per fondo. Quindi dà lo stesso peso a un fondo piccolo e sottoperformante rispetto a uno grande, potenzialmente sovraperformante. Per concludere, i dati suggeriscono che l’indice nella maggior parte delle regioni azionarie fa meglio della maggior parte dei fondi attivi nel medio-lungo termine; in secondo luogo, è difficile sovraperformare costantemente un indice, al netto delle commissioni, così come è piuttosto difficile selezionare manager in grado di farlo.

Gli investitori ricorderanno il 2020 non solo per gli effetti della pandemia sui mercati finanziari, ma anche per la robusta sovraperformance di alcuni temi di investimento. I fondi e gli ETF tematici hanno senza dubbio un certo appeal tra gli investitori che, tramite questi veicoli, possono accedere a settori con forti potenzialità di crescita, come il cloud computing, la transizione energetica, la robotica, il video gaming e la salute e il benessere. Ci sono però due fattori di rischio da valutare quando si decide di puntare su questa tipologia di investimento. Nel caso degli ETF, per esempio, è necessario considerare come siano costruiti gli indici tematici a cui sono agganciati. Il rischio è che questi benchmark, oltre a essere troppo concentrati, includano titoli poco liquidi che possano impattare sulla performance. Un’altra variabile di rischio è la scelta del giusto timing. Una ricerca di Vanguard ha evidenziato come dei 5 ETF tematici che hanno generato maggiori performance in tutto il 2020, solo uno sia riuscito nei primi sei mesi del 2021 a sovraperformare il mercato. Per Vanguard la migliore garanzia di successo nel lungo termine è quella di puntare su ETF il più possibile diversificati che, indirettamente, partecipano anche all’andamento dei settori e dei temi che via via emergono.


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INTERVISTE GURU di Filippo Luini

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Il nuovo anno si apre nel segno del cambiamento e dell’incertezza, a quasi due anni dallo scoppio della pandemia. Le politiche monetarie e fiscali senza precedenti hanno permesso di superare la crisi ma l’inflazione, il tapering e le nuove varianti del virus suscitano timori tra gli investitori. Secondo Giovanni Papini investire nel 2022 richiederà un nuovo schema, differente da quello dell’ultimo decennio. A partire da una parola chiave: diversificazione. E con un focus sulle strategie alternative e le opportunità della transizione energetica. TNE

COUNTRY HEAD ITALY DI UBS AM GENNAIO I FUNDSPEOPLE 71


INTERVISTE GURU SPAVENTA L’AUMENTO DEI PREZZI... “L’inflazione generalizzata è anche sintomo di un’economia che sta massimizzando la sua capacità produttiva”

arola d’ordine cambiamento. Dopo due anni di pandemia, il 2022 si apre con uno scenario inedito e il mondo intero prova a fare i conti con la ‘nuova normalità’ lasciata in eredità dal virus. Un contesto mutato e in continuo divenire, ricco di sfide ma anche di opportunità. “Investire nel 2022 richiederà un nuovo schema, differente da quello degli ultimi dieci anni”, spiega Giovanni Papini, country head Italy di UBS Asset Management. Rispetto al passato ci sono alcuni elementi diversi. Le politiche monetarie e fiscali espansive senza precedenti messe in campo durante la crisi hanno permesso di accumulare risparmi e l’attuale ripresa del mercato del lavoro, accompagnata da una crescita dei salari permette di sostenere i consumi. Allo stesso tempo, tali politiche hanno limitato le insolvenze e favorito un rimbalzo più rapido degli utili per le aziende. “Anche se l’impulso fiscale sta progressivamente svanendo e le Banche centrali incominciano ad attuare piani di tapering, i governi continuano a favorire la crescita evitando politiche di austerità e alimentando solide prospettive per gli investimenti industriali e residenziali”, sottolinea Papini. Sullo sfondo non mancano però fattori di incertezza, quali la volatilità, l’inflazione sopra le attese, le carenze sulle catene di approvvigionamento e le nuove varianti del virus. Ma nel complesso la view di UBS AM per i prossimi mesi è nel segno dell’ottimismo: “L’inflazione generalizzata è anche sintomo di un’economia che sta massimizzando la sua capacità produttiva”, fa notare l’esperto.

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EUROPA PROTAGONISTA Tra le aree del mondo su cui puntare Papini vede ben posizionata l’Europa: “Il listino azionario dell’Eurozona è caratterizzato da aziende cicliche che dovrebbero muoversi in linea con la fase di ripresa”, dice. I settori di maggior interesse sono quello del ‘digital’ e del ‘greentech’. “Grazie alla combinazione di asset fisici e digitali, l’Europa detiene un solido vantaggio competitivo che la proietta per essere la futura guida della seconda trasformazione digitale. Inoltre, l’UE vanta un elevato numero di aziende leader nel greentech, attive nelle energie rinnovabili, efficienza ener72 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

getica, batterie e idrogeno che beneficeranno della transizione energetica”, spiega. Gli Stati Uniti nel 2021 sono stati protagonisti di un forte rilancio economico, che si è riflesso soprattutto nei mercati azionari, con l’indice S&P 500 che ha registrato una performance del 23% da inizio anno. “In futuro, ci aspettiamo sicuramente una normalizzazione della politica monetaria. Ma guardando ai driver di crescita e ai settori più interessanti, riteniamo che le mid cap statunitensi offrano equilibrio tra esposizione ciclica e qualità particolarmente appetibile”, avverte. Infine, l’altro grande attore sul palcoscenico globale è la Cina. Il Dragone sta attraversando un periodo turbolento, per il recente inasprimento normativo su alcuni settori chiave come il tech e l’istruzione, e la crisi del real estate. Tutto questo sta avvenendo nel quadro di un processo epocale di passaggio da un modello basato sulla quantità della crescita a uno più rivolto alla qualità, con un peso maggiore della sostenibilità, nel solco del piano di ‘prosperità comune’. Ma nonostante tutti gli interrogativi, UBS AM mantiene un view positiva sulla Cina: “Rimarrà comunque il motore trainante della futura crescita economica mondiale”, dichiara Papini.

DIVERSIFICAZIONE In un contesto sempre più sfidante per i risparmiatori, il termine chiave da tenere a mente è diversificazione. “Veniamo da vent’anni in cui la preoccupazione del mercato era rivolta alla crescita economica, ma ora l’attenzione si sta spostando verso l’inflazione. Sebbene ci aspettiamo che questo balzo dell’inflazione sia transitorio, pensiamo anche che ci siano fattori strutturali che ci porteranno ad avere un’inflazione più elevata nel prossimo decennio”, analizza Papini. Secondo l’esperto la conseguenza sui mercati potrebbe essere un cambiamento della correlazione tra azioni e obbligazioni, che invece di essere negativa come in questi ultimi vent’anni torna a essere positiva. “Le obbligazioni potrebbero perciò non essere più in grado di proteggere i portafogli in caso di correzione dei mercati azionari. In questo senso, diventa cruciale per l’investitore diversificare le fonti di rischio e rendimento tramite l’utilizzo di strategie


TRA LE AREE DEL MONDO NEL MIRINO L’EUROPA: DIGITAL E GREENTECH I SETTORI CHIAVE. PER IL MERCATO USA, ATTENZIONE SULLE MID CAP. E LA CINA, NONOSTANTE LE TURBOLENZE, RIMANE IL MOTORE DELL’ECONOMIA GLOBALE

alternative, quali hedge funds (come strumento addizionale da affiancare ad azioni e obbligazioni all’interno dei portafogli), private markets ed in generale strategie attive di gestione”, spiega Papini.

TRANSIZIONE ENERGETICA Negli ultimi anni, siamo diventati i testimoni della progressiva transizione che la società sta attraversando per contrastare il cambiamento climatico. Dietro la spinta di governi e banche centrali, si sta cercando di indirizzare l’economia verso un modello a zero emissioni nette di carbonio, definito appunto Net Zero. “La COP26 – che si è tenuta lo scorso novembre – ha ufficialmente sancito l’impegno dei Paesi aderenti nel raggiungimento degli obiettivi degli Accordi di Parigi. Come investitori risulta perciò

fondamentale individuare le aziende capaci di emergere come leader di un’economia non più basata sull’utilizzo di combustibili fossili ma totalmente carbon-free”, avverte Papini. Secondo l’esperto il mercato ricompenserà i provider di tecnologie innovative che promuoveranno il processo di decarbonizzazione, mentre punirà coloro che non saranno in grado di effettuare tale transizione. “Settori che fino ad oggi sono stati caratterizzati da un profilo di crescita più controllato, pensiamo alle utilities, determineranno con tutta probabilità l’esito di successo – o meno – per il raggiungimento della decarbonizzazione. Da loro, infatti, dipenderà il ritmo con cui si affronterà questa transizione, influenzando direttamente l’adozione di nuove forme di energia, in primis l’elettrificazione, da parte dell’ecosistema aziendale”, conclude. GENNAIO I FUNDSPEOPLE 73


INTERVISTE GESTORE ITALIANO di Raffaela Ulgheri

Stefano Reali VICEDIRETTORE E FUND MANAGER PHARUS

“ESPOSIZIONE CONTENUTA ALL’EQUITY PER FAR CRESCERE IL CAPITALE NEL LUNGO PERIODO” Il Pharus SICAV - Conservative Class A in euro, che vanta rating FundsPeople C, è un conservativo in termini sia di duration sia di rischio. La componente azionaria può raggiungere il 40%, mentre quella obbligazionaria si posiziona come elemento “di protezione”. i caratterizza per un approccio prudente, con l’obiettivo di crescita del capitale nel lungo periodo il Pharus SICAV - Conservative Class A in euro, fondo che ha ottenuto rating FundsPeople 2021 C (Consistente). “Il comparto nasce nel 2007, mentre l’avvio della classe A risale al 2010” afferma Stefano Reali vicedirettore di Pharus e portfolio manager del fondo. Il prodotto, che gestisce masse superiori ai 90 milioni di euro (dati al 24 novembre), è un conservativo siain termini sia di duration sia di rischio: “Ciò significa che l’allocazione del comparto è suddivisa tra una componente azionaria, che varia da un minimo del 20 a un massimo del 40%, e una obbligazionaria come elemento ‘di protezione’ della parte equity”.

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UN CLASSICO “FLIGHT TO QUALITY” Sul fronte obbligazionario la gestione elimina il cosiddetto ‘rischio spread’ evitando l’investimento in bond corporate “l’unico eventuale rischio è rappresentato dalla componente azionaria, controbilanciata dalle asset class obbligazionarie in portafoglio”. Il riferimento va alla parte governativa “di qualità” come le definisce Reali: Treasury americani e Bund tedesco, che rappresentano fra il 35 e il 74 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

40% del portafoglio. “È il classico ‘flight to quality’ – continua il gestore – con l’obiettivo di bilanciare eventuali correzioni improvvise del mercato azionario”. Sempre in ottica di protezione, un 15% circa del portafoglio è rappresentato da titoli inflation linked e un 10% è collocato sui tassi variabili. A questo si accompagna tra il 5 e il 10% di liquidità, “e un’ultima gamba, sempre presente, è rappresentata da una copertura in derivati. Fondamentalmente, siamo compratori di opzioni put sugli indici: o sull’S&P 500 o sull’Eurostoxx 600 per l’Europa”. La missione del comparto, in ultima analisi, “è permettere all’investitore di avere un’esposizione azionaria non eccessiva che, però, in un’ottica di lungo periodo consente di raggiungere migliori performance”. Al tempo stesso questa esposizione “è mitigata in termini di drawdown dagli elementi indicati in precedenza”, identificandolo come un prodotto direzionale con un’esposizione contenuta alle azioni. E appunto la componente azionaria, da un punto di vista di filosofia sottostante si muove soltanto sulle big cap americane o europee, “in particolare andiamo a investire nei primi 100 titoli americani, nell’S&P 100, o nel primo quarto di capitalizzazione del mercato europeo”, continua l’esperto. Azioni “big”, appunto, “in quanto non vogliamo, in portafoglio, titoli decorrelati dall’andamento dell’equity”. Un esempio è dato dalle small cap che, seppur di qualità, prestano il fianco a una possibile decorrelazione. In particolare poi nell’universo delle big cap “andiamo a fare una selezione e quindi uno stock picking molto attento ed è qui che risiede il cuore del prodotto”.

APPROCCIO QUANTAMENTAL Il riferimento va all’approccio del team di gestione in cui, l’analisi quantitativa si affianca a quella fondamentale. “Questo approccio, denominato ‘quantamental’, consente di selezionare titoli caratterizzati da crescite di utili molto stabili e, soprattutto, di individuare dove si crea un gap tra crescita e revisione degli utili da una parte contro, ad esempio, il prezzo. Spesso ci si trova con titoli che da un punto di vista fondamentale vanno molto bene, ma per vari motivi tendono a scendere”. Ciò che si propone di verificare il team di gestione è la presenza di ‘qualità aziendale’, “e per fare questo guardiamo molto alle dinamiche di crescita e revisione degli utili, a cui si uniscono poi parametri valutativi con indicazioni precise delle caratteristiche a cui devono rispondere i titoli in portafoglio”. Un’ultima indicazione riguarda l’asset allocation a livello geografico. “Gli Stati Uniti solitamente pesano per circa tre quarti dell’allocazione azionaria – conclude Reali –, semplicemente perché molto spesso in America troviamo competitor delle società europee di ‘maggiore qualità’, e questo comporta, al contempo, la presenza di maggior valore in quel mercato alla luce delle nostre analisi”.


IL TEAM DI GESTIONE “All’analisi quantitativa affianca quella fondamentale. Un approccio ‘quantamental’ per selezionare i titoli verificando le dinamiche di crescita e revisione degli utili, a cui si uniscono altri parametri valutativi”

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INTERVISTE FUND SELECTOR di Silvia Ragusa

PORTAFOGLI “Nella parte satellite dei portafogli ricerchiamo soluzioni che coniughino gli aspetti ESG a profili interessanti in termini di rischio/ rendimento con un approccio impact”

Lella Russo RESPONSABILE INVESTMENT CENTER, BANCA MPS

LA BUSSOLA DEGLI INVESTIMENTI ESG PER LA NOSTRA SELEZIONE Per la banca senese rappresentano un’opportunità per conseguire obiettivi finanziari, oltre che una sfida per innovare e costruire un futuro sostenibile. rientarsi verso le tendenze chiave dei prossimi anni. Che sia l’analisi accurata nel campo degli investimenti ESG o lo studio dei prodotti tematici. È quello, in soldoni, che perseguono in Banca Monte dei Paschi di Siena. “La pandemia ha colpito il mondo con il più grande shock dei tempi moderni, cambiando le abitudini e segnando una linea di demarcazione tra Paesi, oltre che settori e stili di investimento”, spiega Lella Russo, responsabile Investment Center di Banca Mps. “Le performance dei settori azionari YTD mostrano una significativa dispersione dei rendimenti, evidenziando la necessità di orientare i portafogli sulle tendenze chiave dei cambiamenti in corso. L’inserimento di tematici nei portafogli comporta un importante beneficio in termini di diversificazione, ampliando trasversalmente l’esposizione a settori, aree geografiche e stili e spostando l’orizzonte di investimento nel medio periodo. I trend che meglio rispondono nei momenti di crisi sono quelli legati all’economia circolare con strategie ‘food and water’ ovvero che investono in ‘sustainable food’ e contenimento degli sprechi legati alle risorse disponibili”.

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ANALISI FINANZIARIA Il tutto visto, come ricorda Russo, sempre in chiave sostenibile: “Gli investimenti ESG rappresentano un’opportunità per conseguire obiettivi finanziari, oltre che una sfida per innovare e costruire un futuro sostenibile”, dice. 76 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

“In tale ambito, la selezione delle Sicav segue un rigoroso processo quali/quantitativo che integra l’analisi ESG all’analisi finanziaria, coniugando globalmente temi e settori. Nella prima fase i fondi vengono riclassificati in gruppi omogenei ed esaminati tramite diversi indicatori di performance e rischio, su più orizzonti temporali; nella seconda si combinano i fattori qualitativi focalizzando l’attenzione su temi quali la filosofia di gestione, la robustezza del processo di investimento, le competenze, le persone coinvolte nella gestione, il turnover dei gestori etc”. Anche per questo, nel corso dell’anno appena concluso, Mps ha rivisto la posizione core dei suoi portafogli, riorientando gli investimenti in ottica ESG. “L’inserimento delle tematiche di responsabilità ambientale, etica, sociale e di governance nelle scelte d’investimento è ormai imprescindibile nella costruzione dei portafogli, anche in seguito all’introduzione della normativa UE sulla sostenibilità. In questa logica, il tradizionale schema di valutazione degli investimenti, basato su parametri rischio/rendimento, si arricchisce di una ulteriore variabile con l’inserimento di criteri ESG misurabili, quantificabili e comparabili”, precisa la fund selector.

IN CERCA DELLE MIGLIORI SOLUZIONI In vista del nuovo anno l’esperta valuta un graduale ritorno alla normalità: accantonato il sostegno alla crescita, si affronterà la transizione energetica, in un contesto in cui le nuove ondate pandemiche potrebbero rappresentare un rischio contenuto. “Il 2022 si prefigura come un anno di stabilizzazione macro e di moderazione dell’inflazione: le Banche centrali saranno impegnate a drenare la liquidità, seppur attente a mantenere condizioni finanziarie accomodanti, con la Fed più reattiva, a fronte di una Bce più cauta. I tassi reali rimarranno negativi in tutte le principali economie sviluppate limitando l’upside per i bond e favorendo i risky asset; le politiche fiscali delle economie avanzate saranno volte verso la transizione energetica con il comparto del green tech ancora di interesse”. In questo contesto sfidante, i prodotti che la responsabile investimenti di Mps cerca sono piuttosto precisi: “nella parte satellite dei portafogli ricerchiamo soluzioni che coniughino gli aspetti ESG a profili interessanti in termini di rischio/rendimento con un approccio impact il cui obiettivo è soddisfare uno o più Social Developement Goals delle Nazioni Unite. Nella parte core costruiamo i portafogli con un approccio building blocks, orientando le scelte verso strumenti che rispondano ai requisiti Climate Transiction Benchmark e Paris-Aligned Benchmark”.


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INTERVISTE ISTITUZIONALE di Raffaela Ulgheri

FOCUS MERCATI PRIVATI “Abbiamo assunto un impegno di 18 milioni nel fondo di fondi di private equity e di 10 milioni nel fondo di fondi di private debt di Fondo Italiano di Investimento”

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Diego Ballarin DIRETTORE GENERALE, FONDO PENSIONE PREVEDI

CRESCONO GLI ISCRITTI AL FONDO IN UN SETTORE “CARATTERIZZATO DA UN’ELEVATISSIMA MOBILITÀ OCCUPAZIONALE” Il Fondo Pensione Prevedi ha assistito a un’importante crescita nel numero di aderenti dal 2015, anno dell’istituzione del contributo contrattuale. Adesso il comparto Bilanciato punta a una rimodulazione in ottica equity e guarda all’economia reale. fine 2020 si classificava come il primo fondo pensione per numero di iscritti in Italia, con più di 945 mila soggetti distribuiti su oltre 100 mila aziende e un incremento del 2,23% sull’anno precedente (dati Itinerari Previdenziali). Con questi numeri, il Fondo Pensione Prevedi, istituito nel 2003 e rivolto ai lavoratori dipendenti delle aziende che applicano i contratti collettivi nazionali di lavoro edili-industria e edili-artigianato, si qualifica tra le entità più attrattive nel panorama della previdenza complementare italiana. A muovere in direzione di questa crescita l’istituzione del cosiddetto “contributo contrattuale” da gennaio del 2015, quando le parti sociali firmatarie dei contratti del settore “hanno istituito un accantonamento mensile automatico nel Fondo a favore di ciascun lavoratore edile, ponendo il relativo onere a carico del datore di lavoro”, spiega il direttore generale, Diego Ballarin, indicando come il contributo contrattuale determini “per tutti i lavoratori edili, la conseguente adesione contrattuale al Fondo”. Il DG sottolinea come quella in cui opera Prevedi sia una “realtà lavorativa molto complessa caratterizzata da un’elevatissima mobilità occupazionale e parcellizzazione del tessuto produttivo”. Appunto per far fronte a questa complessità “le parti sociali del settore edile storicamente si avvalgono delle casse edili, enti a gestione paritetica distribuiti sul territorio

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nazionale e aventi finalità previdenziale e assistenziale nei confronti dei lavoratori edili”. La gestione del patrimonio del Fondo, “ormai prossimo al miliardo di euro”, si articola su due comparti: il comparto Bilanciato e il comparto Sicurezza. Quest’ultimo “costituito da Prevedi per accogliere il TFR tacitamente conferito al Fondo ai sensi del DLgs 252/05”, si caratterizza per il classico profilo di rischio/rendimento prudente, con la garanzia della restituzione del capitale. “Il comparto Sicurezza – afferma Ballarin –, investe la maggior parte del patrimonio in titoli di stato europei con breve scadenza (minore di cinque anni) e la restante parte in obbligazioni emesse da società europee e azioni quotate sui mercati finanziari europei”.

L’ESG NEL BILANCIATO Più articolata la gestione del Bilanciato, che vede un’allocazione del 70% delle risorse in investimenti obbligazionari e un 30% in azioni. La parte obbligazionaria distingue un 45% in titoli di Stato (30% europei, 11% USA, 4% Paesi emergenti) e un 25% in titoli societari (19% Investment Grade e 6% High Yield). Sul fronte equity, il bilanciamento va su un 27% Paesi sviluppati e un 3% dedicato agli emergenti. “La gestione finanziaria del Bilanciato punta, in un orizzonte temporale superiore a cinque anni, e a perseguire un rendimento maggiore rispetto a quello del TFR aziendale, accettando un’esposizione al rischio moderata”, ricorda il DG, sottolineando come il comparto, in base a queste caratteristiche, sia il più indicato in un orizzonte di lungo periodo. Ballarin specifica che si tratta di una gestione attiva “nel senso che i gestori del comparto possono discostarsi dal benchmark nei limiti previsti dalle convenzioni di gestione”. Il benchmark, in questo caso, è fornito dal rating provider ECPI Group e si qualifica come sostenibile sotto il profilo ambientale, sociale e di governo societario (ESG), “nel senso che esclude gli emittenti pubblici e privati che, secondo le valutazioni di ECPI, non raggiungono un determinato rating di sostenibilità”. Già da gennaio del prossimo anno, afferma Ballarin “l’allocazione strategica del Bilanciato, per la parte quotata nei mercati pubblici, verrà rimodulata in esito alle analisi sulle prospettive di rendimento dei mercati finanziari nei prossimi anni”. L’obiettivo è quello di una “leggera” riduzione dell’esposizione in titoli obbligazionari governativi, e un aumento di quella in titoli azionari, “che a livello neutrale passerà dal 30 al 33%”.

IL FOCUS ECONOMIA REALE Anche Prevedi, a partire dallo scorso ottobre ha deciso di puntare sui mercati privati e, in particolare, sull’economia reale nazionale. “Abbiamo assunto un impegno di 18 milioni nel Fondo di Fondi di private equity e di 10 milioni nel Fondo di Fondi di private debt di Fondo Italiano di investimento”. L’investimento, che rientra nell’ambito di un accordo comune degli aderenti ad Assofondipensione, “verrà alimentato progressivamente nei prossimi anni secondo le richieste che proverranno dal gestore Fondo Italiano di Investimento”, conclude Ballarin. GENNAIO I FUNDSPEOPLE 79


INTERVISTE PERSONAGGIO di Silvia Ragusa

NEL CORSO DEL 2022 “Allargheremo la gamma di fondi ESG articolo 9 e avremo importanti novità negli strumenti digitali di comunicazione con rete e clienti, dove vedremo i risultati degli investimenti in tecnologia degli ultimi anni”

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Ugo Loeser AMMINISTRATORE DELEGATO, ARCA FONDI SGR

“IL NOSTRO FOCUS È DA SEMPRE LA QUALITÀ DELLA GAMMA PRODOTTI” Concluso il 2021 con una raccolta record di 2 miliardi di euro, la SGR guarda al nuovo anno con slancio, tra spinta digitale, finanza sostenibile ed economia reale. Ecco progetti e novità. ltre trentacinque anni di esperienza, una rete distributiva capillare, quasi 800 mila clienti e 33 miliardi di euro in gestione. I numeri di Arca Fondi parlano da sé, anche quando l’intero settore del risparmio gestito gode di ottima salute. Per la SGR milanese il 2021 è stato un anno di svolta, con una raccolta netta record vicina ai 2 miliardi. “Un risultato importante che premia l’impegno e l’attenzione nei confronti di clienti e distributori che da sempre caratterizzano la società, e che sono testimoniati dall’ottimo andamento dei fondi e dai molti riconoscimenti ricevuti”, spiega l’amministratore delegato Ugo Loeser. “Forti di questi risultati e dei continui investimenti in talenti, innovazione e tecnologia siamo pronti ad affrontare un 2022 che si preannuncia sfidante ma anche carico di opportunità”.

O

LE SFIDE Le sfide riguardano in primis le quote di mercato: “il potenziale di crescita del risparmio gestito appare altissimo”, dice subito l’AD. Come risaputo, infatti, gli italiani detengono ancora più del 25% della ricchezza finanziaria (1.700 miliardi di euro) in depositi e contante. Inoltre la percentuale di clienti bancari che possiede fondi comuni è ancora molto bassa. “In uno scenario caratterizzato dal prolungarsi delle politiche dei tassi zero e dall’emergere di pressioni inflazionistiche, è ragionevole pensare che la quota di investimento in fondi comuni continui a crescere a tassi sostenuti, spinta dalla ricerca di rendimenti reali positivi”. Poi c’è anche la spinta verso il digitale e il fintech, che la pandemia ha accelerato: “È stata fortissima,

ha interessato anche fasce di clientela di età non giovane ed è destinata a rimanere”, spiega Loeser.

LE OPPORTUNITÀ Le opportunità, invece, hanno a che fare con le decisioni che la società porta avanti in vista del nuovo anno. “Il nostro focus rimane sulla qualità della gamma prodotti, per questo stiamo investendo sull’acquisizione e lo sviluppo dei talenti, sul miglioramento dei processi, sull’implementazione di nuovi modelli e sull’utilizzo di tecniche di Machine Learning e Artificial Intelligence. Dal punto di vista operativo abbiamo stretto una partnership con BNP Paribas per le attività di banca depositaria e Securities Services, che garantirà ad Arca l’accesso a un ampio spettro di servizi e know-how tecnologico. Stiamo poi lavorando per migliorare la nostra piattaforma digitale a supporto di clienti e distributori. Infine, stiamo seguendo con attenzione lo sviluppo delle tecnologie legate alla blockchain, che rappresentano per noi la vera innovazione potenzialmente in grado di rivoluzionare le transazioni finanziarie del futuro”. L’amministratore delegato parla anche dei macrotrend in atto, come sostenibilità ed economia reale. “Crediamo che la tendenza legata ai temi della sostenibilità rappresenti una grande opportunità per i clienti e per la collettività in generale. Il forte input da parte del Regolatore europeo e l’accresciuta sensibilità del pubblico, rappresentano infatti un importante catalizzatore per lo sviluppo degli investimenti ESG. Da questo punto di vista riteniamo fondamentale adottare un approccio serio e rigoroso, che, come nel caso di Arca Oxygen Plus, valorizzi le scelte di investimento del fondo anche attraverso iniziative di tutela ambientale”, dice. Sul fronte dell’economia reale Arca punta sui PIR e sui fondi pensione. “Il mercato dei PIR potrebbe tornare a correre, in particolare se l’attuale accelerazione dell’economia italiana fosse confermata”, continua Loeser. “In quest’ottica riteniamo che il nostro fondo Arca Economia Reale Equity Italia sia ottimamente posizionato per sfruttare il trend”. Inoltre la società, che si occupa parecchio di previdenza, ritiene di grande interesse l’investimento in asset illiquidi ed alternativi. “Un’attenzione ci ha, per altro, portato al lancio del nostro PIR Alternativo, Arca Economia Reale Opportunità Italia, col quale ci aspettiamo di cogliere le opportunità dei private markets combinate ai vantaggi fiscali dei PIR alternativi”.

LE NOVITÀ Loeser anticipa, poi, due novità a breve termine: una crescita dei fondi sostenibili articolo 9 e di strumenti digitali. “Allargheremo la gamma di fondi ESG ‘articolo 9’ perché crediamo che il mercato si polarizzerà sui prodotti con un chiaro obiettivo di sostenibilità, in grado di trovare uno spazio ben definito nel portafoglio dei clienti. Inoltre, avremo importanti novità negli strumenti digitali di comunicazione con rete e clienti, dove vedremo i risultati degli investimenti in tecnologia fatti negli ultimi anni e ci aspettiamo grandi soddisfazioni”. GENNAIO I FUNDSPEOPLE 81


ANALISI SMART CONSENSUS di Miguel Rêgo, CFA

UN INIZIO D’ANNO PRUDEN PORTAFOGLIO SMART CONSENSUS FUNDSPEOPLE 2021 FONDO

ACATIS Gané Value Event Fonds AXA World Funds Optimal Income Capital Group Global Allocation Fund Epsilon Fund Enhanced Constant Risk Contribution Flossbach von Storch Multiple Opportunities II Janus Henderson Capital Funds plc Balanced Fund JPMorgan Investment Funds Global Balanced Fund PIMCO GIS Dynamic Multi Asset Fund Ruffer SICAV Ruffer Total Return International T. Rowe Price Funds SICAV Global Allocation Fund

82 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

MARCHIO FUNDSPEOPLE

fDABC fDABC fDABC fDABC fDABC fDABC fDABC fDABC fDABC fDABC

CATEGORIA MORNINGSTAR

Moderate allocation Flexible allocation Moderate allocation Flexible allocation Flexible allocation Moderate allocation Moderate allocation Flexible allocation Moderate allocation Moderate allocation

Con riferimento al Marchio FundsPeople, il nostro team di Analisi ha costruito il portafoglio Smart Consensus, che è uguale per Italia, Spagna e Portogallo. Nella selezione dei fondi che lo compongono, il team di Analisi FundsPeople è andato alla ricerca di prodotti con marchio nei tre Paesi. Il portafoglio Smart Consensus è composto da 10 fondi, sei multi-asset moderati e quattro flessibili, aventi tutti lo stesso peso. Fonte: Elaborazione propria con dati Morningstar.


DISTRIBUZIONE PER ASSET LIQUIDITÀ E OBBLIGAZIONI A BREVE TERMINE OBBLIGAZIONI AZIONI ALTRI (VALUTE, ALTERNATIVI E IMMOBILIARI)

70% 60%

O O NTE

50% 40% 30% 20% 10% 0%

O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O 2019

2020

2021

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA EUROPA (INCLUSO IL REGNO UNITO) EMERGENTI (INCLUDE PAESI ASIATICI SVILUPPATI)

NORD AMERICA (USA E CANADA) GIAPPONE E AUSTRALASIA

70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%

O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O 2019

2020

2021

DISTRIBUZIONE PER SETTORE CORPORATE

GOVERNMENT

CASH

ALTRO

70% 60%

Con il nuovo anno, il contesto economico richiederà un approccio più cauto agli asset rischiosi, qualora un’altra reazione di panico si registri sul mercato.

50% 40% 30% 20% 10% 0%

O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O 2019

2020

2021 GENNAIO I FUNDSPEOPLE 83


ANALISI SMART CONSENSUS

IL PORTAFOGLIO DI

“Fondamentalmente il mercato ci sta dicendo che, nonostante la scarsa credibilità delle misure più recenti, le Banche centrali hanno la volontà e i mezzi per controllare l’inflazione” ALEX LENNARD E JACQUES HIRSCH Co-gestori del Ruffer Total Return International

“Le valutazioni azionarie sembrano forzate e il profilo rischio-rendimento appare meno interessante dopo la forte ripresa seguita alla correzione di inizio 2020” CHARLES SCHIVER Gestore del T. Rowe Price Global Allocation Fund

84 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

D

a quasi due anni il mondo affronta una delle pandemie più gravi dell’ultimo secolo. In tale biennio, e contrariamente alle aspettative, gli asset rischiosi hanno seguito un’unica direzione al rialzo, come si evince dal portafoglio Smart Consensus: nei dieci fondi multiasset di cui si compone, in media l’esposizione azionaria ha guadagnato 10 punti percentuali e quella obbligazionaria ha perso il 17 per cento. Eppure, le correzioni significative di alcuni dei titoli maggiormente negoziati nel periodo postpandemico, l’inflazione ai livelli massimi degli ultimi decenni e la nuova variante di COVID-19 sono fattori che dovrebbero invitare alla cautela gli investitori, sempre più posizionati nel gruppo maggiormente aggressivo degli asset rischiosi tradizionali. Alex Lennard e Jacques Hirsch, cogestori del Ruffer Total Return International, citano Matt King, stratega di Citigroup, per illustrare le loro aspettative sulla reazione del mercato: “Aspettatevi reazioni di panico negli asset rischiosi se le Banche centrali rispondono all’inflazione, nelle obbligazioni se non rispondono”. Dal loro punto di vista, mentre la credibilità delle Banche centrali è stata messa in discussione nell’estremità più a corto termine delle curve di rendimento, è “perversamente” rafforzata in quella a maggior termine. “Fondamentalmente il mercato ci sta dicendo che, nonostante la scarsa credibilità delle misure più recenti, le Banche centrali hanno la volontà e i mezzi per controllare l’inflazione”.


GLI INVESTITORI SI ASPETTANO CHE I GESTORI SIANO PRONTI A POSSIBILI REAZIONI DI PANICO SIA NELL’AZIONARIO CHE NELL’OBBLIGAZIONARIO Per Charles Schiver, gestore di T. Rowe Price Global Allocation Fund, l’effetto dei significativi progressi nella consegna dei vaccini contro il COVID-19 e delle politiche monetarie e fiscali accomodanti, che hanno sostenuto e incrementato le attività rischiose, potrebbe iniziare a dissolversi. Ne conseguirebbe, secondo il gestore, “un’incertezza economica a breve termine, visto che la variante Delta e, più recentemente, la Omicron del coronavirus smorzano l’ottimismo verso un rapido ritorno alla normale attività economica”.

POSIZIONAMENTO “Benché gli asset rischiosi siano sostenuti da previsioni positive, crediamo che questi venti di coda si riflettano già nelle valutazioni attuali, rendendo il mercato vulnerabile agli shock negativi”, commenta il professionista di T. Rowe Price. Il gestore ritiene, a tale proposito, che “le valutazioni azionarie sembrano forzate e il profilo rischio-rendimento appare meno interessante dopo la forte ripresa seguita alla correzione di inizio 2020”. Pertanto, rimane moderatamente sottopesato nell’azionario rispetto all’obbligazionario e alla liquidità, intraprendendo un movimento contrario alla tendenza

mostrata dal portafoglio Smart Consensus nel suo complesso negli ultimi due anni. Questo punto di vista si applica anche al segmento high yield, dove i rendimenti potenziali sono limitati da spread di credito inferiori, “anche se le aspettative di default rimangono contenute”, nota. Per i gestori di Ruffer, l’attuale ambiente di mercato, dove “i responsabili della politica monetaria si trovano chiaramente tra l’incudine e il martello”, richiede un portafoglio agile. “Ad esempio, le opzioni sui tassi d’interesse ci hanno permesso di gestire la duration del fondo quest’anno e di guadagnare anche quando i rendimenti sono rimbalzati. Abbiamo mantenuto la nostra protezione del credito, rinnovato le opzioni put sui singoli titoli e aggiunto put su indici e opzioni valutarie all’inizio di novembre, concentrandoci sugli indici maggiormente correlati alle nostre azioni e sul possibile deprezzamento del dollaro in caso di uno shock deflazionistico”. Questi due posizionamenti riflettono un approccio cauto al prossimo futuro. Gli investitori si aspettano che i gestori siano quanto meno pronti alle possibili reazioni di panico sia nell’azionario sia nell’obbligazionario. GENNAIO I FUNDSPEOPLE 85


ANALISI COMPARATIVA di Ana Palomares

FONDI A GESTIONE ALTERNATIVA IN UN CONTESTO DI CRESCENTE INCERTEZZA

SOCIETÀ: BLACKROCK LANCIO: 5 AGOSTO 2015 VALUTA: DOLLARO PATRIMONIO: 5.560 ISIN: LU1258025839

SOCIETÀ: ELEVA CAPITAL LANCIO: 30 DICEMBRE 2015 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 3.327 ISIN: LU1331974276

SOCIETÀ: J.P. MORGAN AM LANCIO: 23 OTTOBRE 1998 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 5.871 ISIN: LU0095938881

RENDIMENTO 1 ANNO: 2,81 RENDIMENTO 3 ANNI: 5,93 RENDIMENTO 5 ANNI: 6,11

RENDIMENTO 1 ANNO: 7,24 RENDIMENTO 3 ANNI: 7,28 RENDIMENTO 5 ANNI: 8,15

RENDIMENTO 1 ANNO: 6,74 RENDIMENTO 3 ANNI: 5,10 RENDIMENTO 5 ANNI: 5,56

2017

2018

2019

2020

86 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

2021

2017

2018

4,71 -3,30

1,21

-0,41

2,15

5,64

8,17

8,94

11,61

13,98

5,30

5,97

14,39

JP MORGAN INVESTMENT FUNDS GLOBAL MACRO OPPORTUNITIES FUND

8,00

ELEVA UCITS FUND FONDS ELEVA ABSOLUTE RETURN EUROPE

7,35

BLACKROCK STRATEGIC FUNDS GLOBAL EVENT DRIVEN FUND

2019

2020

2021

2017

2018

2019

2020

2021

Fonte: Morningstar Direct. Dati (%) in valuta base al 30 novembre 2021. Dati di patrimonio in milioni di euro.

In seguito all’aumento delle correlazioni e dei timori, è sempre più difficile conseguire rendimenti in qualsiasi momento del mercato: richiede molta flessibilità e versatilità.


C

on l’arrivo dell’inverno torna l’incertezza sui mercati. I motivi sono diversi, si possono ridurre principalmente a due. Il primo è il timore che questo picco d’inflazione non sia così transitorio come previsto e costringa le Banche centrali a iniziare la normalizzazione monetaria prima del previsto. La seconda questione è legata alla nuova variante del COVID-19, che minaccia di ritardare il ritorno alla normalità, con i conseguenti effetti negativi sull’economia. Entrambi i motivi hanno causato un ritorno dell’incertezza nel mercato,

una maggiore volatilità e la decisione di molti investitori di cogliere i profitti riducendo l’esposizione al rischio, soprattutto perché le quotazioni dei titoli tradizionali non sono nemmeno lontanamente vicine ai valori di 12 mesi fa. Considerato questo cocktail esplosivo, le opzioni a disposizione degli investitori per generare ulteriore alfa nei loro portafogli stanno diminuendo, penalizzati dalla forte correlazione tra tutte le asset class. Diversi gestori di fondi sono infatti dell’opinione che, nel prossimo decennio, le elevate performance conseguite in passato, combinando solo azionario e obbligazio-

nario, lasceranno il posto a cifre molto più modeste. “Nei prossimi dieci anni un portafoglio composto per il 50% di obbligazioni e per il 50% di azioni renderà il 2,5%”, ha sostenuto di recente Lucía Gutiérrez Mellado, responsabile strategica di J.P. Morgan AM per la Spagna e il Portogallo. Questo spiega perché un numero crescente di investitori sceglie di includere la gestione alternativa, sia attraverso gli asset privati sia tramite strategie più liquide. Secondo lo Schroders Institutional Investor Study 2021, infatti, il 47% degli investitori afferma che continuerà a diversificare i pro-

RENDIMENTO 1 ANNO: 2,62 RENDIMENTO 3 ANNI: 4,80 RENDIMENTO 5 ANNI: 2,47

RENDIMENTO 1 ANNO: 8,20 RENDIMENTO 3 ANNI: 6,68 RENDIMENTO 5 ANNI: 5,31

RENDIMENTO 1 ANNO: 7,52 RENDIMENTO 3 ANNI: 6,25 RENDIMENTO 5 ANNI: 4,56

2020

2021

2017

2018

2019

2020

2021

2017

2018

2,75 -1,45

-3,56

-2,69

0,36

3,03

1,68

6,18

7,29

2019

11,2

SOCIETÀ: PICTET AM LANCIO: 15 NOVEMBRE 2016 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 2.538 ISIN: LU1433232698

7,73

SOCIETÀ: NORDEA AM LANCIO: 30 SETTEMBRE 2009 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 4.681 ISIN: LU0445386955

7,96

SOCIETÀ: MUZINICH & CO LANCIO: 18 GIUGNO 2012 VALUTA: EURO PATRIMONIO: 1.085 ISIN: IE00B85RQ587

8,21

PICTET TR ATLAS

6,55

NORDEA 1 ALPHA 10 MA FUND

5,47

MUZINICH LONG SHORT CREDIT YIELD FUND

2017

2018

2019

2020

2021

GENNAIO I FUNDSPEOPLE 87


ANALISI COMPARATIVA

BLACKROCK STRATEGIC FUNDS GLOBAL EVENT DRIVEN FUND

GESTORE MARK MCKENNA

ELEVA UCITS FUND FONDS ELEVA ABSOLUTE RETURN EUROPE

GESTORE ERIC BENDAHAN

COME ADATTARSI AL SENTIMENT DEL MERCATO

MENO VALUE DI FRONTE ALL’INCERTEZZA

Il fondo cerca di generare un alfa costante sfruttando una serie di eventi societari per fornire al portafoglio una performance aggiuntiva, investendo prevalentemente in azioni, anche se può investire nella struttura del capitale delle società. “Negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento della volatilità dei prezzi per operazioni non riuscite: spesso questi movimenti si sono dimostrati più ampi di quanto atteso dagli altri operatori”, spiega il gestore. La situazione ha indotto il team a cambiare in parte la strategia di gestione del rischio, riducendo ad esempio la dimensione media delle posizioni. Non è l’unica variazione apportata, perché i gestori stanno analizzando come aspetti diversi da quelli puramente fondamentali influiscono sull’andamento dei titoli in portafoglio. “Prenderemo in considerazione e rifletteremo nella costruzione del nostro portafoglio la volatilità del processo decisionale seguito dalle autorità di regolamentazione, dalle aziende e dagli operatori del mercato”, spiega.

Questo fondo cerca di generare performance attraverso investimenti sia lunghi che corti, con un’elevata flessibilità in termini di esposizione al mercato, che va dal -10 al 50 per cento. Di recente, nella costruzione del portafoglio, sono stati inclusi i principi ESG. Storicamente, l’investimento long ha generato la maggior parte della performance totale, per un 45%, mentre la parte short ha contribuito per il 10 per cento. Alla luce dei rischi legati alla possibilità di un rallentamento della crescita economica, il team ha ridotto la componente lunga del portafoglio, soprattutto nella parte value. “L’esposizione lunga al value (attualmente pari al 29%, rispetto al 71% di growth) è stata ridotta dal marzo 2021, mentre abbiamo ridotto la quota di titoli difensivi (sanità, media, servizi di pubblica utilità), concentrandoci sulle mega capitalizzazioni e su società che offrono visibilità relativamente alla loro crescita”, afferma. La parte short è esposta a prodotti ciclici con margini a rischio e a società con un’esposizione significativa alla Cina.

88 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

JP MORGAN INVESTMENT FUNDS GLOBAL MACRO OPPORTUNITIES FUND

GESTORI SHRENICK SHAH, BENOIT LANCTOT, JOSH BERELOWITZ

RESTARE AL PASSO COI CICLI ECONOMICI Questo fondo segue un approccio macro flessibile per tentare d’individuare le tendenze e i cambiamenti nel contesto globale. Il processo d’investimento si articola in tre fasi: 1) individuazione delle tendenze macroeconomiche; 2) selezione dei titoli che riflettono questa visione macro in modo più efficace e preciso; 3) costruzione del portafoglio anche sulla base di criteri fondamentali. I gestori hanno individuato negli ultimi mesi opportunità d’investimento in aree come l’efficienza energetica e i trasporti, Sono anche esposti ad alcuni servizi di pubblica utilità europei che vedono come leader nella transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. In ogni caso, viste le complicazioni economiche causate dalla variante Omicron, hanno scelto di mantenere livelli di rischio azionario inferiori alla media, hanno aumentato l’esposizione lunga in settori più difensivi e ridotto le posizioni azionarie cicliche nei settori finanziario e dei consumi discrezionali.


MUZINICH LONG SHORT CREDIT YIELD FUND

GESTORE GREG TEMO, HILLEL OLSHIN, EDDIE YU

NORDEA 1 ALPHA 10 MA FUND

GESTORE ASBJØRN TROLLE HANSEN

UNA STRATEGIA IN QUATTRO PARTI

COMBINARE L’ALFA CON BASSO RISCHIO

Si tratta di un fondo a rendimento assoluto gestito attivamente, che si prefigge di generare elevati rendimenti corretti per il rischio nell’arco di un ciclo di mercato, prestando un’attenzione particolare a ridurre al minimo il rischio al ribasso. Il team di gestione valuta questo rischio tenendo conto di fattori fondamentali, tecnici e di valutazione, mentre la costruzione del portafoglio si basa su quattro strategie: posizioni lunghe, posizioni corte, strategia di arbitraggio e coperture. Secondo i gestori, l’aumento della volatilità, che interpretano sempre come la possibilità di trovare maggiori opportunità d’investimento, li ha indotti a mantenere l’esposizione al credito high yield di breve duration ma di alta qualità. Come affermano, “ci aspettiamo di assistere a un aumento delle opportunità nella strategia short e di arbitraggio”. Il team considera l’illiquidità del mercato obbligazionario come il principale rischio corso dal portafoglio, che possono limitare ricorrendo ai derivati.

Il fondo di Nordea AM si prefigge di raggiungere una performance lorda annua effettiva fra il +5 e il +7% su un intero ciclo di investimento con una volatilità fra il 7 e il 10%. A tal fine, basa la sua strategia su una combinazione di principi di bilanciamento del rischio attraverso la composizione di diversi premi di rischio, con una strategia d’investimento basata su sei “superstrategie”, come le chiama il gestore del fondo, con cui generare alfa. In particolare “le prime quattro superstrategie rispondono alle voci: azioni, obbligazioni, valute e bilanciamento strategico dei rischi, e mirano a generare buone performance, indipendentemente dal ciclo di investimento”. Le altre due superstrategie, X asset momentum e reversal premia, “sono più direzionali e mirano a fornire rendimenti assoluti (alfa) nel tempo”. Nella selezione di queste strategie e nella loro allocazione nel portafoglio, il team presta molta attenzione alla loro diversificazione. “Ci avvaliamo di diverse matrici di correlazione”.

PICTET TR ATLAS

GESTORE MATTHIEU FLECK

PROTEZIONE ANTICADUTA COME MOTORE DI REDDITIVITÀ Atlas è un fondo azionario globale long/short che investe in società liquide a elevata capitalizzazione, di Paesi sviluppati ed emergenti, con due obiettivi principali: 1) generare una crescita costante del capitale a lungo termine con una volatilità contenuta, di solito meno della metà di quella dei mercati azionari; 2) fornire una significativa protezione al ribasso durante i periodi di tensione nel mercato. In genere il team assume una posizione lunga basandosi sul criterio che la società abbia un’attività solida e sia in grado di generare guadagni superiori a quelli attesi dal mercato; le posizioni corte vengono solitamente assunte in aziende con basse barriere all’entrata, rischio ciclico o difficoltà di bilancio. “Complessivamente puntiamo a detenere 40-50 posizioni lunghe e 35-40 posizioni corte”, spiega il gestore. Riguardo alle ultime variazioni nel portafoglio, negli ultimi sei mesi hanno cambiato la loro esposizione netta solo del 25% circa.

GENNAIO I FUNDSPEOPLE 89


BLACKROCK STRATEGIC FUNDS GLOBAL EVENT DRIVEN FUND

ELEVA UCITS FUND FONDS ELEVA ABSOLUTE RETURN EUROPE

JP MORGAN INVESTMENT FUNDS GLOBAL MACRO OPPORTUNITIES FUND 5.871

3.328

5.561

5.633 2.343

3.629 2.903

4.839

1.530 4.482

1.471

596

737 93

4.188 2017

2018

2019

2020

2021

2017

2018

2019

2020

2021

2017

2018

2019

2020

2021

Fonte: Morningstar Direct. Dati di patrimonio in milioni di euro.

ANALISI COMPARATIVA

8

2

MAPPA

5

RISCHIO-RENDIMENTO

6 6

1

5

3 4

1

BlackRock Strategic Funds Global Event Driven Fund

2

Eleva UCITS Fund Fonds Eleva Absolute Return Europe

3

JPMorgan Investment Funds Global Macro Oppor. Fund

4

Muzinich Long Short Credit Yield Fund

5

Nordea 1 Alpha 10 MA Fund

6

Pictet TR Atlas

Valuta base (dollaro)

4

Valuta base (euro)

2

3

4

5

6

7

8

RendimentI annualizati 3 anni (%)

BLACKROCK STRATEGIC FUNDS GLOBAL EVENT DRIVEN FUND

ELEVA UCITS FUND FONDS ELEVA ABSOLUTE RETURN EUROPE

JPMORGAN INVESTMENT FUNDS GLOBAL MACRO OPPORT. FUND

MUZINICH LONG SHORT CREDIT YIELD FUND

NORDEA 1 ALPHA 10 MA FUND

PICTET TR ATLAS

TOTAL RET. ANN. 3 YR (MO-END) B. CURRENCY

5,93

7,28

5,1

4,8

6,68

6,25

STD DEV 3 YR (MO-END) RISK CURRENCY

5,23

3,87

4,42

2,99

6,77

2,93

MAX DRAWDOWN 3YR BASE CURRENCY

-6,17

-2,41

-3,75

-2,92

-3,72

-2,07

1,07

0,65

0,41

0,36

0,65

0,59

1,5

0,23

-0,54

-1,46

0,74

0,98

0,21

0,26

0,21

0,22

0,27

0,18

SHARPE RATIO 3 YR (MO-END) RISK CURRENCY ALPHA 3YR BASE CURRENCY BETA 3YR BASE CURRENCY

90 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

Fonte: Morningstar Direct. Dati patrimonio in milioni di euro, al 30 novembre 2021.

Volatilità 3 anni (%)

7


MUZINICH LONG SHORT CREDIT YIELD FUND

NORDEA 1 ALPHA 10 MA FUND

PICTET TR ATLAS

4.682 2.539

1.614 3.694 1.085

2.767 932

2.256

464

403

1.531 598

581

2017

2018

459

483

2019

2020

2021

pri investimenti nei mercati alternativi e privati. Proprio a queste possibilità di gestione alternativa, nella parte più liquida, è dedicato il presente confronto, in cui vengono analizzati i sei fondi con Marchio FundsPeople che hanno registrato i maggiori flussi positivi negli ultimi 12 mesi.

ASPETTI IN COMUNE Anche se nell’ambito della gestione alternativa, il numero di strategie è pari a quello dei fondi d’investimento, un elemento comune lega tutti i prodotti presi in esame: la necessità di conseguire alfa riducendo il rischio del portafoglio. In nessun caso la volatilità raggiunge il 10%, poiché questi gestori sono consapevoli che una delle principali esigenze degli investitori, nell’attuale contesto incerto, è la conservazione del capitale. Un altro denominatore comune è che tutti i fondi, siano essi

2017

2018

2019

2020

2021

maggiormente focalizzati sulle obbligazioni o sulle azioni, combinano posizioni lunghe e corte nei loro portafogli, per trarre vantaggio dalla dispersione in continua crescita, non solo tra le asset class, ma anche tra le aziende stesse, anche del medesimo settore. “La correlazione media fra le azioni e i relativi indici con ponderazione identica è in calo, segno di un mercato molto meno guidato dagli aspetti macroeconomici: un contesto eccellente per gli operatori che selezionano i titoli in base ai dati fondamentali e per gli hedge fund”, afferma Mathew Fleck, gestore del Pictet Total Return Atlas. La gestione attiva costituisce quindi – insieme a un approccio flessibile per adattarsi ai cicli di mercato in continua evoluzione – la chiave per massimizzare i rendimenti dei portafogli, tenendo il rischio sotto controllo. “Il principale rischio di mercato è rappresentato da

2017

2018

2019

2020

2021

un picco di volatilità, ma nelle condizioni attuali non crediamo possa verificarsi. Il nostro obiettivo è rimanere agili in ogni circostanza, monitorare costantemente le posizioni, ruotare il portafoglio e seguire una rigorosa disciplina di vendita”, sostengono i gestori del fondo Muzinich Long Short Credit Yield Fund. Nel gestire questo tipo di prodotti occorre tenere presente l’importanza crescente non soltanto degli aspetti economici macro e micro, ma anche del sentiment del mercato, il cui effetto sulle quotazioni è in continuo aumento. Mark McKenna, gestore del BSF Global Event Driven Fund, ha notato questo aspetto nell’andamento delle aziende potenzialmente esposte a fusioni e acquisizioni – strategia seguita dal suo fondo – pertanto ha incluso anche tale criterio nell’analisi effettuata sui titoli che include nel suo portafoglio.

Criteri di selezione: fondi che investono nel settore della tecnologia con Marchio FundsPeople 2021 in Italia, Spagna e Portogallo. Alcuni prodotti menzionati nella sezione potrebbero non essere registrati in Italia. Le informazioni sugli OICR o altri strumenti finanziari inclusi nella rivista di FundsPeople sono presentate a puro scopo informativo e illustrativo e non devono in alcun modo essere interpretate come un’offerta di vendita o una raccomandazione di investimento. Le informazioni non costituiscono una descrizione completa degli OICR o degli strumenti finanziari alla vendita sul mercato italiano.

GENNAIO I FUNDSPEOPLE 91


ANALISI PORTAFOGLI di Vanesa del Valle Broussard

I GESTORI SPECIALIZZATI NEI FONDI DEDICATI ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SONO CONVINTI CHE SIAMO APPENA AGLI INIZI DI UN CAMBIAMENTO DIROMPENTE FONDI AZIONARI TECNOLOGICI CON MARCHIO FSP 2021 FONDO

Aberdeen Standard SICAV I Global Innovation Equity Fund

ISIN

MARCHIO FUNDS PEOPLE

PATRIMONIO IN EURO

RENDIMENTO 1 ANNO

3 ANNI

LU0231457747

DABC

303

13,49

26,42

VOLATILITÀ 5 ANNI

A 1 ANNO A 3 ANNI

20,23

14,08

16,56

20,49

24,26

A 5 ANNI

15,37

Allianz Global Investors Fund Allianz Global Artificial Intelligence

LU1548499471

DABC

8.383

25,33

39,94

BlackRock Global Funds World Technology Fund

LU0056508442

DABC

13.167

21,44

40,81

35,17

19,91

22,19

20,01

CS Investment Funds 2 Credit Suisse (Lux) Robotics Equity Fund

LU1422761277

DABC

3.666

15,74

20,56

21,62

17,7

22,35

19,41

Fidelity Funds Global Technology Fund

LU0099574567

DABC

14.496

33,35

31,55

24,76

13,38

18,7

16,14

Franklin Technology Fund

LU0109392836

DABC

11.567

31,64

37,66

31,6

17,53

21,1

18,69

Janus Henderson Capital Funds plc Global Technology and Innovation Fund

IE0002175093

DABC

532

22,93

32,73

28,97

14,9

19,19

17,09

JPMorgan Funds US Technology Fund

LU0082616367

DABC

6.817

28,21

42,96

35,82

22,26

24,24

21,72

Pictet Robotics

LU1279334137

DABC

8.859

28,96

29,76

23,19

13,96

20,85

18,12

Pictet Digital

LU0101692670

DABC

4.659

3,19

15,25

15,60

14,53

17,91

15,70

Polar Capital Funds PLC Polar Capital Global Technology Fund

IE0030772275

DABC

9.160

15,90

30,34

29,15

14,36

18,23

16,83

Elaborazione propria base dati (%) Morningstar al 30 novembre 2021. Rendimenti annualizzati in valuta base. Dati di patrimonio in milioni di euro.

92 FUNDSPEOPLE I GENNAIO


RIPARTIZIONE SETTORIALE DEI FONDI AZIONARI TECNOLOGICI FONDO

ISIN

MATERIALI DI BASE

CONSUMI CICLICI

FINANZA

IMMOBILIARI

SERVIZI COMUNICAZIONI

ENERGIA

INDUSTRIA TECNOLOGIA

CONSUMI DIFENSIVI

SALUTE

SERVIZI PUBBLICI

Aberdeen Standard SICAV I Global Innovation Equity Fund

LU0231457747

0

12,18

6,73

2,04

17

0

10,22

29,93

4,29

17,61

0

Allianz Global Investors Fund Allianz Global Artificial Intelligence

LU1548499471

2,26

11,99

1,55

0,89

20,23

2,82

6,39

48,47

0

5,37

0,03

BlackRock Global Funds World Technology Fund

LU0056508442

1,02

11,76

4,94

0

14,6

0

1,87

65,16

0,65

0

0

CS Investment Funds 2 Credit Suisse (Lux) Robotics Equity Fund

LU1422761277

0

0

0

0

0

0

19,44

72,26

0

8,3

0

Fidelity Funds Global Technology Fund

LU0099574567

0

11,15

5,87

0

9,02

0,05

3,83

69,56

0,52

0

0

Franklin Technology Fund

LU0109392836

0

8,97

6,75

2,25

8,98

0

0

71,8

0

1,25

0

Janus Henderson Capital Funds plc Global Technology and Innovation Fund

IE0002175093

0

7,1

6,23

3,1

13,21

0

0,28

69,75

0,33

0

0

JPMorgan Funds US Technology Fund

LU0082616367

0

11,13

2,16

0

17,03

0

0

67,28

0

2,4

0

Pictet Robotics

LU1279334137

0

1,3

0

0

7,82

0

17,27

70,01

0

3,6

0

Pictet Digital

LU0101692670

0

24,58

2,91

0

47,45

0

0

24,09

0

0,97

0

Polar Capital Funds PLC Polar Capital Global Technology Fund

IE0030772275

0

8,09

1,29

0

20,3

0

0,58

68,49

0,37

0,88

0

Elaborazione propria base dati Morningstar al 30 novembre 2021. Dati in %.

I

fondi dedicati all’intelligenza artificiale (IA) hanno continuato a guadagnare terreno all’inizio del 2021, in linea con l’andamento prevalente nel 2020, e hanno registrato una robusta sovraperformance rispetto ai mercati azionari globali. A febbraio, tuttavia, i crescenti timori legati all’aumentare delle pressioni inflazionistiche hanno innescato un forte rialzo dei rendimenti dei Treasury e una marcata rotazione dalle azioni growth, altamente richieste e con multipli elevati, ai titoli value, destinati a beneficiare della riapertura delle economie favorita dall’arrivo dei vaccini. Le azioni esposte al tema dell’intelligenza artificiale, che si classificano come high growth e presentano valutazioni elevate, sono state colpite in modo particolare dalle pressioni ribassiste a fronte del costante aumento dei rendimenti obbligazionari, mentre i titoli value dei comparti hardware, software e servizi hanno sovraperformato. Le società di semiconduttori, che comprendono aziende produttrici di componenti chiave delle applicazioni di intelligenza artificiale, hanno messo a segno forti rialzi di pari passo con altri settori cicli-

ci e le loro performance positive sono state amplificate dai problemi lungo le catene di fornitura. Malgrado la volatilità legata alla riapertura delle economie che ha caratterizzato buona parte del 2021, molte azioni high growth con elevati multipli legate all’intelligenza artificiale si sono riprese e alcuni titoli in particolare hanno segnato nuovi massimi alle soglie del quarto trimestre. I gestori specializzati in questo comparto restano convinti che, sebbene la pandemia globale abbia impresso un’accelerazione al ritmo di adozione dell’intelligenza artificiale, ci troviamo appena agli inizi di un cambiamento dirompente di dimensioni epocali trainato da questa tecnologia. La gestione attiva e la selezione dei titoli sono quindi imprescindibili.

PRODOTTI DEDICATI ALL’AI La domanda di fondi tematici dedicati all’intelligenza artificiale è aumentata negli ultimi anni e ha favorito il lancio di diversi prodotti. Nonostante il trend positivo, le strategie tematiche specializzate nel settore sono piuttosto nuove, presentano un’offerta ridotta e un track record limitato. I primi fondi

risalgono al 2017, ma la maggior parte è stata lanciata nel 2018 e ha raggiunto un track record di tre anni solo nel 2021. Come avviene per altri fondi tematici, non esiste un universo d’investimento prestabilito per il settore dell’intelligenza artificiale e ogni gestore lo definisce in base alla propria interpretazione personale. In generale, tuttavia, l’universo è suddiviso in tre aree: 1) aziende che offrono tecnologie e soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, 2) aziende che producono componenti necessari per l’intelligenza artificiale e 3) aziende che puntano a ottenere un vantaggio competitivo tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (note come IA adopter). L’esposizione a questi tre segmenti varia a seconda della strategia. Tra le altre differenze principali segnaliamo l’esposizione geografica, la capitalizzazione di mercato e lo stile d’investimento, anche se la maggior parte dei fondi mostra una chiara preferenza per le large cap growth statunitensi. Il ridotto track record e, soprattutto, le differenze tra i vari prodotti rendono difficile effettuare un confronto quantitativo. Allianz GENNAIO I FUNDSPEOPLE 93


ANALISI PORTAFOGLI

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA DEI FONDI AZIONARI TECNOLOGICI FONDO

ISIN

AMERICA SETTENTRIONALE

REGNO UNITO

EUROPA SVILUPPATA

EUROPA EMERGENTE

AFRICA/ MEDIO ORIENTE

GIAPPONE

AUSTRALASIA

ASIA SVILUPPATA

ASIA EMERGENTE

AMERICA LATINA

Aberdeen Standard SICAV I Global Innovation Equity Fund

LU0231457747

51,69

4,38

20,81

0

2,49

3,83

2,13

5,2

7,49

1,98

Allianz Global Investors Fund Allianz Global Artificial Intelligence

LU1548499471

94,74

0

1,46

0

0

0,43

0

0,53

2,84

0

BlackRock Global Funds World Technology Fund

LU0056508442

CS Investment Funds 2 Credit Suisse (Lux) Robotics Equity Fund

LU1422761277

Fidelity Funds Global Technology Fund

77,18

1,39

6,07

1,16

0

2,17

1,25

7,91

1,38

1,49

58,93

3,25

26,86

0

0

8,32

0

0

2,64

0

LU0099574567

70

3,22

7,72

0

1,24

4,33

0

7,27

6,08

0,14

Franklin Technology Fund

LU0109392836

93,16

0

2,4

0

0,29

0

0

1,07

3,08

0

Janus Henderson Capital Funds plc Global Technology and Innovation Fund

IE0002175093

82,74

0,57

6,35

0

1,92

0

0

6,22

1,04

1,16

JPMorgan Funds US Technology Fund

LU0082616367

95,6

0

1,64

0

0,69

0

0

0,7

0

1,37

Pictet Robotics

LU1279334137

71,9

0

10,67

0

0

12,22

0

0

5,21

0

Pictet Digital

LU0101692670

62,94

2,93

6,84

0

1,15

3,35

0

2,54

18,85

1,4

Polar Capital Funds PLC Polar Capital Global Technology Fund

IE0030772275

79,64

0,51

4,86

0

0

2,67

0

9,68

2,64

0

Elaborazione propria base dati Morningstar al 30 novembre 2021. Dati in %.

NEGLI ULTIMI TRE ANNI ALLIANZ GLOBAL ARTIFICIAL INTELLIGENCE HA GENERATO UN RENDIMENTO DI QUASI IL 187% IN DOLLARI Global Artificial Intelligence, Echiquier Artificial Intelligence, DWS Invest Artificial Intelligence e ODDO BHF Artificial Intelligence figurano tra i fondi dedicati all’intelligenza artificiale di più vecchia data e di maggiori dimensioni. Due strategie che offrono un’esposizione a questo tema e hanno raccolto patrimoni considerevoli negli ultimi anni sono Polar Capital Automation & Artificial Intelligence e Thematics AI and Robotics.

IL TEAM DI SAN FRANCISCO Con un team dedicato tra quelli più stabili e di maggiore esperienza, il track record più lungo del settore e rendimenti a tre anni tra i più alti sostanzialmente grazie alla robusta sovraperformance registrata nel 2020, l’Allianz Global Artificial Intelligence attira ingenti capitali (10 miliardi di dollari per il fondo UCITS, 8 miliardi per il fondo giapponese). L’universo 94 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

d’investimento è ricavato a partire da un’approfondita analisi fondamentale di tipo bottom-up ed è suddiviso in tre segmenti principali: applicazioni IA, infrastrutture IA e settori abilitati dall’IA (noti anche come AI adopter). La strategia si concentra su 150-200 aziende che secondo il team riceveranno l’impulso più consistente da questa tecnologia in termini di crescita futura, redditività e vantaggi competitivi. Il portafoglio risultante è composto da 70-80 azioni e la dimensione delle singole posizioni dipende dai rispettivi obiettivi di rialzo/ribasso. Si tratta di un portafoglio più diversificato a livello settoriale, con un’esposizione al comparto tecnologico tra le più basse nell’area dell’intelligenza artificiale (40-50 per cento). Al contrario, il portafoglio è uno dei meno diversificati su base geografica, con una concentrazione nettamente superiore negli Stati Uniti (80-90%) rispetto ai

fondi concorrenti, principalmente per via dell’ubicazione del team (San Francisco) e dei suoi stretti contatti con le società di Silicon Valley stabiliti coprendo per decenni il settore tecnologico. Il patrimonio è concentrato essenzialmente nelle large cap e, in misura minore, nelle mega e mid cap, mentre le posizioni nelle small cap ricoprono meno del 10% del portafoglio. Negli ultimi tre anni Allianz Global Artificial Intelligence ha generato un rendimento di quasi il 187% in dollari (classe di azioni istituzionale a fine ottobre 2021), ascrivibile essenzialmente alla performance ottenuta nel 2020 (103%). I contributi più importanti del 2020 sono giunti dal produttore di veicoli elettrici Tesla e dal fornitore di software di sicurezza CrowdStrike. Da inizio 2021 il fondo registra una performance sostanzialmente in linea con i mercati azionari globali. Gli apporti più favorevoli sono stati forniti dalle posizioni in Tesla, Moderna, Palantir, Plug Power e Overstock, mentre i sottopesi in Microsoft e Nvidia sono stati i più penalizzanti. Dal 2020 la strategia ha beneficiato in particolare dell’esposizione alle aziende che sfruttano l’intelligenza artificiale per generare crescita, redditività e vantaggio competitivo.


ANALISI STRATEGIE

FONDI INFLATION LINKED OCCHI PUNTATI SULLE BANCHE CENTRALI

Con le economie che continuano ad adattarsi agli shock determinati dalla pandemia da COVID e la parallela ripresa della domanda globale, l’inflazione resta un tema chiave per i mercati.

L

’inflazione in Europa e in USA continua ad aumentare ma non sembra spaventare ancora troppo le Banche centrali. Su base annuale, l’inflazione americana a novembre ha toccato un +6,8 per cento. Per quanto riguarda l’Europa invece, secondo Eurostat a ottobre 2021 l’inflazione ha registrato un +4,1 per cento. In Italia, in base ai dati diffusi da Istat, l’inflazione a ottobre ha registrato un 3,2% su base annua: un dato che non si vedeva dal 2013. “Nel lungo periodo l’inflazione dovrebbe normalizzarsi, ma su livelli effettivamente più alti rispetto a quelli

che abbiamo visto negli ultimi anni di prolungata deflazione. Le stesse Banche centrali stanno prendendo sempre più consapevolezza di questo e stanno cercando di smussare nella loro dialettica il significato del termine transitoria”, spiega Jonathan Baltora, head of sovereign, inflation and forex, fixed income di Axa Investment Managers. “Nel medio periodo l’inflazione sarà più elevata, essenzialmente a causa della Cina. Se la Cina sposta i suoi obiettivi di crescita dalle esportazioni ai consumi, fenomeno che stiamo già osservando e che è stato incoraggiato dalla guerra dei dazi del 2019, allora

FONDI INFLATION LINKED CON MARCHIO FSP 2021 FONDO

MARCHIO FUNDS PEOPLE

PATRIMONIO

RENDIMENTO 1 ANNO

RENDIMENTO 3 ANNI

RENDIMENTO 5 ANNI

VOLATILITÀ A 3 ANNI

AXA World Funds Euro Inflation Bonds

C

419

5,93

5,22

3,31

5,32

AXA World Funds Global Inflation Bonds

B

2.698

6,18

6,75

3,55

5,59

iShares Euro Government Inflation-Linked Bond Index Fund (IE)

C

199

6,77

5,31

3,48

5,48

BlackRock Global Funds Global Inflation Linked Bond Fund

C

478

5,36

5,48

4,04

3,47

PIMCO GIS Global Real Return Fund

C

3.240

6,47

7,03

3,95

6,16

Eurizon AM Sicav Global Inflation Linked

B

511

8,6

4,42

BC

1.495

6,4

6,56

3,41

6,06

C

172

6,56

5,13

3,32

5,46

Schroder International Selection Fund Global Inflation Linked Bond SSGA Luxembourg SICAV State Street Euro Inflation Linked Bond Index Fund

3,12

Fonte: Elaborazione propria base dati (%) Morningstar al 30 novembre 2021. Rendimenti annualizzati in valuta base. Patrimonio in milioni di euro.

GENNAIO I FUNDSPEOPLE 95


ANALISI STRATEGIE

INFLAZIONE EUROPA E ITALIA 7.5 Area dell’euro Italia

ADESSO I MERCATI STANNO RIPREZZANDO UN INTERVENTO PIÙ RAPIDO DELLE BANCHE CENTRALI SUL FRONTE DELL’INFLAZIONE

Inflazione

5.0

2.5

0

-2.5 00

05

10

15

20

Anni

Fonte: Euro Area Statistics.

c’è la possibilità che i Paesi più avanzati comincino a importare meno disinflazione e prodotti più cari, dal momento che nessun altro Paese ha la scala della Cina per fornire questi prodotti”. Secondo Elliot Hentov, head of policy research di State Street Global Advisors, i mercati stanno ora riprezzando un intervento più rapido della Banca centrale sul fronte dell’inflazione. “Bisogna differenziare tra due dinamiche parallele e opposte. In primo luogo, lo shock inflazionistico relativamente temporaneo dal lato dell’offerta (dalla contrazione della catena dell’offerta, all’improvvisa crescita del consumo di beni verso quello dei servizi e infine il balzo dei prezzi dell’energia). Questi fattori hanno già superato i loro livelli massimi ed è probabile che migliorino nel corso del 2022”. In secondo luogo, secondo l’esperto, la pandemia ha trasformato il mercato del lavoro in alcuni Paesi sviluppati, un fenomeno che ha interessato 96 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

più gli Stati Uniti e il Regno Unito che l’Europa continentale. “Stati Uniti e Regno Unito registreranno aumenti salariali elevati nel medio termine e questo manterrà la pressione sull’inflazione. Lo stesso non può dirsi per l’Europa, dove la sfida inflazionistica sarà di durata minore, ma costringerà comunque la Bce a ridurre più velocemente gli acquisti di asset e a porre condizioni finanziarie più stringenti”. Con le economie che continuano ad adattarsi agli shock determinati dalla pandemia e la parallela ripresa della domanda globale, l’inflazione resta un tema chiave per i mercati. “Le recenti spinte inflazionistiche sono state molto forti, riflesso di una ripresa economica in alcuni mercati e di vincoli sul fronte dell’offerta”, spiega Emanuella Enenajor, portfolio manager del BGF Global Inflation Linked Bond Fund. “Continuiamo a vedere l’inflazione annuale crescere a un ritmo sostenuto nel prossimo futuro, sebbene sia ne-


INFLAZIONE USA 20

15

10

Inflazione

5

0

-5

-10

-15 1940

1960

1980

2000

2020

Anni

Fonte: U.S. Bureau of Labor Statistics.

LE RECENTI SPINTE INFLAZIONISTICHE SONO STATE MOLTO FORTI, RIFLESSO DI UNA RIPRESA ECONOMICA IN ALCUNI MERCATI

cessario precisare che è possibile che questo trend andrà un po’ ad attenuarsi nel 2022, con le Banche centrali che si muovono verso una normalizzazione della politica monetaria e le distorsioni tra domanda e offerta verso un graduale equilibrio”. Il fondo Schroder ISF Global Inflation Linked Bond è gestito attivamente, sebbene allochi prevalentemente in titoli legati all’inflazione. “In qualità di gestori attivi, in genere non deteniamo obbligazioni indicizzate all’inflazione fino alla scadenza, ma ruotiamo attivamente il rischio in posizioni che offrono valore rispetto ai fondamentali

sottostanti. Gran parte di questo è dovuto alle aspettative future e ai tempi di mercato”, spiega Karen Wright, associate investment director di Schroders. “Da una prospettiva globale, siamo attualmente costruttivi sulla prospettiva dell’inflazione europea. Qui, siamo convinti che la storia positiva del bilancio e della crescita sia supportata da una politica monetaria accomodante. Nel frattempo, siamo diventati meno costruttivi sull’inflazione statunitense a causa del graduale venir meno del sostegno politico e delle indicazioni che potremmo aver visto il picco nel ritmo di crescita”. GENNAIO I FUNDSPEOPLE 97


ANALISI RANKING

SCOPRI I FONDI CON IL MARCHIO Sono prodotti che hanno il favore degli analisti, sono campioni d’incassi (Blockbuster) o sono consistenti, per un totale di 991 nel 2021.

I

n un mercato come quello italiano che conta più di 30 mila classi di fondi registrati, vi offriamo i fondi con Marchio FundsPeople 2021. Il team di Analisi, attraverso l’utilizzo di un modello econometrico proprietario, ha selezionato 991 prodotti con Marchio FundsPeople, che si evidenziano per uno o più dei tre criteri qui di seguito:

D A Preferito dagli Analisti. Sono fondi che accumulano un minimo di cinque voti di fund selector all’interno del sondaggio annuale realizzato in Italia, Spagna e Portogallo. I fondi registrati in Italia che hanno questo rating sono 34. DB

Blockbuster. Sono i fondi più venduti sul mercato. Si tratta di prodotti che, al 31 dicembre 2020, registravano un patrimonio in Italia maggiore o uguale a 200 milioni di euro. Per i fondi internazionali si tiene in considerazione solo del volume appartenente ai clienti italiani, mentre per i fondi locali anche del dato di raccolta negli ultimi tre anni pari al 25% del patrimonio del fondo, tramite la piattaforma Morningstar Direct. In Italia, i prodotti che hanno questo rating sono 477.

98 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

D C Consistente. Il nostro team di Analisi, diretto da María Folqué, ha sviluppato un modello di selezione proprio per distinguere i prodotti più consistenti di ogni categoria, partendo dai dati Morningstar Direct degli ultimi sei anni. In particolare, si analizzano i fondi disponibili alla vendita in Italia con un track record minimo di tre anni a fine 2020. Per ogni singolo fondo si seleziona solo una classe: la più antica tra quelle disponibili alla vendita in Italia. In questo modo, si genera un universo di 5.989 prodotti, all’interno del quale confrontiamo ogni fondo con quelli della medesima categoria attraverso due scorecard. La prima prende in esame i criteri di rendimento e volatilità accumulata a 3 e 5 anni; la seconda usa i dati di rendi-

mento e volatilità a cicli chiusi negli ultimi cinque anni (2016, 2017, 2018, 2019 e 2020) al fine di contrastare l’effetto cumulativo. In entrambi i casi il rendimento e la volatilità hanno un peso rispettivamente del 65% e 35%. Filtriamo quindi i fondi situati nel primo quintile per rendimento e volatilità ed eliminiamo i fondi con patrimonio inferiore ai 50 milioni di euro al 31 dicembre 2020. I prodotti italiani col rating Consistente FundsPeople 2021 sono 600. Nei tre casi, si escludono dall’analisi i fondi garantiti, monetari, obbligazionari a breve termine e quelli con target di rendimento. Su un totale di 991 prodotti, 11 fondi si sono aggiudicati il triplo rating FundsPeople.

PRODOTTI CON IL TRIPLO RATING FUNDSPEOPLE 2021 FONDO

CATEGORIA

BlackRock Global Funds World Technology Fund

Technology Sector Equity

BlackRock Strategic Funds Global Event Driven Fund

Alternative Miscellaneous

BlueBay Investment Grade Euro Government Bond Fund Fidelity Funds Euro Short Term Bond Fund JPMorgan Funds Emerging Markets Equity Fund

Europe Fixed Income Europe Fixed Income Global Emerging Markets Equity

Jupiter Global Fund Jupiter Dynamic Bond

Global Fixed Income

MFS Meridian Funds European Value Fund

Europe Equity Large Cap

MFS Meridian Funds Prudent Wealth Fund

Aggressive Allocation

Morgan Stanley Investment Funds Asia Opportunity Fund

Asia ex-Japan Equity

PIMCO GIS Dynamic Multi Asset Fund Schroder International Selection Fund EURO Corporate Bond

Flexible Allocation Europe Fixed Income


I FONDI CON MARCHIO FUNDSPEOPLE 2021 FONDO

MARCHIO

Asia Fixed Income BGF China Bond D3 USD Eurizon Bond Aggregate RMB Z EUR Acc Schroder ISF Asian LclCcy Bd C Acc USD HSBC GIF Asia Bond XC LUX IM ESG Invesco Belt & Rd Evolt HX UBS (Lux) BF Full Cycl AsBd$ P acc AXAWF Asian Short Dur Bds I Cap USD Schroder ISF China Lcl Ccy Bd C Acc CNH

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

Emerging Markets Fixed Income Barings EM Corp Bd A USD Acc Barings EM Sovereign Debt Tr A USD Acc Ninety One GSF EM InvGrd CpDt I Acc USD BGF Emerging Markets Corp Bd I2 USD New Capital Wlthy Ntn Bd USD Inst Inc Jupiter Glbl Em Mkt Crp Bd I USD Acc Barings EM Debt Short Duration A USD Acc PIMCO GIS Em Mkts Bd Instl USD Acc JPM Emerg Mkts Inv Grd Bd A (acc) USD PIMCO GIS Em Mkts Bd ESG Ins USD Acc JPM Emerg Mkts Corp Bd A (acc) USD Wellington Oppc EM Debt USD S Ac Principal Finisterre Unc EMFI I2 Acc$ iShares Em Mkts Govt Bd Idx (LU) N7 EUR Aviva Investors Em Mkts Bd I USD Acc M&G (Lux) Em Mkts Bd CI USD Acc Aberdeen S EM Ttl Ret Bd I QInc USD MS INVF Emerging Mkts Corp Debt Z ERSTE BOND EM CORPORATE EUR R01 A Capital Group EM Debt (LUX) A4 Pictet-Global Emerging Debt P dy USD Neuberger Berman EM DbtHrdCcy USD I C Vontobel Emerging Mkts Dbt I USD Aviva Investors EM Corp Bd Ih EUR Acc Candriam Sst Bd Em Mkts I $ Inc Amundi Fds Em Mkts Bd E2 EUR C Pictet-Emerging Corporate Bds I USD JPM Emerg Mkts Strat Bd A perf (acc) USD Jupiter Global EM Sht Dur Bd I USD Acc Nordea 1 - Emerging Market Bond BP USD BGF Emerging Markets Bond A1 BSF Emerging Mkts Shrt Dur Bd D2 USD Nordea 1 - Emerging Mkt Debt TR BI USD Wellington Oppc EM Dbt II EUR S Q1 DiH Eaton Vance Intl(IRL) EMLclInc S Acc $ Ninety One GSF EM LclCcyTlRtDt I Acc$ L&G EM Short Duration Bond I EUR Hdg Acc Neuberger Berman Shrt DurEM DbtUSD I Acc BNPP Flexi I Bd Wld Em Invm Grd I Plus C Candriam Bds Em Mkts C USD Cap Capital Group EM Local Debt (LUX) B Global Evolution EM Debt I EUR Amundi Fds EM Blnd Bd I EUR C Amundi Fds EM Lcl Ccy Bd I2 EUR AD D DPAM L Bonds Emerging Markets Sust E EUR JPM Emerging Markets Debt A (dist) EURH Pictet-Emerging Local Ccy Dbt I USD JPM Emerg Mkts Lcl Ccy Dbt A (acc) USD LUX IM JP Morgan Short Emerging Debt HX Eurizon SLJ Local Em Mkts Dbt Z EUR Acc Anima BlueBay Reddito Emergenti AD L&G Emerging Markets Bond I USD Acc

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

Euro Fixed Income Carmignac Pf Credit W EUR Acc Algebris Financial Credit I EUR Acc Fonditalia Financial Credit Bond T AXAWF Euro 10 + LT I Cap EUR EIS Contingent Convertible Bonds I Tikehau Subfin E Acc Amundi Fds Glb Subrdntd Bd I2 EUR C BGF European High Yield Bond D2 EUR Lazard Credit Fi SRI PVC EUR Muzinich Eurp Crdt Alpha HEUR Acc Fndr AXAWF Euro Credit Total Ret I Cap EUR Schroder ISF EURO Hi Yld C Acc EUR

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

7,39 4,88 4,08 3,1 3,25 3,57 7,2 7,96 6,42 5,96 5,38 5,6 5,26 4,63 5,23 4,21 4,75 3,26 4,68 5,13 4,69 4,69 3,98 4,91 3,74 4,92 5,16 3,51 4,18 2,77 4,46 3,37 4,16 3,02

2,81 6,54 3,86 3,39 2,12 3,16 3,05 2,35 1,5 1,54 2,18 1,49 2,28 2,3 1,25 0,36

6,5 5,48 5,39 6,45 5,47 5,05 4,7 4,23 4,48

VOLAT. 3 ANNI

VALUTA

8,39 7,54 5,44 5,34 4,98 4,71 4,12 3,72

3,21 2,82 6,36 6,35 10,8 5,82 4,76 3,02

USD EUR USD USD EUR USD USD CNH

9,74 9,46 8,95 7,65 7,48 7,42 7,15 6,86 6,85 6,58 6,54 6,54 6,48 6,4 6,38 6,21 6,09 6,09 6,08 5,98 5,93 5,82 5,71 5,63 5,57 5,56 5,54 5,3 5,25 5,09 4,99 4,88 4,8 4,78 4,65 4,12 4,11 4 3,77 3,53 3,49 3,43 3,24 3,15 3 2,82 2,5 2,43 2,37 1,88 1,58

13,24 11,38 7,59 9,14 7,25 9,65 11,13 10,96 6,88 10,68 9 11,02 7,94 9,58 11,67 11,52 7,81 10,89 7,69 11,43 11,42 12,17 14,88 8,85 9,14 14,56 11,02 10,36 7,69 14,55 13,59 8,19 8,19 10 12,78 9,77 9,14 6,74 5,44 14,93 12,08 11,16 10,47 12,03 10,8 13 12,44 12,21 6,89 11,48 9,95

USD USD USD USD USD USD USD USD USD USD USD USD USD EUR USD USD USD USD EUR USD USD USD USD EUR USD EUR USD USD USD USD USD USD USD EUR USD USD EUR USD EUR USD USD EUR EUR EUR EUR EUR USD USD EUR EUR EUR USD

12,5 10,11 8,32 8,03 8,02 7,5 7,08 6,9 6,82 6,8 6,79 6,55

10,88 9,48 8,34 8,72 14,81 9,24 10,5 9 9,15 7,67 6,74 11,92

EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR

DATI AL 10 DICEMBRE 2021 FONDO

MARCHIO

Nordea 1 - European Fincl Dbt BI EUR M&G European HY Crdt Invm E EUR Acc DPAM L Bonds Higher Yield B BlueBay High Yield ESG Bond B EUR Robeco Corporate Hybrid Bonds IH € Janus Henderson Hrzn Euro HY Bd I2 EUR EdR SICAV Financial Bonds I EUR Kempen (Lux) Euro High Yield AN Eurizon AM Sicav Euro High Yield I Schroder ISF EURO Crdt Convct C Acc EUR MS INVF European HY Bd I iShares Eur GovInfLkd BdIdx(IE)InstlAcc€ AXAWF Euro Inflation Bonds I Cap EUR Candriam Bds Euro High Yld C EUR Cap Stt Strt Euro Infl Lnkd Bd Idx I EUR Nordea 1 - European High Yld Bd BI EUR BlueBay Inv Grd Euro Aggt Bd I EUR Schroder ISF EURO Corp Bd C Acc EUR AB European Income I Inc JPM Europe High Yld Bd A (dist) EUR JPM Financials Bond A (acc) EUR M&G European Credit Investment E EUR Acc Ellipsis High Yield Fund IEUR Robeco European High Yield Bonds DH € Carmignac Pf Flexible Bond A EUR Acc Epsilon Fund Euro Bond I EUR Acc Fidelity Euro Bond FAM L Acc Fidelity Euro Bond A-Dis-EUR Eurizon Bond Aggregate EUR Z EUR Acc UBS (Lux) BF EUR Flexible P acc CompAM Active European Credit A Acc MS INVF Euro Strategic Bond I L&G Euro Corporate Bond Z EUR Inc HSBC GIF Euro High Yield Bond AD AXAWF Euro 7-10 I Cap EUR Generali IS Euro Bond AY Invesco Euro Corporate Bond C EUR Acc PrivilEdge Frk Flx Er Agt Bd EUR NA BlueBay Inv Grd Euro Govt Bd I EUR Acc Threadneedle (Lux) European Strat Bd AE Franklin Euro High Yield A(Ydis)EUR Vontobel EURO Corporate Bond A EUR Invesco Euro Bond A EUR Acc MS INVF Euro Corporate Bond A Franklin European Ttl Ret A(acc)EUR JPM EU Government Bond C (acc) EUR Nordea 1 - European Cross Credit BI EUR Pictet-EUR Bonds P Janus Henderson Hrzn Euro Corp Bd I2 EUR BlackRock Euro Govt Enhanced Idx Flex Kempen (Lux) Euro Credit Plus I AXAWF Euro Credit Plus A Cap EUR Schroder ISF EURO Bond C Dis AV T. Rowe Price Rspnb Euro Corp Bd I EUR Groupama Oblig Euro I Kempen (Lux) Euro Credit J Eurizon Bond Corporate EUR Z Acc Anima Obbligazionario High Yield BT F Amundi IS JP Morgan EMU Govies IE-D Amundi Fds Strategic Bd E2 EUR C Amundi Fds Optimal Yield E2 EUR C Raiffeisen 902-Treasury Zero II VT iShares Euro Govt Bd Idx (LU) N2 EUR Amundi Fds Euro Corp Bd I EUR C UBS (Lux) IF Euro Bonds BA CS (Lux) SQ Euro Corporate Bond EB EUR Schroder ISF EURO Govt Bd A Dis EUR AV Threadneedle (Lux) Eurp Hi Yld Bd 3G PrivilEdge NN IP Euro Crdt I EUR Acc NN (L) Euro Sust Crdt I CapEUR Pictet-EUR Government Bonds P dy Franklin European Corp Bd I(acc)EUR Insight Sust Euro Corp Bd A EUR Acc iShares Euro InvGrdCorpBdIdx(IE)InstAcc€ PIMCO GIS Euro Income Bond Instl EUR Acc

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

5,47 4,17 3,5 4,43 4,36 4,34

4,07 3,6 3,52 3,33 3,71 3,34 3,67 3,72 3,44 3,31 2,93 2,82 3,34 3,45 3,2 2,44 2,8 2,61 2,7 2,72 3,05 3,02 2,9 2,86 3,12 2,7 3,3 2,13 2,55 2,29 2,48 2,32 2,02 2,53 2,54 2,31 2,67 2,47 2,57 2,17 2,38 2,44 2,26 2,48 2,16 2,34 0,96 2 2,54 2,21 2,29 2,18 2,12 1,97 4,42 2,12 2 2,1 2,95 2,09 2,63

6,27 5,95 5,92 5,87 5,77 5,67 5,59 5,55 5,52 5,36 5,33 5,3 5,19 5,19 5,09 4,94 4,78 4,75 4,74 4,71 4,7 4,64 4,59 4,58 4,53 4,5 4,37 4,37 4,3 4,29 4,22 4,22 4,18 4,17 4,13 4,12 4,06 4,04 3,99 3,9 3,75 3,75 3,73 3,73 3,71 3,71 3,65 3,65 3,62 3,6 3,59 3,54 3,5 3,47 3,46 3,46 3,41 3,38 3,37 3,32 3,29 3,29 3,26 3,17 3,16 3,15 3,14 3,13 3,11 3,08 3,08 3,03 3,03 3,02 2,98

VOLAT. 3 ANNI

10,72 9,23 8,53 8,56 8,41 9,83 8,92 7,68 10,9 7,04 12,48 5,48 5,32 6,37 5,46 9,52 4,58 6,26 7,52 8,58 6,63 5,51 6,23 9,02 5,17 3,84 4,27 4,23 4,51 7,01 5,18 4,95 5,26 7 4,57 3,96 5,58 4,49 4,32 5,08 8,62 6,96 5,14 6,04 4,76 4,35 8,06 5,31 5,33 4,28 5,11 6,1 4,47 5,54 4,26 4,7 5,67 10,61 4,29 8,79 8,54 4,39 4,31 6,7 4,22 4,3 4,29 8,36 5,55 5,45 4,39 5,02 5,39 5,28 5,39

VALUTA

EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR GBP EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR

GENNAIO I FUNDSPEOPLE 99


ANALISI RANKING

I FONDI CON MARCHIO FUNDSPEOPLE 2021 RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

FONDO

MARCHIO

NN (L) Euro Credit P Dis EUR BSF ESG Euro Bond I2 EUR PIMCO GIS Euro Credit Instl EUR Acc PIMCO GIS Euro Bond Instl EUR Acc MS INVF Euro Bond I Amundi Fds Euro Govt Bd A EUR C BGF Euro Corporate Bond A1 EUR UNIQA Eastern European Debt Fund A GFG Funds-Euro Global Bd P EUR Acc M&G (Lux) Euro Corporate Bond Euro C Acc Generali IS Euro Aggregate Bd BX BGF Euro Bond A2 Capital Group Euro Bond (LUX) B AcomeA Breve Termine A1 Amundi Fds Euro Aggt Bd F2 EUR C Vanguard SRI € Invm Grd Bd Idx € Acc Nordea 1 - European Covered Bond BP EUR Eurizon AM Sicav Euro Corporate Bond R AZ Fd1 AZ Bond - Euro Corp A-AZ Fd Acc BlackRock Defensive Yield Flex Acc EUR Carmignac Sécurité A EUR Acc Eurizon Bond Corporate Smart Esg Z EUR Pictet-EUR Short Term High Yield I EUR Fidelity Euro Short Term Bond Y-Acc-EUR Tendercapital Bond Two Steps Rtl € Acc Allspring (Lux) WF EUR SD Cd I-REURAcc Generali IS Euro Bond 1/3Y BX ODDO BHF Euro Credit Short Dur DP-EUR Fidelity Euro Short Term Bond FAM L Acc Nordea 1 - Low Dur Eurp Cov Bd BI EUR LUX IM Blackrock Crdt Defensv Strats CX Tikehau Short Duration I EUR Acc Invesco Euro Short Term Bond C EUR Acc EuroFundLux - Floating Rate B Pictet-EUR Short Term Corp Bds I UBS (Lux) BF CHF P-acc GS ESG Enh Euro Shrt Du Bd Plus I Acc € AXAWF Euro Credit Short Dur I Cap EUR DWS Invest ESG Euro Bonds (Short) FC Tendercapital Glb Bd Shrt DurInstl€AccAI Fonditalia Euro Bond R MS INVF Short Maturity Euro Bond I Arca Risparmio Pictet-EUR Short Mid-Term Bonds I Schroder ISF EURO S/T Bd A Dis AV Candriam Bds Euro Short Term C EUR Cap Raiffeisen-Euro-ShortTerm-Rent R A Fonditalia Credit Absolute Return T BGF Euro Short Duration Bond A2 EUR Euro Corp Bd FAM L EUR Acc L&G Euro High Alpha Corp Bond I EUR Acc PIMCO Obbligazionario Prdnt Ins EUR Acc

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

Fixed Income Miscellaneous SWC (LU) BF Responsible COCO DTH CHF Invesco India Bond C USD Acc Muzinich Eurp Loans EUR Acc Founder Eurizon Obbligazioni Edizione Più Eurizon Securitized Bond ZD EUR Inc

ABC ABC ABC ABC ABC

5,88 2,72

Global Fixed Income Algebris Global Crdt Opps BD EUR Inc Nomura Fds Global Dynamic Bond I USD Legg Mason BW Glb Inc Opt PR $ Dis(M)+e H2O Multi Aggregate R USD Legg Mason WA Mcr OppBd S USD Acc Aegon Strategic Global Bd B Inc EUR Hdg Vanguard Global Credit Bond Ins USDH Acc Baillie Gifford WW Glbl Strat Bd B $ Acc M&G (Lux) Glb Corp Bd C USD Acc Janus Henderson Hrzn Glb HY Bd I2 USD BlueBay Global High Yield Bd B USD Threadneedle (Lux) Glbl Corp Bd IU Schroder ISF Glbl Hi Yld C Acc USD JB FI Global Quality High Yield USD K PIMCO GIS Divers Inc Instl USD Acc Invesco Global Inv Grd CorpBd E EUR Acc

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

5,41 7,77 6,23 8,21 6,73 4,75

100 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

1,94 2,01 2,31 2,43 1,94 1,38 1,89 2,19 0,99 1,95 1,85 1,63 1,61 1,92 1,51 1,77 0,9 1,1 0,53 1,19 0,66 1,35 1,02 1,09 0,93

-0,26 0,67 0,41 -0,41 0,38 0,01 0,29 0,3 0,22 -0,21 0,06 -0,09 -0,06 -0,25 -0,18 -0,31 -0,26 -0,41

0,37

6,12 5,71 6,51 5,93 5,42 5,48 5,45 5,82 3,34

VOLAT. 3 ANNI

DATI AL 10 DICEMBRE 2021

VALUTA

FONDO

MARCHIO

Schroder ISF Glbl Corp Bd A Dis MV Candriam Bds Global Hi Yld I EUR Cap BlueBay Glbl Inv Grd Corp Bd I EUR Janus Henderson Hrzn Strat Bd A2 USD T. Rowe Price Glb HY Bd A USD JPM Global Corp Bd A (acc) USD FvS Bond Opportunities EUR I ASSII-TtlRet Crd D Acc GBP L&G Absolute Return Bond Plus Z USD Acc Vontobel TwentyFour StratInc G GBP Capital Group GlobHiInc (LUX) B JPM Flexible Credit A (acc) USD Muzinich Global Tact Crdt HUSD Inc Fndr PIMCO GIS Glb Rl Ret Instl EUR H Acc Robeco Global Credits IH EUR Fisch Bond Global Corporates BC Candriam Sst Bd Glbl HiYld I € Acc AXAWF Global Infl Bds I Cap EUR DPAM L Bonds Universalis Uncons B Schroder ISF Glb InflLnkdBd C Acc EUR BGF Global High Yield Bond C1 USD JPM Global Bond Opps A (acc) USD Vontobel Bond Global Aggt AH Hdg USD Wellington Global HY Bond EUR S AcH Fidelity Sust Strat Bd A-Acc-USD Schroder ISF Strat Crdt C Acc GBP Fidelity Global Bond A-Dis-USD BGF Global Inflation Linked Bd A2 USD Jupiter Dynamic Bond I EUR Q Inc M&G Total Return Crdt Invmt F GBP H Acc PIMCO GIS Income E USD Acc PIMCO GIS Glb Bd Instl USD Acc UBAM Global High Yield Solution AC USD M&G (Lux) Glb Fl Rt HY CI USD Acc Robeco High Yield Bonds DH € MS INVF Global Bond I Muzinich LongShortCreditYld HEUR Acc E MS INVF Global Fixed Income Opps Z M&G (Lux) Glb Macro Bd A USD Acc Carmignac Pf Global Bond A EUR Acc RAM (Lux) Tactical Glb Bd Total Rtrn B Fonditalia Opportunities Divers Inc S Eurizon Global Bond Z EUR Eurizon AM Sicav Global Inflation Lnkd I Muzinich Enhancedyield S-T HUSD Acc A Pictet-Global Bonds I USD Amundi Fds Glbl Aggt Bd I USD C AXAWF Global High Yield Bds F Dis EUR H GS Global Fixed Inc (Hdg) I Inc EUR FISCH Bond Global High Yield AE2 PIMCO GIS Glb Bd Ex-US Instl USD Acc BGF Fixed Income Global Opps A2 LUX IM Twentyfour Global Strategic Bd HX Invesco Global Ttl Ret EUR Bd C EUR Acc Capital Group Glob Bond (LUX) B AXAWF Global Strategic Bds F Cap GBP H Mirabaud Global Strategic Bd A USD Acc Schroder ISF Global Bond A Dis AV Invesco Global Ttl Ret Bd FAM L EUR Acc Wellington Global Bond USD S Ac Pictet Absolute Ret Fxd Inc I USD Quaestio Solutions Funds Gb Mcr Bd I Acc Amundi Rspnb Invest Imp Green Bds I C AXA WF ACT Global Green Bds I Dis EUR BMO Global Absolute Ret Bd F Acc GBP Hdg Aberdeen S Global Bond I Acc USD Fidelity Glb Shrt Dur Inc A-MD-USD Eurizon Absolute Green Bonds Z Acc iShares Green Bd Idx (IE) D Acc EUR JPM Global Strat Bd A perf (acc) USD Amundi Fds Optimal Yld S/T I2 EUR C ERSTE Responsible Bond Global Impact T EIS Global Bond I Fondo Alto Internazionale Obblig A Eurizon Bond Flexible RD EUR Inc

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

2,92 2,88 2,84 2,83 2,82 2,78 2,78 2,77 2,69 2,6 2,54 2,44 2,42 2,38 2,31 2,3 2,11 2,11 1,98 1,94 1,88 1,81 1,8 1,58 1,51 1,51 1,39 1,39 1,36 1,19 0,93 0,88 0,84 0,82 0,73 0,65 0,64 0,63 0,57 0,57 0,48 0,44 0,11 0,07 0,04 -0,09 -0,13 -0,23 -0,25

5,73 3,99 5,22 4,29 3,63 4,59 5,27 7,82 4,6 5,28 2,17 4,44 4,46 7,05 5,31 4,07 2,33 5,98 5,94 4,05 3,05 4,95 8,07 1,74 3,65 3,73 1,48 4,61 1,65 1,14 5,57 2,2 2,05 3,85 2,68 4,47 2,14 2,36 1,52 3,59 1,91 1,3 1,81 1,28 1,41 1,43 1,4 1,98 1,94

EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR CHF EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR

7,17 4,87 3,4 3,14 0,61

14,38 6,12 12,39 2,89 7,42

CHF USD EUR EUR EUR

11,7 10,25 9,06 8,93 8,62 8,61 8,54 8,35 8,02 7,98 7,78 7,7 7,49 7,47 7,33 7,16

9,64 7,13 6,07 7,24 11,05 7,48 5,85 6,09 5,7 10,53 9,14 5,99 11,09 8,11 7,21 6,85

EUR USD USD USD USD EUR USD USD USD USD USD USD USD USD USD EUR

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

4,77 4,72 4,34 4,94 4,62 4,42 4,49 4,38 5,24 3,63 4,6 4,62 3,88 3,65 3,26 3,45 3,05 3,23 4,05 4,21 4,08 3,84 3,87 3,77 4,16 3,92 2,83 3,57 4,12 4,18 4,54 4,25 3,11 4,06 2,52 4,57 2,98 1,96 3,71

3,71 3,7 3,64 2,95 2,45 2,8 3,88 3,08 2,48 2,77 1,37 2,92 2,88 2,99 3,38 2,73 1,1 2,05 1,93 1,78 2,93 3,09

2,47 1,04 0,58 0,83

7 6,89 6,85 6,83 6,75 6,68 6,57 6,56 6,42 6,36 6,31 6,28 6,2 6,12 5,95 5,83 5,81 5,74 5,68 5,66 5,64 5,64 5,54 5,52 5,46 5,35 5,23 5,22 5,18 5,12 5,08 5,02 5,02 5,01 4,96 4,87 4,85 4,82 4,71 4,7 4,58 4,51 4,48 4,44 4,43 4,43 4,32 4,31 4,3 4,29 4,2 4,18 4,16 4,13 4,08 4,07 4 3,99 3,73 3,72 3,71 3,65 3,63 3,61 3,54 3,48 3,47 3,45 3,35 3,28 3,04 2,72 2,68 2,65 2,63

VOLAT. 3 ANNI

7,07 6,24 7,55 5,63 9,72 5,85 6,44 8,14 5,04 7,12 10,19 6,65 5,61 6,16 6,76 6,3 5,07 5,59 8,16 6,06 8,98 5,15 10,54 9,63 4,09 8,11 4,69 3,47 4,75 5,05 6,13 3,34 8,04 11,15 8,61 5,5 2,87 6,26 5,1 9,95 3 6,39 5,18 3,12 5,61 6,01 6,21 8,58 4,11 9,24 3,78 5,34 6,57 4,03 5,27 3,45 4,99 7,01 8,11 4,51 3,05 4,51 4,6 4,56 3,17 5,11 5,55 8,24 4,5 3,03 10,42 4,09 3,37 5,65 3,24

VALUTA

USD EUR EUR USD USD USD EUR GBP USD GBP EUR USD USD EUR EUR CHF EUR EUR EUR EUR USD USD USD EUR USD GBP USD USD EUR GBP USD USD USD USD EUR USD EUR USD USD EUR USD EUR EUR EUR USD USD USD EUR EUR EUR USD USD EUR EUR EUR GBP USD USD EUR USD USD EUR EUR EUR GBP USD USD EUR EUR USD EUR EUR EUR EUR EUR


DATI AL 10 DICEMBRE 2021

I FONDI CON MARCHIO FUNDSPEOPLE 2021 FONDO

MARCHIO

JPM Global Government Bond A (acc) EUR SWC (LU) BF Resp Glbl Abs Rtn AAH CHF Eurizon Absolute High Yield Z EUR Nordea 1 - Flexible Fixed Income BI EUR DNCA Invest Alpha Bonds I EUR Candriam Bds Crdt Opps I EUR Cap BSF Fixed Income Strategies I2 EUR Mediolanum Ch International Bond LH A LUX IM Fidelity Global Low Duration HX Anima Obbligazionario Flessibile F Templeton Global Bond A(Mdis)USD Templeton Global Ttl Ret A(acc)USD

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

US Fixed Income PineBridge USD Inv Grd Crdt X USD Acc PGIM Broad Market US HY Bd USD I Acc NN (L) US Credit P Cap USD TCW Fds MetWest High Yield Bd IU Allspring (Lux) WF $ IG Crdt I $ NetInc Lord Abbett Multi Sector Inc I USD Acc Capital Group US CorpBd (LUX) Z MFS Meridian US Corporate Bond I1 USD PIMCO GIS US Hi Yld Bd Instl USD Acc AXAWF US High Yield Bonds I Cap USD Candriam GF US HY Corporate Bds IG acc Schroder ISF US Dllr Bd C Dis USD AV UBAM - US High Yield Solution IC USD PIMCO GIS Ttl Ret Bd Instl USD Acc TCW Fds Core Plus Bd IU Amundi Fds Pio Strat Inc A USD C Amundi Fds Pio US Bond A2 EUR C JPM Income A (acc) USD Franklin Strategic Income I(acc)USD JPM Global High Yield Bond C (acc) EURH JPM US Aggregate Bond A (dist) USD Pictet-USD Government Bonds P USD Vanguard U.S. Govt Bd Idx $ Acc GS US Mortgg Bckd Secs I Inc USD GS US Dollar Short Dur Bond I Acc USD MS INVF US Dollar Short Duration Bond Z JPM Income Opp A perf (acc) EURH Loomis Sayles US Core Plus Bd N1/A USD

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

Asia Equity JPM Pacific Equity A (dist) USD Fidelity Pacific A-Dis-USD Gamax Asia Pacific A

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

1,4 0,07

VOLAT. 3 ANNI

VALUTA

2,45 2,43 2,4 2,11 2,05 1,84 1,47 1,47 1,34 0,81 -2,46 -3,9

3,66 4,55 6,27 2,31 9,04 2,55 3,54 3,41 5,52

6,35 5,57 5,4 5,73 5,73 4,76 4,03 4,86 4,11 3,9 3,59 2,16 4,52 3,45 3,54 3,17 2,93 2,95 2,66 1,94 2,05 -0,39

9,52 8,8 8,7 8,57 8,32 8,23 8,15 8,05 7,14 7,02 6,1 5,99 5,77 5,66 5,58 5,51 5,39 5,21 4,83 4,77 4,64 4,33 4,23 3,74 2,45 2,24 -0,25

7,39 9,08 7,22 6,32 6,48 8,94 6,15 6,9 8,78 7,47 8,71 4,04 8,28 3,67 3,47 8,28 5,7 6,91 7,32 12,03 3,53 4,84 4,4 1,9 1,65 1,3 7,31

USD USD USD USD USD USD USD USD USD USD GBP USD USD USD USD USD EUR USD USD EUR USD USD USD USD USD USD EUR USD

ABC ABC ABC

15,33 10,76 6,76

18,52 16,18 11,6

15,86 19,77 15,33

USD USD EUR

Asia ex-Japan Equity Matthews Asia Ex Japan Div I USD Acc Fidelity Asia Pacific Opps Y-Acc-EUR MS INVF Asia Opportunity Z GemAsia I Nikko AM Asia Ex-Japan A USD UBS (Lux) ES As Smlr Coms (USD) P-acc Schroder ISF Emerging Asia C Acc USD UBS (Lux) KSS Asian Eqs $ USD P Acc GAM Multistock Asia Focus Equity USD C JPM Asia Growth A (acc) USD T. Rowe Price Asian Opp Eq I USD Mirae Asset Asia Great Consumer Eq I USD Fidelity Sustainable Asia Eq A-Dis-USD LO Funds Asia High Conviction USD PA Schroder ISF Asian Opports A Dis USD AV Invesco Asian Equity C USD AD Threadneedle Asia Ins Acc GBP FSSA Asian Eq Plus I USD Inc FSSA Asia Focus III USD Acc Templeton Asian Growth A(Ydis)USD Invesco Asia Opportunities Eq C USD Acc

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

18,73 16,34 20,55 14,5 13,22 15,32 14,93 14,45 14,99 13,95 13,96 12,93 14,03 13,18 12,35 11,72 12,99 12,74 7,28 10,11

23,16 23,03 20,94 20,35 19,96 19,73 18,44 17,96 17,37 16,83 16,07 15,89 15,31 14,8 14,55 14,48 14,45 13,86 13,22 11,41 10,18

16,4 18,68 20,37 18,54 17,8 15,91 18,93 18,07 18,24 18,39 17,33 17,73 17,76 17,5 19,03 20,31 19,47 15,79 14,77 19,17 18,01

USD EUR USD EUR USD USD USD USD USD USD USD USD USD USD USD USD GBP USD USD USD USD

Australia & New Zealand Equity Aberdeen S AUS Equity A Acc AUD

ABC

10,97

15,94

20,53

AUD

Consumer Goods & Services Sector Equity Pictet-Premium Brands I EUR LO Funds World Brands EUR PA Invesco Glbl Consmr Trnds A USD Acc Fidelity Sust Cnsmr Brds A-Dis-EUR

ABC ABC ABC ABC

18,21 21,47 17,41 14,45

26,91 26,24 21,67 20,71

20,91 18,95 25,75 15,41

EUR EUR USD EUR

1,44 1,22 0,81 -0,28

-0,64 -1,66 6,25 6,91 5,73 6,64

5,06 6,8

EUR CHF EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR USD USD

FONDO

MARCHIO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

VOLAT. 3 ANNI

VALUTA

Gamax Funds Junior A CPR Invest Food For Gens I EUR Acc

ABC ABC

10,01

14,79 14,17

14,55 16,7

EUR EUR

Energy Sector Equity Pictet-Clean Energy I USD BGF Sustainable Energy A2 Eurizon Azioni Energia E Mat Prime

ABC ABC ABC

19,33 19,41 2,11

31,87 30,31 7,24

21,8 19,53 25,97

USD USD EUR

Equity Miscellaneous Pictet-Water I EUR Eurizon Sustainable Global Eq Z EUR Acc Pictet-Nutrition I USD BSF Global Real Asset Securities Z2 USD

ABC ABC ABC ABC

14,71

24,12 14,72 14,55 13,88

17,54 21,12 15,85 16,29

EUR EUR USD USD

Europe Emerging Markets Equity Schroder ISF Emerging Europe C Acc EUR Deka-ConvergenceAktien CF

ABC ABC

11,56 8,65

14,85 11,95

27,07 23,37

EUR EUR

Europe Equity Large Cap DNCA Invest Norden Europe Q EUR MS INVF Europe Opportunity Z BGF Continental Eurp Flex E2 EUR BSF European Opps Extension A2 EUR DNCA Invest SRI Europe Gr I EUR BGF European Focus A2 Comgest Growth Europe EUR Acc Comgest Growth Europe Opps EUR Acc Mirova Europe Environmental Eq I/A EUR NN (L) European Sust Eq I Cap EUR Nordea 1 - Nordic Stars Equity BI EUR Candriam Eqs L Eurp Innovt C EUR Cap BGF European Special Situations A2 Threadneedle (Lux) European Select IE DPAM INVEST B Equities Eur Sust B € Cap Carmignac Pf Grande Europe A EUR Acc Mandarine Active G Threadneedle Pan Eurp Focus Ins Acc GBP Echiquier Positive Impact Europe A UBAM Swiss Equity AC CHF AXAWF Fram Switzerland F Cap CHF Threadneedle European Sel Ins Acc GBP JB Eq Global Excell Eurp EUR B DPAM INVEST B Equities Euroland A Dis Fidelity European Dynamic Gr A-Dis-EUR Aberdeen S Eu Sus n Res Inv Eq A Acc EUR Candriam Sst Eq EMU I € Acc Quaestio Solutions Funds Eur Bt Eq I Acc Candriam Sst Eq Euro I Acc € CS (Lux) Eurozone Quality Gr Eq EB EUR Eleva UCITS Eleva Euroland Sel I EUR acc Eleva UCITS Eleva Eurp Sel I EUR acc UBS (Lux) Eq Eurp Opp Sst (EUR) P acc LO Funds Swiss Equity CHF NA UniInstitutional Eurp Eq Concentrated DPAM Equities L EMU SRI MSCI Index B Fidelity Sustainable Euroz Eq E-Acc-EUR MFS Meridian European Value A1 EUR HSBC GIF Euroland Growth M1C AXAWF Fram Eurozone RI F Cap EUR Eurizon Top European Research Z EUR Acc G Fund Total Return All Cap Europe IC Janus HndrsnPan Eurp A2 EUR Vontobel European Equity A EUR Amundi Fds Eurp Eq Green Imp I EUR C UBS (Lux) EF Euro CountrsOppSust€P JPM Europe Select Equity A (acc) EUR LO Funds Europe High Conviction EUR ND Generali IS SRI Ageing Population AY EUR Threadneedle (Lux) Pan Eur Eq Dv 9EP EUR Allianz Valeurs Durables RC EdR SICAV Euro Sustainable Eq A EUR Amundi Fds Euroland Equity E2 EUR C MFS Meridian European Research A1 EUR Janus Henderson Hrzn Euroland A2 EUR Pictet-Quest Europe Sust Eqs P EUR JPM Europe Equity Plus A perf (acc) EUR iShares Europe Index (IE) Flex Acc EUR Euromobiliare PIR Italia Azionario A

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

25,04 18,68 16,76 17,21 16,16 14 16,43 17,81 15,1 13,25 14,12 15,2 15,58 13,71 13,56 13,61 12,06 15,29 12,9 13,95 14,68 14,11 11,65 12,12 13,09 11,76 11,14 11,28 11,68 10,68

38,42 30,69 26,39 25,84 25,18 23,91 23,62 23,55 23,28 22,93 22,57 22,35 22,05 21,74 21,59 21,44 20,96 20,46 19,52 19,45 19,15 19,12 18,98 18,8 18,4 18,39 18,15 18,14 18,08 17,5 17,5 16,92 16,88 16,84 16,7 16,69 16,56 16,39 16,06 16,04 15,94 15,84 15,84 15,78 15,57 15,56 15,13 14,71 14,5 14,42 14,33 14,32 14,31 13,91 13,78 13,77 13,74 13,73 13,69

16,52 14,82 17,39 18,18 14,38

EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR EUR EUR EUR GBP EUR CHF CHF GBP EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR CHF EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR

11,68

11,54 10,73 13,12 11,27 11,37 9,33 11,92 9,79 9,9 7,5 9,21 8,69 9,12 10,4 9,69 8,62 10,77 11,44 8,18 8,5 9,76 7,82 8,8 6,78 8,69 7,41 8,79

13,98 17,59 18,48 15,92 17,64 14,44 14,48 15,67 14,74 14,09 13,98 14,17 13,55 13,6 15,28 13,9 16,7 15,1 14,16 18,57 16,27 16,63 19,59 19,07 17,88 14,71 13,28 16,65 19,05 17,43 14,69 18,05 17,33 16,88 14,33 16,9 13,9 19,46 16,47 17,46 14,93 16,02 18,35 18,08 16,23 20,8 14,73 21,02 16,92 18,96 17,03 17,98

GENNAIO I FUNDSPEOPLE 101


ANALISI RANKING

DATI AL 10 DICEMBRE 2021

I FONDI CON MARCHIO FUNDSPEOPLE 2021 FONDO

MARCHIO

CS European Dividend Value FB EUR BGF European Equity Income A2 Ofi Fincl Inv RS Euro Eq Smt Beta XL Schroder ISF EURO Equity C Dis EUR AV Fidelity European Div Y-Acc-EUR JPMorgan European Equity FAM L EUR Inc Mirova Euro Sustainable Eq R/C EUR Cleome Index Europe Equities Y EUR Acc Amundi Fds Eurp Equity Cnsv I EUR C New Capital Dynamic Eurp Eq EUR Ord Inc HSBC RIF SRI Euroland Equity AC DPAM L Equities Conviction Research B Fonditalia Equity Europe R Amundi Azionario Val Eurp a dist A Interfund Team Equity Europe A Amundi Fds European Eq Val M2 EUR C AB Eurozone Eq Ptf IX Acc Candriam Sust Europe C Cap Invesco Sus Pan Eurp Stu Eq C € Acc DWS Invest II Eurp Top Div XC AB European Eq Ptf A Acc CS (Lux) European Div Plus Eq EB EUR JPM Europe Strategic Dividend A (acc)EUR Sycomore Shared Growth A Tendercapital Secular Euro Instl € Acc Schroder ISF Eurp Div Mxmsr C Acc EUR

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

Europe Equity Mid/Small Cap Nordea 1 - Nordic Equity Small Cp BP SEK Arca Economia Reale Equity Italia I Wellington Pan Eurp Sm Cp Eq EUR S Ac BGF Swiss Small & MidCap Opps A2 CHF Threadneedle (Lux) Pan Eurp SmCp Opps AE Comgest Growth Eurp Smlr Coms EUR Acc Symphonia Azionario Small Cap Italia T. Rowe Price Rspnb Eurp Smlr Cm Eq IEUR Threadneedle Eurp Smlr Coms Ins Acc GBP Echiquier Agenor SRI Mid Cap Euro B EUR Echiquier Agenor SRI Mid Cap Europe A Echiquier Entrepreneurs A Anima Iniziativa Italia F Sycomore Fund Happy @ Work I Oddo BHF Avenir Euro CR-EUR Oddo BHF Avenir Europe CR-EUR Amundi Fds European Eq Sm Cp A EUR C

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

Financials Sector Equity Jupiter Financial Innovt L GBP A Inc Polar Capital Global Ins A GBP Inc Global Emerging Markets Equity Fidelity Emerging Mkts Foc I-Acc-USD Candriam Sst Eq Em Mkts R € Acc Wellington Emerg Mkt Devpmt USD S Ac Carmignac Pf Emergents F EUR Acc Nordea 1 - Emerging Stars Equity BI EUR Schroder ISF Glbl EM Smlr Coms C Acc USD Capital Group New World (LUX) Z Fidelity Em Mkts A-DIST-USD Heptagon Driehaus Em MktsSust EqCUSDAcc Fisher Invts Instl EM Smll Cp Eq ESG USD GemEquity I GQG Partners Emerging Mkts Eq I EUR Acc JPM Emerging Markets Equity A (dist) USD RWC Global Emerging Markets B USD Threadneedle Global EM Eq Ins Acc GBP Candriam Eqs L Em Mkts C EUR Cap Wellington Emerging Markets Eq USD S Ac Schroder ISF Glb Em Mkt Opps C Acc USD Schroder ISF Em Mkts Eq Alp C Acc USD JPM Em Mkts Small Cap A (acc) perf EUR Capital Group EM Growth (LUX) B JPM Emerging Markets Div A (acc) EUR BGF Emerging Markets A2 Federated Hermes Glb Em Mkts R EUR Acc Aberdeen S EM Sst & Rspnb Invmt EqI Acc$ Amundi Fds Em Mkts Eq Foc I USD C Allianz GEM Equity High Div I EUR

102 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

9,25 8,05 8,96 8,3 7,76

VOLAT. 3 ANNI

VALUTA

13,69 13,52 13,51 13,46 13,12 13,12 12,66 12,63 12,62 12,29 12,11 11,52 11,43 11,05 10,89 10,33 10,29 10,28 10,07 9,96 9,74 9,25 8,52 7,52 6,98 -0,93

16,03 16,57 17,15 20,14 16,52 18,78 18,46 16,47 13,71 14,78 18,77 14,64 16,14 17,8 18,91 24,84 21,56 16,74 15,62 15,84 20,4 14,39 20,25 13,21 16,66 19,86

EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR

18,04 15,33 18,41 16,09 14,36 15,65 14,32 14,33 13,7 16,03 9,03 10,07 10,21 7,69

28,63 25,79 24,33 23,54 22,34 22,06 20,79 19,9 19,06 17,5 17,41 17,39 16,64 16,39 14,78 13,9 13,83

19,14 19,5 18,45 15,62 18,73 17,99 18,43 20 18,75 15,24 15,09 17,61 21,56 16,18 18,73 17,02 22,34

SEK EUR EUR CHF EUR EUR EUR EUR GBP EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR

ABC ABC

13,19 7,85

18,71 9,1

23,61 19,05

GBP GBP

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

15,77 12,58 15,68 10,21 12,16 11,11 13,46 12,41 14,33 14,21 12,33

19,92 19,3 19,13 19,09 18,68 18,21 18,18 18,02 17,92 17,86 17,86 17,62 16,85 16,75 16,69 16,36 15,85 15,52 15,27 15,15 15,08 14,66 14,62 13,56 13,53 13,49 13,36

18,23 19,21 18,96 20,81 20,19 21,49 17,89 19,35 17,97 22,75 19,89 17,03 19,87 25,37 22,17 19,85 20,99 20,87 20,63 20,18 18,21 19,27 19,92 19,98 20,75 18,88 19,06

USD EUR USD EUR EUR USD USD USD USD USD EUR EUR USD USD GBP EUR USD USD USD EUR USD EUR USD EUR USD USD EUR

7,96 7,51 7,94 7,93 7,76 8,18 5,29 6,05 5,92 7,54 10,13 6,33 6,33 5,85 5,9 4,38 6,26 4,76 -0,27 19,38 19,82

13,51 10,99 10,71 9,59 11,93 12,99 9,73 11,65 9,41 13,36 10,34 10,65 9,14

FONDO

MARCHIO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

VOLAT. 3 ANNI

VALUTA

Schroder ISF Em Mkts A Dis USD AV Allspring (Lux) WF EM Eq I USD Acc Vontobel mtx Sust EmMkts Ldrs I USD Templeton Emerging Markets A(Ydis)USD CSIF (Lux) Equity Emerging Mkts QB EUR JPM Emerging Mkts Opps A (acc) USD Eurizon Equity Emerging Mkts LTE Z Acc Pictet-Emerging Markets Index I USD iShares EmergMkts Idx (IE) Flex Acc GBP Vontobel Emerging Markets Eq A USD

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

10,46 9,11 11,62 9,41 7,84 11,02 7,36 9,38 8,77 7,23

12,11 11,69 11,47 11,39 11,37 11,22 10,77 10,34 9,59 7,93

19,76 20,37 17,39 20,49 18,71 19,84 19,06 18,85 19,27 17,5

USD USD USD USD EUR USD EUR USD GBP USD

Global Equity Large Cap GAM Star Disruptive Gr Instl USD Acc Artisan Global Discovery I USD Acc MS INVF Global Insight Z AMP Capital Global Companies I USD Acc Vontobel Clean Technology I EUR Artisan Global Opportunities I EUR Acc Pictet - Global Envir Opps I USD DPAM INVEST B Eqs NewGems Sust A Dis T. Rowe Price Glb Foc Gr Eq A USD Schroder ISF Glb Clmt Chg Eq C Acc USD MS INVF Global Opportunity Z Threadneedle (Lux) Global Focus W CPR Invest Glbl Dsrpt Opp R EUR Acc Aberdeen S Global Inno Eq A Acc GBP Fonditalia Millennials Equity T UBAM 30 Global Leaders Equity IHC USD Capital Group New Pers (LUX) ZL Seilern World Growth CHF H R Robeco Global Consumer Trends D € DPAM INVEST B Equities World Sust A Dis Aviva Investors Glbl Eq Endur I USD Acc Robeco Sust Global Stars Eqs Fd EUR Nikko AM Global Equity A USD Acc Pictet-Security I USD Robeco Sustainable Glbl Stars Eqs D EUR DPAM Equities L World SRI MSCI Index F Loomis Sayles Global Gr Eq Q/A USD Wellington Glbl Quality Gr USD S Ac Man GLG RI Global Sustainable Gr I USD DNCA Invest Beyond Global Leaders I EUR Fundsmith Equity I EUR Acc Candriam Eqs L Glbl Demography C EUR Cap Legg Mason MC Glb L-T Uncons S GBP Acc JPM Global Focus A (dist) EUR Eurizon Azionario Intl Etico Vanguard ESG Dev Wld All Cp Eq IdxEURAcc State Street World ESG Index Eq I USD Pictet-Global Megatrend Sel I USD Vanguard Glb Stk Idx $ Acc Amundi IS MSCI World IE-C Russell Investments Glb Lw Crbn Eq A USD Fundquest Ethisworld B RobecoSAM Glbl Gndr Eqlty Eqs I EUR Fidelity Global Focus A-Dis-USD Artisan Global Equity I USD Acc BNY Mellon Long-Term Glbl Eq USD C Acc Carmignac Investissement A EUR Acc AXAWF Global Factors-Sust Eq I Cap USD Ardevora Global Long Only Eq C GBP Acc Fidelity World A-Dis-EUR CS (Lux) Security Equity BH CHF Ninety One GSF Glb Frchs I Acc USD MS INVF Global Quality Z Federated Hermes Imp Opps Eq X USD Acc Dimensional Global Core Equity USD Acc Mediolanum Innovative Thematic Opport L iShares Dev Wld ESG Scrn Idx(IE)FlexDis£ L&G World Equity Index I GBP Acc Ninety One GSF Glb Qual Eq Inc I Inc USD Fidelity World FAM L Acc MS INVF Global Brands A USD Pictet - Global Thematic Opps-I GBP Mirabaud Sustainable Glbl Fcs A USD Acc Pictet - Quest Global Equities I EUR

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

28,26

35,07 31,3 29,6 29,21 28,76 28,29 28,2 27,86 27,66 27,34 27,21 26,89 26,86 26,77 26,33 26,3 25,29 25,04 25,02 24,69 24,07 23,63 23,28 22,97 22,8 22,41 22,12 22,04 21,69 21,24 21,2 21,11 21,03 21,01 20,51 20,28 20,19 19,68 19,64 19,6 19,54 19,51 19,51 19,37 19,18 18,99 18,99 18,79 18,66 18,6 18,58 18,52 18,31 18,23 18,14 18,01 17,93 17,92 17,72 17,71 17,71 17,58 17,57 17,43

20,68 18,3 24,69 16,65 19,2 16,9 17,51 19,13 19,78 19,57 18,74 15,82 20,97 19,46 18,44 16,36 18,48 19,89 17,73 15,52 17,94 17,72 17,01 18,05 17,6 17,08 17,27 16,74 16,8 16,29 14,9 17,41 16,29 19,58 19,06 17,99 17,62 17,77 18,06 18,3 17,95 17,16 16,8 16,68 17,54 16,34 18,81 15,78 18,56 18,75 23,33 15,81 15,1 20,02 19,57 17,7 18,27 18,12 14,73 18,99 14,36 17,98 16,02 16,12

USD USD USD USD EUR EUR USD EUR USD USD USD USD EUR GBP EUR USD USD CHF EUR EUR USD EUR USD USD EUR EUR USD USD USD EUR EUR EUR GBP EUR EUR EUR USD USD USD EUR USD EUR EUR USD USD USD EUR USD GBP EUR CHF USD USD USD USD EUR GBP GBP USD EUR USD GBP USD EUR

23,92 15,79 18,84 18,75 19,59 21,34 19,52 24,13 21,81 19,79 19,96 19,13 19,63 19,74 17,57 17,42 16,45 18,5 17,56 14,88 14,73 18,34 19,1 17,61 13,4 17,79 13,63 17,87 12 13,26 12,97 14,8 15,23 14,49 12,86 12,55 14,32 14,56 17,23 15,99 9,3 14,97 14,48 11,86 15,47 15,99 15,71 12,91 13,46 13,21 15,75 14,07 16,19 11,25


DATI AL 10 DICEMBRE 2021

I FONDI CON MARCHIO FUNDSPEOPLE 2021 FONDO

MARCHIO

LUX IM ESG Pictet Future Trends EX Guinness Global Equity Inc D USD Dist Vontobel Global Equity A USD Ardevora Global Equity B GBP Acc MFS Meridian Global Equity A1 USD MFS Meridian Global Rsrch Focus A1 USD RobecoSAM Global SDG Equities S EUR Acc MS INVF Global Brands Eq Inc Z LGT Sustainable EF Global (EUR) IM Fidelity Global Equity Inc I-Acc-USD Comgest Growth World USD Acc Fidelity FIRST All Country Wld I-Acc-GBP AB SICAV I Low Volatility Eq S1 USD Acc LGT Sustainable Equity Global E USD DWS Invest ESG Equity Income XD Amundi Fds Glb Eq Sust Inc I2 EUR C AZ Fd 1 AZ Eq Glb Gr A-AZ Acc M&G (Lux) Glb Dividend CI USD Acc Pictet SmartCity I dm GBP Fidelity Global Dividend I-Acc-EUR Capital Group WorldDivGrw (LUX) Z BL-Equities Dividend A EUR LUX IM Blackrock Global Equity Div FX BNY Mellon Global Equity Inc USD C Inc CS (Lux) Global Div Plus Eq EB USD Fidelity Global Dividend FAM A acc Anima Valore Globale A State Street Glbl ESG Scrn Defv Eq I Antipodes Global F USD Acc Schroder ISF Glb Div Mxmsr C Acc USD Mediolanum BB Dynamic Intl Val Opp LA

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

Global Equity Mid/Small Cap Nordea 1 - Global Climate & Envir BI EUR Threadneedle (Lux) Glb Smlr Coms IE BNP Paribas Climate Impact Privl C Vanguard Global Small-Cap Idx USD Acc L&G Global Small Cap Eq Idx C GBP Acc

ABC ABC ABC ABC ABC

Greater China Equity JPM China A-Share Opps C (acc) EUR Schroder ISF China A E Acc USD Matthews China Small Coms Fd I USD Acc JPM China A (dist) USD Eurizon Equity China A Z Acc UBS(Lux) Invm CHN A Opp USD P Acc USD Robeco Chinese Equities D € Schroder ISF Greater China C Acc USD BNP Paribas China Eq Cl D UBS (Lux) EF Greater China (USD) P Aberdeen S All China Equity A Acc USD UBS (Lux) EF China Oppo(USD) P USD acc Fidelity China Consumer Y-Acc-USD Templeton China A(acc)USD FSSA Hong Kong Growth III USD Acc Invesco Greater China Equity A USD Acc Threadneedle China Opps Ins Acc GBP Fonditalia Equity China T

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

Healthcare Sector Equity CS (Lux) Digital Health Equity SB USD Polar Capital Biotech S Inc AB International HC AX USD Acc Fidelity Global Health Care A-Dis-EUR JPM Global Healthcare C (acc) USD Variopartner MIV Global Medtech P1 CHF Janus Henderson Glb Life Scn I2 USD BGF World Healthscience A2 Pictet-Health I USD Pictet-Biotech PUSD Franklin Biotechnology Discv A(acc)USD

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

10,25 13,01 14,66 13,28 12,4 12,68

VOLAT. 3 ANNI

VALUTA

17,28 17,28 17,24 17,18 16,94 16,93 16,72 16,33 16,27 16,03 15,9 15,78 15,59 15,16 14,98 14,97 14,61 14,47 14,16 13,64 13,35 13,22 12,62 11,9 11,56 11,23 10,67 9,3 8,6 7,32 5,01

18,56 15,85 16,44 15,9 18,33 16,39 14,36 13,67 16,7 13,67 13,23 17,17 14,79 16,68 14,4 16,13 23,18 21,98 17,58 14,1 15 12,53 16,35 16,88 15,42 14,43 20,94 13,72 15,21 21,37 19,03

EUR USD USD GBP USD USD EUR USD EUR USD USD GBP USD USD EUR EUR EUR USD GBP EUR USD EUR EUR USD USD EUR EUR USD USD USD EUR

17,72 20,7 15,17 11,46

29,37 28,9 26,27 16,45 14,88

19,36 19,63 19,78 22,53 22,63

EUR EUR EUR USD GBP

19,99

19,13 13,23 16,44 15,44 15,05 11,03 13,02 9,71 10,02 11,14 9,17 9,17 5,88

36 33,14 32,73 24,33 23,27 21,42 20,66 19,39 19,3 14,98 13,7 10,95 10,23 9,8 9,05 8,83 8,42 7,65

19,86 17,02 17,66 22,85 20,58 19,83 21,71 19,8 20,37 19,86 21,41 19,17 20,29 20,05 17,08 19,57 20,22 20,17

EUR USD USD USD EUR USD EUR USD USD USD USD USD USD USD USD USD GBP EUR

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

18,3 17,78 13,56 15,18 16,14 14,78 14,79 12,16 8,67 5,39

24,79 20,19 18,11 16,71 15,76 15,52 15,14 14,54 13,41 10,83 7,6

25,98 22,84 14,87 14,24 16,17 17,33 17,81 14,49 16,4 21,62 23,67

USD USD USD EUR USD CHF USD USD USD USD USD

India Equity Schroder ISF Indian Opports E Acc USD PineBridge India Equity Y Schroder ISF Indian Equity C Acc USD

ABC ABC ABC

16,42 11,99 13,22

20,13 16,98 16,13

21,65 20,02 22,07

USD USD USD

Industrials Sector Equity DWS Smart Industrial Technologies LD

ABC

11,35

19,09

23,14

EUR

14,33 11,45 12,73 16,8 11,81 12,87

8,27 8,78 11,52 10,01 9,44 9,98 9,41 10,47 10,07 9,29 5,84 8,8 5,05 1,96

23,53 18,5

FONDO

MARCHIO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

VOLAT. 3 ANNI

VALUTA

Infrastructure Sector Equity MS INVF Global Infrastructure Z

ABC

7,5

9,95

15,61

USD

Japan Equity FSSA Japan Equity III USD Acc JPM Japan Equity A (dist) USD Threadneedle Japan Ins Acc GBP Matthews Japan Fund I GBP Acc GAM Star Japan Ldrs B EUR Acc Jupiter Japan Select L EUR Acc T. Rowe Price Japanese Equity I EUR Capital Group Japan Eq (LUX) B Baillie Gifford WW Japanese B JPY Acc Janus Henderson Hrzn Jpn Smr Coms A2 USD Invesco Japanese Eq Adv C JPY Acc Vanguard Jpn Stk Idx $ Acc iShares Japan Index (IE) Flex Acc USD Eurizon Sustainable Japan Equity R Acc Aberdeen S Jpn SmlrComs A Acc GBP

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

20,39 15,7 11,26 10,8 9,29 9,38 10,61 8,36 10,77 6,77 10,22 7,99 8,37 4,12 7,19

23,14 18,9 16,01 14,63 14,54 14,36 14,09 14,01 12,44 12,28 10,67 10,56 10,26 8,06 6,36

19,62 17,22 17,19 17,86 18,36 17,62 18,59 17,85 17,78 19,65 17,82 16,3 16,47 16,72 19,79

USD USD GBP GBP EUR EUR EUR EUR JPY USD JPY USD USD EUR GBP

Latin America Equity DWS Invest Brazilian Equities LC DWS Invest Latin American Eqs FC Schroder ISF Latin American A Dis AV Threadneedle Latin America Retial Acc

ABC ABC ABC ABC

12,14 8,87 4,09 -2,14

8,79 8,62 0,67 -6,16

37,77 32,38 32,64 34,19

EUR EUR USD GBP

Long/Short Equity GAM Star Alpha Technology USD Inc JPM US Hedged Equity I (acc) USD MW TOPS UCITS A GBP Pictet TR - Mandarin I USD Neuberger Berman US L S Eq USD I Acc Eleva UCITS Eleva Abs Ret Eurp S EUR acc Carmignac Pf L-S Eurp Eqs F EUR Acc Pictet TR - Atlas I EUR ANIMA Star High Potential Europe Prestig Anima Alto Potenziale Europa A Man GLG Innovation Eq Alt IN USD Acc LUX IM ESG Ambienta Alpha Green DXL Janus HndrsnAbsolute Return A2 GBP

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

14,2

0,4 1,66

17,84 13,23 9,43 9,38 9,1 7,95 7,33 6,7 6,55 6,34 6,12 3,77 2,91

11,09 7,85 12,36 7,53 8,79 3,81 8,36 7,76 4,7 4,64 5,79 5,88 2,51

USD USD GBP USD USD EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR GBP

Natural Resources Sector Equity BGF World Mining A2 Aberdeen S WldResEq S USD Acc

ABC ABC

12,81 8,3

21,25 11,71

28,44 23,14

USD USD

Precious Metals Sector Equity DWS Invest Gold and Prec Mtl Eqs FC BGF World Gold A2

ABC ABC

8,89 5,24

19,28 14,62

36,74 36,54

EUR USD

Real Estate Sector Equity Janus Henderson Hrzn GlblPtyEqsI2USD Janus Henderson Glb Rl EstEqIncClI1qUSD DPAM INVEST B RealEst Eur Sus Div F Allianz European Real Estate Sec AT EUR

ABC ABC ABC ABC

11,6 11,66 8,81 8,28

14,76 14,4 10,35 8,89

18,02 17,02 17,7 16,08

USD USD EUR EUR

Technology Sector Equity JPM US Technology A (dist) USD Allianz Global Artfcl Intlgc W EUR BGF World Technology A2 Franklin Technology A Acc USD Fidelity Global Technology A-Dis-EUR Janus Henderson Glb Tech&Inno I2 USD Pictet - Robotics I dy EUR Polar Capital Global Tech Inc CS (Lux) Robotics Equity SB USD Pictet-Digital PUSD

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

34,31 33,88 31,04 24,71 28,72 22,81 29 21,73 14,84

41,89 40,68 40,5 38,49 34,68 34,42 32,53 32,13 22,72 15,74

24,24 26,24 22,19 21,1 20,25 19,19 21,76 18,23 22,35 17,92

USD EUR USD USD EUR USD EUR USD USD USD

UK Equity Large Cap Liontrust GF Spec Sits C3 Instl Acc £ Threadneedle (Lux) UK Equity Income IG

ABC ABC

10,21 6,04

11,16 9,26

14,37 16,82

GBP GBP

US Equity Large Cap Blend DPAM Equities L US SRI MSCI Index F Franklin US Opportunities A(acc)USD Allspring (Lux) WF USAllCpGr I USD Acc Fiera Capital US Equity B Acc JPM US Select Equity Plus A (acc) USD JPM US Select Equity A (acc) USD Amundi Inv US Equity X AAF-Parnassus US Sust Eqs C EUR Acc StocksPLUS™ Instl USD Acc Amundi Fds US Pioneer Fund A USD C

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

19,1 22,19 23,4 20,3 17,26 17,45

28,11 27,86 27,6 25,69 24,86 24,74 24,07 23,82 23,53 23,5

18,25 20,26 22,71 18,12 18,71 19,05 18,96 16,34 19,43 17,57

EUR USD USD USD USD USD EUR EUR USD USD

6,31 11,12 6,81 8,03 9,02 4,69 3,77 3,66

17,78 17,84

GENNAIO I FUNDSPEOPLE 103


ANALISI RANKING

DATI AL 10 DICEMBRE 2021

I FONDI CON MARCHIO FUNDSPEOPLE 2021 RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

VOLAT. 3 ANNI

FONDO

MARCHIO

JPM US Equity All Cap C (acc) USD Eurizon Equity USA Z Acc DPAM Capital B Eqs US Idx B EUR Cap iShares US Index (IE) Flex Acc USD Vanguard U.S. 500 Stk Idx $ Acc Wellington US Research Eq USD S Ac AB Select US Equity S1 USD Acc State Street US ESG Scrn Idx Eq P USD Pictet-USA Index P USD AXA Rosenberg US Enh Idx Eq Alp A $ Acc JPM America Equity A (dist) USD Amundi Fds Pio US Eq Rsrch E2 EUR C Interfund Equity Team USA A AXA Rosenberg US Equity Alpha A USD Acc

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

17,72 14,83 15,39 17,43 17,24 16,6 17,48 16,79 16,67 16,53 16,53 14,02 12,86 14,8

23,49 23,33 23,01 22,94 22,76 22,74 22,68 22,44 22,04 21,92 21,87 21,54 21,32 20

20,1 18,67 18,65 18,87 18,49 19,3 17,73 18,83 18,48 18,33 19,96 18,68 19,09 19,44

USD EUR EUR USD USD USD USD USD USD USD USD EUR EUR USD

US Equity Large Cap Growth MS INVF US Growth I Brown Advisory US Sust Gr USD C Acc JPM US Growth A (dist) GBP Edgewood L Sel US Select Growth A USD AB American Gr Ptf AX USD Acc Allspring (Lux) WF USLrgCpGr IUSD Acc EdR US Growth I MS INVF US Advantage I Brown Advisory US Equity Growth $ B Seilern America USD U R Amundi Fds Pio US EqFundmGr M2 EUR C Legg Mason CB US Lg Cp Gr B USD Dis(A) Ninety One GSF American Fran A Inc USD BL-Equities America B USD Findlay Park American USD Vontobel US Equity A USD

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

33,22 25,96 25,41 24,44 24,98 24,57 23,41 23,97 22,42 18,35 19,34 18,51 17,12 17,55 15,66

38,96 34,02 31,9 30,32 29,62 28,84 28,65 28,22 28,18 26,41 25,8 24,39 23,87 21,25 20,92 17,92

26,25 17,91 21,27 17,92 17,35 18,46 18,72 22,08 18,86 18,44 18,1 18,98 16,97 18,52 16,16 17,87

USD USD GBP USD USD USD USD USD USD USD EUR USD USD USD USD USD

US Equity Large Cap Value DPAM CAP B Eq US Div Sus F Threadneedle US Eq Inc Z Inc GBP Heptagon Yacktman US Equity C USD Acc DWS Invest CROCI US Dividends USD IC JPM US Value A (dist) GBP NN (L) US High Dividend P Cap USD

ABC ABC ABC ABC ABC ABC

12,83 13,06 14,16 12,8 8,76 9,36

19,55 17,36 16,77 15,36 13,53 13,44

18,81 16,77 15,62 20,39 21,09 17,84

EUR GBP USD USD GBP USD

US Equity Small Cap T. Rowe Price US Smlr Cm Eq A USD Brown Advisory US SmlrComs Dollar B Acc Alger Small Cap Focus I US

ABC ABC ABC

16,37 15,52 18,78

23,28 21,07 17,36

20,22 24,05 24,15

USD USD USD

Convertibles Franklin Glbl Convert Secs I(acc)USD Calamos Global Convertible A USD Acc Lazard Convertible Global PC EUR JPM Global Convert (EUR) A (dist) EUR CQS Glbl Sust Cnvrtible C USD Hdg Acc UBS (Lux) IF Global Convert Bonds YA Alma US Convertible Fd I EUR Hedged Cap MS INVF Global Convertible Bond A USD UBS (Lux) BS Convt Glbl € P-acc Schroder ISF Glb Convert Bd C Acc USD BPER Intl SICAV Global Convertible Bond UniInstitutional Global Conv Sustn EUR A UBAM Global Convertible Bond AHC CHF G Fund European Convertible Bd IC EUR Macquarie Global Convertible B EUR acc Groupama Convertibles ID Ellipsis Convertible Risk Adjusted SEUR

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

15,06 11,2 11,07 7,44 9,55 8,63 8,15 7,74 6,97 7,34 6,62 6,06 5,17 4,36 4,87 3,82 3,11

18,8 15,35 14,55 12,66 12,64 12,43 12,42 12,14 10,82 10,79 10,29 9,56 8,6 6,96 6,34 5,15 4,6

14,47 12 12,83 12,61 8,91 12,51 17,27 10,12 12,86 9,46 12,43 9,33 10,85 6,68 8,78 5,7 5,95

USD USD EUR EUR USD CHF EUR USD EUR USD EUR EUR CHF EUR EUR EUR EUR

Commodities Broad Basket NN (L) Commodity Enhanced I Cap USD

ABC

4,16

8,46

13,36

USD

Alternative Miscellaneous BSF Global Event Driven Z2 USD Lyxor Epsilon Global Trend I Fort Global UCITS Contrarian B EUR Acc Lyxor/Tiedemann Arbitrage Strat I USD GS Alternative Trend I Acc USD Alpi Hedge A Leadersel Event Driven B Acc

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

5,98 3,26 3,07 4,84 3,07 2,08 1,96

6,05 4,91 4,63 4,22 4,18 3,23 1,87

5,18 7,2 9,26 4,82 7,47 6,31 9,18

USD EUR EUR USD USD EUR EUR

Global Macro PGIM QMAW KS Abs Ret USD IAcc Amundi Fds Multi-Strat Gr M2 EUR C

ABC ABC

8,03 4,52

9,71 7,17

7 6,33

USD EUR

104 FUNDSPEOPLE I GENNAIO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

VALUTA

FONDO

MARCHIO

JPM Global Macro Opps A (acc) EUR Amundi Fds Abs Ret MS M2 EUR C Fulcrum Diversified Absolute Ret F € Inc Amundi SF Abs Ret Mlt-Strat Cntrl H ND H2O Largo IC EUR GMO SGM Major Markets Investment A USD Eurizon Absolute Prudent R Acc Invesco Global Targeted Ret Z EUR Acc

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

Market Neutral Aegon Global Eq Mkts Netrl GBP C Acc Man GLG Alpha Select Alt IL GBP MW Systematic Alpha UCITS B USD BSF European Absolute Return D2 EUR BMO Real Estate Eq Mkt Netrl B Acc EUR Exane Funds 2 Exane Pleiade B EUR Acc Janus HndrsnGlbl Equity MN I2 USD Exane Funds 1 Exane Ceres Fund A Blackstone MN Sysmc Crdt A Fndr USD LGT Sustainable Equity Mkt Netrl E USD Pictet TR - Agora I GBP

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

6,19 8,22 4,85 5,26 3,58 1,53

Multialternative Nordea 1 - Alpha 15 MA BI EUR NN (L) Alternative Beta I Cap USD Nordea 1 - Alpha 10 MA BI EUR BCV Liquid Alternative Beta B (USD) LFIS Vision UCITS Pers Str IS Acc Franklin K2 Alt Strats I(acc)USD Pictet TR - Div Alpha J EUR HSBC GIF Multi-Asset Style Factors IC

5,35 2,22

VOLAT. 3 ANNI

VALUTA

4,75 3,98 3,22 2,36 1,88 0,96 0,3 -0,47

4,45 5,16 4,99 4,4 4,05 4,51 1,59 3,13

EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR EUR

1,65

11,61 7,21 6,8 6,03 4,82 3,87 3,77 2,57 1,66 1,11 -0,87

10,57 8,64 4,9 5,08 2,34 4,11 3,53 3,6 2,12 3,47 6,58

GBP GBP USD EUR EUR EUR USD EUR USD USD GBP

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

9,75 6,4 5,88 5,08 5,03 4,25 1,56 0,99

12,28 9,1 7,88 7,05 6,18 5,38 2,29 1,26

10,06 7,13 6,8 8,28 5,99 5,9 3,3 4,04

EUR USD EUR USD EUR USD EUR EUR

Aggressive Allocation Mediolanum BB MS Glbl Sel L A UniRak Nachhaltig A DPAM HORIZON B Active Strategy A Eurizon Manager Selection MS 70 Eurizon Progetto Italia 70 PIR BL-Global 75 B EUR First Eagle Amundi International AU-C FvS - Multi Asset - Growth I LUX IM ESG Generali InvmtsDiversStrat HX Eurizon AM Sicav Obiettivo Equilibrio A Carmignac Profil Réactif 75 A EUR Acc

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

10,09 7,92 8,56 7,74

14,3 13,67 13,65 12,68 12,42 10,19 9,93 9,73 9,58 8,76 7,35

11,84 10,12 12,31 12,54 15,07 7,89 14,9 10,12 17,07 9,23 9,4

EUR EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR EUR EUR EUR

Allocation Miscellaneous LUX IM Innovation Strategy HX Carmignac Pf Emerg Patrim A EUR Acc JPM Total Emerging Mkts Inc A (mth) USD UBS (Lux) KSS As GlStr Bal$ HKD P-acc Mediolanum BB Financial Income Strat LA Euromobiliare Equity Mid Small Cap A CS Carmignac Emerg Mkts Mlt-Ast B USD HSBC GIF Mgd Solu Asia Focus Inc AM2 AZ Fd1 AZ Allc Asset Timing A-AZ BancoPosta Orizzonte Reddito A Gestielle Profilo Cedola III

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

16,61 11,56 9,95 8,78 8,68 8,36 7,11 6,13 5,19 4,81 1,19

16,57 13,45 14,63 11,01 14,76 11,47 11,86 8,76 8,62 10,2 9,14

EUR EUR USD HKD EUR EUR USD USD EUR EUR EUR

Cautious Allocation GS Global MA Cnsv I Acc USD Schroder ISF Glbl MA Bal C Acc EUR Allianz Capital Plus WT EUR Amundi Fds Global MA Cnsrv M2 EUR C Amundi Fds Glb MA Trg Inc A2 EUR C UniRak Nachhaltig Konservativ A Anima Crescita Italia F UBAM Multifunds Allocation 30 AC USD Amundi Fds Euro MA Trgt Inc M2 EUR QTI D BlackRock Multi Asset Cnsrv Sel D AccEUR Arca Economia Reale Bilan Italia 30 P PBFI Access Capital Presv (USD) C (acc) Dachfonds Südtirol I T Invesco Pan European Hi Inc A EUR QD Etica Rendita Bilanciata I ODDO BHF Polaris Moderate DRW EUR NEF Ethical Balanced Conservative I SWC (LU) PF Resp Select (EUR) AA 8a+ Nextam Obbligazionario Misto R Allianz Dyn MltAst Stgy SRI15 I EUR

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

8,96 8,72 8,63 8,32 8,16 7,97 7,89 7,72 7,41 6,72 6,6 6,45 6,27 6,06 6,04 5,81 5,61 5,55 5,51 5,5

7,6 8,68 5,89 5,23 7,47 6,44 9,29 7,01 6,93 6,42 8,31 4,58 5,56 9,2 5,84 5,17 4,85 5,86 5,73 4,8

USD EUR EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR EUR EUR USD EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR

1,07

0,24 -1,3

1,75 1,93

6,65 6,21 6,7

4,49

5 8,01 6,84 5,42

4,72 1,81

6,06 4,56 5,32 4,87 3,18

5,66 3,98 5,09 3,65 3,72 3,93 3,69 3,32 3 3,54


DATI AL 10 DICEMBRE 2021

I FONDI CON MARCHIO FUNDSPEOPLE 2021 FONDO

MARCHIO

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

Pharus SICAV Conservative A EUR Acc BSF European Select Strategies I4 EUR Amundi Fds Mlt Asst Sust Fut I EUR C Pictet-Multi Asset Global Opps I EUR Raiffeisen-Nachhaltigkeit-Solide I A PBFI Access Cpl Prsv (EUR) C (acc) Amundi Obbl Più a distribuzione A DPAM L Patrimonial A JPM Global Income Cnsrv C (acc) EUR Allianz MultiPartner - Multi20 Nordea 1 - Balanced Income BI EUR Anima Forza Moderato A Butler Credit Opps CHF Ins Fdr Pld Candriam Sst Defesv Asst Allc I € Acc CS (Lux) Portfolio Yield CHF A Eurizon Conservative Allc R EUR Acc Raiffeisen Nachhaltigkeit Div I A SWC (LU) PF Resp Select (CHF) AA Amundi Fds Mlt Asst Rl Ret I EUR C Eurizon Diversificato Etico Eurizon Manager Selection MS 10 New Millennium Balanced World Cnsrv I LUX IM UBS Active Defender HX DNCA Invest Eurose I EUR Ninety One GSF Glb MA Inc A Acc USD Anima Vespucci F M&G (Lux) Optimal Income CI EUR Acc Ellipsis European Credit Allocation SEUR M&G Optimal Income Fam L Acc EUR Acc Eurizon AM Sicav Social 4 Future A Natixis Conservative Risk Prty I/A EUR SWC (LU) PF Resp Relax (CHF) AA Eurizon AM Sicav Obiettivo Stabilità A M&G (Lux) Conservative Allc CI EUR Acc Etica Obbligazionario Misto R Vontobel Multi Asset Defensive E EUR

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

2,65 3,66 3,89 3,15 3,4 3,7 2,5 2,94 3,46 2,73 2,71 2,18

Flexible Allocation R-co Valor C EUR Varenne Valeur A-EUR BL-Global Flexible USD B AQR Global Risk Parity UCITS A1 USD Acc BL-Global Flexible EUR A FvS Multiple Opportunities II I Raiffeisen-Nachhaltigkeit-Mix R A Sidera Funds Balanced Growth B Acc Odey Opportunity I EUR Acc EIS Flexible Equity Strategy 3 I Candriam L Mlt-Asst Inc & Gr C EUR Inc Lyxor Invmt Fds Flexible Allc I EUR Raiffeisen-GlobalAll-StrategiesPlus S T Kairos Cerere Eurizon AM Sicav Global Dynamic Allc I Comgest Growth Global Flex I EUR Acc BNY Mellon Glbl Rl Ret (EUR) C Acc PIMCO GIS Dyn Mlt-Asst Instl EUR Inc Invesco Balanced-Risk Allc C EUR Acc Capital Group EM Tot Opp (LUX) B Invesco Balanced-Risk Select Z EUR Acc BNY Mellon Global Real Ret (GBP) C Inc Lyxor Planet A - EUR EIS Flexible Plus 4 I EIS Tactical Global Risk Control I EIS Eurozone Asymmetric Strategy I AXAWF Optimal Income F Cap EUR pf BSF Dynamic Diversified Growth I2 EUR LO Funds All Roads SH GBP NA EuroFundLux - Climate Change ESG B BlackRock ISF Market Advtg Strat B € Acc ANIMA Global Macro I EUR Epsilon Fund Enh Const Rk Contrib I€ Acc Euromobiliare Science 4 Life A M&G (Lux) Dynamic Allocation CI EUR Acc MS INVF Global Bal Rsk Contr FOF A JPM Global Multi Strategy Inc A (div)EUR LUX IM ESG Eurizon Contrarian Appr EX

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

7,58 7,96 10,52 7,91 7,2 7,73 6,64 6,19 5,97

2,79 2,57 1,83 2,48 2,81 2,3 2,35 2,1 2,78 2,55 3,6 2,52 2,4 2,37 2,04 1,31 1,01 1,83 1,46

VOLAT. 3 ANNI

VALUTA

5,5 5,47 5,31 5,3 5,23 5,21 5,19 5,17 5,04 4,98 4,91 4,7 4,67 4,62 4,43 4,28 4,28 4,21 4,16 4,14 4 3,86 3,83 3,82 3,75 3,62 3,54 3,4 3,31 3,23 3,13 3,07 3,03 3,02 2,53 1,89

4,27 6,75 5,4 4,4 4,75 4,33 4,19 5,31 5,42 4,27 3,68 6,19 4,96 4,57 6,73 5,78 2,82 5,32 6,35 3,04 4,47 4,82 5,23 8,71 5,18 4,66 7,16 4,86 6,69 6,74 3,95 4,54 3,35 8,93 3,18 3,03

EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR CHF EUR CHF EUR EUR CHF EUR EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR EUR EUR EUR EUR EUR CHF EUR EUR EUR EUR

13,74 12,59 12,45 10,82 10,64 10,63 9,96 9,83 9,33 9,2 9 8,99 8,66 8,6 8,6 8,5 8,38 8,17 8,13 8,11 8,1 8,07 7,83 7,64 7,57 7,25 7,11 6,95 6,8 6,05 5,97 5,92 5,9 5,66 5,63 5,14 4,92 4,9

17,07 9,17 9,1 8,83 8,88 9,11 8,87 8,31 8,13 9,74 5,87 6,61 6,37 8,2 8,94 7,23 7,54 5,38 8,83 13,86 8,81 7,49 7,12 7,56 7,58 8,8 9,9 6,11 5,08 5,8 11,39 5,43 5,07 7,69 12,37 6,64 9,37 8,35

EUR EUR USD USD EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR USD EUR GBP EUR EUR EUR EUR EUR EUR GBP EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR EUR

FONDO

Nordea Stable Performance FAM L EUR Acc MS INVF Global Balanced Income Z Sidera Funds Equity Global Leaders B Acc EIS Flexible Beta 6 I EIS Flexible Plus 3 I MS INVF Global Balanced Z EIS Flexible Plus 7 I Cap SUMUS Strategic Large EUR Sub B Cap EIS Multiasset Risk Overlay I Interfund System Evolution Tikehau Income Cross Assets C Acc EUR EIS PIP Flexible 2 I Planetarium Anthilia White C EUR EIS Flexible Beta 5 I Eurizon AM Sicav Abs Ret Solu U EIS PIP Flexible 1 I AZ Fd1 AZ Eq Global Infras A-AZ Acc

5,12 5,51 5,07 5,39 5,53 5,2 4,78 5,14 4,48 3,14 4,44 5,05 5,51 3,95 4,84 1,97 3,79 4,45 3,3 3,06 3,18

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

RENDIMENTO ANNUALIZZATO 5 ANNI 3 ANNI

VOLAT. 3 ANNI

VALUTA

4,89

5,75

EUR

2,55

4,64

6,53

EUR

4,93

4,59

7,28

EUR

1,51

4,53

3,01

EUR

2,92

4,5

3,21

EUR

2,82

4,5

6,21

EUR

4,14

3

EUR EUR

2,49

4,01

7,95

1,92

3,41

3,58

EUR

2,15

3,4

5,29

EUR

3,15

3,22

5,47

EUR

0,48

2,26

2,4

EUR

1,59

2,12

3,43

EUR

0,1

1,69

2,68

EUR

1,07

4,7

EUR

-1,06

0,77

5,12

EUR

0,11

17,34

EUR

Moderate Allocation Man AHL TargetRisk I USD Janus Henderson Balanced A2 USD Carmignac Pf Patrimoine Europe F EUR Acc BGF Global Allocation A2 GSF II GS Strat Fac Allc I USD Acc T. Rowe Price Glb Alloc I USD Acatis Gané Value Event Fonds A BGF ESG Multi-Asset A2 EUR SWC (LU) PF Sust Balanced (EUR) AA NN (L) Pat Bal Eurp Sust P Cap EUR H ii MFS Meridian Prudent Wealth I1 USD Capital Group Glob Alloc (LUX) Z Amundi Fds Global Mlt-Asst E2 EUR C Ruffer Total Return Intl I GBP Cap Etica Bilanciato R JPM Global Balanced A (acc) EUR Arca Economia Reale Bilan Italia 55 P

4,61 5,43 5,13 4,88 5,69

MARCHIO

NEF Ethical Balanced Dynamic I Acc Eurizon AM Sicav Social 4 Planet R L&G Diversified EUR C EUR Acc DJE - Zins & Dividende XP (EUR) Invesco Global Income Z EUR AD-GI DPAM L Balanced Conservative Sust B Investimenti Strategici ESG C M&G (Lux) Income Allocation C EUR Acc Mediolanum Ch Provident 2 Anima Forza Equilibrato A Eurizon Manager Selection MS 40 UBS (Lux) SICAV 1 All Rounder$ USD P A First Eagle Amundi Income Builder IU-QD JSS GlobalSar Balanced EUR P EUR dist Franklin Income A(Mdis)USD Etica Impatto Clima I BGF Global Multi-Asset Inc A2 FvS Multi Asset - Balanced I LUX IM UBS Asia Balanced Inc HX DPAM HORIZON B Balanced Flexible B JSS Sust Mlt ast Thmc Bal CH P CHF dist Anima Magellano F Carmignac Patrimoine A EUR Acc Triodos Impact Mixed Neutral EUR R Inc Schroder ISF Glbl MA Inc C Acc USD AXAWF Select Infra I EUR JPM Global Income A (div) EUR LGT Alpha Indexing Fund CHF B Fidelity glb Mlt Ast IncA-QInc(G)-SGD BancoPosta Mix 3 A Eurizon AM Sicav Obiettivo Controllo A Carmignac Profil Réactif 50 A EUR Acc Nordea 1 - Stable Return BP EUR Eurizon AM Sicav Global Stars A AZ Fd1 AZ Allc Bal FoF A-AZ Fd Acc Fondo Alto Bilanciato A

ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC ABC

12,81

15,03

8,42

USD

12,17

14,9

11,34

USD

13,57

6,65

EUR

8,55

13,06

12,03

USD

8,93

12,55

7,77

USD

10,08

12,47

11,57

USD

9,34

12,3

12,92

EUR

7,85

12,21

8,4

EUR

7,36

11,53

9,13

EUR

6,5

11,23

8,76

EUR

10,51

11,18

6,37

USD

8,58

10,65

6,04

10,46

11,06

EUR

5,32

10,02

6,87

GBP

GBP

6

9,61

10,13

EUR

6,51

9,56

8,99

EUR

9,51

11,65

EUR

5,37

9,39

6,39

EUR

9,36

8,52

EUR

9,27

10,69

EUR

6,22

9,18

6,32

EUR

6,25

9,17

12,37

EUR

5,67

9

7,48

EUR

5,17

8,34

7,26

EUR

5,27

8,23

10,98

EUR

4,31

8,17

8,7

EUR

4,22

8,05

9,72

EUR

4,73

8,04

7,49

EUR

6,23

8,03

7,99

USD USD

5,68

7,9

11,72

5,22

7,85

8,93

EUR

5,45

7,77

11,85

USD

7,66

8,84

EUR

7,5

8,38

USD

5,44 5,13

7,37

8,77

EUR

7,26

12,88

EUR

4,69

7,26

6,82

EUR

4,98

7,23

8,76

CHF EUR

7,06

9,39

1,8

7,03

6,77

EUR

4,57

6,77

6,86

EUR

4,47

6,61

11,04

USD

6,22

8,56

EUR

3,8

5,96

9,68

EUR

3,82

5,78

8,62

CHF

3,88

5,54

8,78

SGD

2,98

5,53

7,44

EUR

2,16

5,34

5,53

EUR EUR

3

5,26

7,19

2,73

5,21

5,82

EUR

3,77

4,22

7,48

EUR

1,88

3,76

7,31

EUR

0,39

3,47

9,45

EUR

GENNAIO I FUNDSPEOPLE 105


CON STILE METAFINANZA di Massimo Siano

106 FUNDSPEOPLE I GENNAIO


LA METAFINANZA UN MODO NUOVO PER FARE BUSINESS Nelle mie presentazioni cerco di andare oltre quello che insegnano alla Business School mescolando provocatoriamente sogno e realtà, ironia e tradizione, mistero e razionalità senza mai essere conformi a quelle dei concorrenti. resentazioni con foto di oggetti, frasi e di soggetti che estraniati dal loro abituale contesto emergono con forza iconica apparentemente irreali, misteriosi, enigmatici. Ecco come sono solito lavorare con i clienti istituzionali italiani. L’ultima opera riguardava un power point con la foto di un gettone telefonico, un paio di scarpe Lidl (talvolta indossate anche da me, al posto delle classiche scarpe di cuoio), le case popolari di Arnold Circus: tutti elementi funzionali per descrivere il futuro valore delle criptovalute. Perché quella degli ETP sulle criptovalute nel mercato del Sud Europa è la mia ultima sfida. Il compito di noi operatori finanziari non è quello di chiarire il presente o spiegare il passato come capita ancora di vedere in qualche presentazione, ma è quello di andare oltre (“metafisica” dunque nel senso etimologico del termine: “oltre la fisica” in questo caso oltre il valore odierno di un asset focalizzandosi sui lati chiari e oscuri delle opportunità e minacce future), per focalizzarsi solo sulla complessità della realtà futura, ciò che ne sta alla base, le causazioni che danno luogo al valore di quell’attivo anche con la provocazione se si rileva il metodo comunicativo più efficace. Ho introdotto

P

gli ETC (Exchange Traded Commodities) in Italia nel 2007 quasi per caso. Alla domanda “cosa ne sa lei di materie prime e come può venderle in Italia? Risposi: “Moltissimo, ho vissuto per anni a Torino in un quartiere pieno di spacciatori”. E così fui assunto. A uno dei noiosissimi panel finanziari a cui ho partecipato mi mettevano sovente per ultimo e obbligato ad ascoltare ripetitivi grafici. Io, non lavorando per un brand conosciuto, dovevo crearlo rompendo l’anonimato così mi misi a parlare del mutuo personale a Londra durante la crisi dei subprime solo con dettagli di liti familiari. Terminai dicendo “alla fine son tranquillo perché ho comprato oro fisico”. Oro fu l’unica commodity menzionata e solo

ERNÖ GOLDFINGER Architetto e designer di mobili di origini ungheresi, ha contribuito a rendere popolare il movimento moderno in Gran Bretagna.

all’ultima frase. Da quegli applausi capii che quella comunicazione assurda era in realtà la più efficace e non copiabile dai concorrenti imprigionati da un ereditato cliché. Anche ai miei dipendenti chiedo di andare oltre l’ordine e l’ordinario. Per fare un esempio: ho fatto dei colloqui e poi scelto per affiancarmi nel mio lavoro alcuni giovani di provenienza alto borghese. Certo ho spiegato loro gli aspetti più tecnici del lavoro, ma li ho accompagnati con me a vivere delle esperienze “diverse”: dialogare con persone vicino alla tossicodipendenza, assistere a concerti punk con clienti fino alle 3 di notte per poi partecipare la mattina seguente a eventi in Borsa Italiana magari ancora con lo stampo anarchia in mano con inchiostro indelebile. Cosa c’entra tutto questo con la distribuzione dei prodotti finanziari? Tutto. Perché poi sono state esperienze da raccontare e condividere anche con i clienti, a volte utilissime per rompere il ghiaccio. Pranzi, cene, presentazioni pause caffè con i clienti magari con Leonardo Sciascia, Milton Friedman ed Ernö Goldfinger ospiti speciali nel dialogo. Spero diffondano questo approccio metafisico con la loro pipa, non più quella di Magritte, mentre io, magari ormai in pensione, tornerò alla mia vecchia passione: i tornei di Risiko con gli amici di sempre. GENNAIO I FUNDSPEOPLE 107


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