LETTERE A UNO PSICOANALISTA
Gentile Professore, sono una di quelle donne, di cui spesso si parla e poco si sa: una donna che subisce da anni aggressioni morali e fisiche da chi, al momento del matrimonio, aveva giurato di prendersi cura di lei. Invece, giorno dopo giorno, quest’uomo, che non riesco più a chiamare “mio marito”, aumenta la sua pressione su di me, fatta di ingiustificata gelosia, controlli ossessivi, domande inquisitorie, minacce.
Sono spaventata, anzi terrorizzata: intorno a me, a parte i figli, diventati la mia unica ragione di vita, c’è ormai solo il vuoto. Non posso coltivare neppure il rapporto con un’amica, né avere una persona con cui confidarmi; ho perso 1