Francesco Frigione, psicologo e psicodrammatista analitico junghiano, affronta in questo articolo il difficile e delicato tema della violenza intrafamiliare. Le vittime di questi soprusi, abusi e violenze sia fisici, verbali, morali, soffrono durevolmente di insicurezza nel far ricorso alla propria autenticità psicologica e si sentono incapaci di affrontare in maniera spontanea le relazioni con il prossimo e di far fronte a numerose situazioni della propria esistenza. Frigione affronta la questione oltre che attraverso il contributo della sua professionalità e personale riflessione, anche citando il contributo di Jung, Freud, Lacan. Descrive la questione sottolineando, infine, il ruolo della prevenzione e della collettività sensibilizzata al disagio delle categorie più deboli (donna, bambino, anziano, diverso, straniero, povero, escluso ecc.) così che si possa far la differenza nel comprendere e nell'intervenire prima che la violenza lasci le sue dolorose e indelebili tracce.