LETTERE A UNO PSICOANALISTA
Gentile professore, il recente episodio del formarsi di una macchia celeste nelle acque antistanti il Monte della Misericordia, a Casamicciola (un comune dell’isola d’Ischia), ha evocato fantasmi geologici apocalittici, grazie alla superficialità di qualche politico e dei media nazionali che ne hanno amplificato immediatamente, e senza verifica, l’annuncio. Anche se, di certo, non si deve alla comparsa di un cratere vulcanico, ugualmente il fenomeno è preoccupante: con buona probabilità si tratta della conseguenza dell’esplosione di un dotto fognario che corre sotto la superficie marina e che lì sta riversando i liquami. L’isola vive economicamente di turismo, dal quale dipende quasi per intero il suo benessere presente e futuro, eppure dedica un’attenzione bassissima alla cura del proprio patrimonio naturale, alla preservazione e al mantenimento di quelle meraviglie che, senza alcun merito, abbiamo ereditato dall’amore per la terra dei nostri antenati e dall’opera della natura: fosse anche per una mera questione di lucro – e non di coscienza ecologica – ci dovremmo aspettare una vigilanza attiva da parte delle amministrazioni pubbliche, degli operatori privati, della cittadinanza. Invece avviene esattamente il contrario. Sebbene si contino dei gruppi attivi sul territorio, consapevoli dei problemi e impegnati in alcune significative campagne ecologiche, il loro lavoro non arriva a smuovere la coscienza della collettività, la quale affronta con sufficienza e inerzia questioni da aggredire urgentemente e con forza. 1