Ecoenergia marzo-aprile 2009

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interviste

“Orgogliosi di questo innovativo impianto” L’impianto a biomasse di Asiago è ormai giunto in dirittura d’arrivo: la rete di teleriscaldamento è già parzialmente in funzione, alcuni importanti edifici sono già riscaldati (ospedale, contrà Pennar, alberghi) e un buon numero di utenze private gode già del calore dell’impianto. Siamo in presenza di un impianto innovativo, per certi aspetti unico nel suo genere in Europa, che è capace di garantire in loco la filiera completa del legno. Che permette di produrre localmente e utilizzare nello stesso luogo il legno per ottenere calore ed energia: ovviamente ne traggono vantaggio i cittadini per le loro abitazioni, gli enti pubblici, le scuole, le strutture sanitarie e altri edifici che hanno stipulato un’apposita convenzione con Vi.energia. Ma soprattutto ne trae vantaggio l’ambiente montano vicentino, che con questo progetto compie un passo decisivo per il suo futuro, assicurandosi calore ed energia da fonti pulite e rinnovabili, riducendo così le emissioni di anidride carbonica e favorendo il risparmio per i suoi cittadini. L’impianto è dotato di sistema di gestione computerizzato, automazione, misure e controllo del tipo più avanzato oggi esistente. Sono previsti tutti i dispositivi di sicurezza e protezione necessari secondo la normativa tecnica, in maniera da garantire un funzionamento sicuro dell’intero impianto. Dal punto di vista ecologico e ambientale l’impianto di Asiago presenta alcuni vantaggi indiscutibili rispetto ad impianti per la produzione di calore basati esclusivamente su combustibili fossili tradizionali quali il gasolio e il metano. La biomassa è infatti una

Il presidente di Vi.energia, Franco Miranda, può festeggiare la conclusione dei lavori: “Un progetto di grande spessore, il primo in Veneto e unico in Europa. Un grande risultato per la Provincia di Vicenza”

fonte di energia rinnovabile. Il suo sfruttamento a fini energetici segue un ciclo naturale chiuso. Per la biomassa il bilancio dell’anidride carbonica si può considerare neutro: ne risulta un contributo nullo della combustione del legno rispetto al temuto fenomeno di lento riscaldamento dell’atmosfera, meglio noto come effetto

serra. L’anidride carbonica liberata nella fase di combustione bilancia il carbonio fissato nella pianta durante il suo ciclo vegetativo. La centrale di cogenerazione dell’impianto in oggetto sarà, come sopra evidenziato, equipaggiata con efficienti sistemi di depurazione dei fumi, mediante i quali si garantisce il rispetmarzo/aprile -

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