Numero Diciassette

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OTOGRAFANDO TORINO Magazine

Numero Diciassette Maggio 2012

Evento del mese: III° Book fotografico “On air” Evento passato: Contest “B&W” 10 domande a... Julie de Waroquier Irene Casu Cercate “Fotografando Torino Magazine” su Facebook

Approfondimenti: Mentalgassi: street attitude App fotografiche StickyGram Premio Pulitzer 2012 La foto del mese: Angelo Gagliano Appuntamenti del mese

fotografando torino magazine


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FTm Magazine di fotografia, immagine, arte DIRETTORE EDITORIALE Stefano Scaramuzzo REDATTORE Davide Melchionna PROGETTO GRAFICO Marie Hackbarth

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CONTENUTI

Recensioni

In copertina: “Ferri” di Eleonora Daghino, vincitrice del contest fotografico “B&W”.

Libri

5

Film

6/9 11

Editoriale Berlino - Diario di bordo

Attrezzatura

Evento del mese

Foto del mese

III° Book fotografico “On air”

Appuntamenti

26 27 28 29 30

Evento passato

12/14

Contest fotografico “B&W” Dieci domande a...

15/17

Julie de Waroquier

18/19 20/22

23/24 25

Irene Casu Approfondimenti

Mentalgassi: street attitude

App fotografiche

StickyGram e Premio Pulitzer 2012

LEGAL & DISCLAIMER Il copyright delle immagini e dei testi presenti su FTm è di proprietà esclusiva dei rispettivi Autori. FTm è un free magazine distribuito digitalmente in formato elettronico: la sua diffusione o ridistribuzione non costituisce reato, anzi è il mezzo con il quale far conoscere FTm e le opere in esso pubblicate. Tuttavia, la riproduzione anche parziale di tutto ciò che in esso è contenuto, senza il consenso esplicito dei detentori dei diritti, è severamente vietata e punibile a norma di legge. FTm viene controllato attentamente prima di essere distribuito, tuttavia può contenere errori sfuggiti a tale controllo. Ci scusiamo anticipatamente per qualsiasi problema derivante da queste inaccuratezze. La redazione di FTm non può comunque in nessun modo essere ritenuta responsabile per qualsiasi danno provocato, direttamente o indirettamente, dalle informazioni contenute nel magazine.

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EDITORIALE

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aggio. E’ arrivato il momento per Stefano di lasciare la città di Berlino, rientrare a Torino e tornare a fotografare con il gruppo di Fotografando Torino. Ci regala, quindi, il suo ultimo articolo del Diario di bordo. Il mese scorso, si è svolto il Contest fotografico “B&W” e, in questo numero, vi parleremo di come è andata, del vincitore e di tutte le fotografie realizzate. Complimenti ad Eleonora Daghino per la sua fotografia vincente. L’attività del mese, invece, è il III° Book fotografico “On air”, presso il maneggio gestito dalla nostra amica e modella Marta, nei pressi di Castelnuovo Don Bosco (AT). Tutti i dettagli li trovate nell’articolo.

Come sempre, nella sezione approfondimenti vi parliamo di novità fotografiche e suggerimenti per migliorare la tecnica. Per l’esattezza del gruppo di street art Mentalgassi, del Premio Pulitzer 2012, delle numerose applicazioni fotografiche per cellulari e di StickyGram, il sito che stampa le fotografie di Instagram come magneti. In questo numero, abbiamo sottoposto alle fatidiche “10 domande...” l’amica del gruppo, Irene Casu e la fotografa francese, Julie de Waroquier. La foto del mese, invece, è di Angelo Gagliano. Il suo leone in posa, ricorda molto la sinuosità del corpo di una donna. Complimenti all’autore. Nelle ultime pagine il calendario, aggiornato con gli eventi più interessanti del mese. Buona lettura e buona luce!

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Fotografando Torino


BERLINO DIARIO DI BORDO

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Ich bin ein Berliner. John F. Kennedy, 26 giugno 1963

}

olitamente, quando visito una città, giro per la strada con il naso all’insù cercando di scoprire le cose più impensabili. A Berlino, invece, bisogna camminare anche con il naso all’ingiù perché la maggior parte delle bellezze sono anche per terra. E non mi riferisco solo alla linea di mattoni, ricordo eterno del muro, ma anche per le piccole piastrelle con su scritti nomi e numeri di ciò che Berlino e la Germania non vogliono dimenticare. Berlino è così: è una città che a prima

vista non ci scommetteresti un euro ma, poi, se scavi e vai a fondo, scopri delle bellezze inaspettate. Perché dietro la scorza di un palazzo in apparenza semi abbandonato, ci trovi un mondo brulicante di meraviglie. Purtroppo i turisti, e soprattutto quelli italiani, si fermano alle apparenze, alla Berlino turistica, fatta di monumenti e gadget e foto ricordo. Seguendo quelle guide turistiche, ovvie e scontate, che ti portano a bere il caffé da Starbucks o a vedere le cere di Madame Tussaud. Allora, voglio provare io a scrivere un percorso, sulla base delle mie esperienze e dei miei gusti. Probabilmente a molti non piacerà, ma ci provo lo stesso. m

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Fondamentale, se viaggiate da soli, crearvi una playlist musicale che vi accompagni in alcuni pezzi di percorso. Negli altri, toglietevi le cuffie e gustatevi i suoni e i rumori che giungono intorno a voi. Playlist: Radio Dervish, Centro del mundo, album: Centro del mundo (2001) Il nostro percorso inizia da Alexanderplatz perché, volenti o nolenti, questo è il centro ufficiale della Berlino orientale. Prendetevi il tempo necessario (ma non troppo) per vedere ciò che c’è qui: Fernsehturm, Alexanderhaus e Berolinahaus, Haus des Lehrers e Kongresshalle, Haus der Statistik, Haus des Reisens, Haus der Elektroindustrie (oggi Alex 6), Haus des Berliner Verlags (oggi Pressehaus Gruner & Jahr), l’hotel Park Inn (dalla cui sommità, si effettua una specie di bungee jumping), la Galeria Kaufhof BerlinAlexanderplatz, la stazione ferroviaria, Brunnen

der Völkerfreundschaft (la Fontana dell’amicizia tra i popoli), e Urania-Weltzeituhr (l’orologio del tempo del mondo). Inoltre, proseguendo, troverete il Rotes Rathaus (il municipio di Berlino), la Marienkirche, il Neptunbrunnen (la fontana dedicata al dio Nettuno) e il MarxEngels-Forum. Spostatevi alle spalle del municipio e perdetevi nel Nikolaiviertel (il quartiere Nikolai), nelle sue stradine e davanti alla Nikolaikirche. Proseguite per quella strada, vi ritroverete sul fiume Sprea e, seguendo il corso del fiume, sbucherete al Museumsinsel (l’Isola dei Musei), dove potrete trovare la Berliner Dom (il Duomo), l’Altes Museum, il Neue Museum, l’Alte Nationalgalerie, il Bode Museum, il Pergamonmuseum e l’Ägyptisches Museum. Playlist: Lucio Dalla, Futura, album: Dalla (1980)

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A d e s s o prendete la famosa Unter den Linden (la via sotto i tigli) e percorretela tutta fino al fondo: vi troverete davanti la Brandeburger Tor, in tutta la sua grandezza. Ora avete tre scelte: - andare a sinistra e vedere il Denkmal für die im Nationalsozialismus ermordeten Juden Europas e il Denkmal für die im Nationalsozialismus verfolgten Homosexuellen (i due monumenti alle vittime del nazionalsocialismo), fino ad arrivare al centro pulsante di Postdamer Platz e il Sony Center. Playlist: Sophie Hunger, Walzer für Niemand, album: Monday’s ghost (2008) - andare dritti e attraversare tutto il Großer Tiergarten, vedere il Sowjetisches Ehrenmal (Memoriale per i soldati sovietici) e arrivare alla Siegessäule (l’angelo della vittoria). Se avete ancora forza nelle gambe, potete proseguire ed arrivare fino al Zoologischer Garten (reso famoso dal libro Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, di Christiane F. del 1978 e, del successivo film, nel 1981). Playlist: David Bowie, Helden (versione tedesca di Heroes), album: Heroes (1977) - andare a destra e visitare il Bundestag (o Reichstag, come è noto ai più) e il Paul-LohseHaus.

Bene. In circa due-tre ore, se non siete

entrati nei musei o nei palazzi, avete visitato la Berlino da cartolina. La vostra vita da turisti “classici” è finita. Siete pronti per buttarvi nella Berlino vera, quella vissuta. Spostatevi verso Oranieburger Straße e potrete vedere due meraviglie culturali: il C/O Berlin e il Tacheles. Del primo ve ne ho già parlato nel Numero Quindici. Il Tacheles, invece, ritengo che sia il più grande museo di arte contemporanea gratuito del mondo. Qui gli artisti ci vivono e hanno il loro studio di arte (fotografia, scultura, pittura e molto altro ancora). L’edificio, un magazzino in fase di demolizione, fu occupato da un collettivo di artisti nel 1990. Per rispetto del lavoro degli artisti, non è possibile fotografare l’interno e questo è un motivo in più per visitarlo. Un consiglio: il lotto del terreno è stato acquistato da una banca ed è previsto l’abbattimento del Tacheles. Ufficiale o no che sia la chiusura, è meglio sbrigarsi a vederlo. Nella stessa via, trovate la Neue Synagoge (la Nuova Sinagoga), costruita tra il 1859 e il 1866, fu distrutta sia durante la Notte dei cristalli nel 1938, in parte dai bombardamenti della II° Guerra Mondiale e, nel 1958, m

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dalle autorità della DDR che decisero di abbatterla. Nel 1995, dopo sette anni, terminarono i lavori di ristrutturazione. Consiglio di visitare la zona di Hackescher Markt – il vecchio quartiere ebraico, di entrare nel Hackescher Höfe, un palazzo che racchiude otto cortili pieni di locali e di negozi, tra cui il famoso Ampelmann, di cui vi parlerò in un altro momento. Affianco all’ingresso dell’Höfe, potete visitare un altro cortile in cui trovare l’Anne Frank Zentrum, un museo dedicato ad Anne Frank, all’interno dell’Haus Schwarzenberg, un vivace centro culturale dove la storia entra nell’attualità. Fu in questo edificio, sede di una fabbrica di scope e spazzole, che l’imprenditore non vedente Otto Weidt offrì lavoro e salvezza a decine di ebrei nel drammatico periodo delle

deportazioni. Potete trovare anche due locali molto caratteristici e fermarvi a bere una bella birra tedesca. Ritornando ad Alexanderplatz, potete prendere la U-Bahn 5, in direzione Hönow, e scendere alla fermata di Frankfurter Tor. Playlist: Paul Kalkbrenner, Train, album: Berlin calling (2008) Vi troverete nel mezzo della Karl-Marx Allee, una strada che inizia ad Alexanderplatz, dirigendosi verso est, con sei corsie stradali e

due strisce di verde. Fu ribattezzata Stalinallee, in occasione del 70° compleanno di Stalin (21 dicembre 1949) e rinominata nel 1961, con il nome attuale. Rappresentò negli anni cinquanta l’opera architettonica più ambiziosa della Repubblica Democratica Tedesca, nello stile architettonico stalinista, detto Zucherbäckerstil (stile “torta nuziale”). Camminando verso Warschauer Straße, arriverete all’East Side Gallery e all’Oberbaumbrücke, il famoso ponte coperto che unisce il quartiere di Friedrichshain a Kreuzberg. Playlist: The Smiths, There is a light that never goes out, album: The Queen is dead (1986) A questo punto, vi mancheranno solo il Check Point Charlie, situato sulla Friedrichstraße e la Gedächtniskirche, tra le cose “famose” da vedere. In realtà mancano parecchie cose: ogni palazzo, ogni strada, ogni piazza racchiudono storie e architetture degne di essere visitate e conosciute. Così come ogni murales sui palazzi, ogni opera d’arte sparsa per la città, ogni persona con cui parlare. Non rinunciate a sdraiarvi nei numerosi parchi, a smarrirvi nei mercatini, nelle enormi fermate sotterranee della U-Bahn o sopraelevate della S-Bahn, a scoprire angoli della città che, solo con curiosità, potrete conoscere. Non abbiate fretta di spostarvi, muovetevi con calma, immersi nel mondo berlinese. Ultimi due consigli: fondamentale mangiare il kebab a Berlino, dato che è nato qui e non in Turchia (manonmidire!) e il tipico curry wurst. Per merenda, un classico Berliner (simile al bombolone italiano). E per il bambino che c’è in voi, non perdetevi il Lego Store di Tauentzienstraße 20. Vi aspetto qui. Berlino - Diario di bordo, consultabile all’indirizzo: www.stefamuzzo.wordpress.com

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As acit, quia excearum eum nem qui occum iscil ipitae. Lore ressus ipitatia plignis et inumque as voluptatiur mil im quidell igendis aut fuga. Enienit, sapero etur? Qui blaboriae eum quiam ut lique volum hiliquam eum sitatem. Et quae. Nam, quo tendaec abore, a ipideli tatiamet lique dolupta vollit re voluptatas re, officimus, tem que ne lam, quiae voloreiur arit quam quia voluptam ipsunt ommolupid exceris eosam excepero dis et uteces et es modi dollendus rerspernat. Dam facculpa quam quibus aruptat emporro ilicia quam, ea ad qui sinciaerci dellacea aut unt. Mendipsunt utem rest qa ipsandam hiciusd aniatur asi tores es earum cuscium labo. Et aut quam, sit, illaut facerit omnimil maximusam voloriatust eum niae. Ene sitaeperrum quidebitium volor aut unt, sus eos illabor eperis re, illandi as ex explacc aboresequat quostistotat re, utem arcid qui tem eiusandisti doleseq uideles accus reribus mo tem hilia numque volupit aut odipici quiae esequi aspelibus modiore stestis con nihilis ra parciditinus quae cusa vidit hillab ium quat aut aliquas eaquibus doloreperum veliquo torem ni nume pror sit, sum, endigendus eic tem que exce

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TWITTER.COM/FOTOTORINO

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i svolgerà Domenica 13 Maggio, il III° Book fotografico “On air”. Dopo il successo dei primi due, che si sono svolti in collina a Torino e presso Almese, il II° Book si terrà presso il Maneggio della nostra amica e modella Marta, nei pressi di Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti. Il book avrà il tema libero, ogni fotografo lavorerà direttamente con la propria modella e sarà responsabile dell’allestimento, dell’organizzazione e della gestione del proprio set fotografico. Si potranno utilizzare tutti gli spazi verdi del maneggio, il laghetto (dotato di barca e pontile) e gli animali presenti al suo interno: cavalli, pony e ciuchi. Per motivi organizzativi, il book si svolgerà con un numero chiuso di 10 fotografi con rispettive modelle, ma gli organizzatori cercheranno di fissare una seconda data per permettere a tutti gli amici del gruppo FO.TO.

di parteciparvi. Il book fotografico durerà tutto il giorno e sarà un lavoro lungo e faticoso, sia per i fotografi sia per le loro modelle. Ringraziamo anticipatamente tutti gli amici e amiche che parteciperanno a questa nuova attività del gruppo, soprattutto l’amica Marta per la disponibilità di concederci il suo maneggio.

Auguriamo a tutti buona luce!

Sul prossimo numero, vi parleremo di come si è svolto il book, vi mostreremo alcune fotografie, con i commenti dei partecipanti e delle modelle.

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CONTEST FOTOGRAFICO “B&W”

Mercoledi? Pioggia! Giovedi? Pioggia! Venerdi? Pioggia! Sabato? Sole! Come, prego? Sole?! Siii Sole! (per la cronaca… domenica? Pioggia!)

Il meteo voleva tenderci un altro scherzetto ma sabato 21 Aprile il sole ci ha tenuto compagnia per quasi l’intera giornata facendoci portare a termine il contest fotografico organizzato qualche tempo prima. Il contest era molto semplice. Lo scopo principale era ritrovarsi per fotografare e approfondire un tema mai affrontato prima dal gruppo: il bianco e nero. I partecipanti: Eleonora Daghino, Filippo Savio, Michael De Luca, Daniele Alessio, Chiara Melotto, Irene Casu, Valentina Rabajoli, Barbara Fondacaro, Massimiliano D’Urso, Maurizio De Conti, Roberta Cipriani, Angelo Gagliano, Davide Melchionna, Luciana Orlando e Sonia

Garuccio si sono avventurati nel Parco del Valentino con le proprie reflex per dare forma a questa espressione di fotografia quanto mai banale. La forza di questo contest era il tema libero, scattare quello che più ci piace, quello che più ci emoziona e riuscire a trasmetterlo al pubblico sia di Facebook sia alla giuria che ha votato le foto dei candidati. La giuria tecnica è stata composta da un pittore torinese, un designer (a-saket.blogspot. it) e un fotografo professionista (www.s1visual. it), tre visioni diverse di arte ma tutte competenti e pronte a mettersi in gioco per questa volta. Le fotografie sono visibili sulla pagina Facebook di Fotografando Torino e sul sito internet.

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Davide Melchionna


Nome

Titolo

Valutazione Tecnica

Valutazione Punteggio Punteggio Emozione Giuria* Facebook**

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

Eleonora Daghino Filippo Savio Michael De Luca Michael De Luca Daniele Alessio Chiara Melotto Irene Casu Valentina Rabajoli Barbara Fondacaro Massimiliano D’Urso Barbara Fondacaro

Ferri Untitled Bicicletta Bambina con foglie Buttati prima tu Untitled Tacita contemplazione Untitled 2 Luci e ombre Ambrogio Radici

13 (5 - 4 - 4) 14 (4 - 5 - 5) 12 (4 - 4 - 4) 11 (4 - 4 - 3) 10 (2 - 5 - 3) 11 (4 - 4 - 3) 10 (4 - 4 - 2) 12 (4 - 4 - 4) 11 (4 - 5 - 2) 12 (4 - 4 - 4) 10 (4 - 3 - 3)

13 (5 - 4 - 4) 12 (4 - 4 - 4) 12 (5 - 3 - 4) 12 (4 - 4 - 4) 12 (4 - 4 - 4) 11 (3 - 4 - 4) 12 (5 - 4 - 3) 10 (3 - 3 - 4) 10 (5 - 3 - 2) 8 (1 - 3 - 4) 9 (2 - 4 - 3)

12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26

Angelo Gagliano Davide Melchionna Valentina Rabajoli Maurizio De Conti Eleonora Daghino Irene Casu Roberta Cipriani Davide Melchionna Luciana Orlando Luciana Orlando Roberta Cipriani Maurizio De Conti Sonia Garuccio Sonia Garuccio Angelo Gagliano

Thor TOBike Untitled 1 Altri tempi Cappuccini Bocciolo Strisce Escalation Solitudine vintage Percorso Fiore Ferri corti Panca Sedie Sete

-

La classifica è stata stilata tenendo presente: * in caso di parità del voto tecnico, il punteggio Facebook maggiore; ** in caso di parità del voto popolare, la classifica segue l’ordine alfabetico. La Giuria tecnica è composta da: - Andrea Sacchetto (designer), Emanuele Selva (fotografo) e Mimmo Lepore (pittore).

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13 13 12 11,5 11 11 11 11 10,5 10 9,5

44 36 20 31 36 30 27 22 20 25 26 17 17 15 14 13 11 9 9 8 8 6 5 4 3 2


Emanuele Selva, oltre a valutare le 11 fotografie finaliste, ha anche dato un commento ad ognuna di esse. Ve li riportiamo qui. Eleonora Daghino Ferri “Ottimo l’uso della luce, forse avrei usato un filtro.” Filippo Savio Untitled “Bellissima l’inquadratura, avrei usato un polarizzatore.” Michael De Luca Bicicletta “Buona la composizione, ma avrei aspettato un momento migliore.” Michael De Luca Bambina con foglia “Ottima composizione, apprezzo il soggetto scentrato. Avrei accentuato il contrasto.”

Chiara Melotto Untitled “Anche se non emoziona, la tecnica funziona.”

Daniele Alessio Buttati prima tu “Foto molto ben riuscita, ottimo il bokeh.”

Irene Casu - Tacita contemplazione “Composizione ben fatta, avrei accentuato il contrasto.”

Valentina Rabajoli Untitled 2 “Idea interessante, ma forse avrei tagliato di più persona e bici vere.” Barbara Fondacaro Luci e ombre “Il soggetto è migliorabile, ma il gioco della luce è ben studiato.” Massimiliano D’Urso - Ambrogio “L’ombra è carina ma non è chiaro il significato.” Barbara Fondacaro Radici “Il soggetto è bello, ma avrei usato tutt’altre impostazioni.”

Questi commenti non vogliono essere una critica a una pur bella fotografia, ma un vero e proprio stimolo per tutti a perfezionare la propria tecnica imparando dall’esempio in questione.

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10 domande a... Julie de Waroquier Sono una fotografa francese autodidatta di 22 anni, studente di Filosofia. Quattro anni fa, iniziai a fotografare quasi per caso, ma adesso è diventata una vera passione. Le mie immagini sono una miscela di fantasticheria, surrealismo e concettualismo, oscillante tra surrealismo ironico e sogni ingenui; cerco di creare immagini che ricordano fiabe e sogni, che si affacciano a questo mondo. Anzi, mi piace la contraddizione dell’arte della fotografia: questa è innanzitutto una tecnica che consente di copiare la realtà, mentre l’arte è tutta creazione e invenzione. La fotografia diventa così affascinante: come si può creare, ricreare la realtà e ciò che si vede, con un’arte che duplica esattamente il mondo così com’è? Questo è il motivo per cui cerco di far sembrare la realtà surreale nelle mie foto. Preferisco mostrare il mondo come potrebbe essere piuttosto che come è. Non voglio fotografie mute: voglio fare in modo che le immagini oniriche e i simboli parlino, voglio mostrare come può essere significativa una fotografia. Io non saprei proprio da dove proviene la mia ispirazione. Arriva da ogni parte, dai libri che ero solita leggere quando ero bambina, da suoni, luci, persone. Ma, probabilmente, sono stata ispirata principalmente dai miti, racconti e da artisti e scrittori come Freud, Perrault, Magritte e la Comtesse de Ségur. Negli ultimi anni, ho realizzato diversi progetti come mostre collettive e personali, foto di nozze, copertine di libri e CD, e altre collaborazioni con artisti.

1) Quando e come ti sei avvicinata alla fotografia? Ho iniziato a fotografare quattro anni fa, quasi per caso, quando ricevetti una piccola fotocamera per il mio compleanno. 2) Chi è che ti ha ispirata? All’inizio, nessuno, perché non conoscevo niente di fotografia. In seguito, ogni fotografo che conoscevo mi ispirava. 3) Qual è il tuo artista preferito? Non c’è un solo artista, seguo migliaia di artisti che ammiro...! 4) Qual è la tua ottica preferita? Al momento, il 50 mm f1.4 è perfetto per me. 5) Qual è il tuo soggetto preferito? La mente umana. m

* traduzione di Stefano Scaramuzzo 15 FOTOGRAFANDO TORINO MAGAZINE MAGGIO 2012


© Snow White in Wonderland

6) Quali effetti ha la fotografia nella tua vita, privata e non? Mi ha fatto incontrare dozzine di nuovi amici e mi ha dato maggiore fiducia in me stessa. 7) Quali sono i tuoi progetti fotografici futuri? Sto lavorando ad un libro che dovrebbe essere pubblicato molto presto! 8) Dilemma eterno: Nikon o Canon? Ho scelto Nikon, ma potrei lavorare anche con Canon, non è un gran problema per me. 9) Che consiglio daresti a chi ama fotografare? Mettere sempre la propria anima nelle fotografie. 10) Fai un saluto alla rivista. Hiii! (con piccoli cuori sopra le “i”)

Julie

© The weight of time

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© The violence behind

© If destiny is already written

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10 domande a... Irene Casu Irene Casu, figlia di due operai sardi e sorella maggiore di Stefano, nasce a Torino il 30 dicembre 1980, sotto il segno del Capricorno. Lo zodiaco la descrive quasi esattamente come è: metodica, pessimista, pignola, testarda ma anche affidabile, emotiva, sincera e socievole. Ama la sua famiglia, la sua terra d’origine e i bambini, con i quali ha sempre lavorato, prima ancora di terminare il suo percorso di studi in Sociologia. Tra le altre passioni: l’astrologia, il buon cibo, la lingua inglese e la fotografia, che la attira fin da quando è piccina, facendole spendere quasi tutti i risparmi per far sviluppare decine e decine di rullini! Irene e la sua compatta sono entrate a far parte del gruppo FO.TO. nel novembre del 2010, poi, dopo una brevissima esperienza come modella, Irene ha capito che preferiva stare dall’altra parte dell’obiettivo e ha frequentato il corso base di fotografia digitale Zum inoltrandosi con piacere in questo magico e ancora un po’ misterioso mondo, in compagnia della sua Canon 350D. In ultimo, Irene crede fortemente nell’amicizia ed è felice di poter coltivare e far crescere questo sentimento all’interno del gruppo FO.TO.! 1) Quando e come ti sei avvicinata alla fotografia? All’età di 5 anni ho ricevuto in regalo dai miei genitori una di quelle macchine fotografichegiocattolo che premendo il finto pulsante di scatto ti permettevano di vedere, attraverso l’obiettivo, le foto della città di Torino e ci giocavo per ore... In gita alle elementari e alle medie ero l’unica che portava con sé la macchina usa e getta e tutti i compagni volevano essere fotografati. Durante le feste di famiglia mio padre mi affidava la sua preziosa macchina

con rullino e non facevo altro che scattare. Crescendo ogni occasione era buona per avere la digitale dietro e da un anno circa, un amico speciale mi ha convinto ad approfondire la conoscenza di quest’arte affascinante! 2) Chi è che ti ha ispirata? Non c’è un qualcosa o un qualcuno in particolare, mi ispira tutto ciò o chi mi suscita una bella emozione! 3) Qual è il tuo artista preferito? Può piacermi anche una foto scattata da uno sconosciuto ma se proprio devo pensare a un fotografo che apprezzo, questo è Robert Doisneau! 4) Qual è la tua ottica preferita? Fino a qualche mese fa dovevo accontentarmi del mio obiettivo da kit 18-55, poi è arrivato inaspettatamente in regalo dai miei amici un teleobiettivo 55-200! Direi che entrambi sono più che sufficienti per tenermi momentaneamente allenata! m

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5) Qual è il tuo soggetto preferito? Questa domanda mi mette in crisi perché ancora non lo so di preciso, anche se guardando le mie foto prevalgono quelle scattate ai paesaggi. Ho ancora tempo per capirlo, vero?! 6) Quali effetti ha la fotografia nella tua vita, privata e non? A volte posso utilizzarla nel mio lavoro e questo mi rende felice perché momenti e persone indimenticabili si imprimono non solo nella mia mente. Nella mia vita privata incide positivamente se le persone con cui trascorro il mio tempo libero amano farsi fotografare o hanno la pazienza di aspettare i miei tempi!

9) Che consiglio daresti a chi ama fotografare? Quello che è stato dato a me: scatta ogni volta che qualcosa o qualcuno attira la tua attenzione e cogli gli attimi! 10) Fai un saluto alla rivista. Grazie per l’ospitalità che mi date attraverso questa intervista! Irene

7) Quali sono i tuoi progetti fotografici futuri? Per il momento continuare a fotografare con passione tutte le volte che mi va di farlo! 8) Dilemma eterno: Nikon o Canon? Canon, anche se non per scelta! 19 FOTOGRAFANDO TORINO MAGAZINE MAGGIO 2012


MENTALGASSI street art attitude

Berlino, la sede ufficiale della street art ospita una di quelle crew di artisti di fronte alle quali non si può rimanere indifferenti. Si chiamano Mentalgassi e si servono dell’oversized stencil come detonatore per far esplodere la loro infinita creatività. I loro soggetti preferiti sono le smorfie che prendono vita sulle facce dei loro amici ubriachi, che quasi sempre inconsapevoli, il giorno dopo si ritrovano appiccicati sui raccoglitori di vetro o sulle macchinette timbra ticket della metro di tutta la città.

I

n pochi mesi si sono convertiti nelle star della scena tedesca. Le strade di Berlino sono il loro scenario, la colla vinilica è la loro arma di seduzione. Parliamo di Mentalgassi, un collettivo berlinese, formato da tre artisti che utilizzano la tecnica del wheat paste come Il collettivo Mentalgassi anima le strade con immagini di persone sugli edifici e gli oggetti delle città. Se qualcuno avesse mai pensato che le strade fossero fredde, forse la loro arte le risveglierà con il loro personale tocco umano.

alternativa al graffiti tradizionale, normalmente realizzato con le bombolette spray. Mediante l’uso di differenti tecniche di collage, ottengono risultati soprendenti trasformando normali installazioni urbane, come contenitori del m

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riciclaggio, pareti, segnali del traffico, vetrine e macchine obliteratrici, situate in luoghi di grande affluenza della città. Mentalgassi opera su grandi dimensioni ed i lavori di questo terzetto tedesco normalmente sono gigantografie che provocano un forte impatto visivo, non solo per le loro dimensioni, ma anche per i colori e le texture che adoperano per riprodurre volti,

sguardi e scene accattivanti. L’obiettivo di Mentalgassi è avvicinare la gente alle situazioni quotidiane da una prospettiva differente, da un punto di vista ironico e divertente. Ciò che infatti differenzia questo collettivo, rispetto ad altri gruppi di street art più emblematici da un punto di vista della denuncia sociale, è la simpatia e la m

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bislaccheria che provocano le immagini sullo spettatore. Si potrebbe definire una sorta di urban entertainment, attraverso il quale i cittadini sono chiamati ad ammirare le nuove tecniche fotografiche e di collage oggi esistenti attraverso un sorriso. Questa serie di opere hanno conferito a quelli di Mentalgassi una sincera benevolenza da parte del pubblico ed una notorietà che si estende ben al di fuori dei confini berlinesi. Cercate un Mentalgassi a Berlino, e capirete‌

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APP FOTOGRAFICHE

L

a comodità si uno smartphone sta tutta nel fatto di averlo sempre con sé, per telefonare certo, ma anche per sfruttarne le decine di funzioni diverse di cui è dotato, tra cui spiccano sicuramente quelle fotografiche. Grazie al perfezionamento dei sensori e, soprattutto, delle lenti usate per la fotocamera posteriore dei migliori smartphone e all’uso di sofisticati algoritmi di miglioramento dell’immagine, gli scatti realizzati con un telefonino di alta gamma possono rivaleggiare con quelli effettuati con le fotocamere compatte di medio livello, anche grazie all’esistenza fornita prima dello scatto da componenti quali lo stabilizzatore elettronico e il flash LED. La vera marcia in più di uno smartphone usato come fotocamera arriva però dalle moltissime app dedicate alla fotografia che è possibile scaricare e usare per applicare filtri correttivi o effetti retrò e ritoccare in molteplici aspetti ogni immagine catturata in maniera facile e intuitiva, consentendo poi il rapido upload e la condivisione con gli amici su tutti i social network e i siti fotografici preferiti.

CAMERA+ Con Camera+, app (a pagamento) molto apprezzata, è possibile agire sul controllo del fuoco e dell’esposizione in maniera separata sempre usando la tecnologia touch: con un tocco si mette a fuoco come in altri programmi, con due dita si cambia l’esposizione. Altra caratteristica esclusiva è l’uso del flash in modalità torcia per illuminare continuamente il soggetto, utile in caso di ritratti o macro. Non mancano poi svariate modalità Scena, strumenti di ritocco e di condivisione a tutto tondo.

iOS

MAGIC SHUTTER Anche le migliori fotocamere sono in difficoltà quando devono scattare con bassa luminosità ambientale o di notte, e solo aumentando il tempo di esposizione è possibile correre ai ripari. Magic Shutter introduce questa funzione per iPhone, consentendo di variare il periodo di posa fino a Bulb e catturare così foto ben riuscite anche quando la luce è scarsa, oppure di usare le sorgenti luminose in maniera creativa per ottenere spettacolari giochi di luce. Anche in questo caso l’upload e la condivisione delle proprie creazioni è facile e immediato. m

INSTAGRAM Forse la più famosa app gratuita per i device portatili Apple, Instagram mette a disposizione filtri speciali e cornici, effetti quali il Tilt-Shift lineare e radiale per variare la profondità di campo e consente di condividere le proprie creazioni su molti social network come Facebook, Twitter, Flickr, Tumblr, Foursquare e Posterous. Le foto possono essere taggate con il celebre “mi piace” e commentate, e ogni volta che l’app viene aperta vengono mostrati gli scatti degli amici o dei creativi sparsi nel mondo.

HIPSTAMATIC Trasformare l’iPhone in una fotocamera vecchio stile, con lo châssis in plastica e le foto dai colori un pò cangianti è possibile grazie a Hipstamatic, app a pagamento che consente di scegliere tra svariate ottiche, pellicole e flash (con set aggiuntivi scaricabili a pagamento) per dare vita a combinazioni di affascinanti scatti vintage. La parte social è coperta con l’upload diretto degli scatti verso siti quali Facebook, Twitter, Tumblr e Flickr, oppure verso gli indirizzi mail presenti nell’agenda del telefono.

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Android CAMERA ZOOM FX Una delle app a pagamento più scaricate dagli utenti Android è Camera ZOOM FX, che include funzioni di pre-scatto oltre a 90 effetti post-scatto in un unico programma. Ai pulsanti dello smartphone possono essere assegnate funzioni specifiche di scatto: tra le modalità più interessanti figura l’attivazione tramite comando vocale, il time lapse, il collage e la raffica, mentre per il post processing sono disponibili cornici, vignette ed effetti speciali. Ogni foto può poi essere condivisa con i propri contatti. TOUCHRETOUCH Eliminare soggetti e oggetti indesiderati da una foto altrimenti perfettamente riuscita è a portata di tocco con TouchRetouch, app gratuita che ha spopolato sull’Android Market. Grazie agli algoritmi di cui è dotata, è sufficiente selezionare ciò che si vuole eliminare evidenziandolo con il dito e quindi far compiere il lavoro al software di fotoritocco. Per i ritocchi di fino si usa lo strumento “lazzo” invece del “pennello” di default e si può agire sia sulla foto appena scattata che su quelle memorizzate. PIXLR-O-MATIC L’effetto retrò sulle foto è uno dei più apprezzati e Pixlr-o-matic è specializzato proprio nel dare un tocco di “tempo che fu” alle foto appena scattate o a quelle presenti nella galleria dello smartphone. L’app, gratuita, è dotata di filtri colore per aggiustare il tono della foto, effetti di luce per variarne il look - con effetto drammatico, glamour o grunge - e cornici da selezione per completare l’opera di ritocco. La condivisione è assicurata tramite Facebook. PICSART STUDIO Decisamente completo e ricco di opzioni per donare alle proprie foto un tocco unico, PicsArt Studio stupisce anche per il fatto di essere

completamente gratuito. A disposizione dei più creativi sono disponibili: un editor con filtri, collage, cornici, sticker, effetti di testo, clipart e strumenti di ritocco classici, effetti creativi come HDR, Cartoonizer, Sketcher e molti altri ancora, funzioni di disegno a mano libera scegliendo tra pennelli, matite e altri strumenti, condivisione estesa su molti social network e via mail o SMS. Windows Phone THUMBA PHOTO EDITOR Grazie al costo contenuto e alle tante funzioni che mette a disposizione, Thumba Photo Editor è diventata una delle app meglio valutate dalla comunità di utenti Windows Phone. Ben integrata con il Foto Hub, l’app mette a disposizione oltre 70 effetti e filtri, con funzioni di confronto in tempo reale con l’immagine originale che può essere zoomata anche nei particolari per aggiustamenti di fino. Tra gli effetti più interessanti figurano l’HDR, la miniatura e gli occhiali 3D, e non mancano opzioni di geo-tagging e condivisione social. BlackBerry PHOTO STUDIO Una volta catturata una foto con il proprio smartphone BlackBerry è possibile modificarla in praticamente ogni suo aspetto usando PhotoStudio, app gratuita e quindi ancora più apprezzata sul BlackBerry App World. Oltre a funzioni standard di aggiustamento del croma, luminosità, saturazione e così via, è possibile ritagliare e ruotare l’immagine catturata, applicare 62 effetti tra cui Vintage, Summer Mood, Sketch e Blur, incorniciare la foto con frame a tema e condividere il tutto su Facebook, Twitter o con i software di messaggistica. di Massimo Monti - Febbraio/Marzo 2012, Media World Magazine

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S

tickyGram nasce dall’idea di Kejia Zhu e del team di Mint Digital di creare oggetti reali dal web. Portare le immagini di Instagram nel mondo reale poteva essere un’idea entusiasmante. Dopo molte prove e caffé, nacque il servizio StickyGram. Che cos’è StickyGram? StickyGram è un servizio personalizzato di stampa che trasforma le immagini realizzate con Instagram in amabili piccoli magneti. E’ possibile creare il proprio pacchetto online e viene spedito direttamente a casa. Ogni magnete ha le dimensioni di 50x50 millimetri - più o meno la stessa grandezza di come appaiono sull’iPhone - e vengono realizzati in pacchetti da 9. Il loro processo, unico al mondo, produce un magnete resistente, con un inchiostro flessibile, che mostra la stessa qualità dell’immagine originale. Si possono attaccare al frigorifero, all’armadio o a qualunque superficie possibile. Ogni pacchetto è controllato a mano da un membro del Team di StickyGram prima di essere spedito e se non si è totalmente soddisfatti, si può contattare il team e faranno il possibile per risolvere il problema. Gli StickyGrams vengono realizzati entro 24 ore dall’ordine (in giorni feriali). Vengono spediti via posta aerea standar dalla Gran Bretagna in tutto il mondo e vengono consegnate nelle principali città del mondo entro 7 giorni lavorativi, ma questo può variare da città a città. Per ogni informazione potete contattare questo indirizzo mail: stuck@stickygram.com o visitare il sito web: http://stickygram.com/

T

arana Akbari, 12 anni, urla per la paura pochi attimi dopo l’esplosione con cui un attentatore suicida ha ucciso oltre 70 persone al tempio di Abul Fazel a Kabul, il 6 dicembre 2011. «Quando ho potuto alzarmi in piedi, ho visto che tutti intorno a me erano a terra, coperti di sangue. Ero molto, molto spaventata». Nell’esplosione sono morti sette dei 17 bambini e donne della famiglia di Tarana che erano andati alla moschea quella mattina. La foto è stata scattata dal fotografo di Kabul Massoud Hossaini – 31 anni, lavora per l’agenzia AFP – ed è stata premiata con il premio Pulitzer 2012. Hossaini ha fatto altre fotografie quel giorno, ed è tornato a trovare Tarana qualche giorno dopo.

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Il rumore dei baci a vuoto

Fai bei sogni

Luciano Ligabue

Massimo Gramellini

Ci sono molti tipi di amore, in queste storie. Nessuno facile. Verso i figli, i genitori, gli amici, dentro le più diverse coppie e famiglie. C’è soprattutto tenerezza, anche quando colpiscono dritte allo stomaco; la tenerezza con cui l’autore guarda alle persone. Ci sono dei personaggi indimenticabili. E c’è speranza e futuro, perché i finali sono aperti ed esistono tante soluzioni possibili. Sempre. Un cane regalato che rischia di incrinare un matrimonio. La vacanza su una chiatta nell’estate più strana fin qui. La scoperta che il passato riesce sempre a ferire, ma forse non mortalmente. Un comico all’apice del successo che compie una scelta per molti difficile da capire, o semplicemente da accettare. Lina moglie che sembra essersi portata dentro per tutta la vita un incredibile segreto. E il matto Bedini? Esisterà davvero o saranno le solite chiacchiere di paese? Di sicuro esistono i due ragazzini che decidono di scoprire la verità, una volta per tutte. E poi, sarà davvero morto quel gatto quella sera lungo la strada buia?

“Fai bei sogni” è la storia di un segreto celato in una busta per quarant’anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. “Fai bei sogni” è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. “Fai bei sogni” è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l’inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell’amore e di un’esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.

Einaudi, 150 pagine, 13 aprile 2012

Longanesi, 209 pagine, 1 marzo 2012

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Io e te

Molto forte, incredibilmente vicino

Regia di Bernardo Bertolucci. Con: Jacopo Olmo Antinori, Tea Falco, Sonia Bergamasco, Pippo Delbono, Veronica Lazar. Genere Drammatico, produzione Italia, 2012.

Regia di Stephen Daldry. Con: Tom Hanks, Sandra Bullock, Thomas Horn, Max von Sydow, Viola Davis. Genere Drammatico, produzione USA, 2012.

Il film racconta la storia di Lorenzo, un adolescente solitario e problematico nei rapporti con la famiglia e con il mondo che lo circonda, che sceglie di passare la settimana bianca nascosto nella cantina di casa. E di Olivia, la sua sorellastra, che piomba con il proprio bagaglio di problemi nella vita del fratello, rovinando i suoi accurati piani di fuga dalla quotidianità che lo opprime. Lorenzo pianifica ogni dettaglio e fa credere ai suoi genitori di essere partito per la montagna con i compagni di scuola. Invece fa della cantina il suo rifugio e si prepara ad assaporare un’intera settimana in perfetta solitudine, lasciando fuori il mondo e le sue regole. L’arrivo della sorella, ribelle, fragile ma vitale, sconvolgerà non solo questi piani ma lo stesso microcosmo del giovane protagonista.

È passato del tempo dal “giorno piu brutto”, ma Oskar Schell non si dà pace. Suo padre lo ha lasciato con una missione incompiuta, con molte domande e una sola certezza: non deve smettere di cercare. Quando, nell’armadio del genitore, trova una chiave e un nome, Black, Oskar trova con essa anche la spinta e l’alibi che gli mancavano. Incontrare tutti i 472 Black di New York City per testare le loro serrature diventa per il bambino un modo di coltivare il sogno che quella chiave possa schiudergli un ultimo messaggio del padre e una maniera di scappare ancora il più a lungo possibile dall’evidenza.

Bernardo Bertolucci

Stephen Daldry

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NIKON AF-S NIKKOR 85 mm f/1.8G

CANON SPEEDLITE 600 EX-RT

Nital S.p.A. è lieta di annunciare un nuovo luminoso obiettivo medio tele: l’AF-S NIKKOR 85 mm f/1.8G. La lunghezza focale classica di 85 mm è ideale per chi desidera ottenere ritratti stretti con il massimo dettaglio. L’ampia apertura f/1.8 bilancia perfettamente nitidezza e sfocato, isolando perfettamente il soggetto e assicurando un’immagine più luminosa nel mirino, per una maggiore facilità nella composizione delle inquadrature. Scelta impareggiabile se si scatta in condizioni di luce scarsa, l’ampia apertura consente di sfruttare al massimo la luce a disposizione e di catturare immagini splendide e nitide. Obiettivo per ritratti, assolutamente in linea con l’era digitale, l’AF-S NIKKOR 85 mm f/1.8G propone un design dell’ottica davvero innovativo, studiato per soddisfare i requisiti delle odierne reflex digitali. Con i suoi 9 elementi divisi in 9 gruppi, offre un’incredibile qualità d’immagine e rappresenta una scelta estremamente interessante sia per chi fotografa che per chi realizza video. Il motore SWM (Silent Wave Motor), inoltre, permette una precisa messa a fuoco automatica. Con un peso di soli 350 g, questo nuovo obiettivo compatto e resistente agli agenti atmosferici, è più leggero dei suoi predecessori. Pensato per le reflex digitali Nikon formato FX, offre una lunghezza focale di 127,5 mm (equivalente) se utilizzato con reflex digitali Nikon formato DX, ed è completamente compatibile con le reflex entry level, che non dispongono di un motore per la messa a fuoco incorporato. L’obiettivo viene fornito con l’apposito paraluce HB-62 e un astuccio morbido CL-1015.

Una potente unità flash da utilizzare sia sulla fotocamera che come dispositivo esterno. L’attivazione in radiofrequenza integrata offre il controllo remoto dell’illuminazione su distanze fino a 30 m. L’unità Speedlite 600EXRT è dotata della funzione di attivazione in radiofrequenza integrata che garantisce un flash esterno affidabile a distanze fino a 30 m, anche in prossimità di angoli. Sono disponibili 15 canali di frequenza; è sufficiente selezionare quello con la migliore ricezione per la posizione da cui si scatta. Utilizzo di massimo 15 unità Speedlite 600EX-RT contemporaneamente per foto sensazionali con più flash, perfette per eseguire scatti su oggetti di grandi dimensioni, interni o ritratti. Se si utilizza l’unità Speedlite 600EX-RT sulla fotocamera o a distanza, la misurazione del flash E-TTL II di Canon garantisce un’esposizione sempre accurata. Con un numero guida pari a 60 (ISO 100, m), l’unità Speedlite 600EX-RT è abbastanza potente da illuminare grandi aree, anche laddove la luce riflette su pareti e soffitti. Quattro batterie AA/LR6 garantiscono una ricarica silenziosa in soli 0,1 sec. Dirigi la testa flash dell’unità Speedlite 600EX-RT in verticale o in orizzontale per riflettere il flash su pareti e soffitti, in modo da avere un’illuminazione più morbida del soggetto. Una parabola zoom consente all’angolo di copertura di rispecchiare l’obiettivo in uso, ottimizzando l’efficienza del flash. L’unità Speedlite 600EX-RT è dotata della stessa protezione impermeabile della fotocamera reflex digitale professionale EOS1D X di Canon, nonché di un grande display LCD con matrice di punti illuminati per un funzionamento rapido e semplice.

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Angelo Gagliano

(La foto è stata scelta tra quelle inviate al gruppo di Fotografando Torino)

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Appuntamenti Fino al 8 Maggio, mostra fotografica “Wildlife - Photographer of the year 2011” c/o Forte di Bard - Bard (AO) **** Domenica 13 Maggio, book fotografico “On air” c/o Maneggio - Castelnuovo Don Bosco (AT) **** Dal 19 Maggio, mostra fotografica “Giovani per la Legalità” c/o Centro Interculturale - corso Taranto 160, Torino **** Fino al 24 Giugno, mostra fotografica “Henri Cartier-Bresson. Photographe” c/o Palazzo Reale - piazzetta Reale 1, Torino Tutte le informazioni: http://www.piemonte.beniculturali.it/index.php?option=com_content&view=article&id=351&catid=35

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t auda niam ipitinu llateca ecAs acit, quia excearum eum nem qui occum iscil ipitae. Lore ressus ipitatia plignis et inumque as voluptatiur mil im quidell igendis aut fuga. Enienit, sapero etur? Qui blaboriae eum quiam ut lique volumt aligendus dipsame pliquatet, nobis ea verum fuga. Nest, aceste idita dolupient harum quatur accatur, verorum esentiam fugiaec tatate dolupturio conectia ipsandam hiciusd aniatur asi tores es earum cuscium labo. Et aut quam, sit, illaut facerit omnimil maximusam voloriatust eum niae. Ene sitaeperrum quidebitium volor aut unt, sus eos illabor eperis re, illandi as ex explacc aboresequat quostistotat re, utem arcid qui tem eiusandisti doleseq uideles accus reribus mo tem hilia numque volupit aut odipici quiae esequi aspelibus modiore stestis con nihilis ra parciditinus quae cusa vidit hillab ium quat aut aliquas eaquibus doloreperum veliquo torem ni nume pror sit, sum, endigendus eic tem que exceptat volut hillab is quam eariat animust evelisitiori re rem sus non commos esto dipit auda niam ipitinu llateca ec

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