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Bruno Bellò

Per l’Italia, grazie al favorevole clima di tipo mediterraneo, questo contributo sarà notevole e anche superiore (al 2020) alle fonti citate sopra. Un altro aspetto molto positivo è che i tempi di pay-back di questi sistemi sono molto più bassi delle altre tecnologie (fotovoltaico, eolico, ecc) e quindi necessitano di incentivazioni meno gravose per l’economia del Paese. E’ da considerare inoltre che l’assenza dei prodotti della combustione, contribuirà ad un miglioramento della qualità dell’aria, specialmente nelle città. Questi vantaggi sono stati da tempo compresi soprattutto dai Paesi del Centro-Nord Europa, che da anni incentivano questa tecnologia. Il mercato europeo delle pompe di calore ha registrato vistosi incrementi per il riscaldamento degli edifici, con sviluppi molto interessanti in Germania, Francia e nei Paesi nordici. In un Paese come la Svezia, per esempio, oltre l’80% del mercato è servito da sistemi a pompa di calore in sostituzione delle tradizionali caldaie». In Italia qual è la situazione? «Nei Paesi dell’Europa meridionale e in particolare in Italia, dove beneficiamo di temperature medie stagionali ben superiori a quelle del Nord Europa, la tecnologia della pompa di calore prevede efficienze anche superiori, dunque ancora più convenienti. Per questo motivo in Italia si stanno facendo grandi passi nella direzione di un ampio impiego di questo tipo di sistemi basati

+20% CRESCITA

sulla tecnologia della pompa di calore. Sfruttando dal 75% al 100% di energia rinnovabile, le pompe di calore sono destinate ad avere uno sviluppo esponenziale nei prossimi anni, offrendo una grande opportunità al nostro Paese, sia dal punto di vista della riduzione dell’impatto ambientale che da quello economico». Come si inserisce Clivet in questo scenario? «La nostra azienda da sempre ha impostato la propria strategia d’impresa nello sviluppo di sistemi impiantistici ad alta efficienza energetica basati sul concetto della pompa di calore, anche quando i temi del risparmio energetico e dell’alta efficienza non erano al centro del dibattito come lo sono oggi. Abbiamo investito in modo massiccio nella ricerca e sviluppo a completo servizio di questa strategia, dedicando importanti risorse economiche e umane alla formazione della Filiera professionale dell’impiantistica. La nostra mission è sin-

L’incremento di fatturato registrato da Clivet Spa nell’anno 2010, risultato dal miglioramento delle performance sul territorio nazionale ed estero

tetizzata nella formula “Comfort & Energy Saving”». A quali risultati siete approdati lungo questo percorso? «Oggi le nostre soluzioni impiantistiche a pompa di calore a ciclo annuale sono una risposta completa e definitiva alle esiQUOTA DI genze di riscaldamento, condiMERCATO zionamento, produzione di acqua calda sanitaria, rinnovo e La tecnologia Clivet soddisfa purificazione dell’aria. Abmetà della richiesta biamo registrato una riduzione di impianti di importanti delle emissioni inquinanti di segmenti del CO2 anche del –50%, una risettore terziario duzione dei consumi di energia primaria che va dal 30 al 60% rispetto alle tecniche tradizionali a combustione alimentata a gas o gasolio». Come funzionano le pompe di calore e quali sono i motivi per cui consumano il 50% in meno di energia primaria rispetto ai sistemi a caldaia? «Le pompe di calore utilizzano l’energia rinnovabile e gratuita contenuta nell’ambiente per la produzione di energia termica e

50%

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