Dossier Trentino Alto Adige 10 2011

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MERCATO DEL LAVORO

Ancora troppi contratti precari Ermanno Monari, segretario della Uil Trentino, invita a leggere con più attenzione i dati sull’occupazione: «Emergono forti squilibri». E sulla questione giovanile: «Una grande sfida per tutti» Michela Evangelisti

primi mesi dell’anno hanno fatto registrare nella provincia di Trento un miglioramento nel mercato del lavoro. Lo dicono i numeri Istat e anche quelli dell’Agenzia del lavoro locale, che mostrano come, dal confronto fra assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente, emerga un saldo positivo. «Indagando però dentro questi dati, scopriamo una realtà che non ci soddisfa affatto - precisa Ermanno Monari, segretario generale Uil Trentino -. Il piccolo saldo positivo è determinato per la quota maggiore dal comparto agricolo, spesso esposto agli andamenti stagionali e climatici». Qual è, invece, l’andamento degli altri settori? «Il secondario presenta un bilancio in pareggio, con un incremento di 500 unità nel manifatturiero a fronte di una perdita del settore edile pari a 534 unità. I dati della Cassa edile, riferiti al periodo maggio-luglio 2011, rilevano un’ulteriore perdita di 285 posti di lavoro fra i soli operai. Stabili sono invece i comparti del commercio e dei pubblici esercizi, mentre crescono di 276 unità gli addetti ai servizi nel terziario. Dentro questo scenario emergono poi forti squilibri». A cosa fa riferimento? «All’ulteriore riduzione delle assunzioni di giovani (-2,6%) e alla debolezza e precarietà dei rapporti di lavoro: ben 52.372 contratti a termine contro soli 6.966 rapporti a tempo indeterminato. Crescono i contratti di sommini-

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Ermanno Monari, segretario generale Uil Trentino

strazione e i lavori intermittenti, mentre calano le assunzioni di apprendisti. La speranza di un significativo miglioramento del mercato del lavoro trentino, al momento, è ancora lontana». Presentando la manovra di bilancio 2012, il presidente Dellai ha indicato nei giovani la priorità. Come giudica il pacchetto di misure occupazionali a loro rivolte? «Con la recente approvazione del piano triennale di politiche del lavoro 2011-2013, la Provincia, recependo le indicazioni dell’Agenzia del lavoro, ha incrementato gli incentivi per le aziende che intendono assumere dei giovani. Come Uil riteniamo che possano essere introdotti nella legge per l’economia dei parametri di maggior qualificazione per le società che assumono congrue aliquote di giovani. Appare poi sempre più urgente definire un vero contratto di ingresso nel mercato del lavoro per i giovani, sopprimendo e contrastando altre forme più o meno lecite di avviamento». Di fronte ai piani per la crescita messi in campo dalla pubblica amministrazione, ha più volte ribadito che una riforma della stessa Pa è un passo fondamentale per lo sviluppo del Trentino. «Cinque livelli amministrativi sono eccessivi per un territorio con poco più di mezzo milione


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