Salvo La Porta
stici, ai ponti e viadotti in particolare costruisce ponti e viadotti per ogni tipo di Ente quali Rfi, Anas, Autostrade per l’Italia. «Metalmeccanica Agrigentina nasce negli anni 80. Il fondatore e attuale amministratore della società è Giuseppe La Porta che da operaio si è inventato una propria attività. Con tanti sacrifici infatti ha iniziato l’attività di manutenzione presso gli impianti industriali e col tempo ha intrapreso la fornitura di piccoli opifici industriali» spiega Salvo La Porta. Oggi Metalmeccanica Agrigentina sta guardando a commesse per oltre 100 milioni di euro rimanendo in Sicilia, l’unica concorrente alle grandi realtà del Nord. Negli ultimi dieci anni l’azienda, da mero esecutore di carpenteria metallica è diventata un interlocutore capace di saper trovare la giusta struttura per il giusto bisogno. Si è infatti dotata di uno staff tecnico interno capace di progettare, modificare, studiare e proporre soluzioni alternative e determinare la funzionalità dell’opera. «Uno dei lavori più significativi in tal senso è stato svolto proprio in Sicilia, con il raddoppio della SS 640 dove ci siamo occupati della realizzazione dei viadotti in acciaio». Comunque la fetta di mercato che l’azienda va a coprire è principalmente al di fuori della regione, infatti opera in tutto il territorio italiano, e sta iniziando a guardare anche all’estero, «alla Tunisia, per esempio». Il prossimo obiettivo per la Metalmeccanica Agrigentina sarà però quello di aprire una sede distaccata in Veneto, oltre a quella di Aragona, «per avere la possibilità di coordinare le varie attività e di abbattere l’alto costo dei trasporti». In questi anni, infatti, sono riusciti a conquistarsi uno spazio che permette loro di competere con i più grandi colossi del settore, anche se la concorrenza rimane molto dura, specialmente nel settore pubblico degli appalti. L’incremento della concorrenza è stato proprio uno degli effetti della crisi «se prima i più grandi nomi non concorrevano direttamente, ora sono sempre presenti, su ogni livello. E a ciò va ag-
giunto il problema della manodopera a basso costo, che influisce insieme a molti altri aspetti». Comunque il fulcro di questa attività, continua La Porta «rimane l’impegno e la competenza ingegneristica e la capacità di comprendere realmente le esigenze del cliente». Sono questi gli aspetti che fanno intraprendere al bilancio dell’azienda una curva positiva, «la nostra è una piccola impresa, ma la sua crescita è stata costante negli anni e in futuro prevediamo un aumento significativo del fatturato». E in questo significativo aumento giocheranno un ruolo fondamentale le nuove tecnologie, indispensabili in un settore come quello metalmeccanico. «Per essere sempre al passo con i tempi e per gareggiare con le altre imprese l’innovazione deve essere uno degli obiettivi principali, soprattutto quando si ha a che fare con dei materiali particolari, come l’acciaio, la cui lavorazione subisce continue evoluzioni». SICILIA 2011 • DOSSIER • 109