Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx Antonello Montante
Occorre impostare una diversa e nuova strategia in settori ad alta potenzialità di sviluppo come l’agroalimentare e il turismo per assicurare un futuro di sviluppo
turismo, oltre alle fonti rinnovabili, per assicurare a questa regione un futuro di sviluppo». Il peggioramento della congiuntura economica si è riflesso nella debolezza della domanda, dell’accesso e della qualità del credito. Come si può intervenire? «Dopo le politiche restrittive tese a riportare sotto controllo il debito pubblico, che hanno avuto un forte effetto recessivo, occorre intervenire per far ripartire gli investimenti, sia pubblici che privati, e apportare dei correttivi al patto di stabilità, perché altrimenti il sistema rischia di avvitarsi su se stesso. Il credit crunch è ancora molto forte, sta penalizzando oltremisura le imprese che hanno
programmi di investimenti per innovare i loro prodotti o i processi produttivi. Senza innovazione è difficile competere sui mercati internazionali. Bisogna assolutamente interrompere questo circolo vizioso: le banche giocano un ruolo decisivo e sono certo che sapranno accompagnare i buoni progetti di investimento delle imprese». Il divario tra Nord e Sud resta ancora molto ampio sul versante infrastrutturale, dei ritardi dei pagamenti della Pa, dell’export, del tasso di occupazione. Secondo il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, serve uno scatto collettivo tra classe dirigente e cittadini. Da quali fattori deve partire il recupero del
Meridione? «La classe dirigente del Mezzogiorno ha una grande responsabilità nel prossimo futuro. Troppi sono i nodi da affrontare, con l’handicap che rispetto al passato non ci saranno trasferimenti della spesa pubblica a piè di lista. Le risorse pubbliche sono scarse e quelle che ci saranno dovranno essere utilizzate con grande parsimonia e finalizzate a priorità accompagnate da vera progettualità. Ciò presuppone una forte coesione e condivisione delle scelte; il che significa anteporre l’interesse generale agli interessi particolari, che nel passato hanno caratterizzato la gestione della cosa pubblica nel Mezzogiorno». SICILIA 2012 • DOSSIER • 17