OPERE PUBBLICHE
Dal pubblico al privato anche per scelta «Troppe le imprese irregolari, troppe le scatole vuote, troppi gli imprenditori improvvisati». I paradossi e le criticità del settore pubblico spingono con forza le aziende verso i privati. È il caso dell’impresa di costruzioni generali Ferruccio Zublena Giulio Conti
Alcune realizzazioni eseguite dall’impresa Ferruccio Zublena, con sede a Macello (To) www.zublena.it info@zublena.it
La criticità in cui versa l’intero sistema delle pubbliche amministrazioni italiane ed enti annessi, compromette l’imprenditorialità di tutte quelle aziende che, da sempre dedite, quasi completamente, all’offerta di servizi destinati all’ambito pubblico, si trovano obbligate a spostare l’ago della bussola aziendale verso panorami privati. È questo il caso della Ferruccio Zublena, impresa storica che
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fonda le sue radici nel dopoguerra con i primi passi del fondatore di cui ancora porta orgogliosamente il nome. Attiva nella costruzione di opere pubbliche di genio civile quali acquedotti, fognature, strade e impianti con una particolare predilezione sia per le infrastrutture urbanistiche che per i centri storici e gli ambienti urbani da riqualificare. L'attuale titolare, che governa direttamente l’azienda, il Cavalier Fer-
rero Geom. Rodolfo, per descrivere i rapporti che legano la Ferruccio Zublena agli enti pubblici, non tace un amaro resoconto secondo cui sono «troppe le imprese irregolari, troppe le scatole vuote, troppi gli imprenditori improvvisati. Sottostiamo alle storpiature di un mercato che vuol essere molto aperto in ossequio alle regole comunitarie e al sano principio della massima concorrenza, ma che poi trascura