Raniero Rossetti
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Occorrono reali aiuti alla ricerca con finanziamenti alle imprese che investono in innovazione tecnologica
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grado di apprezzare la qualità italiana anche se spesso più costosa». Tutte queste strategie, purtroppo, hanno un elevato costo che le aziende italiane non riescono più a sostenere. A livello istituzionale, quindi, per favorire la ripresa delle industrie tessili del nostro Paese «servono – prosegue – migliori accordi tra i paesi per le condizioni di import/export che siano in grado di garantire l’esportazione a condizioni più favorevoli. Occorrono anche reali aiuti alla ricerca, con finanziamenti alle imprese che investono in innovazione tecnologica e risparmio energetico, maggiore accessibilità ai bandi e incentivi all’esportazione, quali contributi per la partecipazione alle fiere internazionali, come per i nostri concorrenti turchi. Inoltre, servirebbe un migliore accesso al credito, fondamentale per chi produce e che, in questo momento, è fortemente penalizzato dal sistema bancario». In un contesto di globalizzazione, il made in Italy può di certo continuare a rappresentare un marchio distintivo giacché resta un’ottima opportunità e offre un valore aggiunto ai prodotti italiani in termini di qualità e inventiva. Purtroppo, non c’è progresso senza assumersi dei rischi e mantenere certi standard qualitativi e stilistici ha un costo particolarmente elevato. «Paradossalmente – continua Rossetti – siamo più apprezzati tanto più ci allontaniamo dal nostro Paese e dall’Europa». E come scrisse Voltaire “gli inglesi e noi francesi veniamo soltanto dopo gli italiani, che in tutto ci sono maestri”. «Il maggior investimento tecnologico è stato l’acquisto di una linea produttiva, pratica-
mente una fabbrica di tessuti speciali, che ci ha consentito di entrare nel mercato dei tessuti tecnici per schermatura, protezione solare e tendaggi oscuranti e di sviluppare una serie di prodotti innovativi che stiamo lanciando sul mercato mondiale. Per il nuovo anno proporremo nuovi prodotti, quali tendaggi e tessuti per decorare la casa o le camere di albergo, e stiamo programmando partecipazioni a fiere internazionali, con lo scopo di aumentare sempre più il flusso di vendite in esportazione. La sfida è diventare un punto di riferimento nel mondo, specialmente nel settore delle tende oscuranti, dove abbiamo fatto i maggiori investimenti». LOMBARDIA 2012 • DOSSIER • 155