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L'automobile La caserma

Un altro problema dei giovani. Cosa possiamo fare per loro?

La storia travagliata degli ultimi anni, ha posto al Paese con sempre più urgenza, il problema del rapporto fra democrazia e forze armate.

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Il coinvolgimento di alcuni alti ufficiali del ex SID e delle forze armate stesse, nelle oscure vicende che, dalle trame nere alla strage di Piazza Fontana di Milano, ed in altri tragici episodi, è ormai di dominio pubblico. questi avvenimenti richiedono una serie di riflessioni da parte delle forze democratiche e sociali, ed in particolar modo, da quelle operanti in zone o quartieri dove sono presenti le caserme.

Le vacanze estive costituiscono spesso una dura prova per le nostre automobili, che magari per tutto l'anno sono state impiegate solo per brevi percorsi o comunque in condizioni ottimali. Durante le ferie, invece, di solito l'automobile viene caricata al limite (e purtroppo anche oltre) delle sue possibilità, con ogni sorta di bagagli, viene fatta viaggiare su ogni tipo di strada per percorsi lunghissimi e magari con una temperatura esterna molto elevata. D accordo che le macchine vanno trattate da macchine e non, come fa qualcuno, da persone, ma è probabile che una opportuna manutenzione al rientro dalle ferie consenta non solo di rimettere le vetture in ordine, ma soprattutto di prevenire quei guasti che possono derivare proprio da un utilizzo tanto esasperato.

Cominciamo dalla carrozzeria: sarà bene eseguire un accurato lavaggio irrorando abbondantemente con acqua tutta la superficie e quindi passando leggermente la spugna per togliere polvere, residui vegetali e... animali ecc.

Successivamente si tufferà la spugna in una soluzione di acqua e shampoo per auto (non eccedere con quest'ultimo), procedendo al lavaggio vero e proprio. Un trucco è quello di eseguire il lavaggio a metà vettura per volta in senso longitudinale, in questo modo si eviterà di far seccare la schiuma sulla vernice ottenendo un risultato migliore.

Se si sono percorse strade particolarmente polverose, oltre alla parte inferiore della vettura, sarà bene lavare con acqua pura tutte le guarnizioni e i contorni delle portiere e le loro battute, tenendo tutte le porte spalancate; quando sono perfettamente asciutte, le parti in gomma vanno impolverate con talco (ciò le rende morbide e durevoli), le serrature e le cerniere vanno lubrificate con olio motore nuovo con grasso fluido.

Per le parti meccaniche il discorso è un po' più complesso: è consigliabile eseguire l'accurato ingrassaggio di tutte le parti previste di ingrassatore (molte auto nuove non ne prevedono), e verificare che tutti gli organi della sospensioni (ammortizzatori, ancoraggi ecc.), dello sterzo (scatola guida, snodi ecc.), e della trasmissione (giunti, cuffie in gomma ecc.), siano in buone condizioni. Di solito è sufficiente scuotere con una certa energia l'elemento interessato e verificare che non vi siano giochi nei punti di fissaggio. Purtroppo per queste operazioni è necessario disporre di un "ponte", ma anche una buca abbastanza profonda potrebbe servire allo scopo. In tale occasione è possibile anche controllare lo spessore delle "pastiglie" dei freni a disco che non deve essere inferiore ai quattro millimetri.

Passando al motore vero e proprio è opportuno, se si sono percorse migliaia di chilometri ad alta velocità, o col motore sotto sforzo (traino di roulotte ecc.), anticipare la sostituzione dell'olio e del relativo filtro perchè le condizioni suddetti li degradano rapidamente.

Si curi di mantenere la stessa marca di olio ma è comunque tassativo nel caso si cambi tipo (ad esempio da unigrado a multigrado da normale a sintetico), fare il lavaggio del motore con gli speciali olii in commercio pena il rischio di grippaggio del motore per distacco di morchie che ostruiscono il circuito di lubrificazione.

Anche il filtro dell'aria andrebbe sostituito se la scadenza è vicina e si sono percorse strade polverose. Se si tratta di quelli in bagno d'olio è opportuno pulirli come indicato nel libretto di manutenzione.

Infine si proceda a un controllo meticoloso delle gomme, anch'esse di solito estremamente sollecitate, verificando che non vi siano tagli profondi sui fianchi o segni di scollamento del battistrada. In questi casi vanno senza indugie sostituite per evitare spiacevoli conseguenze.

Si verifichi e si ripristini la pressione corretta ricordando che dovendo effettuate percorsi lunghi con temperatura elevata è necessario aumentare la pressione di circa due decimi di atmosfera, per evitare il surriscaldamento. Non ci si scordi di eseguire il rabbocco della batteria esclusivamente con acqua distillata e di verificare il funzionamento di tutte le lampadine.

A questo punto la nostra macchina dovrebbe essere più presentabile e, ciò che più conta, consentire di effettuare molti altri viaggi sicuri.

Pasquale Balzano

La nuova Legge dei Principi, entrata in vigore da poco su tutto il territorio nazionale, sancisce finalmente alcuni aspetti del rapporto di democrazia all'interno delle caserme, e crea degli strumenti efficaci per far valere i propri diritti a chi presta servizio militare. Non vogliamo entrare per ora nel merito degli singoli articoli della legge, (che richiederebbe troppo spazio), ma esaminare alcune possibilità di sviluppo che questa legge permette, legate al lavoro sul territorio delle forze politiche e sociali, e il rapporto che esse dovrebbero creare per conoscere più a fondo tutti i problemi che i militari si trovano davanti durante il servizio di leva. Diventa persino ovvio dire che nella nostra zona non si è sviluppato un rapporto serio e concreto con le caserme. Basta vedere, all'uscita dei militari,quei pochi che rimangono in zona per passare il tempo libero. Ma a questo proposito, bisogna allora esaminare attentamente cosa offre la nostra zona per quanto riguarda svaghi o posti di ricreazione culturale, che sono base di partenza essenziali per poter sviluppare qualsiasi rapporto o possibilità di incontro e dibattito.

Il Cinema Imperia per esempio è chiuso ormai da tempo e non si sa ancora per quanto. Ma, a dire il vero, la nostra zona avrebbe degli altri spazi da offrire se si desse più forza e sostegno alla battaglia culturale che alcune cooperative e circoli stentano un po' a portare avanti. Certo, tutto questo richiede uno sforzo da parte degli abitanti, in stretta collaborazione con le istituzioni come il Consiglio di Zona, il Comune, i partiti e le forze sociali, di portare un contributo attivo e partecipativo alla vita sociale dei quartieri. Ma anche per individuare in che modo questa battaglia corrisponde alle esigenze degli abitanti della zona, sia quelli "permanenti", sia quelli che ci vivono magari un solo anno. Però ci sono alcuni punti fermi nella vita militare di leva, di cui si deve tener conto. Innanzitutto la restrizione economica che condiziona tutto il resto: sappiamo tutti che 500 lire al giorno non permettono la pur minima possibilità di divertimento, di autosufficienza o dignità di persona. Di conseguenza la libera uscita diventa, per forze di cose, un gironzolare per la città, con al massimo un caffè al bar, utilizzando però i soldi "da casa".

Perciò, le eventuali iniziative da prendere dovrebbero essere considerate anche dal punto di vista della parziale o, talvolta, totale gratuità.

Un altro grosso problema è lo sradicamento culturale e psicologico che i militari in genere subiscono. La vita di caserma, già di per sé diversa dalla vita comune, diventa ancora più difficile da sopportare quando si svolge in ambienti estranei per educazione o per costume. Una conoscenza più profonda e uno scambio culturale, rafforzati da un rapporto umano più stretto, possono aiutare ad attenuare questo distacco che diversamente può anche generare problemi più gravi come l'uso della droga fra i militari ed anche casi di prostituzione maschile.

Se, da parte dei cittadini, è difficile garantire la corretta applicazione della legge dei Principi all'interno della caserma, è non dimeno possibile divulgare e sostenere questa legge, attraverso iniziative tendenti a superare l'isolamento in cui la maggior parte dei militari si trovano.

È anche questa, una battaglia da inserire nella lotta più generale per la democrazia nel nostro Paese, per i diritti di tutti i cittadini a partecipare al consolidamento dello Stato democratico e alla difesa delle sue istituzioni repubblicane.

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