PRIMO OBIETTIVO DI SVILUPPO DEL MILLENNIO Sradicare la povertà e la fame: utopia o realtà?
Il mondo senza fame è possibile
왘 Diritto al cibo
Una priorità che riguarda tutti
왘
Quindici anni fa le Nazioni Unite hanno re innanzitutto le persone, le comunità locali, di una tassa sulle transazioni finanziare ad lanciato gli obiettivi del millennio, il pri- a decidere sulle modalità più adeguate per ga- ampio spettro, soprattutto su derivati e su mo era ridurre della metà la povertà e la rantire il diritto al cibo, favorendo in partico- strumenti speculativi affini, dovrà essere apfame nel mondo entro il 2015. Dopo quindici lare le capacità di produzione e di distribuzio- plicata in Europa, ma anche negli altri mercati anni la comunità internazionale si ritrova con ne delle agricolture locali. internazionali, a livello globale. un obiettivo ancora più ambizioso: sradicare Il concetto di democrazia alimentare riLe analisi mostrano come l’agricoltura completamente la fame per il 2030. Il proble- chiede una migliore regolazione e una ridu- contadina sia oggi la principale fonte di alima è che ancora non siamo riusciti a ridurre la zione della concentrazione del potere di mer- mentazione per le comunità locali. Il 75 per povertà in alcune aree, in primis cato, che causa iniquità e che rei- cento della produzione alimentare per le col’Africa sub-sahariana. Sono antera il sistema consumistico e munità locali viene dall’agricoltura familiare. La prima questione cora più di 800 milioni le persone l’accaparramento delle risorse Il suo ruolo fondamentale è però minacciato da affrontare non è che soffrono la fame. Contempoessenziali, in primis terra, acqua dalla crescente pressione a favore dell’indul’aumento della raneamente sono più di un mie sementi. Democrazia alimenta- strializzazione agricola, dall’accaparramento liardo le persone che mangiano produzione, ma una più re significa quindi garantire il di- delle terre, dalla proprietà esclusiva sulle seequa distribuzione troppo e male! ritto alla terra dei contadini. Le menti che vogliono imporre le grandi multinaLa Focsiv con i suoi settanta del cibo. A tal fine occorre riforme fondiarie continuano a zionali, tra cui gli ogm, dall’imposizione di organismi di cooperazione inter- creare nuove democrazie essere politiche essenziali. catene del valore che rendono i contadini lonazionale denuncia questo scanIl commercio di alimenti ha cali dipendenti da input esterni, dall’erosione alimentari dalo, sulla scia di quanto ripete un ruolo da giocare laddove le dei rendimenti agricoli a causa di un cambiapapa Francesco, con la campagna “Cibo per agricolture locali non riescono a soddisfare i mento climatico la cui principale responsabilitutti: è compito nostro”. E opera concreta- bisogni della popolazione. Il commercio do- tà risiede nei modelli di produzione energifori. mente sul terreno per contribuire a che le co- vrebbe favorire scambi locali e È per questo che la Focsiv munità locali siano sempre più capaci di co- regionali prima che internazionacon i suoi organismi membri (di La concretezza struire la propria sovranità alimentare. li. La filiera corta dovrebbe esse- del quotidiano ci mostra cui fa parte anche Fondazione I problemi della fame e dello spreco ali- re favorita a quella lunga delle Fontana onlus) appoggia l’agricome, con le forze mentare sono una patologia di un medesimo catene di valore internazionali. I familiare per il suo ruolo delle comunità locali, coltura sistema economico che non funziona. Un si- regimi commerciali vanno quindi di principale custode della biodisia possibile passare versità, di produzioni tipiche, esstema che considera il cibo come una merce, riformati e l’Organizzazione mentre invece è un diritto essenziale per la vi- mondiale per il commercio do- dall’utopia alla realtà, senziale per la sostenibilità del ta delle persone. Il sistema va quindi profon- vrebbe anteporre il diritto al cibo perché un mondo senza sistema agro-alimentare. Un sidamente cambiato. a quello del libero scambio. stema che, invece, rischia di imfame è possibile Questo sistema è ingiusto e quindi la priSul commercio e sull’andapoverirsi con le grandi monoculma questione da affrontare non è l’aumento mento dei prezzi gioca inoltre un ruolo sem- ture legate solo al commercio internazionale. della produzione ma una più equa distribuzio- pre più importante la speculazione finanziaria, La concretezza del quotidiano ci mostra ne del cibo tra i paesi e al loro interno. A tal attraverso i mercati borsistici e strumenti co- come, con le forze delle comunità locali, sia fine occorre creare nuove democrazie alimen- me i derivati che si scambiano anche al di possibile passare dall’utopia alla realtà, pertari, come proposto dall’ex rapporteur specia- fuori delle regolazioni ufficiali. Di conse- ché un mondo senza fame, per la dignità umale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo, Oli- guenza anche la finanza dovrebbe essere na, è possibile. 왘 Gianfranco Cattai vier De Schutter. Il concetto di sicurezza ali- maggiormente regolata per eliminare le spinte presidente Focsiv-Federazione organismi cristiani mentare deve quindi essere ridefinito in termi- speculative contrarie al diritto alla vita e che servizio internazionale volontario ni di sovranità alimentare, e cioè devono esse- provocano le guerre del pane. L’imposizione
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