IX
Testimonianze
Dal 2008 al 2015, ogni anno un obiettivo. A ritroso, dall’ottavo al primo: è il nuovo impegno della World Social Agenda (WSA). “La creazione di un partenariato globale per lo sviluppo” è la chiave di volta: senza collaborazione tra Nord e Sud del mondo difficilmente la povertà verrà eliminata. È necessario uno sforzo globale, collettivo, non solo economico. Buona lettura.
>>>
vita trentina
Fermiamoci un attimo. Proviamo a sognare. Proviamo ad immaginare un mondo che a partire dal passaggio di secolo, ove sono stati sottoscritti gli obiettivi del millennio per dimezzare la povertà, avesse scelto di perseguirli senza fingere. Avesse scelto di “fare sistema” dalla città all’Onu, (metodo proposto dall’ottavo obiettivo) al fine d’investire le migliori energie, risorse ed idee per sradicare la miseria. Ovunque. Insomma, se a livello internazionale anziché coniugare l’“io”avessimo tentato il “noi a favore di tutti”. Perché la povertà estrema, come d’altronde la ricchezza estrema, fondata sulla speculazione finanziaria, non conviene ai più nell’era dell’interdipendenza. Non mi conviene che tu sia né troppo povero e né troppo ricco.
di Fabio Pipinato
Diamoci un obiettivo
INSERTO al n. 38
12 ottobre 2008
XI
WSA 2008
>>>
V
>>>
Mensa da condividere
>>>
II
>>>
Con l’Onu verso il 2015
II
Eliminare la povertà entro il 2015: il solenne impegno delle Nazioni Unite, tradotto in chiave locale
>>> I - XII