Compie 20 anni il progetto che ha salvato tanti piccoli cuori
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Da 25 anni aiutiamo i bambini a scrivere il loro futuro inserto da
Foto di Nicodemo Luca Lucà
Goffredo Modena. Fondatore e Presidente
25 anni di impegno: una strada da proseguire
Care Amiche, cari Amici, il 2024 è stato un anno di grande lavoro e profonda riflessione per la nostra Fondazione. In questi primi mesi del 2025, anno in cui celebriamo il nostro 25° anniversario, vogliamo condividere con voi un bilancio del percorso fin qui compiuto e le sfide che ci attendono nel prossimo futuro.
Abbiamo firmato l’accordo tra la Fondazione Mission Bambini e l’Ospedale Niguarda di Milano per la realizzazione di Casa Cuore di bimbi. Questo importante traguardo ha segnato l’inizio di un progetto che abbiamo a cuore da tempo e che avrà un impatto concreto sulla vita di tante famiglie. Casa Cuore di bimbi sarà un luogo accogliente e sicuro, pensato per ospitare le mamme e i papà dei bambini operati al cuore nell’Ospedale Niguarda. Qui le famiglie potranno trovare non solo un tetto sotto cui stare, ma anche un ambiente dove sentirsi sostenute e accompagnate in un momento così delicato.
Nell’anno appena concluso i dipendenti di aziende che sostengono la nostra Fondazione hanno manifestato il desiderio di fare volontariato ed hanno portato nuovo colore e cura negli spazi delle scuole che ne avevano grande bisogno. I dipendenti delle aziende hanno dedicato tempo ed energia a sistemare aule e recinzioni: un gesto concreto che ha migliorato l’ambiente scolastico per tanti bambini.
Vogliamo che il 2025, un anno simbolico per la nostra Fonda-
zione, non sia solo un momento di celebrazione, ma anche di rinnovato impegno. 25 anni sono un traguardo importante, ma ci ricordano che il nostro lavoro è tutt’altro che finito. La povertà infantile, le disuguaglianze nell’istruzione e la mancanza di accesso a cure mediche adeguate continuano a essere realtà che richiedono il nostro intervento.
Mercoledì 29 gennaio 2025, alle ore 16:00, ci riuniremo nella sede della Fondazione per celebrare un traguardo speciale: il 25° anniversario della nascita della nostra Fondazione. Questa sarà un’occasione unica per ritrovarci con i collaboratori e i volontari che, negli anni, hanno contribuito con passione a fare crescere la Fondazione. Sarà un momento semplice ma significativo: una piccola festa per ringraziarvi tutti.
Questo anniversario, infatti, non è solo un momento di bilanci: è soprattutto un’occasione per dire grazie. Grazie ai nostri straordinari volontari, che hanno donato tempo e cuore. Grazie ai donatori, che con la loro generosità ci hanno permesso di sognare in grande. Grazie ai partner dei progetti che hanno creduto nella nostra missione e l’hanno sostenuta con entusiasmo. Il nostro anniversario è anche il vostro traguardo: insieme, per rendere felici e sani, ogni giorno, sempre più bambini.
Margherita Castellan, Felice Garofalo, Anna Morali, Chiara Parisi
Progetto grafico: Andrea Talone
Impaginazione: Michele Morganti
Notiziario della Fondazione Mission Bambini, registrata in data 4/07/2001 al N. 40 del Registro delle persone giuridiche della Prefettura di Milano.
Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 711 del 10/11/2000
Poste Italiane SpA - Sped. In Abb. Postale - Dl 353
Pubblicazione iscritta al R.O.C. Nr. 22012 del 12/3/2012
Stampa: Graphicscalve Spa Vilminore di Scalve (BG)
Un salto indietro nel tempo: i 25
anni della Fondazione
Ogni grande avventura nasce da un piccolo sogno: offrire un futuro migliore ai bambini in Italia e nel mondo. La Fondazione è nata con il nome “aiutare i bambini” il 18 gennaio 2000, su iniziativa dell’Ingegnere Goffredo Modena insieme a sua moglie Maria Paola Villa. Da quel momento, il sogno si è trasformato in realtà grazie all’impegno di tante persone che hanno condiviso una visione comune.
Il primo progetto sostenuto è in Brasile: un asilo per 100 bambini. Tre anni più tardi la Fondazione introduce lo strumento del sostegno a distanza, per il sostegno continuativo dei progetti educativi all’estero, e nel 2016 Borse Rosa, per l’incentivazione dell’istruzione secondaria femminile. ll primo volontario di Mission Bambini parte nel 2002 per il Madagascar, in visita alla scuola del villaggio di Sarodroa.
Il progetto Cuore di bimbi inizia a battere nel 2005, con l’obiet-
tivo di salvare la vita dei bambini gravemente cardiopatici che nascono nei Paesi più poveri del mondo. Nel 2006, Mission Bambini inaugura i primi progetti educativi in Italia, rivolgendosi con particolare dedizione alla prima infanzia e poi, negli anni successivi, alle scuole primarie e secondarie di primo grado, specialmente nelle zone più difficili del territorio nazionale.
La Fondazione ha risposto a numerose emergenze, come i terremoti in Abruzzo (2009), ad Haiti (2010) e nel Centro Italia (2013), e nel 2020, durante la pandemia, ha garantito supporto a bambini senza accesso a beni essenziali e educazione. Successivamente, ha fornito aiuti in Ucraina a causa della guerra.
La Fondazione “aiutare i bambini” nel 2014 si trasforma in “Mission Bambini”. Ma non è solo un cambiamento di parole: è un’evoluzione, un passo avanti. Anche il logo cambia: la mano, che un tempo si limitava a proteg-
gere il bambino, ora si apre con fiducia, sostenendolo nel suo cammino.
È nel 2023 che inizia il grande sogno di Mission Bambini: la Fondazione sigla il primo accordo con l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano per la realizzazione di Casa Cuore di bimbi all’interno dell’ospedale milanese: non solo un grande traguardo, ma l’inizio di una nuova pagina nella storia della Fondazione.
Nel corso di questi anni straordinari, la Fondazione Mission Bambini ha avuto l’onore e il privilegio di sostenere oltre 1 milione e 400mila bambini in tutto il mondo. Questo risultato rappresenta non solo un numero, ma un insieme di storie, sorrisi e vite trasformate grazie all’impegno condiviso di tanti.
UNISCITI A NOI
• con 25 euro regali quaderni, pastelli, colori per la scuola
• con 50 euro contribuisci alla retta mensile al nido
• con 100 euro contribuisci a salvare un bambino cardiopatico
Inaugurazione del dispensario farmaceutico a Fossa (AQ) nel 2010
Banchetti Illuminiamo la scuola a Milano nel 2021
20 anni di Cuore di bimbi
Ogni anno, nel mondo, un milione di bambini nasce con difetti cardiaci congeniti. Nei Paesi occidentali le cardiopatie vengono spesso diagnosticate già in fase prenatale e curate precocemente, grazie a interventi di cardiochirurgia pediatrica all’avanguardia. Ma nei Paesi in via di sviluppo la realtà è ben diversa: la carenza di medici specializzati e di strutture sanitarie adeguate ritarda le diagnosi e, troppo spesso, impedisce di intervenire in tempo. Questa disuguaglianza non è solo un numero, ma riguarda la vita e il diritto alla salute di questi bambini e bambine.
È proprio per questo – per tutti quei bambini che nascono con malattie cardiache – che la Fondazione ha immaginato, nel lontano 2005, il progetto Cuore di bimbi . Lo scopo principale è promuovere la salute con particolare riferimento alle cardiopatie, riducendo la mortalità infantile legata alle malattie cardiache congenite o reumatiche. Uno degli aspetti distintivi del progetto è la formazione sul campo: l’obiettivo è infatti anche quello di rafforzare gli ospedali locali, affinché non abbiano più bisogno di noi e possano diventare punti di riferimento per le cure cardiologiche, accessibili ai bambini
che ne hanno bisogno. Nel corso degli anni abbiamo coinvolto oltre 100 volontari specializzati e oltre 500 professionisti locali in occasione di formazione.
Il 2025 non è solo l’anniversario della Fondazione, ma anche del progetto Cuore di bimbi che compie 20 anni: 20 anni che operiamo e visitiamo tanti piccoli cuori in giro per il mondo, incontrando e coinvolgendo centinaia di persone che credono nel nostro sogno. Abbiamo operato 2805 bambini e ne abbiamo visitati 34.569: tantissimi cuori che battono grazie a Cuore di bimbi e grazie al sostegno di chi crede in questo sogno.
Dove siamo oggi
AFRICA Uganda
Eritrea Zimbabwe
Zambia
ASIA Nepal
Uzbekistan
EUROPA Albania
Kosovo
Dove siamo stati
AFRICA Kenya
ASIA Cambogia Myanmar
EUROPA Romania
Il maestro è nell’anima, canta in uno dei suoi meravigliosi brani il geniale Paolo Conte. Il mio maestro, cioè la mia missione nella vita, ciò che mi guida e che governa il mio modo di essere e di esserci, è invece nel cuore. Più o meno anima e cuore, in una visione psico-emotiva e spirituale, sono in definitiva la stessa cosa, come ci insegna un’altra canzone, stavolta napoletana. Senonché il mio peculiare modo di intendere il cuore è anche in senso fisico, il cuore che batte, che pulsa, che ritma e cadenza il vivere. Questa è la missione che mi sono trovato a portare avanti e per la quale vivo e opero, in senso anche strettamente chirurgico. Ecco perché il mestiere del cardiochirurgo pediatra è per me qualcosa di speciale, avendo oltretutto a che fare con vite ancora in attesa di sbocciare pienamente. E questo mestiere è fotografato e condensato in una frase del mio maestro professionale:
“Nella realtà, quando il percorso diagnostico-terapeutico si complica, quando nulla appare chiaro e i pezzi del puzzle sono scomposti, impazziti, il cardiochirurgo è solo. Non c’è nessuno che riflette fino allo spasimo, fino a farsi male. Nessuno che si coltiva, che si spinge nella ricerca intensa e difficile, dolorosa e piacevole della verità. Percorrere questo sentiero virtuoso è l’unico modo che conosciamo per sentirci culturalmente vivi nella costante ricerca della verità”.
La nostra verità è la vita, da recuperare, da riprendere per i capelli, da ripristinare nella sua migliore e ottimale modalità espressiva. Da tornare a fare scorrere in un bambino o una bambina, in ragazzi e adolescenti che chiedono di poter intraprendere il loro cammino nel mondo. Questo sentiero, questa ricerca di “verità”, accompagna incessantemente il cardiochirurgo nel proprio ospedale e in tutti quei luoghi dove c’è bisogno della sua professionalità.
In missione, nella vita e nel cuore delle persone
Il Dottor Marianeschi si racconta
Va dove ti porta il cuore si declina così anche nel viaggiare, all’insegna della solidarietà umana che illumina il nostro modo di sentire e di agire, per portare speranza e insegnamento nei Paesi in via di sviluppo. In questo ambito, la mia prima esperienza di volontario è stata nel 1997 in Kenya con un progetto delle Nazioni unite. Era la prima volta che mi recavo in Africa. Da quel momento ho capito che potevo fare qualcosa anche io per questi bimbi lontani e vicini nello stesso tempo.
“Mission Bambini” ancora non esisteva, ma nel frattempo andai in missione sanitaria in Albania al confine con il Kosovo nel 1999, durante la guerra, non come cardiochirurgo, ma come medico volontario. Fu lì che, tra i profughi, incontrai una bambina che mi colpì profondamente Ricordo che aveva le labbra bluastre, non riusciva a stare al passo con i compagni e si affaticava per qualsiasi sforzo. Osservandola attentamente, le diagnosticai una tetralogia di Fallot e fortunatamente riuscimmo a portarla in
Italia per il necessario intervento chirurgico. Quando, dopo l’intervento, la riaccompagnammo nuovamente a casa i genitori e i fratelli stentavano a riconoscerla per come era cambiata. La gioia fu immensa, per tutti.
Nel 2008 è finalmente iniziata la mia storia con “aiutare i bambini” divenuta poi “Mission Bambini”. Un vero e proprio trampolino di lancio nella dimensione piena della solidarietà. Ricordo che la mia prima missione si svolse in Uzbekistan, dove sono poi ritornato diverse altre volte. La memoria mi riporta ancora oggi alla piccola Nurbanu, una bimba nata proprio nei giorni in cui ci trovavamo lì. Se fosse nata in qualche altro momento non sarebbe sopravvissuta, perché aveva una trasposizione delle grandi arterie. Una benedizione, la nostra presenza, perché potemmo fare un intervento di correzione che nessuno aveva mai fatto prima in quel Paese. Proprio ora, dopo dodici lunghi anni, lo scorso mese, recandomi nuovamente a Tashkent l’ho po-
Foto
Mission Bambini
Il Dottor Marianeschi lo scorso mese ha rincontrato la giovane Nurbanu e la sua famiglia in Uzbekistan
tuta ritrovare e mi sono profondamente commosso nel vederla cresciuta e felice, insieme ai suoi genitori.
Sempre a Oriente, sono stato in Cambogia. Era il 2010 quando giunsi a Siem Reap la prima volta. Appena sceso dall’aereo, corsi subito in ospedale dove mi fecero trovare due bambini già pronti in attesa in sala operatoria. Non ero preparato per una missione cardiochirurgica completa, ma nonostante i pochi mezzi a disposizione io e miei collaboratori riuscimmo a operarli, con un intervento palliativo. Ciò ha permesso a questi due bambini di crescere ed essere poi sottoposti a un pieno intervento di correzione, effettuato durante una nostra successiva missione. Conservo la foto di questi bimbi nel mio studio e ogni volta che la guardo mi domando ancora come riuscimmo a operarli con quei pochi mezzi di cui disponevamo.
Ogni missione ha i propri indelebili ricordi, spesso felici ma qualche volta anche tristi, perché in questo mestiere sempre in equilibrio tra il successo e l’insuccesso nulla è scontato e non sempre riusciamo a vincere le nostre battaglie. Uso il plurale perché è la squadra di anestesisti, perfusionisti, nurse e cardiologi dell’ospedale Niguarda la protagonista di questi viaggi della speranza e della vita, in missione con me negli anni insieme a tanti altri colleghi provenienti da diverse strutture italiane e internazionali.
Sono passati ormai venticinque anni dalla fondazione di questa ETS e il programma Cuore di bimbi compie il suo ventesimo compleanno. In questi anni abbiamo eseguito più di 70 missioni e operato migliaia di bambini. Oltre a quelli citati, ci siamo recati in tanti altri Paesi: Zambia, Zimbabwe, Uganda, Kenya, Eritrea, Albania, Kosovo, Romania, Cambogia, Nepal, Myanmar. Non abbiamo confini, il mondo non ha limiti in questo programma in cui credo particolarmente e che mi riempie di orgoglio, realizzandomi ulteriormente anche dal punto di vista professionale. Contribuire a dare a una struttura ospedaliera e, talvolta a un intero Paese in via di sviluppo, la possibilità di avanzare nella propria autonomia e di incominciare ad operare i bambini senza più dipendere da aiuti esterni è come aver piantato un seme che poi diventerà una pianta rigogliosa.
#GIVETHEBEAT: insieme per far battere tanti piccoli cuori
Tanti fundraiser, un’unica missione: salvare i bambini con il cuore malato, in attesa di un intervento per ricominciare a vivere. Questo lo spirito che anima la campagna di crowdfunding #GiveTheBeat, giunta alla 7° edizione, promossa da Mission Bambini insieme a tanti amici e volontari per sostenere il progetto Cuore di bimbi. A metà dicembre, data di chiusura della presente pubblicazione, abbiamo già raccolto circa 30.000 euro. La campagna termina il 26 gennaio. Grazie a tutti i donatori che hanno voluto mettersi in gioco come fundraiser e a tutte
Naturalmente siamo impegnati anche in Italia per fornire istruzione e compiere interventi chirurgici. A partire dall’ospedale in cui lavoro, nel quale è in via di costruzione Casa Cuore di bimbi: un luogo dove ospitare i genitori dei nostri piccoli pazienti italiani e stranieri. Per realizzare questo progetto non cesserò mai di chiedervi un aiuto e un supporto, per far sì che si completi e decolli nel miglior modo possibile. Tra le nostre più ricorrenti esigenze va ricordato anche il continuo bisogno di materiale sanitario, così come la copertura dei biglietti di viaggio e di soggiorno per la nostra équipe. Investire in solidarietà nel progetto Cuore di bimbi vuol dire salvare vite di bambini cardiopatici. Venite anche voi dove vi porta il Cuore.
Dott. Stefano Marianeschi
Responsabile SSD Cardiochirurgia Pediatrica ASST Ospedale Niguarda e Direttore Scientifico del progetto Cuore di bimbi
le persone che hanno contribuito con una donazione o il passaparola.
La piccola Nurbanu dopo l’operazione con la Dottoressa Palacios, volontaria di Mission Bambini, in Uzbekistan
Una Casa all’interno dell’ospedale Niguarda
Dal 2005 raggiungiamo i bambini con malattie cardiopatiche, ma a volte è difficile aiutarli nel loro paese di origine. Ci sono casi, infatti, in cui per salvare la vita di questi bambini è necessario organizzare un viaggio in Italia, dove vengono accolti e operati all’ospedale Niguarda.
Per tanti bambini e per le loro famiglie che li accompagnano questo vuol dire prendere l’aereo per la prima volta. Vuol dire ritrovarsi in un luogo che non si conosce, di cui spesso non si parla la lingua. Noi queste famiglie le sosteniamo ogni giorno del loro viaggio, ci prendiamo cura di loro economicamente ma anche emotivamente. Siamo lì per tenere loro la mano a ogni ingresso in ospedale, per ogni visita, per ogni momento di paura e siamo con loro anche in quel bellissimo momento in cui tutto è andato bene e si può tornare a casa a vivere una vita nuova.
Questa è la storia di tanti bambini che incontriamo. Drin ha 4 anni e ha già subito diversi interventi nella sua breve vita. È arrivato dall’Albania, con il cuore pieno di paura, insieme alla sua mamma Alketa per un intervento salvavita al cuore. I volontari e i medici li hanno accolti come una famiglia: Drin ha ricevuto le cure di cui aveva bisogno e, dopo interminabili settimane in ospedale, lui e la sua mamma sono finalmente riusciti a tornare a casa.
Ma è anche la storia di Joy, e della sua famiglia che vive a Cusano Milanino, piccolo comune della Città metropolitana di Milano. Joy è un bimbo di due anni portatore di una cardiopatia congenita complessa. A causa del
suo cuoricino, è stato ricoverato 9 mesi all’ospedale Niguarda di Milano.
“In quel periodo io lavoravo in Svizzera - ci racconta il papà del piccolo Joy- non avevo sempre la possibilità di stare accanto a mia moglie e di accompagnarla ogni giorno quando Joy era ricoverato in terapia intensiva. In quei giorni abbiamo capito quanto è importante ed essenziale poter vivere accanto ai nostri figli nel momento più critico della loro vita. Sappiamo che Mission Bambini sta costruendo Casa cuore di Bimbi dove i genitori dei bambini cardiopatici italiani e stranieri che non hanno la possibilità di alloggiare vicino all’ospedale potranno essere accolti. Sentirsi come in casa propria, senza la preoccupazione di dover cercare un alloggio sgravandoci da problematiche in un momento critico della nostra vita, è per noi un sogno. Per noi, soprattutto per mia moglie, stare vicino a Joy in un momento così delicato è stato davvero essenziale”.
Per queste famiglie, italiane e straniere, e per tutte quelle famiglie che si trovano a vivere la malattia di un figlio lontane da casa, abbiamo deciso di fare un passo in più e creare un luogo caldo e sicuro, in cui potranno sentirsi a casa e sapere di potersi concentrare solo sul benessere dei propri figli, senza altre preoccupazioni. Una vera e propria casa: Casa Cuore di bimbi
Casa Cuore di bimbi nascerà proprio all’interno dell’ospedale Niguarda e sarà dedicata a tutte le famiglie che grazie al progetto Cuore di bimbi, arrivano in Italia con Mission Bambini, ma anche a tutti quei genitori che economicamente non sarebbero in grado di restare al fianco dei propri bambini in questi momenti difficili.
UNISCITI A NOI
con una donazione di 25, 50, 100 euro
Contribuisci alla realizzazione delle opere edili, degli impianti e all’acquisto degli arredi
Tutti i bambini hanno diritto a crescere sani e felici e ogni famiglia ha il diritto di poter stare vicino a loro nei momenti belli, ma soprattutto nei momenti difficili. Casa Cuore di bimbi è un progetto da realizzare, un luogo da costruire, un sogno da raggiungere che diventerà realtà proprio grazie a voi.
Il piccolo Joy ad una partita di basket
Drin all’ospedale Niguarda di Milano
25 anni costruiti anche nel ricordo
anni di storia; ci piace ricordare che la strada fin qui percorsa è stata realizzata anche nel ricordo di tante persone amiche.
Persone in memoria delle quali parenti e amici hanno scelto di fare una donazione per i bambini, oppure donatori molto vicini alla Fondazione, che hanno pensato, con lungimiranza, di fare testamento e destinare un lascito per il futuro dei più piccoli.
Ci piacerebbe ricordare queste persone e questi donatori uno a uno, ma sono tanti e non è purtroppo possibile.
Ci viene subito in mente però Enrico, una delle primissime donazioni in memoria con la quale
abbiamo dato vita a una vera e propria scuola, a N’Garigne, in Senegal. Una scuola che porta tuttora il suo nome: école Visconti e che offre a centinaia di ragazzi un’istruzione di qualità e la possibilità di ricevere ogni giorno un pasto completo.
Un Lascito è un atto d’amore che guarda al futuro
In memoria di Floriana invece sono state attivate numerose adozioni a distanza, il modo più efficace per dare reale continuità a un sostegno; dopo tanti anni tutt’ora questi sostegni regolari garantiscono la speranza di un futuro per tante bambine e bambini.
L’animo buono di Marco ha continuato a fare del Bene anche dopo la sua prematura scomparsa e, grazie ai suoi famigliari, il suo amore per i bambini è arrivato fino in Kenya, a Bomet, dove, per ricordarlo, è stato realizzato un nuovo dormitorio per i bambini. Poi c’è il lascito di Bianca, una signora gentile che ha voluto dare il suo aiuto dove c’era più bisogno e soprattutto per i bambini, forse i figli che non aveva mai avuto.
E ancora la palestra del centro di Qiqajon a Milano, ristrutturata grazie alla donazione di Angela e Donato, in memoria del figlio Riccardo; uno spazio nuovo e accogliente per le attività sportive e ricreative, un punto di riferimento per bambini e ragazzi del quartiere.
Infine, più recentemente, pensiamo al giovane Ricky, che aveva un sogno, quello di diventare Chef ma il destino ha interrotto troppo presto il suo cammino; nel suo ricordo il papà Marco ha sostenuto il progetto Cuore di bimbi, salvando tanti piccoli cuori e volando fino in Nepal per conoscere i bimbi aiutati e le loro famiglie.
Enrico, Floriana, Marco, Bianca, Riccardo, Ricky, ognuno di loro vive e continuerà a vivere nel sorriso dei tanti bambini aiutati insieme in questi 25 anni.
Ringraziamo i tanti amici e donatori che, in tutti questi anni, anche nel momento più difficile della perdita, hanno trovato la forza per trasformare il dolore più grande in speranza, per tanti bambini.
Con un lascito testamentario a Mission Bambini puoi rendere felici e sani tanti bambini che vivono in contesti difficili, in Italia e all’estero. In questi 25 anni, con i nostri progetti e insieme a tanti volontari abbiamo garantito cure, accoglienza e istruzione a 1,4 milioni di bambini.
Insieme a te possiamo continuare a farlo, ancora e ancora.
Per informazioni e per richiedere gratuitamente la “Guida Lasciti”: Chiara Parisi
+39 02 21.00.24.306
chiara.parisi@missionbambini.org
Molti dei bambini e delle bambine aiutati sino ad oggi grazie alle donazioni in memoria e lasciti testamentari, Uganda, Bomet 2013
Foto di Mission
Bambini
Da
Il primo progetto sostenuto è in Brasile: un asilo per 100 bambini. Tre anni più tardi la Fondazione introduce lo strumento del sostegno a distanza, per il sostegno continuativo dei progetti educativi all’estero, e nel 2016 Borse Rosa, per l’incentivazione dell’istruzione secondaria femminile.
Da 25 anni siamo al fianco dei bambini per aiutarli a scrivere il loro futuro. Grazie al vostro prezioso sostegno queste parole sono diventate una storia possibile: continuiamo, insieme, a scrivere nuove pagine di un domani migliore.
Foto di Nicodemo Luca Lucà, 2023, Kenya
Da 25 anni aiutiamo i bambini a scrivere il loro futuro
Dal 2005 grazie al progetto Cuore di bimbi operiamo e visitiamo tanti piccoli cuori in giro per il mondo. Lo scopo principale è promuovere la salute con particolare riferimento alle cardiopatie, riducendo la mortalità infantile legata alle malattie cardiache congenite o reumatiche.
Foto di Simone Durante, 2018, Birmania
Dal 2006 la Fondazione sostiene spazi educativi per la prima infanzia, con un’attenzione particolare a chi vive in povertà educativa o in condizioni di svantaggio economico.
Foto di Simone Durante, 2017, Micronido Primi Passi (Novara)
Da 25 anni aiutiamo i bambini a scrivere il loro futuro
Ogni bambino ha il diritto di sognare, imparare e costruire il proprio futuro: è con questa convinzione che dal 2006 la Fondazione Mission Bambini si dedica a contrastare la povertà educativa e prevenire la dispersione scolastica.
Foto di Chiara Ercolani, 2024, Istituto Comprensivo Arcadia (Milano)
Volontariato aziendale: oltre 750 dipendenti per Mission Bambini
Il 2024 è stato un anno intenso per i volontariati aziendali organizzati da Mission Bambini. Ben 16 aziende hanno deciso di unirsi a noi in questa straordinaria avventura solidale, coinvolgendo oltre 750 dipendenti: un impegno collettivo che può fare davvero la differenza nella vita di tanti bambini.
Le giornate di volontariato sono state molto varie. La Fondazione ha organizzato attività di employee engagement sia per piccoli gruppi che per grandi numeri, come 200 persone impegnate su due scuole e due progetti. I volontari hanno riqualificato un cancello esterno e sgomberato aule chiuse dalla pandemia, restituendo ai bambini spazi sicuri e accoglienti per crescere serenamente.
Un dipendente di Zurich, durante la giornata di volontariato, ci ha confessato che era la sua prima esperienza in un’attività del genere. Ha condiviso quanto fosse speciale dedicare tempo e impegno, con le proprie mani, per i bambini e per la comunità. Ma non solo: ha scoperto un lato nuovo dei suoi colleghi, liberi dai ruoli e dalle formalità della routine aziendale, uniti da uno scopo comune e pronti a mettersi in gioco insieme.
Durante l’anno abbiamo avuto l’opportunità di portare il nostro impegno in nuove scuole, toccando il cuore di diverse città: Milano – dove si è svolta la maggior parte delle attività –, ma anche Torino, Verona, Padova, Rubano e Roma.
Oltre alla riqualificazione degli spazi interni ed esterni – attività molto richiesta –, abbiamo operato anche sul fronte delle atti-
vità green: non sono mancate le piantumazioni, che ci hanno permesso di mettere a dimora oltre 200 alberi.
Grande successo anche per i Social Team Building
Per i Social Team Building a tema robotica educativa e sport –nuovi format di giornate aziendali – la giornata si divide in due fasi: nella prima, i dipendenti seguono un mini corso tematico, collaborando su attività come l’uso di piccoli robot o giochi sportivi; nella seconda, diventano loro stessi insegnanti davanti a una classe di bambini. “Alla fine della giornata ero profondamente emozionata – ci racconta una dipenden-
LOMBARDIA
Milano
Sesto San Giovanni PIEMONTE
Torino
LAZIO
Roma
te di Avanade. Un educatore mi ha raccontato due episodi che mi hanno toccato il cuore. Un bambino, di solito molto timido in classe, è riuscito ad alzare la mano e condividere le sue emozioni davanti a tutti. Un altro, che usa una macchinetta per l’insulina da anni, ha detto che da quel giorno l’avrebbe portata con orgoglio, perché lo faceva sentire un po’ come un super robot. Sono piccoli gesti, ma hanno dato un significato profondo a tutta la giornata”.
Piccoli gesti – ma, in fondo, grandi – come quelli che fanno in queste giornate i dipendenti delle aziende partner di Mission Bambini: ogni cancellata tinteggiata, ogni aula sgomberata, ogni albero piantato aiutano a rendere la vita quotidiana dei bambini molto più speciale.
EMILIA ROMAGNA
Bologna
VENETO
Padova
Rubano (PD)
Verona
PUGLIA
Bari
CAMPANIA
Napoli
SICILIA
Catania
Iprimi 6 anni di vita dei bambini e delle bambine sono speciali. Dal 2006 la Fondazione sostiene spazi educativi per la prima infanzia, con un’attenzione particolare a chi vive in povertà educativa o in condizioni di svantaggio economico. Un cammino fatto di impegno e passi concreti: per tracciare insieme ai bambini una strada luminosa verso un futuro migliore.
Il primo passo è stato il bando Un asilo nido per ogni bambino: per portare più nidi, micro-nidi e spazi gioco nei territori più fragili. Abbiamo avviato e/o potenziato oltre 100 strutture su tutto il territorio nazionale che hanno accolto più di 4.400 bambini tra il 2010 e il 2016. A questo si sono aggiunte le Adozioni in Vicinanza: per aiutare le famiglie più vulnerabili a sostenere i costi dei servizi, sempre più alti.
Il cammino di Mission Bambini nell’ambito dell’infanzia non si è mai fermato, ma è cresciuto e si è trasformato. Dal 2017, la Fondazione ha infatti ampliato il suo ruolo: da semplice finanziatore a vero Capacity Builder, offrendo ai partner non solo supporto economico, ma anche strumenti concreti per crescere e migliorare. Inizialmente con il progetto Servizi 06: Passaporto per
L’area infanzia della Fondazione: un cammino iniziato nel 2006
il futuro, concluso nel 2021, e poi con due progetti per noi molto speciali: Progetto The Human Safety Net – sostenuto da Generali Italia e The Human Safety Net – e Scintilla, un programma che dal 2022 mette in rete centri ad alto impatto educativo – le Stelle Mission Bambini – per offrire uno spazio educativo di qualità e inclusivo, coinvolgendo attivamente le famiglie.
Il Centro Infanzia Pizzicalaluna di Napoli, gestito da Solidee Cooperativa Sociale ETS, ha vissuto insieme a noi tutte le tappe di questo splendido percorso, fino a diventare una delle Stelle di Mission Bambini nel 2022. “È una tappa che rappresenta il consolidamento di un rapporto decennale – ci racconta Salvatore Amabile, educatore della Stella di Napoli. La Fondazione ha dimostrato di credere nella missione che la cooperativa si è data, di contribuire alla costruzione e consolidamento di una comunità educante, fondata sul principio della ricchezza della diversità”.
“Mission Bambini con il progetto Scintilla ha rafforzato il suo soste-
gno alla cooperativa, da un punto di vista economico, ma anche logistico e formativo – continua Salvatore, “ci ha dato la possibilità di confrontare le nostre strategie ed i nostri approcci metodologici con realtà di tutt’Italia, attraverso tavoli di discussioni, da cui sono emerse importanti riflessioni. Ha messo a nostra disposizione formatori di alto livello, esperti in ambiti pedagogici e strategici, che hanno contribuito a migliorare la nostra attività, proponendoci nuove prospettive. Ci ha consentito di entrare a far parte di interessanti partenariati, con cui abbiamo condiviso la nostra propensione all’inclusività, intesa nel senso più ampio del termine. Ma, soprattutto, Mission Bambini ci fa sentire parte di una Costellazione complessa ed articolata, in cui ogni Stella ha trovato il suo posto”.
Le Stelle di Mission Bambini brillano già a Bari, Catania, Napoli, Roma e Sesto San Giovanni (MI): camminando insieme possiamo accendere il futuro di tanti bambini.
L’educatore Salvatore Amabile insieme all’attrice e sostenitrice Nunzia Schiano alla Stella di Napoli
Foto Mission Bambini
Mission Bambini nelle scuole: un lungo percorso
Ogni bambino ha il diritto di sognare, imparare e costruire il proprio futuro: è con questa convinzione che dal 2006 la Fondazione Mission Bambini si dedica a contrastare la povertà educativa e prevenire la dispersione scolastica. Nei primi anni abbiamo operato indirettamente collaborando con partner non profit locali nelle periferie delle principali città italiane per fornire supporto e accompagnamento allo studio in sinergia con le scuole del territorio.
10 anni dopo, nel 2016, abbiamo cambiato il nostro approccio: il progetto Nove+, realizzato con il finanziamento di Fondazione Cariplo, ha infatti messo Mission Bambini in connessione con una serie di Istituti Comprensivi milanesi, permettendo alla Fondazione di maturare una prima esperienza di lavoro diretta con le scuole. Si è aperta quindi una vera e propria riflessione che ci ha portato ad implementare in prima persona le nostre progettualità e ad avere un ruolo che andasse oltre al solo coordinamento, creando dei modelli di intervento nostri: per sostenere sempre più bambini e per farlo, da quel momento in poi, in modo diretto.
La vittoria del Bando “Un Passo Avanti” dell’Impresa Sociale Con i Bambini ha permesso l’avvio di un progetto importante che rappresenta per noi il principale intervento di Mission Bambini all’interno delle scuole: Stringhe: piccoli numeri in movimento Un percorso quadriennale realizzato in collaborazione con 10 scuole dell’infanzia e primarie a Milano, Napoli e Catania e che vede il coinvolgimento di 18 partner.
Tra il 2021 e il 2023, Mission Bambini ha avviato in fase di sperimentazione il progetto Spazio Mission Bambini in due scuole nelle periferie di Milano e Padova: con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo emotivo e relazionale degli studenti e aiutare i docenti a gestire situazioni difficili riscontrate in classe. A partire dall’anno scolastico 2023-2024 Spazio Mission Bambini è stato ripensato: con uno sguardo preventivo e trasformativo, il progetto lavorerà allo sviluppo e al potenziamento delle life skills dei bambini e alla creazione di setting e contesti educativi in grado di creare e promuovere ambienti scolastici sereni e accoglienti.
“Nelle proposte progettuali di Spazio Mission Bambini si privilegia
un approccio che pone al centro il benessere dei ragazzi, attivando specifici percorsi in base alle esigenze emergenti all’interno degli istituti scolastici e si collabora per lo sviluppo di un patto di corresponsabilità tra gli attori coinvolti nel processo di prevenzione e contrasto – ci racconta Chiara Zani, pedagogista. Tutto avviene al fine di ripristinare un ambiente sicuro e accogliente, un punto di riferimento, dove i ragazzi si sentano ascoltati e valorizzati nelle loro peculiarità”.
Il percorso della Fondazione nelle scuole è un cammino verso un obiettivo ambizioso: rendere la scuola un luogo dove tutti i bambini possono crescere, scoprire il proprio valore e costruire le basi per un domani migliore
Grazie ai volontari di Mission Bambini: il cuore della nostra missione
Nel 2025 Mission Bambini festeggia i suoi 25 anni, un traguardo importante reso possibile anche grazie al lavoro e alla passione di ogni volontario che ha contribuito a scrivere questa storia. I volontari rappresentano il cuore della Fondazione: non solo collaborano alle attività operative, ma portano speranza e solidarietà, trasformando i progetti in realtà.
In questi 25 anni di vita, grazie ai volontari, Mission Bambini ha realizzato progetti che hanno migliorato la vita di migliaia di bambini e delle loro famiglie. In Italia, il loro contributo ha contrastato la dispersione scolastica, aiutato studenti della scuola secondaria di primo grado grazie alle attività di tutoring scolastico, sostenuto famiglie in difficoltà e offerto assistenza ai piccoli pazienti operati in Italia. All’estero i medici volontari hanno portato nuove speranze di vita a bambini cardiopatici; altri ancora, con la loro presenza, hanno portato aiuto e opportunità in contesti vulnerabili,
lavorando nei centri educativi in Africa, Asia e America Latina.
“Ciascuna attività è un tassello fondamentale della missione della Fondazione” – racconta Margherita Castellan, Responsabile Area Volontariato di Mission Bambini. “Ogni gesto, grande o piccolo, contribuisce a costruire un futuro migliore per tanti bambini e bambine, dimostrando quanto sia potente l’impegno condiviso”.
Il 28 settembre scorso si è tenuto l’Incontro Nazionale dei Volontari ed è stato un momento speciale per celebrare l’impegno e la dedizione di tutti loro. Durante la mattinata, le testimonianze dei progetti hanno messo in evidenza l’impatto straordinario del loro lavoro, suscitando emozione e orgoglio. Nel pomeriggio, i workshop creativi su fotografia, scrittura e organizzazione di eventi hanno permesso ai volontari di mettere in luce le proprie competenze e condividere idee. Questi momenti di scambio hanno rafforzato il senso di appartenenza alla comunità di Mission Bambini e creato nuovi stimoli per il futuro.
“L’impegno dei volontari è ciò che ci permette di guardare avanti con fiducia e di affrontare le sfide del futuro” – continua Margherita, “il 2025 non sarà solo un anniversario, ma un’opportunità per rafforzare la nostra missione, continuando a costruire insieme un mondo in cui ogni bambino possa crescere e realizzare i propri sogni”.
Ai nostri volontari va il nostro grazie più sentito, con l’augurio di camminare insieme verso nuovi traguardi.
Margherita Castellan, Responsabile Area Volontariato, durante lo scorso Incontro Nazionale dei Volontari
Foto di Mission Bambini
I numerosi volontari presenti a Villa Torretta, Sesto San Giovanni (MI), il 28 settembre 2024
20 anni come volontario Mission
Bambini: il viaggio
di Alessandro
Si chiamava ancora “aiutare i bambini” quando, nel 2005, Alessandro Cucina – 64 anni, di Milano, ingegnere oggi in pensione – conosce la Fondazione “Ho conosciuto Mission Bambini (allora “Aiutare i Bambini”) nel 2005, grazie a un collega che mi parlò dell’Ing. Modena, il fondatore” - ci ha raccontato Alessandro. Proveniamo dallo stesso settore delle telecomunicazioni e la sua brillante carriera imprenditoriale è stata una prima referenza importante. Mi colpirono poi sia la missione della Fondazione – aiutare concretamente i bambini e i giovani in difficoltà – sia la serietà, efficienza e trasparenza della gestione. Questi valori, uniti al desiderio di dare il mio contributo, mi spinsero a iniziare il mio percorso di volontario, un viaggio che si è arricchito anno dopo anno”.
E il suo viaggio è diventato davvero sempre più speciale. Ha cominciato partecipando al cor-
so per organizzare i banchetti di raccolta fondi, come Babbo Natale per un giorno. Da quel primo evento, per quasi vent’anni ha coordinato e gestito banchetti legati a iniziative come Piazze del Cuore e Illuminiamo la scuola
A queste si sono aggiunte tante altre attività: dal Banco per l’infanzia, con raccolte di beni essenziali per asili nido, al Banco dei desideri presso le librerie Feltrinelli, fino alla sensibilizzazione nelle scuole primarie per trasmettere ai più piccoli il valore del volontariato.
Tra le esperienze più significative ricorda il viaggio in Zimbabwe, dove ha visitato un orfanotrofio supportato dalla Fondazione. “L’incontro con quei bambini ha dato un volto concreto al nostro impegno e rafforzato in me la convinzione che ogni gesto, per quanto piccolo, possa fare la differenza”.
“Essere volontario per Mission Bambini è stato, e continua a esse-
re, molto più di un semplice impegno. È un “atto di sano egoismo”, perché la serenità e l’appagamento che derivano dall’aiutare gli altri sono un dono che si riceve tanto quanto si dà – continua Alessandro. Questo percorso è stato reso ancora più speciale dalla condivisione con amici, altri volontari e con lo staff della Fondazione, che con professionalità e passione hanno sempre saputo creare un vero senso di famiglia”.
Un pensiero da parte di Alessandro va anche ai volontari Ambassador che con impegno ed entusiasmo supportano e creano iniziative in tutta Italia per raccogliere fondi e diffondere i valori e progetti di Mission Bambini.
Conclude raccontandoci che “in questi 25 anni, Mission Bambini non solo ha raggiunto tanti traguardi importanti, ma ha anche trasformato la vita di chi, come me, ha avuto la fortuna di farne parte. Sono orgoglioso di aver contribuito a questa straordinaria storia e spero che il mio cammino possa ispirare altri a unirsi a questa missione: perché ogni sorriso scambiato con un bambino è un passo verso un mondo migliore”.
Grazie Alessandro per tutto l’impegno e la generosità che hai dimostrato in questi 20 anni come volontario della Fondazione e grazie per aver scelto di camminare con noi in questo viaggio. La Fondazione Mission Bambini riesce a trasformare le idee in realtà proprio grazie a tutti i volontari e le volontarie: la loro dedizione rappresenta un esempio prezioso di solidarietà e umanità e migliora, concretamente, la vita di tantissimi bambini e famiglie.
Il volontario Alessandro Cucina presso la sede della Fondazione
Foto di Mission Bambini
Charity Dinner Da Vittorio: una serata che scalda il cuore
Lo chef del ristorante Da Vittorio Enrico Cerea, Roberto Bercè –volontario e membro del CdA –e Marco Galbiati – volontario e donatore, membro del CdA e del Comitato d’Onore – con la pentola d’oro (offerta da Pentole Agnelli)
Si è creata un’atmosfera magica il 7 novembre al Ristorante Da Vittorio – 3 stelle Michelin, uno tra i ristoranti d’eccellenza assoluta nella scena italiana. 140 persone, 140 cuori uniti da un grande obiettivo: sostenere i bambini e le loro famiglie nei momenti più difficili grazie al progetto Cuore di Bimbi.
“Essere qui vuol dire essere circondati da persone che credono in un futuro migliore”: queste sono le parole di Vincenzo Walsh, Responsabile del Dipartimento Progetti di Mission Bambini e questo è il cuore pulsante del progetto.
Grazie a chi c’era e a chi ha scelto di esserci con il cuore. E un grazie speciale a tutto lo staff Da Vittorio per la meravigliosa serata, ad Indosuez Wealth Management e a Pentole
Cuori all’unisono: due orchestre e due cori in concerto per Cuore di bimbi
Agnelli Roma per aver reso possibile tutto questo. Con il supporto di tutti potremo realizzare Casa Cuore di bimbi: un rifugio accogliente dove le famiglie non dovranno preoccuparsi di vitto, alloggio o trasporti, ma solo di essere vicine ai propri bambini e bambine che affrontano un difficile intervento al cuore. Insieme possiamo fare la differenza, battito dopo battito.
Il Presidente Goffredo Modena insieme a sua moglie Maria Paola Villa e al Dottor Stefano Marianeschi, Direttore Scientifico del progetto Cuore di bimbi
Sul palco le Orchestre sinfoniche di Milano Kids e Junior – che accolgono giovani musicisti dagli 11 ai 18 anni – il Coro di Voci Bianche e I Giovani di Milano – composto da circa 40 ragazzi e ragazze di età compresa tra gli 8 e i 25 anni: per un concerto non solo emozionante, ma anche solidale.
Cuori all’unisono è infatti il titolo della serata speciale di musica e canto che si è tenuta sabato 14 dicembre all’Auditorium di Milano (Largo Gustav Mahler), per sostenere il progetto Cuore di bimbi. Due orchestre, due cuori e un’unica, grande missione: donare speranza ai bambini di tutto il mondo affetti da cardiopatie. A dirigere musicisti e cantanti Pilar Bravo, Marcello Corti e Maria Teresa Tramontin, rispettivamente Direttori dell’Orchestra Kids, Junior e dei due cori.
Grazie a tutte le persone che hanno partecipato e ai musicisti e alle musiciste per le grandi emozioni che ci hanno fatto provare. Tanti cuori che battono all’unisono, come tutti i cuoricini che aiuteremo grazie al vostro aiuto.
Foto di Mission Bambini
25 anni sotto una buona stella
La Fondazione Mission Bambini celebra i suoi 25 anni di impegno con la pubblicazione di un emozionante libro fotografico intitolato “25 anni sotto una buona stella” Attraverso una raccolta di immagini straordinarie – scattate da fotografi che hanno collaborato con la Fondazione nel corso degli anni, ma anche dai nostri fantastici volontari – il volume ripercorre i 25 anni della Fondazione, testimoniando il suo impatto concreto sulle vite di tanti bambini e famiglie. Ogni fotografia racconta una storia di vita, speranza, solidarietà e futuro.
Sfogliando le pagine di questo libro, immagine dopo immagine, potrete viaggiare attraverso i 25 anni di Mission Bambini. “Viaggio” è, infatti, la parola giusta, perché quello della Fondazione è un percorso iniziato 25 anni fa, ma con, davanti a sé, una strada meravigliosa ancora da percorrere
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Rendere felici e sani i bambini è la nostra missione. Bambini cardiopatici, ai quali salviamo la vita attraverso un intervento al cuore. Bambini che vivono in Italia, ai quali diamo la possibilità di frequentare il nido o una scuola innovativa e inclusiva. All’estero diamo a migliaia di bambini la possibilità di studiare e sosteniamo nel loro percorso di istruzione superiore centinaia di ragazze. In questi 25 anni abbiamo aiutato 1,4 milioni di bambini e ragazzi, attraverso più di 2.000 progetti in 77 Paesi. E continueremo a farlo, ancora e ancora, anche grazie al tuo 5x1000.