Facciamo posto per "Abitare la pace"

Page 1

Facciamoposto

per “Abitare la pace”

Facciamoposto

per “Abitare la pace”


Quaderno-catalogo n. 29 anno XVII Collana della Fondazione PInAC GLI OCCHI LE MANI

Testi di Federica Di Cosimo, Sandra Foletti, Mariella Foresti, Laura Parenza Elena Pasetti, Elena Tognoli, Massimiliano Vitali Coordinamento catalogo Elena Pasetti Ideazione e gestione percorso guidato di visita Massimiliano Vitali, Elena Tognoli Video Silvia Palermo e Armando Duccio Ventriglia Grafica Luisa Goglio Artisti Armida Gandini, Damiana Gatti, Pietro Maccioni, Maria Laura Marazzi, Elena Tognoli Grazie anche a: Simona Colajanni, Daniela Alberti, segreteria Presidenza Consiglio comunale di Brescia Sandra Foletti, Fondazione Museke Loredana Guccione, Riccardo Visini, IC Brescia Centro tre Valentina Trentin, Ufficio Biblioteche Provincia di Brescia Annamaria Peroni, La Vetrina Piero Brunori, Associazioni Volontari per Brescia Alberto Lorica, film maker Giacomo Tognoli Francesca Fiorentino, Servizi sociali Comune di Brescia Rosanna Mezzana e amiche Associazione NonSoloNoi www.costruirelapace.it Armando Chiarini, Valeria Magnoli, Federica Scolari, Associazione CARME


Facciamoposto

per “Abitare la pace�


4

“Abitare la pace” è stato promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale, in sinergica collaborazione con la Dirigenza dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia e in particolare la referente delegata Federica Di Cosimo, in occasione della prima edizione del Festival della Pace, evento organizzato nell’ambito del Cantiere Internazionale per il Bene e la Pace dell’Umanità con l’obiettivo di offrire un’articolata riflessione sui temi della “pace positiva” e della nonviolenza. Particolare attenzione il Festival ha destinato agli studenti di ogni ordine e grado delle scuole di Brescia e provincia. La Scuola, infatti, è certamente luogo d’eccellenza per la formazione dei giovani e gioca un ruolo determinante nella crescita della cultura, del rispetto dei diritti, della democrazia, della partecipazione attiva e responsabile, del benessere diffuso, quali esiti della pace. La “pace positiva”, intesa come percorsi e processi di esercizio di cittadinanza per costruire una comunità migliore, capace di affrontare e ben gestire i problemi e le opportunità del XXI secolo, riguarda tutti perché determina i destini dell’Umanità, ma in particolare le nuove generazioni, che rappresentano il presente e il futuro della società. Ringrazio, pertanto, per la sensibilità dimostrata e per l’impegno profuso tutte le scuole che hanno accolto il nostro invito e aderito al concorso “Abitare la pace”, auspicando che questo possa essere un tassello di una comune riflessione per promuovere lo sviluppo di una coesistenza pacifica e di una cultura di pace. La Presidente del Consiglio Comunale Laura Parenza


Brescia: fili, strade, città di pace Il cuore della missione di PInAC, la casa dei disegni delle bambine e dei bambini del mondo, è l’impegno a lavorare per il diritto alla pace e alla bellezza di tutti i piccoli di questa nostra Terra: di qualsiasi latitudine e PIL siano, nel rispetto delle differenze culturali, religiose, sociali di ciascuno. Così, in collaborazione con il Cantiere Internazionale per il Bene e la Pace dell’Umanità, il Festival della Pace di Brescia, la Presidenza del Consiglio comunale e l’Ufficio Scolastico Territoriale nasce il progetto Costruire pace positiva. Percorsi a scuola per abitare la pace. La collaborazione di un anno nel preparare, monitorare e valutare il progetto – sostenuto anche dalla Provincia di Brescia e da Fondazione Museke – è stata una preziosa opportunità per stringere alleanze e rafforzare la peculiarità dell’impegno glocale di PInAC: una piccola realtà radicata in un territorio preciso, ma consapevole della necessità strategica di condividere in una rete con le istituzioni di Brescia e Provincia azioni sistematiche rivolte all’infanzia e ai giovani cittadini. Il percorso per le scuole si è sviluppato in attività interculturali e di prevenzione delle dinamiche discriminatorie. La mostra di disegni Abitare la pace. Cento sguardi infantili per allargare la nostra umanità ha inteso proporre e promuovere rappresentazioni della pace positiva, offrendo opportunità culturali a tutta la cittadinanza. Nello spazio della mostra l’installazione interattiva dell’artista Maria Laura Marazzi ha chiamato i visitatori a tessere la pace intrecciando su un grande telaio fili multicolori di nonviolenza. Alle classi bresciane, in stretta collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, sono stati proposti tre diversi concorsi. Segni e disegni per abitare la pace, concorso di disegno, è stato pensato per l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e primaria.

5


6

Nella scuola primaria 10 classi, le prime iscritte, in 10 Mattinate dell’arte hanno lavorato con le artiste Armida Gandini e Damiana Gatti. Scatti di pacifica convivenza ha chiesto alla scuola secondaria di primo grado di fotografare nel quartiere o in paese situazioni capaci di documentare, testimoniare e far riflettere sul concetto di pacifica convivenza. Il concorso Nobel a chi? rivolto alla scuola secondaria di secondo grado ha proposto una ricerca sull’assegnazione del premio Nobel per la Pace, chiedendo agli studenti di analizzare la storia delle personalità premiate, da incrociare con le motivazioni della giuria e concretizzare in un lavoro multimediale. Infine in collaborazione con Fondazione Museke, a integrazione del progetto formativo per tutori volontari Minori – Seminare una nuova accoglienza, rivolto all’attivazione delle comunità per l’accoglimento dei minori stranieri non accompagnati presenti nel bresciano, è stato possibile offrire ai corsisti, insieme a visite guidate dedicate, anche due atelier espressivi condotti dagli artisti dello staff PInAC: Esperimenti di autocartografia poetica con Elena Tognoli e La mia maschera-totem. Un autoritratto per volumi con Pietro Maccioni. A partire da questa esperienza, PInAC ha prodotto il video Abitare la pace. Un percorso artistico di inclusione per ragazzi ospiti dei centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati della città di Brescia realizzato da Silvia Palermo e Armando Duccio Ventriglia. Il percorso è stato possibile perché si sono incontrate molte passioni, competenze, istituzioni, la nostra Costituzione. Questa per noi è la pace positiva. Mariella Foresti presidente Fondazione PInAC

Elena Pasetti direttrice PInAC


7

Facciamoposto

Cento sguardi infantili Percorsi a scuola per “Abitare la pace�


8

Ogni comunità, dalla famiglia all’ONU, è una piccola o grande casa, una piccola grande tavola. Quale casa abbiamo apparecchiato, che dimora intendiamo approntare per i nostri bambini e ragazzi? Cura, attenzione alle relazioni e alla responsabilità reciproca o indifferenza, pregiudizio, istigazione all’intolleranza? La Terra è di Dio e il Cielo di tutti: tutti attorno alla stessa tavola, tutti sotto lo stesso cielo, sulla stessa barca, nel Mediterraneo dell’umanità. A noi decidere se essere lo scafista che lucra sulle vite altrui o il patriarca che mette in salvo la ricchezza della diversità vivente, in vista di un’umanità meno infelice e di un pensiero di pace concreta e positiva Questi i nodi tematici su cui abbiamo riflettuto producendo la mostra Abitare la pace. Cento sguardi infantili per allargare la nostra umanità, realizzata con le opere della collezione storica di PInAC e proposta nelle giornate del Festival della Pace. Gli stessi temi sono stati la guida per le artiste dello staff PInAC Armida Gandini e Damiana Gatti che hanno lavorato nelle mattinate dell’arte, con le alunne, gli alunni, le insegnanti delle 10 classi che partecipano alla mostra allestita a Palazzo Loggia in questi giorni di maggio 2018.

Ma che significato può avere la pace nei più piccoli, qual è la loro idea di Pace, non riferita solo a loro stessi? E soprattutto che cosa vuol dire abitare il mondo in una condizione di pace? Dice Armida Gandini: “Prendendo come punto di partenza le risposte dei bambini a queste domande, l’attività pratica di laboratorio ha trasformato il luogo-classe in un palcoscenico in cui si sono confrontate diverse posizioni, ognuna con il proprio punto di vista. I bambini sono stati invitati a lavorare in concreto (a coppie o piccoli gruppi) sulla condivisione dello spazio comune, nel rispetto del proprio spazio e contemporaneamente dello spazio altrui. Insomma Fare posto. Oppure Fare ponte. Modificare qualcosa di se stessi, del proprio corpo, come metafora di un’educazione interna all’accoglienza. Le mattinate dell’arte nelle classi hanno prodotto circa 300 elaborati tra i quali sono stati selezionati i lavori esposti che costituiscono un catalogo di documenti espressivi di grande interesse lirico e antropologico, antologia di opere semplici nelle forme grafiche e pittoriche, ma repertorio ricchissimo di informazioni implicite sulla capacità


9

rappresentativa dei piccoli e delle esplicite testimonianze dei profondi pensieri infantili.

di scuola dell’infanzia e primaria che hanno lavorato nelle rispettive scuole solo con i docenti di classe.

Il progetto espositivo ha coinvolto alunni dai 6 ai 10 anni, di Brescia e provincia, maschi e femmine armati di matite, pennelli e colori, sotto la guida vigile di artiste dalla grande sensibilità pedagogica e di insegnanti appassionate. In mostra sono presenti anche i 5 elaborati che si sono distinti nel concorso dedicato, realizzati da alunni e alunne

L’ esposizione è un invito ad affiancarsi, indietreggiare, porsi in ascolto di questi sguardi sinceri. Osservando con curiosità le opere proposte, mentre le linee e i colori trasportano i più giovani in tanti diversi punti di vista, agli adulti rimane, insieme alla gioia degli occhi e al sussulto della coscienza, l’incombenza di pensare.

Le classi delle mattinate dell’arte:

Le classi selezionate dal concorso dedicato:

Classe 2A scuola Don Milani di Prevalle Classe 5A scuola F. Corridoni di Brescia, IC Nord 1 Classe 5A scuola 28 Maggio di Brescia, IC Nord 1 Classe 1 scuola 28 Maggio di Brescia, IC Nord 1 Classe 3C scuola Don Milani, IC Ugo da Como Classe 2A scuola Canossi di Brescia, IC Rinaldini Sud3 Classe 4 scuola Elementare Cattolica “Maria Ausiliatrice” di Cogno Classe 1B scuola Olivelli di Salò, IC Olivelli di Salò Classe 1 scuola Candia di Ponte Zanano. IC La Pira di Sarezzo Classe 3B scuola Crispi di Brescia, IC Centro 3

Sezione Gialla scuola dell’infanzia statale di Capriolo Scuola dell’infanzia di Fondazione Boschetti, Lachini, Bellegrandi di Verolanuova Classi 1 e 5A Scuola Casazza di Brescia, IC Nord 1 Classe 3E Scuola Primaria Don Milani, IC Lonato Scuola Crispi di Brescia


10 Il filo rosso della pace Anqi Hu, 8 anni classe 3B, scuola Crispi, Brescia 2018 pennarelli, cm 29,7x42 FA 7625

Ci stiamo tutti Sara Lo Vecchio, 10 anni classe 5A, scuola F. Corridoni, Brescia 2018 pennarelli, cm 49x50

Ci stiamo tutti Sara Lo Vecchio e Beatrice Franzoni, 10 anni classe 5A, scuola F. Corridoni, Brescia 2018 pennarelli, cm 49x50

FA 7647

FA 7648


11


12 Montagne riunite Uman Iqbal, 8 anni classe 3B, scuola Crispi Brescia 2017 pennarelli, cm 29,7x42 FA 7626


13 Il filo rosso della pace Simranjit Kaur 7 anni classe 3B scuola Crispi Brescia 2018 pennarelli cm 29,7x42 FA 7646


14


15 Tutti uniti per la pace Lavoro di gruppo, 8 anni classe 3C, scuola Don Milani, Lonato (BS) 2018 matita, cm 42x59,4 FA 7640

Il filo rosso della pace Peng Yong Hua (Angelo), 8 anni classe 3B, scuola Crispi, Brescia 2018 Biro rossa, cm 29,7x42 FA 7645


16 Mamma e papĂ ed altre persone stanno facendo la pace Valentina CullurĂ e Alessandro Ballini classe 1, scuola 28 Maggio, Brescia 2018, pennarelli, cm 94x49 FA 7631


17


18

Il calore della pace Alessandro Hasna, 8 anni classe 3C, scuola Don Milani, Lonato (BS) 2018 tecnica mista, cm 20x77,5 FA 7630


19


20

Tutti nel mare di Rehan Lavoro di gruppo, 8 anni classe 3B, scuola Crispi, Brescia 2017 tecnica mista, cm 70x100 FA 7658


21


22 Perché la pace scalda più del sole Laura Preziosi, Geraldine Paeshti, Rebecca Zubbani Sofia Spadini, Elisabetta Caiazzo, Argesa Ligu Emma Perlotti, Gloria Duthion di Natale classe 1 B, scuola Olivelli, Salò (BS) 2017 collage, cm 70x80 FA 7659


23


24


25 Ci stiamo tutti Beatrice, Chiara, Elisa e Emily, 10 anni classe 5A, scuola F. Corridoni, Brescia 2018 pennarelli, cm 35x50

Alla tavola della pace Roberta Lombardi, 10 anni classe 5, scuola 28 maggio, Brescia 2017 tecnica mista, cm 28,5x42

FA 7649

FA7643


26 La vita nascosta di un libro Sabrina, 10 anni classe 5A scuola 28 Maggio, Brescia 2018 tecnica mista, cm 29,5x41,7 FA 7642

I fuochi della gioia Sarica Jit e Rebecca Forte, 8 anni classe 3C, scuola Don Milani, Lonato (BS) 2018 tecnica mista, cm 42x59,4 FA 7629


27


28


29 Le nostre famiglie Marika Manconi Francesca e Greta Memmo, 7 anni classe 2A, scuola Don Milani, Prevalle (BS) 2018 tecnica mista, cm 34x49 FA 7635

La scala della pace Eliza Gurita e Martina Bernardi, 7 anni classe 2 A, scuola Don Milani, Prevalle (BS) 2018 tecnica mista, cm 49x34 FA 7633


30


31 Bambini che volano in cielo per fare la pace Filippo De Maria e Lorenzo Drovandi, 7 anni classe 2 A, scuola Don Milani, Prevalle (BS) 2018 tecnica mista, cm 34x49 FA 7634

Bambini che fanno il cerchio della pace Andrea Stanga e Giovanni Stocchetti 7 anni classe 2A, scuola Don Milani Prevalle (BS) 2018 tecnica mista, cm 29,7x42 FA 7632


32 Noi che giochiamo a calcio Edoardo Bussei 6 anni classe 1B scuola Olivelli Salò (BS) 2018 acquarello cm 29,5x42 Fa 7644


33 I colori che litigano e poi s’incontrano con la mano e fanno il viola Kevin Gabrieli e Giulia Apostoli, 6 anni classe 1B, scuola Olivelli, Salò (BS) 2018 tecnica mista, cm 29,7x42 FA 7641


34 Il cerchio della pace Francesco Daghetti e Filippo Marotta, 8 anni classe 3C, scuola Don Milani, Lonato (BS) 2018 acquarello, cm 42x59,4 FA 7628


35 Incontro Aurora Bonfadini, 9 anni classe 4, scuola Elementare Cattolica “Maria Ausiliatrice� Piancogno (BS) 2017 acquarello, cm 50x70 FA 7655


36

Incontro Marco Zadra, 6 anni classe 1, scuola Candia, Ponte Zanano (BS) 2018 acquarello, cm 29,7x42 FA 7637


37


38 Incontro Rayan Belmahoboub, 6 anni classe 1B scuola Candia Ponte Zanano (BS) 2018 acquarello cm 29,5x41,7 FA 7624


39

Incontro Gloria Guarinoni, 6 anni classe 1, scuola Candia, Ponte Zanano (BS) 2018 acquarello, cm 29,7x42

Incontro Sofia De Gasperi, 6 anni classe 1, scuola Candia, Ponte Zanano (BS) 2018 Acquarello cm 29,7x42

FA 7639

FA 7638


40 Ci stiamo tutti Radia Islam, 10 anni classe 5A, scuola F. Corridoni Brescia 2018 tecnica mista, cm 29,5x21 FA7650

Ci stiamo tutti Ahmed Elbaglh, 10 anni classe 5A, scuola F. Corridoni, Brescia 2018 tecnica mista, cm 29,7x21 FA7651


41


42 Uno + uno + gli altri Lavoro di gruppo, 7 anni classe 2A, scuola Canossi, Brescia 2017

tecnica mista, cm 50x65 FA 7656

tecnica mista, cm 50x65

tecnica mista, cm 69,5x49,4

FA 7657

FA 7622


43


44

Incontro Sofia Moretti, 9 anni classe 4, scuola el. Cattolica Maria Ausiliatrice Piancogno (BS) 2017 pastelli a olio, cm 36,5x54 FA 7653


45


46

Incontro Alessandro Yryku, 9 anni, classe 4, scuola el. Cattolica Maria Ausiliatrice, Piancogno (BS) 2017, pastelli a olio, cm 36,5x54 FA 7654


47

Incontro Nicole Nodari, 9 anni, scuola el. Cattolica Maria Ausiliatrice, Piancogno (BS) 2017, pastelli, cm 36,5x54,4 FA 7623


48


49 Incontro Shakira Hishami, 9 anni classe 4, scuola el. Cattolica Maria Ausiliatrice Piancogno (BS) 2017 pastelli a olio, cm 36,5x54 FA 7652

Il ponte dell’amicizia Lavoro di gruppo, 6 anni classe 1A, scuola primaria Casazza, Brescia 2018 tecnica mista, cm 50x70 FA 7621


50 Facciamo filò Lavoro di gruppo, 8 anni, classe 3E , scuola Don Milani, Lonato (BS) 2018 tecnica mista, cm 50x70 FA 7620

Cosa significa stare in pace con gli altri Lavoro di gruppo, 5 anni Sez. Gialla, scuola infanzia statale Capriolo (BS) 2018 pennarelli, cm 50x70

La pace si fa cosĂŹ in famiglia, a scuola, nel mondo Lavoro di gruppo, 5 anni scuola Infanzia Fondazione Boschetti Lachini Bellegrandi Verolanuova (BS) 2018 pennarelli, cm 50x70

FA 7617

FA 7618


51


52 Spirali di pace Lavoro di gruppo, 10 anni classe 5A, scuola Casazza, Brescia 2018 tecnica mista, cm 50x70 FA 7619


53

Abitare la pace Cento sguardi infantili per allargare la nostra umanitĂ Dal 20 novembre al 3 dicembre 2017 Sala Carme, Centro Arti Multiculturali Etnosociali


54

Per l’allestimento di un centinaio di opere, selezionate dalla raccolta museale PInAC, è stato predisposto un progetto espositivo che ha viaggiato su due binari concreti quali la casa dove abitare e il cibo per nutrirsi e da condividere, necessità che appartengono a tutti i bambini e le bambine del mondo. Per abitare il pianeta come una vera casa abbiamo il dovere e la responsabilità di dare sicurezza e vita, pane e diritti, scuola e cultura a tutti i suoi abitanti, arte e bellezza, amore e rispetto per le differenze, ascolto e dialogo. Ovvero ricche relazioni con gli altri. Nei cassetti di PInAC, casa dei disegni delle bambine e dei bambini del mondo, sono state selezionate le rappresentazioni capaci di raccontare proprio l’intreccio di relazioni, di parole, di gesti e funzioni legati alla preparazione del cibo e alla descrizione dell’interno e dell’ intorno delle case del mondo. L’esposizione è stata arricchita da una selezione di cortometraggi realizzati sia in PInAC sia nelle scuole italiane e da un prezioso allestimento bibliografico dell’Ufficio Biblioteche della provincia di Brescia in collaborazione con “La Vetrina”, centro di documentazione specializzato nel patrimonio librario per bambini e ragazzi.


55


56

Come parlare di pace? Note metodologiche per una visita guidata attiva


57

Attraverso lo sguardo e il segno di bambine e bambini, ragazze e ragazzi di molti Paesi del mondo, i quadri esposti nell’ambito della mostra “Abitare la pace” presentano situazioni dove il vivere in presenza o in mancanza di pace è tangibile e si ripercuote immediatamente sulla vita di tutti i giorni. In sintonia con questa scelta curatoriale, le visite guidate alla mostra coinvolgono i partecipanti in un percorso volto a fare esperienza di che cosa significhi, nella piccola comunità classe e durante l’ora e mezza dedicata alla visita, toccare e condividere, concretamente e metaforicamente, un filo di pace. Pretesto e contesto per questa esperienza è la grande installazione di Maria Laura Marazzi, una struttura-telaio dove numerosi fili colorati si intrecciano creando una grande trama tessuta. All’inizio della visita ogni bambino riceve un frammento di filo e, stando seduti in cerchio, tutti i segmenti vengono annodati creando un lungo filo. In che modo quest’azione ci parla di pace? La metafora visiva ed esperienziale ci fa riflettere su che cosa significhi condividere e creare la pace. Una volta formato il “filo della pace”, lo teniamo in mano in cerchio, chiudiamo gli occhi, ci concentriamo sulle sensazioni che il filo comunica al tatto e, simultaneamente, sui suoi movimenti. C’è chi cerca di tirarne di più a sé, chi, cercando


58

di trattenerlo, sfiora le mani del compagno, a volte il filo si rompe. In che modo e perché questo succede? Come ci sentiamo?

Scatti di pacifica convivenza

Sulla scorta di queste osservazioni visitiamo la mostra, cercando di ritrovare nei quadri gli elementi formali, concettuali ed emozionali di cui abbiamo appena fatto esperienza. I bambini individuano i quadri in cui si può vedere e sentire il filo della pace, e anche quelli dove il filo della pace si è rotto.

Concorso fotografico destinato agli alunni delle scuole secondarie di I grado per far puntare l’obiettivo e quindi mettere a fuoco i volti e gli ambienti in cui si pratica ogni giorno la cultura della pace e della convivenza pacifica nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze. Le classi sono state invitate a cercare nel proprio quartiere o paese possibili situazioni, monumenti, cartellonistica, murales o quanto di altro si possa fotografare per documentare, attraverso l’occhio del fotografo, le possibili tracce/simboli/ icone presenti sul territorio e che possono testimoniare e far riflettere sul concetto di pacifica convivenza.

Al termine della visita ogni classe intesse il suo filo nell’installazione-telaio al centro della sala, contribuendo così a formare un grande tessuto collettivo a cui tutti i visitatori hanno partecipato, dando così sostanza, forza e presenza a tanti fili altrimenti separati.

Hanno partecipato 3 classi dell’ ICS di Castegnato e 3 classi dell’ICS di Gargnano.


59

Nobel a chi? Concorso destinato alle classi delle scuole secondarie di II grado. Si invitava a produrre una ricerca sull’assegnazione dei Nobel per la Pace a partire dalla prima edizione analizzando le personalità premiate, le motivazioni, il periodo storico, il quadro socio-geopolitico di riferimento. L’elaborato finale è un lavoro multimediale della durata non superiore a 10 minuti. Hanno partecipato diverse classi del Liceo Statale di Ghedi/Istituto Capirola, dell’Istituto Bonsignori di Remedello, dell’IPSSCS Sraffa di Brescia, dell’IS Gigli di Rovato e una classe del Liceo artistico Tartaglia-Olivieri. Sono stati segnalati i lavori: Lasciateci in… Pace, Classi 1 e 2 G Liceo Scienze Umane, IS Capirola, sez. di Ghedi Nobel, Donne, Diritti, Economia, 4 M linguistico, IS Gigli Rovato Donna di Pace di Diego Morenghi, IS Bonsignori Remedello


60

Laboratori artistici per Minori “on the move” A integrazione e supporto del progetto “MSNA – Minori: Seminare una Nuova Accoglienza” e al fine di incentivare l’inclusione sociale di giovani migranti, Fondazione Museke ha sostenuto PInAC nella realizzazione di 2 percorsi artistico-espressivi rivolti a piccoli gruppi di ragazzi ospiti delle strutture di accoglienza di Brescia. I laboratori avevano come finalità il coinvolgimento dei minori anche nella vita culturale della comunità e cittadinanza con cui hanno deciso di condividere una parte del loro cammino di crescita. Gli artisti dello staff PInAC, Elena Tognoli e Pietro Maccioni, hanno condotto i ragazzi a realizzare opere capaci di raccontare, con il linguaggio delle arti visive, il loro viaggio personale: dal Paese lasciato fino al futuro desiderato o sognato. Valorizzare la presenza di questi ragazzi sul territorio, cercare di capirne le esigenze, i bisogni e i sogni ci aiuta a riflettere, a guardare con nuovi occhi la nostra realtà e ad andare incontro ad una società più aperta ed inclusiva. Sandra Foletti Coordinatrice progetto “MSNA – Minori Seminare una Nuova Accoglienza” Fondazione Museke onlus


61

Esperimenti di auto-cartografia poetica di e con Elena Tognoli

Attraverso la tecnica della monotipia ogni partecipante ha realizzato una mappa che, partendo dal suo qui e ora, potesse tracciare possibili rotte verso destinazioni sognate, passioni personali e ipotesi di futuro. I partecipanti hanno mappato i luoghi, le azioni, le persone che caratterizzano il loro tempo presente e i loro sogni e desideri. Ogni partecipante ha elaborato una mappa personale realizzata attraverso la monotipia.


62

La mia maschera-totem Un autoritratto per volumi di e con Pietro Maccioni

L’atelier invita i ragazzi a raccontarsi attraverso la materia duttile dell’argilla, modellando ludicamente una maschera che riporti, oltre che i tratti fisiognomici, anche i segni e le immagini che rappresentano sogni e desideri. L’arte della scultura diventa strumento di narrazione per un percorso identitario. L’atelier è stato anche occasione per poter rivedere in chiave contemporanea l’antica tradizione delle maschere africane. Ogni partecipante ha realizzato una sua personalissima maschera-totem in terracotta policroma.


63

“Da soli possiamo fare poco, insieme possiamo fare molto”

helen keller

Ventitre ragazzi, ognuno con un nome e una storia. Con loro gli artisti dello staff PInAC e gli operatori del progetto laboratoriale sostenuto da Fondazione Museke hanno dato vita ad un percorso artistico intenso e condiviso. La documentazione video li ha accompagnati nelle 2 visite guidate alla mostra di disegni Abitare la Pace e nei 2 atelier artistico-espressivi per lasciare traccia dell’esperienza vissuta e inserirla in una prospettiva più ampia. Autori: Silvia Palermo e Armando Duccio Ventriglia Durata: 22’25’’ Produzione: Fondazione PInAC 2018


FONDAZIONE

RezzatoBs

www.costruirelapace.it

Pinacoteca Internazionale dell’età evolutiva Aldo Cibaldi Via Disciplina, 60 - Rezzato (BS) Orari di visita martedì-venerdì ore 9 -12 sabato e domenica ore 9.30 -12 15 -18 Info e prenotazioni tel/fax 030 2792086 www.pinac.it info@pinac.it

ISBN 9788894285611

Finito di stampare nel maggio 2018 da Colorart, Rodengo Saiano, Bs

€ 8,00


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.