Tietaja ianikuinen 2015 italia

Page 1

KUUSAMO FINLAND

RASSEGNA DI MEDICINA POPOLARE A KUUSAMO Kuusamo Folk Healers’ Gathering 14.-17.7.2016

L’ETERNO SAPIENTE FOLKLORE IN THE FRONTIER

L’ETERNO SAPIENTE

1


L’ETERNO SAPIENTE RASSEGNA DI MEDICINA POPOLARE A KUUSAMO 14.-17.7.2016

REDAZIONE: Päätoimittaja: Anne Murto (anne.murto@rukapalvelu.fi), Dalva Lamminmäki (dalla@student.uef.fi), Eija Tarkiainen (eijaitalia@gmail.com), Ulla Ingalsuo-Laaksonen (ulla. ingalsuo@gmail.com), Jonna Lohi (jonna.lohi@gmail.com). FOTOGRAFIE: Susanna Aarnio, Hanna Aro-Heinilä, Mikko Halvari, Paavo Hamunen, Ulla Ingalsuo-Laaksonen, Jokke Kämäräinen, Tiina Laine, Anne Murto, Pasi Määttälä, Juha Pentikäinen, Jarmo Pitkänen, Harri Tarvainen, Michele Tomaiuoli, Detria Oy, Kiantama Oy. EDITING: Ulla Ingalsuo-Laaksonen Il verace Väinämöinen, il sapiente sempiterno, intagliava la barchetta, nuova barca fabbricava sulla punta nebulosa, sopra l’isola nebbiosa. Mancan legna all’artigiano, assi a fare la barchetta. Si avanzò, faceva strada per le terre di grecale. Venne a un colle, venne a un altro, passò tosto il terzo ancora; sulla spalla, l’ascia d’oro, con il manico di rame. Disse ancor queste parole, questo aggiunse ai detti suoi per la gioventù che cresce, per il popol che su viene: «Non vogliate, uomini, mai finché duri vostra vita, danneggiar chi non ha colpa, far del male all’innocente! ché si paga ria mercede nelle case di Tuonela. Del colpevol ivi è stanza, letti son pei peccatori, sotto sassi ribollenti, sotto grandi lastre ardenti, sotto un panno, che i serpenti intessêr con gli aspri denti». Kalevala , il sedicesimo runo Traduzione di Paolo Emilio Pavolini #kansanparannuspaivat

2

L’ETERNO SAPIENTE


«Lascia pur passare il tempo, giorni andare, altri venire, e di me bisogno avranno, me di nuovo cercheranno per rifare un nuovo Sampo, fabbricar nuovo strumento, ricondurre nuova luna, nuovo sole liberare, quando sole e luna manchi e dal mondo fugga gioia».

Rassegna di medicina popolare a Pohjanseita

I

guaritori popolari si sono riuniti a Kuusamo per la quarta volta e hanno incontrato il loro pubblico nell’incantevole cornice di Pohjanseita. Il programma delle giornate è stato intenso e vario: saperi, tecniche e cure a disposizione di tutti coloro che si interessano di forme di cura tradizionali. Kalevala, mitologia e filosofia: per meglio comprendere la natura. La medicina popolare è un sapere che si trasmette da una generazione all’altra, da un’anima all’altra. Esiste da quando esiste l’essere umano. I guaritori di oggi continuano questa tradizione vitale, che trae il suo fondamento da un profondo sapere interiore e da una visione che vede l’origine del tutto nella natura. Con il tempo le forme di cura si sono modificate per corrispondere agli standard attuali, ma la base del sapere si fonda ancora sulle tradizioni dei nostri antenati. La quarta rassegna è stata organizzata da Rukapalvelu OY. www.rukapalvelu.fi

L’ETERNO SAPIENTE

3


PÄÄTOIMITTAJALTA

LA NATURA RACCONTA

T

utto il bene origina dalla natura. Questo lo sapevano anche i nostri ospiti che hanno partecipato alle giornate di medicina popolare a Kuusamo. L’appuntamento annuale ha avuto inizio otto anni fa come incontro annuale di guaritori presso Heikki e Leena Aalto per mettere al centro l’uomo e la natura, la natura che ci unisce tutti. DA QUESTO CONFRONTO MULTIDISCIPLINARE lo spirito dell’evento è cresciuto diventando sempre più internazionale. Quest’anno, erano presenti non solo i guaritori ma anche ricercatori e medici, oltre al pubblico.

NATURA E CULTURA Nature & Culture NATURA E BENESSERE Nature & Wellbeing

LA NATURA DI KUUSAMO è assai varia con i suoi tunturi (montagne basse e tondeggianti tipiche dell’artico), valli, precipizi profondi e acque limpide. Il paesaggio sublime, è attraversato da numerosi corsi d’acqua. Qui si è sempre vissuti insieme alla natura, consapevoli di farne parte. La natura è la sorgente di ogni forma di benessere spirituale e materiale, oltre che spazio di ricreazione. Proprio per la sua connessione con la natura la cultura del luogo è originale e autosufficiente. Kuusamo è luogo di convivenza di vari ambienti naturali, e crocevia di diverse popolazioni provenienti dall’ oriente, dal nord e dal sud. La sua posizione geografica le assicura immense risorse. Abbiamo ancora una natura incontaminata, acque pure, erbe selvagge cresciute nella notte bianca, frutti di bosco e funghi e soprattutto i suoi abitanti con lo spirito di accoglienza. Siamo in grado di offrire ai nostri ospiti ciò che ormai hanno perduto. Tuttavia, siamo proprio noi abitanti di Kuusamo che dobbiamo per primi riconoscere l’infinita ricchezza in cui viviamo e insegnare alle future generazioni il suo valore. Il nostro dovere è mettere in luce le forti radici degli antichi saperi dei nostri avi. Il PROFONDO E AUTENTICO CONTATTO DELLA FINLANDIA CON LA NATURA e il mondo mitico è affascinante. Insieme possiamo riconoscere e applicare un nuovo modello di pensiero e pratiche innovative. Occorre rafforzare il senso di comunione a partire dai valori centrali e condivisi. Operare insieme superando i confini nazionali allarga la prospettiva tra i popoli attraverso l’arte e la cultura, vivere la natura con tutti i sensi apre l’uomo dal punto di vista culturale. ANNE MURTO

4

L’ETERNO SAPIENTE


L’ETERNO SAPIENTE

5


6

L’ETERNO SAPIENTE


L’ETERNO SAPIENTE

7


8

L’ETERNO SAPIENTE


La medicina popolare in Finlandia

I

n alcuni paesi esiste sia la medicina ufficiale che non ufficiale. Esistono dei terapeuti legittimati come i medici, gli psicologi, gli infermieri e quelli che operano fuori dalla legittimazione, di cui alcuni si basano sul sapere tradizionali. In Finlandia di questi ultimi fanno parte i jäsenkorjaajat (manipolatori degli arti), kupparit (una tecnica antica di fa fuoriuscire il sangue “cattivo”), fitoterapeuti, geomanti ecc. Questi traditional healers esistono ovunque nel mondo e operano pubblicamente o di nascosto di fianco al servizio sanitario pubblico. Anche se nelle case private si effettuano varie forme di cura che originano da metodi e saperi tradizionali, la conoscenza dei medici su questo mondo è molto scarsa. Nella stampa medica la medicina non ufficiale viene volentieri chiamata uskomuslääkintä (medicina basata sulle credenze). Potremmo chiederci se la medicina allopatica non sia anch’essa fondata sulla fiducia del paziente nel medico e se questa fiducia non costituisca in realtà una parte consistente della sua efficacia (dagli studi condotti sul cosiddetto effetto placebo, questo parrebbe intervenire per il 40% dell’esito di una terapia).

ANTTI HERNESNIEMI

Testo scritto sulla base dell’articolo di Antti Hernesniemi. Medico e musicologo

POTREMMO PARLARE DELLA MEDICINA POPOLARE FINLANDESE, “finnish traditional medicine”, come di un prezioso insieme indipendente di saperi, allo stesso modo di come parliamo della medicina tradizionale cinese. Vediamo anche bene che tra i guaritori tradizionali ci sono professionisti capaci, così come chi opera in modo sommario. Sarebbe quindi necessario realizzare uno studio approfondito su queste pratiche con un gruppo di ricercatori. Una parte di loro potrebbe far parte della ricerca per sviluppare nuove forme di cura. ANTTI HERNESNIEMI HA STUDIATO per decenni i guaritori finlandesi andandoli a visitare, documentando il loro lavoro attraverso l’osservazione, interviste e filmati. Ha incontrato decine di operatori e raccolto uno archivio vasto di registrazioni e video. La sua ricerca è stata arricchita anche da esperienze di suoi pazienti, che lui ha preso in cura insieme ai guaritori tradizionali per ca. 15 anni. Questa ricerca ha portato diverse pubblicazioni, una tesi di dottorato e la fondazione di un centro di Medicina popolare a Kaustinen nel 1987. ORA DOPO 35 ANNI DI RICERCA SI PUÒ AFFERMARE che i progetti sono riusciti in modo parziale. Il Centro da lui fondato esiste ancora ma non porta avanti una ricerca significativo. Non è stata istituita nessuna cattedra universitaria per i ricercatori del campo. L’ETERNO SAPIENTE

9


ORA COME ALLORA GLI STUDENTI DEL NOSTRO paese continuano a ignorare questi saperi. Perché i leader nella ricerca e formazione nel campo della medicina non si interessano di questi visioni e metodi tradizionali? Conoscere che cosa accade nella mente del paziente quando si affida alle cure di un medico o di un guaritore – fidandosene completamente in entrambi i casi – non dovrebbe essere interesse della medicina stessa? Come si potrebbero indirizzare le ricerche in questo campo? PRIMA DI TUTTO, A GIUDIZIO DI CHI SCRIVE, si dovrebbe studiare ciò che accade nella mente e nel corpo della persona che si sottopone a trattamenti di tipo “energetico” o “spirituale”. Sviluppare ricerche di questo tipo aumenterebbe molto le conoscenze sulle dinamiche intrinseche dei processi di guarigione.

10

L’ETERNO SAPIENTE


L’ETERNO SAPIENTE

11


La Finlandia aspira a diventare la prima meta per il turismo del benessere Il testo si basa sull’articolo di Kiti Häkkinen Responsabile del progetto Finrelax in Visitfinland KITI HÄKKINEN

Il testo si basa sull’articolo di Kiti Häkkinen, responsabile del progetto Finrelax in Visitfinland

12

L’ETERNO SAPIENTE

L

a recente programmazione dell’offerta turistica, messa in campo dall’Ente del turismo finlandese, e volta a intercettare sempre di più le richieste e i gusti dei visitatori internazionali, su direttiva del Ministero che si occupa dello sviluppo economico, ha scelto come uno dei suoi temi principali, i viaggi


legati al benessere che includono esperienze emozionali. Le attrattive principali del nostro paese, sempre secondo lo stesso Ente, sono la natura, le acque, i boschi, le terre selvagge e le diversificate attività che in questi luoghi vengono proposte. Di queste attività fanno parte, non soltanto la fruizione della natura nei suoi più disparati aspetti ma, su tutte, l’esperienza emozionale della sauna, alla ricerca di uno stato di quiete, dal silenzio e ritmi lenti. La ricchezza e varietà degli eventi culturali soddisfano in ultimo anche i viaggiatori più esigenti. PIÙ IN GENERALE, NEL CAMPO DEL TURISMO INTERNAZIONALE, si osserva che è la ricerca di un benessere fisico, psichico e spirituale ad accrescere in modo sempre più accelerato. E’ nostro desiderio far conoscere la Finlandia non solo per i suoi ambienti naturali e il cibo sano, ma anche per i riti legati alle tradizioni popolari e quella attitudine ad accogliere gli ospiti con una cura e attenzione, che predispongono lo straniero ad una esperienza unica nel suo genere.

L’ETERNO SAPIENTE

13


14

L’ETERNO SAPIENTE


L’ETERNO SAPIENTE

15


La natura cura con grazia La natura offre le cure più dolci e quella del Grande Nord, dalla luce incantevole e ancora incontaminata, conferisce qualche cosa di speciale agli esseri viventi che la abitano. Le erbe spontanee, le bacche, la resina, le renne e tutta la cacciagione, il pesce ed i funghi sono le ricchezze del nord apprezzati sempre di più anche nel resto del mondo.

WILD FOOD

Fin dalle origini il cibo locale è stato raccolto, cacciato e pescato nella natura incontaminata. Il paesaggio della Finlandia nord-orientale è dominato nei suoi territori dalle rapide assordanti , i fieri dirupi e i boschi infiniti . Da alcuni anni la

16

L’ETERNO SAPIENTE


città di Kuusamo, insieme agli imprenditori locali, ha sviluppato il concetto di cibo selvaggio e ha creato il marchio Wild Food Kuusamo Lapland, che garantisce la provenienza e la purezza degli alimenti. La natura artica dona pesci, bacche, funghi, latte e renna così come piante utili per preservare la salute. Il cibo selvaggio è da sempre una realtà per gli abitanti della zona, e anche in altri parti della Finlandia, ma ora se ne sta scoprendo il valore sia dal punto di vista dell’economia locale che da quello ecologico, senza dimenticare l’effetto salutare all’essere umano di un’alimentazione sana e naturale.

SALUTE DALLE BACCHE DEL BOSCO

Secondo gli studi recenti le bacche cresciute nel nord sono particolarmente ricche di sostanze utili alla salute dell’uomo: flavonoidi, vitamine, antiossidanti e minerali. Altri vantaggi dello cibarsi di bacche è la loro bassa quantità di calorie e grassi. Ogni bacca ha un suo “profilo di salute”, quindi è utile mangiarle in modo vario. In Finlandia vige jokamiehen oikeus (“il diritto dell’uomo qualunque”), che permette a chiunque, anche agli stranieri, di utilizzare le risorse naturali indipendentemente dallo statuto della proprietà privata. Ciò significa che ognuno è libero di raccogliere le bacche e i funghi così come campeggiare e passeggiare ovunque in Finlandia, a patto di rispettare la natura e i suoi abitanti.

CHAGA (INONOTUS OBLIQUUS), FUNGO MIRACOLOSO

Per migliaia di anni il Chaga è stato utilizzato in tutta l’Eurasia, dove grazie alle sue proprietà terapeutiche è stato denominato “il dono di Dio” e “il re delle erbe”. Nei paesi asiatici, tradizionalmente viene assunto per il mantenimento di un equilibrio naturale di salute e per ripristinare il Qi. Le sue capacità terapeutiche sono state documentate nei più antichi testi di sostanze medicinali, uno ad esempio per tutti è il libro cinese “Shennong Ben Cao Ji”, testo di 2300 anni fa. In Cina a causa delle sue diverse ed effettive proprietà curative, è stato definito “erba superiore”. In Russia questo fungo viene utilizzato da più di 400 anni. I siberiani l’hanno tenuto a lungo come un segreto per la lunga vita e la stamina fisica, così anche i nativi del Canada, gli Ojibway, per la cura di vari tumori. La raccolta, la preparazione e l’utilizzo di questo potente fungo della betulla fa parte anche della tradizione finlandese. L’ETERNO SAPIENTE

17


LA POTENZA DELLE ERBE

Le erbe spontanee possiedono una potenza immensa, afferma il fitoterapeuta Jenni Latininen. Il loro pregio particolare è che sono reperibili e a disposizione di tutti. Generalmente sono di facile utilizzo, soprattutto quando si parte da piante ben riconoscibili e semplici da trattare. Assumerle come alimento, medicina o prodotto per il benessere non fa parte di scienze occulte ,ma tutti li possono conoscere. Jenni crede che presto diventerà di nuovo parte del bagaglio culturale di ognuno, così come oggi già in Finlandia accade con le bacche e i funghi. Le persone sono sempre più interessate a occuparsi attivamente della propria salute e anche della malattia e l‘uso delle piante costituisce spesso un piccolo miracolo della natura.

LA TERAPIA DEL BOSCO

L’ideatore della terapia del bosco è un medico giapponese, Fumio Hirano-Takemura, che quest’anno ha partecipato all’evento di Kuusamo. In Giappone sono stati studiati ampiamente gli effetti benefici delle passeggiate nei boschi fino ad arrivare a prescrivere questa attività ai pazienti. Uno dei partecipanti del gruppo di ricerca giapponese ha constatato, dopo una passeggiata nei boschi artici ,che “ per la prima volta in vita sua si è sentito totalmente rilassato, senza preoccupazioni fino ad avvertire uno senso di smarrimento.” E’ stato provato che passeggiare nel bosco rilassa, riduce notevolmente lo stress e le malattie ad esso collegate, abbassa la pressione e rafforza le difese immunitarie.

18

L’ETERNO SAPIENTE


LA SAUNA RESTITUISCE L’ANIMA

“Se in un paese di 5 milioni di abitanti vengono riscaldate 2 milioni di saune, possiamo ben dire che i finlandesi sono “un popolo di sauna”. E’ da 10.000 anni che la sauna fa parte della nostra tradizione. Inizialmente erano scavi sotterranei, poi capanne sudatorie fino a quando si è iniziato a costruire una struttura dedicata e separata da altri ambienti. La sauna è per noi un luogo talmente familiare, che abbiamo dimenticato i suoi benefici per il nostro benessere fisico, psichico e spirituale. Sauna era per i nostri avi non solo un luogo per purificare il corpo e un salone di bellezza, ma anche un luogo di lavoro, uno spazio legato alle stagioni della vita umana e della natura con i suoi riti di purificazione. La sauna era anche il luogo prediletto per incantesimi e magie.

L’ETERNO SAPIENTE

19


Incantesimi

I

loitsut sono sia brevi formule magiche sia lunghi incantesimi, cantati o pronunciati con particolare veemenza on in trance. I loitsut erano composti in metro kalvaliano, quindi rientravano tradizionalmente nell’interesse degli studiosi o raccoglitori di poesie popolari. LA FINLANDIA POSSIEDE UN ARCHIVIO di poesie popolari più vasto del mondo, di cui fanno parte ca. 35.000 incantesimi che facilitano il contatto dell’uomo con la natura. Le tradizioni popolari e la mitologia del nostro paese appartengono al sapere ecologico dei nostri avi avendo le sue fondamenta in un destino che vede l’essere umano tutt’uno con la natura. Questa profonda connessione è stata rispettata dall’inizio dei tempi e lo sciamano era il mediatore e il guaritore tra l’uomo e la natura. Sciamanesimo è la più antica visione del mondo e fonte di cure tradizionali, che si basa sul destino comune tra gli esseri umani e il suo ambiente naturale. COME VIENE DESCRITTO NELLA MITOLOGIA DI KALEVALA di Prof. Juha Pentikäinen (edizione italiana Vocifuoriscena) in uno di questi incantesimi lo spirito-guardiano veniva chiamato in aiuto utilizzando il seguente loitsu, Sali, luonto mio, dal foro Dal masso, occhio lucente, dal macigno, guancia velata, dal pino, mio haltija, indossa una maglia di fuoco… Nouse luontoni lovesta Kiven alda kiilu silmä Paaden alta paicka poski Hongan alda Haldiani Pue päälle palava paita… In questo loitsu le parole haltija (fata) e luonto (natura) indicano lo spirito guardiano.

IL TAMBURO SCIAMANICO Nel tamburo sciamanico emerge il mondo tripartito. Ylinen, il mondo dell’alto, è la dimensione degli déi e degli spiriti luminosi. Keskinen, il mondo di mezzo, è la parte spirituale del mondo materiale. Alinen, il mondo di sotto, è il luogo degli avi, dei animali di potere e degli déi di Tuonela (Ade di Kalevala).

Immagine del tamburo.

20

L’ETERNO SAPIENTE


FOTO: SUSANNA AARNIO

L’ETERNO SAPIENTE

21


22

L’ETERNO SAPIENTE


L’ETERNO SAPIENTE

23


24

L’ETERNO SAPIENTE


LENTO

alla ricerca del Terzo Paradiso

Che cosa accade quando un gruppo italo finlandese, rappresentanti di diversi settori culturali, economici, artistici e sociali, decide di esplorare le terre della Finlandia del nord spingendosi oltre i confini della Russia? Nascono nuove connessioni, rivelazioni e una rinnovata fiducia nella possibilità di vedere realizzato il Terzo Paradiso, il simbolo creato dal Maestro Michelangelo Pistoletto, di un nuovo mondo necessario. Il gruppo Lento (che in finlandese significa “volo”) è alla ricerca di punti di contatto tra culture tradizionali e innovazioni scientifiche. L’obiettivo è trovare soluzioni concrete con cui favorire un progresso economico, culturale e sociale e la crescita individuale sulle comuni basi europee della nostra storia.

L’ETERNO SAPIENTE

25


Dalle tradizioni popolari al concetto di cura innovativa

Dalle nostre radici comuni verso una nuova crescita ANNE MURTO

imprenditrice turistica di Kuusamo promuove viaggi culturali e di ben-essere, attiva nella politica cittadina nel promuovere temi ambientali e economia sostenibile, membro del gruppo Lento.

“La potenza della natura selvaggia finlandese e il contatto profondo della sua popolazione con queste terre bellissime e dure richiede corpi temprati per accogliere la sua natura con animo aperto e gioioso. In Italia la natura è addomesticata e sotto il controllo degli uomini. Arrivando in Finlandia mi sono resa conto che questo è un popolo che vive con fiducia la propria libera relazione con la natura, racconta Rossana Becarelli, medico e ricercatrice di antropologia del nostro gruppo Lento. Lei ha vissuto con noi il nostro primo viaggio insieme a Kuusamo e nella Carelia nell’estate 2014. E’ accaduto ciò che il Prof. Pentikäinen, rinomato antropologo e professore emerito delle religioni comparate, aveva annunciato all’inizio della nostra avventura: “al nostro ritorno non saremo più gli stessi”. Siamo ritornati nelle nostre case certi di voler rafforzare le relazioni reciproche tra i nostri paesi facendo conoscere le peculiarità così come gli elementi comuni e speculari del baltico e del mediterraneo. Il nostro viaggio è stato documentato attraverso gli occhi sensibili del Prof. Hannu Kahakorpi, regista cinematografica e televisiva, e del fotografo Michele Tomaiuoli.

LENTO - LENTO-International Research Group on Tradition and Innovation è un gruppo di ricerca internazionale e interdisciplinare, nato dall’incontro di intellettuali, artisti, operatori culturali ed economici italiani e finlandesi. L’obiettivo del gruppo è di indagare il rapporto tra le culture tradizionali e l’innovazione tecnologica e sociale, al fine di individuare soluzioni di crescita economica, sociale, culturale ed individuale che abbiano come contesto una comune matrice europea.

I FONDATORI DI LENTO PARTONO DAL PRESUPPOSTO che i tratti comuni e complementari delle culture del nord e del sud dell’Europa possano essere integrati, in vista dell’elaborazione di un pensiero comune capace di conservare il rapporto con la natura e di far rivivere la spinta spirituale presente nelle culture tradizionali (ex. lo sciamanesimo nordico, l’eredità del Kalevala, dell’arte e del pensiero italiano, della filosofia …). Integrando i tesori celati nella nostra memoria e nella natura con

26

L’ETERNO SAPIENTE


gli elementi più innovativi della scienza e della tecnologia, possiamo individuare nuove soluzioni per una crescita sociale ed economica più rispettosa ed attenta alla conservazione del territorio, dell’ambiente e preservare il benessere psico-fisico, sociale e spirituale degli individui. Il Maestro Pistoletto, durante la sua visita a Kuusamo nel marzo del 2015, ha costatato che quella terra è già ora, con la sua natura, l’arte e le scienze, il grembo che darà vita al nuovo mondo, esempio della rinascita globale per l’intero Pianeta. Ispirati dal significato simbolico del Terzo Paradiso il Maestro Michelangelo Pistoletto la multidisciplinarietà caratterizzerà le iniziative promosse dal gruppo: medicina, antropologia, cultura, tradizioni popolari, sociologia, economia, salute globale del singolo e della società che vedono nell’ arte e nella spiritualità i denominatori comuni. L’INCONTRO DEGLI AMICI ITALIANI E FINLANDESI, che sono diventati sorelle e fratelli, hanno fatto di quel viaggio un momento di trasformazione umana profonda. Questo mostra che, oltre l’Europa della burocrazia e dei vincoli economici, c’è un’ Europa dei popoli e degli individui capaci di fratellanza fra di loro. “L’Italia e la Finlandia da questo punto di vista sono esempi di paesi di culture di margine, inteso come del confine d’Europa. Proprio in quanto “marginali” sono in grado di mettere in evidenza gli elementi comuni e arricchirsi di reciproci particolarità attraversando tutta l’Europa”, ha constatato Roberto Mastroianni, filosofo e semiotico, durante il nostro viaggio. “Il viaggio ha rafforzato la nostra volontà di ideare, realizzare e sostenere insieme delle iniziative che promuovano le nostre visioni condivise attraverso pubblicazioni, mostre, eventi e documentari”, afferma Eija Tarkiainen, ispiratrice della formazione del gruppo Lento. “Insieme possiamo superare limiti in noi stessi quando l’istinto, il sentire, lo spirito e l’intelletto danzano all’unisono anche se con passi differenti. L’allargamento della consapevolezza individuale permette poi anche di vedere oltre i confini nazionali e differenze culturali, in modo che tutto il mondo possa sentire il canto della vita, come narra la nostra Kalevala, mitologia finlandese. Poesia e potenza che sgorgano dalla natura e quindi anche dalla nostra natura interiore.”

EIJA TARKIAINEN

Laureata in Italia in Lettere e Filosofia, naturopata, presiede il gruppo Lento, presidente dell’Associazione italo – finlandese Minuksi APS, si pone come obiettivo promuovere la trasformazione sociale e la crescita personale attraverso l’arte e la natura.

DURANTE IL VIAGGIO È NATA ANCHE L’IDEA DELL’EVENTO di tre giorni a Nardò nel Salento: “Dalle Tradizioni dei Popoli alle Terapie del Futuro” - Dialogo fra Italia e Finlandia per un nuovo SciAUmanesimo. Il profondo sapere della natura e della tradizioni del Mediterraneo e dell’Artico. Nella terra dell’arcaico “rito di guarigione della taranta”, si confronteranno antropologi, scienziati, medici e artisti. Obiettivo: costruire un futuro migliore attraverso la riscoperta del passato. SI PARLERÀ DI PIANTE E DI NATURA, di strumenti musicali e di arte che cura. Verranno presentate le nuove terapie che stanno nascendo nella ricerca medica mondiale a partire dalle antiche tradizioni dei popoli. E si scoprirà come l’arte sia anche un potente motore di trasformazione sociale nelle comunità e nei gruppi di soggetti emarginati.

L’ETERNO SAPIENTE

27


Con il patrocinio del comune di Nardò (Lecce) La Rete Euromediterranea per l’umanizzazione della medicina presenta Sulle Tracce del Terzo Paradiso DALLE TRADIZIONI DEI POPOLI ALLE TERAPIE DEL FUTURO Dialogo fra Italia e Finlandia per un nuovo SciAUmanesimo NARD0’ (Lecce) | 11-13 SETTEMBRE 2015 Sulle tracce del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, per la rinascita di un nuovo umanesimo, per riunificare i vari mondi che animano l’individuo e la comunità e anche per sperimentare forme di cura innovative, Italia e Finlandia si confrontano su antichi e nuovi sciamanesimi. Pratiche sciamaniche, geograficamente lontanissime, rivelano gli archetipi fondativi dell’umanità: il collegamento tra arte e cura, fra terapeuti e artisti, fra l’organizzazione della comunità e l’integrazione dell’individuo. Scienziati, ricercatori, antropologi, psicologi e artisti si confrontano a Nardò (Lecce) alla scoperta del cuore antico del futuro.

Hum Med

L

a Rete Euromediterranea per la Umanizzazione della Medicina (HUM MED) La Rete Euromediterranea per la Umanizzazione della Medicina (HUM MED) è stata fondata nel 2009 a Torino con lo scopo di riportare la medicina alla sua vocazione primaria, umanistica e olistica. Cogliendo una diffusa esigenza emersa da tempo nel mondo occidentale la Rete Euromediterranea per l’Umanizzazione della Medicina unisce ospedali, università, enti di tutela della salute, e soci indipendenti (ricercatori, antropologi, artisti, architetti, economisti, filosofi) provenienti dall’Europa e dal bacino del Mediterraneo, con la comune finalità di reintrodurre le arti, la filosofia e la spiritualità nell’ambito di una medicina sempre più tecnologica e burocratizzata. LA RETE EUROMEDITERRANEA HUM MED sostiene e incoraggia le azioni per l’ umanizzazione della sanità, progetta e realizza interventi di formazione per i professionisti della salute, sviluppa programmi di sostegno ai processi di partecipazione attiva per il miglioramento del benessere psicofisico e della qualità della vita rivolti ai cittadini europei. La Rete Euromediterranea HUM MED è tra i membri fondatori di Crysalis-Associazione Internazionale di Arte e Medicina, presieduta dal Maestro Michelangelo Pistoletto, che ha preso avvio il 15 marzo 2014 a Ginevra. Partecipa inoltre alla Rete Sostenibilità e Salute ed è tra i firmatari della Carta di Bologna (Gennaio 2014).

www.humanamedicina.eu humanamedicina@gmail.com

28

L’ETERNO SAPIENTE


Che cos’è il Terzo Paradiso?

È

la fusione tra il primo e il secondo paradiso. Il primo è il paradiso in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana attraverso un processo che ha raggiunto oggi proporzioni globalizzanti. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altra forma di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che, con progressione esponenziale, ingenera, parallelamente agli effetti benefici, processi irreversibili di degrado a dimensione planetaria. Il pericolo di una tragica collisione tra la sfera naturale e quella artificiale è ormai annunciato in ogni modo¹. Il progetto del Terzo Paradiso consiste nel condurre l’artificio, cioè la scienza, la tecnologia, l’arte, la cultura e la politica a restituire vita alla Terra, congiuntamente all’impegno di rifondare i comuni principi e comportamenti etici, in quanto da questi dipende l’effettiva riuscita di tale obiettivo.

TERZO PARADISO SIGNIFICA IL PASSAGGIO ad un nuovo livello di civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. Il Terzo Paradiso è il nuovo mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità in questo frangente epocale. Il Terzo Paradiso è raffigurato simbolicamente da una riconfigurazione del segno matematico dell’infinito. Con il “Nuovo Segno d’Infinito” si disegnano tre cerchi: i due cerchi opposti significano natura e artificio, quello centrale è la congiunzione dei due e rappresenta il grembo generativo del Terzo Paradiso. MICHELANGELO PISTOLETTO L’ETERNO SAPIENTE

29


Quando si incontrano gli estranei Quando inizia una nuova era Come divenire uno Quando siamo stati cosi a lungo separati Noi uomini Dietro I confini Interessarsi della natura Interessarsi delle persone Della vita Degli esempi viventi Del vivere La natura insegna il viandante Involontariamente Se la tua stessa natura Ti concede di fermarti E notare gli altri Puoi accorgerti Dove dimora la natura

Insieme in viaggio ROSSANA BECARELLI, MEDICO E RICERCATRICE DI ANTROPOLOGIA

Siamo stati in Finlandia per creare un collegamento tra Finlandia e Italia. Il nostro contatto è iniziato da una donna finlandese, Eija Tarkiainen, che abita in Italia da molti anni e che ha saputo cogliere gli aspetti di reciproca integrazione tra i nostri paesi. Viaggiando nel nord della Finlandia mi ha colpito la potenza di questa natura selvaggia e il forte contatto che i finlandesi hanno con questa terra bellissima e dura. Gli italiani vivono attraverso la lente della ragione e dell’arte, mentre i finlandesi vivono con fiducia la libera relazione con la natura. Attraverso le esperienze che ci sono state rese possibili da Anne Murto, Juha Pentikäinen, Katja Lemberg, e Hannu Kahakorpi, abbiamo assaporato il gusto degli elementi naturali e riscoperto la sacralità dei riti ancestrali di questa terra. Partiamo con la ferma risoluzione di stringere rapporti reciproci traw i nostri paesi facendo conoscere le nostre qualità specifiche ad entrambe.” ROBERTO MASTROIANNI, FILOSOFO SEMIOLOGO E CURATORE D’ARTE

C’è bisogno del sapere della pietra Del sapere dell’acqua Il sapere del vento Accesi nel fuoco La magia E’ nuova era Ora elevo la mia potenza ursina Prendo il mio posto Incontro la mia natura Oggi Ho incontrato Ho conosciuto Mi sono innalzato al livello della mia natura Vorrei far emergere la mia natura Palesarla a tutti Far vedere la verità della donna finnica La bellezza interiore La solidità della natura selvaggia In tutti noi Elevabile Con vivande vere

KATJA LEMBERG

presidente dell’Associazione Kasvava e scrittrice

30

L’ETERNO SAPIENTE

Il mediterraneo e il baltico hanno elementi comuni e anche speculari molto più ampi di quanto si possa immaginare: da una parte la natura e dall’altra la cultura vissuti in modo molto pieno, ma sotto la vita naturale dell’Europa del Nord si nasconde una cultura profonda e sotto la vita apparentemente raffinata e intellettuale del sud si trova un amore profondo per la natura. Siamo venuti in Finlandia per cominciare a costruire percorsi di ricerca artistica, antropologica, naturalistica e filosofica e abbiamo trovato materiali per avviare dialoghi e sinergie tra i due paesi che ci parlano delle radici profonde, dell’ethos e della cultura comune che possiamo chiamare Europa. L’Europa è uno spazio naturale e poetico, prima che sociale e politico, che vive nella relazione tra le due culture e tra i panorami mentali del Nord e quelli del Mediterraneo. Uno spazio mentale e poetico che si nutre di immaginario delle terre antiche come del mare della sponda del sud del Mediterraneo. Questo viaggio ci ha dato elementi per future iniziative culturali, artistiche, naturalistiche e sociali perché ha messo in evidenza gli elementi comuni, anche se apparentemente differenti, della cultura europea nello spazio che va dai mari della Grecia, Spagna e Italia fino alle montagne e ai ghiacci del Nord della Finlandia. Quanto abbiamo visto e provato mostra che sotto le apparenti diversità un linguaggio, un immaginario e un ethos comune si nutrono di radici mitologiche e storiche che vanno dai mari del sud ai mari del nord e che attraversano tutte le montagne e le culture europee. Inoltre, l’incontro con amici finlandesi, che sono diventati sorelle e fratelli, hanno fatto di questo viaggio un momento di trasformazione umana profonda e che mostra come sotto Europa delle burocrazie ci sia un Europa di popoli e individui capaci di fratellanza fra di loro.” MICHELE TOMAIUOLI, FOTOGRAFO DOCUMENTARISTA E ARTISTA VISIVO

Durante il nostro viaggio in Finlandia - che ha fatto seguito a una breve ma intensa permanenza mia e di una parte ristretta del gruppo Lento, in una regione del sud dell’Italia, il Gargano - ho cercato di tradurre in immagini il suggesti-


vo dialogo tra le origini ancestrali del nord e del sud dell’Europa: il Mediterraneo e l’Artico. Questo dialogo, dapprima solo intuito e desiderato, ha trovato la sua significativa espressione nei soggetti fotografati: penso in particolare alle pietre, agli alberi, ai cantori. Queste origini, antiche e autentiche, mi appaiono come gli estremi di un segmento, occultato ai nostri occhi da una storia lunghissima, e che oggi può di nuovo emergere e manifestare la più intima realtà degli individui che vivono in questi territori così diversi dal punto di vista climatico e naturalistico. In entrambi è stato possibile trovare analogie e similitudini profonde che si ripetono e permangono nel tempo: il rapporto dell’uomo con la natura e con il sacro.”

EIJA TARKIAINEN, LAUREATA IN LETTERE E FILOSOFIA, NATUROPATA, MEDIATRICE CULTURALE, FINLANDESE MA ABITANTE IN ITALIA DA QUASI TRENT’ANNI.

“Oggi, dopo 30 anni in Italia pieni di assaggi gaudenti , di un’ indigestione di ritmi accelerati, di scorpacciate di parole solo a volte futili, di visi che si succedono come i piatti in una tavola svedese, posso dire di essere venuta in Italia per sfuggire al silenzio della Finlandia di cui allora non sapevo cogliere i messaggi, ai sentimenti profondi senza parole, all’oscurità di volti e di atmosfere di cui non vedevo gli arcobaleni. E’ stato solo adesso, attraverso lo sguardo degli italiani sulla Finlandia, che ho ritrovato la bellezza silente e il calore spesso celata del mio paese. Di questo ringrazio gli amici italiani per le loro osservazioni sul mio paese che hanno riconosciuto il vero valore della Finlandia non nei campi in cui siamo spesso i primi nelle classifiche (economia, produttività, tecnologia) bensì nella potenza poetica, che emerge dalla natura e anche dalla nostra natura interiore. Ora mi dedico a coltivare la possibilità di unire due panorami mentali senza doversi omologare ma per conoscere il proprio sapore con ancor maggiore intensità per poi arricchirlo di nuove fragranze. All’Italia manca forse la giusta memoria di se stessa, la fiducia nella propria potenza e valore, che potrebbe riconoscere solo entrando in un tempo rallentato, assaporando il silenzio che si appaga delle proprie sonorità scordate, restando nell’oscurità che stimola a ricercare la luce che non abbaglia, ma illumina il punto dove finalmente appare la propria natura. I finlandesi dovrebbero invece imparare a riconoscere che la leggerezza non è sintomo di superficialità, ma una sana boccata di ossigeno che permette poi di rituffarsi nelle profondità senza perdersi e credere che sia l’unica realtà. Gioverebbe loro l’ascolto dell’ arcaica connessione con la natura che è pregna di eros e di passione e non si esaurisce con la sessualità libera ma che sa piuttosto abbandonarsi ai propri istinti anche elevati, servirebbe la potenza per ricordarsi che anche il miglior contenuto ha bisogno di manifestarsi all’esterno affinché venga visto e donato, e richiede quindi qualche parola in più e soprattutto una più stretta connessione con l’altro. Durante il nostro viaggio a Kuusamo e in Carelia nel nostro gruppo è avvenuto il miracolo di questo scambio reciproco. Ora mi trovo in mezzo a tanti progetti che hanno avuto origine nei nostri giorni insieme, e che stanno terribilmente accelerando il passo. In Italia riporterò la verde freschezza dei nostri boschi e lo scrosciare selvaggio delle cascate per ricordare, a me stessa e agli altri, che insieme possiamo superare i confini che imponiamo a noi stessi. E perché il mondo intero possa di nuovo udire il canto della vita, come ci insegna la nostra mitologia di Kalevala.

All’incontro di estranei Alla vigilia di tempi nuovi Come divenire Uno Quando siamo stati scissi così a lungo Noi uomini Dietro i confini Interessarsi di natura Interessarsi di Uomo Della vita Del vivere Degli esempi viventi Essere vivi La natura insegna il viandante Senza accorgersene Se la tua natura Ti lascia spazio Per accorgerti anche di altri Puoi improvvisamente vedere Dove dimora la natura. Occorre il sapere della pietra Il sapere dell’acqua Il sapere del vento Acceso nel fuoco Incanto Ti aspettava tanto. Vorrei far emergere la mia natura Per essere vista Manifestare la verità della Finlandia La bellezza dentro La potenza della natura selvaggia In tutti noi Con adeguati panacee.

KATJA LEMBERG L’ETERNO SAPIENTE

31


Etnomedicina

E ROSSANA BECARELLI

Medico e ricercatrice di antropologia. Presidente della Rete Euromediterranea per l’umanizzazione della medicina.

TANIA RE

Psicologa – Antropologa Cattedra UNESCO ”Antropologia della Salute, Biosfera e Sistemi di cura” Università degli Studi di Genova.

tnomedicina è il termine con cui gli antropologi hanno designato i “sistemi di cura” dei popoli cosiddetti “primitivi”, finché quei popoli non hanno acquisito ai loro occhi uno stato di legittimazione e cittadinanza nella grande famiglia umana. Questo è avvenuto in realtà solo in tempi recenti e comunque sempre solo in parte. Gli studiosi e i ricercatori che provengono da quegli stessi popoli ci avvertono oggi che gli antropologi hanno poco o nulla compreso di che cosa fosse la “cura” nelle popolazioni considerate primitive. Gli studi inaugurali di M. Mead, B. Malinowski, di Marcel Mauss, pur con un apprezzabile tentativo di evitare ogni pregiudiziale posizione di superiorità – tipica dei colonizzatori bianchi – restano molto al di qua di una possibile autentica comprensione dei fenomeni della cura. Nella sua cautela, C.G.Jung ha una “percezione” molto acuta del fenomeno delle medicine orientali come pure un’Erlebniss improvvisa per il “mistero” che pre-sente fra gli Indiani d’America. IL PROBLEMA AL CENTRO DELLE MEDICINE ANTICHE, come di quelle tradizionali, è un forte collegamento fra “cura” e “sacro”, nella sua più ampia accezione. Poiché il “sacro” era un argomento che la laicità positivista ottocentesca respingeva per definizione, escludendolo come elemento costitutivo della cura, anche l’anima perse all’improvviso la sua cittadinanza, trasformata al massimo in psiche. La medicina positivista di fine Ottocento, su cui si conformerà pienamente quella novecentesca di tutto l’Occidente, confina lo studio e la pratica clinica esclusivamente al “corpo”, inteso nella sua più concreta materialità. Questo spiega molto bene perché la maggior parte della riflessione antropologica occidentale sulle medicine tradizionali (etnomedicina) si è trasformata in etnopsichiatria: trattando infatti quelle medicine soprattutto delle anime degli ammalati (oltreché dei loro corpi), l’unica spiegazione sensata era di collocarle direttamente (e principalmente) nel campo della psiche. Da qui alla psichiatrizzazione di ogni fenomeno clinico che apparisse nelle popolazioni tradizionali il passo fu breve. La medicina tradizionale fu così ridotta a “magia”, gli ancestrali riti di guarigione furono classificati come desuete superstizioni, le erbe officinali (per quanto largamente importate nella farmacopea moderna) rimedi obsoleti. Per altri versi, ciò che era uscito dalla porta della medicina positiva, rientrò dalla finestra con la scoperta della psicosomatica alla fine degli Anni Trenta, nel tentativo mai perfettamente compiuto di reintegrare ciò che costituiva un problema epistemologico, e ancor più clinico, per l’intero Occidente. E cioè che il corpo non è né la causa prima, né l’unico bersaglio, del disagio che, in mancanza di meglio, chiamiamo “malattia”. L’ANALISI LINGUISTICA DEGLI INDIANI HOPI CONDOTTA dall’antropologo nordamericano Benjamin Whorf, e il lento recupero di una accettazione del sacro come elemento universale e costitutivo dell’individuo e della comunità sociale a cui l’individuo appartiene, ci permette oggi di guardare con sguardo aperto e molto più com-prensivo a quanto rimane delle medicine tradizionali nelle popolazioni che sono rimaste, per quanto è stato loro possibile e consentito dalla pervasiva colonizzazione culturale dell’Occidente. E anche di far tesoro della loro assai più vasta e complessa comprensione di quei

32

L’ETERNO SAPIENTE


fenomeni esistenziali di cui la malattia e il sintomo non sono che pallide manifestazioni esteriori. Oggi siamo tornati vicini a comprendere e a ri-apprendere dalle tradizioni popolari ciò che è stato dolorosamente amputato nella medicina attuale e che ne ha decretato ormai il fallimento epocale. Parlando di Etnomedicina, di quell’ambito cioè che abbiamo violentemente espulso da oltre un secolo dall’intera cultura occidentale, siamo da un lato obbligati a riparlare di spiritualità e dall’altro a verificare che esistono delle costanti universali nell’Uomo che non possono essere cancellate in nome dell’ideologia di civiltà e di progresso che accompagna la conquista del mondo da parte dell’Occidente. LUIGI ZOJA DIREBBE CHE QUESTO PROCESSO espulsivo denota un’esplosione di Hybris, di violenza ancestrale, che l’Occidente continua ad imporre intorno a sé, senza trovare i modi per elaborarla e sublimarla. E’ in nome di questa nuova epistemologia, non violenta per definizione, e capace di accogliere tutte quelle parti respinte e rimosse nel tempo, che ci accingiamo a fondare un nuovo approccio di studio e di ricerca in cui l’antico viene a fondersi con il futuro. Perché gli studi più avanzati della Medicina moderna hanno oggi varcato frontiere che ci permettono di constatare che le tradizioni che ci siamo lasciate alle spalle non erano “primitivo” né magiche ma solo profondamente “umane”, quindi vicine e analoghe a quel macrocosmo a cui tutti apparteniamo. INOLTRE, L’ETNOMEDICINA, studiando i sistemi medici di prevenzione e cura delle diverse popolazioni umane, prende in considerazione anche quelle della «tribù occidentali» ma con un respiro molto più ampio e olisitico. Da sempre, per curarsi, i gruppi umani attingono elementi dal loro habitat, adottando differenti strategie terapeutiche in funzione della loro cultura e delle loro strutture sociali, ma anche in relazione alle caratteristiche climatiche, geologiche, fito-geografiche, faunistiche. Una simile posizione impone all’etnomedicina un carattere di necessaria pluridisciplinarietà e implica una stretta collaborazione tra studiosi di estrazione umanistica e scientifica. Nel tempo della mondializzazione economica, è utile ricordare alcuni dati, per lo più ignorati o trascurati. Nel mondo, oltre 4 miliardi di individui non utilizzano i rimedi più avanzati della medicina occidentale, né mai ne diverranno fruitori in quanto indigenti; quando si ammala, il 70% degli abitanti del pianeta fa essenzialmente ricorso ai rimedi della medicina tradizionale per soddisfare i bisogni di salute primaria: nella sola Cina oltre 5100 specie vegetali e animali sono sfruttate dalla medicina tradizionale, le popolazioni del nord-ovest amazzonico utilizzano oltre 2000 specie vegetali; nella ex Unione Sovietica circa 2500 specie di piante sono impiegate a scopi medici; in Birmania il 90% della popolazione si cura con rimedi tradizionali (Farnsworth, 1994). QUESTE SITUAZIONI NON SONO SOLO semplici peculiarità dei cosiddetti paesi meno sviluppati: esse riguardano anche i sistemi di cura dei paesi occidentali. Nel corso degli ultimi anni, il fabbisogno mondiale di piante medicinali è triplicato e, secondo dati recenti, il 30% dei farmaci venduti in Italia e circa il 35% di quelli venduti in Francia e in Germania sono OTC (Over The Counter, farmaci che non richiedono prescrizione medica, per la maggior parte autoprescritti) e si prevede che nei prossimi anni vi sarà un ulteriore, forte aumento di questa percentuale. Secondo Kleinmann (1995), una percentuale oscillante fra il 70 e il 90% degli episodi di malattia

L’incantamento del guaritore Kalevala , quarantacinquesimo runo Traduzione di Paolo Emilio Pavolini

Quindi il vecchio Väinämöinen, il sapiente sempiterno, spalmò le parti malate, unse le membra dolenti con i balsami migliori e con nove ed otto unguenti. Disse poi queste parole, pronunziò questo scongiuro: «Ukko! Ukko, dio supremo, vecchio che nel cielo stai! Una nube da levante manda, un’altra da maestro, fitto un nembo da ponente! Piovi mosto, ed acqua piovi, a lenir le parti afflitte, a sollievo dei tormenti! «Io far nulla non potrei se il Creator non me ’l consente. Oh Creatore, dammi aiuto, dammi, Jumala, soccorso, dopo che con gli occhi ho visto, ho toccato con le mani, con la bocca mia ho parlato, col mio alito ho soffiato «Dove la mia man non giunge, giunga d’Jumala la mano; dove il dito non arriva, del Creatore arrivi il dito! Son più belle le sue dita, son più svelte le tue mani. «Vieni a far l’incantamento, vieni, Jumala, a soffiare, guarda i mali, onnipotente! Fàlli sani nella notte e nel giorno li guarisci, che non senta il capo male, L’ETERNO SAPIENTE

33


non il corpo in mezzo pena, non affanno dentro il cuore, nessun piccolo dolore, non un lieve incomoduccio, finché duri questa vita, finché l’aurea luna splenda!» Il verace Väinämöinen, il sapiente sempiterno, cacciò via così i malanni ed i morbi mise in fuga. Dissipò quei sortilegi, guarì quelle malattie, salvò il popol dalla morte, Kaleva dalla rovina. Fonte www.bifröst.it

che affliggono i cittadini statunitensi sono trattati, in prima istanza, all’interno della sfera familiare e popolare. Un numero consistente di pratiche curative svincolate dalla “razionalità” medico-scientifica proliferano nel cuore stesso dell’Occidente industrializzato. Negli ultimi tre decenni, grazie anche agli auspici e alle risoluzioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’antropologia medica e l’etnomedicina hanno acquisito un rilievo sempre maggiore. Il Programma di Medicina Tradizionale dell’OMS, sviluppato attraverso una serie di risoluzioni adottate dall’Assemblea Mondiale della Sanità e dai Comitati Regionali dell’OMS, nasce proprio dal risveglio di un diffuso interesse per le terapie tradizionali locali, e mira all’identificazione e, eventualmente, al riconoscimento ufficiale di quanto essa può validamente offrire all’interno dei servizi sanitari nazionali. LA CATTEDRA DI ETNOMEDICINA POTREBBE arricchire la formazione di futuri medici includendo seguenti temi: · Sciamanesimo artico · Medicine tradizionali del Nord e del Sud del mondo · Di spiritualità come parte costituiva di ogni cura olistica · Di suoni, ritmi e vibrazioni e del loro intrinseco rapporto con la biologia e la fisiologia di tutti gli esseri viventi · Della sottile soglia che separa la vita dalla morte e degli approcci transculturali alla coscienza · Della nuova biofisica che ci sta dando prove di ciò che gli antichi empiricamente già conoscevano, e che spiegano anche di come in realtà funzionino molti approcci terapeutici che si applicano in parti del mondo remotissime fra loro. FOTO: SUSANNA AARNIO

34

L’ETERNO SAPIENTE


FOTO: SUSANNA AARNIO

L’ETERNO SAPIENTE

35


ROBERTO MASTROIANNI

filosofo, semiologo e curatore d’arte.

Tradizione o innovazione?

Insieme è meglio.

L

’Europa in questo periodo socio-storico attraversa una profonda crisi di identità culturale, sociale e politica. La crisi economica ha fatto esplodere contraddizioni mai risolte e, spesso solo nascoste, sviluppo tecnologico, consumismo e perdita della relazione con le nostre radici culturali e naturali. La tecnologia ha prodotto l’illusione di poter padroneggiare la natura e consegnarci a una vita urbanizzata, in cui il consumismo e la globalizzazione degli stili di vita potesse offrirci la soluzione ad ogni problematica di natura umana, sociale e politica. Alla fine è arrivata la crisi. Una crisi che ora prende le forme della crisi economica, ma che è stata anticipata da forme di malessere e infelicità diffusa, che prendevano le mille forme del disagio psico-somatico, producendo negli uomini e nelle donne del continente insoddisfazione, rancore, depressione non solo individuale ma collettiva. Questa infelicità diffusa, che era coperta e nascosta dai mille stratagemmi del consumo, si presenta sempre più come la condizione esistenziale dell’umanità in una tardo-modernità che deve fare i conti con il proprio allon-

36

L’ETERNO SAPIENTE


tanamento dalla natura e dalle sue logiche. Non si tratta solo di prendere atto che l’animale umano non può vivere lontano da ambienti naturali, se non a prezzo di grandi disagi, ma che, anche in situazioni di forte urbanizzazione, il bisogno di ri-appropriarsi di logiche naturali è un bisogno spirituale. L’uomo è infatti un animale che si nutre di simboli, un animale spirituale capace di dare forma a sé e al mondo e che deve fare ciò in un precario equilibrio tra la distruzione e la creazione di un mondo capace di integrare tecnologia, natura e linguaggi. Solo mantenendo in equilibro questa doppia relazione con se stesso è il mondo, ovvero la relazione con la natura e la cultura, l’uomo può mantenersi in equilibrio e e rendere le sue azioni proficue dal punto di vista economico e sociale e arricchenti dal punto di vista spirituale ed esistenziale. Vi sono casi di forte squilibrio tra queste polarità umane, società che prediligono lo sviluppo tecnologico oppure quello artistico oppure quello culturale e artistico, e rari casi di ricerca di equilibrio. In ogni modo la crisi generale e diffusa sta dimostrando che soltanto integrando sviluppo tecnologico, culturale e rispetto per lo sviluppo eco sostenibile le società possono tornare a crescere e ad essere più forti. IN QUESTA PROSPETTIVA ITALIA E FINLANDIA si presentano come due nazioni complementari: ambedue hanno un rapporto con la cultura, la tecnologia e la natura. Sbilanciato verso la propria storia e cultura (Italia) o verso la dominazione tecnologica e sociale della natura. Questi due paesi possono insegnare molto all’Europa e molto anche a se stessi individuando nel rapporto tra innovazione e tradizione la chiave di una nuova forma di sviluppo consapevolmente orientato all’integrazione di sé con la natura, al fine di recuperare un rapporto più equilibrato con i mezzi e i fini creando così società più giuste e felici. La Finlandia ha soprattutto oggi un ruolo chiave nello sviluppo futuro del continente e della cultura umana globalizzata, proprio a causa del rapporto che ha dovuto storicamente sviluppare con una natura ostile, dimostrando che può essere dominata e nello stesso tempo con essa si può vivere un rapporto in qualche modo armonico. Solo a partire dal serbatoio inesauribile di conoscenze racchiuso nelle sue tradizioni (la mitologia, il Kalevala....) e nell’esperienza di confronto tecnologico con la natura ostile, che ha portato la Finlandia ad essere leader indiscussa dal punto di vista industriale e sociale in molti settori economici e politici, si può iniziare a sviluppare una sfida che porti a recuperare natura e spiritualità, in vista della creazione di una società più giusta equilibrata e felice. L’ITALIA, CON LE SUE TRADIZIONI MILLENARI, con la sua cultura e le sue esperienze di urbanizzazione, può essere un partner in questa sfida, in vista della valorizzazione di un patrimonio europeo di conoscenze capaci di armonizzarsi con il mondo naturale. Ormai questa sfida sembra imprescindibile in un mondo attraversato da crisi economiche sociali e ambientali. L’alternativa si pone quindi tra due opzioni: o accettare di vivere in modo sempre più sconnesso dalla natura e schiacciato dalle logiche del consumo e quindi sempre più brutto, infelice e povero; oppure cercare una nuova strada che sappia unire tradizione e innovazione, al fine di recuperare uno stile di vita più armonioso socialmente ricco ed eco-sostenibile. L’ETERNO SAPIENTE

37


CONTATTI ITALIA Eija Tarkiainen eijaitalia@gmail.com tel. +39 346 16 30 946 FINLAND Anne Murto anne.murto@rukapalvelu.fi tel. +358 40 7700 259 Kuusamo Finland

L’origine dell’orso Kalevala Quarantaseiesimo runo Dov’è nato Gran Fronte? Dove fu svezzato Zampa di Miele? Lassù è nato Gran Fronte, lassù fu allevato Zampa di Miele, presso la Luna, presso il Sole. Sulle spalle dell’Orsa Maggiore, da lassù fu calato a terra, in una culla dorata, con un’argentea catena.

Miss on otso synnytetty, mesikämmen käännytetty? Tuoll on otso synnytetty, mesikämmen käännytetty: luona kuun, tykönä päivän, otavaisen olkapäillä. Sielt on maahan laskettuna kultaisessa kätkyessä, vitjoissa hopeisissa.

38

L’ETERNO SAPIENTE


L’ETERNO SAPIENTE

39


FOTO: SUSANNA AARNIO

40

L’ETERNO SAPIENTE


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.