(33) LdC, pp. 73-74, 77; Tacc., Appendice I Giochiamo, non limitiamoci a guardar giocare gli altri. (34) MdL, Parte Terza Psicologia del Lupetto. (35) LdC, p. 43; anche Tacc., Lo scautismo è un gioco, non una scienza.
Le regole e lo stile del gioco scout
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Cfr. in questo libro i giochi n. 2, p. 24, 12, p. 39, 1, p. 54, 6, p. 74. (37) LdC, p. 57. (38) LdC, p. 57. (39) Tacc., Giochi individuali e di squadra. (40) MdL, Cap. XIII – Spirito sportivo. (41) LdC, p. 57; cfr. anche MdL, Cap. XIII Spinto sportivo. (42) LdC, p.80; cfr. anche MdL, Cap. XIII – Note per i Capibranco e Cap. XIII – Spirito sportivo. 18 - G IOCHI SCOUT
18 - Giochi scout
9. Infine, il gioco scout deve anche essere “entusiasmante” e divertente (33). Come la famiglia del Branco non è una famiglia qualsiasi, ma una famiglia felice (34), così un gioco, se diviene noioso o tetro o ripetitivo, non è più scout: l’ideale è quando “il Reparto risuona di allegre risate, vince gare e i suoi scouts si entusiasmano a sempre nuove avventure” (35). Lo scautismo non è veramente tale se non dà in primo luogo ciò che i ragazzi gli chiedono: l’allegria, la gioia di vivere, l’apprezzamento dei lati belli della vita. C’è modo e modo di giocare, ma c’è uno stile inconfondibile che è tipico dello scautismo: a) il gioco scout fa affidamento nella lealtà del giocatore, “sul suo onore”; per es. chi è preso si dichiara tale e si autoesclude (36) dal gioco ; anche per questo tra i giochi che B.-P. predilige sono i grandi giochi all’aperto, in quanto l’arbitro non può es(37) sere dappertutto e “la lealtà è elemento essenziale” ; b) durante il gioco i giocatori dovranno osservare strettamen(38) te le regole , “perché sono regole e perché così essi sono leali (39) verso l’altra parte” , e obbedire “sempre di buona voglia ed (40) immediatamente” agli ordini del capitano della squadra ; c) “alla fine del gioco è norma di correttezza che il vincitore simpatizzi con il vinto e che questi sia il primo ad applaudire il vincitore e a congratularsi con lui; bisogna insistere su questo (41) comportamento finché diventi un’abitudine” ; d) il gioco scout non ammette, alla fine, recriminazioni o malumori: “i ragazzi dovrebbero farsi un punto d’onore di non reclamare mai per errori nell’arbitraggio o per le tattiche usate dai loro avversari quando la loro squadra viene sconfitta; qualunque possa essere la loro delusione, non devono mostrare altro (42) che ammirazione cordiale per il campo avversario” ; e) se un ragazzo si fa male giocando, deve dar prova di spirito spartano e di stoicismo: “dolori mortali sul campo e allontanamenti in lacrime non devono essere tollerati” e “ogni esagerata espressione di dolore da parte di chi abbia preso un cal-