Monografica FIF 2024

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INSIEME.
CINQUANT’ANNI

INTRODUZIONE

X INDICE

LE ORIGINI

Il 24 novembre 1973 è la data di nascita della Federazione Italiana Fuoristrada. Per la precisione, in quel giorno venne istituita la FIF come ancora oggi la conosciamo, che però nacque dalle ceneri di una precedente

Federazione Italiana Fuoristrada, la quale ebbe vita solo per pochi, travagliati mesi.

La ricostruzione degli eventi che portarono alla fondazione della FIF “definitiva” meriterebbero un trattato a parte. Qui ci limitiamo a raccontarvi la vicenda in estrema sintesi.

Nei primi anni Sessanta, quando l’Italia era in pieno boom economico, molti appassionati di motori scoprirono che il veicolo fuoristrada non era solo un mezzo costruito per la guerra o per il lavoro, ma anche il mezzo ideale per evadere dalle città, su percorsi inaccessibili alle vetture tradizionali.

Questo mondo fatto di uomini e di macchine che nei giorni di festa si arrampicavano lungo mulattiere scoscese, guadavano corsi d’acqua, attraversavano boschi e vallate, spesso impolverandosi o infangandosi da capo a piedi, risvegliò in molti la voglia di avventura e il piacere di misurarsi con una tecnica di guida nuova ed inusuale. Risale al 1962 la costituzione del primo club di fuoristrada d’Italia, l’AFS Amici del Fuoristrada di Genova, che tuttavia non ebbe vita lunghissima (e fu sostituito, nel 1972, dal Genova Fuoristrada Club). Nel 1965 nacque il Fuoristrada Club Torino, che l’anno dopo cambiò nome diventando Cross Car Club Torino “Circolo Eraldo Stefanini” in onore del primo socio fondatore.

“Risale al 1962 la costituzione del primo club di fuoristrada d’Italia, l’AFS Amici del Fuoristrada di Genova, che tuttavia non ebbe vita lunghissima (e fu sostituito, nel 1972, dal Genova Fuoristrada Club)”

“Nel 1965 nacque il Fuoristrada Club Torino, che l’anno dopo cambiò nome diventando Cross Car Club Torino “Circolo Eraldo

LE ORIGINI
Stefanini” in onore del primo socio fondatore.”

Nel 1969 venne fondato il Club Nazionale Fuoristrada di Bologna.

“Tutti i sabati organizziamo gite che finiscono immancabilmente in ricche merende” scriveva Silvano Nutini, uno dei pionieri del fuoristradismo italiano, a proposito delle attività del Panzer Club di Prato, il sodalizio che fondò nel 1970 insieme a un gruppo di amici attivi già dalla metà degli Sessanta.

del club
Car Club
anni 1966
Uscite
Cross
Torino

Il periodo delle allegre scampagnate era destinato a durare nel tempo ma fu anche naturale che, durante le gite fuoriporta, tra molti fuoristradisti emergesse anche la voglia di confrontarsi in delle competizioni. Era infatti frequente che, al termine di un raduno, si svolgesse una garetta per far sfogare i partecipanti più “smanettoni” e far spettacolo.

La prima gara di fuoristrada in Italia venne organizzata dal Club Nazionale Fuoristrada il 2 maggio 1970 a Monterenzio (Bologna): sul circuito da motocross del Monte delle Formiche si sfidarono una ventina di concorrenti. Nel 1971, poi, il club bolognese inaugurò il “Trofeo Internazionale Fuoristrada”, una gara che sarebbe diventata classica, attirando partecipanti anche dall’estero. Grazie al suo dinamismo, il Club Nazionale Fuoristrada divenne ben presto un punto di riferimento: i suoi raduni, gare (di “alta mobilità” e “regolarità”) e regolamenti servirono come modello a molti altri club. Inoltre il club bolognese, nel periodo iniziale, ebbe delle sezioni in varie regioni d’Italia.

Con il diffondersi dell’attività fuoristradistica cominciarono ad evidenziarsi anche i problemi dovuti all’anarchia e al disordine che caratterizzavano il settore (gare concomitanti, totale mancanza di informazioni su raduni e manifestazioni varie) e pertanto si iniziò a sentire la mancanza di una regolamentazione unitaria.

Fu così che il 6 gennaio 1972, in occasione del “1° Minirally d’Inverno” di Maggiora (NO), si concretizzò la soluzione proposta dal presidente dello Sport Club Maggiora, Renato Balzano: istituire la Federazione Italiana Fuoristrada.

Tra i promotori dell’iniziativa c’era anche Giovanni Cassini, che pochi mesi dopo sarebbe diventato l’editore della rivista “Fuoristrada”, la prima (e a lungo unica) testata di settore in Italia. È da notare che questa federazione riuniva sia i club fuoristrada che le scuderie di autocross (disciplina in cui corrono anche veicoli a due ruote motrici), perché inizialmente si ipotizzò che le due specialità, sebbene differenti, potessero convivere sotto una gestione comune.

“La prima gara di fuoristrada in Italia venne organizzata dal Club Nazionale Fuoristrada il 2 maggio 1970 a Monterenzio (Bologna)” Primo numero rivista FUORISTRADA - anno
1972
- Classic Off Road Italia
Immagini
di repertorio del gruppo FB

Il 20 febbraio, a Stresa (VB), venne firmato l’atto costitutivo da parte di 12 associazioni, sia club di fuoristrada che scuderie di autocross. Grande assente, però, era Edo Ansaloni, uno dei padri storici e figura carismatica per eccellenza del fuoristradismo italiano, fondatore e presidente del Club Nazionale Fuoristrada, che non vedeva di buon occhio la commistione di fuoristrada e autocross (una perplessità nutrita, invero, anche dagli altri club fuoristrada), e perciò non aderì al progetto.

Il 26 marzo vennero eletti il presidente, Pier Sandro Bertolin, e il consiglio direttivo e lo statuto fu approvato.

La Federazione Italiana Fuoristrada era nata.

La mediazione di Cassini permise, successivamente, di far incontrare Bertolin e Ansaloni. Quest’ultimo, accettando di studiare un regolamento per le competizioni 4x4, sembrò ammorbidire la propria posizione aventiniana rispetto alla FIF.

Copia Atto di costituzione FIF
Riunione
padri fondatori - Anno 1973

Ma l’entusiasmo era destinato a frantumarsi presto contro lo scoglio della vertenza sorta la FIF e la CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana, l’organismo interno all’Automobile Club d’Italia che sovrintende alle competizioni sportive, oggi ACI Sport) relativamente alla giurisdizione sportiva del fuoristrada e dell’autocross; giurisdizione che entrambi gli enti rivendicavano.

Tale contrapposizione minò alcuni equilibri interni alla Federazione. La convivenza tra fuoristrada e autocross divenne difficile. La dirigenza si dimostrò inerte nella lotta per affermare l’egemonia nel settore sportivo; lotta che peraltro aveva distolto l’attenzione dagli interessi primari che stavano alla base della costituzione della Federazione stessa.

Ad accrescere l’incertezza contribuirono le dimissioni dalla carica di presidente di Bertolin, giustificate con la frase di rito “per sopravvenuti impegni di lavoro”, e il clamoroso abbandono della FIF da parte del Cross Car Club Torino.

Priva di una guida e di alcuni club importanti, la FIF sembrava finita ancor prima di cominciare a muovere i primi passi se non fosse stato per l’opera dell’infaticabile Cassini, che era fermamente orientato a perseguire un disegno di potenziamento della FIF, e di Gianfranco Messina del Genova Fuoristrada Club. E l’iniezione di vitalità doveva avvenire innanzitutto scegliendo l’uomo giusto da porre al vertice della struttura.

La lunga fase di crisi istituzionale della FIF terminò il 20 ottobre 1973 quando, in occasione di un’assemblea straordinaria convocata a Stresa, Edo Ansaloni venne eletto presidente con voto unanime. A quel punto, il divorzio tra fuoristrada e autocross divenne inevitabile.

E la FIF venne praticamente rifondata, dotandosi di un nuovo statuto e di un nuovo Consiglio Federale che vennero definiti dai padri fondatori il 24 novembre 1973 in una

riunione presso il ristorante “La Lucciola” di Maggiora. Lo statuto, redatto a mano dal notaio Cioffi di Maggiora, fu poi registrato presso l’Ufficio del Registro di Borgomanero (NO) il 10 dicembre 1973.

Questo è da sempre ritenuto il “vero” atto di fondazione della Federazione Italiana Fuoristrada. A sottoscriverlo furono in 17, in rappresentanza di 11 club: Renato Balzano (Sezione Fuoristrada dello Sport Club Maggiora), Luciano Torreggiani (Club Nazionale Fuoristrada Bologna), Giuseppe Cerioli (Club Nazionale Fuoristrada Bologna), Donato Moroni (Ossola Fuoristrada Club di Ornavasso, VB), Iginio Oliva (Ossola Fuoristrada Club di Ornavasso, VB), Luigi Martorelli (Gaz Club di Peschiera Borromeo, MI), Alberto Crola (Club 3C di Biella), Gianfranco Messina (Genova Fuoristrada Club), Leopoldo D’Erasmo (Genova Fuoristrada Club), Roberto Sarti (Panzer Club di Prato), Silvano Nutini (Panzer Club di Prato), Roberto Giardi (Panzer Club di Prato), Riccardo Procaccini (Club Romano Fuoristrada di Roma), Giovanni Bertolini (Balestra Club Fuoristrada di Bergamo), Elpidio Martinelli (Mago Fuoristrada Club di Ovada, AL), Alfonso De Blasiis (Club Romano Fuoristrada di Roma), Massimo Pusceddu (Brescia Fuoristrada Club).

Nota: nell’atto sono anche riportati come assenti

Edo Ansaloni (Club Nazionale Fuoristrada), Giuseppe Gordini (Club Nazionale Fuoristrada, ma qui accreditato come Mago Fuoristrada Club), Alfonso Bertolini (Balestra Club Fuoristrada ma qui accreditato come Club Romano Fuoristrada), Aristide Bresciani (Brescia Fuoristrada Club).

La sede legale venne portata a Roma, mentre la segreteria si stabilì a Torino.

Questa, invece, è la composizione dell’organico della neonata FIF, dove troviamo altri nomi storici del fuoristradismo italiano:

Presidente: Edo Ansaloni

Vicepresidente: Gianfranco Messina.

Consiglio Federale: Giovanni Bertolini

Alberto Crola

Donato Moroni

Roberto Sarti

Luciano Torreggiani

Sindaci revisori: Werther Verri

Alfonso Bertolini

Segreteria generale: Giovanni Cassini

Luca Apollonj Ghetti.

Commissione tecnico-sportiva:

Bruno Boccato, Riccardo Procaccini, Sante Saponaro, Roberto Giardi, Ginafranco Messina, Lionello Albertazzi, Luciano Torreggiani, Luigi Martorelli, Roberto Sarti

Commissione turistico-ecologica di solidarietà civile: Michele Agostinetto, Giacomo Di Sabatino, Guido Bastoni, Arrigo Sculatti, Stefano Nosengo, Silvano Nutini, Riccardo Bertola, Giorgio Roveggio, Giorgio Landi, Piero Canepa.

Ai padri fondatori, e a tutti i personaggi che hanno voluto gettare le fondamenta della Federazione Italiana Fuoristrada, iniziando un lungo cammino, che dura tutt’oggi, per la tutela, la promozione e lo sviluppo a livello nazionale della pratica fuoristradistica, va il nostro più sentito ringraziamento. Quello che oggi è diventata la FIF si deve in primis al loro intuito, ai loro sforzi ed alla loro passione.

I MARCHI FIF DAL 1973

LA STRUTTURA FIF

IL CONSIGLIO FEDERALE

Il Consiglio Federale è l’organo di gestione della Federazione. È presieduto dal Presidente Federale ed è composto da 11 membri. Se in sede di rinnovo del Consiglio Federale si dovessero candidare un numero di soci minore rispetto ad undici, si potrà comunque procedere ad elezione purché si abbia un numero minimo di sette candidati.

I membri del Consiglio Federale vengono eletti con votazione a scrutinio segreto dall’Assemblea Generale ordinaria tra gli iscritti delle Associazioni affiliate, con un massimo di due membri per ciascuna Associazione affiliata.

Le riunioni del Consiglio Federale sono valide quando è presente la maggioranza dei Consiglieri regolarmente in carica a quella data.

Nel Consiglio Federale ciascun Consigliere dispone di un voto non delegabile e le deliberazioni sono prese a maggioranza; in caso di parità prevale il voto del Presidente o del facente funzioni.

In caso di assenza o impedimento del Presidente e del Vice-Presidente, le relative funzioni sono assunte dal Consigliere più anziano d’età.

Il Consiglio Federale anno 2023

LE DELEGAZIONI REGIONALI

I Delegati Regionali rappresentano per la Federazione Italiana Fuoristrada l’anello di congiunzione tra gli organi istituzionali centrali e le associazioni affiliate. Proprio per il “filo conduttore” che rappresenta, nonché per la capillare diffusione dei Club fuoristrada sul territorio nazionale, quello del Delegato è considerato un ruolo indispensabile, e la sua importanza è stata posta in rilievo nel nuovo Statuto della Federazione, con il quale dal 2013 questa figura è diventata un organo istituzionale con diritti e doveri ben precisi. Le attuali Delegazioni Regionali sono 17, così distribuite sul territorio nazionale:

- Piemonte e Val D’Aosta

- Lombardia

- Liguria

- Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia

- Emilia Romagna

- Toscana

- Umbria

- Marche - Lazio

- Abruzzo

- Molise

- Puglia

- Campania

- Basilicata

- Calabria

- Sicilia

- Sardegna

I Delegati Regionali restano in carica quattro anni e comunque decadono con lo scadere del mandato del Consiglio Federale. I compiti del Delegato Regionale sono molteplici e vengono raggruppati in un apposito regolamento, tra questi emergono sicuramente quelli destinati al supporto nei confronti dei club nello svolgimento delle attività, sociali e federali: organizzazione di raduni, di gare, di gite sociali, di manifestazioni finalizzate al sociale ed alla beneficenza.

I CONSIGLI REGIONALI

Al fine di garantire ai Club una maggiore partecipazione alle attività della propria Delegazione, nel 2019 il Consiglio Federale ha istituito, in ogni Delegazione, il Consiglio Regionale. I Consiglieri Regionali sono eletti dai Club e durano in carica per quattro anni o fino allo scadere del mandato del Consiglio Federale.

Il Consiglio Regionale ha il compito di coadiuvare e affiancare il Delegato Regionale nelle attività decisionali, organizzative e strutturali e discutere delle problematiche legate all’andamento della Delegazione, garantendo che l’indirizzo scelto risponda alle reali esigenze dei Club. Il ruolo del Consigliere Regionale garantisce una maggiore capillarità sul territorio consentendo di ascoltare le esigenze dei Club e dei Soci e nel contempo coadiuva il Delegato Regionale nell’informare gli iscritti delle iniziative Federali.

Le Delegazioni Regionali distribuite sul territorio nazionale sono 17. Anno 2023

SETTORE RADUNI NAZIONALI

Ieri come oggi, i raduni sono una delle più tipiche espressioni dell’attività fuoristradistica. E lo spirito di queste manifestazioni, che hanno carattere non agonistico, è sostanzialmente rimasto immutato nel corso di questi cinquanta anni.

Grazie all’impegno dei Club federati ogni anno vengono organizzati su tutto il territorio nazionale numerosi raduni. Ce ne sono di tutte le tipologie: dalla semplice passeggiata turistica su tranquilli sterrati fino a quelli altamente tecnici, con percorsi molto impegnativi per intero o disseminati di varianti (nella maggior parte dei casi facoltative) che richiedono dotazioni obbligatorie del veicolo come pneumatici artigliati, almeno un differenziale bloccabile, verricello.

L’elemento che non deve mai mancare, per la buona riuscita di qualsiasi raduno, sono le soste eno-gastronomiche lungo il percorso e la sosta per il pranzo (che spesso è più una cena).

Le pubblicazioni fotografiche sono state realizzate grazie alll’archivio storico della Federazione Italiana Fuoristrada.

SETTORE RADUNI NAZIONALI
(PZ)
1977Raduno del club Italian Safari ClubMoliterno Portachiavi dello storico club milanese in scala 1:1 1979 - Raduno Elephant Club
(PZ)
1977Raduno del club Italian Safari ClubMoliterno 1980 - Raduno Club Modena 4x4
1980 - Pieghevole raduno Club Fuoristrada Mincio & Associazione Fuoristrada Ferrarese

“Nel

1982 - Pieghevole raduno Cross Car Club Torino
1965 nacque
Fuoristrada
che l’anno dopo cambiò
il
Club Torino,
nome diventando Cross Car Club Torino
Stefanini”
onore
“Circolo Eraldo
in
del primo socio fondatore.”

CURIOSITÀ:

1° versione logo dello strorico Club: Leopard Fuoristrada club 4x4

Inserimento logo club di appartenenza

TESSERE FIF ANNI 80

Modalità di Identificazione anno e corso di validità

Tessera Federazione Italiana Fuoristrada versione anni 80 in scala 1:1

MODELLO ASSICURAZIONE GIORNALIERA ?

Genova Fuoristrada Club data di fondazione: 1972
SINCE 1972

SETTORE SPORTIVO

SETTORE SPORTIVO

Anche in virtù del fatto che il suo ruolo non è esclusivamente quello di organizzatore di eventi sportivi la Federazione Italiana Fuoristrada ha sempre voluto fermamente rivendicare la propria autonomia dalla CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana, l’organismo interno all’Automobile Club d’Italia che sovrintende alle competizioni sportive, oggi ACI Sport), ma si è sempre occupata della gestione delle discipline sportive fuoristradistiche in accordo e in piena collaborazione con essa. Infatti quando la CSAI istituì la Sottocommissione Fuoristrada, da subito vi parteciparono come membri dei rappresentanti della Federazione. Il rapporto di collaborazione tra FIF e CSAI, oggi ACI Sport, è stato sempre sancito da un accordo per la gestione di molti campionati e trofei di fuoristrada che, aggiornato nel corso degli anni, dura tuttora.

La FIF ha tenuto a battesimo tutti i campionati nazionali delle varie discipline del fuoristrada sportivo (velocità fuoristrada, trial 4x4, endurance 4x4, ques’ultimo poi confluito nei rally tout terrain, ora denominati cross country rally) ed ha essa stessa ideato e gestito alcuni trofei di grande successo, come il Challenge Italiano di Regolarità, a carattere amatoriale, nonché svariati trofei a livello regionale e interregionale.

LA STAGIONE AGONISTICA 2023

Federazione Italiana Fuoristrada attualmente organizza:

Campionato Italiano Velocità Fuoristrada

Campionato Italiano Trial 4x4

Trofeo Regolarità Centro Italia

Trofeo Regionale Regolarità Sicilia

Trofeo Interregionale Trial 4x4 Liguria-Piemonte

Trofeo Interregionale Trial Lazio-Abruzzo

Trofeo Regionale Trial 4x4 Calabria

Trofeo Regionale Trial 4x4 Campania

Trofeo Regionale Trial 4x4 Sicilia

Trofeo Interregionale Extreme 4x4 Sicilia-Calabria.

A queste si aggiungono le cosiddette discipline atipiche: CAP Trophy, Formula Track e il Master 4x4 per club.

SETTORE SPORTIVO CAMPIONATO ITALIANO VELOCITÀ FUORISTRADA (CIVF)

È la più antica specialità dello sport fuoristradistico italiano. Inizialmente era denominata “alta mobilità”. Le gare fuoristrada di questo tipo, ossia di velocità, che già da anni venivano organizzate dai club storici della FIF in circuiti chiusi (artificiali o naturali), nel 1978 furono riconosciute dalla CSAI con l’istituzione di cinque Coppe Nazionali CSAI, attribuite ad altrettante categorie in cui venivano suddivisi i veicoli 4x4. In quell’anno venne istituito anche il Campionato Italiano di Regolarità, che però ebbe vita breve a causa della scarsa partecipazione. Dal 1980, con la cancellazione del campionato di regolarità, fu la serie di gare di alta mobilità a fregiarsi del titolo di Campionato Italiano Fuoristrada CSAIFIF, con le Coppe CSAI che vennero mantenute per premiare le categorie.

Per molti anni il campionato è stato promosso e gestito dalla Federazione Italiana Fuoristrada, poi seguirono vari cambi di gestione. A partire dalla stagione 1992 fu ufficializzata la denominazione, già in uso, di Campionato Italiano Velocità Fuoristrada (CIVF).

In seguito all’ultimo accordo tra la Federazione Italiana Fuoristrada e ACI Sport, stipulato all’inizio del 2015 nella prospettiva di rilancio del settore fuoristrada, la FIF ha ripreso la gestione di questa specialità, rinominando il campionato “CIVF by FIF” e proponendo una formula arricchita e migliorata per incentivare la disciplina.

La storia dell’ACI rappresenta una parte importante di quella del nostro Paese. Non due strade parallele, ma un unico percorso figlio dell’intrecciarsi della crescita economica e sociale dell’Italia con lo sviluppo della motorizzazione. In un secolo di vita - l’ACI nasce a Torino nel 1905 - l’associazione degli automobilisti italiani ha, infatti, fornito un contributo importante allo sviluppo della mobilità, all’affermarsi della sicurezza sulle strade, alla crescita del turismo, dello sport automobilistico

6° Trofeo Mugello fuoristrada - Coppa Muratti Time 2-10-1983 SETTORE SPORTIVO - CIVF CAMPIONATO ITALIANO FUORISTRADA 4X4 Opuscolo 4° Trofeo Mugello 15-10-1978 SETTORE SPORTIVO - CIVF CAMPIONATO ITALIANO FUORISTRADA 4X4 Opuscolo 5° Trofeo Mugello 30-9-1979 SETTORE SPORTIVO - CIVF CAMPIONATO ITALIANO FUORISTRADA 4X4 Opuscolo 2° Trofeo Bercini Auto 5-4-1981

SETTORE

CAMPIONATO

Opuscolo

SPORTIVO - CIVF
ITALIANO FUORISTRADA 4X4
8° Trofeo Mugello 26-9-1982
SETTORE SPORTIVO - CIVF CAMPIONATO ITALIANO FUORISTRADA 4X4 Opuscolo 10° Trofeo dell’Alto Monferrato 12-9-1982 SETTORE SPORTIVO - CIVF CAMPIONATO ITALIANO FUORISTRADA 4X4 Opuscolo 9° Trofeo Mugello 2-10-1983 SETTORE SPORTIVO - CIVF CAMPIONATO ITALIANO FUORISTRADA 4X4 Opuscolo 1° Trofeo Mercedes-benz 12-6-1983
SETTORE SPORTIVO - CIVF CAMPIONATO ITALIANO FUORISTRADA 4X4 Opuscolo 8° Trofeo Fuoristrada Pontinvrea 10-7-1983
SETTORE SPORTIVO - CIVF CAMPIONATO ITALIANO FUORISTRADA 4X4 Opuscolo 1° Trofeo BFGoodrich 6-11-1983
SETTORE SPORTIVO - CIVF CAMPIONATO ITALIANO FUORISTRADA 4X4 Opuscolo 1° Trofeo Palagano Fuoristrada Club 27-3-1983
SETTORE SPORTIVO - CIVF CAMPIONATO ITALIANO FUORISTRADA 4X4 Opuscolo 3° Trofeo Palagano Fuoristrada Club 8/9-6-1985
SETTORE SPORTIVO - CIVF CAMPIONATO ITALIANO FUORISTRADA 4X4 Opuscolo 7° Trofeo Elephant Club “Memorial G. Kirchner” 15/16-5-1987
Trofeo Mugello fuoristrada - Coppa Muratti Time 2-10-1983

oggi

Il Campionato Italiano Velocità Fuoristrada vanta sei gare all’anno, organizzate da FIF stessa e da alcuni club che annoverano una grande esperienza per questa tipologia agonistica. Il CIVF, sebbene radicato tendenzialmente al Nord Italia con circa una trentina di piloti iscritti ed un gran seguito, riscuote attenzione ed interesse anche nelle altre regioni italiane aprendo ottimi presupposti futuri.

RESPONSABILE MAURO COLIZZA

SETTORE SPORTIVO CAMPIONATO ITALIANO TRIAL 4X4

Dopo una fase sperimentale effettuata nel 1982, nel 1983 venne varato il Camel Trophy Trial 4x4, ovvero il Trofeo Nazionale di Trial 4x4, gestito dalla Federazione Italiana Fuoristrada. La denominazione derivava dalla sponsorizzazione della filiale italiana della RJ Reynolds Tobacco, che organizzava il già famoso Camel Trophy. La sponsorizzazione durò solo un anno, sicché dal 1984 venne la serie si chiamò semplicemente Trofeo Nazionale Trial 4x4. Dopo la parentesi del 1989 in cui assunse la denominazione di Super Cup Trial Master FIF 4x4, nel 1991 assunse la denominazione di Coppe CSAI di Trial 4x4 (assegnate alle categorie in cui venivano suddivisi i veicoli).

Nel 1992 vennero istituiti i Trofei Regionali di Trial 4x4, a carattere amatoriale, gestiti sempre dalla FIF. Per anni le Coppe CSAI-FIF Trial 4x4 sono state chiamate familiarmente, ma impropriamente, “campionato”.

La titolazione di Campionato Italiano di Trial 4x4 è stata attribuita ufficialmente da ACI Sport nel 2015.

oggi

l Campionato Italiano Trial 4×4 è una specialità nella quale i concorrenti, delle varie categorie, devono superare, seguendo la traiettoria ritenuta migliore e senza mai indietreggiare, le asperità naturali presenti su percorsi, delineati con bandelle e “porte”, utilizzando esclusivamente la capacità di avanzamento del veicolo.

In seguito all’accordo fra la Federazione Italiana Fuoristrada e l’ACI SPORT, il Campionato Italiano Trial 4×4 della Federazione Italiana Fuoristrada, è l’unico riconosciuto quale campionato italiano di specialità.

Tale riconoscimento lo inserisce nel circuito Europeo dell’Eurotrial (Campionato Europeo di Trial 4×4), del quale più volte l’Italia ha vinto la classifica delle nazioni partecipanti, oltre che laureare numerosi Campioni Europei di categoria.

RESPONSABILE ROBERTO CEVENINI

SETTORE SPORTIVO

TROFEO NAZIONALE ENDURANCE 4X4

Dopo la sperimentazione effettuata nella stagione 1983, nel 1984 la FIF e la CSAI introdussero la terza specialità dello sport fuoristradistico (dopo la velocità e il trial), l’Endurance 4x4, varando un Trofeo Nazionale (successivamente integrato dalle Coppe CSAI per le varie categorie di veicoli previste). Caratteristica delle gare di questa specialità era appunto la presenza di prove speciali e trasferimenti di lunga durata, in stile rallystico, su percorsi naturali dal fondo accidentato.

Nel 1995 al Trofeo Nazionale Endurance 4x4 venne affiancato il Campionato Italiano Rallyes Tout Terrain, che dal 1998 lo sostituì definitivamente. La denominazione della specialità è cambiata in Cross Country Rally nel XXXX

CHALLENGE ITALIANO DI REGOLARITÀ 4X4

Vista la decisa contrazione nel numero degli iscritti e delle gare effettuate che nel 1991 aveva afflitto tutte le specialità fuoristradistiche, per la stagione agonistica 1992 la Federazione Italiana Fuoristrada decise di potenziare il settore propedeutico, ad essa classicamente riservato, introducendo delle competizioni di tipo amatoriale, decisamente meno impegnative sotto il profilo economico: oltre ai Trofei Regionali di Trial 4x4 istituì il Challenge Italiano di Regolarità 4x4. Interamente organizzato e gestito dalla Federazione, questo trofeo amatoriale CSAI si proponeva l’obiettivo di ricreare le condizioni in cui si svolgevano le prime competizioni di Endurance 4x4. Con la differenza che l’elemento determinante ai fini della classifica non era la velocità pura, bensì la

regolarità, ovvero la precisione nel rispetto del tempo imposto nelle prove di classifica e dell’ora teorica di transito nei trasferimenti di classifica. Il successo di questa formula, che univa grande divertimento a costi di partecipazione contenuti, fu immediato e ampio. Il Challenge Italiano di Regolarità 4x4 è stato organizzato fino al XXXX.

SETTORE SPORTIVO

SETTORE SPORTIVO EXTREME OFF ROAD

Il fuoristrada “estremo” è una specialità altamente spettacolare che ha iniziato a diffondersi anche in Italia negli anni Duemila. Essa prevede che il veicolo e la sua guida vengano portati al limite per superare ostacoli naturali veramente impegnativi, molto spesso facendo ricorso all’utilizzo di uno o due verricelli installati sul veicolo per poter andare avanti.

Sono determinanti le abilità tecniche e la perizia sia del conduttore che del navigatore, il quale spesso durante le prove si trova fuori del veicolo per agganciare il cavo del verricello o le cinghie per mettere il veicolo in sicurezza.

Nel 2010 è stato ideato l’Extreme Trophy Challenge, che è rimasto sotto l’egida della Federazione Italiana Fuoristrada fino al XXXX.

Dal 2018 la FIF ha voluto rilanciare l’Extreme Off Road con un progetto che, nell’arco di qualche anno, dovrebbe portare i trofei regionali della specialità a confluire in un unico trofeo interregionale che poi si trasformi in campionato italiano, titolarità sportiva che ACI Sport ha già concesso alla FIF da tempo.

foto: Aldo Romana

SCUOLA FEDERALE

LA SCUOLA FEDERALE

Uno dei fiori all’occhiello della

Federazione Italiana Fuoristrada è la Scuola Federale, dedicata alla formazione dei fuoristradisti.

Nata nell’aprile 1982, nel corso degli anni la Scuola Federale ha utilizzato alcune località nazionali come sedi dei corsi, mentre attualmente i corsi vengono erogati in un numero molto maggiore di location così da coprire in modo più omogeneo il territorio nazionale. La Scuola Federale ha collaborato con grandi case automobilistiche come Land Rover, Mitsubishi, FIAT, Jeep, Nissan, Opel, Suzuki, Daihatsu ed attualmente con Toyota. Alcuni dei Costruttori citati hanno fornito in uso alla Scuola, in periodi diversi, delle vetture “ufficiali”.

Attualmente è composta da quasi 200 Istruttori dislocati su tutto il territorio nazionale, gestiti a livello nazionale dalla Commissione dedicata, composta dal Responsabile della Scuola Federale e dai responsabili delle varie attività, e a livello locale da un Coordinamento Regionale.

La Scuola Federale svolge sul territorio la sua primaria attività istituzionale, cioè coordinare e gestire i corsi di Guida Sicura in Fuoristrada organizzati dai Club affiliati, dai Delegati Regionali o promossi dai singoli Istruttori, ma coordina anche l’operatività del Settore Commerciale, sempre nell’ambito della formazione.

Commissione Scuola anno 2023

La Scuola Federale della Federazione Italiana Fuoristrada ha come obiettivi istituzionali prioritari:

- La formazione alla guida di veicoli fuoristrada ed a trazione integrale, in ordine a principi di conservazione e rispetto della natura e del territorio, della sicurezza personale e dei veicoli stessi.

- L’organizzazione di corsi specifici in funzione delle diverse esigenze, ludiche, professionali o agonistiche.

- La promozione e la divulgazione dell’etica FIF attraverso l’insegnamento e l’esempio che gli Istruttori rappresentano nel mondo del fuoristrada.

La Scuola Federale cura anche gli aspetti organizzativi del Settore Commerciale dedicato alla formazione ed alla promozione.

Da sempre la Federazione Italiana Fuoristrada, in forma diretta o tramite aziende consociate, collabora all’organizzazione di eventi, presentazioni di prodotto, incentive e tutto quanto possa essere legato all’attività outdoor e di fuoristrada per l’industria automotive e non solo.

La Federazione Italiana Fuoristrada ha avuto il privilegio di formare personale appartenente ad Enti quali la Polizia di Stato, il Corpo Forestale dello Stato, l’Aeronautica Militare, le Amministrazioni Pubbliche (anche straniere) oltre a un nutrito elenco di dipendenti di aziende di primaria importanza.

Per molti anni i corsi di guida fuoristrada in Italia sono stati erogati, dalla FIF ma anche da vari altri soggetti, senza essere inquadrati in una precisa cornice normativa. Pertanto la Federazione, nel 2020, ha creato un team di esperti il cui lavoro è culminato, un anno e mezzo dopo, nell’estate del 2021, nella pubblicazione da parte dell’UNI, l’Ente di Normazione Nazionale, delle “prassi di riferimento” per quanto concerne i “Corsi di Guida Sicura Fuoristrada”, riportate in due documenti: il primo riguarda la conformità dei corsi di formazione, come devono essere organizzati, gestiti ed erogati; il secondo regola i requisiti professionali degli Istruttori, competenze, conoscenze e abilità.

Queste norme, quindi, sono gratuitamente messe a disposizione di tutti i soggetti che vogliano erogare corsi di guida sicura in fuoristrada per usi professionali.

Queste “prassi” (che, per chiarezza, potremmo chiamare linee guida o regole di riferimento) rimangono in fase di monitoraggio per tre anni, al termine dei quali, se si saranno dimostrate applicabili e utili allo scopo finale, diventeranno norme UNI vere e proprie.

Il primo soggetto erogante corsi di guida che ha voluto “certificare” di attenersi scrupolosamente alle regole indicate dai due documenti è stata proprio la FIF. Il processo di certificazione, portato avanti grazie all’ente di certificazione Intertek, si è sviluppato nell’ambito dei corsi relativi a quelle professioni per le quali non esiste un percorso scolastico definito, e che richiede le certificazioni ISO 29993:2017 e 29994:2021 (quest’ultima stabilisce i requisiti per i corsi online e la FAD). E oggi, a valle dei controlli e degli esami per gli Istruttori effettuati da Intertek, FIF può fregiarsi di queste certificazioni.

Pertanto la Federazione Italiana Fuoristrada è stato il primo soggetto a far certificare ufficialmente che i propri corsi e i propri istruttori sono in tutto e per tutto conformi alle norme di riferimento, norme che la stessa Federazione ha contribuito a stabilire sulla base della sua ultraquarantennale esperienza nel campo della formazione alla guida dei veicoli fuoristrada.

LA SCUOLA FEDERALE LA CERTIFICAZIONE DEI CORSI DI GUIDA SICURA FUORISTRADA

CERTIFICAZIONE CORSI

RESPONSABILE

Il diploma ufficiale FIF
Testo con i dettagli inerenti alle certificazioni dei corsi, Testo con i dettagli inerenti alle certificazioni dei corsi SCUOLA FEDERALE LUCA ROSSI Primi modelli di Attestati in scala 1:1 1987 - Adesivo off road school Camel by FIF in scala 1:1
1987
1989
1990
1991
1991
Foto di Convention Istruttori: un incontro tecnico di aggiornamento e discussione, non disgiunto da momenti di relax.
1992
1993
Defender 90 della Scuola Federale impegnato in un guado al corso di 2° Grado del 1993
1993
1994

Nel 1996 e 1997 la FIF organizzò un Corso di Pilotaggio Avanzato 4x4 a Pordenone con il supporto di Mitsubishi Motors Automobili Italia. Istruttore “master” dell’iniziativa fu nientedimeno che Jean Pierre Fontenay, pilota ufficiale Mitsubishi nella Coppa del Mondo FIA Rallyes Tout Terrain. Ai corsi parteciparono piloti e navigatori del Trofeo Endurance, del Campionato Tout Terrain e del Challenge di Regolarità. Notevole anche la presenza, nel ‘97, del prototipo Mitsubishi T3 utilizzato da Fontenay nelle gare del mondiale. Nella foto, da sinistra: Thierry Andretta, pilota e istruttore, Fontenay e Mario Simoni, Presidente FIF di quel periodo. Gli altri piloti istruttori erano Daniele Bertolini e Giorgio Gandin.

1997/98
1998
2001

2002?

anno?

2006

LA SCUOLA FEDERALE

Fin dal 1985 la Scuola Federale si è dotata di un Manuale tecnico utilizzato come testo didattico di base per i corsi di guida. Il manuale è stato periodicamente rivisto e aggiornato, e tuttora rappresenta il testo tecnico di riferimento per la guida e la pratica del fuoristrada.

Il primo “Manuale FIF di guida in fuoristrada”, in formato tascabile, fu il risultato del lavoro svolto da tutti i membri del Consiglio Federale con la collaborazione di alcuni soci.

Nel 1986, e solo per quell’anno, vennero organizzati dei corsi specifici della Camel Off Road School by FIF, e per l’occasione il Manuale venne dotato di una sopracopertina con un’immagine del Camel Trophy di forte impatto.

Nel dicembre 1991, al Motor Show di Bologna, venne presentato “Fuoristrada - Manuale tecnico di guida”. Il nuovo volume, curato da Beppe Ameglio con la collaborazione di alcuni Istruttori Federali, era caratterizzato da un formato più grande.

Nel gennaio 2002 fu reso disponibile il volume “Off Road 4x4 - Manuale tecnico di guida e viaggi in fuoristrada”. Curato da Beppe Ameglio e Gino Pappalardo, il testo venne completamente ripensato per adattarlo alle esigenze dei fuoristradisti degli anni Duemila.

1985

L’ultima revisione è stata data alle stampe nell’agosto 2016 con il titolo “Manuale del Fuoristrada – Storia, tecnica e guida dei veicoli off-road”. Realizzato in collaborazione con l’Editoriale Domus, editore di Quattroruote, la più autorevole rivista italiana di automobili, il nuovo manuale è stato curato da Beppe Ameglio, Emilio Deleidi, Paolo Massai e Gino Pappalardo.

MANUALI
I
Pagina introduttiva 1° Manuale 1986
Copertina Camel Trophy manuale anno 1986
2002
2016
In collaborazione con : 10
Capitoli 247 Pagine

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LA SCUOLA FEDERALE E TOYOTA MOTOR ITALIA
2017
Presentazione ufficiale Totyota Motor Italina anno 2017 - Etna - Sicilia

Nel corso dell’anno 2019, la sinergia tra la Federazione Italiana Fuoristrada e la Toyota Driving Academy di Toyota Motor Italia ha portato avanti una collaborazione di successo, dando vita a una serie di iniziative che hanno segnato un importante passo avanti nel mondo dell’automobilismo e della formazione alla guida sicura.

Grazie all’accordo stretto tra le due entità, sono state organizzate numerose attività che hanno riflettuto l’impegno comune nel promuovere la sicurezza stradale e l’eccellenza nell’off-road, mantenendo sempre alto il prestigio del marchio Toyota.

Tra i momenti salienti di questa proficua collaborazione, spiccano la presentazione del nuovissimo Land Cruiser, tenutasi nella suggestiva cornice dell’isola siciliana, con lo sfondo maestoso offerto dal vulcano Etna. Un evento che ha fatto brillare i riflettori sulla potenza e l’eleganza di un’icona dell’off-road, portando alla ribalta le caratteristiche distintive che contraddistinguono ogni veicolo Toyota.

Ma non solo: il lancio della quinta generazione del celebre Rav4 ha rappresentato un altro momento di grande rilievo

per questa partnership. L’evento, svoltosi durante un training presso la sede di Roma della Toyota Motor Italia, ha offerto l’opportunità di esplorare le innovazioni tecnologiche e le performance di questo SUV sempre all’avanguardia.

In aggiunta alle presentazioni dei veicoli, sono stati organizzati numerosi corsi di avvicinamento e di primo brevetto di Guida Sicura in Fuoristrada. Un’imperdibile opportunità per gli appassionati di avventura su quattro ruote, che hanno potuto affinare le proprie abilità di guida in condizioni estreme e imparare le migliori tecniche per affrontare terreni difficili con sicurezza e padronanza.

Un altro momento significativo è stato il sesto percorso didattico di “Guida Sicura in Fuoristrada”, che si è svolto nella settimana dal 20 maggio 2019 presso la sede della F.I.F. a Modena. Questo corso, erogato nei confronti dei Dealer Toyota per la Formazione Oro, ha visto i partecipanti coinvolti in giornate intense di formazione pratica e teorica. In pista, hanno potuto mettere alla prova le proprie abilità su terreni accidentati, mentre in aula hanno approfondito le conoscenze teoriche fondamentali per una guida sicura e responsabile.

In conclusione, l’anno 2019 è stato segnato da una collaborazione fruttuosa tra la Federazione Italiana Fuoristrada e la Toyota Driving Academy. Un’alleanza che ha contribuito a promuovere la cultura della sicurezza stradale e a consolidare il legame tra gli appassionati di fuoristrada e il marchio Toyota, rinomato per la sua affidabilità e la sua capacità di affrontare ogni sfida con determinazione e prestigio.

LA SCUOLA FEDERALE F.I.F. & TOYOTA DRIVING ACADEMY
2019

PROTEZIONE CIVILE

Sin da quando esistono, i mezzi fuoristrada sono sempre stati presenti nelle emergenze come indispensabili strumenti per superare gli ostacoli creati dalle calamità naturali o di origine antropica. E i soci della Federazione Italiana Fuoristrada non hanno mai mancato di mettere a disposizione se stessi, come volontari aderenti alla Protezione Civile, e i propri veicoli per coadiuvare le forze istituzionali nelle emergenze.

Il Servizio Nazionale della Protezione Civile, definito di pubblica utilità, è il sistema che esercita la funzione di Protezione Civile, costituita dall’insieme delle competenze e delle attività volte a tutelare la vita, l’integrità fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell’uomo.

Nel primo manuale della Federazione Italiana Fuoristrada del 1985, troviamo i primi gruppi denominati all’epoca Gruppi di solidarietà Civile

PROTEZIONE CIVILE 1982

DATI RICAVATI DAL SONDAGGIO FEDERALE PER I GRUPPI DI SOLIDARIETÀ CIVILE

DELLA F.I.F. NEL 1982:

I Club che dispongono di un gruppo organizzato di “Solidarietà Civile”:

- Associazione Fuoristrada Ferrarese

- Club Alfa Matta

- Cross Car Club Torino

- Club Fuoristrada 4 x 4 Piacenza

- Elephant Club 4 x 4 Milano

- Genova Fuoristrada Club

- Maremma 4 x 4 Club

- Modena Corse Sezione/Fuoristrada

- Panzer Club Fuoristrada

- Club Romano Fuoristrada

SEGRETERIA FEDERALE DI EMERGENZA PER LE CALAMITÀ:

Responsabile:

Segretario della F.I.F. o persona da lui demandata.

Sede:

Sede della Segreteria F.F. o altra località a discrezione del Segretario F.I.F.

Il D. Lgs. n. 1 del 2 gennaio 2018 riconosce il volontariato organizzato come struttura operativa del Servizio Nazionale della Protezione Civile, valorizzandone il ruolo e le capacità.

Dal 13 novembre 2019 la Federazione Italiana Fuoristrada ha ottenuto l’iscrizione nell’Elenco Centrale delle Organizzazioni di volontariato della Protezione Civile. Il settore Protezione Civile della Federazione Italiana Fuoristrada è gestito da un Coordinatore nazionale supportato da Coordinatori regionali. Ad oggi hanno aderito con entusiasmo oltre 600 volontari di tutte le regioni italiane. Questi vengono preparati a svolgere i compiti che saranno loro assegnati in caso di calamità con corsi specifici, messi a punto dalla Scuola Federale e dal Coordinamento nazionale.

I corsi, oltre alle nozioni di guida sicura in fuoristrada specificatamente improntata alla massima sicurezza ed alla professionalità necessarie per svolgere un compito così delicato ed impegnativo, forniscono anche la conoscenza delle questioni organizzative e legislative che ne regolano lo svolgimento e le nozioni necessarie per la scelta e l’utilizzo dei DPI (dispositivi di protezione individuale).

La formazione prevede anche l’erogazione di corsi sui sistemi di navigazione satellitare con le relative mappe topografiche, onde poter sfruttare percorsi alternativi, anche sterrati, qualora la viabilità ordinaria sia interrotta, riuscendo così a raggiungere i luoghi dove sono richiesti gli interventi di Protezione Civile.

A completamento della preparazione vengono svolte periodicamente delle esercitazioni, con la simulazione di un intervento che comprende il raggiungimento di un Centro Operativo, le modalità di accreditamento, la pianificazione dell’itinerario da percorrere per raggiungere l’obiettivo con l’utilizzo del GPS e delle app di navigazione, le attività di ricognizione, le modalità di intervento per le diverse tipologie degli aiuti da portare alle popolazioni colpite e le telecomunicazioni, sia con i componenti delle squadre d’intervento sia con il centro operativo.

Gli iscritti alla Federazione Italiana Fuoristrada che hanno già aderito al gruppo dei volontari di Protezione Civile consentono, quando necessario, l’organizzazione di una colonna mobile che, a disposizione del Dipartimento Nazionale, utilizza mezzi 4x4 dotati di attrezzature idonee, regolarmente omologate, per percorrere strade ed affrontare ostacoli difficilmente superabili dai comuni mezzi motorizzati nelle situazioni di emergenza più svariate come fangaie, guadi profondi, salite e discese impegnative, anche su terreni con scarsa aderenza, neve alta e percorsi ghiacciati, potendo così portare soccorso alle popolazioni in difficoltà quando la viabilità ordinaria è interrotta.

Nella loro attività di ricognizione i volontari annotano e comunicano al centro operativo di riferimento tutte le notizie utili relative allo stato di salute delle persone, le condizioni degli animali eventualmente presenti, i danni alle infrastrutture e quant’altro abbia rilevanza. Inoltre rimangono a disposizione per il trasporto di derrate alimentari, medicinali, presidi sanitari e per l’accompagnamento di personale

tecnico e medico.

Le specifiche competenze nella guida di veicoli 4x4 consente ai volontari di essere impiegati per i compiti suddetti, contraddistinguendoli come gruppo specializzato, ma sempre con una disponibilità a svolgere comunque compiti e attività di Protezione Civile nella salvaguardia e nella tutela della salute e dell’incolumità delle persone, soprattutto in quei posti dove altri non riescono ad arrivare.

SETTORE STORICO

REGISTRO ITALIANO FUORISTRADA STORICI

Il Registro Italiano Fuoristrada di Veicoli 4×4 Storici dotati di riduttore nasce dall’idea di alcuni soci della F.I.F. che intuirono la necessità di creare una sezione esclusiva al fine di raggruppare tutti gli autoveicoli appartenenti al mondo del fuoristrada che, ormai raggiunto il loro limite di età operativo, necessitavano di adeguata conservazione e rilevanza. Una sezione specifica che si assumesse il dovere di tutelare, conservare e trasmettere le caratteristiche progettuali e tecniche di questi autoveicoli, favorendo la divulgazione dell’opera di collezionismo intrapresa dai loro proprietari, che ne dovranno quindi seguire la conservazione o il restauro in maniera dettagliata e maniacale.

E’ nello scopo di questa sezione fornire tutti gli strumenti e le indicazioni dettagliate di ogni casa costruttrice di questi veicoli, che hanno fatto la storia del “fuoristradismo”, per far si di mantenerne e aumentarne il valore storico ed economico e scongiurare il loro deperimento o addirittura la scomparsa e la conseguente perdita culturale. La nostra Federazione crede fortemente che questa opera sia non solo auspicabile, ma soprattutto doverosa e obbligatoria.

Il Settore Storico della F.I.F., con il Registro Italiano Fuoristrada Storici, si prefigge di fornire indicazioni e consulenze per ogni tipo di problematica derivante dalla conservazione e restauro di questi veicoli, impegnandosi a stipulare convenzioni con carrozzerie, officine meccaniche, elettrauto e ricambisti in modo tale da ottenere prezzi calmierati per i soci che volessero intraprendere questi recuperi; contemporaneamente saranno favorite tutte le partecipazioni a manifestazioni inerenti a esposizioni statiche e non, quali ad

esempio il 4x4Fest di Carrara, ormai divenuta un classico per la FIF, nonché raduni specializzati, convegni, rievocazioni storiche e/o militari o gite dalle caratteristiche strettamente turistiche.

Per aiutare la proliferazione di tutte queste attività il Settore Storico della F.I.F. intende incentivare la formazione all’interno dei Club affiliati di una “Sezione Storica”, che potrà usufruire di una serie di vantaggi, comprendenti anche l’accesso a prodotti assicurativi convenzionati F.I.F. per i veicoli di interesse storico con tariffe particolarmente convenienti. Già a partire dalle uscite editoriali del mese di ottobre 2016 due delle maggiori riviste di auto storiche, AUTO D’EPOCA e AUTOMOBILISMO D’EPOCA, hanno ospitato un “bollettino” che puntualmente e mensilmente proporrà il calendario delle attività in ambito regionale e/o nazionale; successivamente a questo notiziario si affiancheranno servizi di reportage e prove tecniche dei mezzi più rappresentativi, il primo dei quali è stato, ad esempio, presente sul numero di gennaio 2016 della rivista AUTO D’EPOCA.

Detto questo riportiamo ancora alcune indicazioni di carattere generale che dobbiamo tenere ben presenti.

Hanno diritto all’iscrizione nell’Albo del Registro Storico tutti i fuoristrada dotati di trazione integrale considerati storici, il cui proprietario è in possesso della Tessera F.I.F. in corso di validità. L’iscrizione potrà essere effettuata contattando i Responsabili indicati a fondo pagina.

Registro dovranno essere in regola con il codice della strada ed esibire, al momento della perizia, la propria originalità, anche con il restauro, rispettando tutti i canoni di costruzione originale della casa madre. Dovranno essere esibite tutte le fotografie richieste, che attesteranno la genuinità del mezzo e che saranno allegate in duplice copia sul cartaceo che rimarrà anche al proprietario. Si sottolinea che siamo attualmente in una fase ancora “progettuale” per cui potranno verificarsi delle variazioni ai regolamenti, anche in funzione di suggerimenti e consigli che auspichiamo vivamente.

Tutti i fuoristrada storici che ambiscono all’iscrizione nel

2015

SETTORE COMUNICAZIONE

146
147

Pochi anni dopo la sua fondazione, con il numero di Club e di soci in continua crescita, la Federazione Italiana Fuoristrada avvertì la necessità di dotarsi di uno strumento che permettesse di informare gli affiliati sulle attività federali.

Così nel gennaio 1980 venne pubblicato a Verona, allora sede della Segreteria FIF, a cura di Saro Rolandi il primo numero del “Notiziario FIF”. Questa pubblicazione, la cui periodicità era funzione diretta della disponibilità di chi vi dedicava il proprio tempo, si sviluppò nel tempo fino al 1987 quando, in seguito all’improvvisa scomparsa del Segretario Giorgio Kirchner, venne momentaneamente accantonata, sopraffatta da più gravi problemi.

Appena superata la fase di riorganizzazione, nel 1989 la pubblicazione fu ripresa con la denominazione di “Nuovo Notiziario”, dal formato più grande e dalla grafica più elegante e curata, con periodicità trimestrale. Purtroppo, problemi diversi, tra cui una certa burocrazia postale, ne frenarono lo

sviluppo, bloccandone addirittura la realizzazione per quasi un anno.

Nel dicembre 1991 uscì il primo numero del “Nuovo Notiziario” caratterizzato dal nuovo formato tabloid e dalla cadenza bimestrale.

Con l’arrivo del 1993 si decise di dare un taglio diverso alla rivista, che cambiò anche la denominazione diventando “Fuoristrada 4x4”. Pur rimanendo il notiziario ufficiale della FIF, la pubblicazione si fece più ricca introducendo, su un maggior numero di pagine, nuove rubriche e iniziative.

Con l’inizio del 1994 il formato tabloid venne abbandonato tornando a quello spillato, però con dimensioni inedite. La periodicità tornò trimestrale.

Nel 2000 la rivista “Fuoristrada 4x4” venne sottoposta ad un altro restyling, presentandosi profondamente rinnovata nella veste grafica e nei contenuti editoriali. Il formato tornò ad essere l’A4 mentre la rilegatura era a colla. Contemporaneamente venne lanciato il sito Internet della Federazione: www.fif4x4.it.

La pubblicazione di “Fuoristrada 4x4” in versione cartacea è proseguita fino al 2004. Dopo una lunga pausa, la rivista ha ripreso le pubblicazioni nel settembre 2019, in formato digitale online e con cadenza mensile (10 numeri all’anno).

Oltre alla rivista e al sito Internet ufficiali il Settore Comunicazione della FIF si occupa di gestire gli account istituzionali sui principali canali social (Facebook, Instagram, YouTube) e, dal XXX, collabora alla realizzazione della trasmissione televisiva Passione 4x4 che va in onda su Odeon TV.

LA COMUNICAZIONE

Curisosità

Land Rover s.p.a., lanciò un’allestimento esclusivo denominato “Limited Edition 20° FIF” con serigrafie Federazione Italiana Fuoristrada, cerchi in lega, paraurti anteriore uso gravoso, kit atrezzi e foderine lavabili per il Land Rover Discovery 3 porte 2.5 Tdi o beniza 2.0 16v dell’epoca
1994
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