Fuoristrada 4x4 N.37 Marzo 2023

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- 4X4 FEST SCALDA I MOTORI

- 1° GARA CAMPIONATO ITALIANO TRIAL 4X4

- STARTER COURSE VALDISIEVE

- PROTEZIONE CIVILE CALABRIA

- RADUNO WILD TRACKER’S

- RADUNO ROAR ROMA

- RADUNO 1^ RIDOTTA

- MASTER ROAD

- RADUNO CORTONA 4X4

- RADUNO STORICO

- 1° GARA TRCI 2023

- CAP TROPHY

- DONNE E FUORISTRADA

© Copyright Federazione Italiana Fuoristrada P.iva 07739790157

FIF4X4.IT
NUMERO 37
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4x4 FEST SCALDA I

MOTORI

ATTUALITÀ

Dal 21 al 23 aprile a Carrara torna la kermesse dedicata all’off road, giunta alla ventesima edizione. Rinnovata la collaborazione con la Federazione Italiana Fuoristrada, storico partner tecnico

Dopo qualche anno di pausa il complesso fieristico di Imm-CarraraFiere torna ad organizzare e ospitare indoor il 4x4 Fest. La ventesima edizione del Salone dell’auto a trazione integrale si svolgerà dal 21 al 23 aprile in una rinnovata Area Expo dislocata su due padiglioni più le aree esterne, e propone ai visitatori esposizione statica, test drive, tour alle cave, accesso alla spiaggia e nuove attività esterne.

Le iniziative che vedranno coinvolta la FIF sono in fase di definizione. “Federazione Italiana Fuoristrada non ha mai interrotto i rapporti con Imm-CarraraFiere, organizzatore di 4x4 Fest” commenta Marco Pacini, presidente FIF. “E la dimostrazione che è possibile collaborare, pur con la presenza di due fiere dello stesso settore sul territorio nazionale, è data da questo nuovo accordo che riveste notevole importanza perché la Federazione Italiana Fuoristrada ha il piacere di essere ovunque si parli di fuoristrada, e in particolare proprio al 4x4 Fest, manifestazione a cui è legata da un rapporto di collaborazione che dura da tantissimi anni”.

Al 4x4 Fest 2023 gli appassionati di off road potranno scoprire le novità più attuali proposte da Case auto, moto, quad, bike ed accessoristi di provenienza italiana ed estera, nonché testare i mezzi proposti dai costruttori e assistere agli spettacoli che si svolgeranno nella pista interna al quartiere fieristico che, dopo la forzata ristrutturazione, è tornato ad essere perfettamente agibile per ospitare espositori, media e visitatori, in totale sicurezza.

Molti sono gli appuntamenti a calendario in un fine settimana primaverile che si affaccia al ponte del 25 aprile, in un territorio estremamente ospitale come la riviera apuana. I più apprezzati sono come sempre i tour alle cave di marmo di Carrara, occasione ideale per vivere indimenticabili escursioni sia a bordo di fuoristrada 4x4 che di SUV in uno scenario unico al mondo.

Gli appassionati potranno effettuare i tour con i propri veicoli oppure godersi le escursioni da passeggeri, a bordo delle vetture messe a disposizione dall’organizzazione. Ai tour sono ammessi un massimo di 30 veicoli per ognuno dei 5 slot previsti nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 aprile (alle ore 11, 12, 13, 14 e 16), previa iscrizione online (4x4fest.com).

Tra le altre attività all’aperto sono da segnalare il Sand Emotion ed il Beach Fun in spiaggia e l’Area Test del Sarzana Fuoristrada.

ATTUALITÀ

LOTTE NEL FANGO

SETTORE SPORTIVO

Il 26 marzo, una bellissima domenica di primavera, a Ferrara è ripartito il Campionato Italiano Trial 4x4. Lo staff del Trial Italia 4x4, con l’aiuto del Club

Lamone 4x4, ha allestito cinque prove da ripetere due volte (andata e ritorno) molto tecniche e con passaggi all’apparenza impossibili che hanno messo a dura prova le auto e i 21 equipaggi presenti al via di Claudio Purzycki

Nella categoria Original, riservata alle 4x4 di serie, dopo due anni di stop è tornato in gara il campione 2019 Parisini con il suo Defender. Parisini fatica a trovare il ritmo e viene tallonato dai due piccoli Suzuki di Di Stasio e del veterano Brunetti, passato dai Prototipi alle auto di serie; l’esperienza dell’equipaggio Brunetti-Malvolti fa sentire tutto il suo peso e, finite le prove di andata, permette loro di portarsi in testa con 135 penalità.

Parisini, posizionato al secondo posto, tiene testa al rookie Di Stasio. Decisiva è la seconda parte di gara: Parisini attacca giocando dei jolly ma Brunetti riesce a difendersi egregiamente andando a vincere la prima tappa. La piazza d’onore è per Parisini mentre Di Stasio chiude il podio.

È una gara caratterizzata da rotture quella degli Standard (veicoli 4x4 con due blocchi dei differenziali), dove i primi a dover alzare bandiera bianca per la rottura di un semiasse sono Fiori-Angeli, l’equipaggio rookie del 4x4 Romagna Team. La lotta è quindi a tre: da una parte il possente Defender di Stacchiotti-Urbisaglia, dall’altra le due Suzukine di Pilotto e Purzycki.

Nella seconda prova Stacchiotti rompe un giunto anteriore ma il marchigiano riesce a limitare i danni e a metà gara la classifica è ancora incerta. Durante le prove di ritorno Pilotto-Pilotto, provando a uscire da una buca profonda, rompono in maniera spettacolare il ponte posteriore segnando il secondo ritiro di giornata (ma chiuderanno comunque in terza posizione).

La lotta per la vittoria è serrata e combattuta porta su porta, prova dopo prova. La Suzuki di Purzycki si porta in testa dopo la rottura di Stacchiotti ma un rientro in porta e le penalità che ne derivano rimettono tutto in gioco. Verso lo scadere del tempo i due equipaggi sono fianco a fianco: nella stessa prova Stacchiotti tenta il colpo ma, arrivato in una buca profonda, si pianta mentre Purzycki decide di pagare più penalità e salta la porta.

A 10 minuti dalla fine si decide tutto: la buca è da fare in discesa, i Purzycki ci provano e, sfruttando la leggerezza del Samurai, passano l’ostacolo. Il Defender paga il suo peso e Stacchiotti, complice la rottura del cambio, è costretto a fermarsi. I fratelli Purzycki vincono così la loro prima gara, seguiti nell’ordine da Stacchiotti-Urbisaglia e dai Pilotto.

Nella categoria Modified questa prima tappa si apre come si è chiuso il campionato 2022, ovvero con i Toselli e il loro Jimny imprendibili. I nove volte campioni italiani sono come una corazzata: se fanno una retromarcia è perché la vogliono fare, sono un vero spettacolo per gli occhi e le orecchie. I Toselli chiudono primi con solo 8 penalità.

SETTORE SPORTIVO

Con Piana fuori alla quarta prova per la rottura della coppia conica posteriore e Chirco che patisce la stessa sorte qualche prova più tardi, sono in quattro a darsi battaglia per le posizioni di rincalzo. Si formano quindi due coppie di contendenti: Giannelli contro Galletti, entrambi su Suzuki, e Casadei-Venturi su Willys contro Melotti-Tosi su Alfa Romeo.

I Galletti, campioni 2020 degli Standard, faticano a trovare la quadra con la nuova macchina e devono difendersi da un impetuoso Giannelli che, placata l’euforia dell’andata, si scatena sulle prove di ritorno segnando il miglior risultato tra i “comuni mortali” chiudendo in quarta posizione. Galletti-Galletti non può far altro che accontentarsi della quinta piazza.

I veterani Casadei-Venturi a metà gara sono in seconda posizione. Le modifiche alla vettura, fatte durante l’inverno, funzionano: aver tolto le balestre dà alla vecchia Jeep più mobilità ma purtroppo l’imprevisto è dietro l’angolo: una piccola indecisione, una fumata e la frizione della Willys cede. I romagnoli sfruttano l’esperienza e limitano i danni chiudendo in terza posizione. Meritatissimo secondo posto per Melotti-Tosi che hanno spinto tantissimo nella seconda parte di gara.

L’equipaggio campione europeo Carattoni-Cevenini apre la strada nella categoria Pro-Modified: la coppia è come un rullo compressore e a metà gara ottiene il miglior risultato. Riescono a tenere il passo, nonostante un mal funzionamento nel comando idraulico dei freni sdoppiati, Bassi-Maggiani che precedono per appena 10 penalità Scarpa-Montanari, terzi. Attardati i siculi Zappalà-Samperi e va peggio all’equipaggio Di Leonardo-Timoti che deve alzare bandiera bianca per un guasto meccanico.

Nella seconda parte di gara il terreno si complica al punto che lo scavatore è chiamato più volte a prestare soccorso. Carattoni-Cevenini, ad esempio, si piantano in una voragine con un metro di fango! Impossibile uscirne con le proprie ruote. Nonostante questo imprevisto Carattoni-Cevenini vincono la prima tappa. Perdono terreno anche Bassi-Maggiani, che chiudono in terza posizione perché sul finale vengono scavalcati da Scarpa-Montanari, i quali salgono dunque sul secondo gradino del podio.

La categoria Prototypes vede schierati i campioni in carica Mengozzi-Bombardini, reduci dalla recente vittoria nella prima tappa del Campionato Italiano Cross Country Rally. L’equipaggio romagnolo è rodato ma Brunetti e il suo proto hanno qualcosa da dire. I due equipaggi si studiano per tutta la giornata, scambiandosi in continuazione la posizione di vertice. A metà gara conducono Mengozzi-Bombardini con appena 41 penalità. La svolta avviene sempre a causa del fango: Brunetti sprofonda letteralmente nella mota e deve richiedere l’aiuto esterno della ruspa lasciando dunque la vittoria a Mengozzi.

Si conclude così la prima tappa del tricolore Trial 4x4, una gara selettiva e tecnica. Se queste sono le basi del campionato 2023 e del campionato europeo che quest’anno si disputerà nel Bel Paese, ne vedremo sicuramente delle belle!

CLASSIFICHE FINALI

GRUPPO ORIGINAL 1. Brunetti-Malvolti Samurai 22,5 2. Parisini Alessio Defender 90 18 3. Di Stasio Daniele Suzuki SJ410 15 GRUPPO STANDARD 1. Purzycki-Purzycki Samurai 22,5 2. Stacchiotti-Urbisaglia Defender 90 18 3. Pilotto-Pilotto Samurai 15 GRUPPO MODIFIED 1. Toselli-Toselli Jimny 22,5 2. Melotti-Tosi Alfa Matta 18 3. Casadei-Venturi Jeep Willys 15 GRUPPO PRO-MODIFIED 1. Carattoni-Cevenini Jeep 22,5 2. Scarpa-Montanari Land Rover 18 3. Bassi-Maggiani - 15 GRUPPO PROTOTYPES 1. Mengozzi-Bombardini MY11 22,5 2. Brunetti Sauro Proto 18

STARTER

COURSE DEL VALDISIEVE

CLUB FEDERATI

Il 23 marzo il Valdisieve Off Road, presieduto da Alberto Barbetti, presso il Green Park Cafè di Rignano sull’Arno (Firenze) ha tenuto uno starter course, il corso teorico che, oltre alle nozioni sulla sicurezza, fornisce anche le informazioni tecniche di base per la guida sicura in fuoristrada. Il corso, della durata di circa due ore a partire dalle 21, è stato erogato dall’istruttore nazionale Ringo Salvadori e ha visto la partecipazione di 30 soci del club, sia nuovi che veterani fuoristradisti.

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FORMAZIONE CONTINUA

PROTEZIONE CIVILE

Prosegue la formazione del gruppo FIF Calabria di Protezione Civile. L’ultimo corso si è svolto domenica 5 marzo a Spezzano della Sila (Cosenza) presso la sede del Sila Club 4x4 ed ha visto la partecipazione dei volontari appartenenti ai club della zona nord della Calabria: Dimensione Off Road, Cirò Marina Off Road, Araba Fenice e Sila Club 4x4.

Ci si è soffermati a lungo sull’importanza delle comunicazioni radio in caso di emergenza e sull’utilizzo pratico mediante appropriato linguaggio. Il prossimo step sarà l’organizzazione di un’esercitazione proprio per permettere ai volontari formati, a bordo dei propri veicoli 4x4, di mettere in pratica quello che si è appreso in aula, simulando una vera e propria situazione di emergenza.

INIZIO COL BOTTO

RADUNI

Uno stuolo di ben 289 vetture domenica 29 gennaio ha inaugurato, con la partecipazione al quattordicesimo Etna Explorer, la stagione siciliana dei raduni

Foto di Giuseppe Muzio

L’edizione 2023 del super classico evento curato dal Wild Tracker’s 4x4 di Santa Venerina (Catania) si è svolto su un percorso di poco più di 81 km che ha attraversato 8 comuni e 3 province: Maniace (CT) località di partenza, Bronte (CT), Cesarò (ME), San Teodoro (ME), Troina (EN), Cerami (EN), Gagliano Casteferrato (EN) e Regalbuto (EN), località di arrivo.

La lunga carovana di vetture iscritte, provenienti da tutta la Sicilia e anche dalla provincia di Reggio Calabria, ha fatto su e giù per i rilievi collinari che caratterizzano il territorio interessato, superando anche fiumare e fangaie. Il percorso di base era fattibile da qualsiasi fuoristrada, corredato però da sei varianti “hard” decisamente più tecniche e impegnative.

Inizialmente assolata, nel pomeriggio la giornata ha visto cadere la pioggia che ha complicato la vita a chi aveva scelto di affrontare l’ultima variante hard, che già di per sé era la più difficile, ma ha reso difficile anche il resto dell’itinerario base, che prevedeva numerose salite diventate scivolose. Gli organizzatori hanno avuto il loro bel da fare per assistere le auto in difficoltà, ma non si è verificato nessun problema serio.

Giunti a Regalbuto, i radunisti si sono ritrovati presso il Palazzetto dello Sport comunale dove intorno alle 17 è stato servito il pasto principale, curato dallo stesso staff organizzatore, a cui sono seguite le premiazioni e una lotteria.

Sono stati premiati il club più numeroso (Trinacria Team 4x4), quello proveniente da più lontano (il reggino Overdrive 4x4), il conducente più anziano (Luciano Rigaglia) e il più giovane (Luca Barbagallo), il fuoristrada più nuovo (un Nissan Frontier del 2021) e il più vecchio (un Nissan del 1970) e l’equipaggio interamente femminile che si è iscritto per primo (Ivana Galanti).

Ricchissimo era il montepremi della lotteria grazie alla collaborazione dei numerosi sponsor che hanno messo in palio vari accessori tecnici (il più importante è un verricello elettrico) ma anche sconti sulla quota per dei viaggi avventura.

Quasi scontato parlare della soddisfazione dei partecipanti anche a questa edizione dell’Etna Explorer: basta l’impressionante numero di iscritti come prova dell’enorme apprezzamento che riscuote questo storico e ormai collaudatissimo evento siciliano.

RADUNI

RADUNO BAGNATO, RADUNO FORTUNATO

RADUNI

La prima edizione del raduno denominato Tarano

Off Road, organizzato dal Roar Roma Club, si è svolta con successo domenica 26 febbraio

Sono stati 53 gli equipaggi che si sono ritrovati a Tarano (Rieti) per prendere parte alla manifestazione. Il livello di difficoltà del raduno era previsto come turistico-medio, ma le piogge dei due giorni precedenti l’hanno reso mediamente impegnativo, al punto che l’organizzazione ha dovuto eliminare circa 10 km di percorso (dei 75 inizialmente previsti) in tre diversi tratti di road book.

Qualche complicazione si è avuta in alcuni passaggi “obbligatori” resi alquanto impegnativi proprio dal notevole fango, ma per fortuna gli equipaggi partecipanti si sono aiutati tra loro a venirne a capo. Tutto sommato la pioggia è stata un bel regalo, perché ha cessato di scendere proprio all’inizio della manifestazione, lasciando gli equipaggi in un clima fuoristradistico “perfetto”.

SAN SEVERINO FA IL PIENONE

RADUNI

Con ben 118 veicoli al via, e la presenza di oltre 230 partecipanti, è stata archiviata tra gli applausi la quinta edizione del San Severino Adventure, organizzata dal 1^ Ridotta Fuoristrada Club

Il San Severino Adventure è diventato un appuntamento ormai classico per gli appassionati di off road, specialmente impegnativo, del Centro Italia, e infatti l’edizione 2023 ha registrato il record di iscritti, arrivati da Marche, Umbria, Toscana e persino dalla Repubblica di San Marino.

L’organizzazione ha offerto gadget a tutti i partecipanti e sulla scenografica linea di partenza, nel grande Piazzale del Commercio di San Severino, è arrivato anche il sindaco della città, Rosa Piermattei, a portare il saluto dell’amministrazione e a complimentarsi con tutto lo staff del 1^ Ridotta, una realtà che continua a crescere e che oggi conta 104 tesserati, risultando il primo club delle Marche per numero di soci.

Il percorso di base (come sempre a road book) di quest’anno, lungo 58 km, si snodava nelle campagne settempedane interessando le strade di diverse frazioni del territorio: Serripola, Stigliano, Sant’Elena, Monticole e Pitino. Dopo un po’ di pioggia al mattino, che comunque non ha bagnato più di tanto il terreno, il sole è spuntato ed ha allietato la manifestazione per tutto il resto della giornata.

Lungo il tracciato erano state previste cinque varianti, due di media difficoltà e tre di livello “hard”, che hanno reso necessario l’uso del verricello. A crica metà del percorso era stata predisposta una sosta ristoro. Aldilà dei prevedibili guasti meccanici occorsi ad alcuni veicoli, il giro è scorso liscio, meglio del previsto, e tutti i partecipanti sono rimasti molto soddisfatti.

I radunisti hanno iniziato a far ritorno a San Severino per il pranzo conclusivo, al ristorante Villa Berta, dalle 14.30 circa. Qui tra l’altro è stato premiato il club partecipante più numeroso, il Monte San Vicino 4x4 Off Road (presente con ben 26 equipaggi), e si è tenuta la tradizionale lotteria con vari premi messi in palio dagli sponsor, il più importante dei quali è un verricello elettrico XT Automotive fornito dalla Euroturbo.

Il prossimo appuntamento fuoristradistico settempedano sarà la prova del Campionato Italiano Trial 4x4, in programma il 10 settembre alla Collina dei Ciliegi.

RADUNI

UNA

DOMENICA DA MASTER ROAD

CLUB FEDERALI

Tutto ha inizio la domenica mattina, per alcuni anche prima dell’alba. Chiunque, svegliandosi e guardando un cielo carico di pioggia, sarebbetentato di rientrare in casa. Non i soci del Master Road, per i quali una giornata di pioggia battente è sintomo di fango, e fango per un fuoristradista non può voler dire altro che divertimento di Flavio Cetorelli

In particolare, domenica 26 febbraio il club romano ha partecipato contemporaneamente a due eventi: un’uscita sociale di club e un raduno iscritto al calendario nazionale raduni della FIF, che ha visto la presenza di dieci equipaggi del Master. Si tratta della prima edizione del Tarano Off Road, organizzato dal Roar Roma Club nello splendido comprensorio di Montopoli di Sabina, in provincia di Rieti.

I soci che hanno partecipato a questo raduno hanno avuto la possibilità di cimentarsi, attraverso la lettura del road book, con un percorso reso impegnativo dall’abbondante pioggia, a tal punto da rendere impraticabili alcune delle varianti previste dal tracciato.

Sul resto del percorso gli equipaggi del Master Road hanno affrontato prove molto tecniche, grazie all’assistenza fornita dagli altri soci, dallo staff e da parte di tutti i partecipanti al raduno. Durante tutta la giornata non sono mancate le difficoltà, tra impantanamenti, salite rese molto scivolose dal notevole fango e problemi meccanici ma anche in questo caso tutti gli equipaggi hanno dimostrato un’ottima collaborazione e, anche se appartenenti a club diversi, si sono sempre mostrati pronti ad aiutarsi a vicenda.

Come sempre i raduni si dimostrano una bellissima occasione per cimentarsi in tutta sicurezza in prove tecniche e, soprattutto, risultano sempre delle splendide opportunità per incontrare vecchi amici e trovarne di nuovi, con i quali condividere la passione che ci accomuna per il mondo del 4x4.

Nella stessa domenica, parallelamente al raduno, si è svolta una delle abituali uscite sociali, frutto del grande dinamismo del Master Road, nella meravigliosa cornice del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Più di quindici equipaggi hanno partecipato all’evento, suddividendosi sin dalla partenza in due sottogruppi al fine di rendere più scorrevole il passaggio sul percorso.

Nonostante il maltempo tutti i soci si sono ritrovati per affrontare una giornata di avventure e di ritrovo tra amici, all’insegna dell’off road. Le avversità sono iniziate sin dai primi chilometri dopo l’asfalto dove la pioggia, unita alla neve presente sul tacciato, ha dato modo a tutti gli equipaggi di confrontarsi con prove molto tecniche e di mettere in pratica alcune tra le diverse modalità di recupero dei veicoli “impantanati”.

In questa occasione, al fine di rendere i recuperi più sicuri sia per i veicoli che per le persone, è stato preferito l’utilizzo di grilli tessili, realizzati in cavo Dyneema, che risultano molto leggeri e meno pericolosi in caso di rottura. Grazie sia all’assistenza degli organizzatori che allo spiccato spirito di cooperazione del gruppo, tutta la gita si è svolta in piena sicurezza per i veicoli e nel pieno rispetto dell’ambiente.

Come tutti sappiamo, ogni uscita che si rispetti deve comprendere, oltre alla componente tecnica, anche molti momenti di convivialità. Una volta “conquistato” il rifugio lungo il sentiero è seguita una lunga pausa pranzo, dove è stato allestito un ristoro con la famosa regola dei fuoristradisti: ognuno porta da mangiare per sé più un qualcosa.

CLUB FEDERALI

A chiusura del lauto pranzo, il dolce e lo champagne sono stati offerti dalla nostra socia Giusy, a bordo della sua Vitara, che ha deciso di festeggiare il suo compleanno in quota insieme al club. Nel pomeriggio il rientro è avvenuto su un lungo tratto di strade sterrate (che comunque sono risultate decisamente fuori della portata di veicoli non dotati di trazione integrale e marce ridotte) molto panoramiche, attraverso gli splendidi paesaggi innevati delle montagne abruzzesi, a ideale conclusione della meravigliosa giornata passata in allegria tra fango, pioggia, neve e soprattutto divertimento.

Concludendo, che sia un raduno o una uscita di club, lo spirito che accomuna il Master Road è la voglia di stare insieme, fare fuoristrada, cimentarsi con passaggi tecnici e godersi i meravigliosi panorami che il nostro territorio ci offre. Citando il nostro motto: “se il grillo tessile userai, in sicurezza stropperai”. Buon fango a tutti!

IN TOSCANA SI COMINCIA CON L’“HARD”

RADUNI

Come da tradizione il club Cortona 4x4 ha aperto la stagione toscana dei raduni 2023 con il suo classico evento, che ha richiamato 43 equipaggi da tutto il Centro Italia

Giunto alla decima edizione, il classico Raduno Cortona 4x4, organizzato dall’omonimo club di Cortona (Arezzo), come sempre si è svolto la prima domenica di febbraio. Le vetture iscritte provenivano, oltre che dalla Toscana, dall’Emilia Romagna, dall’Umbria, dal Lazio e dalle Marche.

Le condizioni meteo della giornata, freddina ma soleggiata, si sono dimostrate ideali per lo svolgimento del raduno. Il percorso, lungo circa 40 km, partiva da Tavarnelle di Cortona (Arezzo) e si snodava sulla montagna cortonese. Di base era di media difficoltà, anche perché abbastanza asciutto, ma è stato arricchito da cinque varianti “hard”, tutte facoltative, di cui le prime due particolarmente impegnative.

La prima, denominata “Il Dito”, la più difficile, consiste in gradoni di roccia dislocati su una salita molto ripida, e solo pochi partecipanti sono riusciti ad affrontarla senza l’utilizzo del verricello. La seconda, “Il Ripetitore”, è un salutone adrenalinico con sassi smossi che ha fatto molta selezione tra i partecipanti. Le altre varianti invece, sempre divertenti, erano alla portata anche delle auto meno performanti. Naturalmente non sono mancate le rotture meccaniche che hanno messo fuori gioco alcune vetture, ma la manifestazione non ha subìto alcun intoppo.

A metà percorso l’organizzazione ha predisposto un gustoso ristoro che ha permesso ai partecipanti di fare due chiacchiere e aggregazione. La manifestazione si è conclusa a Tavarnelle con un bel pranzo, iniziato verso le 14, gestito dagli stessi organizzatori che allo scopo avevano affittato una struttura e un cuoco. Il bilancio? “Ottimo, dato che tutti si sono divertiti parecchio e hanno mangiato bene” dicono soddisfatti i soci del Cortona 4x4.

RADUNI

TRA NATURA E STORIA

SETTORE STORICO

Domenica 6 marzo il Settore Storico della FIF, Macro-area Centro Tirrenica, di cui è responsabile

Fabrizio Fabietti, ha organizzato il 6° Raduno Storico

Le Terre di Pescaglia, nella Lucchesia, tra i boschi delle Alpi Apuane

Nell’ambito della continua ricerca di iniziative che possano consentire ai possessori di veicoli storici a trazione integrale di ritrovarsi, lo staff della Macro-area Centro Tirrenica del Settore Storico FIF, in collaborazione con i club Adventure 4x4 Pisa e Off Road Club Versilia ha organizzato uno splendido raduno a carattere turistico/amatoriale che ha avuto come scenario la Alta Val Freddana e più precisamente il comune di Pescaglia (Lucca) e il suo territorio.

Erano venti le vetture che hanno partecipato alla manifestazione (“che per il Settore Storico è come averne 100 per un raduno tradizionale aperto a tutti i veicoli, dato che la platea è molto inferiore” dice Riccardo Paoli, responsabile nazionale del SS). Tra queste segnaliamo delle vere “chicche” come una Jeep CJ7 5.0 Golden Eagle in eccellenti condizioni, una Toyota Land Cruiser 71 e una Fiat Campagnola 1101 B.

Ricavato in una zona prevalentemente boschiva, ricca di castagneti e faggeti, il percorso, lungo 75 km, partiva da San Martino in Freddana per concludersi nel borgo medievale di Vetriano, e ovviamente prevedeva strade adatte alle vetture storiche, che hanno incontrato vari tipi di fondo: asfalto, terra battuta, fango, sottobosco e, nella parte alta del tracciato, anche neve.

L’itinerario prevedeva il passaggio davanti a quattro pievi, una tipologia di chiesa medievale molto diffusa nella zona. Panorami e soste culturali sono stati apprezzati al meglio grazie alle meravigliose condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato la giornata.

Tutti entusiasti, i partecipanti hanno concluso il giro in un ristorante di Vetriano con il consueto pranzo a base di prodotti locali.

La Macro-area Centro Tirrenica del Settore Storico FIF ha in programma quest’anno altri due raduni storici, a giugno nella bassa Toscana e a luglio nel Pistoiese.

SETTORE STORICO

“UNA FIGATA PAZZESCA!”

SETTORE SPORTIVO

Un debuttante nelle gare fuoristrada racconta la sua esaltante esperienza in veste di navigatore nell’ottava Regolarità della Maiella, gara di apertura del Trofeo Regolarità Centro Italia 2023

di Patrizio (Giuseppe) Gentile

La prima prova del TRCI 2023, che si è svolta a Rapino (Chieti) il 4 e 5 di marzo 2023, ha visto anche me tra i protagonisti. Dopo un passato di gare di enduro sulle due ruote, per me è stata la prima gara in assoluto con un’auto fuoristrada 4x4.

Spinto dal mio fido amico Mimmo Di Crescenzo (detto Il Tasso), ho accettato il suo invito nella veste di navigatore, e, in nemmeno un mese di tempo, ho dovuto imparare tutto su navigazione, road book, tripmaster, tempi, prove di classifica, trasferimenti liberi, regole del campionato eccetera.

Sabato 4 marzo ci presentiamo sulla “griglia di partenza” con il nostro Pajero 2.5 diesel, completamente originale come il giorno della sua immatricolazione avvenuta nel 1995. Veniamo subito catapultati nell’atmosfera “race”: iscrizione, verifica tecnica del mezzo e briefing piloti, dove vengono spiegati i punti critici del road book, oltre alle raccomandazioni circa il percorso, dato che il TRCI si svolge su strade aperte al traffico. Un momento molto bello e significativo.

È il presidente del club organizzatore, il Maiella Adventure, ad illustrare il road book con i passaggi più importanti e impegnativi e le note a cui prestare particolare attenzione. Veniamo ampiamente avvertiti che nella prova di classifica n. 1 “Alento” c’è fango in quantità abnorme, e che un tratto che prevedeva il transito in una parte di fiume è stato modificato per questioni di sicurezza. Perché la sicurezza degli equipaggi, in questa manifestazione, è messa al primo posto, ancor prima del risultato sportivo.

L’adrenalina sale a mille. Mimmo ed io pronti in macchina. Casco allacciato, cinture messe, luci accese, road book, trip azzerato... 5, 4, 3, 2, 1 via, partiti!

Iniziamo a macinare i primi chilometri di trasferimento libero seguendo nota per nota il road book. Dopo alcuni chilometri arriviamo alla PC 1. Pronti... via!

Nota dopo nota iniziamo la prova. Sono note difficili, che si susseguono ogni 20 o 50 metri. Fiume, acqua, fango, fango e di nuovo fango! L’impatto con la mia, e nostra, prima prova è devastante. Sbaglio molte note. È notte. Però Mimmo è bravo e tecnico nel non fermarsi ed incastrarsi mai con la macchina. Riesco a recuperare le note perse e, quando iniziamo ad entrare in sintonia, primo stop.

Vediamo davanti a noi un Pajero e un Mercedes Classe G in panne nel fango del fiume Alento.

Il Pajero è di Stefano Moro, pilota di punta del TRCI, con un’enorme esperienza e fresco della partecipazione alla Dakar. Dopo vari tentativi, Moro riesce a liberarsi e a passare, subito dietro il Mercedes di Petrucci va via filato: noi, alla nostra prima esperienza, siamo dietro quelli che vanno forte.

Suggerisco a Mimmo di copiare la manovra di quelli che ci precedono, ma lui vede un’altra strada e ci piantiamo, spanciati. Esco di corsa dalla macchina, srotolo il cavo del verricello (preventivamente autorizzato all’uso dalla direzione gara), lo lego ad un albero con la strop (che è obbligatorio avere in macchina) e in meno di 2 minuti siamo di nuovo in marcia: questa manovra del verricello non l’avevamo mai provata.

SETTORE SPORTIVO

Nemmeno 100 metri dopo, il Mercedes di Petrucci-Manfredini è fermo con una ruota per aria a causa di una buca profonda. Qui non c’è possibilità di passare. Il Mercedes non dà segni di vita, così scendo dall’auto e attacco il cavo alla macchina finita nella buca, descritta nella nota n. 68 del road.

I minuti passano. Mimmo, dentro la macchina, registra tutto il tempo così da comunicarlo alla fine al direttore di gara. Il Mercedes è in una posizione davvero complicata, e il suo peso è proverbiale. Con la sola nostra auto non riusciamo a tirarlo fuori dalla buca. Arriva un altro equipaggio e, in men che non si dica, tirando con due mezzi riusciamo a disincagliare il Classe G e a parcheggiarlo a bordo strada. E anche questa non l’avevamo mai provata.

Rientro in macchina. Piedi bagnati, fango fino alle ginocchia. Ripartiamo. Nota dopo nota arriviamo alla fine della prova di classifica, vinta da Manuel Di Nardo e Krizia Carmenini (Maiella Adventure). Consegnamo la tabella di marcia. I cronometristi scrivono il tempo della prova, ci danno i 2 minuti di ripartenza, e via di nuovo per la prossima PC. Un inferno! Per noi è stato un battesimo di fuoco. Anzi no, di fango!

Iniziamo il trasferimento su asfalto, abbiamo l’adrenalina a mille. Nonostante la speciale non sia andata benissimo in termini di tempo, siamo soddisfatti. Siamo usciti da quell’inferno da soli, senza l’aiuto di nessuno. Dopo un po’ di chilometri di trasferimento arriviamo alla seconda prova cronometrata. Allo start della PC 2 c’è Dario Matricardi, detentore del trofeo 2022.

Prima di darci il via ci dà un consiglio: “Non esagerate col gas, siate regolari e seguite le note, vedrete che il tempo uscirà”. Seguiamo alla lettera il consiglio e la PC 2 scorre sotto le ruote del Pajero senza alcun intoppo. Mimmo nella guida è perfetto. Nonostante il fondo viscido e scivoloso riesce a governare l’auto con la maestria di uno rodato.

È una prova molto veloce, con tratti in cui prestare molta attenzione, come indicato nel road, per il rischio di finire in un fosso o nel fiume Foro, lungo il quale si svolge il percorso. La mia navigazione non è ancora precisa nei tempi, ma non sbaglio nessuna nota e così arriviamo alla fine della prova in scioltezza. Avremo fatto un buon tempo? Non lo sappiamo, ma siamo consapevoli di aver fatto bene. La prova di classifica 2 viene vinta da Mario Santilli e Nicola Del Greco (Maiella Adventure - Over The Top).

Iniziamo il trasferimento per arrivare alla PC 3. I trasferimenti liberi sono molto lenti e tranquilli, con una media di 20 km/h: c’è tutto il tempo per recuperare energie. L’umore è buono, a tratti goliardico. Noi siamo così, ridiamo durante il trasferimento, anche per stemperare la tensione accumulata nella PC

1. Ridiamo delle mie note sbagliate: sono arrivato a confondere la destra con la sinistra e addirittura a saltare fogli di note. Però lo spirito è quello giusto, ridiamo dei nostri errori e alleggeriamo la situazione.

SETTORE SPORTIVO

Arriviamo alla PC 3. Studio il road book della prova in maniera veloce. È lunga. C’è una discesa impegnativa di fango. Di nuovo il fango, ahinoi! 3, 2, 1 via, si parte. Questa volta Mimmo alla guida è messo a dura prova. Affrontiamo una discesa interminabile di fango. Il Pajero non va dritto lungo la traiettoria, Mimmo suda freddo per tenerlo. Le note scorrono. Ogni tanto continuo a sbagliarle, ma ci sta: è comunque la nostra prima gara. Fino a un mese prima non ero mai salito su un fuoristrada.

Arriviamo alla discesa fangosa impegnativa. La facciamo in maniera pulita e poi subito dentro un fiumiciattolo che passa sotto i piloni della superstrada. Sorpassiamo due auto in panne ed iniziamo la salita segnalata sul road. La nostra macchina non ha la giusta potenza ma saliamo lo stesso. Fango, pietre, curve strette. Questa lunga PC ci mette a dura prova anche fisicamente.

Ed ecco i cartelli, è finita anche la PC 3, che vede primeggiare Andrea Caramanico e Rossella Battistoni (Maiella Adventure). Scendo, porto la tabella di marcia per farmi segnare il tempo e noto che siamo la sesta auto transitata, noi che eravamo partiti undicesimi. Rientro in macchina e do la notizia a Mimmo, e iniziamo a ridere: una risata scaccia tensione.

Superiamo l’abitato di Rapino (Ch) ed ecco che arriviamo alla PC 4, l’ultima. I ragazzi che erano ad inizio prova ci caricano, dicendo che stiamo andando davvero bene. Allora prima di partire ricordo a Mimmo il consiglio che avevamo ricevuto da Matricardi nella PC 2: “Non esagerate col gas, siate regolari e seguite le note…”.

Via! Partita l’ultima PC. È la quarta di questa lunga nottata. È impegnativa e molto tecnica. Non bisogna esagerare perché si rischia di spaccare l’auto. Mimmo ha una guida attenta, io purtroppo continuo a sbagliare qualche nota, ma le recupero subito. Mimmo è attento ma allo stesso tempo inizia ad accusare un po’ di stanchezza. Ad ogni mio “destra!” o “sinistra!” inizia ad azionare gli indicatori di direzione. Scoppiamo a ridere. La prova è quasi terminata, mancano 5 note, ma noi ridiamo come due bambini per le “frecce”.

Prova cronometrata 4 terminata! Vincono Daniele Travaglini e Sergio Luzzi (Roar Roma club - No Grip 4x4). Non sappiamo se siamo andati bene o male, ma sappiamo di averla terminata senza intoppi, tra mille risate.

Così ci avviamo al rientro presso il Podere Peca a Chieti, luogo di partenza e arrivo della gara. Nel tratto di trasferimento su strada ci togliamo il casco. Ridiamo ancora di tutte le stupidaggini dette e fatte in questa lunga notte. Dentro l’auto c’è lo spirito giusto: risate e sfottò dei nostri errori.

Rientriamo in direzione gara e, con estremo stupore, veniamo a sapere di essere quarti assoluti e secondi di categoria. Alla nostra prima gara su quattro ruote. Alla nostra prima gara con la navigazione con road book. Alla nostra prima gara con un mezzo originale e meno potente di tutti gli altri. Siamo super contenti e ridiamo ancora di più di tutte le stupidaggini fatte e dette durante la gara.

Ma la domenica, nella prova fettucciata in pista, dove sono previste due PC, veniamo sbattuti di fronte al destino beffardo. Il Pajero, purtroppo, non va: il motore non prende i giri. Siamo stati traditi da una pompa del gasolio che... non pompa. Dalle stelle alle stalle! Vediamo inermi tutti gli altri equipaggi sfilare sul bellissimo fettucciato. Salite, discese, salti, curvoni in derapata. E noi fermi.

Riconsegno la tabella di marcia: ritirati. La prova di classifica 5 viene vinta, come la quarta, da Travaglini-Luzzi a pari merito con Edoardo Di Battista e Alessandro Aliucci (Ji Cinghiali Extreme). Questi ultimi vincono anche la PC 6.

Nonostante tutto non abbiamo perso il sorriso, anzi abbiamo la consapevolezza che siamo stati capaci di guidare e navigare in una gara bellissima ed impegnativa come è stata questa prima prova di TRCI 2023.

Abbiamo conosciuto tanti ragazzi e ragazze che condividono la nostra passione. Un ambiente sano e genuino. Un’atmosfera distesa e goliardica. Non vediamo l’ora di partecipare alla seconda prova di campionato.

Una nota speciale di merito va allo staff del Club Fuoristrada Maiella Adventure che ha reso possibile questa manifestazione, oltre ad Adriano Messina, responsabile del trofeo, al giudice Giorgio Mozzetti e al verificatore sportivo Domenico Crocca. È stata una gara curata nei minimi dettagli, senza una sbavatura, con personale preparato e competente a supporto di noi partecipanti, tutte persone spinte da vera passione!

Adesso con il TRCI abbiamo un conto in sospeso. Quindi il 24 e 25 giugno prossimi, a Perano, sempre in provincia di Chieti, l’equipaggio Di Crescenzo-Gentile ci sarà.

SETTORE SPORTIVO

CLASSIFICHE 1° GARA

ASSOLUTA 1. Di Nardo-Carmenini Samurai 1.6 U1 2205 2. Moro-Menichini Pajero 3.2 U3 2517 3. Caramanico-Battistoni Pajero 3.5 U2 2724 CLASSE U1 1. Di Nardo-Carmenini Samurai 1.6 2. Santilli-Del Greco SJ410 2.0 3. Proietti-Di Salvo Samurai 1.6 CLASSE U2 1. Caramanico-Battistoni Pajero 3.5 V6 2. Scopa-Bisconti Jimny 1.3 turbo 3. Di Battista-Aliucci Pajero 2.5 B CLASSE U3 1. Moro-Menichini Pajero 3.2 TD 2. Travaglini-Luzzi Pajero 3.2 TD 3. Salvatore-Schiumarini Pajero 3.2 TD

NEL LAZIO SVETTANO I CAMPANI

CAP TROPHY

Domenica 5 marzo, a San Giorgio a Liri (Frosinone) si è aperta la stagione 2023 della CAP Trophy by FIF della macro area Centro Italia

L’edizione 2023 della CAP Trophy porta la novità della suddivisione delle classifiche in regionali e non più di area. Questa è stata anche la prima tappa per la regione Lazio. Quindici gli equipaggi al via, di cui due di altre regioni (Campania e Toscana), che si sono mossi negli scenari suggestivi di ben sette comuni della Valle dei Santi.

Ottima si è dimostrata l’organizzazione del club ospitante, il Tortuga 4x4 di San Giorgio a Liri. Ai saluti di apertura giornata erano presenti due pattuglie delle locali stazioni dei Carabinieri, a conferma degli ottimi rapporti esistenti tra il club e le autorità.

La premiazione si è tenuta a San Giorgio a Liri alla presenza del sindaco Francesco Lavalle. La classifica ha visto primeggiare Abbenante-Abbenante del club Irpus 4x4; secondi classificati Dragone-Ferrara del club Tortuga 4x4; terzo posto per Orlandini-Patanè dell’Adventure Club 4x4 Pisa. A questi equipaggi sono andati i premi originali offerti da TribuOffRoad.

La seconda tappa della stagione 2023 è in programma in Toscana, a Terricciola (Pisa), il 2 aprile, organizzata dall’Adventure Club 4x4 Pisa.

PASSIONE INARRESTABILE

ATTUALITÀ

Proseguono i nostri incontri con le donne che amano e praticano il fuoristrada. Questa volta a presentarsi è la calabrese Celeste Mammola che, in coppia con l’amica Maria Catena Pronestì, dopo tanti raduni e uscite lo scorso anno si è cimentata anche nella Formula Track

Mi chiamo Celeste Mammola, e sono socia del club fuoristradistico reggino Tuareg Team Off Road Polistena. Tutto è iniziato grazie a mio marito, il quale da tredici anni fa parte del Tuareg Team, ed è riuscito a trasmettermi la voglia di fare fuoristrada prendendo parte, a bordo della nostra Land Rover Discovery TDI, ai raduni, affrontando prove soft, e alle uscite domenicali con i soci del club, in occasione delle quali abbiamo incontrato, sui nostri territori montuosi, percorsi a volte insidiosi, a volte scorrevoli, altre ancora più impegnativi.

Andando avanti sono diventata anch’io socia del Tuareg Team, partecipando spesso ai raduni. Poi lo scorso anno è arrivata la proposta, da parte del nostro presidente Sandro Belvedere, di partecipare alla quinta tappa della Formula Track, organizzata proprio a Polistena dal nostro club. Non me lo sono fatto ripetere due volte: subito insieme a Maria Catena Pronestì, la mia copilota, anch’essa appassionata di fuoristrada, abbiamo concordato tutti i dettagli.

Entrambe eravamo entusiaste e pronte ad intraprendere questa avventura. Così, a bordo della Discovery, su una montagna che offre posti incantevoli alla vista, tutti da scoprire e ammirare, abbiamo affrontato un percorso a tratti semplice e a tratti difficile, che però non ci ha fermate ma anzi ci ha spronato a continuare e ad arrivare al termine della gara, affrontando prove tecniche di precisione, tattica e tempistica.

Risultato: abbiamo vinto la Coppa Dame di tappa e ottenuto il secondo posto nella classifica finale della stessa categoria. Questo ci ha riempite di entusiasmo e orgoglio, e ci ha dato lo stimolo per continuare ad alimentare la voglia di fare fuoristrada.

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