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Salute e stili di vita

del corpo: muscoli, articolazioni, distensione dei vasi.

È noto a tutti che, laddove affluisce più sangue, si avverte la sensazione del calore. Il training autogeno, grazie a questo esercizio, consente un maggior afflusso di sangue verso le estremità (utile per chi soffre di mani e piedi freddi).

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Seguono gli esercizi per il controllo del cuore e del respiro. Il primo consente un’autoregolazione del proprio cuore. Non si modifica il ritmo, né si accelerano o rallentano i battiti, ma solo si chiede di sentirlo battere. Con tale esercizio otteniamo una normalizzazione del battito cardiaco. Succede che siamo soliti notare il nostro cuore solo quando esso manifesta qualcosa di disturbante; mentre esso svolge le sue funzioni regolarmente, lo ignoriamo. Con questo esercizio ascoltiamo il nostro cuore che funziona in modo normale. Schultz afferma che l’esercizio del cuore non produce mai un rallentamento dell’attività dello stesso, ma neppure un’eccitabilità anomala e consente, con il suddetto esercizio, di intensificare lo stato di calore generale, che si è già realizzato con gli esercizi precedenti.

Il quarto esercizio è quello del respiro. Il soggetto è invitato ad evitare ogni influenza sul respiro. Anche questo esercizio serve a rendere la distensione più approfondita. Il movimento respiratorio, col suo ritmo lento, dà l’impressione di un respiro che procede da solo.

Anche con questo esercizio rendiamo la distensione ancora più completa.

Gli esercizi devono rispettare delle regole precise per essere eseguiti : occorrono un ambiente tranquillo e una semioscurità, allo scopo di attenuare gli eventuali stimoli esterni. Inoltre, servono abiti comodi.

Almeno inizialmente vanno eseguiti in posizione supina. Col tempo si potrà passare alla posizione seduta.

Essi hanno un grande valore pratico, in quanto un tale allenamento consente di raggiungere risultati importanti come la regolarizzazione di funzioni organiche alte- rate e dipendenti dal sistema neurovegetativo come respiro, circolazione sanguigna, metabolismo ecc…, ma anche di quelle neuro funzionali specifiche (nevrosi d’ansia, disturbi del sonno e della sfera sessuale).

Gli esercizi devono essere ripetuti a casa almeno due volte al giorno. Io consiglio un’esecuzione prima dell’addormentamento serale.

L’ambiente nel quale svolgere gli esercizi deve essere privo di stimoli esterni, sì da favorire uno stato di calma attraverso la postura, la chiusura degli occhi e l’atteggiamento di calma.

Il training autogeno, pertanto, consente di migliorare lo stato di salute, l’autocontrollo, la memoria e la concentrazione , ma interviene anche nei disturbi dell’apparato cardio-circolatorio, respiratorio, muscolare ed affezioni cutanee. Consente di armonizzare corpo e psiche, migliorando l’approccio alla vita quotidiana, soprattutto in soggetti ansiosi ed apprensivi.

Chiunque può imparare a rilassarsi, purché abbia voglia di applicarsi con continuità.

Nei corsi da me condotti ho sempre arricchito gli esercizi del training autogeno con visualizzazioni guidate che hanno lo scopo di rinforzare l’Io.

Le visualizzazioni guidate consentono di verbalizzare pensieri ed emozioni vissuti durante l’esercizio e di entrare in contatto con i vissuti emozionali del soggetto.

Così, da un lato, otteniamo l’attenuazione del sintomo, l’abbassamento dei livelli di ansia e, nello stesso tempo, la trasformazione di energia psichica, grazie alle immagini simboliche della visualizzazione.

Chiudo con una breve bibliografia per chi fosse interessato ad approfondire :

Schultz H, Il Training autogeno, Feltrinelli, Milano, 1979

Peresson L , Psicoterapia autogena , Faenza editore, Faenza, 1975

Agresta F., Agresta D, Rotondo A.M., Serroni A., Introduzione al TA con visualizzazioni guidate, Quaderni del CSPP, Pescara, 2007. ●

Il traguardo di Piazza San Marco a Venezia è stato tagliato con il sorriso nel volto di tutti i partecipanti dell’ultramaratona “Io dono lui Vi-Ve”, l’evento che si tiene ogni anno, unendo due bellissime città italiane: Vicenza e Venezia. Questa competizione, unica nel suo genere, è partita sabato 10 giugno, dalle colonne di Piazza dei Signori, nel partecipato a questa sfida sono veri e propri eroi moderni, pronti a superare i propri limiti fisici e mentali per una causa nobile. Con determinazione, coraggio ed una forte fede sull’importanza del dono del sangue, si sono spinti oltre i chilometri e le difficoltà del percorso.

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