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Oltre 80 motociclisti-donatori di sangue attraversano la provincia

di Luisa Segato

Moltissime federate hanno aderito in vario modo e stanno tuttora partecipando a questa sorta di staffetta ideale, aperta con il Motogiro del 27 maggio grazie alla federata di Vicenza e che terminerà in settembre, coinvolgendo i Gruppi Fidas di tutta Italia.

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I motociclisi, riunitisi di primo mattino nel piazzale antistante la Basilica di Monte Beri co, sono stati accolti dagli amici donatori della Gruppo di Vicenza Città, che, sotto il gazebo Fidas, hanno consentito la registrazione dei partecipanti al tour… un’ottantina le moto coinvolte, molte per tutto il percorso e qualcuna parzialmente. Il priore di Monte Berico, padre Carlo Maria Rossato, che ha recitato con i partecipanti la preghiera del donatore (scritta da Papa Giovanni XXIII) ed espresso un’accorata preghiera per tutti i fratelli biker, concedendo ai presenti la solenne benedizione, ha provveduto a infondere l’acqua benedetta ed esorcizzata sia personalmente che ad ogni moto.

È stato un onore essere poi scortati dall’auto della Polizia Locale, presente già all’assembramento, per uscire compatti e senza intoppi dalla città; ci si è messi in strada in modo ordinato ognuno dotato di un gilet omaggiato da Fidas ad alta visibilità, nel rispetto del codice della strada.

Grazie al Gruppo di Isola Vicentina ed all’amministrazione del territorio, il corteo ha potuto brevemente sostare nella piazza del Comune, riservata per poter prendere un caffè e stringere nuove amicizie senza infastidire il traffico e facendosi comunque notare. Apprezzata la breve sosta, servita a raggrupparci con altri motociclisti partecipanti. Preso un caffè, il corteo è ripartito dopo poco, diretto alla chiesetta del donatore al monte Cengio. Emozionante vedere lungo la strada del Costo, spesso nota per comportamenti poco corretti ed incidenti anche gravissimi, il corteo Fidas educato e preciso come un fiume che scorre costante, come dovrebbe essere il sangue donato. I motociclisti stavano percorrendo circa 180 km lungo le strade vicentine in modo esemplare, educato, corretto, pulito, ligio alle regole che non servivano le staffette se non per agevolare un minimo il passaggio delle moto. Nessuno ha voluto dimostrare la potenza del proprio mezzo o l’abilità di guida, ma semplicemente ognuno ha attestato la volontà a donarsi, anche attraverso questa testimonianza “diversamente silenziosa” con Vespe, scooter e moto di ogni cilindrata.

Nel luogo sacro ai donatori, dopo un momento di raccoglimento, e la foto di rito, gli avventori hanno potuto ristorarsi, grazie al ricco banchetto gestito dagli amici FIDAS Zona 7, con il prezioso supporto della presidente di zona Fabiana Veiga; ben dissetati, si è ripreso il viaggio per andare all’appuntamento con il vice sindaco di Roana che, dopo aver celebrato un paio di matrimoni ci attendeva nel piazzale del comune di Roana per aggregarsi alla manifestazione gioiosa, dopo aver fatto una bella foto indossando la fascia, a dimo- strazione dell’importanza del dono e a testimonianza della presenza di molti donatori Fidas nell’Altopiano. Procedendo lungo tutto il percorso abbiamo notato striscioni a salutare i motociclisti, ma arrivando da Conco a Santa Caterina erano davvero molte le bandiere appese; passando da Marostica, ammirato esternamente il castello siamo giunti a Molvena, accolti dal presidente di Marostica Giovanni Cabrio e dall’assessore Dania Bertinazzi, che a nome dell’amministrazione di Colceresa ha speso importanti parole volte a sensibilizzare al dono, oltre ad averci accolti calorosamente abbiamo potuto sederci al banchetto preparatoci dal Ristorante Battista da Gianico. Risto della mongolfiera Fidas di prima mattina e sicuramente nell’esposizione durata tutto il giorno ha invitato gli avventori del negozio mento tecnico ed i motociclisti sono stati agevolati per l’acquisto di abbigliamento e materiale. Ripagati dall’interessante visita all’Archivio Dainese DAR, dall’ennesimo ristoro offertoci dal negozio e non da ultimo per importanza da ulteriori omaggi, l’allegra compagnia si è sciolta per raggiungere le proprie abitazioni col sorriso.

È stata una giornata all’insegna della sana condivisione tra giovani e meno giovani, accomunati dalla gioia di condividere una esperienza diversa, non solo girare per le strade ma farlo con un obiettivo preciso: donarsi e pubblicizzare l’importanza del dono.

Bello sentirsi dire che l’anno prossimo si deve ripetere perché è un momento per “stare in famiglia Fidas” e non mancheremo, anche perché durante il pranzo da queste nuove amicizie, il vice sindaco di Roana Christian Vellar si è impegnato ad ospitarci a Roana e sarà un’altra bellissima avventura. Ringrazio singolarmente ogni partecipante ed auguro a ciascuno BUONA STRADA! ●

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