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Federcasa e le nuove sfide fiscali nel 2025

Marco Buttieri Presidente Federcasa

Siamo ormai giunti al mese di ottobre, periodo in cui le prime bozze della Legge di Bilancio 2025 stanno iniziando il loro percorso nelle Commissioni parlamentari competenti, per la consueta valutazione.

Federcasa, come sempre, in rappresentanza delle Aziende Casa territoriali che gestiscono quasi 800.000 alloggi di edilizia residenziale pubblica in Italia, intende sottoporre all’attenzione del Governo alcune proposte per il nostro settore, con particolare riferimento alla disciplina fiscale applicabile al comparto ERP, sia in termini di imposizione IRES, sia di IMU.

Le nostre proposte mirano a raggiungere i seguenti obiettivi:

• ridurre il carico fiscale ingiustificatamente gravante su immobili destinati a finalità sociali;

• incentivare la riqualificazione, l’efficienza energetica e la sostenibilità economica delle gestioni ERP;

• sostenere il rilancio dell’housing sociale in coerenza con le strategie nazionali ed europee in materia abitativa.

Il rapporto Nomisma del 2023 evidenziava una spesa fiscale media di circa 220 € per alloggio all’anno. Considerando l’entità media dei nostri canoni, tale onere sta diventando insostenibile.

Per quanto riguarda l’IRES, riteniamo iniqua un’applicazione basata sul mero valore del patrimonio a bilancio; per questo abbiamo sottoposto alle due

Commissioni parlamentari competenti la proposta di esenzione totale. Le finalità sociali dei nostri enti giustificherebbero una scelta politica in tal senso. Tale esenzione garantirebbe la sostenibilità economico-finanziaria dei nostri enti, liberando risorse per manutenzione, riqualificazione e investimenti, con un impatto sociale altamente positivo.

Relativamente all’IMU, Federcasa chiede da tempo l’esenzione totale per gli immobili di edilizia residenziale pubblica assegnati a canone sociale o moderato, comprendendo tutti gli immobili ERP (cat. catastale A/2, A/3, A/4) di proprietà di enti pubblici o società a totale controllo pubblico, regolarmente assegnati secondo le normative regionali, nonché quelli occupati abusivamente, per i quali alcune sentenze hanno già riconosciuto la nostra posizione. Recentemente, anche altri tribunali hanno confermato lo status di alloggio sociale per il nostro patrimonio ERP. Ciò alimenta la speranza di un accordo positivo con ANCI e con il Governo sul tema dell’IMU. Come sappiamo, infatti, l’attuale imposizione IMU colpisce beni pubblici utilizzati per fini sociali e rappresenta un costo che non può essere trasferito sugli assegnatari, a discapito degli investimenti.

Per queste ragioni, saremo presenti a tutti i tavoli in cui saremo chiamati a rappresentare le nostre proposte e osservazioni. In ogni caso, ci attiveremo attraverso i nostri contatti, sia in sede governativa sia parlamentare, per promuovere il documento condi- viso che la Giunta approverà nei primi giorni di ottobre, al fine di impegnarci nei prossimi mesi in Europa e soprattutto in Italia per ottenere risultati significativi per l’intero settore ERP, nella logica di agevolare le famiglie e gli utenti che vivono nei nostri alloggi. Speriamo di potervi fornire al più presto aggiornamenti puntuali sull’andamento della nostra attività e, soprattutto, sui risultati ottenuti..

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