14 minute read

Di Salvo

Next Article
IACP Siracusa

IACP Siracusa

Commissario Straordinario IACP Siracusa

L’Istituto Autonomo Case Popolari di Siracusa gestisce un patrimonio immobiliare che ad oggi conta 3.803 alloggi su base provinciale, 192 alloggi di proprietà della Regione Siciliana, 34 alloggi dei comuni del comprensorio e 33 unità di immobili con destinazione diversa da quella residenziale.

Il problema abitativo ed in particolare quello riguardante l’edilizia residenziale pubblica a basso costo, nel Siracusano e un po’ sul resto del territorio nazionale, in questi ultimi anni ha subito una profonda modificazione e ciò almeno per quanto attiene alle fasce sociali di cittadini interessati. Ai categorie sociali prive di reddito, ovvero coloro che non hanno reddito fisso o adeguato, infatti, oggi deve essere aggiunta quella dei monoreddito e/o costituita da nuclei familiari con presenza di soggetti fragili.

Di fronte a siffatta realtà, negli ultimi anni, l’IACP di Siracusa ha concentrato le proprie energie e orientato le opportunità che si sono presentate, in modo da soddisfare queste nuove esigenze, pur non tralasciando le fasce più deboli della società, anzi assumendo nei loro confronti iniziative volte a favorirne il reinserimento e l’integrazione.

Per raggiungere tale finalità sono stati instaurati rapporti di collaborazione a livello interistituzionale con i comuni del territorio e con vari enti, tra i quali l’ANCI, l’ANCE, le organizzazioni sindacali e la Struttura Didattica Speciale di Architettura dell’Università di Catania con sede a Siracusa.

Con la S.D.S. dell’Università degli Studi di Catania, ad esempio, attraverso una semplice iniziativa, quale la concessione di una borsa di studio agli studenti, è stato affrontato il tema della “Rigenerazione urbana e dell’edilizia sociale”. L’attività è stata orientata, in primo luogo, alla redazione di un progetto riguardante un’area abbandonata di proprietà dell’IACP di Siracusa, sita nel quartiere di “Santa Panagia” tra la via Sant’Orsola e viale dei Comuni. A seguito di ciò l’Istituto di Siracusa oggi dispone di uno studio di fattibilità tecnico/economico per la realizzazione di un complesso di edifici comprendenti un’area mercatale, 34 alloggi residenziali, ri- spondenti ai canoni di edilizia sociale ed efficienza energetica, spazi verdi e per il tempo libero. In sostanza si dispone di un’idea progettuale, che potrà essere inserito nelle prossime programmazioni finanziarie, che va oltre la semplice edificazione, in cui sono previsti anche interventi sulle aree limitrofe, atti a rendere interclusa l’area in un unico spazio urbano inclusivo, sostenibile e funzionale.

Sulla stessa scia, si colloca l’intervento riguardante l’ex Albergo Scuola e e le aree circostanti appartenenti al comparto urbanistico della stazione ferroviaria, i cui lavori sono prossimi all’ultimazione.

Anche qui, si registra un ampio coinvolgimento istituzionale di più soggetti e precisamente:

. l’IACP di Siracusa, a cui si intesta il progetto edilizio di recupero, la realizzazione di 38 alloggi residenziali, un’area per il dopo di noi, locali destinati ad attività commerciali e servizi, tra cui un’area terminal bus;

. il Comune di Siracusa - partener nel progetto;

. le Ferrovie dello Stato, che hanno in programma investimenti per la riqualificazione dell’area antistante la stazione;

. il Dipartimento dei beni culturali, che si è reso disponibile, affinché’ possa essere realizzare un varco diretto di accesso dal corso Umberto all’area archeologica del Ginnasio Romano. Va da sé che una volta completati questi interven - ti si darà un nuovo aspetto e funzionalità all’intera area, che potrà così costituire in futuro un bel biglietto di visita’ per i flussi turistici e per i passeggeri in transito dai treni e dai bus.

Quanto appena detto traccia un quadro di attività interessanti, ci può parlare adesso dei problemi che affliggono gli Istituti e gli Enti che si occupano di edilizia residenziale pubblica e il suo Istituto?

«Certamente non mancano i problemi che sostanzialmente accomunano tutte le realtà che operano nel settore. Primo fra tutti lo stato di ve - tustà in cui versano la maggior parte degli edifici, i più risalenti agli 50 e 60, che oggi presentano diversi problemi di carattere strutturale ed impiantistico, la cui risoluzione necessita investimenti considerevoli, non sempre reperibili nel quadro delle risorse pubbliche programmate dallo Stato e dalla Regione. Con le risorse interne, derivanti da fitti e alienazione di immobili, d’altro canto, si riesce appena a tamponare il fabbisogno di interventi di somma urgenza ed emergenza, rivolti alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità, che quotidianamente arrivano da parte dell’utenza.

A partire dal 2022, per fare fronte alle inesorabili e crescenti condizioni di degrado del patrimonio immobiliare, l’Istituto è intervenuto grazie alle opportunità del programma PNRR “Sicuro, Verde e Sociale”. Complessivamente ci sono stati finanziati 18 progetti, per un ammontare di circa 27 milioni di euro, grazie ai quali si è potuto intervenire per il risanamento strutturale e l’efficientamento energetico di diversi complessi abitativi dislocati in tutta la provincia. Quasi tutti gli interventi sono o conclusi o in fase di completamento. Un solo progetto è a rischio di completamento per problemi di sicurezza ambientale, dovuta ad un eccessivo degrado sociale, più volte segnalato agli organi competenti.

È ovvio che sarebbero necessarie ulteriori risorse, al fine di poter includere tutti gli edifici appartenenti al patrimonio edilizio dell’IACP di Siracusa, senza le quali è impossibile assicurare interventi organici di ristrutturazione ed efficientamento energetico. Con le sole risorse interne, derivanti delle entrate dei canoni e vendita di alloggi, tutto ciò è impossibile, non fosse altro che per l’elevato tasso di morosità che si registra. E cosi abbiamo introdotto un altro argomento, quello della morosità e delle occupazioni abusive.»

A proposito di morosità, quale è la situazione nel suo Ente e quali iniziative sono state intraprese o si pensa di adottare?

«Bisogna innanzi tutto operare a monte una distinzione tra la morosità, cosiddetta “incolpevole”, ovvero generata da inquilini che hanno perso il lavoro o che vivono un momento congiunturale sfavorevole e non riescono a pagare, e il resto che è una morosità dovuta al contesto sociale e culturale degli inquilini degli alloggi popolari. Non mancano, infatti, casi di nuclei familiari che pur avendone la possibilità antepongono, al dovere di corrispondere la rata mensile di fitto, il piacere di concedersi un acquisto o dei benefit. È ovvio che trascurando una o più rate di canone mensile, pian piano si accumula un debito che con il passare del tempo diventa sempre più difficile estinguere.

Complessivamente, l’Istituto nel periodo che va dal 2019 al 2023, vanta un credito nei confronti degli utenti morosi, pari a 9.101.712,68 € con un trend che è passato dai 2.065.074,62 € del 2019, a 1.819.848,86 € del 2023. Vi è anche una morosità residuale e pregressa, antecedente al 2019, pari a 9.842.712,38 €, che, ai sensi del D.lgs. 118/2011, può essere considerata di dubbia esigibilità. Tale morosità oltre a rappresentare un danno diretto per l’Istituto, genera un problema contabile e di bilancio, che andrebbe normativamente risolto, con - sentendo agli Enti di eliminare gradualmente i residui inesigibili. Per risolvere o, quanto meno, tentare di attenuare il fenomeno, merita sicuramente di essere citata l’iniziativa dell’Amministrazione Regionale, Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità, che con apposito decreto ha inteso riconoscere agli inquilini morosi un aiuto economico destinato al rientro dall’esposizione debitoria. L’iniziativa, che purtroppo non ha sortito gli effetti sperati, oltre che un segno tangibile di esistenza di un problema, è anche la conferma che lo stesso non può essere risolto per via amministrativa dall’azione isolata degli Istituti siciliani. Infatti, il problema è di ampia dimensione e attiene principalmente al quadro economico e al diffuso degrado sociale e culturale, che caratterizza ampie fasce di utenza degli enti gestori di E.R.P. È necessario che da parte di tutti soggetti istituzionali, a qualunque titolo coinvolti, vi sia una maggiore assunzione di responsabilità e unità d’intenti nel contrastare un fenomeno, il quale, se lasciato incontrollato rischia di assumere rilevanza tale da produrre effetto trascinamento e crescita della sua portata, verso altri elementi negativi caratterizzanti il sistema dell’edilizia residenziale pubblica, quali le occupazioni abusive e la difficoltà dell’amministrazione di procedere agli sfratti dei morosi e degli occupanti senza titolo.

È pertanto necessario che le istituzioni intervengano in modo sinergico e con azioni mirate a favore di chi ha veramente bisogno di supporto economico, ma nel contempo è opportuno che venga adottata una politica di rigore amministrativo nei confronti di coloro che pur avendone la possibilità, furbescamente, omettono di pagare sapendo del quadro di difficoltà amministrative che contraddistingue l’azione di recupero.»

Come intende intervenire in merito e con quali iniziative?

Innanzi tutto, cercando di avvicinare i servizi al cittadino. Bisogna, infatti, creare tutte quelle condizioni favorevoli per cui, chi ha intenzione di mantenersi in regola e magari ha avuto un momento di difficoltà economica o una qualunque altra causa ostativa che ne abbia impedito uno o più pagamenti, possa farlo in maniera semplice e sicura. Questo, oggi è assolutamente alla portata e di facile attuazione, grazie alla digitalizzazione dei sistemi e all’introduzione dell’intelligenza artificiale, ma anche, esternalizzando taluni servizi, per esempio, ai patronati e alle associazioni sindacali degli inquilini dislocate nei diversi comuni del territorio. Questa è una iniziativa già da qualche mese in discussione all’interno dell’istituto, con gli organi amministrativi ed è mia intenzione introdurre la stessa come obiettivo prioritario della PIAO 2025, da assegnare alla struttura, unitamente al miglioramento di taluni standard di servizio e degli indicatori riguardanti le entrate e le riscossioni dell’Ente.

L’edilizia residenziale pubblica, si basa sui principi della riqualificazione energetica e dell’edilizia sociale, quali sono i programmi dell’IACP di Siracusa?

Credo che di recente la politica, basando la propria programmazione su questi principi, abbia saputo interpetrare bene le dinamiche economiche e il mutamento socioeconomico che ha interessato il settore. Oggi, emergono nuove esigenze strutturali e una sostanziale modifica della platea dei soggetti che manifestano l’esigenza di vivere in abitazioni a prezzi calmierati.

La recente pandemia, le crisi internazionali, i venti di guerra, l’esplosione della crisi energetica e l’incremento dei costi per il suo approvvigionamento, hanno determinato mutamenti epocali e hanno reso sempre più difficile per gli inquilini assegnatari, soprattutto nel caso di nuclei familiari numerosi o a basso reddito, sostenerne i costi di gestione. Ciò ha reso e rende necessario intervenire sui fabbricati per renderli più sostenibili sotto il profilo dei consumi energetici, con interventi di isolamento termico, produzione da fonti rinnovabili e impianti a basso consumo, non solo come scelta ambientale, ma anche economica a tutela delle fasce più deboli di inquilini affetti anche da povertà energetica.

Come già anticipato, da poco sono stati ultimati o in fase di ultimazione i programmi dei lavori riguardanti i fondi PNRR/PNC, che avevano proprio questa finalità e abbiamo in corso ulteriori interventi, uno in fase di completamento, quello relativo all’ex Albergo scuola e uno prossimo all’inizio dei lavori, l’ex Consorzio Agrario di Lentini con annesso lavatoio, che costituiscono due emblematici esempi di “Edilizia Sociale” aventi come finalità quella di offrire alloggi e servizi a prezzi accessibili, destinati a famiglie con redditi medio/bassi e categorie sociali svantaggiate (giovani coppie, anziani, portatori di handicap, etc) nonchè alle forze dell’ordine. L’edilizia sociale, infatti, punta a garantire il diritto alla casa attraverso politiche abitative accessibili, inclusive e integrate nel tessuto urbano. Trattasi di veri e propri interventi di “rigenerazione urbana” proiettata a promuovere la coesione sociale, la mixité (mescolanza di utenti con differenti redditi e provenienze) e la riqualificazione di aree degradate.

Altro esempio concreto è l’accordo con il Comune di Siracusa, con cui si è voluto puntare alla riqualificazione energetica e funzionale (con fondi PNRR) di alcuni immobili insistenti nel rione della “Graziella”, che è un piccolo quartiere insistente nel cuore delle prestigiosa isola siracusana di Ortigia, caratterizzato da una serie infinita di viuzze, vicoli e cortili, nonché, da edifici vecchi e abbandonati, che si alternano ad altri di recentemente ristrutturazione, appartenenti a privati ed oggi in gran parte destinati a piccole strutture ricettive.

L’Area in questione era stata già oggetto di interventi volti a riqualificare l’intero tessuto urbano (strade, piazze, sottoservizi etc.) realizzati di concerto dall’I.A.C.P. di Siracusa e dal Comune di Siracusa. Gli interventi di ristrutturazione edilizia posti in essere di recente, sui diversi edifici che costituiscono il complesso di immobili IACP insistenti nel quartiere, si è rilevato efficace anche sotto il profilo della rigenerazione urbana e fruibilità di un’area fortemente esposta al degrado sociale. La vicinanza di questo quartiere con la sede dell’Università, inoltre, rende oggi questi edifici molto appetibili agli studenti e pertanto essi si prestano ad essere destinati per un utilizzo coerente con lo “Student housing”, di cui al Decreto Ministeriale n. 481 del 26 febbraio 2024. Questo programma incentiva la realizzazione, entro il 30 giugno 2026, di ogni singolo posto letto, che verrà messo a disposizione degli studenti, con un contributo una tantum. In realtà, questo tipo di soluzione abitativa finalizzata a concedere alloggi agli studenti a prezzi calmierati, non è in assoluto una novità per l’IACP di Siracusa e non è una attività pensata solo in conseguenza al programma ministeriale, del quale però si vuole cogliere l’opportunità. Già in precedenza, infatti, l’Istituto di Siracusa, mediante apposito rapporto di convenzione con l’Ente per il Diritto allo Studio (E.R.S.U.)e l’Università degli Studi di Catania, ha destinato un’altra sua struttura e precisamente il complesso della “Giudecca”, a residenza uni - versitaria; ad oggi presso detta struttura trovano ospitalità 25 studenti e con le nuove disponibilità degli immobili della Graziella, nel complesso, l’IACP di Siracusa metterà a disposizione degli studenti fuori sede ben oltre 45 posti letto.

Recentemente, grazie alle politiche di coesione gli strumenti finanziari sono stati intensificati e non di poco, tra i temi d’interesse dell’istituto, vi sono la digitalizzazione e l’inclusione, avete al vostro interno le risorse umane e professionale per accedere a queste opportunità?

Oggi quasi tutte le amministrazioni pubbliche vivono un momento di difficoltà dovuto alla mancanza di un ricambio generazionale, della classe dirigente e del comparto. Per troppo tempo è pre - valso il blocco delle assunzioni e fino a poco tempo fa, nessun turn over era consentito alle amministrazioni.

La media anagrafica dei dipendenti pubblici in servizio, oggi si avvicina ai 60 anni e tale situazione accomuna molte amministrazioni pubbliche, compresa l’IACP di Siracusa. Pertanto, è facile registrare una sofferenza a carico dei procedimenti e tanto più qualora questi prevedano una gestione strutturata mediante l’uso dell’informatica e l’introduzione di innovazioni digitali.

Subito dopo il mio insediamento, presa immediata consapevolezza del problema, e di quanto questo incida negativamente sull’efficienza, sull’efficacia e perché no, anche sull’economicità dell’azione amministrativa ,previo confronto con il personale e con le rappresentanze sindacali dei dipendenti, ho dato immediata attuazione all’iter di adeguamento e ricostituzione della pianta organica, adottando tutti gli atti gestione propedeutici all’attivazione delle procedure concorsuali, quali: Piano triennale dei fabbisogni, Dotazione organica, Regolamento per l’accesso agli impieghi, etc.

Lo scorso mese di marzo sono stati indetti una serie di concorsi pubblici, di prossima definizione, che prevedono l’assunzione di: 1 dirigente Amministrativo-contabile; 2 Funzionari Amministrativo-contabile; 3 Istruttori Amministrativo-contabile, e 1 di Istruttore tecnico.

Il suddetto personale, che verrà assunto a seguito di un’apposita selezione curata da un’apposita commissione di esperti, in relazione al profilo da selezionare, nonché, di un esperto in informatica e un esperto in lingua inglese, certamente contribuirà alla ricostituzione dell’organico, assicurando un numero di dipendenti adeguato, ma apporterà nuova linfa e nuove competenze, anche sotto l’aspetto informatico, a cui certamente risultano più congeniali alle nuove generazioni.

Recentemente, sempre nell’ottica di perseguire un miglioramento della performance complessiva dell’Ente, convinti che in futuro l’efficientamento e la razionalizzazione del processo amministrativo passi in gran parte dal processo di digitalizzazione della P.A., l’Istituto ha presentato un progetto dal titolo “Cittadini Connessi” a valere sul bando nazionale Servizio Civile Universale 2024, in rapporto di convenzione con l’Associazione ATOS. Oggi l’IACP di Siracusa si è accreditata come ente per lo svolgimento delle attività SCD ed ha ottenuto il finanziamento delle attività del progetto per n. 4 giovani con competenze necessarie a corrispondere al progetto di digitalizzazione di che trattasi. In conclusione, senza il timore di essere smentito, posso affermare che l’I.A.C.P. di Siracusa sia tra i pochi enti gestori di edilizia residenziale pubblica in Italia ad aver avviato un percorso del genere, ovvero consentire a dei giovani di fare esperienza formativa presso un ente pubblico e all’ente di beneficiare dell’apporto di conoscenze informatiche esterne qualificate..

This article is from: