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LUNEDÌ — 16 MAGGIO 2022 – ECONOMIA E LAVORO
Sostenibilità & innovazione
INVESTIMENTI
Edison dà vita a Edison Next per seguire la transizione ecologica delle imprese. Il piano prevede investimenti green per 2,5 miliardi al 2030 in Italia e Spagna
NUMERI SOTTO LA LENTE Su 1.915 casi analizzati, il 64,2% del totale delle imprese considerate, ovvero 1.230 aziende, non presenta il Bilancio di Sostenibilità
Indagine di ConsumerLab: grandi gruppi e Pmi in ritardo sul fronte della sostenibilità Pochi i bilanci pubblicati, crescono i fenomenti di greenwashing. E si muovono i tribunali di Francesco Delzio
Imprese nella trappola green Molte parole, pochi fatti SULLA SOSTENIBILITÀ in Italia c’è molta comunicazione da parte delle imprese, ma pochi fatti. È questa in estrema sintesi la denuncia contenuta nel rapporto di ConsumerLab, presentato di recente a Roma nell’ambito della seconda edizione del Congresso nazionale ««Future Respect - Imprese sostenibili, pratiche a confronto»». Il lavoro di analisi realizzato dagli esperti di ConsumerLab è stato particolarmente ampio e approfondito: hanno scandagliato i bilanci delle 1.915 principali imprese individuate da Mediobanca per capire quale sia il reale coinvolgimento delle grandi aziende sul tema delle politiche sostenibili. Ne sono emersi numeri sconfortanti: il 64,2% del totale delle imprese considerate, ovvero 1.230 aziende, non presentano il Bilancio di Sostenibilità e solo il 52,8% riserva una sezione del proprio sito Internet alla Sostenibilità. Esaminando settore per settore, si scopre che particolarmente negativa è oggi la performance delle 76 principali imprese assicuratrici: il 72,4% non presenta un Bilancio di Sostenibilità, il 54% non riserva alcuna sezione alla Sostenibilità. Ma la maglia nera in tema di sostenibilità, secondo la ricerca di ConsumerLab, spetta al settore della cosmetica e del benessere: su 100 Imprese solo 14 pubblicano i Bilanci di Sostenibilità. Eppure si tratta, paradossalmente, di uno dei comparti che comunica utilizzando più messaggi di sostenibilità. Se colpisce e stupisce – in negativo – la disattenzione delle grandi e delle medie imprese verso pratiche concrete di sostenibilità, sorprende meno la situazione delle piccole imprese: secondo il
Rapporto di ConsmerLab, meno del 9% delle Pmi italiane può oggi essere considerata impegnata nella trasformazione sostenibile, neanche il 3% redige un bilancio di sostenibilità e il 6% tratta obiettivi di sviluppo sostenibile senza poter documentare i risultati raggiunti e gli impatti realizzati. «Sul versante della sostenibilità c’è molto da fare e questo ritardo potrebbe essere un ostacolo per la corretta attuazione del Pnrr – sottolinea Francesco Tamburella, coordinatore di ConsumerLab – la cultura della sostenibilità è la risorsa strategica necessaria per superare la crisi sistemica delle strutture che organizzano la nostra vita e delle motivazioni con cui la conduciamo. Il nostro impegno è proprio quello di far conoscere alle imprese le reali opportunità dei diversi programmi e creare le condizioni per sfruttare al meglio queste opportunità. In tale direzione abbiamo deciso di coinvolgere anche le Associazioni dei Consumatori, sentinelle della comunicazione corretta e della trasparenza dei comportamenti». La recente attenzione dimostrata dai Tribunali civili per i fenomeni di greenwashing complica ulteriormente questo quadro, rischiando di costruire per molte imprese una vera e propria «trappola della sostenibilità». Ma la sostenibilità è un trend di crescita di lungo periodo, non semplicemente un fenomeno di marketing: è necessario e urgente, dunque, riallineare dichiarazioni e azioni sostenibili. Uscendo dalla trappola, entrando (davvero) in un nuovo modello di sviluppo. fdelzio@luiss.it @FFDelzio © RIPRODUZIONE RISERVATA
9% Secondo il Rapporto di ConsmerLab, meno del 9% delle PMI italiane può oggi essere considerata impegnata nella trasformazione sostenibile, neanche il 3% redige un bilancio di sostenibilità e il 6% tratta obiettivi di sviluppo sostenibile senza poter documentare i risultati raggiunti e gli impatti realizzati. I ritardi sulla sostenibilità potrebbero essere un ostacolo per la realizzazione del Pnrr
L’INIZIATIVA
Le buone pratiche? Seguono la scia delle Comete Civiche FINO AL 18 GIUGNO Prioritalia e Quinto Ampliamento selezionano le ‘Comete Civiche’, buone pratiche di civismo in ambito ambientale, sociale e culturale che si distinguono per i benefici che apportano alle comunità, esempi da raccogliere, studiare, promuovere e far replicare. Questo l’obiettivo di ‘Comete Civiche – Look up’, il progetto nato in occasione del quinto anno di vita di Prioritalia (la Fondazione di Cida e Manageritalia) in collaborazione con l’associazione Il Quinto Ampliamento, incentrato su una call for practices che si rivolge a imprese, imprese sociali, B-Corp ed enti del terzo settore. «Con questo progetto intendiamo valorizzare il civismo quale principio guida – afferma Marcella Mallen (nella foto in basso), presidente Prioritalia – da cui scaturisce la possibilità di rilanciare la transizione verso modelli di sviluppo più equi, sostenibili e inclusivi. Partendo dall’esperienza di Prioritalia e del Quinto Ampliamento ci muoviamo nell’ottica della restituzione, per chiamare l’attenzione su esperienze capaci di lasciare il segno, affermando il bene comune in maniera pragmatica, seguendo l’approccio integrato previsto dagli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite». Le candidature possono essere inviate fino al 18 giugno attraverso il form presente sul sito di Prioritalia https://bit.ly/candidaturacometeciviche. Le ‘Comete Civiche’ saranno mappate e suddivise in tre distinte aree di impatto – ambientale, sociale e culturale – da un Comitato Scientifico formato dai rappresentanti delle organizzazioni partner del progetto: ASviS, Cida, Fondazione Unipolis, Forum Terzo Settore, Legambiente, Manageritalia, Master Maris – Università Tor Vergata, Network Italiano Società Benefit, Osservatorio Socialis. L’iniziativa si concluderà a settembre 2022 con un evento finale di valorizzazione e disseminazione delle ‘Comete Civiche’ in cui i candidati selezionati saranno invitati a presentare le proprie esperienze, che verranno valorizzate presso l’opinione pubblica. © RIPRODUZIONE RISERVATA