Napoli illustrated ottobre 2014

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Direttore responsabile Flavia Colli Franzone

www.fashionillustrated.eu

PRODUZIONE

Made in Naples

Tessuti

TRA QUALITÀ E PERFORMANCE Focus sull'eccellenza della sartoria italiana al maschile. Pag. X

Issue #29 - Ottobre 2014

Food

I SIMBOLI A TAVOLA

La pizza, i dolci e il caffè: le specialità partenopee famose nel mondo. Pag. XVI

Hotellerie

BENVENUTI A NAPOLI

Viaggio a cinque stelle tra i migliori hotel della città. Pag. XVIII

MODA&CINEMA

OMAGGIO A NAPOLI Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Milano

E. Marinella

A tu per tu con le eccellenze napoletane dell’abbigliamento, dai grandi nomi alle botteghe artigiane. Un viaggio “su misura” per capire il valore aggiunto del “fatto a Napoli”, indagando sulle modalità con cui queste realtà si sono reinventate negli anni e su come garantiscono la continuità nel tempo della loro manodopera. Il quid pluris delle realtà produttive napoletane è rappresentato dalla storia e dalla cultura, secondo Giuseppe Attolini. Napoli, come la Spagna e l’Inghilterra, ha vissuto la monarchia e la presenza di una Famiglia Reale ha favorito la diffusione di mestieri artigiani, attività fiorenti, se si considera che i clienti erano re o esponenti della nobiltà. Si parlerà delle eccellenze partenopee che passano attraverso il valore aggiunto del made in Napoli, che risiede in una manodopera specializzata e artigiana, come quella di aziende quali Kiton, Cesare Attolini, Rubinacci, E. Marinella e Isaia. Pag. VI

GIOIELLI

Splende l'oro rosso

Aucella

Già dal 1400 la cittadina di Torre del Greco, nel golfo di Napoli, si è dedicata alla pesca del corallo, tanto che gli stessi pescatori torresi si spingevano con le loro barche – chiamate “coralline” - addirittura fino a quasi le coste africane dove è reperibile un corallo rosso chiaro e molto compatto. Ora le cose sono cambiate, ma il distretto di Napoli resta al centro del mercato del corallo. Un distretto che ha accresciuto il potenziale produttivo in termini di imprese (500 unità circa) e di addetti, il cui numero è salito a 2.200, quasi 4.000 contando l’indotto. Pag. XIV

Sofia Loren nel cortometraggio Voce Umana di Edoardo Ponti, presentato al Festival di Cannes 2014

La città partenopea fa da sfondo alla sublime interpretazione di Sofia Loren nel cortometraggio Voce Umana diretto dal figlio Edoardo Ponti. “Non sono italiana, sono napoletana! È un'altra cosa!” ha detto una volta Sofia Loren in una intervista alla giornalista americana Barbara Walters. Nata a Roma, l’attrice ha però trascorso l’infanzia a Pozzuoli, che ha lasciato in lei un segno profondo. Napoli e la cultura napoletana saranno dunque presenti costantemente nella vita e nella carriera della Loren, che in molti film recita in napoletano. Come nel cortometraggio Voce Umana, presentato alla scorsa edizione del Fe-

stival del Cinema di Cannes, diretto dal figlio Edoardo Ponti e prodotto da Massimiliano Di Lodovico e Rai Cinema. Tratto dalla pièce teatrale di Jean Cocteau del 1930, racconta la storia di Angela, una donna non più giovane che, sullo sfondo della Napoli degli anni Cinquanta, vive un alternarsi di stati emotivi durante l'ultima conversazione telefonica con l'uomo che ama, di cui non si sente mai la voce. Dunque lo spettatore può ascoltare soltanto l’interprete femminile,

e tramite lei – la modulazione della voce, gli sguardi, la gestualità, le parole, la mimica – riesce ad avere un quadro della situazione. La Loren supera se stessa in bravura in questo monologo per l'intensità della recitazione e la sua performance non è certo seconda a quella di Anna Magnani nell' episodio “Una voce umana” del film Amore di Roberto Rossellini del 1948. L'interpretazione della Loren a Cannes è stata accolta con una standing ovation degna di una attrice della sua fama.


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