PetB2B - Maggio 2021

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ATTUALITÀ

C’è sempre più Tv nella comunicazione del settore Sulla spinta dei buoni risultati in termini di vendite e della crescita del mercato, si sta assistendo a una mini invasione di spot sulle reti televisive da parte di molti brand dell’industria del pet care. Per qualcuno si tratta di attività già rodate, altri invece sono all’esordio sul piccolo schermo. Per tutti si tratta di investimenti che vanno a completare la strategia di comunicazione. di Antonia Lanari

La crescita del settore pet care, e ancora

di più l’ampliamento del pubblico a cui si rivolge questo settore, hanno spinto molti player a ripensare alla strategia di marketing e comunicazione e a provare un nuovo media. Se da tempo i grandi brand utilizzano con disinvoltura tutti i canali marketing a disposizione per veicolare i propri prodotti verso il grande pubblico, ultimamente invece è aumentato anche il numero delle aziende del settore che hanno scelto di ampliare la rosa dei canali, aggiungendo per la prima volta quello della televisione, da sempre riconosciuto come il mezzo di comunicazione più efficace per raggiungere un vasto pubblico. Così negli ultimi mesi sono stati davvero tanti i brand che hanno avuto l’onore di trasmettere i propri spot televisivi sui canali nazionali. Qualche nome? Monge, Morando, Agras, MSD, Frontline, Trainer, Vitakraft, Prolife, Ceva, Croci, Gheda… e potremmo andare avanti ancora.

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E all’elenco vanno aggiunte anche le catene come Arcaplanet e Isola dei Tesori. Per alcune aziende come Morando e Monge (e per tanti brand del gruppo Mars), si tratta di una frequentazione già rodata da tempo. E bisogna anche considerare che siamo abituati a vedere in Tv da tantissimi anni i brand delle multinazionali destinati alla grande distribuzione. Ma un così intenso affollamento di marchi presenti nei pet shop specializzati, è davvero una novità. UN CANALE IDEALE / A conferma dell’importanza che riveste il canale tv, da un’indagine IRI risulta che la televisione costituisce la fonte informativa per l’acquisto di alimenti e supplementi alimentari/snack per il 18% dei proprietari di cani e il 20% dei proprietari di gatti. Per la scelta degli accessori la pubblicità nei negozi continua a rivestire un ruolo molto importante, anche se la televisione risulta essere la fonte di informazione per il 24%

dei proprietari di gatti e il 19% di quelli di cani. Un altro dato interessante riguarda gli effetti della pandemia sul mercato pubblicitario che si sono riverberati anche sui prezzi degli spazi dei mezzi tradizionali, come la televisione, rispetto alle performance del 2019, con un calo pari al 6,6% anno su anno (le stime sono state realizzate attraverso le elaborazioni UNA - Aziende della Comunicazione Unite, sulla base dei dati Nielsen AQX e prendono in esame il periodo gennaio–dicembre 2020). Dai dati emerge in maniera uniforme, su tutti i mezzi, l’impatto delle ondate pandemiche, decisamente più massiccio nella prima parte dell’anno rispetto al periodo ottobre-dicembre 2020. Possiamo solo ipotizzare quanto il calo dei prezzi degli spazi televisivi possa aver influito sulle decisioni di brand poco avvezzi a presentarsi ai consumatori attraverso il formato dello spot tv. Commenta Chiara Cigardi, customer value manager di MSD Animal Health Srl:


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