Strada, solitudine, sabbia. Tre parole accomunate dalla medesima lettera
iniziale riassumono un viaggio in auto attraverso la Namibia e danno un
senso all’inquietante dilatarsi, fuori dal finestrino, di quel senso di vuoto e di
smarrimento che gli infiniti panorami di deserto e desolazione tracciano in
uno scenario da western all’africana, senza indiani né cowboy.!Lingue
rettilinee che tagliano in due un mondo di disperata solitudine: Marte a
sinistra della carreggiata e Luna a destra. Deserti vecchi come il tempo,
praterie ingiallite e arse dal sole, gole di roccia rossastra, a rompere infiniti
altipiani, scavate da acque che non vedremo mai nel nostro viaggio, dune di
sabbia imponenti quasi come montagne a guardarci immobili nella loro
elegante e ondulante sontuosità, sembrano conoscere questo mondo da
sempre.