la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
23 2 012
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 23 dal 25 giugno al 1 luglio 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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VIOLARE LA RIFORMA È ILLECITO DISCIPLINARE
GLI ESAMI NON FINISCONO MAI
CANONE RAI COME RISPONDERE?
I MINISTRI UE DECIDONO SUL BENESSERE ANIMALE
VIII GIORNATA DEI TECNICI VETERINARI
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I GIUDIZI PRIMA DEI FATTI
BREVI TERREMOTO L'emergenza richiede di non differire oltre gli aiuti. L'Associazione ha invitato a segnalare danni e disagi subiti entro il 30 giugno. Alla scadenza procederà alla devoluzione delle somme raccolte: 14.634 euro, di cui 5.000 euro stanziati da Scivac e 5.000 euro da ANMVI.
ZOO DI NAPOLI Interrogazione dell'On. Mancuso sulle condizioni "fallimentari" degli animali. Lo zoo presenta domanda per la licenza. La richiesta al Ministero della Salute è di "adoperarsi perché non vengano messi in vendita i beni dello Stato, e cioè gli animali dello zoo”.
OVAIOLE La Commissione europea ha inviato un parere motivato a dieci Stati membri, fra cui l'Italia, che non hanno attuato correttamente la direttiva 1999/74/CE. Rischio di deferimento alla Corte UE.
WEST NILE Persistenza ed estensione della circolazione virale in alcune Regioni in precedenza non interessate dal fenomeno: Sardegna e Friuli. Lo rileva il Centro Nazionale Sangue dell'ISS, che ha diffuso le indicazioni per la stagione estivo-autunnale del 2012.
EFSA L'Agenzia europea rinnova il comitato scientifico e otto gruppi di esperti. Ancora molti, ma di meno (una quindicina), gli italiani. La composizione è stata ridefinita dopo il bando del 2011 finalizzato alla ricerca di nuovi esperti scientifici "indipendenti". Le sedute inaugurali si svolgeranno in luglio.
ACCESSO
L’Università è sempre la stessa Le ex Facoltà non rinunciano ai numeri e continuano a preferire la quantità alla qualità A PAGINA 3
Non ci risulta che il Veterinario della Asl di Reggio Calabria sia rimasto “indifferente” alla sorte del cane morto venerdì 16 giugno in un barile di catrame, come purtroppo asserito acriticamente anche da rappresentanti istituzionali. E non ci risulta che si sia limitato a controllare se avesse il microchip e l’abbia lasciato morire. Sulla pagina ANMVI di Facebook è stato pubblicato il verbale redatto dal dirigente veterinario intervenuto sul luogo dei fatti, poco dopo essere stato diffuso dagli stessi vertici della ASP. @nmvi Oggi ha anche pubblicato il comunicato del Presidente dell'Ordine dei Veterinari di Reggio Calabria. In questi documenti si spiega che quella del Veterinario è stata l’unica presenza delle istituzioni, che ha cercato di fare tutto il possibile per liberare l'animale senza ritardi, ma senza mezzi di fronte ad una situazione comunque fatalmente decisa. “Giunto sul posto, in presenza di cinque persone del luogo, constatavo che un cane di razza meticcia, mantello fulvo era quasi completamente immerso in un fusto ricolmo di catrame da cui restava libera solamente la testa e parte del torace. L'animale, già in deficit respiratorio, appariva in grave stato di prostrazione e
quasi del tutto privo di risposta neurologica. E poi: (…) rendendosi necessari dei mezzi diversi in virtù della succitata solidificazione del catrame, tentavo di rivolgermi telefonicamente (e dal mio personale telefono cellulare) ai Vigili del Fuoco. Questa chiamata è stata inopinatamente rifiutata, senza darmi possibilità alcuna di esporre l'emergenza in corso”. Quanto al microchip, da Pubblico Ufficiale, il Veterinario ha fatto quello che la norma prevede: controllare se l'animale era iscritto all'anagrafe, tramite l'individuazione del microchip, per risalire ad un eventuale proprietario e permettere agli inquirenti di mettersi sulle tracce dei responsabili. I fatti non sono per niente chiari (il cane è caduto saltando un recinto o c’è di mezzo una vendetta?) e se sono state aperte delle inchieste vuol dire che nessuno è autorizzato ad arrivare a sentenza prima delle autorità. Chi lancia pubbliche accuse si assuma la responsabilità di falsità e calunnia e la stampa abbandoni una deriva giustizialista, troppo incline ad affidarsi a sentimentalismi impulsivi, che portano a non verificare più le fonti e ad anteporre i giudizi ai fatti. E anche le istituzioni siano più prudenti nelle loro dichiarazioni.
2011: 1.194 LAUREATI, 67% DONNE. ASSI I Veterinari Incaricati ex Unire temono ripercussioni sull'occupazione e sulla sorte di migliaia di cavalli. Una nota stampa del Coordinamento dei Veterinari Assi ex-Unire si richiama ai provvedimenti governativi che includono la soppressione dell'ASSI e si rivolgono al Ministro competente per avere chiarimenti.
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e
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www.anmvioggi.it
NEL 2011 SI SONO LAUREATI IN MEDICINA VETERINARIA 1.194 STUDENTI, 1.194 LAUREATI CHE NEL GIRO DI POCHI MESI SONO DIVENTATI, o diventeranno, superato l’esame di Stato ed iscrivendosi agli Ordini, a tutti gli effetti Medici Veterinari. Tutti gli sforzi fatti in questi ultimi anni dalla FNOVI e dall’ANMVI per contenere questo numero intervenendo su quello programmato delle iscrizioni (già ridotto da 1460 a meno di mille) daranno un beneficio certamente nei prossimi anni, ma per il momento il numero dei laureati continua ad essere spropositato essendo studenti che si sono inscritti all’Università circa 7/8 anni fa e ci sono ancora molti fuori corso che arriveranno comunque alla laurea in tempi non prevedibili. Alma Laurea evidenzia alcune caratteristiche di questi laureati che sono particolarmente interessanti per una possibile analisi dello sviluppo occupazionale. Il 67% sono donne, residenti in città, provenienti principalmente dal liceo scientifico e la loro scelta della facoltà di medicina veterinaria deriva soprattutto da ragioni culturali (sensibilità animalista) e non da obiettivi professionali. L’85% dei laureati non ha esperienze di studio all’estero e la lingua inglese è padroneggiata soprattutto nello scritto solo dal 50%. Il 70% ha svolto durante il corso di laurea attività retribuite sia pure stagionali o occasionali. Le nuove tecnologie informatiche sono ampiamente utilizzate principalmente per la navigazione in internet. L’aspirazione di tutti è un lavoro a tempo pieno ed indeterminato nella provincia di residenza. Un’aspirazione che molti Medici Veterinari hanno ma che per la maggior parte di loro resta purtroppo un’illusione senza speranza. 1.194 nuovi Medici Veterinari in un anno sono veramente tanti, decisamente troppi!
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