Professione Veterinaria 19-2010:ok
25-05-2010
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
19 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 19 dal 24 al 30 maggio 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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UNA TASK FORCE DI VETERINARI
LA RADIOLOGIA CONQUISTA LE MARCHE
EX MANGIMI MEDICATI
IL MALTRATTAMENTO ETOLOGICO
SVILUPPO DELL’ANCA NEL BULLDOG INGLESE
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BREVI
PREPARARSI ALLA CRISI
FDA La Food and Drug Administration ha elaborato una lista di proposte per la trasparenza delle sue attività. Fra le idee da portare avanti, secondo la Fda, c'è quella di rendere pubblici tutti i dettagli sulle motivazioni per cui un farmaco non viene approvato, o quelli sulle ispezioni nei siti produttivi delle varie aziende: più informazioni sugli eventi avversi da farmaci, come anche sulle richieste di autorizzazione negate o ritirate dalle industrie farmaceutiche.
RABBIA È possibile che non vi sia alcuno sconfinamento, ma le autorità elvetiche si dicono preoccupate e si tengono in stretto contatto con le omologhe italiane. Se la rabbia dovesse avvicinarsi alle frontiere svizzere, la Confederazione esaminerà l'opportunità di spandere esche per volpi nelle zone di confine con l'Italia.
ELENCHI Il Ministero della Salute ha diffuso una nota sulla gestione degli elenchi delle Strutture veterinarie e zootecniche, previsti dalla Decisione CE 2009/712. La Commissione è particolarmente attenta alla corretta elaborazione, perché questi elenchi sono lo strumento di diffusione delle informazioni sugli operatori comunitari in campo zootecnico.
RANDAGISMO Sono ripresi i lavori parlamentari per riformare la Legge 281. L'iter era stato interrotto il 13 ottobre 2009 in attesa dell'annunciato disegno di legge del Governo. L'On Mancuso: dopo sette mesi, senza alcun Ddl presentato dall'Esecutivo, la Commissione Affari Sociali ha deciso di riprendere l'esame.
PATENTINO Il Sottosegretario Francesca Martini ha accolto la proposta della Fnovi di accreditare i medici veterinari all'attivazione dei corsi educativi al rapporto uomo-cane direttamente ai loro clienti. I veterinari abilitati alle docenze potranno quindi svolgere direttamente ai proprietari la formazione prevista dall’Ordinanza Martini sulla tutela dell’incolumità pubblica.
laPROFESSIONE VETERINARIA
www.anmvioggi.it
TRAINING ANMVI MINSAL
Allerta senza allarme Simulata un’allerta alimentare in collegamento web con l’Unità di Crisi del Ministero della Salute A PAGINA 3
Le crisi alimentari degli ultimi anni e le pesantissime conseguenze sanitarie ed economiche che hanno comportato a livello nazionale e internazionale, hanno evidenziato sempre più la necessità di avere, in caso di incidente alimentare, una preparazione efficiente, una gestione efficace e un coordinamento chiaro tra tutte le Autorità coinvolte, dal livello centrale fino al locale. È sulla base di tali premesse quindi che si è realizzato il Training dal 12 al 14 maggio a Cremona, nella suggestiva cornice di Palazzo Trecchi, nato dalla collaborazione tra la Direzione Generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione del Ministero della Salute e ANMVI International. Gli obiettivi principali del corso erano quelli di approfondire, attraverso una simulazione di emergenza, alcuni aspetti prioritari nella gestione delle crisi: familiarizzare con i concetti di emergenza, testare le capacità di organizzazione, i processi logico-decisionali, oltre alle capacità di relazione con organismi scientifici e stampa, in un crescendo di pressione mediatica. I risultati di questa esercitazione sono stati incoraggianti, hanno dimostrato l’elevata competenza e la capacità di collaborazione tra il personale che lavora a diversi livelli: ASL, Servizi Regionali,
IZS, ARPA e Ministero della salute. Come auspicato durante l’ultima giornata, il corso potrebbe avere cadenza annuale. Ritengo ora prioritario proseguire almeno lungo due direttrici. Innanzitutto, il test dovrà essere ripetuto con i punti di contatto regionali e locali per le emergenze, per verificare sul campo l’efficienza dei processi decisionali e delle dotazioni tecnologiche. In secondo luogo, ma non meno importante, il ruolo dell’industria alimentare. I professionisti dell’autocontrollo aziendale sono un pilastro della sicurezza alimentare. È per questo motivo che intendo, con la preziosa collaborazione di Federalimentare e del suo Presidente, Gian Domenico Auricchio, lanciare un programma di formazione, su questo modello, per i responsabili dell’autocontrollo aziendale. Inoltre, potrebbe essere interessante anche lavorare sulla capacità di comunicazione dei gestori del rischio. La scarsa trasparenza o, viceversa, l’apprensione generata dall’eccesso di notizie può trasformarsi in un fattore scatenante la crisi. In conclusione, come si usa dire in questi casi, ciò che occorre fare è “think the unthinkable”. Silvio Borrello, Direttore Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione, Ministero della Salute
TREMONTI IMPARA DA VISCO E BERSANI VI RICORDATE QUANDO VISCO E BERSANI VOLEVANO INTRODURRE LA TRACCIABILITÀ DI TUTTI I PAGAMENTI? Per la prima volta il mondo professionale decise di manifestare a Roma. L’ANMVI in quell’occasione era presente con un gruppo di Medici Veterinari in rappresentanza della categoria. L’idea di Visco era quella di proibire il contante oltre i 100 euro, anche per i servizi professionali, per poter controllare tutte le movimentazioni. Quando incontrando Bersani gli abbiamo chiesto se a suo parere era pensabile che un veterinario, o semplicemente un qualsiasi professionista, rifiutasse il contante a pagamento di una sua prestazione professionale, dicendo al cliente di andare in banca a fare un bonifico, il Ministro, in effetti, ci ha guardati poco convinto. In quell’occasione abbiamo vinto una battaglia a favore della professione e soprattutto contro la demagogia di una politica che non vive la realtà delle cose. L’attuale Ministro Tremonti allora era un duro oppositore di queste proposte puramente punitive per tutto il mondo professionale e ci meraviglia molto leggere in questi giorni che anche lui vorrebbe ora percorrere la strada della tracciabilità dei pagamenti. Certamente gli ultimi scandali che hanno colpito numerosi esponenti politici potrebbero essere una valida motivazione per prevedere controlli più rigidi sulle transazioni finanziarie, ma questo non giustifica un sistema di “polizia tributaria” per il lavoro del mondo professionale che in fondo, fra Studi di settore e Redditometro, ci sembra sia già piuttosto sorvegliato a vista partendo dalla solita convinzione che i professionisti siano tutti “ evasori”. Tremonti, fermiamoci almeno alla media europea dei 7000 euro.
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