Professione Veterinaria 18-2012ok:ok
23-05-2012
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
18 2 012
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 9, numero 18 dal 21 al 27 maggio 2012
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona
IL ROTTWEILER MORDE L’OSPITE SUL DIVANO
FLUTD ED ELIMINAZIONE INAPPROPRIATA
COMMISSIONE PET THERAPY IN PIEMONTE
ONLINE LE STRUTTURE VETERINARIE
RAPPORTO ASSALCO ZOOMARK 2012
A PAGINA 10
A PAGINA 16
A PAGINA 24
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A PAGINA 36
PRIMO INCONTRO UFFICIALE
BREVI INTIMIDAZIONE Una busta contenente una polvere bianca, rivelatasi innocua alle prime analisi, è stata recapitata all'ANMVI. Gli inquirenti seguono la pista dell’estremismo animalista. Immediate e numerose le attestazioni di solidarietà e di condanna del gesto.
SOGNI La professione di medico veterinario è al terzo posto nei desideri di bambine e bambini fra gli 8 e i 13 anni. Lo rendono noto la fondazione PInAc e l'associazione amici dell'università Cattolica di Milano, sulla base di 1587 disegni ricevuti da tutto il territorio nazionale.
ACCESSO Fissata al 10 settembre la prova per l’accesso al corso di laurea in medicina veterinaria a.a. 20122013. In arrivo il decreto con le modalità e i contenuti del test di ammissione.
FABBISOGNO Il fabbisogno espresso dalle Regioni per il prossimo anno accademico è di 661 medici veterinari. Sui numeri dovrà essere sancito l'Accordo in Conferenza Stato-Regioni.
LAZIO La Giunta del Lazio ha deliberato 790mila euro a favore dell'Istituto Zooprofilattico delle Regioni Lazio e Toscana per il finanziamento delle attività e dei centri di eccellenza regionali istituiti presso il medesimo istituto.
SARDEGNA Non è più ricoverata la bambina di quattordici mesi a cui è stata diagnosticata la leishmaniosi umana. Dopo la terapia è stata dimessa dall’ospedale di Sassari. L’ultimo caso registrato nell’Isola risale a tre anni fa.
www.anmvioggi.it
INDAGINE 2012
Identikit del titolare di struttura Titolare di ambulatorio, uomo, solo, cinquantenne e senza collaboratori. A PAGINA 3
La titolarità di ruolo della professione veterinaria ai tavoli ministeriali è stato il tema di fondo dell’incontro fra il Sottosegretario Adelfio Elio Cardinale e l’ANMVI. Il 17 maggio, in Lungo Tevere Ripa, l’Associazione era rappresentata dal Presidente dell'ANMVI, Marco Melosi, e dal delegato dell'Associazione ai Rapporti istituzionali, Carlo Scotti. Per la Fnovi ha partecipato il Tesoriere Antonio Limone. Cardinale si è mostrato particolarmente attento alle proposte avanzate dall'ANMVI con particolare riguardo alla medicina veterinaria di base (Leavet), per la quale ha chiesto un nuovo incontro di approfondimento. L'integrazione pubblico-privato si dovrà perfezionare tanto nel settore zootecnico ("veterinario di fiducia") che nel campo degli animali da compagnia (medicina veterinaria di base). Durante i colloqui, l'ANMVI ha esposto al rappresentante del Ministero della Salute la propria posizione in materia di animali utilizzati a fini scientifici. Il Sottosegretario Cardinale ha mostrato piena comprensione delle ragioni dell'ANMVI che, auspicando il raggiungimento dell'obiettivo finale della completa sostituzione dell'animale con metodi alternativi, ha ribadito come il ruolo del medico veterinario sia quello di garante della
protezione e del benessere dell’animale utilizzato a fini scientifici, con precisi compiti e responsabilità derivanti da questo stesso ruolo. Sul tavolo anche la fiscalità gravante sulla spesa veterinaria privata. Benché di stretta competenza del Dicastero delle Finanze, ANMVI ha fatto presente come solo dal Ministero della Salute possa giungere una valutazione pienamente consapevole degli effetti sulla fiscalità generale e sulla prevenzione veterinaria dell'aumento delle aliquote IVA e della decurtazione della detraibilità delle spese veterinarie. Anche la presenza del cavallo e delle spese veterinarie nel redditometro rappresenta un "equivoco fiscale", facendo rientrare fra gli indicatori di reddito indici e spese che non dovrebbero concorrere alla presunzione di maggior reddito. Infine, come già rappresentato in altre comunicazioni, ANMVI ha ricordato come sia indispensabile il coinvolgimento della professione veterinaria ai tavoli ministeriali e manifestato preoccupazione per una debolezza di ruolo del medico veterinario, non di rado sopravanzato da professionalità e settori privi di formazione, abilitazione e competenza. Cardinale ha garantito il coinvolgimento nelle attività ministeriali direttamente connesse alla sua delega.
PIÙ PER I CANI CHE PER GLI UMANI PERCHÉ SIAMO COSÌ RESTII A FARE UNA DONAZIONE PER AIUTARE UN BAMBINO CHE MUORE DI FAME MENTRE I NEGOZI DI GADGET PER GLI ANIMALI DOMESTICI FANNO AFFARI D’ORO? Questa domanda posta tempo fa da Monica Ricci Sargentini sul blog del Corriere della Sera non è certo nuova e deriva dall’appello fatto dall’Alta Commissaria per i Diritti Umani dell’ONU, Navi Pillay, che lamentando i pochi fondi disponibili evidenziava come: “La cifra che gli europei hanno speso per i loro animali domestici soltanto nel 2010 (56,8 miliardi di euro) basterebbe a finanziare l’intero sistema dei diritti umani, compreso il mio ufficio, per almeno 250 anni”. La domanda diretta, chiara ed esplicita posta dalla Sargentini, come abbiamo detto, non è una novità e spesso viene riproposta da esponenti della Chiesa Cattolica, da politici, da giornalisti o intellettuali che la rilanciano in Internet scatenando ampie discussioni che spesso finiscono in insulti, soprattutto da parte delle frange più radicali dei diversi movimenti. Non vogliamo entrare direttamente in questo confronto rispondendo ad una domanda che per ruolo e competenze potrebbe trovarci in difficoltà, ma riteniamo che la stessa analisi presentata dalla Pillay non sia posta nel modo corretto mettendo in alternativa i diritti umani a quelli degli animali domestici che da anni ormai nella cultura europea fanno parte della famiglia a tutti gli effetti. Un mondo civile, come riteniamo di essere, dovrebbe essere in grado di garantire i diritti degli uni e degli altri andando caso mai a ridurre altre spese del tutto inutili, voluttuarie o superflue senza incidere su quelle che possono garantire la salute ed il benessere degli animali. E questo anche in tempi di crisi.
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