Diario Pontino settimanale 29 luglio

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Rotocalco di informazione telematica Lunedì 29 Luglio 2019

AUT AUT DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SE LA SEP NON FUNZIONA CHIUDETELA

“Una 127 non potrà mai diventare una euro 6 però può funzionare; se la Sep funziona non sarà perfetta ma non darà fastidio a nessuno. Se però questo stabilimento non funziona, mi auguro che lei lo chiuda”. E’ questo il passaggio più significativo dell’intervento che il presidente della Provincia Carlo Medici ha effettuato durante l’incontro pubblico organizzato il 23 luglio scorso dai comitati cittadini a Fossanova LA POLEMICA

ZANZARE

LA CERIMONIA

LBC dimentica anche i musei

Arriva, in ritardo, la disinfestazione

Non solo il teatro ma anche i musei a Latina, da qualche settimana, sono senza un direttore e caduti nell’immobilismo culturale targato Lbc. Il polo museale pontino ha perso una guida rinomata e professionale, quella di Francesco Tetro

Ventotene ricorda l’affondamento del Santa Lucia

Da oggi e per i prossimi tre giorni tutte le strade del capoluogo e i borghi verranno interessati da questo intervento che appare però tardivo e che quasi sicuramente non sarà risolutivo. Il dettaglio delle vie battute

Sentita celebrazione tra Ponza e l’altra isola dell’arcipelago in ricordo delle cento vittime della nave passeggeri affondata per errore dall’aviazione inglese nel 1943



L’aut aut del presidente della Provincia Medici durante un incontro pubblico

“SE LA SEP NON FUNZIONA, CHIUDETELA”

L’amministrazione giudiziaria: “Stiamo mettendo in atto accorgimenti che ridurranno le puzze” “Una 127 non potrà mai diventare una euro 6 però può funzionare; se la Sep funziona non sarà perfetta come le industrie di ultima generazione ma non darà fastidio a nessuno. Se però questo stabilimento non funziona, mi auguro che lei lo chiuda”. E’ questo il passaggio più significativo dell’intervento che il presidente della Provincia Carlo Medici ha effettuato durante l’incontro pubblico organizzato il 23 luglio scorso dai comitati cittadini a Fossanova e che ha messo di fronte a un pubblico nutrito, e spesso inferocito, l’amministratrice giudiziaria della Sep Carmela Regina Silvestri, l’ingegnere Petrucciani (nominato dalla

stessa Silvestri come ruolo tecnico nella gestione dell’azienda sequestrata) e altri rappresentanti istituzionali locali e regionali. Il presidente della Provincia, forse per anticipare le critiche di immobilismo che sarebbero state mosse di lì a poco dai rappresentanti dei comitati cittadini, ha anche messo le mani avanti sostenendo (cosa in realtà sempre fatta in passato) di aver avuto le mani legate: “Le diffide lasciano il tempo che trovano, le ordinanze di chiusura comunali sono state ritenute irricevibili dal tribunale mentre la Regione Lazio ha sempre autorizzato la produzione”.


Un rimbalzo di responsabilità che ha caratterizzato anche l’intervento dell’amministratrice nominata dalla Procura della Repubblica: “non ho potuto chiudere l’impianto perché avrei creato problemi ai comuni” e che denota l’impasse regionale con l’ente guidato da Nicola Zingaretti visibilmente stretto nella morsa di interessi economici di pochissimi imprenditori che hanno costruito in tutta la provincia mega impianti (spesso sovra dimensionati e che per funzionare e macinare guadagni, oltre che immondizia, quasi auspicano alle emergenze cicliche come quella romana) oppure impianti vetusti come quello della Sep (più volte riconosciuto tale nel corso dell’incontro dagli stessi amministratori chiamati a risanare l’azienda e a gestirla dopo i sigilli apposti dai carabinieri e dagli investigatori della Dda. Un cortocircuito svelato, forse inconsciamente, dallo stesso Medici che ha dichiarato: “Non preoccupatevi per i comuni, se l’impianto non funziona chiudetelo, noi troveremo altre soluzioni, magari alternative, come quella del bio compostaggio e quindi del bio metano”. Impianti che spaventano (ma incontri seri e dettagliati di informazione alla popolazione non ne sono stati praticamente organizzati) e che invece in altre parti d’Europa funzionano benissimo, producono energia, ridu-

cono enormemente l’inquinamento e sviluppano anche un maggior interesse della cittadinanza che effettua una migliore e maggiore raccolta differenziata. Un risultato essenziale per svuotare i mega impianti tbm che trattano l’indifferenziato e che producono un prodotto che poi viene bruciato negli inceneritori (non certo un’evoluzione tecnologica) e anche per superare la logica di impianti, come quelli di compostaggio, che producono nella migliore delle ipotesi un compost che non sarà mai un fertilizzante naturale puro come quello prodotto dalle piccole compostiere di quartiere (se non altro per i materiali che vengono introdotti che spesso comprendono anche i fanghi dei depuratori pubblici e gli scarti di mense e cucine industriali). Nel mezzo rimangono i comitati e i cittadini che ancora una volta, (in questa occasione in faccia a coloro che questa situazione hanno contribuito a crearla grazie alle loro autorizzazioni), hanno gridato la loro rabbia. “Siamo stufi delle chiacchiere – hanno ripetuto più volte nella sala gremita di Fossanova – non vogliamo più sentire puzze ma soprattutto vogliamo che vengano controllati i nostri terreni per capire se inquinamento c’è stato e di che entità”.


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Insanabile la rottura tra l’ex direttore Tetro e l’assessore Di Francia

LBC FA FUORI ANCHE I MUSEI

Ora Latina rischia di uscire dal sistema regionale e perdere altre opportunità

Non solo il teatro ma anche i musei a Latina, da qualche settimana, sono senza guida e caduti nell’immobilismo culturale targato Lbc. Mentre il movimento guidato dal sindaco Damiano Coletta presenzia ad eventi organizzati da altri (che grazie ai bandi comunali hanno ricevuto comunque minime agevolazioni) quasi in sordina il polo museale pontino ha perso una guida rinomata e professionale, quella di Francesco Tetro. Un mandato scaduto il suo, non rinnovato, che vede ora il polo museale sguarnito di una guida. Un polo mai davvero messo in moto e organizzato a dovere, nemmeno sotto la giunta Lbc. Questo a causa prima di tutto di orari improponibili (i siti

sono chiusi nel week-end) e anche di un muro di gomma su cui pare aver sbattuto anche l’ex direttore, peraltro candidato nelle fila di Lbc alle ultime elezioni comunali. Una rottura quella tra lui e la giunta che si è trasformata in un botta e risposta a distanza con l’assessore Di Francia, il quale ha più volte cercato di sminuire il lavoro di Tetro, l’unico in grado di portare le opere del museo Cambellotti di Latina a Roma in una mostra che è risultata essere la più visitata dopo il Colosseo. Risultati non apprezzati dall’assessore Di Francia che infatti, insieme a Sindaco e altri assessori, non ha mai visitato quella mostra. Ma il muro di gomma si sarebbe più volte trasformato anche in indifferenza totale. “Rispetto al museo di Latina – ha spiegato Francesco Tetro a Latina Oggi – cercai io stesso di non sguarnirlo (con due mostre .ndr). Le due mostre ebbero successo poi più nulla e non per volontà del gallerista o per mia scelta. Ci fu perfino una lettera al sindaco da parte di Fabrizio Russo, il gallerista, che ricordava tutto ciò, lettera che non ebbe risposta creandomi non poco imbarazzo”. Ora il capoluogo, che tratta i musei come uffici pubblici, rischia anche di restare fuori dal sistema museale regionale (se non provvederà a nominare un nuovo direttore a breve). Per ora i musei rimangono meri depositi di opere d’arte, sconosciuti ai cittadini come ai turisti e dimenticati anche da chi aveva scelto la cultura come colonna portante della sua campagna elettorale e si è ritrovato ad osannare l’arrivo a Latina di un trapper idolo degli adolescenti.


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Un solo intervento che non sarà risolutivo e arriva in ritardo

Zanzare: il Comune si ricorda della disinfestazione Il calendario completo delle operazioni in tutto il capoluogo

Il mese di luglio è giunto al termine e da più di 60 giorni le zanzare (complici anche le aree verdi poco curate) infestano buona parte della città. L’amministrazione Comunale, anche quest’anno in ritardo, ha deciso di mettere un freno a questo disagio con una disinfestazione pubblica. Un evento spot che non risolverà di certo le cose (non sono previsti ulteriori passaggi) ma che potrebbe comunque far tirare un minimo sospiro di sollievo soprattutto ai residenti nelle zone meno centrali della città. Ecco l’elenco degli interventi: 29 LUGLIO Corso Matteotti, Strada Epitaffio, via Romagnoli, via Piave, via Latina 30 LUGLIO Corso Matteotti, strada Epitaffio, via Diaz, via Medaglie d’Oro, via Cesare Augusto, via don Torello, SR 156 31 LUGLIO Via Emanuele Filiberto, via Romagnoli, via Piave, via Latina, via Duca del Mare, via Volturno, via Garigliano, via Padre sant’Agostino, via del Lido 1 AGOSTO Via Duca del Mare, via Volturno, via Garigliano, via padre Sant’Agostino, via del Lido, via Diaz, via Medaglie d’Oro, via Cesare Augusto, via Don Torello, SR 156 2 AGOSTO Latina Scalo, Borgo Carso, Borgo Podgora, Tor Tre Ponti, Chiesuola, Borgo Piave, Borgo Santa Ma-

ria, Borgo Bainsizza, Borgo Montello, Borgo Faiti, Borgo San Michele, Borgo Isonzo, Latina Mare, Q4-Q5 Durante il trattamento la popolazione è invitata ad adottare le seguenti precauzioni: • Non esporre all’esterno delle abitazioni sostanze alimentari o indumenti • Chiudere porte e finestre • Svuotare i sottovasi delle piante


BALCONI FIORITI PROCLAMATI I VINCITORI Si è conclusa la terza edizione del concorso ideato dal Comune di Fondi La cerimonia di premiazione nella Sala Grande di Palazzo Caetani anonima dalla Commissione, che ha tenuto conto dei seguenti elementi: combinazione dei colori dei fiori, rigogliosa e armoniosa crescita di fiori e piante, originalità dei lavori - creatività, recupero e abbellimento di struttura tipica, composizione con piante stagionali. Al termine della selezione sono stati individuati sei finalisti. Cinque di essi sono risultati vincitori del secondo premio a pari merito: raccolta fotografica n. 1: Daniela Pezone; n. 3: Filomena Matrone; n. 5: Giorgio Antonetti; n. 7: Maria Civita Stammegna; n. 9: Paola Marina Preti. Alla raccolta fotografica n. 11 - Stefano D’Ambrini è stato attribuito il primo premio.

E’ giunta a conclusione, con la cerimonia di premiazione svoltasi Giovedì 25 Luglio nella Sala Grande di Palazzo Caetani, la terza edizione del “Concorso Balconi fioriti - Città di Fondi”. Come sempre la valutazione delle immagini inviate dai partecipanti è stata effettuata in forma

Ai secondi classificati è stato assegnato un buono di Euro 100 e al primo classificato un buono di Euro 500 tutti spendibili nel vivaio “Gardencenter”, che ha aderito alla richiesta di sponsorizzazione dell’iniziativa promossa dal Comune, che integrerà con proprie risorse il montepremi. Ai vincitori è stato anche consegnato un attestato dall’Assessore all’Ambiente Roberta Muccitelli, che afferma: «Anche quest’anno abbiamo condiviso con il Sindaco Salvatore De Meo l’opportunità di proseguire con l’iniziativa “Balconi fioriti”, con cui intendiamo stimolare la comunità tutta a contribuire al miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente urbano nonché a svolgere un ruolo di sensibilizzazione nei confronti del territorio d’appartenenza. Rivolgo un sentito ringraziamento a tutti i partecipanti e ringrazio altresì il vivaio cittadino “Gardencenter” per la preziosa collaborazione».


Celebrato il 76° anniversario del bombardamento avvenuto il 24 luglio del 43

VENTOTENE RICORDA L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO SANTA LUCIA Presente il comandante generale delle capitanerie di porto

Il 24 luglio scorso il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, ha preso parte alla commemorazione per il 76° anniversario dell’affondamento del piroscafo Santa Lucia tenutasi a Ventotene. La nave postale “Santa Lucia” operava per il collegamento delle isole ponziane con la terraferma ed era stata militarizzata, per questo aveva assunto la caratteristica livrea grigia mentre sulla prua era stato montato un cannoncino. Mantenne tali ca-

ratteristiche sino al giorno del suo affondamento pur svolgendo semplicemente un servizio passeggeri. Il piroscafo, partito da Ponza con un centinaio di persone a bordo, fu affondato in un’azione di guerra il mattino del 24 luglio 1943 durante una missione di ricognizione armata dagli aerei inglesi del 47° stormo della Royal Air Force decollati da Tunisi, probabilmente perché scambiato per un mezzo offensivo. Il piroscafo Santa Lucia, dopo esser stato silurato, affondò a circa due miglia da Ventotene, trascinando con sé le circa cento per-


sone presenti a bordo. Solo cinque furono i superstiti. La cerimonia, iniziata a Ponza con la commemorazione presso il Monumento dedicato alle vittime, è proseguita con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di Santa Candida a Ventotene. Al termine della benedizione della corona dedicata ai caduti, depositata presso la stele commemorativa del piroscafo Santa Lucia, l’Ammiraglio ha voluto richiamare il valore dell’unità e della fratellanza, come insegnamento per le nuove generazioni. Dopo aver espresso, ai numerosi cittadini intervenuti alla cerimonia, il suo profondo e personale coinvolgimento emotivo, spiegando che il nonno, fino a pochi mesi prima dell’affondamento dell’unità, prestava servizio proprio sul piroscafo Santa Lucia, il Comandante Generale ha rivolto un’esortazione al Sindaco dell’Isola e alla Sig.ra Mirella Romano in qualità di presidente dell’Associazione familiari vittime del Santa Lucia, a rivolgersi

ancora di più alle scuole per tramandare ai più giovani gli insegnamenti di questa triste storia e scongiurare il suo ripetersi. Successivamente, l’evento è proseguito in mare, sul luogo dell’affondamento, dove l’Ammiraglio Pettorino ha partecipato con alcuni militari del Gruppo Sommozzatori dell’Arma dei Carabinieri, alla deposizione di una corona sul relitto, in ricordo di tutti i caduti di quel tragico affondamento. A margine della cerimonia il Comandante Generale ha voluto poi sottolineare l’importanza dell’Arcipelago: “Queste isole per la centralità nel Mar Tirreno e per la distanza dalla costa meritano senz’altro un’implementazione delle risorse dedicate alla salvaguardia della vita umana in mare. Il Comando Generale – ha proseguito l’Ammiraglio Pettorino – dispone di tali risorse ma è necessario prioritariamente provvedere ad un adeguamento delle strutture logistiche per il personale che attualmente, in entrambe le Isole, risultano molto carenti.”



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