Comunità in dialogo - Aprile 2022

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COMUNITÀ IN DIALOGO

CALVISANO - MALPAGA MEZZANE - VIADANA

Editore don Tarcisio Capuzzi - Dir. resp. Gabriele Filippini - Aut. Trib. Bs n. 31/97 del 7/8/97 - Anno XXXVI - N° 279 - Fotocomposizione e Stampa: Grafinpack - Calvisano (BS)

APRILE 2022

SOLTANTO LA CROCE ILLUMINA IL CAMMINO VERSO LA SANTA PASQUA Vangeli Scomodi, potrebbe essere una provocazione, peccato che sia una realtà. Cercare di porre in pratica i loro messaggi, nonostante il nostro impegno, diventa certamente scomodo, anche se giusto. Ne ha fatto una battaglia di vita Mons. Alessandro Pronzato. Ai suoi sermoni e scritti attingeva il gesuita argentino Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires dal 1998 al 2013, diventato poi Papa Francesco, il quale nel suo operato ministeriale non tralascia il richiamo a quei Vangeli Scomodi. In passato l’appuntamento con la confessione, non solo per i più ferventi, a Natale e Pasqua non mancava. La pandemia che per due anni ci ha dolorosamente invaso, ci ha in qualche misura allontanato dal partecipare più assiduamente alle funzioni religiose, compreso questo Sacramento. La partecipazione alla Santa Messa tramite You-tube del 2020, dopo i primi mesi molto infervorati, si è affievolita, così come il desiderio di essere presenti in chiesa. Tutti, compreso noi, avevamo pensato, che nulla sarebbe stato come prima. Certo non dimenticando il buio e il dolore, che più o meno abbiamo tutti vissuto, ma con la volontà e l’impegno di ritrovare le radici e la forza per andare avanti in modo diverso, ma migliori. Ognuno si faccia l’esame di coscienza. La Quaresima è sempre stata, per il cristiano uno dei momenti forti dell’anno liturgico. Periodo di meditazione per riscoprire il messaggio evangelico, cercando di viverlo. Nonostante le difficoltà sopra descritte, anche nelle nostre Parrocchie, “ora Unità Pastorale”, vi sono varie iniziative e opportunità per intensificare la nostra preparazione e nell’ascolto e nel dialogo riconciliarci verso la Santa Pasqua. La Quaresima era, più in passato che ai nostri giorni, periodo di penitenza, di sacrificio, di digiuno, una astinenza per togliere qualcosa dal troppo di cui il nostro corpo e il nostro vivere quotidiano ci aveva abituato. Nel 2020 ed in parte un anno fa, l’abbiamo vissuta in

quel modo, seppure impostaci da una tragedia impensata. Quest’anno resta a noi scegliere, affinché: “Il cristiano lo si riconosca come uno che porta la croce insieme a Cristo. La croce è la sua divisa, il suo segno distintivo. Non basta portare la croce. Bisogna che la croce esprima solidarietà, volontà di non appartenersi, capacità di perdere la propria vita a vantaggio degli altri”. La Quaresima è tempo favorevole di rinnovamento personale che ci conduce alla Pasqua. Papa Francesco dice di riflettere sull’esortazione di San Paolo ai Galati: «Non stanchiamoci di fare il bene… operiamo il bene verso tutti» (Gal 6,9-10a). Un cambiamento che non va archiviato dopo la Pasqua, ma che va concretizzato con le nostre azioni, che indicano e convincono che il nostro Dio è Dio della giustizia, della misericordia, della pace. Una pace offesa da uno incomprensibile nazionalismo, che autoritariamente opprime la libertà, con inconcepibili azioni di guerra, che uccidono persone, bambini, donne, anziani, distruggono paesi. Una follia umana, ignara dei già troppi morti per la pandemia in Ucraina e nella Russia. Un’altra croce da portare, per testimoniare il messaggio evangelico della verità e dell’amore. Da portare ovunque, specialmente fra coloro che fanno un vanto dell’indifferenza verso la Chiesa. Così come proporla e suggerirla ai e con i giovani, molti dei quali attratti dalle risse, dagli atti vandalici, che non riconoscono il confine tra il bene e il male. Soltanto la croce ci distingue, fa la diversità del cristiano. Ricominciare, per una concreta conversione che porta alla croce luminosa, confidando nell’infinita pazienza di Cristo Risorto, che la Santa Pasqua ci riconsegna per camminare insieme. “La sua croce continua a restare eretta sulla terra, come segno della verità divina e dello scandalo che essa costituisce per il mondo”. Buona e Santa Pasqua. Marino Marini

DON TARCISIO E PADRE ARTURO AUGURANO A TUTTI BUONA PASQUA

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