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INDIPENDENZA ENERGETICA: I PERCHÉ, I PROGETTI E LA SITUAZIONE ITALIANA

di Leonardo Tiene

Il momento che sta vivendo il mondo attualmente non è assolutamente dei più sereni, ma anzi è contraddistinto da una forte tensione tra Russia e Ucraina. Senza entrare sul tema politico e umanitario (più in crisi che mai, viste le grandi perdite civili), anche in questo caso è molto delicato e polarizzato, vorrei dare attenzione su uno dei principali sintomi di questa guerra: l’indipendenza energetica. La Russia, infatti, vanta della più grande disposizione di gas naturale, fonte ancora imprescindibile per moltissimi stati europei e non solo, utile a poter alimentare molte delle nostre abitudini come banalmente il riscaldamento e fornelli per la cucina. Questa situazione inoltre delinea in maniera definita anche un secondo problema: siamo paurosamente arretrati con i mezzi per poter affrontare il futuro con discreta serenità sul piano energetico. Viene da chiedersi quindi, quali progetti ci sono in futuro per l’energia in Europa? E in Italia?

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IL PROGETTO REPOWEREU

L’Europa sta affrontando un aumento dei prezzi dell’energia da diversi mesi, ma ora l’incertezza sull’offerta sta inasprendo il problema. REPowerEU (il piano europeo che mirerà all’indipendenza energetica entro il 2030) cercherà di diversificare le forniture di gas, accelerare l’introduzione di gas rinnovabili e sostituire il gas nel riscaldamento e nella produzione di energia. Queste misure, entro la fine dell’anno, potranno ridurre la domanda dell’UE di gas russo di due terzi.

GNL (Gas Naturale Liquefatto), ELETTRIFICAZIONE, IDROGENO E FORNITORI ALTERNATIVI

L’eliminazione graduale della nostra dipendenza dai combustibili fossili della Russia può essere realizzata anche prima del 2030. A tal fine, la Commissione propone di sviluppare il già citato piano REPowerEU che appunto avrà l’obiettivo di aumentare la resilienza del sistema energetico a livello europeo basato su due pilastri: diversificare l’approvvigionamento di gas, tramite maggiori importazioni di GNL e gasdotti da fornitori non russi e maggiori volumi di produzione e importazioni di biometano e idrogeno rinnovabile; e riducendo più rapidamente l’uso di combustibili fossili nelle nostre case, edifici, industria e sistema elettrico, aumentando l’efficienza energetica, le energie rinnovabili e l’elettrificazione.

DIVERSIFICAZIONE

Una fornitura di GNL senza precedenti all’UE nel gennaio 2022 ha garantito la sicurezza dell’approvvigionamento di gas per questo inverno. L’UE potrebbe importare 50 miliardi di metri cubi in più di GNL (ad esempio da Qatar, USA, Egitto, Africa occidentale) su base annua. La diversificazione delle fonti dei tubi (ad es. Azerbaigian, Algeria, Norvegia) potrebbe portare a ulteriori 10 miliardi di metri cubi di risparmio annuo sulle importazioni di gas russe. La Commissione valuterà in via prioritaria se sono necessari misure e investimenti nelle infrastrutture e nelle interconnessioni del gas pronte per l’idrogeno per superare le strozzature per il pieno utilizzo della capacità di GNL.

GLI OBIETTIVI SULL’IDROGENO VERDE

La Commissione svilupperà ulteriormente il quadro normativo per promuovere un mercato europeo dell’idrogeno e sosterrà lo sviluppo di un’infrastruttura integrata per il gas e l’idrogeno, impianti di stoccaggio dell’idrogeno e infrastrutture portuali. La nuova infrastruttura transfrontaliera dovrebbe essere compatibile con l’idrogeno. Inoltre, la Commissione sosterrà progetti pilota sulla produzione e il trasporto di idrogeno rinnovabile nel vicinato dell’UE – a partire da un partenariato mediterraneo per l’idrogeno verde – e lavorerà anche con i partner per concludere partnership per l’idrogeno verde e con l’industria per creare un impianto europeo globale per l’idrogeno, aumentando l’accesso degli Stati membri all’idrogeno rinnovabile a prezzi accessibili.

SI SPINGE ANCHE SULLE RINNOVABILI

La Commissione Europea prevede di raddoppiare la capacità fotovoltaica ed eolica dell’UE entro il 2025 e di triplicarla entro il 2030, con un risparmio di 170 miliardi di metri cubi di gas all’anno entro il 2030. Accelerando l’implementazione dei sistemi solari fotovoltaici sui tetti fino a 15 TWh, quest’anno l’UE potrebbe risparmiare ulteriori 2,5 miliardi di metri cubi di gas. A giugno la Commissione presenterà una comunicazione sull’energia solare con l’obiettivo di contribuire a sbloccare il potenziale di questa energia come principale fonte di energia rinnovabile nell’UE. Sulla base di un’analisi dello stato di avanzamento dell’energia solare in UE, la strategia proporrà un’iniziativa europea sui tetti solari, che identificherà gli ostacoli, proporrà misure per

QUAL È IL CONTRIBUTO CHE PUÒ DARE L’ITALIA CON QUESTI PROGETTI

Abbattere il consumo del gas e dei combustibili fossili a favore di un’indipendenza energetica concreta è un obiettivo che ogni paese membro dell’Unione Europea si è proposto di mantenere, anche l’Italia. Un esempio è il gruppo Energy con le sue due realtà in prima fila impegnate su questo importante tema: Energy Italy e Energy Power. La sostenibilità è da sempre una delle fondamenta e valori delle aziende del gruppo Energy, impegnate a fornire prodotti e servizi con la missione di contribuire all’abbattimento dell’emissione di CO2 nell’aria. Energy Power, ad esempio, grazie alle forniture sostenibili contribuisce a fornire al cliente sempre le utenze di luce e gas con un impatto ambientale nullo, definendosi in un panorama saturo di compagnie che non hanno dato precedenza all’importanza del futuro che ci aspetta. Energy Italy, società leader del settore della riqualificazione energetica, si è impegnata fornendo i migliori prodotti per le case e le aziende per rendere le prestazioni sempre più ecologiche. Inoltre, grazie all’incentivo del Superbonus110% ha contribuito a rendere le case del territorio italiano ancora più efficienti e CO2 non emessa.

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