Avvertenze per evitare una malattia mortale
Pericolo leishmania Come si trasmette e in che modo evitarla. Nessun pericolo di contagio dal cane
La leishmania è una malattia provocata da un parassita microscopico chiamato protozoo il cui nome scientifico è Leishmania infantum che viene trasmesso al cane tramite un vettore ossia attraverso la puntura di un insetto, in questo caso un flebotomo. I flebotomi o pappataci sono insetti simili a zanzare ma molto più piccoli, sono attivi soprattutto dal tramonto all’alba, in primavera/estate; le zone endemiche ossia le zone interessate, sono tutte le aree costiere quindi il centro-sud Italia ma ultimamente si stanno documentando focolai anche al nord. La leishmaniosi è una zoonosi, ovvero una malattia trasmissibile all’uomo. Attenzione: la trasmissione avviene sempre tramite la puntura del flebotomo quindi non c’è trasmissione diretta da cane a uomo. La leishmaniosi umana colpisce soprattutto persone immunodepresse (bambini, anziani, HIV positivi, tossicodipendenti). La leishmaniosi canina non è una malattia curabile. Una volta contratta la malattia si possono solo alleviare i sintomi tramite farmaci specifici nella speranza di allungare l’aspettativa di vita. I sintomi della leishmaniosi sono diversi, alcuni non sono patognomonici della malattia, ossia non sono solo tipici di leishmania, tuttavia una buona anamnesi può condurci alla corretta diagnosi. I principali sintomi riconducibili a tale malattia sono: perdita di peso, perdita di pelo intorno agli occhi, presenza di ulcere cutanee, problemi alle unghie, apparente invecchiamento del cane. Esistono però anche sintomi non “visibili” come anemia, artrite (zoppia), grave insufficienza renale che può portare alla morte.
Come proteggere il cane Sino ad aprile dello scorso anno era possibile soltanto usare farmaci repellenti nei confronti dei flebotomi, spot on o spray, ora è disponibile anche un vaccino. La vaccinazione non esclude l’uso dei repellenti che continuiamo a consigliare per ri-
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L’azione combinata di prevenzione e protezione consente ai cani di difendersi dalla leishmania specialmente durante il periodo primaverile ed estivo
durre la possibilità di attacco dei flebotomi tuttavia è chiaramente una sicurezza in più. La vaccinazione consiste nell’inoculazione nell’organismo di una sostanza, chiamata antigene, che è in grado di stimolare il sistema immunitario in modo specifico. L’antigene può essere l’agente patogeno stesso reso innocuo, spento come accade per la vaccinazione antirabbica e per la leptospirosi oppure attenuato in modo che non provochi malattia come per la parvovirosi o il cimurro. Nel caso della leishmania vengono usate solo parti del microrganismo patogeno, delle sub-unità, gli antigeni vaccinali stimolano una risposta immunitaria specifica nell’organismo e con memoria, in questo modo se il patogeno infetta l’organismo il sistema immunitario lo riconosce immediatamente e lo combatte evitando lo sviluppo di malattia. L’immunità ottenuta da un patogeno naturale è tendenzialmente più duratura di quella “artificiale” ossia di quella ottenuta con il vaccino, per questo è necessario fare i richiami annuali.
Il cane può essere vaccinato dai 6 mesi in poi, il vaccino deve essere effettuato a distanza di almeno 15 giorni dai richiami di altri vaccini (eptavalente, leptospirosi, rabbia…) quindi è bene programmare il ciclo di vaccinazioni. Il primo ciclo vaccinale consiste in tre iniezioni a distanza di 3 settimane l’una dall’altra, l’immunità si raggiunge dopo quattro settimane dall’ultimo richiamo e successivamente sarà sufficiente un richiamo annuale (massimo dopo 15 mesi dall’ultimo richiamo altrimenti sarà necessario ripetere le tre inoculazioni come nel primo ciclo). La vaccinazione riduce di quattro volte il rischio di contrarre la leishmaniosi, malattia mortale. Possono essere vaccinati solo i cani sani, preventivamente testati per leishmania e risultati negativi. Non ci sono esclusioni di taglia o razza. I possibili effetti collaterali sono sovrapponibili a quelli di tutti gli altri vaccini o farmaci, è bene tenerci informati su qualsiasi sintomo osserviate. Daniela Argentiero Medico veterinario