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LA CERAMICA
L’agricoltura e l’allevamento permisero all’Homo di avere cibo in abbondanza.
Ciò che non era consumato subito veniva conservato in appositi contenitori di argilla.
La cottura dei manufatti
L’argilla è una particolare terra che si può facilmente lavorare e che si indurisce se fatta essiccare al sole.
Era già conosciuta nel Paleolitico, ma nel Neolitico l’Homo scoprì che, cuocendo i manufatti di argilla in particolari forni, i vasi e le ciotole diventavano più resistenti e impermeabili. L’argilla con la cottura si trasforma in ceramica.
Il tornio
Con il tempo, inoltre, si scoprì una nuova tecnica per modellare l’argilla. L’impasto umido era posizionato su un disco che veniva fatto girare con i piedi. Le mani bagnate davano forma al vaso. Era stato inventato il tornio, che permetteva di dare diverse forme ai contenitori. Per il trasporto dell’acqua, del latte e del vino i vasi erano stretti, di forma allungata, mentre quelli che contenevano i cereali erano più grandi. Per abbellire i vasi si cominciarono a realizzare le prime decorazioni, prima con semplici incisioni, poi con colori naturali. Le decorazioni servivano a identificare il proprietario e anche il contenuto.

Metodo di studio
1 Punti chiave
• La cottura dei manufatti
• Il tornio
2 Ricavo informazioni
3 Espongo
Rispondi alle domande. Poi organizza le risposte per esporre le tue conoscenze.
• Qual era la particolarità dell’argilla e per che cosa veniva usata?
• Come si ottenevano gli oggetti in ceramica?
• Che cos’era il tornio e come si usava?
• Che cosa veniva conservato nei vasi?
I batuffoli ottenuti erano poi filati, cioè lavorati per ottenere lunghi fili resistenti. Anche le piante, come il cotone, il lino e la canapa, fornivano fibre che potevano essere trasformate in fili. Con l’invenzione della filatura si intrecciavano manualmente i fili per ottenere i primi tessuti. Si realizzavano anche corde per unire tra loro canne e tronchi: migliorò così anche la costruzione delle case.
Il telaio
Importante fu l’invenzione del telaio: una macchina semplice che permetteva però la realizzazione di tessuti. Con erbe, frutti, terre colorate e prodotti animali il tessuto poteva essere sottoposto a tintura.
1 Punti chiave
• Fili e tessuti
• Il telaio
2 Ricavo informazioni
3 Espongo
Rispondi alle domande. Poi organizza le risposte per esporre le tue conoscenze.
• Da dove si ottenevano i materiali da filare?
• Come si realizzavano i tessuti?
L’Homo imparò a fondere i metalli e a ottenere materiali più resistenti.
L’estrazione dei metalli
Lungo i fiumi si trovavano piccole pietre luccicanti che venivano utilizzate per preparare ornamenti: erano frammenti di rame e di oro
Qualcuno notò che alcune rocce particolari, con il calore del fuoco, lasciavano colare un liquido che, raffreddandosi, si induriva: erano pietre che contenevano metalli.
Così, verso la fine del Neolitico, l’Homo cominciò a fondere i metalli con cui costruire oggetti sempre più resistenti e armi.
L’età dei metalli
L’età dei metalli si suddivide in tre periodi, ciascuno dei quali prende il nome dal metallo che l’Homo iniziò a usare in quell’epoca: età del rame, età del bronzo (rame e stagno fusi insieme), età del ferro.
Si sceglievano le pietre adatte.
Le pietre venivano poste direttamente sul fuoco. In seguito furono costruiti i forni.
Metodo di studio
1 Punti chiave
• L’estrazione dei metalli
• Le età dei metalli
• Le fasi della lavorazione
2 Ricavo informazioni
3 Espongo
Completa. Poi, utilizzando questa traccia, esponi le tue conoscenze.
• L’Homo si accorse che alcune rocce contenevano…
• Imparò ad estrarre i metalli mettendo le rocce prima sul… e in seguito nei…
• Con i metalli costruiva utensili…
• L’età dei metalli si suddivide in tre età…