Agenda geografia - 32 lezioni - sample

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AGENDA GEOGRAFIA

32

Lezioni per un mondo sostenibile

● Didattica breve: lezioni segmentate in unità autosufficienti

M.V. Menichetti - V. Lavatelli - E. Noseda
EDUCAZIONE
Il piacere di apprendere Gruppo Editoriale ELi
AGENDA 2030
CIVICA

AGENDA GEOGRAFIA

32

Lezioni per un mondo sostenibile

● Didattica breve: lezioni segmentate in unità autosufficienti

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M.V. Menichetti - V. Lavatelli - E. Noseda
AGENDA 2030 EDUCAZIONE CIVICA Il piacere di apprendere Gruppo Editoriale ELi

Coordinamento redazionale

Marco Mauri

Redazione e ricerca iconografica

Matteo Gorla, Studio Roveda Marelli Milano

Progetto grafico, copertina e impaginazione

Enrica Bologni, Studio Roveda Marelli Milano

Progettazione contenuti digitali

Marco Mauri, Giovanna Moraglia

Realizzazione contenuti digitali

Alberto Vailati Canta, bSmart labs

Cartine

LS International, Studio Aguilar

Immagine di copertina

Shutterstock

Referenze iconografiche

Shutterstock, Archivio Principato

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Prima edizione: gennaio 2022

Printed in Italy

© 2022 - Proprietà letteraria riservata.

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AGENDA GEOGRAFIA

LA STRUTTURA DEL TESTO

AGENDA GEOGRAFIA è un libro in 32 lezioni, adatto a un insegnamento della geografia nel biennio, agile e aggiornato

La trattazione è caratterizzata da un’esposizione chiara e sistematica

Nei primi tre temi sono affrontati argomenti di geografia generale con grande attenzione alle tematiche trattate

dall’Agenda 2030

Negli ultimi due temi di geografia regionale sono presenti, oltre all’Italia, l’Europa e i continenti, con un approfondimento su Stati Uniti e Cina.

Tutti gli argomenti sono aggiornati ai più recenti accadimenti, in primis la Brexit e i cambiamenti climatici in atto.

TEMI ED EDUCAZIONE CIVICA

Ogni tema si apre con “Il tema in breve”, una mappa degli argomenti trattati nelle pagine seguenti (in carattere ad alta leggibilità), e si chiude con una pagina di Geo Debate, una doppia pagina di verifiche e un’Unità di Apprendimento per sviluppare più articolate competenze geografiche e interdisciplinari. Grande attenzione viene dedicata ai temi dell’educazione civica, sia all’interno delle lezioni (pagg. 12 - 14 - 16 - 19 - 34 - 35 - 37 - 39

-64 - 67 - 92 - 95 - 99 - 106 - 113 - 113 - 114 – 159), sia nelle Unità di Apprendimento (pagg. 24 -54 - 84 - 118 – 164).

LA STRUTTURA DELLE LEZIONI E LA DIDATTICA BREVE

Ogni lezione è organizzata (novità importante) in segmenti autosufficienti, tutti corredati di esercizi. Questo consente realmente una didattica breve, una delle metodologie più adatte alle attuali esigenze dell’insegnamento, esplicitamente sottolineata nelle linee guida ministeriali. All’interno della trattazione grande risalto è dato ai temi legati all’Agenda 2030, segnalati dal colore verde della pagina e dall’esplicito richiamo all’obiettivo dell’Agenda.

Geo DEBATE

TAPPA 1 Comprendere e preparare il dibattito In Italia si calcola che il 60% del territorio sia a rischio di dissesto idrogeologico. Siamo di fronte a un problema di dimensioni enormi e che di anno in anno si sta aggravando. Da più parti si richiedono maggiori risorse e interventi da parte dello Stato. Possono bastare o serve fare di più?

1. Osserva le due foto e scegli fra le due quella che ti sembra maggiormente mostrare la capacità di intervenire per salvaguardare un territorio.

La vita sulla Terra TEMA 1 Una porzione foresta vergine equatoriale vista dal satellite.

La Terra costituisce un unico grande ecosistema in cui materiali organici e inorganici si integrano e creano le condizioni di vita ideali per le specie viventi. Nulla è stabile, tutto è in continuo inarrestabile movimento: il ciclo dell’acqua, i moti dell’atmosfera, tutto ciò concorre a creare il mondo che conosciamo. Un mondo sul quale gli interventi umani Lezione 1. Fasce climatiche e biomi Lezione 2. cambiamenti climatici Lezione 3. Terra e acqua

7

COSA POSSIAMO FARE CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO?

pareri che affrontano il tema del dissesto idrogeologico da punti di vista diversi:

1 La “base”, cioè noi italiani, fa troppo poco per monitorare accudire il territorio. I nostri nonni, per esempio, molto più che oggi vivevano in campagna e sulle pendici dei monti e sapevano benissimo di doversi prendere cura dell’ambiente circostante, senza bisogno di leggi norme che lo imponessero. Sapevano di dover tenere sgombri canali, controllare le frane, anche piccole, fare manutenzione di argini e sentieri. Era un modo per proteggersi da problemi più gravi in futuro. Oggi, viceversa, viviamo quasi tutti in città e sembriamo non aver consapevolezza alcuna del fatto che l’ambiente che ci circonda è “vivo” va gestito. Una gestione che può passare anche da semplici segnalazioni alle autorità di problemi o abusi, oppure dalla scelta di dedicare ore di volontariato al servizio della propria città o paese. (Roberto Roveda, Il fango di tutti in Unione sarda del 14 ottobre 2014) 2 Le città non possono essere lasciate da sole a fronteggiare impatti di questa dimensione dovuti in primis ai cambiamenti climatici, che amplificano gli effetti di frane e alluvioni e che stanno causando danni al territorio e alle città, mettendo in pericolo la vita e la salute dei cittadini. Nonostante siano state messe in campo nuove politiche per la riduzione del rischio sul territorio, purtroppo ancora oggi non se ne vedono risultati. La dimensione dei problemi che vediamo nei territori legati alla fragilità idrogeologica del Paese, a una pianificazione e a una espansione urbanistica che spesso non ne tiene conto e a un clima che sta cambiando, è tale da obbligare a un cambio di strategia e di velocità degli interventi. Occorre un piano nazionale di adattamento e interventi coerenti coordinati. Per questo chiediamo al Governo di approvare il Piano nazionale, a cui devono seguire piani su scala regionale territoriale, in modo da aiutare Comuni, che devono individuare rischi e gli interventi prioritari di prevenzione. (Giorgio Zambetti, direttore di Legambiente in www.infobuild.it/ approfondimenti/italia-paese-rischio-frane-alluvioni-condono/)

2. Scegli ora le parole che ti potranno servire per illustrare il tuo punto di vista dalla lista: responsabilità personale interventi statali

- volontariato - senso civico - programmazione - piano nazionale per la cura del territorio - risorse economiche - attenzione dei cittadini

TAPPA 2 Partecipare al dibattito

1. Scegli il tuo punto di vista dopo aver letto questi due

2. Fai una ricerca su Internet per migliorare la tua informazione sull’argomento e poi fai una lista di tre argomenti a favore della tua posizione e tre a sfavore della posizione in cui non ti riconosci. TAPPA 3 Trarre le conclusioni Scrivi sul quaderno quanto emerso durante il dibattito in classe e trai le tue conclusioni.

EDUCAZIONE

di apprendimento ti guida a comprendere come l’acqua e la sua distribuzione sulla Terra rappresentino un elemento di importanza vitale per il nostro pianeta. Ti aiuta anche a comprendere il motivo di alcuni conflitti e, infine, a ragionare sul fenomeno dell’inquinamento idrico su come sia importante ridurre il nostro impatto ambientale facendo un uso responsabile dell’acqua e limitandone lo spreco

Oltre geografia sono interessate scienze della terra educazione civica italiano informatica inglese

Cartografia – Il ciclo idrogeologico – Gli ecosistemi – L’Agenda 2030

Comprensione del testo – Comprensione di una comunicazione video – Conoscenza del linguaggio cartografico – Lettura di un planisfero tematico – Lettura di tabelle e grafici – Utilizzo della rete Internet – Elaborazione di un testo

Lezione partecipata (in presenza o a distanza) – LIM – Video – Libro di testo – Laboratorio di informatica per ricerca in Internet – Lettura di articoli su carta stampata e online

Lettura del testo di geografia – Lettura di articoli – Indagine in Internet – Attività parallele delle varie discipline – Visione di un video in modalità Flipped classroom – Discussione di gruppo – Elaborazione di un testo per un cartellone pubblicità progresso

Dopo aver approfondito il ciclo idrogeologico e la distribuzione dell’acqua sul pianeta, utilizzando anche gli elementi acquisiti nel lavoro con le altre discipline, cerca su Internet materiali (video e articoli) riguardanti la questione “Evitare lo spreco dell’acqua”. Ti serviranno per conoscere comportamenti corretti da far conoscere.

Forma un piccolo gruppo con tuoi compagni e insieme costruite una mappa concettuale alla lavagna o alla LIM elencando liberamente temi e le parole sensibili che vi vengono in mente riguardo all’acqua. Organizzate a piccoli gruppi una visita alla società che distribuisce l’acqua potabile nella vostra zona. Create un breve testo per una brochure che spieghi come comportarsi per rispettare il fabbisogno d’acqua evitando gli sprechi.

23

LEZIONE

EDUCAZIONE CIVICA

le persone che per motivi di sopravvivenza economica si spostano attraverso il deserto per arrivare alle coste del Mediterraneo e imbarcarsi verso Paesi europei. CONFLITTI Condizioni di vita peggiorate sono spesso alla base di tensioni sociali e conflitti La necessità di approvvigionamento di acqua può inoltre provocare scontri diplomatici e anche fisici tra Stati che condividono uno stesso fiume o lago (le guerre per l’acqua) Un esempio la gestione delle acque del bacino del Nilo, contese da ben otto Paesi africani. MALATTIE Il caldo estremo ha notevoli conseguenze sulla salute, favorendo la diffusione in aree più ampie di malattie come la malaria altre patologie tipiche delle zone tropicali. La siccità porta invece con sé carenza di igiene disturbi intestinali di varia gravità. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,

4. Gli effetti sulle comunità umane COMPLETA LO STUDIO Scegli uno degli effetti negativi illustrati nel paragrafo. Approfondisci l’argomento cercando materiale in rete. Stila quindi una breve relazione contenente esempi concreti.

Per contenere i danni provocati dalle attività umane sull’ambiente, sono necessari accordi internazionali che coinvolgono tutti Paesi della Terra. PROTOCOLLO DI KYOTO Elaborato nel 1997 ed entrato in funzione nel 2005, l’accordo internazionale ha impegnato governi di oltre 180 Paesi ridurre la produzione di gas serra attraverso una serie di iniziative,

3 Acqua e terra

in futuro il cambiamento climatico potrebbe causare circa 250.000 decessi l’anno. INCENDI La carenza di precipitazioni amplia il problema degli incendi boschivi soprattutto nelle zone temperate dell’Europa centro meridionale, dell’America settentrionale e dell’Australia. In questi ultimi anni una delle aree più colpite stata la California: questo Stato americano, affacciato sul Pacifico, ha abitualmente un clima caldo e secco, ma il riscaldamento climatico ha ingigantito il rischio di incendi. Durante tutto l’arco del secolo scorso la California ha avuto 13 grandi incendi, mentre solo nell’arco del primo ventennio di questo secolo gli eventi disastrosi sono stati 50. PICCOLE ISOLE Il riscaldamento mette in difficoltà soprattutto le piccole isole tropicali, sia per la progressiva scomparsa delle barriere coralline sia per l’innalzamento del livello del mare che rischia di sommergere buona parte dei loro territori.

5. L’impegno internazionale COMPLETA LO STUDIO Informati sull’impegno degli studenti nelle scuole della tua città rispetto al movimento “Fridays for future”.

ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. FRIDAYS FOR FUTURE È chiamato così (in italiano Venerdì per il futuro il movimento internazionale fondato nel 2015 dalla studentessa svedese Greta Thunberg giovani che ne fanno parte manifestano per chiedere a governi istituzioni azioni concrete di lotta al riscaldamento globale. Il nome deriva dal fatto che, per un certo periodo, ogni venerdì gli studenti di oltre 100 Paesi hanno organizzato uno sciopero scolastico per esigere un impegno su alcune richieste precise: 100% di energia pulita proveniente da fonti rinnovabili e aiuti concreti ai migranti climatici.

L’acqua, il suolo e il sottosuolo rappresentano le principali risorse naturali del nostro pianeta. In abbinamento all’energia solare, infatti, essi determinano la presenza e la disponibilità di tutti gli elementi necessari per la sopravvivenza dell’umanità e lo sviluppo economico delle società.

Popolazione senza accesso all’acqua potabile in casa in area raggiungibile 1. L’acqua e la distribuzione sulla Terra

DISPONIBILITÀ L’acqua è certamente la risorsa più importante del nostro pianeta. Tuttavia, anche se oltre il 70% della superficie terrestre è ricoperto d’acqua, solo una piccolissima parte può essere utilizzata per il fabbisogno delle società umane, che per l’agricoltura e la sopravvivenza utilizzano unicamente acqua dolce Le aree con una grande disponibilità di acqua suoli fertili hanno sempre avuto buone probabilità di diventare importanti zone agricole. DISTRIBUZIONE La quantità d’acqua disponibile diversa da regione a regione ed determinata da diversi fattori. Fondamentali sono le condizioni climatiche la presenza d’acqua è conseguenza di piogge abbondanti, oltre che della capacità della vegetazione di trattenerla nel suolo, riducendo l’evaporazione. La distribuzione dell’acqua dolce sul pianeta non è uniforme: ci sono zone aride o semi-aride e zone con

Nel corso dei millenni, gli uomini e le donne si sono costituiti in società, hanno formato le loro culture e organizzato gli spazi in cui vivere. Il desiderio di potere politico ed economico ha fatto entrare le società in conflitto tra loro, determinando guerre e distruzioni. Ma la comunità internazionale ha anche prodotto gli anticorpi per tutto questo, creando organismi e programmi che lavorano per la pace lo sviluppo dei popoli. Lezione 4. Le diverse etnie Lezione 5. Città e spazi urbani Lezione 6. L’ONU Lezione 7. L’Agenda 2030 Lezione 8. L’Agenda 2030 e gli Obiettivi socio economici Lezione 9. L’Agenda 2030 e gli Obiettivi ambientali 25 La cittadinanza sul pianeta TEMA Immagine satellitare del porto di Rotterdam (Paesi Bassi). 2 @ Casa Editrice G. Principato

grandi bacini fluviali, ricche di precipitazioni e con ingenti depositi idrici nel sottosuolo. FABBISOGNO E PRELIEVO La capacità di rinnovamento delle riserve (sotterranee e in superficie) può essere ridotta se si effettuano prelievi più rapidi del tempo necessario al rifornimento naturale. Il fabbisogno d’acqua, infatti, cresce progressivamente con l’aumentare della popolazione e con l’intensificarsi della produzione agricola industriale.

COMPLETA LO STUDIO Osserva la carta della distribuzione dell’acqua e rispondi alle domande. Quali sono le zone della Terra con la maggior disponibilità d’acqua? b. In quali zone l’acqua più scarsa?

17

3
SUOI SISTEMI 24 Unità di Apprendimento SULLA TERRA L’acqua, indispensabile e preziosa TITOLO ▶ DI CHE COSA ▶ TRATTA? QUALI DISCIPLINE ▶ POSSONO ESSERE COINVOLTE? QUALI ARGOMENTI ▶ DEL TESTO DI GEOGRAFIA RIGUARDA? QUALI ABILITÀ ▶ DEVI METTERE IN CAMPO? QUALI STRUMENTI ▶ E METODI PUOI UTILIZZARE? COME È ▶ STRUTTURATO IL LAVORO? CHE COSA ▶ TI PROPONE LA FLIPPED COME PROCEDE ▶ IL LAVORO? COME ▶ SI CONCLUDE IL LAVORO? Questa
Unità
CIVICA
LA VITA SULLA TERRA A
B
AGENDA 2030 LA VITA SULLA TERRA 16 Il cambiamento climatico non è solo un grave danno dal punto di vista ambientale, ma è un elemento che influenza negativamente la vita sociale ed economica di gran parte dell’umanità. AGRICOLTURA La siccità e gli eventi meteorologici devastanti causano gravi danni alle attività agricole Le conseguenze sono abbandono delle campagne, aumento dei prezzi di prodotti alimentari e massicce migrazioni Dai Paesi del Sahel sono sempre più numerose
come lo sviluppo delle energie rinnovabili la protezione delle foreste Con l’accordo di Doha, il protocollo è stato prolungato fino al 2020. ACCORDO DI PARIGI Nel 2015, Paesi partecipanti alla Convenzione dell’ONU sui cambiamenti climatici (o COP 21) hanno concordato un patto globale, definito Accordo di Parigi nel quale membri si sono impegnati per mantenere l’aumento della temperatura entro 1,5 °C, riunendosi ogni 5 anni per valutare la situazione. Nel 2018, nella città polacca di Katowice è stato stabilito un protocollo che contiene norme, procedure indicazioni dettagliate per rendere operativo l’accordo di Parigi. Nello stesso anno l’Unione Europea si è impegnata a
LA DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA SUL PIANETA Popolazione senza accesso all’acqua potabile in casa in area raggiungibile in 15 minuti di cammino 10% 110% 10% Dati non disponibili

L’economia 3

la linea dell’Equatore che corrisponde alla circonferenza massima divide metà il globo: emisfero boreale nord emisfero australe sud. LATITUDINE paralleli sono circonferenze perpendicolari all’asse terrestre parallele all’Equatore (definito anche pao fondamentale). Sui paralleli si misura lache la distanza angolare di un punto dall’Equatore. Varia da 0° 90° nord da 0° a 90° sud. Tutti punti che si trovano lungo uno stesso parallelo hanno la stessa latitudine: ad esempio punti che trovano sull’Equatore hanno LONGITUDINE meridiani sono semicirconferenze che collegano Polo Nord al Polo Sud tagliano perpendicolarmente l’Equatore. Il meridiano fondamentale (o meridiano di Greenwich chiamato così dal nome della località inglese che attraversa in cui sorge un importante osservatorio astronomico. Sui meridiani si misura la longitudine che è la distanza angolare di un punto dal meridiano fondamentale misurata sul parallelo che passa per quel punto. Varia da 0° 180° est da 0° 180° Tutti punti che si trovano lungo uno stesso meridiano hanno la stessa longitudine:

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4 I rapporti economici sono il motore dello sviluppo. prodotti del suolo e del sottosuolo, le attività di trasformazione, il settore dei servizi rappresentano gli ambiti di un mercato che non ha più confini, ma si irradia su tutte le terre emerse, avvolgendo il pianeta in una rete globale. La grande sfida che ci aspetta in futuro riguarda il superamento delle disuguaglianze nella disponibilità di beni e nella distribuzione della ricchezza prodotta. Lezione 10. Lo spazio globalizzato Lezione 11. Il settore primario Lezione 12. Le risorse energetiche Lezione 13. Il settore secondario Lezione 14. Il settore terziario Lezione 15. I trasporti
55 Operazione di carico scarico L’Europa il nostro continente. L’Italia è
costituiscono
a formarne l’identità. Le sue particolarità sono però notevoli: dalla stessa conformazione fisica localizzazione al centro del Mediterraneo all’immensa ricchezza del suo patrimonio culturale. La conoscenza dell’Unione Europea ci permette di approfondire altri aspetti fondanti del continente. Lezione 16. Il territorio italiano Lezione 17. Il sistema degli enti Lezione 18. Il patrimonio dell’Unesco Lezione 19. Economia lavoro in Italia Lezione 20. Territorio Europa Lezione 21. Gli Europei Lezione 22. L’Unione Europea L’Italia e l’Europa 4 85 La conoscenza dei continenti extraeuropei e dei principali Paesi che ne fanno parte costituisce non solo un ampliamento del sapere geografico, ma anche un importante elemento di crescita personale. Permette infatti di acquisire la piena consapevolezza della diversità tra le varie parti del pianeta, in un mosaico composito e integrato, sia sotto il profilo geoclimatico sia per gli aspetti demografici, culturali ed economici. Lezione 23. Asia fisica Lezione 24. Asia politica Lezione 25. Cina Lezione 26. Africa fisica Lezione 27. Africa politica Lezione 28. America fisica Lezione 29. America politica Lezione 30. Stati Uniti Lezione 31. Oceania fisica e politica Lezione 32. Artide e Antartide
altri continenti
Risaie in Indonesia. 119 Presentiamo in questa appendice gli strumenti più importanti grazie ai quali geografi orientano le proprie ricerche: dai riferimenti del reticolato immaginario che avvolge la Terra, alla cartografia elaborata anche grazie alle più recenti tecnologie informatiche. 165 Gli strumenti del geografo ASSE TERRESTRE ED EQUATOREma vicina quella di una sfera, leggermente schiacciata ai poli (Polo Nord Polo Sud). Sappiamo poi che compie due movimenti, uno intorno al Sole (movimento di rivoluzione l’altro intorno a se stessa (movimento di ). L’asse immaginario intorno al quale la Terra gira nel movimento di rotazione definito che ha poli come estremità. A metà strada tra due poli si sviluppa
ad esempio tutti punti che si trovano sul meridiano fondamentale hanno longitudine 0°. 1. Il reticolato geografico Equatore parallelo MERIDIANI GEOGRAFICO LATITUDINE LONGITUDINE di Polo Nord Polo Sud Polo Sud 05. nel testo meridiano (meridiano fondamentale) meridiano meridiano antimeridiano antimeridiano Polo Sud Osserva disegni e rispondi alle domande. Che latitudine ha l’Equatore? Che longitudine ha l’antimeridiano di Greenwich? Conosci le cooordinate geografiche della località in cui vivi, oppure del punto dove sorge la tua scuola? d. A che cosa serve il reticolato geografico?
uno dei Paesi che lo
e che concorrono
Gli
5
@ Casa Editrice G. Principato

TEMA

INDICE 1 La vita sulla Terra 7

IL TEMA IN BREVE 8

Lezione 1 Fasce climatiche e biomi 9

1 Gli elementi del clima • 2 I fattori del clima • 3 I biomi terrestri • 4 I biomi d’acqua 5 Gli ecosistemi

Lezione 2 I cambiamenti climatici 13

1 La temperatura terrestre • 2 I cambiamenti sul lungo periodo • 3 Gli eventi metereologici estremi • 4 Gli effetti sulle comunità umane • 5 L’impegno internazionale

Lezione 3 Acqua e terra 17

1 L’acqua e la distribuzione sulla Terra • 2 Il ciclo idrologico • 3 L’inquinamento idrico

4 Il suolo o terreno • 5 Il degrado dei suoli • 6 Il sottosuolo e le risorse naturali Verifica le conoscenze 21 Geo Debate 23 Unità di apprendimento 24

TEMA

2 La cittadinanza sul pianeta

Lezione 14 Le diverse etnie 27

1 Etnie e nazioni • 2 Le religioni • 3 Il mosaico linguistico • 4 Le famiglie linguistiche

Lezione 15 Città e spazi urbani 31

1 Definizioni degli spazi urbani • 2 Le città del Nord del mondo • 3 Le città del Sud del mondo

4 Sostenibilità urbana • 5 Città intelligenti e solidali • 6 Piano FAO per le “città verdi”

Lezione 6 L’ONU 35

1 Gli obiettivi dell’ONU • 2 Gli organi dell’ONU • 3 Le principali agenzie • 4 Altri organismi internazionali • 5 Organizzazioni Non Governative • 6 Le definizioni degli Stati

1 L’ Agenda 21 • 2 Gli obiettivi del Millennio • 3 L’ Agenda 2030 • 4 Laudato si’

1 Sconfiggere la povertà • 4 Fornire un’istruzione di qualità • 5 Raggiungere la parità di genere • 8 Garantire un lavoro dignitoso • 9 Promuovere innovazione sostenibile 10 Abolire le disuguaglianze • 11 Creare città e comunità sostenibili • 16 Garantire la pace e la giustizia • 17 Rafforzare la collaborazione mondiale

2 Sconfiggere la fame • 3 Garantire salute e benessere • 6 Garantire acqua pulita e strutture igieniche • 7 Garantire a tutti energia pulita • 12 Diffondere consumi sostenibili • 13 Combattere il riscaldamento climatico • 14 Proteggere mari e oceani • 15 Proteggere gli ecosistemi terrestri

Verifica le conoscenze 51 Geo Debate 53 Unità di apprendimento 54

TEMA

3 L’economia 55

IL TEMA IN BREVE 56

Lezione 10 Lo spazio globalizzato 57

1 I settori globalizzati • 2 I protagonisti economici • 3 Non solo economia • 4 Pro e contro

Lezione 11 Il settore primario 61

1 Diversi tipi di agricoltura • 2 Agricoltura dei Paesi del Sud del mondo • 3 Agricoltura dei Paesi sviluppati • 4 Allevamento, pesca e acquacoltura • 5 Il sistema agroalimentare

6 Le tendenze del settore primario

Lezione 12 Le risorse energetiche 65

1 Le fonti non rinnovabili: petrolio e carbone • 2 Le fonti non rinnovabili: gas naturale e uranio • 3 Le fonti rinnovabili: acqua e vento • 4 Altre fonti rinnovabili

Lezione 13 Il settore secondario 69

La classificazione dei climi di Köppen Come si forma il vento

L’effetto serra Tornado e trombe d’aria

Il ciclo dell’acqua Parliamo di suolo

Le razze non esistono

Perché l’inglese è la lingua più parlata al mondo?

Come calcolare la propria impronta ecologica

Come funziona l’acquaponica

Le città verdi

La storia dell’ONU

La classifica ISU completa

L’economia circolare

Il mondo dei diritti

Da globale a locale

OGM e fame nel mondo

Le fonti energetiche

1 Caratteristiche dell’industria • 2 I modi della produzione

• 5 I nuovi poli produttivi

• 3 Industria 4.0

• 4 I Paesi di antica industrializzazione

• 6 I Paesi non industrializzati

Lezione 14 Il settore terziario 73

1 Caratteristiche del terziario

• 2 Commercio internazionale

4 Ricerca scientifica e quaternario

• 5 Turismo

• 3 Sistema finanziario

Lezione 15 I trasporti 77

1 Le reti dei Paesi sviluppati

• 2 Le reti nel resto del mondo

4 Le vie navigabili • 5 Smart mobility

• 3 Il trasporto aereo

Verifica le conoscenze 81 Geo Debate 83 Unità di apprendimento 84

L’industria manifatturiera nel mondo

Il turismo sostenibile

Il futuro della mobilità

5
IL TEMA IN BREVE 26
25
Lezione 7 L’Agenda 2030 39
Lezione 8 L’Agenda 2030 e gli Obiettivi socio economici 43
Lezione 9 L’Agenda 2030 e gli Obiettivi ambientali 47
@ Casa Editrice G. Principato

TEMA

4 L’Italia e l’Europa 85

IL TEMA IN BREVE 86

Lezione 16 Il territorio italiano 87

1 Montagne, colline, pianure • 2 La linea costiera • 3 Fiumi e laghi d’Italia

4 Climi e ambienti

Lezione 17 Il sistema degli enti 91

1 La Regione • 2 Una rete policentrica • 3 Le cinque città più popolose

Lezione 18 Il patrimonio dell’UNESCO 95

1 La storia dell’UNESCO • 2 Il patrimonio italiano • 3 I siti misti

• 4 Il Patrimonio di saperi e memoria

Lezione 19 Economia e lavoro in Italia 99

1 La stuttura economica • 2 Lavoro e squilibri sociali • 3 Il settore primario

4 Il settore secondario • 5 Il settore terziario o dei servizi • 6 Le vie di comunicazione

Lezione 20 Territorio Europa 103

1 Montagne, colline, pianure • 2 Coste, isole e acque interne • 3 Climi e ambienti

4 I problemi ambientali

Lezione 21 Gli Europei 107

1 I confini • 2 Le città • 3 La demografia • 4 Le lingue • 5 L’ economia

6 Le vie di comunicazione

Lezione 22 L’Unione Europea 111

1 Che cos’è l’UE • 2 Le tappe dell’Unione • 3 Istituzioni UE • 4 La cittadinanza europea Verifica le conoscenze 115 Geo Debate 117 Unità di apprendimento 118

5 Gli altri continenti

119

IL TEMA IN BREVE 120

Lezione 23 Asia fisica 121

1 Il territorio • 2 Fiumi e laghi • 3 Climi • 4 Ambienti

Lezione 24 Asia politica 125

1 Le regioni • 2 Gruppi etnici e lingue • 3 Popolazione e città • 4 L’economia

5 Le vie di cominicazione

Lezione 25 Cina 129

1 Il territorio e le regioni • 2 Climi e ambienti • 3 Gli insediamenti

4 La popolazione • 5 L’economia • 6 Le vie di comunicazione

Lezione 26 Africa fisica 133

1 Il territorio • 2 Climi e ambienti • 3 I problemi ambientali

Lezione 27 Africa politica 137

1 Le regioni • 2 Le città • 3 La demografia • 4 Gruppi etnici e lingue

5 L’economia • 6 Le vie di comunicazione

Lezione 28 America fisica 141

1 Il territorio • 2 Coste, isole e acque interne • 3 Climi e ambienti

4 I problemi ambientali

Lezione 29 America politica 145

1 Le regioni • 2 Le città • 3 La demografia • 4 Gruppi etnici e lingue

5 L’economia

Lezione 30 Gli Stati Uniti 149

1 Il territorio • 2 Climi e ambienti • 3 Gli insediamenti • 4 La popolazione

• 5 L’economia • 6 Le vie di comunicazione

Lezione 31 Oceania fisica e politica 153

1 Il territorio • 2 Climi e ambienti • 3 La popolazione • 4 Gli insediamenti

5 L’economia • 6 Le vie di comunicazione

Lezione 32 Artide e Antartide 157

1 L’Artide • 2 L’Antartide • 3 Il futuro dell’Artide • 4 Risorse e sfruttamento dell’Antartide

Verifica le conoscenze 161 Geo Debate 163 Unità di apprendimento 164

La carta delle coste taliane

Il dissesto idrogeologico

Due piccoli stati stranieri

I siti UNESCO

Futures of education

L’industria manifatturiera in Italia

Ecosistemi europei

Il futuro demografico dell’Europa

Quanto sai dell’UE?

Gli tsunami in Asia

Dalle risaie ai microchip

L’insostenibile inquinamento della Cina

L’acqua nascosta

I rifugiati nel mondo

I grandi parchi americani

La sfida del recupero ambientale

Religioni nelle due Americhe

Il sorpasso cinese

Salvare la barriera corallina

L’Italia in Antartide

1

reticolato

6
geografo
Gli strumenti del
165
5 Le carte tematiche • 6 I GIS e il GPS
7 Google
e
Il
geografico • 2 Il planisfero • 3 I fusi orari • 4 La scala di riduzione •
Maps
Google Earth
Come funziona il GPS TEMA
La carta di Peters
@ Casa Editrice G. Principato

Coordinamento redazionale

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Redazione e ricerca iconografica

Matteo Gorla, Studio Roveda Marelli Milano

Progetto grafico, copertina e impaginazione

Enrica Bologni, Studio Roveda Marelli Milano

Progettazione contenuti digitali

Marco Mauri, Giovanna Moraglia

Realizzazione contenuti digitali

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Immagine di copertina

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Prima edizione: gennaio 2022

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2
@ Casa Editrice G. Principato

1

La vita sulla Terra

La Terra costituisce un unico grande ecosistema in cui materiali organici e inorganici si integrano e creano le condizioni di vita ideali per le specie viventi.

Nulla è stabile, tutto è in continuo e inarrestabile movimento: il ciclo dell’acqua, i moti dell’atmosfera, e tutto ciò concorre a creare il mondo che conosciamo. Un mondo sul quale gli interventi umani continuano a incidere radicalmente.

Lezione 1. Fasce climatiche e biomi

Lezione 2. I cambiamenti climatici

Lezione 3. Acqua e terra

7
TEMA
Una porzione di foresta vergine equatoriale vista dal satellite. @ Casa Editrice G. Principato

1.La vita sulla Terra Il Tema in breve

Le fasce climatiche (tropicale, temperata, polare)

A seconda delle aree climatiche, sulla Terra ci sono diversi BIOMI

Ogni bioma comprende vari ECOSISTEMI SIMILI

dipendono dai FATTORI DEL CLIMA

È causato principalmente dall’EFFETTO SERRA

che danneggiano l’ambiente e la vita sociale ed economica dell’umanità

Desertificazione

Scioglimento dei ghiacci

Innalzamento dei mari

Acidificazione degli oceani

Ecosistemi in pericolo

Eventi metereologici estremi

L’ACQUA è la principale risorsa del nostro pianeta

la sua distribuzione

è diversa nelle aree della Terra

dipende dalle condizioni climatiche

Altra risorsa fondamentale è il

Il SOTTOSUOLO è ricco di risorse naturali utili all’uomo

Distribuiti in modo non uniforme

8
MINERALI CICLO DELL’ACQUA ▶ ▼ ▶ ▶
ROCCE HUMUS
CLIMATICHE E BIOMI
FASCE
BIOMI
▶ ▶ TERRA E
BIOMI TERRESTRI
D’ACQUA
ACQUA
▶ ▶ ▶
SUOLO
RISCALDAMENTO GLOBALE provoca i CAMBIAMENTI CLIMATICI ▼
Il
▶ CLIMA, ACQUA E VITA SULLA TERRA ▶ @
Casa Editrice G. Principato

1 Fasce climatiche e biomi

La Terra è suddivisa in alcune fasce climatiche principali (intertropicale, subtropicale, temperata e polare) le cui caratteristiche si ripetono a nord e a sud dell’Equatore. Queste fasce comprendono diversi tipi di clima i cui elementi sono causati da specifici fattori. I climi determinano lo sviluppo dei biomi: estese aree caratterizzate da uno stesso tipo di vegetazione dominante e dagli habitat animali collegati.

1.Gli elementi del clima LA

Tropico del Cancro

Equatore

Tropico del Capricorno

LE GRANDI FASCE CLIMATICHE

1. Climi polari

2. Climi temperati

I principali elementi del clima (o dati climatici), utilizzati anche per le previsioni del tempo meteorologico, sono tre.

LA TEMPERATURA La temperatura dell’aria indica quanta energia solare viene immagazzinata dall’atmosfera. La differenza tra la temperatura massima e quella minima di una giornata è chiamata escursione termica giornaliera. La differenza tra la temperatura media del mese più caldo (luglio nel nostro emisfero) e di quella del mese più freddo (gennaio) è chiamata escursione termica annua.

LA PRESSIONE La pressione atmosferica è il peso dell’aria sulla Terra, tanto più grande quanto più si è vicino alla superficie terrestre. I venti sono causati dallo spostamento dell’aria tra punti che hanno pressione diversa, da un’area con alta pressione a un’area con bassa pressione.

3. Climi subtropicali

4. Climi intertropicali

Essa viene restituita alla superficie terrestre attraverso le precipitazioni (pioggia, neve, grandine) o per condensazione (rugiada).

COMPLETA LO STUDIO

Osserva la carta delle fasce climatiche e collega ciascuna descrizione al numero del clima corrispondente.

a. Le zone a clima • sono accomunate da scarsissime precipitazioni e da temperature elevate.

b. Le zone a clima • hanno precipitazioni abbondanti e temperature mensili superiori ai 15°.

L’UMIDITÀ

Altro importante elemento è l’acqua contenuta nell’aria sotto forma di vapore acqueo; quando si condensa si creano le nubi e la nebbia.

c. Le zone a clima • sono caratterizzate da precipitazioni moderate e inverni più o meno rigidi.

d. Le zone a clima • hanno temperature sempre inferiori ai 10° e scarse precipitazioni.

9
LEZIONE
CLASSIFICAZIONE DEI CLIMI DI KÖPPEN
@ Casa Editrice G. Principato

2.I fattori del clima

Spesso clima e tempo atmosferico vengono usati come sinonimi, ma non sono la stessa cosa. Il clima è l’insieme delle condizioni metereologiche di una certa zona per lunghi periodi ed è influenzato da cinque fattori.

LA LATITUDINE Uno dei fattori principali è la distanza di una località dall’equatore, cioè la sua latitudine. Questa ha notevoli effetti sulla temperatura media annua. Quanto più ci si allontana dall’equatore, procedendo verso nord o verso sud, tanto più le temperature diminuiscono.

LA MARITTIMITÀ Un altro fattore importante è la distribuzione delle terre e dei mari, che determina il grado di marittimità o di continentalità di un luogo. Infatti, il clima delle località costiere è mitigato dalla presenza del mare, che

LE DIVERSE INCLINAZIONI DEI RAGGI SOLARI SULLA TERRA

angolo di incidenza

abbassa le temperature medie estive e innalza quelle invernali (effetto termoregolatore). Inoltre, le zone costiere risentono anche dell’influsso delle correnti oceaniche, calde o fredde, come ad esempio la corrente calda che proviene dal Golfo del Messico e lambisce l’Europa atlantica, producendo un innalzamento della temperatura di qualche grado. Quanto più ci si addentra all’interno dei continenti, tanto più il clima presenta elevate escursioni termiche annue (dette anche stagionali) e scarse precipitazioni.

LE CORRENTI MARINE Questi “fiumi” che scorrono negli oceani sono visibili a volte in superficie sotto forma di lunghe strisce dal colore più intenso di quello delle acque circostanti. Le correnti sono determinate dallo spirare di venti regolari sulla superficie del mare, ma soprattutto dalla diversità di temperatura, salinità e densità delle acque delle correnti rispetto alle acque circostanti. Infatti, le acque più calde e quelle meno salate sono più leggere e quindi tendono a salire, mentre le acque più fredde o salate, più pesanti, tendono a scendere verso i fondali marini. Le correnti calde riscaldano le coste, mentre quelle fredde raffreddano le temperature sulla terraferma.

raggi solari

IL RILIEVO Influisce sul clima anche l’andamento delle catene montuose, che possono deviare il movimento delle masse d’aria calda e fredda. Ad esempio, nell’Europa meridionale la disposizione delle catene alpine che bordano il Mediterraneo fa sì che l’influsso del mare si limiti alle regioni costiere; allo stesso tempo, esse costituiscono un’efficace barriera contro le correnti d’aria più fredda provenienti da nord.

L’ALTITUDINE Man mano che si sale in quota, la temperatura dell’aria diminuisce: di conseguenza il clima delle zone d’alta quota è in genere rigido. Anche una diversa esposizione al sole dei versanti montuosi può determinare importanti differenze climatiche.

Comprendiamo meglio perché la latitudine è il fattore principale da cui dipende il clima. Osserva il disegno e completa il testo con le parole mancanti.

Il clima dipende in gran parte dalla inclinazione dei sulla Terra. Poiché l’asse di rotazione della Terra è rispetto al piano dell’orbita, i raggi solari battono sulla con una inclinazione diversa da zona a zona. Le zone equatoriali o prossime all’Equatore ricevono il della luce e del calore, mentre le zone polari il

1. LA VITA SULLA TERRA 10
COMPLETA LO STUDIO
superficie terrestre • massimo • inclinato • raggi solari • minimo
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COME SI FORMA IL VENTO

3.I biomi terrestri

A seconda delle varie aree climatiche, sono diffusi sulla Terra diversi biomi.

TUNDRA È diffusa in Alaska, Canada e Russia. La sua caratteristica principale è il suolo perennemente gelato (permafrost): solo durante l’estate cresce rada la vegetazione e mancano le specie arboree.

TAIGA Chiamata anche foresta di conifere, è formata da abeti e larici; si trova a nord delle zone temperate, nelle aree settentrionali di Europa, Asia e America, dove il clima rigido dell’inverno ha temperature inferiori anche a -30 °C.

FORESTA TEMPERATA Si trova nelle regioni continentali a clima temperato; la vegetazione tipica è formata da piante di alto fusto generalmente decidue (cioè piante che perdono le foglie durante l’inverno) ma anche da sempreverdi.

MACCHIA MEDITERRANEA È diffusa nell’area mediterranea, nelle zone caratterizzate da inverni miti e umidi ed estati calde con scarse precipitazioni. Presenta una formazione vegetale arbustiva costituita da piante basse, legnose, perenni e resistenti alla siccità estiva.

STEPPA È formata da estese praterie, pochi alberi e una vegetazione prevalentemente erbacea; è tipica delle zone continentali più interne (in particolare della Russia europea

COMPLETA LO STUDIO

e asiatica), con forti escursioni termiche annue e precipitazioni non molto elevate, costituite da pioggia o neve.

DESERTO È un bioma presente in ogni continente tranne che in Europa; è caratterizzato dalla quasi totale mancanza di pioggia e dal fatto che il sole non è mai schermato da nuvole. Tuttavia, vi si trovano piante e animali per la presenza di acque sotterranee: quando queste affiorano si formano le oasi

SAVANA Questa formazione a prateria si trova nelle zone tropicali dove sono presenti due differenti stagioni (la stagione delle piogge e la stagione secca). La temperatura è alta tutto l’anno. L’erba è più resistente degli alberi alla siccità, rappresentando così la principale fonte di cibo per le numerose specie animali durante la stagione secca.

FORESTA PLUVIALE Si trova in prossimità dell’equatore (è detta anche foresta equatoriale) dove la temperatura e l’umidità sono molto elevate, e formano le condizioni ideali per lo sviluppo di alberi ad alto fusto e di un fittissimo sottobosco

CALOTTA POLARE È una massa di ghiaccio che copre il terreno di una vasta area geografica: si trova in Groenlandia (emisfero boreale) e Antartide (emisfero australe).

11
calotte polari savana deserto macchia mediterranea tundra alpina taiga foresta temperata foresta pluviale prateria tundra
1 2 3
@ Casa Editrice
Osserva la carta e scrivi per ciascuna immagine il bioma corrispondente.
Equatore
Equatore
I BIOMI
G. Principato

4. I biomi d’acqua

MARI E OCEANI Importanti negli equilibri del nostro pianeta sono anche i biomi dell’idrosfera, cioè i biomi acquatici. Troviamo biomi marini (o d’acqua salata) negli ambienti polari, compresa la banchisa, cioè le grandi masse di ghiaccio galleggiante, nelle grandi distese oceaniche, nei mari interni, nelle zone salmastre (le aree costiere dove si mischia acqua dolce e acqua salata). Sono biomi marini le scogliere coralline, formate dagli scheletri calcarei di milioni di coralli, presenti soprattutto nelle zone intertropicali, e le foreste di alghe, diffuse in tutti i mari, generalmente in prossimità delle coste.

ACQUE INTERNE Sono biomi d’acqua dolce i bacini fluviali e quelli lacustri

EDUCAZIONE

5. Gli ecosistemi

AMBIENTI E VIVENTI Ogni bioma comprende vari ecosistemi simili. Un ecosistema è costituito dall’interazione fra l’ambiente e gli esseri viventi che lo abitano. Un bosco, un prato, una spiaggia, anche gli spazi verdi di una città costituiscono ecosistemi dove convivono, legati da rapporti di tipo alimentare, diverse specie vegetali e animali.

ECOSISTEMI GRANDI E PICCOLI Gli ecosistemi possono avere dimensioni molto diverse: sono considerati ecosistemi sia un’estesa area forestale sia la cavità piena d’acqua e di vita di un albero che fa parte della stessa foresta (microecosistema).

SOSTENIBILITÀ E BIODIVERSITÀ Quando un ecosistema è in buona salute viene definito sostenibile dagli scienziati: significa che tutti gli organismi vivono in equilibrio e sono in grado di riprodursi. Un ecosistema sostenibile è caratterizzato da una elevata biodiversità, vale a dire da una grande varietà di organismi viventi. La diversità delle specie animali e vegetali e la varietà genetica all’interno della stessa specie sono infatti un elemento molto positivo per la salvaguardia

COMPLETA LO STUDIO

Scopri dove si trovano le maggiori barriere coralline del pianeta.

del nostro pianeta: quanto più un ambiente è ricco di specie animali e vegetali diverse, tanto più è resistente alle malattie, all’invasione di altri organismi e ai cambiamenti climatici.

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1. Completa tu la definizione. Si dice che un’area è ricca di biodiversità quando .

2. Collega la parola giusta alla definizione. biomi • ecosistema • biosfera • ecologia

a. Si definisce la parte del nostro pianeta abitata dai viventi, o più precisamente l’insieme delle zone dove le condizioni ambientali permettono la vita.

b. La scienza che studia la biosfera e le sue caratteristiche è l’ .

c. I raggruppamenti che raccolgono al loro interno i luoghi del pianeta caratterizzati da una certa condizione ambientale o climatica sono chiamati

La presenza di una grande varietà di piante e specie animali permette la conservazione biologica anche dei piccoli ambienti (un bosco, uno stagno ecc.).

d. I biomi possono essere suddivisi in aree più limitate, non più legate a caratteristiche climatiche (che possono variare nel tempo), ma piuttosto collegate alle relazioni di stretta convivenza fra gli esseri viventi che le popolano (la cosiddetta componente biotica) e l’ambiente (componente abiotica). Questo insieme prende il nome di .

1. LA VITA SULLA TERRA 12
CIVICA @ Casa Editrice G. Principato

2 I cambiamenti climatici

Il riscaldamento globale (definito spesso con il termine inglese di global warming) è la causa principale dei mutamenti climatici che nel periodo attuale stanno modificando le condizioni di vita delle specie viventi sul nostro pianeta. La comunità scientifica attribuisce questo cambiamento soprattutto alle emissioni nell’atmosfera terrestre di gas prodotti dalle attività umane.

1. La temperatura terrestre

Il mantenimento della temperatura terrestre su valori adatti alla vita è il risultato dell’azione combinata di alcuni fattori: l’irraggiamento solare, la presenza dell’atmosfera interno della Terra, l’effetto delle correnti oceaniche to serra.

EFFETTO SERRA Come in una serra, che trattiene il calore solare e permette di far crescere piante anche durante l’in verno, alcuni gas dell’atmosfera (vapore acqueo, anidride carbonica, metano e altri) intrercettano i raggi del sole man tenendo mediamente le temperature ideali per la vita della biosfera. Questo è un fenomeno naturale, ma se la quantità di gas è eccessiva, l’effetto serra si accentua e la temperatura terrestre, di conseguenza, diviene sempre più elevata.

CAUSE DEL RISCALDAMENTO Questo è quanto sta avvenendo dalla seconda metà del secolo scorso a causa delle attività umane che, soprattutto con il consumo di combustibili fossili, sono le principali responsabili di questo disequilibrio. I gas di scarico degli autoveicoli, i fumi prodotti dal riscaldamento delle case, le emissioni industriali formano uno schermo e impediscono lo scambio di calore con gli strati atmosferici più esterni. A tutto ciò si aggiunge anche la deforestazione di vaste aree boschive: i grandi alberi, infatti, hanno l’importante funzione di assorbire anidride carbonica.

COMPLETA LO STUDIO

Osserva il grafico e rispondi.

a. Quale Paese emette i maggiori quantitativi di anidride carbonica?

b. Se consideriamo la popolazione, quale Paese ne emette maggiormente pro capite? Fai un rapido calcolo considerando i Paesi ai primi posti.

13 LEZIONE
L’EFFETTO SERRA radiazione della Terra (onde lunghe) radiazione dal Sole (onde corte)
CO2 a altri gas serra L’EFFETTO SERRA
@ Casa Editrice G. Principato
PRINCIPALI STATI PER EMISSIONI DI CO2 nell’anno 2017

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