Kit valutazione Studente - Italiano Classe 4

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IL MIO PERCORSO

ITALIANO

NOME _________________________________________ COGNOME ____________________________________ CLASSE ________________________________________

4 Il piacere di apprendere

Gruppo Editoriale ELi


ITALIANO • Primo quadrimestre Nome __________________________ Classe _______ Data ____________ © Gruppo Editoriale ELi

COMPRENDERE LA STRUTTURA DEL TESTO

Leggi a mente con attenzione, poi rispondi.

Il calicanto Si narra che in un freddo giorno d’inverno un piccolo pettirosso stanco, affamato e intirizzito, chiedeva invano a tutti gli alberi il permesso di posarsi sui loro rami per riprendere un po’ di fiato: ma tutti gli alberi lo cacciavano. Il pettirosso era ormai esausto, quando un arbusto di calicanto lo vide e lo chiamò. Il pettirosso si avvicinò, si posò sui suoi rami e il calicanto cercò di riscaldarlo avvolgendogli intorno le poche foglie che gli erano rimaste. L’uccellino si scaldò, si riposò e poi riprese il suo volo verso terre più calde. Gli dèi, che dall’alto avevano seguito tutto, vollero premiare il modesto arbusto di calicanto e fecero cadere sui suoi rami una pioggia di stelle dorate e profumate. Da allora, durante l’inverno, i rami spogli del calicanto si rivestono di piccoli profumatissimi fiori! P. Celli, Crescere fra le piante, Edagricole

1 Chi è il protagonista?

....................................................................................................................................................................

2 C’è l’antagonista? ................................. Se sì, chi è?

.........................................................................................................

3 Chi è l’eroe? ............................................................................................................................................................................................. 4 Che cosa fa?

............................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................................

5 Che tipo di racconto è?

Una favola. 6 Perché?

Una fiaba.

Una leggenda.

..........................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................................

Sottolinea.

7 in verde l’introduzione; 8 in rosso la conclusione.

2

Autovalutazione: questo lavoro è stato abbastanza facile difficile facile


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LEGGERE E COMPRENDERE

Leggi il brano, poi completa segnando con una X.

UNA GITA IN MONTAGNA – Avete controllato gli zainetti? – ci hanno chiesto gli animatori. – Sìììì! – abbiamo risposto in coro. Non stavamo più nella pelle all’idea di trascorrere una giornata fuori dall’ordinario. Negli zainetti avevamo messo panini, bottiglie d’acqua, tovaglioli… Abbiamo lasciato la colonia alle nove in punto e quasi subito abbiamo imboccato un sentiero che ci ha portati fino a un cocuzzolo dal quale si vedeva un’ampia vallata, con macchie di boschi e piccoli corsi d’acqua. Prima di fermarci per il pranzo abbiamo scarpinato a lungo. Il percorso non era certo in piano, ma tra chiacchiere e canti non sentivamo la fatica. A un certo punto ci siamo trovati davanti a un ruscello. Per attraversarlo abbiamo dovuto saltare da una pietra all’altra. Sembravamo equilibristi che camminavano sul filo stando attenti a non cadere. Ottilia ha rischiato di finire in acqua. – Bada a dove metti i piedi – le ho detto. – Valentina, non fare la spiritosa. Se mi inzuppo d’acqua, sono guai! Io, intanto, non perdevo di vista mio fratello Luca. Davanti al ruscello si era inchiodato come un mulo e non ne voleva sapere. Ma quando Cris gli ha detto: – Dammi una mano: passeremo insieme! – Luca lo ha seguito a occhi chiusi. – Gli sta proprio facendo da fratello maggiore… È in gamba quel ragazzo! – ha detto Ottilia. Dopo aver guadato il ruscello, ci siamo fermati su un prato e gli animatori ci hanno lasciati liberi di sederci sull’erba, di fare capriole e di mangiare. A. Petrosino, L’estate di Valentina adatt., Piemme Junior

1 “Inchiodarsi come un mulo” vuol dire:

voltarsi di spalle.

i mpuntarsi e non proseguire. trasportare agilmente grandi pesi.

f are versi come un asino.

2 Fare da fratello maggiore significa:

fare dispetti.

avere sempre ragione.

arrivare per primo.

essere protettivo.

3 Luca è un ragazzino:

pauroso.

molto piccolo.

sicuro di sé. molto in gamba. 4 I ragazzi sono partiti:

di mattina.

di sera.

di pomeriggio.

all’alba.

3


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5 I ragazzi:

partivano per una passeggiata.

scendevano dalla montagna.

tornavano a casa.

andavano in colonia.

6 Ha rischiato di finire in acqua:

Valentina. 7

Cris.

Luca.

Ottilia.

9 “Colonia” è una parola polisemica, cioè una parola che può avere differenti

significati. Segna con una X rossa il significato che ha in questo contesto e con una X verde il significato che può avere in altri contesti. Territori lontani dalla madrepatria abitati da cittadini che provengono dallo stesso paese. Edificio che ospita un gruppo di ragazzi e ragazze in vacanza senza genitori. Gruppo di animali o vegetali della stessa specie. Albergo situato in una zona difficile da raggiungere. 10 Scarpinare significa camminare:

indossando scarpe chiodate.

senza scarpe.

a lungo e con fatica.

lentamente per ammirare il paesaggio.

11 Luca è il fratello di:

Cris.

Valentina.

Ottilia.

non si capisce dal testo.

12 “Guadare” significa:

guardare un corso d’acqua per cercare il punto in cui attraversarlo. attraversare un corso d’acqua a piedi. attraversare un corso d’acqua in barca. cadere in acqua mentre si attraversa un corso d’acqua. 13 Il verbo “imboccare” ha più significati.

Quale significato ha in questo contesto? ____________________________________________ 14 I ragazzi si sono trovati davanti al ruscello:

di pomeriggio. prima di pranzo.

4

subito dopo le 9. dopo pranzo. Autovalutazione: questo lavoro è stato abbastanza facile difficile facile


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LEGGERE E RIASSUMERE

Leggi il brano ed elimina le sequenze descrittive e riflessive.

QUANDO IL CAMMELLO AVEVA LA CRESTA Un tempo, tanti e tanti anni fa, il cammello non aveva sulla groppa quelle due grandi gobbe che porta oggi, ma una cresta. Era una crestona rossa e blu, alta e piena di spigoli come quella di certi dinosauri e il cammello ne andava orgoglioso. Passava lunghe ore a specchiarsi nei laghetti delle oasi e gli piaceva moltissimo farsi ammirare dalle lucertole, dalle capre e dagli altri animali che vivevano nel deserto. Poi un giorno accadde che un leone si mettesse sulle sue tracce. Era un grosso leone del deserto molto affamato e deciso a mettere qualcosa sotto i denti. Seguì le impronte che il cammello lasciava sulla sabbia delle dune, finché lo vide in lontananza. Allora si lanciò all’inseguimento, sicuro di catturare la sua preda. Il povero cammello vide il leone che avanzava velocissimo verso di lui e capì che non sarebbe mai riuscito a scappare: non correva tanto forte. Pensò allora di nascondersi in mezzo alle dune, ma la sua bella cresta rossa e blu glielo impediva. In mezzo a quelle dune rotonde di sabbia gialla, la sua cresta era come un cartello che diceva: “SONO QUI! SONO QUI!”. Il povero cammello allora si mise a gridare: – Aiuto, aiuto! La fata del deserto lo sentì e corse in suo aiuto: trasformò la bella cresta rossa e blu del cammello in due gobbe gialline, che si confondevano con le dune. S. Bordiglioni, Storie per te, Einaudi

1 Dividi il brano in cinque sequenze narrative. 2 Scrivi le frasi chiave di ciascuna sequenza.

_______________________________________________________ _______________________________________________________ _______________________________________________________ _______________________________________________________ _______________________________________________________ Autovalutazione: questo lavoro è stato abbastanza facile difficile facile

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MORFOLOGIA

Scrivi le parti invariabili del discorso che trovi nella seguente frase.

Di notte il gatto camminò su un tetto e, lentamente, sollevò gli occhi verso la luna.

1 _________________

2 _________________

4 _________________

5 _________________

3 _________________

Completa segnando con una X.

6 L’aggettivo

7 L’aggettivo

“quattordicesimo” è:

8 L’aggettivo

“questo” è:

“qualsiasi” è:

qualificativo.

possessivo.

numerale.

numerale.

numerale.

possessivo.

indefinito.

indefinito.

indefinito.

dimostrativo.

dimostrativo.

dimostrativo.

9 23 Completa la tabella scrivendo i nomi al posto giusto.

girasole • panettiere • flotta • porta • muratore • branco • gattone • vasca • lanciafiamme • antenna • sottoscala • gregge • nipotino • baffetti • viaggiatore primitivo

6

collettivo

composto

alterato

derivato

Per ogni preposizione, scrivi semplice o articolata.

Scrivi il tempo di ogni verbo.

24 sulla: __________

27 nello: __________

30 salteranno: __________________

25 tra: ___________

28 degli: __________

31 saltarono: ___________________

26 col: ___________

29 in: _____________

32 saltavano: ___________________ Autovalutazione: questo lavoro è stato abbastanza facile difficile facile


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SINTASSI 1

8 Sottolinea in rosso il soggetto e in verde il predicato.

• Nella foresta la scimmia afferrò la liana con grande agilità. • Tra i rami un leopardo osservava la scena. • Il leopardo, rapido come un fulmine, assalì la povera scimmietta. • La bestiola, velocemente, saltò sul ramo sottostante.

Sottolinea il complemento oggetto (espansione diretta).

9 L’ippopotamo sollevò la testa dall’acqua melmosa del lago. 10 Vicino a lui il piccolo spruzzò l’acqua ovunque. 11 Nel frattempo sulla riva un coccodrillo aspettava il passaggio delle gazzelle. 12 Anche una leonessa in agguato osservava le gazzelle. 13 14 Inserisci il segno * davanti ai due verbi che hanno il soggetto sottinteso.

• L’elefante, con la sua lunga proboscide, afferrò un ramo di acacia. • La iena si avvicinò alla carcassa dell’antilope e mangiò i resti. • Dal cielo gli avvoltoi osservavano la scena e aspettavano il loro turno. • Intanto nella savana regnava il silenzio.

Sottolinea la frase minima.

15 Nella tana i cuccioli della leonessa aspettavano il cibo. 16 Nascosto tra i cespugli il leone faceva la guardia alla tana. 17 In lontananza un ghepardo aspettava il momento dell’attacco.

Riscrivi ogni frase arricchendola con il complemento (espansione) indicato.

18 tempo

Lo sciacallo andava a caccia tra l’erba alta.

__________________________________________________________ 19 luogo

L’antilope impaurita si nascondeva.

__________________________________________________________ 20 oggetto

Vicino a una acacia il ghepardo mangiava tranquillamente.

__________________________________________________________ Autovalutazione: questo lavoro è stato abbastanza facile difficile facile

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COMPRENDERE LE PAROLE

Prova a scrivere il significato delle espressioni evidenziate. Aiutati con il contesto o consulta il dizionario.

Con coraggio Ivan si mise le gambe in spalla e affrontò il lungo cammino. 1 Questa espressione significa: ............................................................................................................................

Stefano assisteva esilarato allo spettacolo dei pagliacci del circo. 2 Questa espressione significa: ............................................................................................................................

Per raggiungere gli altri Elisa si mise a correre all’impazzata. 3 Questa espressione significa: ............................................................................................................................

Il bimbo ascoltava rapito il nonno che gli raccontava una fiaba. 4 Questa espressione significa: ............................................................................................................................

Con il cuore in gola, Camilla si avventurò nella stanza buia. 5 Questa espressione significa: ............................................................................................................................

Giulia udiva dei rumori sinistri provenire dalla camera vicina. 6 Questa espressione significa: .......................................................................................................................

L’esploratore, atterrito dal ruggito del leone, fuggì. 7 Questa espressione significa: .......................................................................................................................

All’ennesima bugia, l’amico perse le staffe.

8 L’aggettivo ennesimo significa:

..................................................................................................................

9 L’espressione perse le staffe significa: ...............................................................................................

8

Autovalutazione: questo lavoro è stato abbastanza facile difficile facile


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LEGGERE E COMPRENDERE

Leggi il brano, poi rispondi segnando con una X.

IMMAGINI PER SCRIVERE La scrittura geroglifica cominciò a essere usata intorno al 3100 a.C. Era composta da segni che rappresentavano un insieme di suoni (come le lettere del nostro alfabeto) o intere parole; altri segni servivano a chiarire il significato delle parole per non fraintenderle. Per la maggior parte dell’antica storia egizia i segni geroglifici furono circa settecento, ma alla fine di quella civiltà se ne potevano contare quasi seimila. I geroglifici potevano essere letti da sinistra a destra o da destra a sinistra e potevano essere scritti in file o colonne: era davvero confusionario oltre ogni dire! Segni sacri Nell’antico Egitto la scrittura, come tante altre cose, era considerata di origine divina: era un dono di Thot, il dio della scrittura e della conoscenza. Gli Egizi chiamavano la loro scrittura medunetjer, che significa “le parole del dio”. In seguito gli antichi Greci la chiamarono hieroglyphikos grammata, cioè “segni sacri”, da cui deriva la parola geroglifico. Essendo sacri, i geroglifici erano usati principalmente a scopo religioso: venivano dipinti sulle bare e scolpiti nella pietra sulla parete dei templi e delle tombe. Scrittura veloce I geroglifici erano il modo più comune per scrivere, ma non erano l’ideale: i segni potevano dar luogo a equivoci e non era facile disegnarli. Con tutto il lavoro che avevano, gli scribi sentirono il bisogno di una scrittura più facile e più veloce per l’uso quotidiano e ne svilupparono una, chiamata ieratica, dalla parola greca che significa “sacerdotale”. La scrittura ieratica era un modo veloce per scrivere e diventò la scrittura principale per i documenti commerciali e privati. Intorno al 600 a.C. venne in uso una scrittura ancora più semplice e fu chiamata demotica, dalla parola greca che significa “popolare”. Poteva anche essere “popolare”, ma si ritiene ancora che solo una persona su cento sapesse leggere e scrivere! J. Malam, Mummie e i segreti dell’Antico Egitto, San Paolo

1 Qual è l’argomento principale di questo brano?

La civiltà degli Egizi.

La scrittura presso gli Egizi.

La storia della scrittura nel mondo antico. Gli Egizi appresero la scrittura dai Greci.

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2 Qual è l’argomento principale di questo brano?

La civiltà degli Egizi.

La scrittura presso gli Egizi.

La storia della scrittura nel mondo antico. Gli Egizi appresero la scrittura dai Greci.

3 Quando gli uomini iniziarono a usare la scrittura geroglifica?

Al tempo della nascita di Cristo.

Nel 600 a.C.

Nell’epoca preistorica.

Intorno al 3100 a.C.

4 Che cosa rappresentavano i segni dei geroglifici?

Suoni e parole.

Solo suoni.

Solo parole.

Intere frasi.

5 In quale ordine si dovevano leggere i geroglifici?

Indifferentemente da sinistra a destra e contrario; dall’alto al basso e contrario. Da sinistra a destra e dall’alto al basso.

Da destra a sinistra e dall’alto al basso. Da destra a sinistra e dal basso all’alto.

6 Come era considerata la scrittura presso gli Egizi?

Un dono divino.

Una maledizione degli dei.

Un diritto di tutti.

Un’attività inutile.

7 Qual era il dio che aveva donato la scrittura?

Ra

Thot

Iside

Osiride

8 Quale parola deriva da hieroglyphikos grammata?

Grammatica

Scrittura

Geroglifico

Lettura

9 Che cos’è la scrittura ieratica?

Un modo più veloce per scrivere. La scrittura del faraone.

La scrittura dei sacerdoti. La scrittura del popolo.

10 Che cosa significa demotica?

10

Significa “dei nobili”.

Significa “popolare”.

Significa “scrittura commerciale”.

Significa “religiosa”.

Autovalutazione: questo lavoro è stato abbastanza facile difficile facile


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RIASSUMERE

La principessa serpente 1 10 Individua introduzione, sviluppo e conclusione e dai un titolo a ogni sezione.

Un cosacco ������������������������������������������������������������������������ .................................................

Un giorno un cosacco, mentre stava tornando a casa, vide un bosco in fiamme. Subito accorse, ma non riuscì a spengere l’incendio. In mezzo ���������������������������������������������������������������������������� Mentre stava per andarsene, vide nel fuoco una fanciulla che gli chiedeva di salvarla. La fanciulla gli disse di allungarle la lancia attraverso le fiamme. La fanciulla ������������������������������������������������������������������������� Quando il cosacco le allungò la sua lancia, come per incanto, la fanciulla si trasformò in un serpente che si arrotolò intorno alla lancia, così il cosacco riuscì a salvarla dall’incendio.

.................................................

Il serpente ��������������������������������������������������������������������������� Poi, lo strano serpente gli ordinò di condurlo in un castello. Una volta nel castello, il serpente si tramutò di nuovo in fanciulla che gli disse di aspettarla lì per sette anni, poi scomparve. Il cosacco resta sette anni ������������������������������������������������� Il cosacco, anche se un po’ stupito, rimase ad aspettare nel castello. Trascorsi i sette anni, riapparve la principessa-serpente. La fanciulla è stata ������������������������������������������������������������� Una volta tornata dal cosacco, la principessa gli spiegò che era stata vittima di un incantesimo, ma che il suo coraggio e la sua fedeltà avevano rotto l’incantesimo. La principessa ��������������������������������������������������������������������

.................................................

Poi la principessa si fece accompagnare da suo padre il re, che, in segno di riconoscenza, concesse al valoroso cosacco l’onore di sposare sua figlia.

Autovalutazione: questo lavoro è stato abbastanza facile difficile facile

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RIASSUMERE

Leggi il brano.

IL TOPO E L’OSTRICA Un topo poco istruito che abitava in un campo, si stufò un giorno della sua casa e si mise a viaggiare. – Com’è grande il mondo! Com’è spazioso! – esclamò appena uscito dal paese. – Guarda laggiù ci sono gli Appennini, lì c’è il Caucaso! – per lui un mucchietto di terra sollevato dalle talpe era un’alta montagna. Dopo qualche giorno il viaggiatore arrivò a una spiaggia sulla quale il mare aveva lasciato un gran numero di ostriche. In principio, appena le vide, il nostro topo credette che fossero grandi imbarcazioni e disse: – Mio padre era così pauroso che non aveva il coraggio di viaggiare. Io invece ho visto l’impero marittimo e ho attraversato il deserto in cui non c’era nulla da bere. Il topo aveva imparato queste cose sentendole dire dal suo maestro, ma le ripeteva a casaccio: non era, infatti, uno di quei topi che diventavano sapienti rosicchiando i libri. Tra le ostriche chiuse il topo ne vide una aperta che, sbadigliando al sole, se ne stava bianca, grassa, gustosa a vedersi. Il topo la scorse e disse tra sé: – Che cosa vedo. Dev’essere roba da mangiare. E se il suo colore non mi inganna, oggi farò il pranzo più delizioso della mia vita. Così dicendo, pieno di belle speranze, si avvicinò alla conchiglia, allungò un po’ il collo e... di colpo l’ostrica si richiuse e il topo fu preso come al laccio. J. de la Fontaine, Favole, Bur

1

8

Dividi il racconto in sequenze. Fai lo smontaggio scrivendo le frasi chiave solo delle sequenze narrative.

______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________

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Autovalutazione: questo lavoro è stato abbastanza facile difficile facile


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MORFOLOGIA 1 12 Completa la tabella inserendo gli aggettivi al posto giusto.

limpido • la più studiosa • luminoso come • dolcissimo • più simpatico • meno fresco • meno furbo • distratto come • molto ripido • i più amari • sereno • più veloce positivo

comparativo di maggioranza

comparativo di minoranza

comparativo di uguaglianza

superlativo assoluto

superlativo relativo

13 24 Completa la tabella inserendo i pronomi al posto giusto.

questo • essi • chi! • altrui • chi? • noi • quanti? • che! • vostro • quinto • quello • ventitré personale

possessivo

dimostrativo

numerale

interrogativo

esclamativo

25 32 Scrivi le voci verbali del verbo “colorare” al modo indicativo.

• tempo presente – 2ª persona singolare: _____________________________ • tempo imperfetto – 3ª persona plurale: ______________________________ • tempo passato remoto – 2ª persona plurale: _________________________ • tempo futuro semplice – 1ª persona singolare: ____________________________ • tempo passato prossimo – 2ª persona singolare: _______________________ • tempo futuro anteriore – 3ª persona singolare: ________________________ • tempo trapassato prossimo – 1ª persona plurale: ______________________ • tempo trapassato remoto – 1ª persona singolare: ______________________ Autovalutazione: questo lavoro è stato abbastanza facile difficile facile

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SINTASSI 1

4 Sottolinea tutte le espansioni.

Il cugino di Filippo per il suo compleanno ricevette quattro libri di avventura.

Completa la tabella scrivendo a quale domanda risponde l’espansione sottolineata.

domanda 5 La zia è arrivata ieri.

________________________________

6 La casa del vicino è in vendita.

________________________________

7 Il cane corre nel prato.

________________________________

8 Il sole illumina la vetrata.

________________________________

9 Lentamente la nonna si avvicinò alla porta. ________________________________ 10 Con la tenda oscuro la stanza. 11 Segna con una X la domanda a cui

NON risponde il complemento di tempo.

________________________________ 12 Segna con una X la domanda a cui

NON risponde il complemento di luogo.

Quando?

Per quanto tempo?

Dove?

Per dove?

Di chi?

Da quanto tempo?

Quando?

Da dove?

Fai l’analisi logica di ogni sintagma.

Il contadino semina il grano.

Dopo pochi mesi spuntano i germogli.

13 il contadino _______________________

20 dopo pochi mesi __________________

14 semina ___________________________

21 spuntano _________________________

15 il grano ___________________________

22 i germogli _________________________

Nel campo gli uccelli beccano i semi.

A luglio il contadino raccoglie il grano.

14

16 nel campo ________________________

23 a luglio ___________________________

17 gli uccelli _________________________

24 il contadino _______________________

18 beccano __________________________

25 raccoglie __________________________

19 i semi _____________________________

26 il grano ___________________________ Autovalutazione: questo lavoro è stato abbastanza facile difficile facile


IL MIO PERCORSO Obiettivo della prova: ............................................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................................

AUTOVALUTAZIONE Prima della prova PRIMA DI UNA VERIFICA MI SENTO:

agitato / agitata

tranquillo / tranquilla

Perché ..................................................................................................................................................................................................................................

Al termine della prova

Prima fase • Come mi è sembrata questa verifica?

Molto semplice

Difficile

Semplice

Molto difficile

• Mi sembra di aver risposto bene a tutti i quesiti?

No

In parte

• In quale esercizio ho trovato maggiori difficoltà? ..........................................................................................................................................................................................................................................................

• Perché? ..........................................................................................................................................................................................................................................................

• Ho ricontrollato il lavoro prima di consegnarlo?

No

Nome __________________________ Classe _______ Data ____________

15


SSP11708 22.83.300.0

ITALIANO

Seconda fase Giudizio dell’insegnante: ........................................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................... ...........................................................................................................................................................................................................................................

Terza fase AL MOMENTO DELLA RICONSEGNA • Che cosa ho provato al momento della riconsegna?

Preoccupazione

Allegria

Tristezza

Tranquillità

• Secondo me, come è andata la verifica? ............................................................................................................................................................................................................................................................

• Perché ho commesso alcuni errori?

Ho studiato poco Non ho letto con attenzione le domande e i testi Ero agitato / agitata

• Che cosa potrei fare in futuro per ottenere un risultato migliore?

Potrei ripassare meglio l’argomento Potrei chiedere aiuto all’insegnante se ho dei dubbi Potrei leggere con più attenzione le domande

16


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