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presidente

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5 Rispondi alle domande.

1 Quando l’Italia è diventata una Repubblica democratica?

______________________________________________________________________________________________ 2 Chi rappresenta il Paese?

______________________________________________________________________________________________ 3 Da quali organi è formato il Parlamento?

______________________________________________________________________________________________ 4 Chi può essere nominato senatore a vita?

______________________________________________________________________________________________ 5 A chi spetta la funzione esecutiva?

______________________________________________________________________________________________ 6 Quali principi deve seguire la Pubblica Amministrazione?

______________________________________________________________________________________________ 7 Quale organo vigila sull’azione della magistratura?

______________________________________________________________________________________________ 8 Quale organo garantisce il rispetto della Costituzione?

6 Segna se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

1 L’Italia è stata una monarchia costituzionale. 2 Secondo l’articolo 1 della Costituzione la sovranità appartiene al popolo. 3 Il mandato di presidente della Repubblica non può essere rinnovato. 4 Il Presidente del Consiglio dei ministri è eletto dal popolo. 5 Per eleggere i Senatori bisogna aver compiuto 18 anni. 6 La Magistratura giudica chi non osserva la legge dello Stato. 7 Le decisioni della Corte Costituzionale possono essere annullate.

7 A coppie. Rispetto all’organizzazione dello Stato italiano, il tuo Paese in che cosa è differente e in che cosa è simile o uguale? Confrontati su questo con un tuo compagno/una tua compagna.

Poi riferite alla classe.

Riassumendo...

I tre poteri dello Stato

Lo stato italiano ha separato i tre poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario. • Il potere legislativo, cioè la preparazione, la formulazione e l’approvazione delle leggi, spetta al Parlamento, formato dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei deputati. • Il potere esecutivo, cioè l’applicazione delle leggi, spetta al Governo, composto da un Consiglio dei Ministri presieduto dal Presidente del Consiglio. Tra i Ministeri ricordiamo: – Ministero dell’Interno che dirige la Polizia e le Prefetture; – Ministero della Difesa, per la salvaguardia dello Stato e del territorio nazionale; – Ministero degli Esteri, che si occupa delle relazioni con gli altri Stati; – Ministero della Pubblica Istruzione, che si occupa dell’istruzione di ogni ordine e grado; – Ministero della Sanità, che tutela la salute dei cittadini. • Il potere giudiziario, cioè l’applicazione di sanzioni per chi non rispetta le leggi dello Stato, spetta alla

Magistratura, che è autonoma e indipendente al potere esecutivo e legislativo.

2Il diritto

Il diritto è l’insieme di norme che disciplinano i rapporti tra i membri di una collettività, in modo da garantire la pacifica e ordinata convivenza. Sono regole di condotta generali, stabilite da un’autorità, che riguardano tutti i soggetti.

Norme giuridiche e norme sociali

Le norme del diritto sono divise in due categorie: norme giuridiche e norme sociali. • Le norme giuridiche sono le regole che un’autorità, ad esempio lo Stato, decide e che tutte le persone che si trovano nel suo territorio devono rispettare. Il loro insieme è detto ordinamento giuridico ed esso disciplina la vita di comunità, stabilendo diritti e doveri di ognuno. Per chi le viola sono previste sanzioni. La sanzione può essere pecuniaria (si devono pagare dei soldi), detentiva (si va in prigione), restrittiva (il trasgressore subisce una limitazione della libertà personale, per esempio l’interdizione dagli uffici pubblici).

Avvocati.

Attenzione!

“Ubi homo, ibi societas. Ubi societas, ibi ius. Ergo ubi hoc, ibi ius” è un detto latino e significa: “Dove c’è l’uomo c’è la società. Dove c’è la società c’è il diritto. Quindi dove c’è l’uomo c’è il diritto (la legge)”.

Un tribunale militare.

• Le norme sociali sono regole di buona educazione, morali e religiose. Non sono regole scritte, create da un legislatore, ma derivano dalla tradizione e dalla consuetudine.

Violarle non comporta sanzioni, né conseguenze legali: gli altri ci vedono come “maleducati” e basta.

1 Associa ogni parola al suo significato.

1 disciplinare 2 sanzione 3 pecuniaria 4 interdizione 5 restrittiva 6 detentiva 7 violare 8 garantire

a conseguenza per chi non rispetta una norma b ordinare con leggi c non rispettare una norma d che si paga con denaro e assicurare f divieto di fare qualcosa imposto un’autorità g che limita la libertà individuale h che fa andare in prigione, in carcere

2 Segna se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

1 Il diritto garantisce l’ordine sociale. _____ 2 L’ordinamento giuridico stabilisce solo i doveri di ognuno. _____ 3 Le norme giuridiche sono imposte solo dallo Stato. _____ 4 La sanzione detentiva fa pagare del denaro. _____ 5 Violare una norma sociale comporta sanzioni. _____ 6 Una sanzione pecuniaria comporta il pagamento di denaro. _____

Le branche del diritto italiano

Il diritto italiano si divide in diritto privato e diritto pubblico. • Il diritto privato regola i rapporti tra i singoli, intesi come “persone fisiche” (chiunque dal momento della nascita) e “persone giuridiche” (per esempio un’associazione di cittadini, una fondazione…) nella sfera patrimoniale, personale e familiare. • Il diritto pubblico, invece, riguarda le norme che regolamentano l’organizzazione e il funzionamento dello Stato, delle istituzioni e degli enti pubblici. Il diritto privato comprende: • Diritto civile: regolato dal Codice Civile, regola i rapporti tra le persone in famiglia e nella società; • Diritto commerciale: regola i rapporti di affari e di commercio tra gli individui; • Diritto Del lavoro: regola e tutela i rapporti di lavoro; • Diritto agrario: regola i rapporti tra soggetti di diritto nell’agricoltura. Il diritto pubblico comprende: • Diritto penale: disciplina i fatti che costituiscono un reato, stabilendone la sanzione;

• Diritto costituzionale: si occupa dell’organizzazione dello Stato e dei rapporti tra autorità pubblica e individuo; • Diritto comunitario: regola l’organizzazione e lo sviluppo delle Comunità europee;

• Diritto amministrativo militare: è una branca del diritto amministrativo, che riguarda però le forze armate; • Diritto ecclesiastico: regola e tutela le confessioni religiose, garantendo il libero sentimento religioso;

• Diritto pubblico Dell’economia: si occupa dell’organizzazione pubblica dei fatti economici; • Diritto parlamentare: disciplina la composizione, l’organizzazione e le funzioni del Parlamento; • Diritto regionale: disciplina le funzioni affidate alle regioni; • Diritto urbanistico: controlla l’attività dell’edilizia e della pianificazione degli spazi urbani;

• Diritto processuale internazionale: in genere, lo si definisce come l’insieme delle norme dotate di carattere di transnazionalità; • Diritto tributario: è una branca del diritto finanziario, che regolamenta i tributi.

3 Leggi questi casi e scrivi accanto la giusta branca del diritto.

1 Federica non ha pagato una bolletta del gas, perché non l’ha mai ricevuta: l’azienda che fornisce il gas le impone una sanzione pecuniaria: ______________________________ 2 Anna è devota al dio vichingo Thor e fa volantini religiosi che attacca nella bacheca del condominio, ma gli abitanti del palazzo non vogliono: ______________________________ 3 Luigi rompe la finestra del vicino e questo pretende un risarcimento di 300 euro:

______________________________ 4 Un architetto non ha rispettato le leggi sulla tutela del verde pubblico: ______________________________ 5 Gino vuole andare in ferie, ma il suo direttore non vuole perché è un periodo di intenso lavoro per la ditta:

______________________________ 6 Franco non informa il socio Luciano di aver speso i soldi della loro azienda per un nuovo macchinario:

4a A coppie. Rileggete le branche del diritto pubblico e privato, sceglietene due e create

“un caso” per ognuno, poi esponetelo alla classe.

Vince il caso più interessante o divertente. 4bTi è mai capitato un caso che avresti voluto portare in tribunale? Raccontalo.

IL RAPPORTO GIURIDICO

Il rapporto giuridico è una relazione tra due o più persone, o parti, regolata da una norma. Gli elementi fondamentali del rapporto giuridico sono: il soggetto, l’oggetto e il fatto giuridico.

Il soggetto

Si distingue in persone fisiche e persone giuridiche. • Le persone fisiche sono tutti gli esseri umani senza distinzione di sesso, razza o religione, che hanno diritti e doveri nei confronti della collettività e dello Stato. A questi la legge riconosce la capacità di avere diritti e doveri (capacità giuridica) e la capacità di applicarli (capacità di agire).

• Le persone giuridiche sono l’insieme di persone e beni che agiscono per un interesse collettivo, come le associazioni culturali, sportive, le fondazioni… e possono essere pubbliche, se il loro interesse collettivo è pubblico, come lo

Stato, i Comuni o le Regioni, o private se il loro interesse collettivo riguarda solo un gruppo ristretto di persone, come le aziende per esempio.

L’oggetto

L’oggetto del diritto è il bene al centro del rapporto giuridico. Una cosa, per essere considerata un bene deve avere valore giuridico, cioè deve essere suscettibile di appropriazione e avere le caratteristiche di utilità, accessibilità e limitatezza numerica. Un bene può essere immobile, cioè incorporato al suolo, come una casa, un fiume o un terreno, o mobile, cioè tutti gli altri, come gioielli o denaro. Non sono beni le cose che non hanno nessun valore economico come l’aria o il sole.

Il fatto giuridico

È l’insieme di norme che si applicano in un rapporto giuridico.

Per esempio, se una persona in macchina supera il limite di velocità, sarà sanzionata con una multa e con la decurtazione dei punti della patente perché, nel

Legambiente è un’associazione di cittadini per la difesa dell'ambiente.

Beni mobili e immobili.

momento in cui guida in strada, mette in atto un rapporto tra conducente e Stato regolato dal Codice della strada (fatto giuridico).

5a Associa ogni parola al suo significato.

1 rapporto giuridico 2 capacità giuridica 3 persona giuridica pubblica 4 persone giuridiche 5 bene 6 fatto giuridico

a relazione tra due o più soggetti disciplinata dal diritto b insieme di persone e beni che agiscono per un interesse collettivo c insieme delle regole che si applicano in un rapporto giuridico d chi ha interessi di utilità pubblica f cosa che è oggetto di diritto g possibilità di avere diritti e doveri

Attenzione!

Patente a punti

Ogni titolare di patente ha in dotazione 20 punti. Se si commettono infrazioni gravi al codice stradale, oltre a una sanzione e a un eventuale provvedimento sulla patente o sulla carta di circolazione, è prevista la decurtazione di un certo numero di punti. Tale decurtazione è specificata nella tabella allegata all'articolo 126 bis del codice stradale.

5b A coppie. Prima rispondete alle domande individualmente, poi confrontate le risposte tra voi.

1 Quali sono i componenti del rapporto giuridico? 2 Cosa si intende con persone fisiche?

3 Che cos’è la capacità di agire? 4 Quali sono le caratteristiche di un oggetto giuridico?

5 Come si dividono le persone giuridiche?

6 In due squadre. Ogni squadra ha 15 minuti di tempo per creare un fatto giuridico, stabilendo il tipo di soggetto e il tipo di oggetto. Vince la squadra con il fatto giuridico più interessante e dettagliato.

LE FONTI DEL DIRITTO

Sono fonti del diritto i fatti, o gli atti, che hanno dato origine alle norme giuridiche. Si distinguono in fonti scritte (fonti atto) e fonti non scritte (fonti fatto). Tra le fonti non scritte c’è la consuetudine.

Le fonti scritte

Sono atti giuridici, emanati dal Parlamento, che possono creare, modificare o abrogare, cioè eliminare, una norma giuridica.

Le fonti non scritte

Hanno una posizione secondaria. La consuetudine è costituita da regole nate dal costante ripetersi di un dato comportamento nell’ambito di una data comunità.

La scala gerarchica delle fonti

Non tutte le fonti hanno tutte lo stesso valore. Esiste, infatti, una scala gerarchica delle fonti. Immaginiamo una piramide: al vertice ci sono le leggi della Costituzione (fonti costituzionali), subito sotto le fonti primarie (le leggi ordinarie, i decretilegge e i decreti legislativi), più in basso ancora le fonti secondarie (i regolamenti) e, in fondo a tutto, le consuetudini.

Differenza tra “consuetudine” e “prassi”

La consuetudine è un comportamento generale, ripetuto nel tempo in modo uniforme all’interno di una stessa collettività, che si segue con valore di legge. Può essere scritta o meno. Un esempio di consuetudine non scritta è la procedura di consultazione per la formazione del Governo: il Presidente della Repubblica riceve e consulta, tra i vari, i rappresentanti dei partiti politici, i Presidenti di Camera e Senato e gli ex Presidenti della Repubblica, poi sceglie la persona a cui conferire l’incarico di formare un nuovo Governo. La consuetudine deve seguire queste due regole: • consuetudine secundum legem, quando è richiamata dalle leggi scritte; • consuetudine praeter legem, quando regola materie non disciplinate da fonti scritte. Se, invece, si verifica il caso di “consuetudine contra legem”, cioè la consuetudine è contraria a una norma di legge, allora essa non è ammissibile. La prassi ha sì le stesse caratteristiche della consuetudine (durata, uniformità, collettività) ma non la si avverte come una legge, in quanto è sentita come un semplice procedimento che tutti seguono, ma che non è obbligatorio seguire.

1° LA COSTITUZIONE È la legge fondamentale dello Stato, la più importante di tutte. Da essa derivano le leggi costituzionali, cioè leggi approvate, in via del tutto eccezionale e con una procedura molto complessa, dal Parlamento. Queste integrano o modificano gli articoli della Costituzione e, dal 1948 al 2017, ce ne sono state solo 43.

LE LEGGI ORDINARIE, I DECRETI-LEGGE E I DECRETI LEGISLATIVI (fonti primarie). Le leggi ordinarie regolano la vita del Paese, sono emanate dal Parlamento e basta la maggioranza dei presenti per l’approvazione. Sono prima pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale e poi, dopo 15 giorni, entrano in vigore. Un decreto-legge (D.L.) è un provvedimento che il Governo adotta in casi straordinari di necessità o urgenza, come la pandemia Covid del 2020 ad esempio, ed entra in vigore subito dopo la pubblicazione sulla Gazzetta. Il decreto legislativo (D.Lgs) è una legge che, in base a necessità specifiche, le Camere chiedono al Governo, decidendo la materia della legge e i tempi e i limiti del Governo.

3° I REGOLAMENTI (fonti secondarie) Sono insiemi di norme creati dallo Stato ma anche da enti privati, per disciplinare il funzionamento di un organo (da un Comune a un club sportivo). Sono definiti come atti formalmente amministrativi, ma sostanzialmente sono normativi, perché creati da un’autorità normativa.

4° LA CONSUETUDINE

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Giuseppe Conte al momento della nomina di Conte a Primo Ministro.

7a A coppie. A turno, rispondete alle domande, chiarite gli eventuali dubbi tra voi e prendete appunti delle vostre risposte.

1 Che cosa sono le fonti del diritto?

________________________________________ 2 Come si dividono le fonti del diritto?

________________________________________ 3 Quali sono le fonti secondarie?

________________________________________ 4 Che cos’è la consuetudine?

________________________________________ 5 Quali fonti sono al primo gradino della gerarchia?

________________________________________ 6 Da chi può essere emanato un decreto legislativo?

________________________________________ 7 Cosa indica l’abbreviazione D.Lgs?

________________________________________ 8 Cosa sono i regolamenti?

7b Ora usate i vostri appunti e scrivete un breve riassunto sulle fonti del diritto da leggere alla classe.

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