
7 minute read
21st Century Skills
un meridiano da cui partire e un meridiano a cui tornare
21st Century Skills
Negli eliGreenwich Readers troverete molte attività di esercitazione e approfondimento collegate alle abilità per il XXI secolo. Sicuramente un aiuto indispensabile ai docenti, che necessitano di integrarle nei loro metodi e approcci1 didattici per creare un avamposto nell’apprendimento dei loro discenti. Questo si evince dalle stringenti indicazioni fornite dallo studio e dall’analisi delle richieste degli imprenditori in questo primo ventennio per i profi li in uscita degli studenti e dei cittadini del nuovo secolo. I 21st Century Skills è il termine con cui sono note a livello globale ed è anche il sintagma chiave con cui fare ricerche ulteriori online. “Ma chi sono costoro?” (facendo eco alla memorabile domanda di don Abbondio). Questa parte della guida si premura proprio di fornire una risposta approfondita e una panoramica sulle stesse. Premettiamo che sono strettamente legata alle attività già proposte nel capitolo precedente relativamente all’Agenda 2030, ma è bene soffermarsi sulla loro defi nizione e le loro peculiarità. Le abilità richieste per il XXI secolo sono un gruppo di abilità che gli studenti hanno bisogno di sviluppare per poter realizzare il loro percorso di formazione nell’era di internet e della globalizzazione. Vi sono 3 tipi di 21st century skills, il riquadro verde centrale che le unisce tutte rappresenta le tre abilità che da millenni hanno sempre caratterizzato l’apprendimento e la formazione degli studenti e come tali sorreggono le nuove abilità che le vanno ad integrare. Sono storicamente le abilità note come le 3Rs, ma oggi nell’era informatica e dell’informazione, della connessione costante e del pensiero complesso e del mercato globalizzato, non si può pensare alla formazione e all’istruzione delle generazioni presenti e future senza integrarle con le 4Cs e i soft skills. 2
Abilità di apprendimento e di innovazione “Learning and Innovation Skills” (meglio note come le 4Cs)
- Pensiero Critico - Pensiero Creativo - Collaborazione - Comunicazione - Alfabetizzazione tradizionale: leggere, scrivere e far di conto. Si aggiungono: - Alfabetizzazione informatica - Alfabetizzazione nell’uso dei media - Alfabetizzazione nell’uso delle nuove tecnologie - Flessibilità - Spirito di iniziativa - Abilità sociali, dette anche
“soft skills” - Produttività - Capacità di comando
Abilità nel saper leggere, scrivere e aritmetica “Literacy Skills” (meglio note come le 3Rs Reading, Writing & Arithmetic)
Informatica, Media e Tecnologia
Abilità per la vita “Life & Career Skills”
1 A questo link si possono trovare riassunti in modo essenziale lo sviluppo storico dei metodi e degli approcci didattici nella didattica delle lingue straniere www.itals.it/alias/approcci-e-metodi-dellaglottodidattica 2 Per ulteriori rifl essioni condotte a livello internazionale suggeriamo il seguente documento riassuntivo, chiaro ed effi cace: “Leading with Technology 21st Century Skills = 3Rs + 4Cs”
Nell’organizzare e testare una UdA (unità di apprendimento) non si potrà prescindere dal chiedersi quali di queste abilità andiamo a stimolare ed esercitare. Gli studenti hanno bisogno di pensare in modo approfondito e problematizzato i problemi che la società si trova ad affrontare e conseguentemente proporre soluzioni creative, esercitando il loro pensiero critico. Essendo questioni complesse, le soluzioni più facilmente giungeranno da un lavoro di gruppo o di squadra efficace, per questo le nostre lezioni devono prevedere necessariamente anche lo sviluppo dei soft skills, ovvero la capacità di entrare in empatia col prossimo. Per fare questo, un uso adeguato del linguaggio è chiave per una comunicazione efficace, usando il registro e il codice più consono al canale che si sceglie di utilizzare. Scelta complessa e pertanto da fare in modo oculato visto che al giorno d’oggi i canali sono molteplici con l’avvento dei Social Media, delle innumerevoli piattaforme ed App. Fondamentale per i docenti conoscerli, orientarvisi (ricordate la “selva oscura” che citavamo nell’introduzione?) ed imparare ad utilizzare quelli più funzionali al miglioramento dell’apprendimento da parte degli alunni. Infatti, in un mondo che cambia così velocemente, in una cultura liquida come menzionato all’inizio, la capacità di essere flessibili ed adeguarsi ai cambiamenti con resilienza e propositività faranno la differenza nel mondo dello studio così come nel mondo del lavoro. A questo proposito è stato anche creato un modello che spinge proprio il corpo docente e i discenti all’utilizzo delle nuove tecnologie, passando da un uso sostitutivo delle stesse rispetto a quanto facevamo precedentemente ad una ridefinizione, affinché la tecnologia ci consenta di fare ciò che non sarebbe possibile diversamente.3 La motivazione per muoversi in questa nuova dimensione didattica è a colpo d’occhio illustrata dalla seguente tabella, che semplicemente raffrontando il processo di apprendimento e gli sbocchi lavorativi tipici del XX secolo e quelli che si vanno delineando nel XXI secolo può comprovare quanto detto sopra.
Numero medio di lavori nell’arco della vita
Requisiti professionali
1 o 2
XX secolo
Padronanza in un ambito
Competitività in ambito lavorativo A livello locale
Modello di lavoro
Abitudinario, pratico, basato su dati concreti
Modello dell’istruzione
L’istituzione è al centro, il conseguimento di un diploma è lo scopo prioritario L’alunno è al centro, l’apprendimento autonomo e permanente è lo scopo prioritario
Cultura dell’organizzazione Dall’alto al basso 10 o 15
XXI secolo
Padronanza simultanea di più ambiti che possono cambiare velocemente
A livello mondiale
Non-abitudinario, tecnico, creativo, interattivo
Multidirezionale: dal basso all’alto, dall’alto al basso, fianco a fianco
3 È il modello SAMR (Substitution, Augmentation, Modification, Redefinition) per l’uso delle tecnologie informatiche e le nuove tecnologie. È stato creato dal Professor Rueben R. Puentedura. Le prime due voci definiscono un utilizzo a livello base delle infinite possibilità che le tecnologie ci consentirebbero (Enhancement, ovvero un miglioramento di quanto già facciamo), ma la vera sfida sono le ultime due voci che porterebbero ad una vera trasformazione del nostro operare e ad incidere in modo più risolutivo o funzionale nella realtà (Transformative, ovvero un cambiamento).
Attività: Come pianifi care una lezione includendo 21st Century Skills
In conclusione, desideriamo suggerire uno strumento online estremamente effi cace per integrare al meglio i 21st Century Skills nella propria UdA e progettare lezioni più effi caci. Parliamo di Learning Designer, uno strumento web-based a supporto della creazione e della pianifi cazione della UdA (lesson-plan), creato dal London Institute of Education grazie al quale la tecnologia diventa parte integrante nel processo di insegnamento e di apprendimento. Seguendo le indicazioni del sito si va pianifi cando la lezione, calibrandone le varie parti4 conformemente ai contenuti e alle abilità che si desiderano insegnare ed esercitare, ovvero come integrare le parti di ascolto o di lettura con le parti di produzione orale o scritta, le parti condotte dal docente (Teacher Talking Time) e le parti esperite dai discenti e la loro restituzione (Student Talking Time). Alla fi ne il mix di questi ingredienti viene visualizzato su un grafi co a torta (pie-chart) che a colpo d’occhio dimostra al docente le diverse percentuali dei suoi interventi e di quelli degli alunni e le diverse modalità didattiche attuate durante la lezione e le diverse abilità richieste e messe in atto dai discenti. L’obiettivo è che queste tempistiche siano calibrate accuratamente al fi ne di garantire un’adeguata interazione dei soggetti coinvolti nell’UdA e la pianifi cazione sia funzionale al conseguimento dell’obiettivo, mantenendo alto il grado di coinvolgimento e motivazione degli alunni e vivo il loro interesse. Infi ne, l’esito e la pianifi cazione dell’UdA possono essere condivisi dal docente con altri colleghi, rendendo così la lezione replicabile, inviando loro un semplice link o pubblicandolo in My designs public space. Vi suggeriamo quindi di visitare il sito: www.ucl.ac.uk/learning-designer ed eventualmente di iscrivervi, potreste proprio iniziare progettando le vostre lezioni con gli eliGreenwich Readers Come sempre l’augurio che vi facciamo è: “Enjoy”! Se il docente si diverte ed entusiasma nel preparare la lezione ed è in primis appassionato a quanto andrà ad esperire con i suoi discenti, vi è già in nuce la premessa per la riuscita di una lezione, in quanto crediamo nella veridicità di questa citazione di Carlos Ghosn5:
Any job very well done that has been carried out by a person who is fully dedicated is always a source of inspiration.
E nelle parole imperiture di Antoine de Saint-Exupery, che qui riportiamo in lingua inglese per resterare allineati con il meridiano di Greenwich:
True happiness comes from the joy of deeds well done, the zest of creating things new.
4 Si inseriscono inoltre dati relativi al numero di alunni coinvolti, se la lezione è in presenza o a distanza, se è in sincrono o asincrono ed infi ne vi si possono aggiungere degli allegati. 5 Carlos Ghosn è un famoso imprenditore brasiliano. È stato CEO per importanti gruppi automobilistici.