La casa che vogliamo - Classi 4 5

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UN

I PRIMI PASSI DELLA NOSTRA CIVILTÀ

UN POPOLO UNICO

IL MESSIA E LE SPERANZE DEL

LA CHIESA DI GESÙ

NUOVO
Cose che ho imparato 2 Ecco cosa ricordo meglio 3
INIZIO
Il nostro mondo ha una storia 4 Alla scoperta della mia terra 5 Di cosa ha bisogno l’uomo per vivere? 6 Oggi come un tempo 7 In ogni civiltà antica troviamo una religione 8 Rivolgendosi agli antichi dèi 9 Le religioni e l’arte 10 I miti degli dèi 12 Demetra e Persefone 13 La vita e la morte per i popoli antichi 14 Dentro una tomba antica 15 MAPPA 16 VERIFICA 17
GLI EBREI TRA I POPOLI ANTICHI 18 Israele oggi 19 La storia di Israele fino a Salomone 20 La storia di Israele fino al tempo di Gesù 22 La Palestina al tempo di Gesù 24 Tra esilio e schiavitù 25 La vita degli ebrei al tempo di Gesù 26 Tanti troppi malati 27 Uomini che parlano a nome di Dio 28 Una popolazione divisa in tre parti 29 In una città della Palestina 30 Punti d’interesse attorno a me 31 Le donne in Palestina al tempo di Gesù 32 Donne e uomini sono oggi uguali 33 Cosa sognavano gli ebrei al tempo di Gesù? 34 I miei sogni per il futuro 35 MAPPA 36 VERIFICA 37
MONDO Il “Messia” atteso 38 Chi aspettavano gli ebrei? 39 Tutti attendono ancora una grande novità 40 A contatto con il mondo 41 Quando è difficile andare d’accordo! 42 Tra litigi e conflitti 43 La sfida del “bene comune” 44 Cosa bisognerebbe fare… 45 L’attesa del “Dio con noi” oggi 46 I segni di un’attesa 47 L’annuncio della nascita di Gesù 48 Un’attesa giunta al termine 49 Maria ringrazia Dio 50 Il testo del “Magnificat” 51 La nascita di Gesù: ecco il “Messia”! 52 Buon Natale a te! 53 MAPPA 54 VERIFICA 55 GESÙ PROFETA DI PACE Gesù: un personaggio della storia 56 Così sapranno che c’ero! 57 I Vangeli parlano di Gesù 58 Ti racconto una cosa bella 59 Un solo “Vangelo” e quattro Vangeli diversi 60 Differenze tra Vangeli 61 I Vangeli dell’infanzia 62 Un bambino “titolato” 63 Gesù comincia la sua predicazione 64 Good news per voi! 65 Gesù e le Beatitudini 66 Dalla parte delle Beatitudini 67 Per Gesù Dio è il “padre di tutti” 68 Nessuno è escluso 69 Gesù insegna a scoprire i doni del Padre 70 Un mondo bellissimo 71 Un dono per tutti 72 Un mondo senza povertà 73 Gesù insegna la via dell’amore 74 La civiltà dell’amore 76 Per essere felici 77 Gesù annuncia il perdono di Dio 78 La vera grandezza 80 Cosa significa essere grandi? 81 I miracoli: la forza dell’amore di Gesù 82 L’amore di Gesù è più forte della morte 84 Un miracolo che non si può dimenticare 85 I molti amici di Gesù e i “dodici” 86 Essere uno dei dodici 87 La prima missione dei discepoli di Gesù 88 Una missione anche per me 89 La casa sulla roccia 90 Gesù e i suoi “familiari” 91 Ma chi è Gesù? 92 Chi era Giovanni il Battista? 93 I “nemici” di Gesù 94 Persone da trattare con… amore! 95 MAPPA 96 VERIFICA 97 GESÙ LIBERA GLI UOMINI DALLA PAURA Gli ultimi giorni: Gesù si offre per amore 98 Perché Gesù è morto in croce? 100 La storia di Padre Kolbe 101 Il mattino di Pasqua: Gesù è vivo! 102 L’arte racconta la risurrezione 103 I discepoli e Gesù risorto 104 Una storia di riconoscimento 105 Una promessa e un comando 106 Una missione importante 107 La Pentecoste: lo Spirito sui discepoli 108 I simboli dello Spirito Santo 109 MAPPA 110 VERIFICA 111
La chiesa “Popolo di Dio” nel mondo 112 Ovunque il cristiano è a casa sua 113 Le feste cristiane nel mondo 114 A Natale siamo tutti più buoni 115 Una Chiesa per l’annuncio e la pace 116 La Chiesa invita tutti ad unirsi a lei 117 Maria, “Madre della Chiesa” 118 VERIFICA 120
INDICE classe quarta

COSE CHE HO IMPARATO

L’anno scorso ho frequentato la classe terza. In ogni disciplina scolastica ho imparato cose molto importanti.

Scrivi una cosa che ricordi particolarmente per le seguenti discipline.

• Con l’insegnante di italiano ho imparato

• Con l’insegnante di matematica ho imparato

Con l’insegnante di religione cattolica l’anno scorso abbiamo parlato di (associa a ogni parola la frase corrispondente):

ORIGINE DEL MONDO E DELLA VITA

LE PRIME PAGINE DELLA BIBBIA E L’ORIGINE DEL MONDO

LA BIBBIA

L’AMICIZIA TRA DIO E L’UOMO

L’ALLEANZA TRA DIO, ABRAMO E LA SUA DISCENDENZA

LA LIBERAZIONE DI ISRAELE DALL’EGITTO

ISRAELE ATTENDE LA VENUTA DI UN “MESSIA”

Scuola

Dio cammina insieme al suo popolo e lo protegge

L’inviato di Dio promesso dai profeti è Gesù

Per ebrei, musulmani e cristiani il mondo è stato creato da Dio

Con la guida di Mosè, Israele conquista la libertà e la Legge di Dio

Dio crea il mondo e l’uomo, maschio e femmina

Adamo ed Eva disobbediscono a Dio, non si fidano di lui

Una raccolta di libri, divisi in Antico e Nuovo Testamento

4a 2
Classe
UNINIZIONUOVO ONLINE

ECCO COSA

RICORDO MEGLIO

Scegl i tre fra le parole che ricordano le cose che hai imparato l’anno scorso nell’ora di Religione. Realizza un disegno e scrivi, accanto, di cosa si tratta.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO le attività 3 Scuola
Un nuovo inizio

IL NOSTRO MONDO

HA UNA STORIA

Nel mondo di oggi, 7 persone su 10 vivono in una grande città. In città troviamo tutto: case, palazzi, scuole, uffici, fabbriche, negozi, centri commerciali, cinema, palestre, luoghi di divertimento. Tutti questi luoghi sono collegati da strade per le automobili, metropolitane, tram.

Ma come è nata la città? Una città di 4000 anni fa era così diversa da una città di oggi?

Anche in una città antica c’erano strade, traffico, lavoro, case, palazzi, uffici… La città ha una storia antica!

A cosa serve studiare la storia della città? Ecco quattro risposte:

• Scopriamo di cosa ha bisogno l’uomo per vivere.

• Scopriamo che gli uomini non possono mai fare a meno di unire le proprie forze e collaborare.

• Scopriamo che già gli antichi nelle loro città avevano dei problemi che anche noi dobbiamo affrontare: ad esempio, la pulizia e l’eliminazione dei rifiuti.

• Scopriamo chi erano, come vivevano e qual era la cultura dei nostri antenati.

• Scopriamo quale ruolo avevano nell’antichità la ricerca del senso della vita e la religione

Cultura: tutto ciò che impariamo per vivere insieme, come le tradizioni, i cibi e le feste che ci rendono speciali.

Classe 4 a 4
I PRIMI PASSI DELLACIVILTÀNOSTRA ONLINE

ALLA SCOPERTA DELLA MIA TERRA

Scopriamo un angolo antico e un angolo moderno della nostra città. Quanto è antica la nostra città?

Incolla qui affiancate due foto (o due disegni) di una via, una piazza, un palazzo della tua città o paese: uno scorcio più antico, uno più moderno. Scrivi una didascalia.

AUTOVALUTAZIONE 5 COSTRUIAMO le attività

DI COSA HA BISOGNO L’UOMO

PER VIVERE?

Quando studiamo la storia dell’umanità, scopriamo che i progressi della civiltà avvengono per rispondere alle esigenze fondamentali dell’uomo.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 4 a 6

OGGI COME UN TEMPO

Quali sono le esigenze dell’uomo che gli uomini preistorici e antichi hanno imparato a soddisfare?

Scrivi nella pagina accanto, sotto ogni immagine, cosa ha cercato di fare l’uomo per vivere sempre meglio.

Scrivi sotto ciascuna coppia umana come immagini fossero i loro pensieri, desideri e timori, in riferimento al rispettivo modo di vivere.

AUTOVALUTAZIONE 7
passi
COSTRUIAMO le attività
I primi
della nostra civiltà

IN OGNI CIVILTÀ ANTICA

TROVIAMO UNA RELIGIONE

Quando studiamo la storia dell’umanità, scopriamo diverse antiche civiltà. Ad esempio: la civiltà dei Sumeri e dei Babilonesi, la civiltà dell’Antico Egitto, la civiltà degli antichi Greci e quella degli antichi Romani. Ogni civiltà ha la sua cultura, le sue tecniche, le sue classi sociali, le sue leggi, la sua arte. Ogni civiltà ha la sua religione.

I Sumeri credevano che ogni città avesse un dio protettore e credevano anche in dèi che regolavano gli elementi necessari alla vita. Enki era il dio delle acque: da lui veniva la pioggia per i campi, ma se era arrabbiato poteva anche procurare inondazioni pericolose.

Gli Egizi adoravano Ra, il dio del Sole: con la testa di falco e il disco del Sole sul capo. Egli attraversa il cielo ogni giorno da est a ovest su una barca celeste. Il Sole dà la luce e la vita al mondo e con la sua barca sfugge alla notte, che vuole inghiottirlo.

I Greci adoravano dèi in forma umana: più che le forze della natura, per loro erano importanti gli elementi che guidano l’uomo: la sapienza, la bellezza, la forza… Afrodite, che poi i romani chiameranno Venere, per esempio, è la dea della bellezza, dell’amore e del matrimonio. La forza dell’amore per i Greci è una potenza divina.

I Romani credono nelle stesse divinità dei Greci, ma traducono i loro nomi nella propria lingua e esaltano l’importanza di alcuni fra loro.

Ad esempio, questo popolo che sottomise molti altri popoli e creò un impero, dava molta importanza a Marte, il dio della guerra. I soldati romani si affidavano a lui per vincere e per avere salva la vita in battaglia.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 4 a 8
Il dio babilonese delle acque Enki. Il dio della guerra Marte.

RIVOLGENDOSI AGLI ANTICHI DÈI

primi passi della nostra civiltà

Immagina di essere un uomo o una donna antichi e scrivi una breve preghiera in cui chiedi aiuto e dei doni a ciascuno degli dèi che abbiamo scoperto.

Preghiera a Enki:

Preghiera a Ra:

Preghiera a Afrodite:

Preghiera a Marte:

AUTOVALUTAZIONE 9 COSTRUIAMO le attività
I

LE RELIGIONI E L’ARTE

Tutte le religioni di tutti i popoli antichi e moderni hanno diversi elementi in comune. Uno fra questi, è che gli dèi e le loro “storie sacre” ispirano l’arte in tutte le sue forme: pittura, scultura, architettura, poesia, narrativa, musica…

Per questo si parla di arte sacra, cioè arte che ha per argomento la religione. La religione e la bellezza camminano insieme nella storia dell’umanità. Ecco alcuni esempi.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 4 a 10
Antica figura assira metà uomo e metà uccello. Antico vaso greco decorato. Incisioni sulle pareti di un antico tempio egizio. Statua romana del dio Nettuno.

I primi passi della nostra civiltà

Parete affrescata dell’antica Pompei

Il Foro Romano, a Roma.

Quale di questi esempi di arte sacra ti piace di più?

Scegl ine uno e spiega brevemente perché ti piace.

AUTOVALUTAZIONE 11
COSTRUIAMO
le attività

I MITI DEGLI DÈI

I popoli antichi raccontavano storie che avevano come protagonisti gli dèi: i miti I miti servivano per spiegare molti aspetti della realtà e del mondo.

Ecco un esempio.

IL MITO DI DEMETRA E PERSEFONE E L’ORIGINE DELLE STAGIONI

Demetra è la dea della Terra. Da lei dipendono i frutti che garantiscono agli uomini la sopravvivenza. Sua figlia Persefone viene rapita da Ade, il dio degli Inferi.

Demetra è così addolorata che fa venire l’inverno su tutta la Terra. Gli dèi cercano di aiutare, ma Ade non vuole restituire Persefone.

Giove, il re degli dèi, si prende cura della situazione e fa tornare Persefone da sua madre. Demetra è felice e arriva ovunque una splendida primavera

Ma Persefone si ammala perché Ade le ha dato un melograno avvelenato. Viene così l’autunno. Allora, Giove decide che Persefone starà nel regno degli Inferi solo tre mesi all’anno. Così nascono le stagioni

PROGETTIAMO i contenuti Classe 4 a 12

DEMETRA E PERSEFONE

Ecco un’opera d’arte che rappresenta il mito di Demetra e Persefone.

Descrivi la scena e nomina i personaggi che conosci.

AUTOVALUTAZIONE 13 COSTRUIAMO le attività
I
primi passi della nostra civiltà
Luca Giordano, Ratto di Proserpina, 1685, Firenze.

LA VITA E LA MORTE PER I POPOLI ANTICHI

In tutte le civiltà antiche le religioni promettevano ai fedeli un destino oltre la morte.

Gli antichi egizi, per esempio, credevano che oltre la morte il defunto si sarebbe risvegliato e sarebbe stato sottoposto a un giudizio sulla bontà e giustizia della sua vita. Poi, se giudicato degno, avrebbe vissuto una nuova vita Ecco perché gli antichi egizi usavano imbalsamare i corpi dei defunti con molta cura e seppellirli in camere decorate con scene di vita e con oggetti utili all’esistenza futura.

Gli antichi Etruschi, un popolo che ebbe una grande importanza in Italia prima che nascesse l’impero romano, crearono addirittura delle necropoli (una parola che significa “città dei morti”) che ancora oggi si possono visitare. Dentro queste camere possiamo trovare molte testimonianze sulla vita quotidiana degli etruschi, proprio perché essi credevano che il defunto avrebbe proseguito la sua vita dopo la morte.

Per i Greci e i Romani, gli unici esseri che avevano il potere dell’immortalità e della vita beata erano gli dèi. Agli uomini dopo la morte era riservata una sopravvivenza in un “Regno dei morti”. Qui essi vivevano una vita che era solo l’ombra della vita sulla terra

Nell’antico Oriente (ad esempio in India), da millenni gli uomini credevano e credono nella “reincarnazione”: chi muore, rinasce in una nuova forma, migliore se ha vissuto bene, peggiore (ad esempio sotto forma di animale) se ha vissuto male. È il ciclo della rinascite, che ogni uomo e donna cerca di superare per raggiungere la pace.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 4 a 14
La trimurti induista.

DENTRO UNA TOMBA ANTICA

Immaginiamo di allestire una tomba egizia o etrusca.

Dobbiamo inserire nella stanza solo alcune cose davvero essenziali, secondo gli usi antichi. Cosa sceglieremo? Scrivi poi sotto gli elementi che hai rappresentato.

AUTOVALUTAZIONE 15 I primi passi della nostra civiltà COSTRUIAMO le attività

FACCIAMO IL PUNTO

OGNI PARTE DEL MONDO HA UNA STORIA LO STUDIO DELLA STORIA

CI INSEGNA COSE IMPORTANTI

NEL CORSO DELLA STORIA L’UOMO CREA NUOVE SOLUZIONI PER SODDISFARE I SUOI BISOGNI

IN TUTTE LE SOCIETÀ ANTICHE LA RELGIONE HA UN RUOLO IMPORTANTE

POPOLI CHE CREDONO IN MOLTI DÈI DIVERSI

BABILONESI – EGIZI – GRECI – ROMANI

Divinità Arte sacra

Miti

LA VITA OLTRE LA MORTE

16 MAPPA I primi passi della nostra civiltà

I primi passi della nostra civiltà

• Scegli la risposta giusta.

1 Grazie allo studio della storia scopriamo la cultura dei nostri antenati. i diversi ambienti naturali. come misurare il mondo.

2 In ogni civiltà, l’uomo:

cerca di vivere nella natura, insieme agli animali.

cerca di trovare cibo, riparo e sicurezza. cerca di fuggire dalla città e restare da solo.

3 Per i Sumeri, Enki era il dio: della guerra. delle acque. dell’amore.

4 Per gli Egizi, ogni giorno Ra sfugge: alle acque. al freddo. alla notte.

5 Per i Greci, Afrodite era la dea: del raccolto. del regno dei morti. dell’amore.

6 I soldati romani si affidavano a: Giove.

Marte. Afrodite.

VERIFICA

7 La gran parte dell’arte degli antichi è: arte sacra. arte dei poveri. arte che celebra i potenti.

8 Il mito di Demetra e Persefone spiega:

la creazione del mondo. l’alter nanza delle stagioni. l’odio fra gli uomini.

9 Per Egizi e Etruschi, dopo la morte: non c’è nulla. c’è una vita che non riusciamo a immaginare. c’è una vita come quella che conosciamo.

10 Per le civiltà dell’Antico Oriente, i defunti vanno incontro: alla reincarnazione. alla fine di tutto. a una vita uguale a quella che hanno vissuto.

AUTOVALUTAZIONE 17

GLI EBREI TRA I POPOLI ANTICHI

Gli ebrei (o popolo di Israele) abitavano anticamente in Medio Oriente. Vivevano in un territorio poco esteso, detto Palestina: tra le rive del fiume Giordano, il Mar Morto e le coste del Mediterraneo.

Prima di stabilirsi in questa terra, gli ebrei erano stati per secoli pastori nomadi. Essi erano divisi in tribù e ciascuna di esse occupò una parte della Palestina.

Il popolo di Israele aveva una propria religione, diversa dalle religioni degli altri popoli dell’antichità: Sumeri, Egizi, Greci. Tutti questi popoli erano politeisti, il che significa che adoravano molti dèi.

Gli ebrei, invece, adoravano un unico Dio, creatore del cielo e della terra. Quindi erano monoteisti: una parola che significa “fedeli di un solo Dio”.

La storia degli ebrei e di come giunsero ad adorare il loro Dio è narrata in alcune testimonianze degli altri popoli antichi e nella Bibbia.

Palestina: nome che significa “terra dei Filistei”. I Filistei furono un popolo che abitava in queste terre e contro il quale gli ebrei lottarono a lungo.

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UN POPOLO UNICO ONLINE

ISRAELE OGGI

Scopriamo insieme all’insegnante qual è oggi la situazione della Palestina, dove viveva l’antico popolo di Israele.

Completa le frasi con l’aiuto dell’insegnante.

• Oggi in questa terra esiste lo Stato di

• Gli ebrei convivono insieme a

• Tra i due popoli c’è una situazione di conflitto, perché

• In futuro tutti speriamo che

AUTOVALUTAZIONE 19 COSTRUIAMO le attività

LA STORIA DI ISRAELE FINO A SALOMONE

Come abbiamo scoperto l’anno scorso, gli ebrei formavano un popolo che è diventato celebre con il nome di Israele Israele aveva un libro sacro, la Bibbia. Nella Bibbia si racconta della creazione del mondo e di tutti i popoli della Terra e dell’alleanza tra Dio, il Creatore del cielo e della terra, e un uomo, di nome Abramo Da Abramo, secondo la Bibbia, ebbero origine tutti i capi delle tribù di Israele: i suoi dodici figli.

Abramo, si racconta, trasmise ai suoi discendenti la fede nell’unico Dio.

PROGETTIAMO i contenuti
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Classe
DIO PARLA AD ABRAMO ABRAMO HA UN FIGLIO: ISACCO GIACOBBE, FIGLIO DI ISACCO, HA DODICI FIGLI

Oggi gli storici studiano le origini e i fatti che riguardano gli ebrei e il “popolo di Israele” non solo con la Bibbia, ma anche con documenti di altri popoli e scoperte archeologiche Ecco cosa sappiamo:

Nel 1200 a.C. circa, il faraone egizio Mernephta parla di un popolo che chiama “ebiru”, che vive in Palestina e paga un tributo all’Egitto.

In un’epoca precedente, una parte di questo popolo era vissuta in Egitto e qui era stata sottomessa alla schiavitù intorno al 1600 a.C. Poi, verso il 1250 a.C. gli ebrei riuscirono a uscire dall’Egitto e si erano stabiliti, appunto, in Palestina.

La Palestina era già abitata da altri popoli e gli ebrei si stabilirono qui dopo aver combattuto una serie di guerre

Intorno all’anno 1000 a.C., Israele divenne un regno. Il primo re fu Saul e dopo di lui divenne re Davide Davide conquistò la città di Gerusalemme e Gerusalemme divenne la capitale del suo regno.

Il figlio di Davide, Salomone, rese Israele un regno forte e ricco. Egli fece costruire il primo Tempio dedicato al “Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe”.

Sapresti scrivere il nome dei primi tre patriarchi del popolo ebreo, scrivendoli secondo la corretta successione temporale?

PROGETTIAMO i contenuti 21
La stele di Mernephta.

GERUSALEMME

LA STORIA DI ISRAELE FINO AL TEMPO DI GESÙ

Dopo la morte di re Salomone, i suoi discendenti litigano e il regno si divide in due parti: il Regno di Israele al Nord, con capitale Samaria, e il Regno di Giuda, al Sud, con capitale Gerusalemme.

I due regni separati erano nemici fra loro e deboli Vicino ad essi c’erano nemici potenti: l’Egitto, l’Assiria e il regno di Babilonia.

Nel 722 a.C. il re di Assiria attaccò e conquistò il Regno di Israele. Molti ebrei partirono verso terre lontane o furono deportati in Assiria.

Un secolo e mezzo dopo, nel 587 a.C., i Babilonesi conquistarono invece il Regno di Giuda: Gerusalemme fu distrutta, e con essa anche il Tempio, e una parte del popolo fu portata in esilio in Mesopotamia.

Gli ebrei rimasero prigionieri a Babilonia per circa 50 anni. Poi, per volontà di Ciro, imperatore dei persiani, ebbero il permesso di tornare in Palestina e di ricostruire Gerusalemme e le sue mura.

Deportazione: quando delle persone vengono portate via forzatamente dal luogo dove vivono per essere messe in un altro Paese, spesso lontano e sconosciuto.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 4 22
SAMARIA REGNO DI ISRAELE REGNO DI GIUDA

Il ritorno in patria, tuttavia, non permise agli ebrei sopravvissuti di creare di nuovo un regno potente. Il ricordo della libertà e della forza del regno di Giuda, ai tempi di Davide e Salomone, restava per gli ebrei un invito a sperare in un nuovo intervento di Dio a fianco del suo popolo, come era stato ai tempi di Mosè e della conquista della Palestina.

Ma mentre la fede in un nuovo unto del Signore (il Messia, parola che significa appunto “unto”, con l’olio benedetto da Dio) cresceva, gli ebrei persero molto presto la loro autonomia.

Nel 331 a.C. furono conquistati e sottomessi da Alessandro Magno e dai suoi successori, che erano re di lingua e cultura greca e che non rispettavano la fede degli ebrei. Gli ebrei si ribellarono ai sovrani greci e in qualche modo riuscirono ad avere una certa autonomia, fino al 63 a.C., quando tutta la Palestina fu sottomessa dai Romani Il grande tempio di Gerusalemme.

PROGETTIAMO i contenuti 23

LA PALESTINA AL TEMPO DI GESÙ

Al tempo della nascita di Gesù, la Palestina era ormai una piccola parte dell’immenso Impero romano

I Romani dominavano su tutto il Mar Mediterraneo: controllavano i commerci, facevano pagare le tasse ai popoli sottomessi e sorvegliavano i confini. In tutte le parti dell’impero c’erano soldati pronti ad attaccare chi voleva ribellarsi.

Nell’anno della nascita di Gesù, l’imperatore era Ottaviano Augusto

I Romani avevano la loro religione, ma tolleravano le religioni dei popoli dell’Impero e anche la religione degli ebrei era abbastanza rispettata.

La Palestina era guidata da un re fedele a Roma: Erode, detto “il Grande”

Erode era un sovrano feroce, ma gli ebrei gli erano grati perché egli fece ricostruire il Tempio di Gerusalemme I lavori durarono più di 40 anni! Per gli Ebrei era il segno che la grandezza di Israele stava tornando e molti pensavano che la venuta del Messia fosse ormai vicina.

Dopo Erode, i Romani pensarono di indebolire ancora una volta il suo regno e lo divisero tra i suoi tre figli: Filippo, Archelao e Erode Antipa. Erano tre “re” molto deboli e quindi i Romani dominavano senza problemi. Per rappresentare il potere di Roma c’era un governatore, nominato dall’imperatore. Al tempo in cui Gesù era un adulto, il suo nome era Ponzio Pilato.

I Romani controllavano gli ebrei e li costringevano a pagare le tasse. In questo erano aiutati da personaggi che non si vergognavano di collaborare con gli stranieri: i pubblicani

Classe 4a PROGETTIAMO i contenuti 24
L’imperatore Ottaviano Augusto. Il procuratore Ponzio Pilato.

TRA ESILIO E SCHIAVITÙ

Riprendi le pagine in cui abbiamo raccontato la storia di Israele. Poi completa lo schema.

SCHIAVITÙ

In

Sotto il potere di

Fino alla liberazione, guidati da Circa nell’anno

ESILIO

Regno di Israele in

Regno di Giuda in

Sotto il potere di e di

Fino alla liberazione, per volontà di Circa nell’anno

SOTTOMISSIONE

Ai re

Fino alla liberazione

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Un popolo unico le attività 25

LA VITA DEGLI EBREI AL TEMPO DI GESÙ

Al tempo di Gesù, la gran parte della popolazione della Palestina era molto povera. Infatti, tutte le terre più fertili appartenevano a poche famiglie ricche

Altri, e pochi, ricchi, erano i mercanti che trasportavano merci preziose dall’Arabia e dall’Asia verso il Mediterraneo.

Altri ancora, si arricchivano riscuotendo le tasse per conto dei romani: erano detti pubblicani ed erano odiati da tutti.

La gente comune svolgeva alcuni mestieri e guadagnava appena ciò che bastava per vivere. La maggior parte erano contadini, che lavoravano la terra dei grandi proprietari, oppure coltivavano piccoli terreni e poi pagavano un affitto al padrone. C’erano anche contadini che non avevano nessun lavoro stabile e lavoravano a giornata: ogni giorno speravano che qualcuno li prendesse a lavorare.

C’erano poi i pescatori, che vendevano il pesce che riuscivano a pescare nel lago di Tiberiade, nel Nord della Palestina.

Nei villaggi e nelle piccole città lavoravano gli artigiani: vasai, tessitori, falegnami…

Classe 4a PROGETTIAMO i contenuti 26

TANTI TROPPI MALATI

Molte persone sfortunate al tempo di Gesù erano colpite da varie malattie: per loro non c’era nessun aiuto da parte delle autorità. Erano costretti a vivere chiedendo l’elemosina per le strade e nelle piazze. I più sfortunati erano i lebbrosi, che dovevano addirittura stare lontani dalla gente, perché tutti li consideravano impuri e pericolosi.

Quali sono, oggi, i mestieri con cui chi lavora si guadagna da vivere?

Prova a fare una serie di esempi e disegna un paio di professioni molto diffuse oggi.

Chi aiuta oggi chi è malato o povero? Rispondi.

AUTOVALUTAZIONE 27 COSTRUIAMO le attività
Un popolo unico

UOMINI CHE PARLANO A NOME DI DIO

Nella Palestina al tempo di Gesù c’erano uomini che si dedicavano allo studio della Bibbia e insegnavano a tutti la “Legge di Dio”. Nella Bibbia, infatti, scoprivano le regole per vivere bene e essere graditi a Dio.

Tutti coloro che avevano autorità nel popolo di Israele si presentavano a nome di Dio.

C’erano gli scribi. Essi sapevano leggere e scrivere, copiavano i testi della Bibbia (allora non c’erano la stampa e i libri) e la conoscevano a memoria. Sapevano quindi citare i passi della Parola di Dio e tutti li rispettavano.

C’erano i farisei (una parola che significa “puro, separato dagli altri…”). Erano uomini che si facevano riconoscere per come si vestivano e come vivevano. Osservavano ogni comandamento, anche minimo, della Legge di Dio (digiuni, regole di purità del corpo e del vestito…) e si distinguevano da tutti. Siccome erano considerati “perfetti”, tutti temevano il loro giudizio.

Scribi, farisei e altri anziani rispettati erano detti anche dottori della Legge: la gente comune si rivolgeva a loro per avere consigli su come vivere la propria vita (ad esempio, su come educare i figli) e quando c’era una disputa facevano da giudici.

Nel Tempio, a Gerusalemme, c’erano i sacerdoti. Il loro capo era il “Sommo Sacerdote”. Essi offrivano a Dio i sacrifici in nome del popolo.

Classe 4a PROGETTIAMO i contenuti 28

UNA POPOLAZIONE DIVISA IN TRE PARTI

Ai tempi di Gesù, il popolo di Israele viveva diviso in tre regioni e ciascuna di esse aveva caratteristiche diverse anche dal punto di vista della religione.

A Nord c’era la GALILEA. Gesù, che visse a Nazaret tutta la sua infanzia e giovinezza, era considerato un galileo. Qui c’erano terre fertili e il lago di Tiberiade, detto anche mare di Galilea.

Era una terra in cui gli ebrei convivevano con gente che apparteneva a popoli pagani. La Galilea, inoltre, confinava con la Fenicia, a Nord, una terra dove si adoravano molti dèi.

Per questi motivi, i galilei erano considerati dei fedeli della religione di Abramo, ma tutti pensavano che non fossero i più giusti in Israele.

Al centro c’era la SAMARIA. Qui vivevano molti ebrei discendenti di quelli che secoli prima erano stati deportati in Assiria. I samaritani erano quindi guardati con sospetto, come fossero stranieri. Essi, inoltre, non riconoscevano il Tempio di Gerusalemme, ma avevano un proprio tempio sul monte Garizim.

A sud c’era la GIUDEA. I giudei si consideravano i più nobili tra gli ebrei, perché dicevano che solo loro avevano conservato pure le tradizioni di Israele e solo loro avevano l’unico Tempio del Signore, a Gerusalemme.

Completa le seguenti frasi.

Gesù è nato nella regione di

Gesù da piccolo è cresciuto nella regione di

PROGETTIAMO i contenuti 29

IN UNA CITTÀ DELLA PALESTINA

Nella Palestina ai tempi di Gesù, ogni città aveva una sinagoga. Non era un tempio, ma un luogo dove la gente si riuniva il sabato per pregare e ascoltare la Bibbia. Un rabbino, esperto delle Scritture, guidava la sinagoga e spiegava i testi sacri. Anche i bambini, come Gesù ricevevano lì la loro istruzione religiosa.

In ogni cittadina c’era una piazza del mercato. Qui tutti si incontravano per vendere e acquistare i prodotti di cui avevano bisogno.

In ogni cittadina era molto importante che ci fossero uno o più pozzi: ogni famiglia mandava tutti i giorni qualcuno a pescare l’acqua. Era un lavoro quasi sempre riservato alle donne.

Le case delle persone normali erano molto semplici: un solo piano, una sola stanza, dove vivevano e dormivano insieme uomini e animali domestici.

Solo nella grande città di Gerusalemme c’erano il Tempio, il palazzo del governatore romano, i palazzi dei più potenti capi delle famiglie ebree più ricche.

Classe 4a PROGETTIAMO i contenuti 30

PUNTI D’INTERESSE

ATTORNO A ME

Quali sono i luoghi più importanti della tua città?

Fa’ una lista e per ciascuno di essi scrivi a cosa serve…

AUTOVALUTAZIONE 31 COSTRUIAMO le attività
1 2 3 4 5

LE DONNE IN PALESTINA AL TEMPO DI GESÙ

Le tradizioni e la cultura del popolo di Israele non davano molta importanza alle donne. Tutte vivevano in casa e si dedicavano alla cura della famiglia e dei bambini.

Le ragazze si sposavano molto presto: a 15-16 anni molte avevano già un marito.

Ogni donna adulta, doveva avere accanto a sé un uomo. Se non aveva marito, la sua condizione era molto difficile. Una categoria molto debole in Israele erano le vedove: avevano perduto il capo della loro famiglia e spesso dovevano chiedere aiuto agli altri per poter vivere e per mantenere i loro figli.

La peggiore sfortuna che poteva accadere a una donna era di non poter avere figli. In questo caso, il marito poteva rimandare la sua sposa alla sua famiglia di origine.

Le donne non studiavano e quindi quasi tutte non sapevano leggere e scrivere. I mariti decidevano ogni cosa e le donne dovevano obbedire loro. I capi di Israele erano tutti uomini.

In un tribunale, la testimonianza delle donne non era valida.

La vita delle donne era molto semplice, ma fra loro ce n’erano alcune che sapevano amministrare con cura la propria casa, e alcune avevano una grande fede e conoscevano le Sacre Scritture perché anche loro frequentavano la sinagoga di sabato. Maria, la madre di Gesù, era una di queste.

Classe 4a PROGETTIAMO i contenuti 32

DONNE E UOMINI

SONO OGGI UGUALI

Oggi, nella nostra società le donne hanno gli stessi diritti e doveri degli uomini.

Fa’ una lista delle differenze tra la condizione della donna oggi e ai tempi di Gesù, e spiega perché si tratta di novità importanti…

1 Oggi le donne…

È importante perché…

2 Oggi le donne…

È importante perché…

3 Oggi le donne…

È importante perché…

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Un popolo unico le attività 33

COSA SOGNAVANO GLI EBREI AL TEMPO DI GESÙ?

Al tempo di Gesù, in Israele c’erano diverse opinioni sul futuro. I farisei volevano un popolo che seguisse perfettamente le leggi di Dio. Non andavano d’accordo con i pubblicani e con chi non seguiva queste norme. Pensavano che solo un popolo “puro” potesse essere felice.

I sacerdoti del Tempio e i dottori della Legge proteggevano la loro fede, contenti che i Romani non imponessero i loro dèi.

I sadducei, invece, erano felici di far parte dell’Impero romano perché pensavano che portasse protezione e pace. Molti erano ricchi e seguivano anche i costumi romani.

Gli zeloti erano invece ribelli al potere di Roma. Essi volevano liberare Israele dal dominio dei romani e pensavano che presto Dio avrebbe mandato un capo che avrebbe guidato il popolo alla vittoria. A volte gli zeloti attaccavano i soldati romani.

I lavoratori e i poveri soffrivano per le loro condizioni di vita e speravano di sollevarsi dalla loro miseria. Spesso invidiavano i ricchi e consideravano ingiuste le differenze che segnavano la loro società.

Classe 4a PROGETTIAMO i contenuti 34

I MIEI SOGNI

PER IL FUTURO

Qual è il tuo sogno per il futuro? Cosa immagini ti piacerebbe cioè fare da grande?

Scrivi e illustra un sogno, un obiettivo, che ti auguri per te e per il mondo…

IN FUTURO VORREI CHE…

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Un popolo unico le attività 35

FACCIAMO IL PUNTO

ISRAELE È UN PICCOLO POPOLO

NOMADI, SCHIAVI IN EGITTO, POI LIBERI E INSEDIATI IN PALESTINA

REGNO DI ISRAELE, CON DAVIDE E SALOMONE

CON UNA RELIGIONE ORIGINALE: CREDONO IN UN SOLO DIO, CREATORE DEL MONDO, E NELLA

SUA ALLEANZA CON ABRAMO E I

SUOI DICENDENTI

Gerusalemme e il Tempio

REGNI DI ISRAELE E GIUDA DIVISI

• SOCIETÀ DIVISA IN RICCHI, LAVORATORI E POVERI.

SCONFITTE, ESILIO, RITORNO E SPERANZA DI UNA RINASCITA

DOMINIO DEI GRECI, POI DEI ROMANI

• POPOLO DIVISO IN TRE REGIONI: GALILEA, SAMARIA E GIUDEA

• DIVERSE AUTORITÀ RELIGIOSE: FARISEI, SCRIBI, DOTTORI DELLA LEGGE, SACERDOTI E CAPI-ANZIANI

• CHI VUOLE CAMBIARE LE COSE: ZELOTI (RIBELLI A ROMA) E POVERI

36 MAPPA Un popolo unico

Un popolo unico

• Scegli la risposta giusta.

1 In origine gli ebrei erano: conquistatori. mercanti.

pastori nomadi.

2 Gli ebrei:

erano monoteisti. erano politeisti. non credevano in Dio.

3 Il primo a parlare degli “ebrei” è:

il re di Babilonia.

il re di Assiria.

il faraone d’Egitto.

4 Israele diventa un regno nel :

1600 a.C.

1000 a.C.

1250 a.C.

5 Il re Davide fissa la capitale a : Betlemme.

Gerusalemme.

Nazaret.

VERIFICA

6 Il re Salomone costruisce: le mura di Gerusalemme.

il Tempio. un porto sul mare.

7 Dopo Salomone, gli ebrei si dividono in: due regni. dodici regni. tre regni.

8 Gli ebrei partono per l’esilio in: Fenicia. Egitto.

Assiria e Babilonia.

9 I dottori della Legge erano: mercanti. esperti delle Sacre Scritture. avvocati.

10 Gli zeloti volevano: la liberazione da Roma. un’alleanza con Roma. conquistare Roma.

AUTOVALUTAZIONE 37

IL MESSIA E LE SPERANZE DEL MONDO

IL “MESSIA” ATTESO

Quando nacque Gesù, da tempo il popolo di Israele soffriva il dominio dei Romani. Per gli ebrei, questa condizione era difficile non solo perché non avevano la libertà di governarsi da soli, ma anche perché i Romani erano un popolo pagano, che adorava molti dèi e non conosceva la Legge di Dio rivelata a Mosè.

Tutti si chiedevano:

DIO HA FORSE

ABBANDONATO IL SUO POPOLO? NON È PIÙ IL DIO DI ABRAMO, DI ISACCO, DI GIACOBBE E ISRAELE?

Chi conosceva i libri della Bibbia, leggeva e rileggeva gli annunci dei profeti

PERTANTO IL SIGNORE STESSO VI DARÀ UN SEGNO. ECCO:

LA VERGINE CONCEPIRÀ E PARTORIRÀ UN FIGLIO, CHE CHIAMERÀ EMMANUELE.

SULLE SUE SPALLE È IL SEGNO DELLA SOVRANITÀ.

GRANDE SARÀ IL SUO DOMINIO E LA PACE NON AVRÀ FINE SUL TRONO DI DAVIDE E SUL REGNO, CHE EGLI VIENE A

CONSOLIDARE E RAFFORZARE (da Isaia 7 e 9)

Gli antichi profeti (uomini che parlavano in nome di Dio) annunciavano la venuta di un “bambino” che avrebbe portato nel mondo la pace, la giustizia e un nuovo “regno di Davide”…

Il termine per indicare questo inviato di Dio era Messia (in ebraico) o Cristo (in greco).

Classe 4a 38
ONLINE

CHI ASPETTAVANO GLI EBREI?

Di cosa aveva bisogno il popolo di Israele?

Completa le frasi con l’aiuto dell’insegnante.

A ISRAELE MANCAVA…

La libertà.

Un re forte e saggio.

Un uomo che parlasse di nuovo in nome di Dio.

Un uomo che guidasse la preghiera e offrisse a Dio sacrifici a lui graditi nel Tempio.

IL “MESSIA” DOVEVA…

Ora, in base alla tabella, prova a descrivere il “ritratto” del Messia tanto atteso.

Il Messia che Israele voleva era:

AUTOVALUTAZIONE
le
39
COSTRUIAMO IL Messia e le speranze del mondo
attività

TUTTI ATTENDONO ANCORA UNA GRANDE NOVITÀ

Oggi, grazie a strumenti come computer, telefoni e televisione, è molto facile comunicare con persone che vivono in luoghi lontani. Questi mezzi ci permettono di vedere e ascoltare cose che accadono in tutto il mondo.

Ogni giorno, se vogliamo, il mondo entra in casa nostra: stando seduti nella nostra stanza possiamo ammirare le spiagge dell’Oceano Pacifico, oppure seguire una partita di calcio che si sta svolgendo dall’altra parte del pianeta! Grazie agli aerei, inoltre, possiamo raggiungere altri continenti in poche ore. Il mondo sembra diventare sempre più piccolo!

In questo “piccolo” mondo, incontriamo tante culture diverse, ognuna con la sua lingua, le sue abitudini e le sue tradizioni. All’inizio, queste usanze possono sembrarci strane, ma conoscendole meglio, scopriamo il loro vero significato e valore.

Di cosa hanno bisogno tutti gli uomini e le donne del mondo? Che cosa sperano per il loro futuro?

Quindi, è importante avere rispetto per le persone e le culture diverse dalla nostra. Questo atteggiamento ci aiuta non solo a conoscerle meglio, ma anche a vivere in un mondo più pacifico.

Rispetto: l’atteggiamento per cui una persona si dimostra attenta agli altri, accoglie e considera con attenzione i loro modi di fare e di pensare, anche se diversi dai propri.

Classe 4a PROGETTIAMO i contenuti 40

A CONTATTO CON IL MONDO

Cerca su un quotidiano articol i che riguardano Paesi molto lontani dall’Italia, rispondi alle domande e confronta le tue risposte con quelle dei tuoi compagni:

- Quando si sono verificati i fatti narrati?

- Quanto tempo hanno impiegato le notizie e le immagini ad arrivare fino a noi?

L’insegnante ti legge ora due storie che appartengono alla tradizione di popoli lontani. Scegli quella che ti piace di più e illustrala con un disegno.

Immagina di scrivere una mail a un bambino giapponese o indiano o africano e descrivigli una tradizione del tuo Paese.

AUTOVALUTAZIONE 41 COSTRUIAMO le attività

QUANDO È DIFFICILE ANDARE D’ACCORDO!

Non è sempre facile andare d’accordo. A volte litighiamo anche con le persone che conosciamo meglio, che ci vogliono bene, che ci sono vicine. Spesso si litiga con gli amici, con i compagni di scuola, con i fratelli.

Vivere in pace con gli estranei può essere ancora più difficile.

A volte è difficile parlare e capire gli altri, specialmente tra popoli diversi. Le differenze di cultura e religione possono creare problemi invece di essere una ricchezza. Ma tutti, uomini e donne, meritano rispetto e hanno diritto alla pace e alla libertà. Se non c’è volontà di capirsi, possono nascere diffidenze e sospetti

Quando studiamo la Storia, scopriamo che nei secoli spesso l’uomo ha fatto ricorso alla guerra

Purtroppo ancora oggi la mancanza di dialogo e collaborazione fa scoppiare conflitti terribili, con migliaia di vittime e gente costretta a fuggire lontano dalle proprie case. Un mondo più piccolo, ma senza rispetto, dialogo e accoglienza reciproca, può diventare un mondo triste e pericoloso!

Dialogo: la capacità di ascoltare le ragioni e i desideri delle altre persone e di confrontarli con i propri.

Classe 4a PROGETTIAMO i contenuti 42

TRA LITIGI E CONFLITTI

Rispondi alle seguenti domande.

- Ti è capitato di litigare con gli altri?

- Avresti potuto evitare il litigio?

- In che modo?

- Come si è risolta la discussione?

Anche oggi in molte parti del mondo si combattono guerre. Prova, con l’aiuto dell’insegnante, a svolgere una ricerca su questi conflitti: dove si combatte? Per quali ragioni? Da quanto tempo?

AUTOVALUTAZIONE 43 COSTRUIAMO IL Messia e le speranze del mondo le attività

LA SFIDA DEL “BENE COMUNE”

Oggi nel mondo la vita di ciascuno di noi è legata alla vita degli altri…

Se alcune fabbriche inquinano l’aria in un Paese, l’aria di tutto il mondo ne risente. Uomini e animali condividono la stessa atmosfera!

Se ci sono guerre in un posto, la pace manca nel mondo intero. La gente deve fuggire e cercare pace altrove. Viviamo tutti in un unico grande mondo!

Anche l’economia di tutti i Paesi è collegata. Se operai in Paesi poveri hanno salari bassi, anche i lavoratori in Italia possono perdere il lavoro. Con Internet, possiamo comprare e vendere facilmente da tutto il mondo. Viviamo tutti in un unico grande mercato.

Se scoppia l’epidemia di una nuova malattia in un angolo del pianeta, quella malattia può diffondersi ovunque, perché le persone e le merci oggi circolano rapidamente in ogni parte del mondo.

Oggi tutti i popoli devono collaborare per la soluzione dei grandi problemi dell’umanità. Capi di Stato e gente comune devono parlarsi, conoscersi, decidere insieme cosa fare per costruire un mondo migliore per tutti.

Il mondo ha bisogno di amore!

Classe 4a PROGETTIAMO i contenuti 44

COSA BISOGNEREBBE FARE…

Con l’aiuto dell’insegnante, cerca notizie su giornal i e riviste che riguardano le diverse situazioni di cui si parla nella pagina accanto: positive e negative. Incolla qui.

Poi scrivi un breve testo in cui dici un tuo parere: in questo caso tutti gli uomini del mondo dovrebbero…

AUTOVALUTAZIONE 45
le
COSTRUIAMO IL Messia e le speranze del mondo
attività

L’ATTESA DEL “DIO

CON NOI” OGGI

Abbiamo scoperto che l’attesa del Messia, cioè di un inviato di Dio che porti nel mondo la pace, la giustizia, l’amore, non è solo un desiderio del popolo di Israele: tutta l’umanità cerca un rinnovamento.

Ogni anno, i cristiani dedicano un periodo dell’anno, detto Avvento, all’attesa della venuta dell’inviato di Dio, che il profeta Isaia ha promesso e che chiamava “Emmanuele” (che significa Dio con noi).

Per quattro settimane, i cristiani si preparano alla grande festa del Natale Nelle loro preghiere e nei canti ricorre spesso la preghiera:

VIENI, SIGNORE GESÙ!

Nel libro del profeta Isaia (63,19), ebrei e cristiani leggono questa invocazione:

Classe 4a PROGETTIAMO i contenuti 46
Anche il mondo intorno a noi, nei Paesi di tradizione cristiana, si arricchisce di luci e si crea un clima di festa.

I SEGNI DI UN’ATTESA

Mettiamoci in sintonia con l’attesa di tutti gli uomini e le donne del mondo e con l’attesa dei cristiani.

Qual i sono i segni che il Natale si sta avvicinando? Descrivi.

Illustra uno degl i elementi che hai nominato.

Cosa promette agl i uomini la festa che si avvicina? Cosa sperano tutti? Rispondi.

AUTOVALUTAZIONE
IL Messia e le speranze del
le attività 47
COSTRUIAMO
mondo

L’ANNUNCIO DELLA NASCITA DI GESÙ

Mentre tutto il popolo di Israele attendeva il Messia, un giorno una ragazza molto giovane che abitava nella cittadina di Nazaret, in Galilea, ricevette una visita… Ecco il racconto che leggiamo nel Vangelo di Luca:

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città chiamata Nazaret, a una vergine chiamata Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il suo regno non avrà fine». […]

Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei.

(Da Luca 1,26-38)

Scrivi negl i spazi sull’opera d’arte una prima frase dell’angelo a tua scelta e la risposta finale di Maria.

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UN’ATTESA GIUNTA AL TERMINE

Leggi attentamente le parole complete dell’angelo a Maria, che nella pagina precedente abbiamo riportato in versione abbreviata.

«Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Copia qui di seguito almeno tre frasi in cui si dice che il bambino che nascerà sarà proprio il “Messia” tanto atteso da Israele. Spiega a voce perché.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO IL Messia e le speranze del mondo le attività 49
1 2 3

MARIA RINGRAZIA DIO

Il Vangelo di Luca racconta che Maria aveva una parente più anziana di lei, Elisabetta, moglie di Zaccaria, un sacerdote del Tempio di Gerusalemme, che ancor prima della visita dell’angelo a lei era rimasta incinta e aspettava un bambino.

Ecco cosa racconta il Vangelo (Lc 1,39-45).

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.

Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore».

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Jen Norton, Maria in viaggio verso Elisabetta, 2021, USA. Domenico Ghirlandaio, Maria ed Elisabetta, 1490, Firenze.

IL TESTO DEL “MAGNIFICAT”

Di fronte a questa accoglienza, Maria esultò e pronunciò una grande preghiera di ringraziamento, che per i cristiani ha per titolo Magnificat. L’argomento della preghiera… è proprio la venuta ormai vicina del Messia tanto atteso.

«L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva.

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia

si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio,

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.

Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre».

(Lc 1,45-55)

Nella preghiera di Maria, sottolinea con tre colori diversi, con l’aiuto dell’insegnante:

1. Il motivo del ringraziamento di Maria;

2. Le azioni che Dio compie e compirà attraverso il bambino che nascerà da Maria;

3. Il riferimento alle antiche promesse, che ora Dio mantiene.

Conosci la preghiera dei cristiani a Maria? Scopri quel è questa preghiera e scrivi qui il suo testo completo:

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO IL Messia e le speranze del mondo le attività 51

LA NASCITA DI GESÙ: ECCO IL “MESSIA”!

Secondo il Vangelo di Luca (Lc 2,6-20), nella notte in cui Gesù nasce, a Betlemme, in Giudea, risuonano annunci e parole che dicono a tutti: il Messia è qui!

Mentre si trovavano in quel luogo [Betlemme], si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.

C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia».

Andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.

I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Sottol inea nel testo evangelico qui sopra i riferimenti secondo te “messianici”.

Classe 4a PROGETTIAMO i contenuti 52
Francesco Pagani, Natività, 1536, Massa Fermana (FM).

BUON NATALE A TE!

Per i cristiani, la festa del Natale di Gesù celebra la sua nascita, accompagnata da tante attese, diversi annunci, preghiere e momenti di gioia.

Il messaggio che i cristiani rivolgono al mondo è molto importante:

DIO NON LASCIA SOLI GLI UOMINI!

SI RICORDA DELLE LORO ATTESE E DELLE LORO SPERANZE: GESÙ È IL “DIO CON NOI”!

Crea e colora un tuo messaggio di auguri per Natale a un tuo amico o a una persona cara. Sulla sinistra scrivi: BUON NATALE! Sulla destra: TI AUGURO…

AUTOVALUTAZIONE
IL Messia e le speranze
le attività 53
COSTRUIAMO
del mondo

FACCIAMO IL PUNTO

ISRAELE È UN POPOLO CHE SOFFRE

MOLTI SPERANO NELLE PROMESSE

ANNUNCIATE DAI PROFETI

VERRÀ UN “MESSIA” (O “CRISTO”)

CI SARÀ UN’ERA DI PACE E

GIUSTIZIA

NELL’AVVENTO, I CRISTIANI SI PREPARANO ALLA

NASCITA DI GESÙ NELLA FESTA DEL NATALE.

ESSI RICORDANO LE ATTESE DI TUTTA L’UMANITÀ.

IL DUBBIO: “DIO SI È DIMENTICATO DEL SUO POPOLO?”

Il “Messia” sarà un nuovo re, un nuovo profeta e un sacerdote.

ATTESA DI ISRAELE E ATTESE

DEL MONDO, ANCHE OGGI

ABBIAMO BISOGNO DI PACE E

DI AMORE PER TUTTA L’UMANITÀ

PER I VANGELI, GESÙ È IL “DIO CON NOI” CHE VIENE

NEL MONDO, IL CRISTO E IL FIGLIO DI DIO.

54 MAPPA IL Messia e le speranze del mondo

IL Messia e le speranze del mondo

• Indica se la frase è vera o falsa

VERIFICA

a. Al tempo della nascita di Gesù gli ebrei non si aspettano più nulla da Dio. V F

b. I profeti, nella Bibbia, annunciano la nascita di un bambino con una missione. V F

c. Il “Messia” atteso è un sapiente maestro che vivrà su una montagna. V F

d. Maria riceve la visita di un angelo che le parla di un figlio che viene da Dio. V F

e. Nell’Avvento i cristiani si preparano alla festa di Pasqua. V F

f. Secondo i Vangeli, Gesù che nasce è il “Cristo”. V F

• Scegli la risposta giusta.

1 I profeti erano: uomini che parlavano al posto di Dio. re di Israele. sacerdoti del Tempio.

2 Gli ebrei non sopportavano i romani perché:

erano ricchi. erano pagani. non credevano in Dio.

3 Oggi il mondo ha bisogno di: ricchezze. pace. vittorie.

4 Gli uomini e le donne sognano: la fine del mondo. la morte dei nemici. un mondo migliore per tutti.

5 Maria viveva a: Betlemme. Gerusalemme. Nazaret.

6 La preghiera cristiana a Maria è: Il Padre Nostro. L’Ave Maria.

Il Magnificat.

7 Il Figlio di Maria avrà il trono di: Davide. Cesare. Erode.

8 La nascita di Gesù dà ai pastori tanta: paura. gioia. pena.

AUTOVALUTAZIONE 55

L’imperatore Cesare Augusto.

GESÙ: UN PERSONAGGIO

DELLA STORIA

Gesù nasce a Betlemme, in una famiglia povera di una piccola città della Giudea. A quel tempo, l’imperatore romano Augusto è molto importante. Dopo di lui, Tiberio diventa imperatore e mette Ponzio Pilato a governare la Giudea.

Alla sua nascita, nessuno si accorge di Gesù, se non i poveri che vengono a visitare la piccola capanna dove i suoi genitori hanno dovuto ripararsi quando è venuto il momento del parto.

Alcune persone si chiedono se Gesù sia esistito, ma gli storici oggi sono sicuri che egli è stato un personaggio storico, citato anche da scrittori romani.

Il fondatore di questa setta, il Cristo, aveva avuto il supplizio sotto il regno di Tiberio, per ordine del procuratore Ponzio Pilato.

Lo storico Tacito scrive così a proposito dei seguaci di Gesù. Tacito è un romano e non conosce Gesù, ma quando a Roma si diffonde la nuova religione che indica Gesù come “il Cristo”, cioè come il Messia, egli fa una ricerca e scrive le notizie che ha trovato su Gesù nella sua opera.

Un altro storico, di origini ebree, Giuseppe Flavio, scrive:

In questo tempo viveva un uomo saggio che si chiamava Gesù, e la sua condotta era irreprensibile, ed era conosciuto come un uomo virtuoso. […] Quelli che erano divenuti suoi discepoli […] raccontarono che egli era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione, e che egli era vivo. Di conseguenza essi credevano che egli fosse il Messia.

Classe 4a 56
GESÙ PROFETA DI PACE ONLINE
Giuseppe Flavio.

COSÌ SAPRANNO CHE C’ERO!

Tra qualche secolo, come sapranno che io sono esistito?

Con l’aiuto dell’insegnante, scopriamo qual i possono essere tre “prove” della mia esistenza (cose che la dimostrano). Scrivile qui sotto.

Illustra una di queste “prove”.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività 57
1 2 3

I VANGELI PARLANO DI GESÙ

Nella Bibbia gli ebrei hanno raccolto i libri che parlano di Dio creatore del mondo e alleato del popolo di Israele. Nella Bibbia, i profeti annunciano la venuta del Messia, che porterà nel mondo la Parola di Dio e il suo regno.

I cristiani credono che il Messia sia Gesù. Essi, infatti, affermano che dopo la sua morte Gesù è risuscitato e li ha inviati nel mondo ad annunciare le sue parole. All’inizio i discepoli raccontavano di Gesù ciò che ricordavano: i suoi discorsi, i suoi miracoli, la sua morte in croce e la sua risurrezione.

“UN GIORNO GESÙ DISSE…

Con il passare del tempo, alcuni cristiani istruiti cominciarono a scrivere le testimonianze dei discepoli. Infatti, il tempo passava e i cristiani non volevano che le parole e la vita di Gesù fossero dimenticati.

A poco a poco, questi scrittori composero diversi libri, ai quali i cristiani diedero il nome di Vangeli (“Vangelo” significa “buona notizia”).

I Vangeli non contengono tutte le notizie su Gesù, ma i ricordi dei suoi discepoli che i cristiani consideravano importanti per la loro fede in Gesù. Ad esempio: non ci sono nei Vangeli tutti i discorsi di Gesù, ma solo quelli che i discepoli hanno considerato i più importanti.

I Vangeli appartengono alla parte della Bibbia che i cristiani chiamano Nuovo Testamento. Per gli ebrei, che non riconoscono Gesù come Messia, questa nuova parte della Bibbia non ha valore.

Classe 4a 58 PROGETTIAMO i contenuti

TI RACCONTO

UNA COSA BELLA

Scriviamo il “vangelo” (“buona notizia”) di una cosa bella che ci è capitata.

Prendiamo un fatto bello della nostra vita. Ad esempio, una festa di compleanno. Ecco come nasce un testo scritto che conserva il ricordo di questo fatto.

1. L’evento: la festa.

2. I primi racconti: ciascuno spiega agli altri cosa si ricorda lui della festa.

3. Tanti invitati, tanti racconti… Scopriamo quali sono le differenze tra i diversi ricordi.

Alla festa abbiamo giocato…

Si, ma abbiamo fatto anche un altro gioco…

4. Qualcuno mette in ordine e scrive i diversi racconti.

AUTOVALUTAZIONE 59 COSTRUIAMO le attività

UN SOLO “VANGELO”

E QUATTRO VANGELI DIVERSI

Il Vangelo, definito come “Buona notizia”, riflette l’unico annuncio di Gesù al mondo attraverso parole e azioni. Tra i numerosi testi che narrano la sua vita, la tradizione cristiana ha selezionato quattro Vangeli, ritenuti particolarmente fedeli e chiari nel descrivere vita e insegnamenti di Gesù.

I cristiani danno a ciascun Vangelo il nome dell’autore che ha raccolto in ordine le testimonianze degli apostoli che ha ascoltato. Questi autori sono detti evangelisti Ciascun evangelista è rappresentato da un simbolo

VANGELO DI MATTEO

Un angelo che assiste l’evangelista nel suo lavoro

VANGELO DI LUCA

Un toro alato mansueto ricorda che Gesù annuncia la misericordia e la bontà di Dio

VANGELO DI MARCO

La parola di Dio è come un ruggito di leone che attira l’attenzione di tutti gli uomini

VANGELO DI GIOVANNI

Un’aquila indica un testo che “vola in alto” fino a raggiungere Dio e il suo mistero.

Classe 4a 60 PROGETTIAMO i contenuti

DIFFERENZE TRA VANGELI

Il Vangelo di Matteo (o “secondo Matteo”)

Probabilmente l’evangelista è uno dei dodici discepoli scelti da Gesù, e prima di incontrare il Maestro era un esattore delle tasse. Il suo Vangelo è il più lungo, ha 28 capitoli ed è stato terminato intorno al 70-80 d.C.

Matteo ha scritto in greco antico ed è attento a rivelare che Gesù ha portato al popolo di Israele e al mondo intero una nuova Legge

Il Vangelo di Marco (o “secondo Marco”)

Probabilmente l’evangelista è stato un cristiano dei primi tempi della Chiesa, che collaborò con l’Apostolo Paolo e ascoltò la predicazione di Pietro, il capo degli Apostoli.

Egli ha scritto in greco per compiere un primo annuncio del Vangelo di Gesù come “Figlio di Dio” ai non ebrei che si convertivano alla nuova fede. Il suo Vangelo è il più corto: 16 capitoli. È il Vangelo più antico, è stato terminato tra il 65 e il 70 d.C.

Il Vangelo di Luca (o “secondo Luca”)

I cristiani pensano che Luca fosse un medico, amico di Paolo e di cultura greca. Egli scrisse in greco, tra il 70 e l’80 d.C. e anche lui si rivolge ai pagani convertiti.

Il messaggio del Vangelo che più sta a cuore a Luca è l’amore di Dio Padre per tutti gli uomini e la sua misericordia nei confronti dei peccatori. Il suo Vangelo ha 24 capitoli

Il Vangelo di Giovanni (o “secondo Giovanni”)

Giovanni evangelista potrebbe essere il più giovane dei discepoli di Gesù. Il suo Vangelo è l’ultimo a comparire, tra il 90 e il 100 d.C. e ha 21 capitoli. Forse Giovanni fu l’ultimo dei Dodici a morire. Questo Vangelo è diverso dagli altri tre: Giovanni ha avuto il tempo di riflettere molto su Gesù, sulla sua identità di Figlio di Dio e sul potere del suo Spirito nella Chiesa e nel mondo.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività 61

I VANGELI DELL’INFANZIA

Solo i Vangeli di Matteo e Luca parlano della nascita e dei primi anni di Gesù. Queste loro parti si chiamano Vangeli dell’infanzia. Qui vediamo che Gesù è un bambino normale, ma anche oggetto di annunci e profezie importanti.

L’angelo a Maria

«Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo».

L’angelo a Giuseppe:

«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo».

Gli angeli ai pastori:

«Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore».

I Magi a re Erode: Vetrata raffigurante i Magi presso Erode.

«Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo».

I Vangeli dell’infanzia trasmettono un messaggio importante: il bambino Gesù è il Figlio di Dio e viene nel mondo per la salvezza dell’umanità.

Classe 4a 62 PROGETTIAMO i contenuti

UN BAMBINO “TITOLATO”

Scopriamo i titol i di Gesù nei Vangeli dell’infanzia.

Gesù che nascerà o che è appena nato è:

TITOLO CHI LO DICE

AUTOVALUTAZIONE 63 COSTRUIAMO le attività

GESÙ COMINCIA

LA SUA PREDICAZIONE

Il Vangelo di Marco comincia con il racconto della predicazione di Gesù, che abbandona la sua casa di Nazaret e comincia a parlare a tutti, per le strade e nelle piazze:

Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo».

(Mc 1,14-15)

Cosa voleva dire Gesù?

1. Il suo annuncio è il “Vangelo di Dio”, cioè la buona notizia da parte di Dio. Dunque Gesù si comporta come un profeta, che parla a nome di Dio per dire agli uomini una cosa molto importante.

2. Gesù dice che è finito per Israele e per il mondo

il lungo tempo dell’attesa della venuta del Messia e dell’intervento di Dio nella storia degli uomini: le promesse dei profeti si stanno realizzando.

3. Gesù proclama che ora è vicino il Regno di Dio: come un nuovo re, Dio vuole portare nel mondo una nuova legge e vuole cambiare il cuore degli uomini perché imparino a seguire questa legge.

4. Gesù invita tutti ad ascoltarlo e a cambiare vita seguendo la legge di Dio. E la forza per cambiare vita verrà dalla buona notizia che egli porta nel mondo.

LA NUOVA LEGGE DEL REGNO DI DIO

Classe 4a 64 PROGETTIAMO i contenuti
È L’AMORE

GOOD NEWS PER VOI!

Diamo al mondo una “buona notizia”.

Completa la pagina di giornale con una buona notizia per il mondo di oggi e con un’immagine che la illustra.

AUTOVALUTAZIONE 65 COSTRUIAMO le attività

GESÙ E LE BEATITUDINI

Nel Vangelo di Matteo troviamo alcuni capitoli in cui si presenta un lungo discorso di Gesù, che è detto discorso della montagna. Infatti, ecco come comincia il discorso:

vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo...”.

Ed ecco le parole di Gesù, che colpiscono tutti per la loro novità:

«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati gli afflitti, perché saranno consolati.

Beati i miti, perché erediteranno la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi».

(Mt 5,3-12)

Queste parole sono dette le Beatitudini di Gesù. Sono una vera rivoluzione!

Tutti pensano che nel mondo i più fortunati e da invidiare siano i ricchi, chi sta bene, chi ha fortuna, chi ha potere, chi sottomette gli altri, chi non ha pietà, chi calpesta la pace…

Gesù, invece, dice che per Dio è l’esatto contrario!

Classe 4a 66 PROGETTIAMO i contenuti
La chiesa delle Beatitudini, in Terra Santa.

DALLA PARTE DELLE BEATITUDINI

Scegl i tra queste immagini tre che rappresentano lo spirito delle Beatitudini di Gesù. Poi scrivi sotto perché hai fatto la tua scelta.

Ho scelto queste tre perché:

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività 67
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PER GESÙ DIO È IL “PADRE DI TUTTI”

Le parole di Gesù suscitavano molta sorpresa. Egli voleva cambiare il modo in cui gli uomini guardano a Dio e guardano agli altri.

Per Gesù, Dio è il “Padre buono” di tutti gli uomini, senza distinzioni.

Per lui tutti gli uomini sono uguali davanti a Dio.

Un giorno parlò ai discepoli della preghiera.

Il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

La chiesa del Pater Noster, in Terra Santa.

Il Padre Nostro è la preghiera più importante dei cristiani.

Per Gesù, se tutti gli uomini hanno un unico Padre, tutti sono fratelli.

Debito: un debito è una somma di denaro o un oggetto che una persona deve restituire a chi gliel’ha prestato. Nel contesto del Padre Nostro, il termine è usato in senso simbolico per parlare di errori o cattive azioni che si spera e chiede che vengano perdonate.

Classe 4a 68 PROGETTIAMO i contenuti
(Mt 6,8-12)

NESSUNO È ESCLUSO

L’umanità per Gesù si può riassumere con questa frase: nessuno è escluso.

Scrivi qui l’elenco in l inea completo dei nomi dei tuoi compagni di classe. Poi completa la frase sotto

Per Gesù nella nostra classe siamo tutti

AUTOVALUTAZIONE 69 Scuola COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività

GESÙ INSEGNA A SCOPRIRE I DONI

DEL PADRE

Nel suo discorso della montagna, Gesù insegnò ai discepoli e a tutti gli uomini ad apprezzare i doni di Dio e a vivere confidando in lui. Così disse un giorno.

Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.

[…] Per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?

Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.

Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.

(Mt 6,19-33).

Gesù invitava a scoprire i doni di Dio e ad aprire il cuore con fiducia. Chi vive nella paura non riesce ad essere felice e non riesce ad aiutare gli altri…

Classe 4a 70 PROGETTIAMO i contenuti

UN MONDO BELLISSIMO

Per i cristiani, la bellezza del mondo ci parla della bontà di Dio.

Completa questo panorama con bellezze della natu ra:

Scegl i gli elementi che vuoi aggiungere al panorama, tra quelli proposti nell’elenco di seguito, e indica dove vanno inseriti, Poi disegnali e colora infine l’intero quadro.

- Sole, n.

- Fiume, n.

- Uccello, n.

- Fiori, n

- Frutti, n.

- Animale, n.

- Bambini, n.

AUTOVALUTAZIONE 71 COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività
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UN DONO PER TUTTI

Un giorno, la folla che ascoltava e seguiva Gesù divenne tanto numerosa che c’era il rischio che non ci fosse da mangiare per tutti.

Allora accade un fatto davvero eccezionale.

Gesù partì di là su una barca e si ritirò in disparte in un luogo deserto. Ma la folla, saputolo, lo seguì a piedi dalle città.

Egli, sceso dalla barca, vide una grande folla e sentì compassione per loro e guarì i loro malati.

Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare».

Ma Gesù rispose: «Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare».

Gli risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci!».

Ed egli disse: «Portatemeli qua». E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla.

Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini

(Mt 14,13-21).

Con questo grande segno, Gesù insegnò che dio Padre ha dato e continua a dare a tutti gli uomini tutto ciò che serve per vivere.

Per Gesù, nel mondo creato da Dio c’è cibo per tutti. Se siamo disposti a condividere con i fratelli i beni che Dio ci dona, nessuno avrà fame.

Classe 4a 72 PROGETTIAMO i contenuti

UN MONDO SENZA POVERTÀ

Qual è, secondo Gesù, il mondo che Dio Padre vuole per tutti gli uomini?

Scegli tre immagini tra quelle che vedi qui, cerchiandole. Spiega il perché della tua scelta.

Insieme all’insegnante, rispondi alla domanda: perché nel mondo ci sono fame, guerre e miseria?

AUTOVALUTAZIONE 73 COSTRUIAMO le attività

GESÙ INSEGNA LA VIA DELL’AMORE

Gesù continuava la sua predicazione e tutti lo chiamavano Maestro per la sua saggezza e le sue parole. Un giorno, un dottore della Legge lo interrogò:

«Maestro, che devo fare per ricevere da Dio la vita eterna?».

«Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso».

Allora il dottore della legge chiese a Gesù: «Ma chi è questo prossimo che devo amare?». Per rispondere, Gesù raccontò una parabola.

«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.

Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.

Classe 4a 74 PROGETTIAMO i contenuti

Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Il samaritano gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.

Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo:” Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno”».

Al termine della parabola, Gesù domandò al dottore della legge:

«Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?».

«Chi ha avuto compassione di lui».

«Va’ e anche tu fa’ lo stesso».

(Da Lc 10,25-37)

Inventa una storia attuale che possa essere accostata a quella del buon samaritano: chi potrebbe essere oggi come lui? In quale situazione?

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività 75

LA CIVILTÀ DELL’AMORE

Gesù ci insegna che il mondo può essere abitato con amore. I cristiani seguono il suo insegnamento e offrono il loro aiuto per il bene di tutti.

Classe 4a 76 PROGETTIAMO i contenuti
Scrivi sotto ad ogni foto il dono che i cristiani vogliono portare nel mondo: CURA • FESTA • CONDIVISIONE DEI BENI • ASCOLTO ACCOGLIENZA • ASSISTENZA • PERDONO • BELLEZZA

PER ESSERE FELICI

Di cosa abbiamo bisogno per essere felici?

A questo gruppo di ragazzi come te manca qualcosa per essere felici.

Scegli tre cose importanti tra le seguenti e collegale al gruppo:

AMICIZIA • RICCHEZZA • FORTUNA • PACE

VOGLIA DI RIDERE • FORZA

ECCO PERCHÉ HO SCELTO QUESTE PAROLE:

AUTOVALUTAZIONE 77 COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività

Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.

Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: “È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare.

Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso!”.

Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

(Lc 15,11-32).

Con questa parabola Gesù insegnava che Dio Padre perdona sempre i suoi figli e che, quindi, anche ciascuno deve fare lo stesso con gli altri.

Inventa una storia attuale che possa essere accostata a questa.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività 79

LA VERA GRANDEZZA

Gli ebrei che vivevano al tempo di Gesù si chiedevano spesso: “Perché il Dio dei nostri padri permette che noi siamo così deboli e che i Romani dominino su di noi?”.

Molti dicevano: “Dio manderà il suo Messia ed egli guiderà il suo popolo alla ribellione, alla vittoria e alla libertà e saremo ancora un grande regno!”. Ma, anche se Gesù, annunciava la venuta del Regno di Dio, egli non sembrava voler guidare Israele alla vittoria.

L’evangelista Matteo racconta che un giorno avvenne questo episodio:

I discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?».

Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli».

(Mt 18,1-4).

Gesù, quindi, insegnava a essere umili per poter amare tutti e giungere a dare la propria vita per gli altri. Era chiaro che egli non avrebbe punito con la forza i suoi nemici, ma avrebbe fatto di tutto per il loro bene

Conversione: quando una persona cambia idea in modo molto importante. Spesso questo termine si usa quando qualcuno decide di seguire una religione diversa da quella che seguiva prima, ma anche per dire che uno lascia una vita “cattiva” per divenire “buono”. È come quando si cambia squadra nel gioco preferito, ma è un cambiamento molto più grande e importante nella vita della persona.

Classe 4a 80 PROGETTIAMO i contenuti

ESSERE GRANDI?

Dopo aver approfondito la pagina precedente completa le seguenti attività.

PICCOLO GRANDE

Scrivi sotto ciascuna nuvoletta di pensiero un’occasione nella quale ti sei sentito “piccolo” e un’altra nella quale ti sei sentito “grande”. Racconta come ti sei sentito in ciascuna di queste due diverse situazioni.

Commenta le seguenti foto.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività 81
COSA SIGNIFICA

I MIRACOLI:

LA FORZA DELL’AMORE DI GESÙ

Molte persone malate vivevano nel tempo di Gesù e la gente pensava che fossero punite da Dio. Ma Gesù era diverso: quando vedeva una persona malata, la aiutava con tanto amore. Con la forza di Dio Padre Gesù faceva miracoli per mostrare che Dio vuole il bene di tutti, soprattutto dei più sfortunati. Così, Gesù parlava della liberazione dal male e del perdono.

Nel Vangelo di Luca si racconta uno dei suoi miracoli.

stupiti per una grande sorpresa”. Quindi il miracolo è qualcosa che sorprende, che suscita attenzione e dà gioia.

Classe 4a 82 PROGETTIAMO i contenuti

Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Che cosa andate ragionando nei vostri cuori? Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va’ a casa tua».

Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio.

Tutti rimasero stupiti e levavano lode a Dio; pieni di timore dicevano: «Oggi abbiamo visto cose prodigiose».

(Cfr Lc 5,17-26)

La gente che assisteva ai miracoli di Gesù lo ammirava e parlava di lui a tutti. I miracoli facevano capire immediatamente che con Gesù accadeva qualcosa di speciale: davvero grazie a lui Dio Padre era vicino agli uomini Grazie ai miracoli, la gente rifletteva con più attenzione sulle parole di Gesù.

Quale evento speciale (per certi versi un “miracolo”) ritieni che oggi possa far riflettere una persona e dirigere il suo pensiero verso Dio? Rifletti e racconta.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività 83

L’AMORE DI GESÙ

È PIÙ FORTE DELLA MORTE

Uno dei più grandi miracoli di Gesù è la risurrezione del suo amico Lazzaro dalla morte. L’amico muore e le sorelle Marta e Maria sono nella disperazione. Fu un evento davvero straordinario ed è l’evangelista Giovanni a raccontarcelo.

Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro. Disse ai discepoli: «Il nostro amico Lazzaro s’è come addormentato; ma io vado a svegliarlo».

Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro. Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a

Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà».

Anche Maria giunse poi dov’era Gesù e si gettò ai suoi piedi dicendo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente. Ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta una pietra.

Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?».

Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato».

E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».

Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Classe 4a 84 PROGETTIAMO i contenuti
(Da Gv 11,5-45)

UN MIRACOLO CHE NON SI PUÒ DIMENTICARE

Da’ la notizia della risurrezione di Lazzaro sul giornale.

TITOLO I FATTI

INSERISCI UN DISEGNO

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività 85

I MOLTI AMICI DI GESÙ E I “DODICI”

Ecco tre momenti raccontati dai Vangeli in cui Gesù forma il suo gruppo di discepoli.

Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.

(Mt 4,18-20)

Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli li ammaestrava. Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Egli, alzatosi, lo seguì.

(Mc 2,13-14)

Hendrick ter Brugghen, Chiamata di Matteo, 1621

Ecco da quest’altro passo evangelico i nomi degli apostoli

Costituì dunque i dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda

Iscariota, quello che poi lo tradì

(Mc 3,16-19)

Gesù non scelse solo uomini istruiti o ricchi: tutti, anche i più semplici, potevano essere suoi discepoli

Classe 4a 86 PROGETTIAMO i contenuti

ESSERE UNO DEI DODICI

Ascolta la lettu ra integrale del brano di Vangelo da Mc 3,13-19, poi rispondi alle seguenti domande.

1. Dove sale Gesù?

2. Chi decide chi deve diventare uno dei dodici?

3. Cosa fanno quelli che sono chiamati?

4. Con chi devono stare i dodici?

5. Quale compito Gesù assegna ai Dodici?

6. Quale potere Gesù condivide con i Dodici?

7. Quale discepolo riceve un nuovo nome da Gesù?

AUTOVALUTAZIONE 87 COSTRUIAMO le attività
Gesù profeta di pace

LA PRIMA MISSIONE DEI DISCEPOLI DI GESÙ

Un giorno Gesù pensò che i suoi dodici apostoli e anche una parte del gruppo più numeroso dei discepoli fossero ormai pronti per svolgere la loro missione.

Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.

Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.

Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.

(Da Lc 10,1-20).

I discepoli dovevano essere poveri e disarmati e dovevano chiedere alla gente ospitalità e ascolto. A tutti dovevano annunciare il Regno di Dio Padre, la pace e la liberazione dai peccati e dal male.

Classe 4a 88 PROGETTIAMO i contenuti

UNA MISSIONE ANCHE PER ME

Due amici mostrano al mondo che vivere il Vangelo di Gesù è possibile.

Immagina di ricevere anche tu una missione speciale, da compiere insieme a un amico a o a un’amica. Disegna i vostri volti nell’immagine e rispondi alle domande.

- Quale messaggio volete portare?

- Come farete a farvi ascoltare?

- Perché secondo voi Gesù ha pensato che il Vangelo dell’amore e della pace deve essere annunciato in due?

AUTOVALUTAZIONE 89 COSTRUIAMO le attività

LA CASA SULLA ROCCIA

Gesù invitava tutti a seguirlo: gli uomini e le donne, i ragazzi e gli anziani, le persone istruite e quelle più semplici.

Diceva di sé: “Io sono la via che porta all’incontro con Dio Padre di tutti, io insegno a tutti la verità dell’amore, io dono la vita eterna a tutti”.

Gesù insegnava che chi lo avrebbe seguito avrebbe vissuto nella pace, nella gioia e per sempre felice.

Un giorno, per insegnare che solo chi ascoltava e metteva in pratica le sue parole poteva vivere nella pace e nell’amore, raccontò questa parabola.

«Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.

Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande». (Mt 7,24-27).

I cristiani sono coloro che anche oggi ascoltano le parole di Gesù e cercano di imitarlo in tutto ciò che fanno.

Classe 4a 90 PROGETTIAMO i contenuti

GESÙ E I SUOI “FAMILIARI”

Scrivi sotto ciascuna scena se, secondo te, si “costruisce la casa” sulla roccia oppure no. Spiega il perché paragonando ogni scena a situazioni umane.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività 91

MA CHI È GESÙ?

Gesù continuava la sua missione e incontrava moltissime persone. Lo seguiva spesso infatti una grande folla di ammiratori, discepoli o semplici curiosi.

I discepoli vedevano il grande successo di Gesù: molti lo seguivano e lo ascoltavano, la gente lo lodava e ringraziava, tanti gli portavano i malati perché lui li guarisse.

E intanto loro si domandavano: “Ma chi è Gesù? Cosa diventerà, ora che ha così tanto potere sulla gente?”.

Un giorno, Gesù stesso rivolse questa domanda ai suoi discepoli

Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarea di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia

il Figlio dell’uomo?».

Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».

Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

(Mt 16,13-16)

La gente era certamente impressionata da Gesù, dalle sue parole e dai suoi gesti. Pensava che lui fosse un grande uomo, un profeta potente… ma nessuno osava pensare che Gesù fosse “il Cristo”, cioè “il Messia” annunciato dai profeti e atteso da tutto Israele.

Non solo: Pietro disse quel giorno che Gesù era “il Figlio di Dio”, venuto in mezzo agli uomini per cambiare il loro cuore e iniziare un tempo nuovo per l’umanità.

Classe 4a 92 PROGETTIAMO i contenuti
Pietro Perugino, Consegna delle chiavi a San Pietro, 1481.

CHI ERA GIOVANNI

IL BATTISTA?

I discepoli dicono a Gesù che la gente pensa che lui sia “Giovanni il Battista”.

Chi era questo personaggio?

Scoprilo leggendo insieme all’insegnante nel Vangelo di Luca (3,1-22).

Poi scegl i tra questi tre personaggi chi era il “Battista”.

Rispondi infine alle seguenti domande.

- Perché Giovanni era detto “il Battista”?

- Cosa fece Gesù all’inizio della sua missione?

- Perché la gente amava Giovanni e pensava che Gesù fosse come lui?

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività 93

I “NEMICI” DI GESÙ

Anche se Gesù predicava l’amore di Dio Padre per tutti, e anche se aiutava tanti malati e sofferenti, non tutti lo capivano e lo accettavano.

Soprattutto tra i capi del popolo, i sacerdoti, i dottori della Legge e i farisei c’era molta preoccupazione.

LA GENTE ASCOLTA GESÙ E NON NOI!

TUTTI VOGLIONO FARLO RE! CHE DIRANNO I ROMANI?

DICE DI ESSERE IL FIGLIO DI DIO! È ASSURDO!

Gesù sapeva di avere dei nemici, ma non rinunciava al suo Vangelo: solo l’amore è la via da seguire, con tutti.

Nemico: un nemico è una persona o un gruppo che è in opposizione o conflitto con un altro. In riferimento a Gesù possiamo considerare “nemico” chi non lo accettava e ha contribuito alla sua condanna, come alcuni leader religiosi dell’epoca.

Ricorda però che nel contesto cristiano, Gesù stesso invitava ad amare i propri nemici e a pregare per loro, come leggiamo nel Vangelo (Mt 5,44).

Classe 4a 94 PROGETTIAMO i contenuti

PERSONE DA TRATTARE

CON… AMORE!

Cosa pensava Gesù dei nemici e di coloro che lo odiavano?

Scoprilo leggendo Lc 6,27-37. Poi completa questo testo:

Gesù insegnava: «Amate i vostri , fate del a coloro che vi odiano. Benedite coloro che vi , pregate per coloro che vi

Diceva ancora: “A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche ; a chi ti leva il mantello

la tunica. Dà a chiunque ti ; e a chi prende del tuo, non ”

E diceva ancora: “Se amate quelli che vi che merito ne avrete?

Amate invece i vostri e il vostro premio sarà grande e sarete figli di Dio, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi».

Ora copia qui di seguito le ultime parole del discorso di Gesù (le righe staccate) e commentale a parole tue.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù profeta di pace le attività 95

FACCIAMO IL PUNTO

GESÙ È UN PERSONAGGIO STORICO

I CRISTIANI RACCONTANO DI GESÙ

PAROLE E GESTI CHE SPIEGANO LA

LORO FEDE IN LUI

GESÙ PREDICA IL “REGNO DI DIO”

GESÙ AIUTA MALATI E SOFFERENTI

GESÙ CREA

TUTTI A SEGUIRLO SULLA VIA DELL’AMORE

TESTIMONIANZE DEGLI STORICI ROMANI

I “VANGELI”

- Di Matteo

- Di Marco

- Di Luca

- Di Giovanni

UN REGNO DI AMORE, PACE E MISERICORDIA

PARABOLE DEL “BUON

SAMARITANO” E DEL “PADRE MISERICORDIOSO”

96 MAPPA Gesù profeta di pace
UNA COMUNITÀ DI DISCEPOLI E INVITA

Gesù profeta di pace

• Collega ogni evangelista alla sua caratteristica principale.

Matteo - È il Vangelo più diverso dagli altri.

Marco - È il Vangelo della misericordia di Dio.

Luca - È il Vangelo scritto prima degli altri.

VERIFICA

Giovanni - È il Vangelo con il “discorso della Montagna”.

• Indica se la frase è vera o falsa.

a. Gesù annuncia a tutti il Regno di Dio. V F

b. Per Gesù, il “prossimo” sono i tuoi amici e parenti. V F

c. Per Gesù, Dio Padre punisce chi sbaglia. V F

d. Gesù guariva i malati, ma non risuscitava i morti. V F

e. Gesù non aveva nemici. V F

• Scegli la risposta giusta.

1 Pietro dice che Gesù è: un profeta.

Giovanni il Battista. il Figlio di Dio.

2 Gesù manda i discepoli: da soli. in gruppi di dodici. a due a due.

3 i discepoli di Gesù devono annunciare:

la pace. la giustizia di Dio. la libertà per Israele.

4 I nemici di Gesù dicono che: non conosce la Bibbia. vuole diventare re. non è un ebreo.

5 I discepoli di Gesù devono: insegnargli la Parola di Dio. Difenderlo dai nemici. Stare con lui.

6 Chi ascolta le parole di Gesù e le mette in pratica:

ha costruito la sua casa sulla sabbia. ha costruito la sua casa sulla roccia. lascia la sua casa.

AUTOVALUTAZIONE 97

GLI ULTIMI GIORNI: GESÙ SI OFFRE PER AMORE

I Vangeli raccontano gli ultimi momenti della missione di Gesù e la Chiesa ricorda questi momenti con i riti della Settimana Santa. Ecco come si svolsero i fatti in quei giorni, così come li raccontano gli evangelisti Matteo e Marco.

Gesù fa il suo ingresso a Gerusalemme

Una grande folla accolse Gesù, stendendo i propri mantelli e rami sulla strada, e lo salutò con gioia, gridando “Osanna al figlio di Davide! Benedetto chi viene in nome del Signore!”

Gesù cena per l’ultima volta con i discepoli

La sera, Gesù cenò con i suoi Dodici amici. Durante la cena, prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro dicendo che era il suo corpo. Poi condivise il vino, spiegando che rappresentava il suo sangue, versato per la salvezza di tuttti.

Gesù viene arrestato

Gesù fu arrestato ingiustamente, nonostante insegnasse pacificamente alla gente. Dopo il suo arresto, i suoi amici lo abbandonarono, per paura. I capi religiosi tentarono di trovare false accuse per condannarlo a morte Gesù, di fronte alle accuse, rimase fedele alla sua missione e identità, affrontando con coraggio le conseguenze.

Ponzio Pilato vuole liberare Gesù, ma la folla lo vuole crocifisso

Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta. Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba

98 Classe 4a
GESÙ LIBERA GLI UOMINI DALLA PAURA ONLINE
L’Ultima Cena con gli apostoli.

Gesù davanti a Ponzio Pilato.

Mentre quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro: «Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?». Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.

Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò: «Chi dei due volete che vi rilasci?». Quelli risposero: «Barabba!». Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!». Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora urlarono: «Sia crocifisso!». Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.

Gesù muore in croce

I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!». Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: «Ha salvato altri, non può salvare se stesso! Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.

Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!». Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce». Ma Gesù, dando un forte grido, morì

PROGETTIAMO i contenuti 99

PERCHÉ GESÙ È MORTO IN CROCE?

I Vangeli raccontano che quando Gesù fu arrestato i discepoli scapparono via impauriti. Non capivano perché Gesù, che era stato un profeta potente e faceva miracoli, si lasciava prendere e condannare e uccidere.

Nei Vangeli si racconta anche che in quella notte Pietro, il capo dei discepoli, negò per tre volte di conoscere Gesù per paura di morire.

Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù». Ma egli negò: «Non so e non capisco quello che vuoi dire». Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò. E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: «Costui è di quelli». Ma egli negò di nuovo.

Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo». Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell’uomo che voi dite». Per la seconda volta un gallo cantò.

Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto.

(Cfr Mc 14,66-72)

Solo dopo la sua risurrezione i discepoli compresero i motivi della morte di Gesù:

1. Gesù non voleva sconfiggere i suoi nemici con la violenza: ogni uomo, pensava, può accogliere o no la sua Parola e il suo amore, ma l’uomo deve essere libero

2. Gesù aveva detto molte volte che bisogna fidarsi del Padre buono, anche nei momenti più duri e difficili.

3. Gesù ha donato la sua vita per amore: ha offerto se stesso per tutti gli uomini, liberandoli da ogni male

PROGETTIAMO i contenuti 100 Classe 4a
Rinnegamento di Pietro, mosaico a Ravenna.

LA STORIA DI PADRE KOLBE

Conosci la storia di padre Kolbe?

Padre Kolbe era un religioso francescano polacco. Nel 1941 i nazisti lo imprigionarono nel campo di concentramento di Auschwitz, dove morirono migliaia di prigionieri.

Un giorno i nazisti decisero che almeno 10 prigionieri dovevano morire perché qualcuno era riuscito a scappare.

Scelsero i condannati e uno di questi implorava perché voleva vivere. Allora padre Kolbe prese una decisione.

HO I MIEI FIGLI, A CASA, CHE MI ASPETTANO!

PRENDETE ME E LASCIATE VIVERE QUEST’UOMO!

Padre Kolbe fece come Gesù: credeva che chi dona la vita per amore non deve avere paura della morte. Nel 1982 è stato proclamato santo da Papa Giovanni Paolo II, cioè un testimone coraggioso della fede.

Scrivi una frase che spiega perché Kolbe è un esempio per noi e anche per te.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù libera gli uomini dalla paura le attività 101

IL MATTINO DI PASQUA: GESÙ È VIVO!

Tutti e quattro i Vangeli si concludono con l’annuncio della risurrezione di Gesù. Ecco il racconto di Luca.

l primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, alcune donne si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro:

«Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che

il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno». Ed esse si ricordarono delle sue parole. E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria di Magdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli.

(Lc 24,1-10)

Per i discepoli non fu facile credere alle parole delle donne. Sapevano bene che Gesù era morto e che era stato sepolto in una tomba scavata nella roccia.

Eppure si ricordarono che Gesù aveva detto più volte che sarebbe morto e che poi il Padre lo avrebbe risuscitato. Il giorno di Pasqua, i cristiani annunciano a tutto il mondo questa novità.

PROGETTIAMO i contenuti 102 Classe 4a

L’ARTE RACCONTA

LA RISURREZIONE

COSTRUIAMO Gesù libera gli uomini dalla paura le attività

Ecco due rappresentazioni artistiche della risurrezione di Gesù.

Scegl i una delle opere d’arte, scrivi una descrizione su questa opera e spiega soprattutto perché ti piace.

AUTOVALUTAZIONE
103
Andrea di Bartolo Risurrezione di Cristo, 1410. Botticelli, Risurrezione di Cristo, 1490.

I DISCEPOLI E GESÙ RISORTO

I Vangeli raccontano che nei giorni e nelle settimane successive alla Pasqua, Gesù risorto si manifestò

incontro con Gesù risorto, tratti dai Vangeli.

Dopo la sua risurrezione, Gesù apparve ai discepoli sul mare di Tiberiade. Erano con Simon Pietro, Tommaso, Natanaele e altri. Pietro disse: «Vado a pescare», e tutti lo seguirono. Ma non presero nulla. Al mattino, Gesù si presentò sulla riva senza farsi riconoscere. Chiese se avevano pescato qualcosa e, sentendo che non avevano nulla, suggerì di gettare la rete dalla parte destra della barca. Seguirono il suo consiglio e la rete si riempì di pesci. Allora capirono che era Gesù. Pietro, entusiasta, si gettò in mare per raggiungerlo, mentre gli altri lo seguirono con la barca.

Quando raggiunsero la riva, trovarono un fuoco con pesce e pane. Gesù li invitò a mangiare e aggiunse altri pesci da loro pescati alla brace. Nessuno osò chiedere chi fosse, perché sapevano che era il Signore. Questa fu la terza volta che Gesù apparve ai discepoli dopo la sua risurrezione.

(Da Gv 21,1-14)

parlavano con lui e mangiavano con lui. Gesù apparve loro vivo perché fossero davvero convinti della sua risurrezione.

PROGETTIAMO i contenuti 104 Classe 4a

UNA STORIA DI RICONOSCIMENTO

Dopo aver letto attentamente il testo su Gesù risorto nella pagina accanto, fa’ una lista di parole chiave che catturano gli elementi fondamentali del racconto.

Rispondi alle seguenti domande.

1. Qual è la reazione iniziale dei discepoli quando vedono Gesù sulla riva?

2. Perché pensi che Gesù abbia scelto di manifestarsi in questo modo ai suoi discepoli?

Immagina di essere uno dei discepoli sulla barca. Scrivi un breve diario che descrive l’esperienza dell’incontro con Gesù risorto, sottolineando le tue emozioni, dubbi e rivelazioni.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù libera gli uomini dalla paura le attività 105
…………………………………………………………………………………………………………………………………..........................................……………ù …………………

UNA PROMESSA E UN COMANDO

Nei giorni in cui i discepoli incontrarono Gesù risorto, egli li preparò alla loro missione futura. Diceva loro le seguenti parole, che troviamo nei Vangeli.

«Manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».

(Lc 24,49)

«Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

(Mt 28,18-20)

Secondo i Vangeli, Gesù fece una promessa ai suoi discepoli e diede loro un comando

- Avrebbero ricevuto da lui una “potenza dall’alto”, cioè lo Spirito Santo: la forza di Dio Padre e creatore e la forza di Gesù, suo Figlio.

- Aiutati da questa forza, i discepoli sarebbero diventati “apostoli” (che significa “inviati”): inviati ad annunciare il perdono dei peccati, la Parola di Gesù e a battezzare tutti gli uomini, senza distinzioni, “nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.

PROGETTIAMO i contenuti 106 Classe 4a
Jaume Huguet, Pentecoste, 1465.

UNA MISSIONE IMPORTANTE

Cosa vuol dire essere “inviati”? Anche oggi molti uomini e donne cristiani viaggiano in tutto il mondo per incontrare la gente e annunciare il Vangelo di Gesù.

Sono detti missionari, perché accettano la “missione” che Gesù risorto ha dato ai suoi discepoli.

Per far conoscere e comprendere il Vangelo, spesso aiutano le persone più bisognose

Scrivi una didascal ia sotto ciascuna di queste foto.

AUTOVALUTAZIONE 107 COSTRUIAMO le attività
Questo missionario sta…. Questo missionario sta…. Questo missionaria sta…. Questi missionari stanno….

LA PENTECOSTE:

LO SPIRITO SUI DISCEPOLI

Cinquanta giorni dopo la Pasqua, gli ebrei celebravano la festa della Pentecoste (una parola che significa appunto “50 giorni”): era la festa del ringraziamento per il raccolto nei campi e anche la memoria del dono della Legge al popolo di Israele sul Sinai. In quel giorno, racconta la Bibbia, sul monte Sinai Dio si manifestò con un terremoto, un fuoco e un forte vento di tempesta.

Dopo la morte e risurrezione di Gesù, proprio nel giorno di Pentecoste, anche i suoi discepoli conobbero una nuova manifestazione delle potenza di Dio. Questa volta il Signore non rimase lontano dal suo popolo, sulla cima del monte, ma donò la sua forza a ciascuno di loro. Ecco il racconto di quel giorno dal libro degli Atti degli Apostoli:

Il giorno di Pentecoste, mentre tutti erano riuniti, un forte rombo dal cielo riempì la casa. Apparvero lingue di fuoco che si posarono su ognuno di loro. Furono tutti pieni di Spirito Santo e iniziarono a parlare in lingue diverse. A Gerusalemme c’erano Giudei da varie nazioni. Sentendo il rombo, si radunarono e furono stupiti perché ognuno sentiva parlare nella propria lingua. Erano molto sorpresi e si chiedevano come fosse possibile (da At 2,1-8).

Gesù mantenne così la sua promessa: la stessa forza di Dio e la sua forza scese su di loro. Da questo momento essi cominciarono ad annunciare il Vangelo.

Per i cristiani, nel giorno di Pentecoste è nata la Chiesa, cioè l’”assemblea” e la “comunità” di coloro che credono in Gesù, nel suo Vangelo e nella sua risurrezione.

El Greco, Pentecoste, 1600.

PROGETTIAMO i contenuti 108 Classe 4a

DELLO SPIRITO SANTO

Scopriamo i quattro simbol i con cui nella Bibbia si parla dello Spirito Santo. Indovina qual è il simbolo, scrivi la risposta e disegna il simbolo.

DISEGNO

1. È una energia che dà luce e riscalda.

DISEGNO

2. Disseta e purifica. È indispensabile per vivere.

DISEGNO

3. Vola dove vuole e il suo colore indica la purezza.

4. È forte, lo respiriamo e corre veloce intorno a noi.

DISEGNO

Due di questi simbol i compaiono nella pagina degli Atti degli Apostoli che abbiamo letto nella pagina accanto. Copia qui sotto le frasi che ne parlano.

Il Copio la frase:

Il Copio la frase:

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO Gesù libera gli uomini dalla paura le attività 109
I SIMBOLI

FACCIAMO IL PUNTO

GESÙ SI CONSEGNA AI SUOI

GESÙ HA INSEGNATO AD AMARE I

NEMICI E A FIDARSI SEMPRE DI DIO PADRE

GESÙ RISORGE DALLA MORTE

GESÙ RISORTO APPARE

AI DISCEPOLI

NEL GIORNO DI PENTECOSTE, IL PADRE E GESÙ

DONANO LO SPIRITO SANTO E NASCE LA CHIESA (”ASSEMBLEA”) DEI CRISTIANI

NEMICI

- INGRESSO A GERUSALEMME

- CENA CON I DISCEPOLI

- ARRESTO

- CONDANNA

- MORTE IN CROCE

PROMETTE LO SPIRITO SANTO E LI INVIA COME “APOSTOLI” NEL

MONDO

LA MISSIONE: PREDICARE

IL VANGELO E BATTEZZARE

I NUOVI CRISTIANI

110 MAPPA Gesù libera gli uomini dalla paura

Gesù libera gli uomini dalla paura

VERIFICA

• Associa ad ogni frase il momento corrispondente dell’ultima settimana di Gesù.

La Cena coi discepoli.

La morte in croce.

La condanna.

- “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito!”.

- “Prendete, questo è il mio corpo”.

- “Sia crocifisso!”.

La richiesta del popolo a Pilato. - “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.

• Indica se la frase è vera o falsa.

a. Gesù entra in Gerusalemme in modo pacifico. V F

b. Quando arrestano Gesù, i discepoli scappano. V F

c. Pietro difende Gesù e muore con lui. V F

d. Gesù muore in croce. V F

e. I discepoli mettono il corpo di Gesù in una tomba. V F

• Scegli la risposta giusta.

1 A Gerusalemme, la folla chiama Gesù:

figlio di Davide. nemico dei romani. sommo sacerdote.

2 Nel Sinedrio, il sommo sacerdote chiede a Gesù se lui è:

il profeta di Nazaret. il figlio di Dio. un dottore della Legge.

3 Il mattino di Pasqua, le donne trovano:

il sepolcro chiuso.

il sepolcro vuoto.

il sepolcro distrutto.

4 Dopo la sua risurrezione:

i discepoli non sanno più nulla di Gesù. i discepoli cercano Gesù in tutto il mondo.

i discepoli vedono Gesù vivo.

5 Gesù risorto promette ai discepoli: la vittoria sui nemici. lo Spirito Santo. grandi ricchezze.

6 nel giorno di Pentecoste, nasce: il gruppo dei Dodici. un nuovo Sinedrio. la Chiesa.

AUTOVALUTAZIONE 111

LA CHIESA

“POPOLO DI DIO” NEL MONDO

Oggi la Chiesa che è nata il giorno di Pentecoste è in tutto il mondo. Osserva queste immagini e cerca di indovinare, con l’aiuto dell’insegnante, in quale continente si trovano questi cristiani.

La Chiesa nei secoli è diventata un grande “popolo di Dio” nel mondo Oggi i cristiani sono oltre 2 miliardi: il nome di Gesù è invocato in tutte le lingue e in tutte le lingue si legge il suo Vangelo.

112
4a
Classe
Qui siamo in…. Qui siamo in…. Qui siamo in….
ONLINE
Qui siamo in….
LA CHIESA DI GESÙ

OVUNQUE NEL MONDO

IL CRISTIANO È A CASA SUA

Ecco tre diverse chiese, di stile molto diverso, ciascuna in una diversa città del mondo.

Se sono in viaggio, i cristiani possono entrare in ogni chiesa del mondo, pregare Gesù e sua madre Maria e partecipare alla Messa.

Sai come si dice la parola “Chiesa” in queste lingue? Scoprilo con l’aiuto del tuo insegnante: collega ogni lingua alla corretta traduzione.

CINESE KIRCHE

INGLESE

FRANCESE CHURCH

TEDESCO

SPAGNOLO IGLESIA

PORTOGHESE IGREJA

HINDI

AUTOVALUTAZIONE 113 COSTRUIAMO le attività
ÉGLISE La Chiesa di Gesù
La cattedrale di Trani (BT). Il duomo di Orvieto (TR). Il duomo di Lagundo (BZ).

LE FESTE CRISTIANE IN TUTTO IL MONDO

I cristiani celebrano in tutto il mondo le loro principali feste: il Natale, la Pasqua e la Pentecoste

Completa le seguenti frasi.

A Natale i cristiani festeggiano:

A Pasqua i cristiani festeggiano:

A Pentecoste i cristiani festeggiano:

In molti Paesi, anche chi non è credente conosce e rispetta queste feste: Natale e Pasqua, in particolare, sono feste che ricordano all’umanità alcuni valori che valgono per tutti. Quando si celebrano, tutti riposano dal lavoro e fanno vacanza.

PROGETTIAMO i contenuti 114 Classe 4a

A NATALE SIAMO TUTTI PIÙ BUONI

La Chiesa di Gesù

È una frase che si ripete spesso, quando viene Natale. Il clima di questa festa invita a vivere momenti di gioia e di accoglienza.

Scrivi due bigl ietti diversi per invitare a celebrare il Natale. Nel primo ti rivolgi a un cristiano. Nel secondo a una persona che non crede. Illustra conseguentemente in maniera appropriata con qualche decoro.

A un cristiano.

A un non credente.

Ti auguro

BUON NATALE!

Facciamo festa perché:

Ti auguro

BUON NATALE!

Facciamo festa perché:

AUTOVALUTAZIONE 115 COSTRUIAMO le attività

UNA CHIESA PER L’ANNUNCIO, LA CARITÀ E LA PACE

La Chiesa è presente nel mondo per servire l’umanità, proprio come Gesù ha incontrato, insegnato e aiutato tutti gli uomini e le donne che poteva.

La Chiesa svolge soprattutto tre servizi

PROGETTIAMO i contenuti 116 Classe 4a
1. L’ 2. La 3. La

LA CHIESA INVITA TUTTI

AD UNIRSI A LEI

La Chiesa di Gesù

La Chiesa svolge i suoi servizi in nome di Gesù e imitando la sua carità. La Chiesa, però, invita tutti gli uomini e le donne “di buona volontà” (e anche i credenti in altre religioni) a unirsi a lei per il bene dell’umanità.

Scrivi per ciascun servizio della Chiesa nel mondo, alcune cose che tutti possono fare.

1. Ricerca della verità

Tutti possono:

2. Servizio ai più poveri

Tutti possono:

3. Difesa della pace

Tutti possono:

AUTOVALUTAZIONE 117 COSTRUIAMO le attività

MARIA, “MADRE DELLA CHIESA”

I cristiani formano la Chiesa, cioè la comunità diffusa in tutto il mondo di coloro che ascoltano e vogliono mettere in pratica il Vangelo di Gesù e sperano di partecipare al suo regno e alla sua risurrezione.

Nel loro amore per Gesù e per tutti i figli di Dio, essi hanno un modello e un aiuto in sua madre, Maria. Per questo i cristiani la pregano anche come “Madre della Chiesa”.

La devozione dei cristiani per Maria ha molte forme e accompagna la vita quotidiana di milioni di fedeli.

Scrivi al posto giusto le seguenti parole, sotto la relativa immagine qui sopra:

ROSARIO

PROGETTIAMO i contenuti 118 Classe 4a
• ICONA • QUADRO • PROCESSIONE • SANTUARIO

Maria indica ai cristiani la via dell’accoglienza della volontà di Dio (come lei ha detto “sì” al progetto di Dio), la via della carità (come lei ha amato e donato tutto ciò che poteva), la via dell’amore per Dio (che lei ha cantato nel suo “Magnificat”).

Realizza l’albero delle virtù di Maria, scrivendo su ogni foglia una virtù o una qualità che associano a Maria (per esempio, amore, accoglienza, fede).

La Chiesa di Gesù

AUTOVALUTAZIONE 119 COSTRUIAMO le attività

• Scegli la risposta giusta.

1 Cosa significa “Popolo di Dio” nella Chiesa cattolica?

Un gruppo di persone scelte a caso.

Tutti i fedeli uniti nella fede.

Solo i sacerdoti e i vescovi.

I bambini che frequentano la catechesi.

2 Qual è il principale compito della Chiesa nel mondo?

Costruire edifici di culto.

Promuovere la pace e l’amore.

Organizzare feste comunitarie. Vendere Bibbie.

3 Chi è considerato il capo visibile della Chiesa cattolica?

Il sindaco della città.

Il Presidente della Repubblica. Il Papa. I cardinali.

• Indica se la frase è vera o falsa.

a. La Chiesa ha lo scopo di annunciare il Vangelo a tutto il mondo V F

b. Solo i cattolici possono far parte del “Popolo di Dio”. V F

c. La preghiera può avvenire solo dentro una chiesa. V F

d. Tutti i membri della Chiesa sono chiamati a praticare la carità. V F

e. La Chiesa celebra la stessa messa in ogni paese del mondo. V F

• Associa ad ogni parola la definizione corrispondente.

POPOLO DI DIO

ANNUNCIO FEDE MESSA

Un momento speciale per i cristiani, nel quale si riuniscono per pregare, ascoltare la Parola di Dio e ricevere l’eucaristia.

Credere in Dio e nelle sue promesse, anche se non lo si può vedere, affidandosi completamente a Lui

Tutti coloro che credono in Gesù e seguono i suoi insegnamenti, formando una grande famiglia.

Raccontare e diffondere la buona notizia di Gesù a tutti.

AUTOVALUTAZIONE 120
La Chiesa di Gesù
VERIFICA

INDICE classe quinta

UN

LA CHIESA, “CASA DELLA PACE”

LE RELIGIONI NEL MONDO

LA PRIMA CHIESA TRA NUMEROSE NOVITÀ

NUOVO
Cose che ho imparato 122 Ecco cosa ricordo meglio 123
INIZIO
Gesù stesso guida la Chiesa 124 Un Dio sempre vicino 125 Il primo compito della Chiesa 126 La vita nuova dei cristiani 128 Tre doni della Chiesa al mondo 130 L’annuncio più importante: la risurrezione 132 Il discorso di Pietro 133 A capo della Chiesa: Pietro 134 Essere come Pietro 135 Pietro apre le porte della Chiesa 136 La Chiesa al servizio della pace 137 Pietro oggi: il vescovo di Roma 138 Il Papa in tutto il mondo 139 Stefano: una vita al servizio 140 Uomini e donne coraggiosi 141 La Chiesa: una famiglia ben organizzata 142 L’organizzazione della Chiesa 143 La Chiesa: clero, laici e religiosi 144 Una famiglia con il contributo di tutti 145 Saulo-Paolo: una conversione 146 Convertirsi a vita nuova 147 I viaggi di Paolo 148 Viaggiare è importante 149 Gli insegnamenti di Paolo 150 MAPPA 152 VERIFICA 153
La Chiesa nel mondo antico: le persecuzioni 154 Le catacombe e i simboli cristiani 156 “Novità” cristiane difficili da accettare 158 Idee cristiane e idee di oggi 159 L’impero romano diventa cristiano 160 I nostri diritti 161 Dove pregavano i primi cristiani 162 I cristiani riflettono sulla propria fede 164 Fare assemblea 165 L’arte cristiana nei primi secoli 166 Una chiesa vicino a noi 167 MAPPA 168 VERIFICA 169 LA CHIESA LUNGO LA STORIA La Chiesa e i popoli barbari 170 Scelte decisive 171 La vita dei monaci 172 Stare un po’ da soli? 173 San Benedetto da Norcia 174 Una regola comune 175 Il monastero: preghiera, lavoro e cultura 176 Dai monasteri si trasmette la cultura 178 Come gli amanuensi 179 I monaci diffondono il cristianesimo in Europa 181 Indagando su San Patrizio 181 Quando si convertono i re 182 L’arte cristiana dei popoli “barbari” 183 Chiesa d’Oriente e d’Occidente si separano 184 Dinanzi alle icone 185 I Comuni italiani e la protezione dei santi 186 Cattedrali importanti 187 Ad Assisi un grande santo 188 Francescani e domenicani 190 Il Cantico di Frate Sole 191 La Chiesa si divide ancora: cattolici e riformati 192 Una Chiesa divisa 193 La Chiesa cattolica riforma se stessa 194 Missionari per il bene del mondo 195 La Chiesa oggi: il Concilio Vaticano II 196 Cristiani oggi: la messa 198 Cristiani oggi: i sacramenti 200 Formule e sacramenti 201 Cristiani oggi: l’anno liturgico 202 Colori e significati 203 MAPPA 204 VERIFICA 205
Tante religioni nel mondo 206 Le parole comuni a tutte le religioni 207 Dinanzi all’ebraismo 208 L’ebraismo oggi 210 Simboli dell’ebraismo 211 L’ebraismo oggi: luoghi, persone e feste 212 L’ebraismo oggi: una storia tormentata 214 Dinanzi all’islam 216 L’islam: la vita prende forma dal Corano 218 L’islam: i luoghi di culto e il calendario 221 Simboli e città 221 L’islam in Europa e in Italia 222 Ripassiamo l’islam giocando 223 Dinanzi all’induismo 224 L’induismo: templi, maestri e feste 226 Induismo: la ricerca della pace 228 Un uomo simbolo: Gandhi 229 Dinanzi al buddismo 230 La via del buddismo 232 I simboli del buddismo 223 Dinanzi al taoismo e al confucianesimo 234 Dinanzi allo shintoismo e all’animismo 236 MAPPA 238 VERIFICA 239 La casa che vogliamo 240

COSE CHE HO IMPARATO

L’anno scorso hai frequentato la classe quarta. In ogni materia hai imparato cose molto importanti.

Scrivi alcune cose che hai imparato l’anno scorso nelle materie di scuola):

• con l’insegnante

• con l’insegnante

• con l’insegnante

• con l’insegnante

Di cosa abbiamo parlato con l’insegnante di religione cattolica l’anno scorso? Associa a ogni numero nella colonna a sinistra la lettera corrispondente a destra.

GESÙ, EBREO E FIGLIO DEL SUO POPOLO.

GESÙ ANNUNCIA AL MONDO

IL REGNO DI DIO.

STORIA DI ISRAELE DALLE

ORIGINI ALL’EPOCA DI GESÙ.

L’ORIGINE DELLA CHIESA.

L’ATTESA DEL “MESSIA”.

PER I CRISTIANI, GESÙ HA

LIBERATO GLI UOMINI DALLA PAURA DELLA MORTE.

L’AMBIENTE IN CUI È NATO E HA

VISSUTO GESÙ.

Scuola

Israele non è un popolo di cui si parla solo nella Bibbia.

Il popolo di Israele leggeva nei libri dei Profeti promesse che riguardavano il suo futuro.

Ai tempi di Gesù, la Palestina era divisa in tre regioni diverse.

La famiglia di Gesù rispettava le leggi e le tradizioni di Israele.

Gesù raccontava parabole.

Gesù scelse tra i suoi seguaci dodici discepoli.

I cristiani annunciano nel mondo la risurrezione di Gesù.

Classe 5a 122
UNINIZIONUOVO ONLINE

Un

COSE IMPARATE

NELL’ORA DI RELIGIONE

Scegl i tre parole che ricordano le cose che hai imparato l’anno scorso nell’ora di religione.

Fa’ un disegno delle parole scelte e scrivi, sotto, di cosa si tratta.

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO le attività 123 Scuola
inizio
nuovo

GESÙ STESSO GUIDA LA CHIESA

I Vangeli raccontano che quando Gesù risorto salutò i suoi discepoli, disse loro queste parole:

«A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.

Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». (Mt 28,18-20)

«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».

Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

(Mc 16,15-20)

Per i cristiani, grazie allo Spirito Santo Gesù è sempre vicino ai suoi discepoli e opera con loro nel mondo. Lo Spirito incoraggia e aiuta a testimoniare il Vangelo con le parole e con la vita.

Classe 5a 124
LA CHIESA, “CASA DELLA PACE” ONLINE

UN DIO SEMPRE VICINO

Quando Gesù promette ai discepoli che essi avranno “dentro di loro” il suo stesso “Spirito” fa una promessa straordinaria.

Per i cristiani, solo Dio può dare agli uomini il suo stesso Spirito, che li incoraggia e dà loro idee e forza per vivere il Vangelo.

Scrivi qui il nome di due persone che sono sempre “con te”: anche quando non sono presenti, tu pensi a loro e ti comporti come loro ti hanno insegnato:

1. Con me c’è sempre

Perché

Penso a lui/lei quando

2. Con me c’è sempre

Perché

Penso a lui/lei quando

Disegna un’azione che è bello fare insieme ai tuoi amici, con lo stesso “spirito”.

AUTOVALUTAZIONE La
COSTRUIAMO le attività 125
Chiesa, “casa della pace”

PROGETTIAMO

IL PRIMO COMPITO DELLA CHIESA

Lo Spirito Santo ebbe sugli apostoli diversi effetti:

• li aiutò a ricordare ciò che Gesù aveva fatto e detto;

• li aiutò a comprendere le sue parole e i suoi gesti;

• li aiutò a raccogliere testimonianze e a scrivere i Vangeli.

OGGI CAPISCO CHE GESÙ VOLEVA DAVVERO CHE PERDONASSIMO SEMPRE!

SCRIVI LA PARABOLA DEL PADRE MISERICORDIOSO…

Con l’aiuto del tuo insegnante scopri il nome di questo cartello stradale e perché si chiama così.

Classe 5a 126
i contenuti

Spinti dallo Spirito Santo, gli apostoli partirono per il mondo e raccontarono le cose che avevano visto e capito stando con Gesù. Erano testimoni del Vangelo e non si fermavano né di fronte alla fatica, né di fronte alle minacce. Molti furono uccisi per la loro testimonianza

La Chiesa, “casa della pace”

Dopo aver letto i luoghi raggiunti dagli apostoli, osserva la mappa e scrivi nella legenda qui in basso chi ha fatto ciascuno dei 4 viaggi proposti.

Giacomo fu il capo della comunità di Gerusalemme e qui trovò la morte. Tommaso giunse fino in India.

Giovanni fondò una comunità a Efeso, sulle coste della Turchia, e visse a lungo lì con Maria, la madre di Gesù.

Matteo predicò in Etiopia.

Simone predicò in Egitto.

Giuda Taddeo andò in Siria e in Arabia. Filippo portò il Vangelo nel centro della Turchia.

Bartolomeo raggiunse l’Armenia.

Andrea fu apostolo in Asia Minore. Pietro morì a Roma, dove aveva fondato la comunità cristiana.

AUTOVALUTAZIONE 127
le attività
COSTRUIAMO

IL PRIMO ANNUNCIO:

LA VITA NUOVA DEI CRISTIANI

Abbiamo visto che secondo i Vangeli Gesù stesso inviò nel mondo gli Apostoli per annunciare il Vangelo. Anche oggi ci sono missionari che vanno in tutto il mondo, aiutano i più poveri e predicano la Parola di Gesù.

La conversione alla nuova fede avveniva soprattutto per l’esempio di vita della comunità cristiana, animata dallo Spirito Santo. Anche oggi tutti i cristiani sono “apostoli” con la loro vita in mezzo agli uomini.

Leggiamo nel libro degli Atti degli Apostoli le caratteristiche delle prime comunità cristiane, che sono elementi essenziali anche nella vita dei cristiani di oggi.

1. L’ascolto della Parola e la preghiera

Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli… nelle preghiere… ogni giorno tutti insieme frequentavano il Tempio.

(Da Atti 2,42-46)

Anche oggi i cristiani cercano di capire bene le testimonianze degli apostoli su Gesù. Questo avviene soprattutto la domenica, durante la messa: i lettori leggono brani della Bibbia, il sacerdote legge una pagina dal Vangelo e poi spiega la parola nella sua omelia

Nelle comunità cristiane, tutti sono invitati a partecipare alle catechesi, cioè agli incontri in cui si approfondiscono le verità della fede. La Parola di Dio è anche alla base della preghiera cristiana: basta pensare al “Padre Nostro”, la preghiera insegnata da Gesù ai discepoli, come raccontano i Vangeli.

Classe 5a 128 PROGETTIAMO i contenuti

2. La celebrazione dell’Eucaristia

Erano assidui nella frazione del pane.

(Da Atti 2,42)

“Frazione del pane” o “cena del Signore” indica la celebrazione dell’eucaristia

In questo rito i cristiani ripetono le parole e i gesti compiuti da Gesù durante l’Ultima Cena, ricordando la sua morte e risurrezione.

Gli Atti ci dicono che le prime comunità di cristiani si radunavano per questo motivo. Anche oggi, nella Messa, soprattutto la domenica, le comunità cristiane fanno la stessa cosa.

3. La carità e l’attenzione ai più deboli

Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e mettevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti secondo il bisogno di ciascuno.

(Atti 2,44-45)

Dall’ascolto della Parola di Gesù, dalla preghiera, dalla celebrazione dell’eucaristia, i cristiani scoprono la via indicata da Gesù per vivere secondo il suo amore. In modi diversi, anche oggi tutti sono invitati ad aiutare i bisognosi, ad accogliere i poveri e a soccorrere i più deboli nelle tante forme della povertà e della sofferenza.

PROGETTIAMO i contenuti 129

TRE DONI DELLA CHIESA AL MONDO

Riprendiamo le tre azioni e caratteristiche della Chiesa e domandiamoci: queste tre parti della vita della Chiesa, cosa offrono al mondo?

1. L’Ascolto della Parola e la preghiera: la ricerca della verità, della bellezza e della bontà

Con l’ascolto della Parola di Dio e con la preghiera, i cristiani vogliono restare in contatto con Dio e con il mistero della vita. Cercano di capire con sincerità come si comportano, come invece dovrebbero essere e come dovrebbero essere tutti gli uomini tra di loro.

Cosa dovrebbero fare tutti gli uomini?

Scrivi, con l’aiuto dell’insegnante, due risposte e illustrale con un disegno.

1. 2.

PROGETTIAMO le attività 130

2. La celebrazione dell’Eucaristia: insieme per ricordare e per rinnovare l’impegno per il bene

Con la celebrazione dell’eucaristia i cristiani ricordano e rinnovano il sacrificio di Gesù per il bene dell’umanità.

Cosa devono ricordare gli uomini?

Scrivi, con l’aiuto dell’insegnante, due risposte

3. La carità e l’attenzione ai più deboli: la solidarietà è un valore per tutti

Con l’aiuto che offrono ai più deboli, i cristiani mettono in pratica gli insegnamenti di Gesù e seguono il suo esempio per costruire una “civiltà dell’amore”.

Quali sono le azioni di solidarietà che tutti apprezziamo?

1. 2. 1. 2.

Scrivi, con l’aiuto dell’insegnante, due risposte

AUTOVALUTAZIONE La
COSTRUIAMO le attività 131
Chiesa, “casa della pace”

L’ANNUNCIO PIÙ IMPORTANTE: LA RISURREZIONE

I primi testimoni della risurrezione raccontarono a tutti coloro che incontravano ciò che riguardava Gesù e annunciavano che era risorto. Questo è il discorso che fece Pietro a Gerusalemme, nel giorno di Pentecoste, dopo aver ricevuto lo Spirito Santo.

«Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret, uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni… voi l’avete crocifisso e l’avete ucciso.

Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire…

Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».

(Da Atti 2,22-36)

Queste parole di Pietro erano una sorpresa! Ed esse ottennero un effetto molto evidente.

All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?».

E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo»… Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.

(Da Atti 2,37-41)

Classe 5a 132 PROGETTIAMO i contenuti

IL DISCORSO DI PIETRO

Rispondi alle seguenti domande.

• Perché Gesù era noto a tutti?

• Come è morto Gesù?

• Secondo il racconto di Pietro, Gesù dopo la sua morte è:

• Cosa accade a chi si converte e si fa battezzare nel nome di Gesù?

Decifra il seguente rebus e scopri cosa significa alla lettera il termine “martire”.

TESTES

AUTOVALUTAZIONE
COSTRUIAMO le attività 133
La Chiesa, “casa della pace”

A

CAPO DELLA CHIESA: PIETRO

Tra i Dodici discepoli che Gesù aveva scelto Pietro era il più importante. I Vangeli raccontano che egli era un pescatore e che il suo nome era Simone. Un giorno Gesù salì sulla sua barca, mentre era a riva, per predicare. Ecco cosa accadde.

Gesù disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano...

Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore»... Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono

(Da Lc 5,4-11)

Pietro era umile e seguiva Gesù con grande entusiasmo. Un giorno…

Gesù domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone... E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli».

(Da Mt 16,13-19)

Classe 5a 134 PROGETTIAMO i contenuti

ESSERE COME PIETRO

Gesù scelse Simone come capo degli apostoli e cambiò il suo nome: lo chiamò “Pietro”. Da allora tutti lo riconobbero come loro guida.

Pietro aveva il compito di sostenere e rendere più forte la fede di tutta la Chiesa.

Rispondi alle seguenti domande.

• Cosa fa il capitano di una squadra di calcio?

• Cosa fa il dirigente di una scuola?

• Cosa fa l’arbitro in una gara sportiva?

• Cosa fa il direttore dei lavori in un cantiere?

La Chiesa, “casa della pace”

• Fa’ l’esempio di un altro “capo” che conosci e descrivi qual è il suo compito

Tra i seguenti oggetti, in riferimento a san Pietro, trova e cerchia l’intruso. Spiega perché.

AUTOVALUTAZIONE 135
COSTRUIAMO le attività

PIETRO APRE LE PORTE DELLA CHIESA

Per alcuni anni, i cristiani erano tutti ebrei che si convertivano al Vangelo di Gesù. Anche i Dodici apostoli appartenevano tutti, come Gesù, al popolo ebraico. Ma un giorno...

Vi era a Cesarea un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte detta Italica. Era religioso, faceva molte elemosine e pregava sempre Dio.

Un giorno vide un angelo venirgli incontro e chiamarlo: «Cornelio! Manda degli uomini a Giaffa e fa’ venire un certo Simone, detto Pietro».

Il giorno dopo Pietro arrivò a Cesarea. Cornelio, dopo aver riunito parenti e amici in casa sua, lo accolse e si gettò ai suoi piedi. Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Alzati: anche io sono un uomo!». Poi disse loro: «Voi sapete che a un giudeo non è lecito aver contatti con stranieri; ma Dio mi ha mostrato che non si deve chiamare impuro nessun uomo».

Cornelio gli disse: «Tutti noi siamo qui per ascoltare ciò che dal Signore ti è stato ordinato».

Pietro allora disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenza di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque nazione appartenga».

Stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola.

Allora Pietro disse: «Chi può impedire che siano battezzati nell’acqua questi che hanno ricevuto, come noi, lo Spirito Santo?». E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo.

(Da Atti 10).

“Dio non fa preferenza di persone”: con queste parole, Pietro, il capo della Chiesa, annunciava una grande novità: tutti gli uomini e le donne del mondo possono diventare cristiani senza alcuna differenza di lingua e cultura.

Classe 5a 136
i contenuti
PROGETTIAMO

LA CHIESA AL SERVIZIO DELLA PACE

Creiamo insieme un manifesto contro il razzismo.

TITOLO

SLOGAN:

NO AL RAZZISMO, PERCHÉ... (SIMBOLO O IMMAGINE DA DISEGNARE)

AUTOVALUTAZIONE 137 COSTRUIAMO le attività
I RAGAZZI DELLA DI SONO CONTRO IL RAZZISMO!

PROGETTIAMO

PIETRO OGGI: IL VESCOVO DI ROMA

Pietro annunciò il Vangelo anche nella capitale dell’Impero: Roma. A Roma fu arrestato insieme ad altri cristiani per ordine dell’imperatore Nerone e fu crocifisso a testa in giù, morì e fu sepolto nel luogo dove oggi sorge la basilica costruita in suo onore.

I capi della comunità cristiana di Roma, cioè i vescovi di Roma, sono i “successori di Pietro”.

Il vescovo di Roma, successore di Pietro, eredita da lui il compito di guidare la Chiesa. Per questo motivo ha il titolo di “Papa”, che vuol dire “padre”.

Dal 2013 il papa si chiama Francesco. Francesco è il 266mo vescovo di Roma e papa della Chiesa. Egli guida i cristiani cattolici e annuncia al mondo la pace, il rispetto e la collaborazione tra tutti gli uomini.

Classe 5a 138
contenuti
i
Giovanni Battista Ricci, Crocifissione di San Pietro, Roma. Statua di San Pietro in Piazza San Pietro, Vaticano. Papa Francesco tra la folla dei fedeli.

IL PAPA IN TUTTO IL MONDO

Il papa visita i cristiani in tanti diversi Paesi del mondo Durante questi viaggi, rivolge le sue parole anche a tutti gli abitanti dello Stato che lo ospita, anche non cristiani.

Con l’aiuto dell’insegnante, colora alcuni degli Stati dove papa

Francesco ha compiuto un viaggio:

BRASILE • CANADA • FRANCIA • COREA DEL SUD • MESSICO • EGITTO REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO • BANGLADESH • TURCHIA

GIAPPONE • MOZAMBICO • POLONIA • GRECIA

AUTOVALUTAZIONE
COSTRUIAMO le attività 139
La Chiesa, “casa della pace”

STEFANO: UNA VITA AL SERVIZIO

Mentre la comunità cristiana di Gerusalemme cresceva costantemente di numero, gli Apostoli dovettero organizzare meglio il servizio di assistenza ai poveri:

In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove.

Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola».

Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiochia.

Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.

(At 6,1-6)

Tra i diaconi, Stefano, era particolarmente attivo nella carità, ma anche nel parlare di Gesù e della salvezza che viene da lui. Per questo motivo, i capi del popolo ebraico lo fecero arrestare e lo uccisero per lapidazione

Diacono: parola greca che significa “colui che sta al servizio”. Lapidazione: uccisione di una persona tirandole addosso pietre.

Classe 5a 140 PROGETTIAMO i contenuti

La Chiesa, “casa della pace”

LA TESTIMONIANZA DI UOMINI E DONNE CORAGGIOSI

I cristiani testimoniano i valori del Vangelo, a volte anche in modo eroico. Quelli che hanno dato la vita per questo sono detti “martiri”.

Ma anche altri uomini e donne, nel mondo, hanno fatto lo stesso, disposti ad essere coerenti e ad affrontare molte difficoltà.

Cerca, insieme all’insegnante, notizie su “testimoni” e “martiri” del nostro tempo, anche al di fuori della Chiesa.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono “martiri” della

Gino Strada è un testimone della

Gandhi è un testimone della

testimone del diritto alla

Madre Teresa di Calcutta

è una testimone della

AUTOVALUTAZIONE
COSTRUIAMO le attività 141

LA CHIESA:

UNA FAMIGLIA BEN ORGANIZZATA

Le prime comunità cristiane furono fondate dagli apostoli. Man mano che le comunità crescevano di numero, gli apostoli scelsero delle persone che li potessero aiutare. Ad esempio, quando gli apostoli si allontanavano dalla comunità che avevano fondato, dovevano scegliere degli uomini che le guidassero al loro posto. Questi cristiani vennero chiamati vescovi

Essi presiedevano la preghiera comune, e in particolare la celebrazione dell’eucaristia, spiegavano la parola di Gesù e guidavano i cristiani nella loro vita.

I vescovi erano a capo delle Chiese di ogni città e della regione che la circondava, detta diocesi, e queste Chiese divennero sempre più numerose. Per questo motivo, i vescovi scelsero persone esperte e apprezzate da tutti, dette presbiteri. Anche i presbiteri possono presiedere la celebrazione dell’Eucaristia, spiegare la Parola di Dio e guidare una comunità in accordo con il proprio vescovo.

Vescovo: termine che deriva dal greco e significa “colui che vede dall’alto” e ”colui che vigila”.

Diocesi: termine che deriva dal greco e significa “amministrazione”; è una parte della Chiesa universale. In Italia, ad esempio, esistono la diocesi di Milano, di Firenze, di Roma, di Napoli e così via.

Presbitero: termine che deriva dal greco e significa “anziano”; oggi è usato col significato di “prete”.

Classe 5a 142 PROGETTIAMO i contenuti

L’ORGANIZZAZIONE

DELLA CHIESA

Completa il testo inserendo al posto giusto le parole che trovi in basso.

Le prime comunità cristiane vennero fondate dagli

Quando questi partivano per predicare il altrove, lasciavano al loro posto, alla delle comunità, i Toccava a questi fare da guida nella e nella della gente. Ad aiutare i vescovi nel loro compito di guide, per annunciare la e celebrare la c’erano i Infine, altre persone, chiamate , si dedicavano al dei e degli

DIACONI • APOSTOLI • VITA • PAROLA • VANGELO • EUCARISTIA • PREGHIERA

PRESBITERI • VESCOVI • SERVIZIO • POVERI • AMMALATI • GUIDA

Rispondi alle domande seguenti.

• Come si chiama il vescovo cattolico della tua città?

• Come si chiama il parroco della parrocchia dove si trova la tua casa?

• C’è qualche altro luogo di culto oltre a quello cattolico nella tua zona? Se sì, quale?

AUTOVALUTAZIONE
COSTRUIAMO le attività 143
La Chiesa, “casa della pace”

LA CHIESA: CLERO, LAICI E RELIGIOSI

Nella Chiesa, però, la maggior parte dei fedeli non fa parte del clero: tutto questo popolo è indicato con il termine “laici”.

I laici non guidano le comunità, ma anche loro hanno il dovere di testimoniare il Vangelo nel mondo: con la parola, e soprattutto, con l’esempio delle loro vite.

Nella Chiesa cattolica, vescovi, presbiteri e diaconi fanno tutti parte del “clero”.

Essi vengono “consacrati” con l’olio benedetto e su di loro un vescovo impone le mani: con questi due gesti si compie il “sacramento dell’ordine”, cioè il rito sacro che rende questi uomini capaci di mostrare nella Chiesa la presenza di Gesù e di guidare i cristiani sulle via della fede e della carità.

Nella Chiesa ci sono anche altre figure particolari. Sono i monaci e monache, i frati, le suore. Sono i “religiosi”, cioè uomini e donne che vivono una particolare missione: la vita di preghiera, la predicazione, lo studio della bibbia, l’educazione dei ragazzi, la cura dei malati e altri servizi ancora.

Quasi sempre i religiosi e le religiose vivono in comunità

Clero: termine che deriva dal greco e significa “colui che riceve un dono speciale”.

Laico: termine che deriva dal greco “laos”, che significa “popolo”.

Classe 5a 144 PROGETTIAMO i contenuti

UNA FAMIGLIA CON IL CONTRIBUTO DI TUTTI

Associa a ciascuna descrizione il personaggio corretto.

Fa parte del clero ed è al servizio dei più poveri.

Ha donato la sua vita a Dio, vive in comunità e si dedica alla preghiera o alla carità.

Non ha un incarico particolare e non riceve il sacramento dell’ordine, ma testimonia il Vangelo con la sua vita.

Guida una diocesi, cioè una Chiesa locale.

Aiuta il vescovo e celebra l’eucaristia.

Risolvi il seguente rebus e scopri quale personaggio c’è dietro.

AVescovo

Presbitero

Diacono

Laico

Religioso

AUTOVALUTAZIONE La Chiesa, “casa
pace” COSTRUIAMO le attività 145
della

SAULO-PAOLO: UNA CONVERSIONE

Tra i molti ebrei che non si convertivano al cristianesimo, uno in particolare manifestava la sua ostilità nei confronti dei cristiani. Il suo nome era Saulo Saulo era un fariseo e un sincero osservante della Legge di Mosè. Egli pensava che i discepoli di Gesù raccontassero falsità e che le loro storie sul profeta di Nazaret allontanassero il popolo ebraico dalla vera fede Per questi motivi, cominciò a perseguitare i cristiani arrestare e cercava di riportarli alla fede di Israele con le minacce e le punizioni. Un giorno partì da Gerusalemme diretto alla città di Damasco per arrestare i seguaci di Cristo che si trovavano là, ma accadde qualcosa di inaspettato:

All’improvviso lo avvolse una luce

dal cielo e, cadendo a terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?».

Rispose: «Chi sei, Signore?». Ed egli: «Io sono Gesù, che tu perseguiti!».

(At 9,3-5)

Saulo si fece battezzare, prese il nome di Paolo e da allora cominciò ad annunciare il Vangelo in diverse città dell’impero romano. Predicò soprattutto ai non ebrei, cioè ai pagani che credevano in molti dei, e fondò numerose nuove comunità cristiane

Nel Nuovo Testamento sono raccolte tredici lettere scritte da Paolo e indirizzate alle varie Chiese.

Classe 5a 146 PROGETTIAMO i contenuti

CONVERTIRSI A VITA NUOVA

Osserva queste persone e scrivi a fianco di ciascun esempio come dovrebbe convertirsi ciascuno di loro.

Si converte a:

Si converte a:

Si converte a:

Si converte a:

Si converte a:

Si converte a:

AUTOVALUTAZIONE COSTRUIAMO le attività 147

I VIAGGI DI PAOLO

Paolo compì quattro lunghi viaggi per predicare il Vangelo e fondare comunità cristiane.

Viaggiare a quei tempi era molto pericoloso: si andava a piedi, ci si stancava molto e si potevano incontrare ladri e altre minacce. Oppure si viaggiava per mare, su piccole navi che rischiavano di affondare per una tempesta.

Questi i viaggi di Paolo.

1. Il più breve: sull’isola di Cipro e in alcuni territori della Turchia

2. In Turchia e in Grecia, cioè per la prima volta in Europa. Paolo crea comunità cristiane a Filippi, Tessalonica, Atene e Corinto. Ad Atene, predica davanti ai sapienti della città.

3. A Efeso, grande città delle coste della Turchia, e poi di nuovo nelle città della Grecia.

4. Da Gerusalemme, in arresto per le accuse che gli rivolsero i capi degli ebrei, a Creta, poi a Malta e infine a Roma, dove morì, forse nel 63 d.C.

Classe 5a 148
i contenuti
PROGETTIAMO
Roma Pozzuoli Reggio di Calabria Siracusa MALTA CRETA RODI CIPRO Filippi Tessalonica Corinto Lasea Attalia Patara Iconio Ancira Cesarea Tarso Antiochia Sidone Tiro Gerusalemme MAR MEDITERRANEO Salamina Troade Efeso Berea Antiochia di Pisidia Listra Cesarea Atene Terzo viaggio Secondo viaggio Primo viaggio Viaggio a Roma
Statua di San Paolo

VIAGGIARE È IMPORTANTE

La Chiesa, “casa della pace”

Cosa si impara viaggiando? Cosa si può offrire agli altri che si incontrano e cosa si riceve in cambio?

Completa le frasi e disegna due esperienze che si possono fare viaggiando.

1. Chi viaggia incontra

2. Chi viaggia scopre

3. Chi viaggia fa conoscere

Scrivi un Paese dove ti piacerebbe andare e spiega perché.

Vorrei visitare:

Perché:

AUTOVALUTAZIONE
COSTRUIAMO le attività 149

GLI INSEGNAMENTI DI PAOLO

In quasi tutte le messe domenicali, dopo una pagina dell’Antico Testamento, si legge un brano di una lettera di Paolo.

Ecco una sua bella pagina in cui parla dell’armonia e della collaborazione che devono sempre esserci nella Chiesa e nella società, dove tutti sono importanti:

Il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra.

Se il piede dicesse: «Poiché non sono mano, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. E se l’orecchio dicesse: «Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo.

Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto.

Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.

Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.

(Da 1Cor 12)

Per Paolo, la Chiesa e la società sono come un organismo che gode di buona salute grazie all’aiuto di ogni parte e dove ogni parte riceve le giuste cure.

Classe 5a 150 PROGETTIAMO i contenuti

Ed ecco una famosa pagina scritta da Paolo, in cui egli esalta il dono più importante per ogni uomo e donna e per tutta la società: l’amore (che egli chiama “carità”):

Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla.

La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

La carità non avrà mai fine.

[…] Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!

(Da 1Cor 13)

Per Paolo, il Vangelo di Gesù spinge tutti gli uomini a costruire una civiltà dell’amore.

PROGETTIAMO i contenuti 151

FACCIAMO IL PUNTO

GESÙ È SEMPRE CON LA SUA CHIESA

LO SPIRITO SANTO GUIDA LA CHIESA

ANNUNCIO, VITA CRISTIANA E CARITÀ

PIETRO CAPO DEGLI APOSTOLI, PAOLO “APOSTOLO DEI PAGANI”

NELLA CHIESA DI OGGI:

- VESCOVI

- PRESBITERI

- DIACONI

- LAICI - RELIGIOSI

GESÙ AFFIDA AGLI APOSTOLI

IL COMPITO DI ANNUNCIARE

IL VANGELO E DI AIUTARE I POVERI E CHI SOFFRE

TUTTI I CRISTIANI PARTECIPANO ALLA MISSIONE DELLA CHIESA.

IL PAPA, OGGI, SUCCESSORE DI PIETRO

152 MAPPA La Chiesa, “casa della pace”

La Chiesa, “casa della pace”

• Scegli la risposta giusta.

1 Dopo la risurrezione, Gesù: ha abbandonato i suoi discepoli. ha promesso ai discepoli di accompagnarli sempre. ha raccomandato ai discepoli di tor nare a casa.

2 Lo Spirito Santo:

guida i cristiani in ogni loro azione. scende solo su alcuni cristiani. rende inutile ascoltare i Vangeli.

3 Nella prima comunità cristiana: non ci sono riti particolari. si celebra spesso l’eucaristia. si offrono sacrifici al Tempio.

4 Anche oggi i cristiani: istruiscono i giovani nella fede. combattono contro i nemici. distruggono le opere d’arte che non approvano.

5 Pietro ha ricevuto da Gesù: una veste regale. un libro sacro. le chiavi del regno dei cieli.

VERIFICA

6 Il papa:

è il vescovo di Roma. è il vescovo di Gerusalemme. può essere il vescovo di qualsiasi città.

7 Il papa viaggia per: sfuggire ai suoi nemici. incontrare i cristiani e tutti gli uomini. attaccare le altre religioni.

8 Per i cristiani: alcuni uomini sono amati da Dio, altri no. tutti gli uomini sono fratelli. pochi uomini possono far parte della Chiesa.

9 Il presbitero:

è a capo di una diocesi. si dedica al servizio dei poveri. aiuta il vescovo a guidare la Chiesa locale.

10 San Paolo: era uno dei Dodici discepoli di Gesù. difese santo Stefano quando volevano ucciderlo. perseguitava i cristiani.

AUTOVALUTAZIONE 153

LA CHIESA NEL MONDO ANTICO:

LE PERSECUZIONI

Quando le comunità cristiane divennero più numerose, le autorità ebraiche e poi quelle romane cominciarono a preoccuparsi.

Le Chiese di Gerusalemme, Antiochia, Efeso, Corinto, Atene e Roma vivevano in città molto importanti per l’Impero. I romani volevano mantenere l’ordine e pensavano che i cristiani fossero un pericolo per la pace.

Perché? C’erano diversi motivi

1. I cristiani erano una minoranza e quindi si cominciò a sospettare che fossero una specie di setta segreta.

2. I cristiani praticavano riti ritenuti strani, come poteva sembrare l’eucaristia.

3. I cristiani non adoravano gli dei di Roma e dunque apparivano come nemici della fede più diffusa nell’Impero.

4. I cristiani rispettavano le leggi, ma si rifiutavano di rendere onore all’imperatore come un dio.

5. I cristiani accoglievano tra loro tutti gli uomini e le donne senza distinzioni: greci, romani, ebrei, “barbari”, liberi e schiavi, ricchi e poveri. Dunque i cristiani abbattevano le divisioni su cui si basava l’ordine della società.

6. I cristiani predicavano la pace, ma Roma soffocava con la violenza tutte le rivolte.

Classe 5a 154
ONLINE
LA PRIMA CHIESA TRA NUMEROSE NOVITÀ

Per questo motivo, nei primi 3 secoli della storia della Chiesa molti cristiani furono arrestati. Chi rimaneva fedele al “Signore risorto” veniva condannato a morte. Queste vittime furono chiamate “martiri”: “testimoni” della fede con la loro stessa vita.

Nel 155 d.C., il vescovo di Smirne, in Turchia, Policarpo, subisce il martirio. Prima di lui, undici cristiani sono già stati condotti nell’anfiteatro della città per essere uccisi dai leoni. La folla vuole che il governatore romano, Quadrato, condanni anche lui, perché, dicono, è il “capo” dei cristiani della città

Il governatore vorrebbe liberare Policarpo e quindi fa finta di non conoscerlo perché lui possa negare di essere cristiano e così salvarsi.

Ma Policarpo dice: «Tu fingi di ignorare chi io sia. Ebbene, ascolta: io sono cristiano». Poi rifiuta di rinnegare la propria fede e si arrampica da solo sulla catasta di legna preparata per un rogo. Ma egli è un cittadino romano, e quindi si decide di ucciderlo per decapitazione, come era avvenuto all’apostolo Paolo.

Policarpo aveva scritto in una lettera queste parole: “Cristo ha sofferto per noi per farci vivere in lui. Dobbiamo quindi imitare la sua pazienza. Egli ci ha lasciato un esempio nella sua persona”.

155 PROGETTIAMO i contenuti
Martirio dei Santi Cosma e Damiano. San Policarpo tra le fiamme del rogo.

LE CATACOMBE E I SIMBOLI

CRISTIANI

Durante le persecuzioni, i cristiani si riunivano di nascosto o nelle case di alcuni fra loro, oppure nelle catacombe

Le catacombe erano gallerie sotterranee dove gli antichi seppellivano i morti Qui i cristiani potevano celebrare l’eucaristia, ascoltare gli insegnamenti degli apostoli e onorare i loro defunti, tra i quali c’erano anche alcuni martiri.

Per riconoscersi fra loro i cristiani usavano dei simboli. Oggi il simbolo cristiano più conosciuto e diffuso è la croce, o il crocifisso. Nei primi secoli, però, la croce era un oggetto terribile: ricordava a tutti la morte degli schiavi e dei criminali, quindi era usata poco. Ecco i simboli più usati a quel tempo.

Con l’aiuto dell’insegnante, associa con un numero a ciascuno simbolo il suo significato (vedi la pagina accanto):

Pesce

Ancora

Alfa e omega

Buon pastore

Agnello

Fenice

Croce (greca)

Chi e rho

Colomba

Palma

Barca

Pane

Pellicano

Pavone

PROGETTIAMO le attività 156
Catacaombe a Napoli.

Significati:

1. Cristo buon pastore che porta sulle spalle l’agnello, simbolo della vita e dell’anima dell’uomo, ma anche della Chiesa e anche dell’intera umanità.

2. La croce ricorda il sacrificio di Gesù, che muore per liberare gli uomini dalla paura della morte.

3. La prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco (alfa e omega): Gesù è all’inizio e al termine del mondo.

4. Il pesce: le lettere che compongono la parola greca JCHTHYS (pesce, appunto) sono le iniziali di una serie di titoli di Gesù: Jesus – Christos – Theou – Yios – Soter, che significano: “Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore”.

5. L’àncora, simbolo della speranza della salvezza, perché tiene ferma e sicura la nave nel porto.

6. Il pane, simbolo di Cristo che si offre come cibo spirituale nell’eucaristia.

7. La barca, simbolo della Chiesa in viaggio nella storia verso il regno dei cieli.

8. Il pavone, simbolo della risurrezione, perché questo uccello perde le piume in inverno e le riacquista in primavera.

9. L’agnello, immagine di Gesù della sua mitezza e del suo sacrificio.

10. Le due lettere Chi e Rho sono le prime due del termine “Cristo”. Unite insieme formano il “monogramma” (cioè un unico segno per indicare Gesù).

11. Nell’antichità si pensava che la fenice risorgesse dalle proprie ceneri.

12. Di fronte alla fame dei cuccioli, il pellicano si ferisce il petto con il becco e offre loro il proprio sangue. Era un simbolo perfetto per ricordare il sacrificio di Gesù sulla croce.

13. La palma era un simbolo di vittoria e rappresenta la vittoria dei martiri sulla paura e sulla morte.

14. La colomba è simbolo della pace e dello Spirito Santo.

AUTOVALUTAZIONE La prima Chiesa tra numerose novità COSTRUIAMO le attività 157

“NOVITÀ” CRISTIANE DIFFICILI

DA ACCETTARE

Spesso i cristiani faticavano a far comprendere ai loro parenti, conoscenti e amici l’importanza di alcune idee che spesso si trovavano in contrasto con la mentalità dei romani

Trova per ciascuna idea cristiana il suo opposto tra le regole del mondo romano.

Predicazione cristiana

A. I pagani ci esortano a prendere le armi per la salvezza dell’impero, a servire nell’esercito… Noi non prenderemo le armi per combattere, ma combattiamo per esso pregando. (Da Origene)

B. Non c’è più né giudeo, né greco, né barbaro, né schiavo, né libero, ma tutti sono fratelli. (Da G. Crisostomo)

Regole

del mondo romano

1. Per i romani non esisteva l’uguaglianza e lo schiavo non era nemmeno considerato un uomo.

2. Per i romani, i ricchi erano benedetti dagli dei, uomini abili e degni di avere potere.

C. Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano.... A chi ti percuote una guancia, porgi anche l’altra. (Mt 5)

D. Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati... Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. (Lc 6)

3. Roma seguiva una politica di sottomissione degli altri popoli. I romani esaltavano le virtù dei guerrieri e l’uso delle armi.

4. Per i romani, ogni cittadino ad ogni offesa doveva rispondere con la vendetta o con il ricorso alla legge, che puniva duramente i colpevoli.

Classe 5a 158 PROGETTIAMO i contenuti

IDEE CRISTIANE

E IDEE DI OGGI

Sull’esempio dell’esercizio della pagina a sinistra, confronta le Beatitudini proposte con le idee diffuse nella società di oggi:

Predicazione cristiana

Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Disegna o inserisci una foto di una convinzione diffusa nella nostra società che i cristiani non possono accettare.

Regole del nostro mondo

AUTOVALUTAZIONE 159 La prima Chiesa tra numerose novità COSTRUIAMO le attività

L’IMPERO ROMANO DIVENTA CRISTIANO

Il tempo delle persecuzioni contro i cristiani durò quasi tre secoli. Nel 313 d.C., l’imperatore Costantino decise di concedere a tutti i cittadini la libertà di culto: lo Stato non avrebbe più costretto nessuno a rinunciare alla propria fede.

Costantino proclamò questa nuova legge con il cosiddetto “Editto di Milano”, dove era scritto questo.

L’imperatore Costantino.

Da questo momento, i cristiani potevano costruire i propri luoghi di culto e celebrare l’eucaristia senza nascondersi.

Nel 380 d.C., l’imperatore Teodosio prese un’altra decisione: con l’Editto di Tessalonica stabilì che nell’impero si potesse seguire una sola religione, cioè quella cristiana. Il cristianesimo diventava così la religione ufficiale dell’impero.

Fra le disposizioni che vedevamo utili a molte persone o da mettere in atto tra le prime, abbiamo posto queste relative al culto della religione, affinché sia consentito ai cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la divinità che ciascuno crede...

Già con Costantino, la domenica cristiana era diventata il giorno di riposo per tutti, e la Chiesa aveva ricevuto la protezione dell’imperatore. Ora, i templi pagani vennero abbandonati e a volte distrutti.

Domenica: dalle parole latine dies dominicus (“giorno del Signore”).

Classe 5a 160 PROGETTIAMO i contenuti

I NOSTRI DIRITTI

Costantino proclamò il diritto alla libertà religiosa per tutti. E tu, sai quali sono i tuoi diritti?

Prova a descriverli.

1. Io ho diritto a

2. Io ho diritto a

3. Io ho diritto a

Crea un manifesto in cui affermi un tuo diritto, che è anche un diritto di tutti i ragazzi come te.

Messaggio che vuoi comunicare:

AUTOVALUTAZIONE 161 COSTRUIAMO le attività
TITOLO – SLOGAN:
O INCOLLA QUI SOTTO UN’IMMAGINE
DISEGNA

DOVE PREGAVANO I PRIMI CRISTIANI

A lungo i cristiani hanno seppellito i loro defunti e si sono riuniti per pregare nelle catacombe. L’altro luogo dove potevano radunarsi erano le case private

I più ricchi mettevano a disposizione per l’assemblea una sala nella loro villa.

Con l’aumento del numero dei fedeli, e nei periodi in cui le persecuzioni erano meno intense o sospese, lo spazio nelle case non bastava più. Si cominciarono a costruire, allora, i primi edifici interamente dedicati al culto cristiano. Il loro nome latino era “Domus Ecclesiae”, cioè “case della Chiesa”. Quasi tutti questi edifici sono andati distrutti. Alcuni resti importanti di una Domus Ecclesiae si trovano a Dura Europos, un’antica città della Siria.

Di fatto sembra che si trattasse di un’abitazione adattata per ospitare un gruppo di persone che potessero:

1. ascoltare la Parola e ricevere insegnamenti sulla loro fede;

2. celebrare l’eucaristia;

3. ricevere il battesimo, immergendosi in una vasca piena d’acqua benedetta.

Antica

Classe 5a 162
i contenuti
PROGETTIAMO
Le rovine dell’antica Domus Ecclesiae di Dura Europos. vasca battesimale ad Aquileia.

In un brano di una sua lettera, Paolo raccomanda che la riunione dei cristiani in una casa che li ospita non è un banchetto o una semplice festa, ma un momento di preghiera e di vera comunione e condivisione:

Sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi... Ciascuno, quando siete a tavola, comincia a prendere il proprio pasto e così uno ha fame, l’altro è ubriaco. Perciò, fratelli miei, quando vi radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri. E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non vi raduniate a vostra condanna.

(Da 1Cor 11)

L’apostolo Giacomo, invece, insegna a rispettare tutti i presenti, sia poveri che ricchi: Nella seguente l ista di parole cerchia l’intruso, cioè la parola che non c’entra con il significato di domus (casa):

Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi»... non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?

(Da Gc 2)

DOMESTICO • ADDOMESTICARE • ADDOMINALI • DOMICILIO

163
PROGETTIAMO i contenuti

I CRISTIANI RIFLETTONO SULLA PROPRIA FEDE

Fin dai tempi di Gesù, i discepoli ascoltavano le parole di Gesù, assistevano ai suoi miracoli e si domandavano:

• Chi è Gesù?

• Qual è il rapporto che Gesù ha con il Padre celeste?

• Chi è lo Spirito Santo?

Il confronto su un tema della fede, avviene in un Concilio, che è una grande assemblea di tutti i vescovi, presieduta dal papa. Nel 325 si è svolto il Concilio di Nicea; nel 381 si è svolto il Concilio di Costantinopoli

Questi due Concili hanno approvato e diffuso in tutta la Chiesa un breve testo, il “Simbolo degli apostoli”, detto anche “Credo”, che tutti cristiani recitano insieme per dichiarare la propria fede.

Ecco una versione a te più comprensibile di questo importante testo di fede.

IO CREDO IN UN SOLO DIO PADRE ONNIPOTENTE CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA…

IO CREDO IN GESÙ, SIGNORE E FIGLIO DI DIO E SALVATORE DEL MONDO.

IO CREDO NELLO SPIRITO SANTO, CHE È DIO.

IO CREDO CHE LA CHIESA È UNA (i cristiani devono essere sempre in comunione fra loro), SANTA (perché guidata dallo Spirito Santo, anche nella lotta contro il male), CATTOLICA (cioè “universale”, perché accoglie tutti e ovunque) e APOSTOLICA (perché guidata dai successori degli Apostoli).

IO CREDO NELLA RISURREZIONE E NELLA VITA ETERNA, INSIEME A GESÙ NEL REGNO DI DIO PADRE.

I cristiani credono in un unico Dio che è la relazione d’amore tra tre Persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Classe 5a 164 PROGETTIAMO i contenuti
Il Concilio di Nicea.

FARE ASSEMBLEA

Il Concilio è una assemblea dove ciascuno dice cosa pensa a proposito di un tema importante.

Anche nel nostro piccolo possiamo sperimentare il “fare assemblea”, ad esempio quando vogliamo spiegare a tutti perché è importante andare a scuola.

Intanto, prepara e scrivi il tuo intervento:

ANDARE A SCUOLA È IMPORTANTE PERCHÉ…

A SCUOLA SI DOVREBBE INSEGNARE ANCHE…

Sotto la direzione dell’insegnante, ciascuno farà il suo intervento.

Al termine dell’ascolto di tutti, possiamo discutere e infine scriviamo in un cartellone su cosa siamo d’accordo a proposito della scuola.

L’ASSEMBLEA DELLA CLASSE ….

È CONVINTA CHE LA SCUOLA…

E CHE A SCUOLA BISOGNEREBBE INSEGNARE ANCHE …

AUTOVALUTAZIONE 165 COSTRUIAMO le attività

L’ARTE CRISTIANA NEI PRIMI SECOLI

I cristiani non volevano costruire dei templi dedicati a Gesù, sul modello dei templi dedicati agli dei pagani: non avevano bisogno di una sala segreta dove porre la statua di un dio che solo i sacerdoti potevano visitare.

Per i cristiani, Dio si è manifestato a tutti nel suo Figlio e ogni volta che celebrano l’eucaristia davanti a tutto il popolo Gesù stesso è presente per tutti.

I cristiani volevano ospitare perciò grandi assemblee di fedeli in una sala aperta allo sguardo di tutti

L’edificio romano che meglio si prestava a questo scopo era la “basilica”: un palazzo, che non aveva in origine funzioni religiose; in esso si amministrava la giustizia e si tenevano affari e mercati.

A Roma, l’imperatore Costantino fece costruire una basilica tutta nuova, dedicata all’apostolo Pietro.

Guardiamo questa mappa del XVI secolo. C’era un cortile di ingresso, circondato da un portico, dove i fedeli potevano radunarsi; proseguendo si vedeva la facciata, con cinque porte e divisa in tre parti. Le cinque porte corrispondevano all’interno a cinque parti, ciascuna delle quali era detta “navata” (perché aveva la forma di una nave rovesciata). In fondo alla navata centrale, non si incontrava un muro, come avveniva nei templi antichi, ma si vedeva l’altare per celebrare l’eucaristia davanti a tutti.

Classe 5a 166 PROGETTIAMO i contenuti

UNA CHIESA VICINO A NOI

La cattedrale di San Ciriaco ad Ancona.

COSTRUIAMO le attività

La prima Chiesa tra numerose novità

La basilica di Costantino poteva ospitare fino a 4000 fedeli. I portici e l’interno erano decorati con mosaici, oggi distrutti

Nel tuo quartiere o nel tuo paese c’è certamente una chiesa, che forse avrà uno stile diverso dalla basilica di Costantino

Fa’ alcune fotografie della chiesa della tua zona, stampale e incollale qui. Poi scrivi una didascalia alle immagini che hai raccolto.

AUTOVALUTAZIONE
167

FACCIAMO IL PUNTO

I CRISTIANI ANNUNCIANO

NUOVI VALORI E

CREDONO IN

LA FEDE IN UN UNICO DIO E IN GESÙ CRISTO FIGLIO DI DIO, LA PACE, L’UGUAGLIANZA TRA GLI UOMINI, L’AIUTO AI POVERI

LA SOCIETÀ ROMANA E I SUOI CAPI SONO OSTILI ALLA NUOVA RELIGIONE

PERSECUZIONI NEI PRIMI 3 SECOLI

DELLA STORIA DELLA CHIESA

I “MARTIRI” CRISTIANI”

DIVENTANO UN ESEMPIO PER TUTTI E LA CHIESA CRESCE

NELLE CITTÀ DELL’IMPERO

COSTANTINO CONCEDE ANCHE AI CRISTIANI LA LIBERTÀ RELIGIOSA (313)

E TEODOSIO IMPONE IL CRISTIANESIMO COME

“RELIGIONE DELLO STATO (380)

I CRISTIANI CELEBRANO

LA LORO FEDE FUORI

DALLE CATACOMBE E

NELLE LORO BASILICHE

• SIMBOLI CRISTIANI

• ARTE CRISTIANA

• CULTURA CRISTIANA

• RIFLESSIONE SULLA FEDE E DEFINIZIONE DEL “CREDO”

168 MAPPA La prima Chiesa tra numerose novità

La prima Chiesa tra numerose novità

• Indica se la frase è vera o falsa

VERIFICA

a. I PRIMI CRISTIANI CONSIDERAVANO L’IMPERATORE UN DIO V F

b. PER I PRIMI CRISTIANI NON C’ERANO DIFFERENZE TRA GLI UOMINI V F

c. I PRIMI CRISTIANI RINUNCIAVANO ALLA FORZA E ALLA VENDETTA V F

d. I ROMANI GUARDAVANO AI CRISTIANI CON FAVORE V F

e. COSTANTINO IMPOSE IL CRISTIANESIMO A TUTTI I SUDDITI DELL’IMPERO V F

f. TEODOSIO DIFESE I CULTI PAGANI DALL’ATTACCO DEI CRISTIANI V F

• Scegli la risposta giusta.

1 Per i cristiani, la parola “pesce” in greco significava:

Gesù è risorto e vive con noi.

Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore. Gesù ha predicato in Palestina ma è morto.

2 Tra i simboli usati dai cristiani c’era: la barca.

la spada.

la corona.

3 I romani non capivano questo rito dei cristiani:

l’ascolto degli insegnamenti degli apostoli.

l’eucaristia.

le preghiere a Dio.

4 I “martiri” delle persecuzioni sono: aiutanti dei presbiteri.

testimoni della fede con la loro vita.

predicatori molto ascoltati.

5 La “domus ecclesiae” era: un tempio dei cristiani in mezzo ai templi pagani. una casa in cui i cristiani si riunivano e pregavano. una sala per i cristiani scavata sottoterra.

6 Il Concilio è: un incontro tra cristiani e non cristiani. una preghiera speciale dei cristiani. una assemblea di tutti i vescovi.

7 La basilica cristiana è: un luogo di culto dove riunirsi. un rifugio per i cristiani. un tempio come quelli romani.

8 Costantino fece costruire a Roma: una basilica dove adorare gli dèi. una basilica in onore di San Pietro. una basilica in onore di suo padre.

AUTOVALUTAZIONE 169

LA CHIESA E I POPOLI BARBARI

Dal IV secolo in poi, l’impero romano diventa sempre più debole e diversi popoli che provengono da est e da nord attraversano i suoi confini.

Antica tavola francese che illustra vesti e oggetti di diversi popoli barbari.

Battesimo di Clodoveo, Museo delle Belle Arti, Reims, Francia.

Alcuni di questi popoli attaccano le città dell’impero e persino Roma. Lo Stato non riesce a proteggere i cittadini. In questa situazione, il papa di Roma e i vescovi, presenti in ogni città, diventano un punto di riferimento per la popolazione: la Chiesa aiuta i poveri e dialoga con i “barbari” per evitare o almeno diminuire le violenze. I vescovi diventano importanti e anche i nuovi abitanti dell’Occidente (in Italia, Francia, Spagna e nell’Africa settentrionale) a poco a poco diventano cristiani Ad esempio, nel 496, nella cattedrale di Reims, in Francia, il vescovo Remigio battezzò Clodoveo, re dei Franchi. Questo popolo forte, che ormai dominava questa parte dell’Impero, divenne così cristiano.

Il cristianesimo divenne una scelta condivisa da antichi e nuovi abitanti dell’Europa occidentale.

Classe 5a 170
LA CHIESA LUNGO LA STORIA ONLINE

SCELTE DECISIVE

La Chiesa lungo la storia le attività

Completa il fumetto con le parole che un messaggero di Clodoveo dice ai sudditi per annunciare la decisione del re appena battezzato e la loro risposta.

Ti è mai capitato di prendere una decisione importante e di “annunciarla” a qualcuno (a casa, agli amici…)? Racconta.

AUTOVALUTAZIONE 171
COSTRUIAMO

LA VITA DEI MONACI

Quando il cristianesimo divenne la religione obbligatoria di tutti i cittadini, tutti si dicevano cristiani, ma non tutti seguivano il Vangelo fino in fondo Alcuni uomini e donne decisero di allontanarsi dalle città, di abbandonare gli affari e i traffici della vita sociale e di vivere il Vangelo in luoghi isolati (deserti, montagne o foreste) in povertà e in preghiera. Questi uomini e donne furono detti “monaci” e la loro scelta di vita “monachesimo”.

Tra il III e il VI secolo nacquero e si diffusero due forme di monachesimo: il monachesimo eremitico (un monaco in solitudine, lontano da tutti) e il monachesimo cenobitico (un gruppo di monaci o monache riuniti insieme a con una regola di vita condivisa).

Secondo la tradizione cristiana, il primo monaco fu Antonio, un uomo nato nel nord dell’Egitto nel 251. Egli vendette tutti i suoi averi e distribuì il ricavato ai poveri, poi si allontanò nel deserto, verso il Mar Rosso, e visse in solitudine.

La notizia della sua scelta si diffuse e altri uomini vollero seguire il suo esempio Egli li accoglieva e li incoraggiava, ma decise di rimanere sempre solo. Quando morì, molto anziano, lo chiamavano “abate” (dalla parola “abbà”, “padre”, pronunciata da Gesù nei Vangeli), cioè “padre” di altri monaci.

Uno dei discepoli di Antonio, Pacomio, creò la prima comunità di monaci nel deserto.

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 172
Il monastero di Sant’Antonio Abate a Kadisha, in Libano

STARE UN PO’ DA SOLI?

Tra le seguenti situazioni indica con una crocetta quelle in cui essere soli è un vantaggio. Sotto ciascuna di esse, scrivi di quale azione si tratta.

AUTOVALUTAZIONE 173 COSTRUIAMO le attività

SAN BENEDETTO DA NORCIA

Il motto di San Benedetto “Ora et labora”, “prega e lavora”.

In Occidente il monachesimo fu fondato da san Benedetto da Norcia

Egli nacque nel 480 da una famiglia ricca, ma ancora giovane decise di rinunciare ai suoi beni e di ritirarsi da solo in preghiera e in povertà.

La fama della sua vita evangelica si diffuse e molti uomini che desideravano come lui cambiare la propria vita lo raggiunsero e vollero seguire il suo esempio.

Benedetto comprese che per vivere in una comunità in modo ordinato e pacifico bisognava avere una regola condivisa da tutti

Alla base della Regola di Benedetto (e dei suoi monaci, che furono detti “benedettini”) c’è il motto in latino “Ora et Labora”, cioè “Prega e lavora”: i monaci devono dedicare la vita a Dio e vivere del lavoro delle proprie mani.

I monasteri benedettini si diffusero in tutta Europa.

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 174
Monaci al lavoro nei campi. Monaci in processione e preghiera.

UNA REGOLA COMUNE

Anche la nostra scuola e la nostra classe sono “comunità” dove ci vuole una regola per stare bene insieme.

Scriviamo insieme cinque articol i della “Regola” della nostra classe. Poi raccogliamo sotto il documento le firme dei nostri compagni.

FIRMATO:

AUTOVALUTAZIONE 175 COSTRUIAMO La Chiesa lungo la storia le attività
1 2
3 4 5

PROGETTIAMO

IL MONASTERO:

PREGHIERA, LAVORO E CULTURA

Classe 5a
i contenuti 176

La Chiesa lungo la storia le attività Osserva e descrivi a voce - spiegando a cosa servonoalcuni luoghi del monastero illustrati nella pagina a fianco:

1. la chiesa;

2. il chiostro;

3. la foresteria;

4. il refettorio;

5. il dormitorio;

6. la biblioteca e lo “scriptorium” ;

7. il muro di cinta;

8. i magazzini;

9. la “foresteria”.

Con l’aiuto dell’insegnante, metti ora per iscritto qual i attività i monaci svolgevano in queste parti del monastero:

CHIOSTRO

DORMITORIO

REFETTORIO

SCRIPTORIUM FORESTERIA

AUTOVALUTAZIONE 177
COSTRUIAMO

DAI MONASTERI SI TRASMETTE LA CULTURA

Oltre alla preghiera, al lavoro nei campi e all’accoglienza dei poveri e dei pellegrini, i monaci si dedicavano allo studio e a copiare i testi dell’antica civiltà greca e romana.

I monaci che si dedicavano a questo servizio erano detti “amanuensi”, perché copiavano i testi antichi parola per parola scrivendo sulle pergamene, cioè su fogli ricavati dalla pelle degli animali.

I monaci non facevano solo copie della Bibbia e delle vite dei santi, ma copiavano anche opere degli antichi filosofi, storici e scienziati. Grazie ai monaci, anche nei periodi più difficili del Medioevo la cultura ha potuto trasmettersi… fino ai nostri giorni

Nei “codici” dei monaci (questo era il nome dei loro “libri”) non c’erano solo parole, ma anche bellissimi disegni. Creavano vere opere d’arte!

Antico codice miniato

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 178
Uno Scriptorium, luogo nel quale gli amanuensi scrivevano. medievale.

COME GLI AMANUENSI

Scegl i un testo (una poesia, l’inizio di un romanzo…), copialo a mano e decoralo con un bel disegno (magari all’interno della prima lettera della prima frase).

Sulla base degli esempi proposti, prova a scrivere il tuo nome con una grafia antica.

AUTOVALUTAZIONE 179
COSTRUIAMO La Chiesa lungo la storia le attività
A B C D E F G H U L M N O P Q R S T U V Z

I MONACI DIFFONDONO

IL CRISTIANESIMO IN EUROPA

L’eremo di San Colombano a Rovereto, in Trentino Alto Adige.

Un altro monaco benedettino, san Bonifacio, nato nel 675 in Inghilterra, evangelizzò i popoli della Germania a est del fiume Reno e i Franchi. Fondò il monastero di Fulda, che divenne il fulcro della Chiesa in Germania. Morì martire, ucciso insieme ad altri monaci suoi compagni da una tribù di germani non ancora convertiti.

Il santo monaco Cirillo (nato nell’826) e il fratello Metodio evangelizzarono i popoli Slavi a nord e a est dell’Impero romano d’Oriente. Essi tradussero in slavo la Bibbia e per fare questo inventarono l’alfabeto detto “cirillico”, che ancora oggi si usa in Russia e in altri grandi Paesi slavi. Insieme a san Benedetto sono considerati “patroni d’Europa”.

Colombano era un monaco irlandese che visse tra il 543 e il 615. Egli viaggiò per tutta la sua vita in diversi Paesi d’Europa. Ovunque portava l’annuncio del Vangelo e l’esempio della sua vita religiosa.

Con pochi altri monaci, lasciò la sua isola e fondò una comunità in Francia, in un luogo dove c’era solo una foresta. Dopo pochi anni molti giovani franchi chiesero di unirsi a loro. In seguito, Colombano e i suoi compagni raggiunsero la Germania e cominciarono a predicare il Vangelo anche qui. Poi passarono in Italia e fondarono un monastero a Bobbio, che divenne un centro culturale molto importante.

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 180
I Santi Cirillo e Metodio a Dmitrov, in Russia.

SAN PATRIZIO

Anche san Patrizio è stato uno dei protagonisti dell’evangelizzazione dell’Europa.

Con l’aiuto dell’insegnante, fa’ una ricerca su di lui e completa questa pagina con notizie, anche con una immagine, su di lui e sulla festa di San Patrizio, una tradizione molto antica, è molto interessante.

Cose scoperte:

Sulla base delle tue ricerche, spiega il legame tra la seguente immagine e la figura di San Patrizio.

AUTOVALUTAZIONE 181 COSTRUIAMO La Chiesa lungo la storia le attività INDAGANDO SU

QUANDO SI CONVERTONO I RE

L’evangelizzazione dei popoli d’Europa fu accelerata dalla decisione dei sovrani di farsi battezzare. Essi, poi, imponevano ai nobili del loro regno di imitarli, così da garantire l’unità del regno. Anche il popolo, di conseguenza, seguiva l’esempio dei potenti e delle loro famiglie.

Il re dei Franchi Clodoveo si fa battezzare nella notte di Natale del 476.

Intorno al 600, il re Longobardo Agilulfo, accelera la conversione del suo popolo al cattolicesimo.

Nel 988, Vladimir I, principe di Kiev, porta il cristianesimo nei territori di Ucraina e Russia.

Nel 587 il re dei Visigoti Recaredo si converte al cattolicesimo.

Intorno al 627, re Edwin di Northumbria, (Inghilterra orientale) si fa battezzare. Il cristianesimo si diffonde tra gli Anglosassoni.

Nel 985, il re Stefano d’Ungheria diffonde la fede cristiana presso il suo popolo.

Nel 966, il re di Polonia Miecislao I si fa battezzare.

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 182

L’ARTE CRISTIANA

DEI POPOLI “BARBARI”

Con l’aiuto dell’insegnante, scrivi un commento su ciascuna delle opere d’arte che appartengono all’arte dei secoli in cui il cristianesimo si diffuse in Europa.

AUTOVALUTAZIONE 183
COSTRUIAMO La Chiesa lungo la storia le attività

CHIESA D’ORIENTE E D’OCCIDENTE SI SEPARANO

Nel corso della evangelizzazione dell’Europa, la Chiesa si divise sempre più in due parti. A Oriente, i vescovi avevano ciascuno la propria autonomia e obbedivano alle indicazioni dei sovrani dell’Impero romano d’Oriente. In Occidente, invece, tutti i vescovi riconoscevano l’autorità del papa ed erano più autonomi rispetto ai loro sovrani.

La suddivisione tra Impero d’Occidente (giallo) e d’Oriente (verde).

Nel 1054, le differenze tra le due Chiese portarono a una divisione gravissima, che dura ancora oggi. Da allora, la Chiesa che è unita intorno al vescovo di Roma, il papa, è detta “Chiesa cattolica”, mentre le Chiese che non riconoscono il papa come autorità suprema sono dette “Chiese ortodosse”.

Le Chiese ortodosse hanno il loro modo di celebrare l’eucaristia, le loro tradizioni (ad esempio il Natale in Russia si celebra il 7 gennaio), il loro clero e la loro arte sacra. Nelle chiese ortodosse c’è una forte devozione per le icone, cioè le immagini sacre.

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 184
Iconostasi nella chiesa russa di Yekaterinburg.

DINANZI ALLE ICONE

Completa la colorazione di queste due icone e poi scrivi sotto a ciascuna di esse chi sono I personaggi rappresentati.

AUTOVALUTAZIONE 185
COSTRUIAMO La Chiesa lungo la storia le attività

I COMUNI ITALIANI E LA PROTEZIONE DEI SANTI

Dopo l’anno 1000, molte città difendono la loro autonomia e si governano da sole. Sono dette “Comuni”, per sottolineare che tutta la comunità dei cittadini è coinvolta nel benessere della città, anche se a governare sono i più ricchi e più potenti. In Italia abbiamo molte testimonianze dell’epoca dei Comuni e tra queste spiccano le grandi cattedrali che servivano a mettere la città sotto la protezione della Madonna o dei santi e a esaltare la ricchezza e la forza del Comune. Ecco alcuni esempi:

Il Duomo di Siena è dedicato a Santa Maria Assunta e fu costruito tra il XII e il XIV secolo, in stile romanico-gotico; è famoso anche per i suoi magnifici pavimenti di marmo.

Dal 1396 in poi, la associazione dei mercanti della città di Como finanziò la costruzione di una nuova cattedrale.

A Pisa i lavori di costruzione della cattedrale cominciarono alla fine del XII secolo. Il campanile è la celebre “torre pendente” di Pisa.

Nel cuore di Palermo, sorge la cattedrale dedicata a Santa Rosalia, patrona della città, edificata a partire dal XII secolo.

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 186

Conosci e hai visitato qualche importante cattedrale del medioevo?

Assieme ai tuoi compagni, cerca immagini e notizie, a vostra scelta, di una tra queste chiese medievali:

• il Duomo di Milano;

• la cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze;

• la cattedrale di san Giovanni Battista a Torino;

• la cattedrale di San Lorenzo a Genova;

• la cattedrale di San Martino a Lucca;

• un’altra cattedrale vicina a dove abitiamo.

Ecco le notizie e le immagini che abbiamo trovato:

AUTOVALUTAZIONE 187 COSTRUIAMO La Chiesa lungo la storia le attività
CATTEDRALI IMPORTANTI

AD ASSISI UN GRANDE SANTO

Verso la fine del XII secolo, anche la piccola città di Assisi divenne indipendente. Qui, nel 1182, in una famiglia di mercanti, nacque Francesco Il giovane Francesco era ricco e ambizioso e inizialmente voleva diventare un cavaliere. A poco a poco, però, cominciò a pensare di cambiare vita e si decise a farlo dopo aver compreso che desiderava vivere davvero il Vangelo, annunciarlo a tutti e aiutare i poveri e i malati.

Nel 1206, davanti al palazzo del Vescovo, egli decise di spogliarsi delle sue ricche vesti, si vestì di un umile saio e cominciò a vivere poveramente. Poco tempo dopo, altri giovani di Assisi e di altre città decisero di seguire Francesco.

Nacque così una nuova famiglia religiosa: i “francescani”. Essi ottennero dal Papa l’approvazione della loro regola di vita.

Tutti consideravano Francesco un santo: i fatti della sua vita sono stati dipinti sulle pareti della basilica a lui dedicata dal grande pittore Giotto.

Classe 5a
i contenuti 188
PROGETTIAMO
Illustrazioni di Dino Battaglia, 1974, in Messaggero dei Ragazzi.

San Francesco visse per tutta la vita lavorando e ricevendo l’elemosina e condivideva sempre i suoi beni con i poveri.

Le biografie di San Francesco raccontano del suo meraviglioso rapporto con la natura e con gli animali.

San Francesco incontrò il sultano d’Egitto, che combatteva contro i cristiani. Voleva convertirlo con la parola e non con le armi.

San Francesco, secondo le biografie, ricevette nel suo corpo un segno speciale da Dio: le stesse ferite di Gesù in croce.

189 PROGETTIAMO i contenuti
Giotto, Francesco dona il mantello a un povero. Giotto, Francesco predica agli uccelli. Giotto, Francesco incontra il sultano. Giotto, Francesco riceve le stimmate.

FRANCESCANI E DOMENICANI

Insieme ai francescani, nel corso del XIII secolo nacque anche un’altra nuova famiglia religiosa: i domenicani, dal nome di san Domenico, un religioso spagnolo.

Francescani e domenicani erano molto diversi dai monaci benedettini. Essi non costruivano monasteri in luoghi lontani dalle città, ma vivevano in conventi costruiti proprio entro le mura delle città, cioè dove viveva la gente comune. Questi religiosi vivevano in povertà e si dedicavano all’annuncio del Vangelo a tutti: nelle chiese e nelle piazze. Per questo motivo, furono detti: “predicatori”.

Nelle città del tardo medioevo, tra il XIII e il XIV secolo, francescani e domenicani divennero anche protagonisti di un’altra grande novità: la nascita delle università

In tutta Europa, maestri francescani e domenicani insegnavano filosofia e teologia nelle università. Il più importante teologo domenicano fu San Tommaso d’Aquino, le cui opere sono studiate ancora oggi.

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 190
San Francesco e San Domenico, Avila, Spagna. San Tommaso d’Aquino, Firenze.

IL CANTICO DI FRATE SOLE

Una delle opere letterarie più famose è legata proprio al nome di San Francesco ed è nota come il Cantico delle Creature.

Con l’aiuto dell’insegnante, leggi qualche passo di questa splendida lode, resa in italiano moderno.

Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono la lode, la gloria, l’onore ed ogni benedizione.

Tu sia lodato, mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente il fratello sole, il quale è la luce del giorno, e attraverso di lui ci illumini.

Ed esso è bello e raggiante con grande splendore: simboleggia te, Altissimo.

Tu sia lodato, o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai formate, chiare preziose e belle.

Tu sia lodato, mio Signore, per fratello vento, e per l’aria e per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno e ogni tempo per mezzo del quale dai sostentamento alle creature.

Tu sia lodato, mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura.

Tu sia lodato, mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte.

È bello, giocondo, robusto e forte.

Tu sia lodato, mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento, ci mantiene e produce diversi frutti con fiori colorati ed erba.

Ora copia la riga che ti piace di più e illustrala.

AUTOVALUTAZIONE 191 La Chiesa lungo la storia COSTRUIAMO le attività

LA CHIESA SI DIVIDE ANCORA:

CATTOLICI E RIFORMATI

Alla fine del Medioevo molti cristiani criticano il papa, i vescovi e il clero perché si dedicano più alla politica e ad accumulare ricchezze che alla vita evangelica, alla predicazione e all’aiuto ai poveri.

Martin Lutero dà particolare risalto al valore della Bibbia.

• che ogni fedele può leggere la Bibbia anche da solo per capire cosa Dio vuole da lui, senza la guida del clero;

• che ogni fedele può chiedere perdono a Dio senza bisogno di confessarsi da un sacerdote;

• che i cristiani devono adorare solo Dio e che la devozione per Maria e i santi allontana dalla vera fede.

I cristiani che decisero di seguire gli insegnamenti di Lutero furono detti “protestanti”. I cristiani che rimasero in comunione con il papa sono detti “cattolici”.

Nel 1517, Martin Lutero, che era un monaco tedesco, sostenne che i cristiani dovevano tornare alle parole del Vangelo. Lutero pubblicò diversi libri, che ebbero larga diffusione. In questi libri, sosteneva:

• che ogni cristiano può raggiungere il Paradiso solo per un dono di Dio e non perché riceve un premio per le sue opere buone. Quindi per avere la vita eterna è necessario solo avere fede nella misericordia di Dio;

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 192
Interno di una chiesa protestante.

UNA CHIESA DIVISA

All’interno di una chiesa luterana l’unica cosa che conta è l’ascolto della Bibbia. Da cosa lo puoi dedurre osservando la foto della chiesa nella pagina precedente?

Nella cartina seguente ci sono le diverse aree d’Europa e del mondo in cui sono la maggioranza i cattolici, i protestanti o gli ortodossi.

Osserva e rispondi alle domande con l’aiuto dell’insegnante:

• Qual è la situazione in Italia?

• In quale parte d’Europa gli ortodossi sono la maggioranza?

• In quale continente del mondo i cattolici sono la maggioranza?

• In quali Paesi cattolici e protestanti sono presenti in gran numero insieme?

AUTOVALUTAZIONE 193 COSTRUIAMO La Chiesa lungo la storia le attività

LA CHIESA CATTOLICA

RIFORMA SE STESSA

La separazione di tanti fedeli dalla Chiesa cattolica fu un vero dramma. Per oltre un secolo in Europa ci furono terribili “guerre di religione” tra i fedeli cattolici e i protestanti.

Anche la Chiesa cattolica comprese che doveva iniziare la propria riforma, che fu poi detta “Controriforma”. Bisognava:

• riaffermare le verità di fede contro le idee diverse dei riformatori protestanti;

• bisognava migliorare la testimonianza di fede del clero;

• bisognava insegnare alla gente la dottrina cristiana;

Un missionario presso gli Indios.

• bisognava rinnovare l’impegno missionario verso i popoli lontani.

Per fare queste cose, nel 1545 papa Paolo III convocò un Concilio, a Trento.

I vescovi riuniti riaffermarono che:

• il Papa è la guida della Chiesa universale;

• il popolo di Dio ha bisogno della guida del clero per leggere la Bibbia e ricevere i sacramenti;

• i credenti raggiungono la vita eterna per la fede, ma anche per le opere buone;

• i santi e la Madonna aiutano i fedeli nella loro vita di buoni cristiani.

I vescovi dovevano inoltre curare attentamente le loro diocesi e i sacerdoti approfondire lo studio del Vangelo per diffonderne il messaggio nel mondo con l’aiuto dei missionari

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 194
La città di Trento, sede del noto Concilio.

MISSIONARI PER IL BENE DEL MONDO

Osserva questa chiesa cattol ica (Madrid, Spagna).

Quali differenze trovi rispetto a quella raffigurata a pagina 192? Scrivile.

Nelle seguenti immagini trovi tre personaggi che diedero slancio alla Chiesa cattolica dopo il Concilio di Trento. Sono sant’Ignazio di Loyola, san Francesco Saverio e padre Matteo Ricci. Con l’aiuto dell’insegnante, scopri chi sono e cosa hanno fatto per la diffusione del Vangelo.

AUTOVALUTAZIONE 195
COSTRUIAMO La Chiesa lungo la storia le attività
Ignazio di Loyola Francesco Saverio Matteo Ricci

LA CHIESA OGGI:

IL CONCILIO VATICANO II

Dal Concilio di Trento in poi, la Chiesa cattolica ha continuato a rinnovarsi e ha camminato insieme all’umanità:

• il Vangelo è stato annunciato in America, in Asia e in Africa;

• sono nate tante opere di carità per i malati, per i poveri, per le persone fragili e per l’istruzione di migliaia di bambini e ragazzi;

• la Chiesa si è scontrata con la cultura e con la scienza, ma ha imparato a vivere nel mondo di oggi.

Una giovane suora scherza con una bambina in terra di missione

Nel 1962, papa Giovanni XXIII ha convocato a Roma una nuova assemblea di tutti i vescovi: il Concilio Vaticano II. Il concilio è durato tre anni ed è stato portato a termine sotto la guida di papa Paolo VI.

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 196
Paolo VI con i padri conciliari.

Il Concilio ha dato alla Chiesa dei nostri giorni alcuni obiettivi:

• migliorare la partecipazione dei laici alla missione di annuncio del Vangelo e di carità;

• aggiornare i riti, con l’uso delle lingue moderne che tutti comprendono, per la celebrazione dell’eucaristia e dei sacramenti;

• diffondere la conoscenza della Bibbia e una fede basata sulla Bibbia;

• avviare il dialogo e la collaborazione con le altre confessioni cristiane per il bene del mondo;

• migliorare il rapporto anche con le altre religioni

Ecco alcuni aspetti che la Chiesa si impegna a curare:

197 PROGETTIAMO i contenuti
Impegno sociale. Incontro con altri cristiani. Dialogo tra il Papa e i giovani. Lettura della Bibbia.

CRISTIANI OGGI: LA MESSA

La storia della Chiesa continua. La Chiesa rinnova continuamente se stessa: ad esempio, per molti secoli la messa è stata celebrata in latino, l’antica lingua dei romani; oggi, invece, ciascun popolo celebra la messa nella sua lingua: in italiano per gli italiani, in inglese per gli inglesi e così via.

Tuttavia, ci sono cose che rimangono uguali nei secoli: la messa, infatti, è e sarà sempre la principale celebrazione dei cristiani.

Ancora oggi, esattamente come avveniva duemila anni fa:

• i cristiani si radunano, specialmente la domenica;

• chiedono perdono per i propri peccati;

• ascoltano la Parola di Dio e l’omelia del sacerdote;

• chiedono aiuto al Signore con la preghiera e proclamano la loro fede;

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 198
“CARI FEDELI, OGGI IL SIGNORE CI DICE CHE…” “DAL VANGELO SECONDO LUCA” “DAL LIBRO DEL PROFETA ISAIA”

• offrono all’altare il pane e il vino e tutta la loro vita;

• ripetono le parole di Gesù che consacrano il pane e il vino e lo fanno diventare il corpo e il sangue di Cristo;

• recitano insieme la preghiera che Gesù ha insegnato ai suoi discepoli;

• ricevono il corpo di Cristo nella comunione;

“IL CORPO DI CRISTO”

“PRENDETE, QUESTO È IL MIO CORPO…

PRENDETE, QUESTO È IL MIO SANGUE…” “PADRE NOSTRO…”

• ricevono la benedizione;

• tornano nel mondo per vivere e far conoscere il Vangelo.

“AMEN”

“VI BENEDICA DIO ONNIPOTENTE, PADRE, FIGLIO E SPIRITO SANTO”

199
contenuti
PROGETTIAMO i

CRISTIANI OGGI: I SACRAMENTI

Per i cristiani, i sacramenti sono i gesti e le parole con cui Dio offre agli uomini di ogni tempo il suo amore, la sua vita e la forza del suo Spirito.

I sacramenti hanno due funzioni:

• accompagnano ogni momento della vita del cristiano;

• trasmettono al cristiano la forza dello Spirito per vivere la propria vocazione.

Per i cristiani cattolici, i sacramenti sono sette.

1. Il battesimo: il cristiano da questo momento vive in comunione con Gesù morto e risorto, riceve lo Spirito Santo ed entra a far parte della Chiesa.

2. L’eucarestia: ogni volta che fa la comunione, cioè si ciba del pane e del vino consacrati, il cristiano riceve il Corpo e il Sangue di Gesù e ha la forza di vivere come lui.

3. La cresima (o confermazione): il cristiano riceve di nuovo il dono dello Spirito e assume l’impegno di vivere da Figlio di Dio.

4. La riconciliazione (o confessione): con grande fiducia, il cristiano chiede perdono dei propri peccati.

5. L’ordine sacro: il cristiano che ha la vocazione di servire la Chiesa come diacono, sacerdote e vescovo riceve la consacrazione per opera dello Spirito Santo.

6. Il matrimonio: l’uomo e la donna che decidono di vivere insieme per tutta la vita si sposano davanti al sacerdote e a tutta la comunità.

7. L’unzione degli infermi: il cristiano che soffre per una malattia riceve la forza dello Spirito Santo per affrontarla.

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 200

FORMULE E SACRAMENTI

Collega questi sacramenti alle parole e ai simbol i che si usano per celebrarli.

“Io ti battezzo, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”

“Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo offerto in sacrificio per voi”

EUCARESTIA BATTESIMO CRESIMA MATRIMONIO

“Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”

“Io, accolgo te come mia/o sposa/o, prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”

AUTOVALUTAZIONE 201 COSTRUIAMO La
lungo la storia le attività
Chiesa

CRISTIANI OGGI: L’ANNO LITURGICO

I cristiani hanno sempre avuto un loro calendario, cioè hanno scelto, nel corso dell’anno, le date in cui celebrano le loro feste e i periodi in cui dedicano particolare attenzione alla preghiera, alla penitenza e alla carità per prepararsi a celebrare i momenti più importanti della vita di Gesù.

Questo calendario è detto “anno liturgico”.

Ogni periodo dell’anno liturgico è associato a un colore

Tempo ordinario

Avvento

Natale

Tempo ordinario

Quaresima

Pasqua Pentecoste

dell’anno liturgico sono 4: verde, viola, bianco e rosso. Il sacerdote indossa vesti di quel colore, quando celebra la messa in un determinato periodo.

Tempo di Avvento e di Quaresima

Tempo ordinario Natale e Pasqua

Le Palme e Settimana Santa, Pentecoste, feste degli Apostoli, evangelisti e martiri

Classe 5a PROGETTIAMO i contenuti 202

COLORI E SIGNIFICATI

Collega il corretto significato ad ogni colore liturgico.

ROSSO

BIANCO

VERDE VIOLA

Penitenza, conversione, attesa e preparazione dell’anima ai grandi doni che Dio offre al mondo in Gesù Cristo.

Gioia, purezza, vita eterna, festa e luce.

Sacrificio, amore, testimonianza.

Vita quotidiana, cammino insieme al Signore.

In due diverse domeniche (“Gaudete” in Avvento e “Laetare” in Quaresima), il sacerdote può scegliere di indossare dei paramenti di un colore particolare, per esprimere gioia e speranza.

Scopri quale risolvendo il seguente mini-cruciverba.

1. Il tempo di preparazione alla morte e risurrezione di Gesù.

2. Il tempo della vita quotidiana.

3. La festa per la risurrezione di Gesù.

4. Il tempo di preparazione al Natale.

AUTOVALUTAZIONE 203
le
COSTRUIAMO La Chiesa lungo la storia
attività
1 2 3 4

FACCIAMO IL PUNTO

LA CHIESA

RESISTE AL CROLLO DELL’IMPERO ROMANO

IL MONACHESIMO NASCE PER VIVERE IL VANGELO IN PIENEZZA

I MONACI DIFFONDONO IL

CRISTIANESIMO IN TUTTA EUROPA

IL PAPA E I VESCOVI SONO PUNTI DI RIFERIMENTO PER ROMANI E “BARBARI”

- Vita eremitica o comunitaria

- Preghiera e lavoro

- Servizio ai poveri e alla cultura.

Battesimo dei sovrani “barbari”

e dei loro popoli.

NEL 1054, CHIESA ORTODOSSA (ORIENTE) E CHIESA

CATTOLICA (OCCIDENTE) SI DIVIDONO

NELL’EPOCA DEI “COMUNI” NASCONO LE

FAMIGLIE RELIGIOSE DEI MENDICANTI E PREDICATORI: FRANCESCANI E DOMENICANI

NEL 500 I CRISTIANI “PROTESTANTI”

SI SEPARANO DALLA CHIESA CATTOLICA

- Riforma della Chiesa cattolica e Concilio di Trento

- Cammino di rinnovamento costante della Chiesa

CONCILIO VATICANO II (1962-65)

E CHIESA DI OGGI

204 MAPPA La Chiesa lungo la storia

La Chiesa lungo la storia

• Indica se le frasi che seguono sono vere o false.

VERIFICA

a. AL CROLLO DELL’IMPERO ROMANO IN OCCIDENTE CROLLA ANCHE LA CHIESA V F

b. I MONACI ABBANDONANO IL MONDO PERCHÉ ODIANO LA GENTE V F

c. SAN BENEDETTO RACCOMANDAVA: “PREGA E VAI LONTANO” V F

d. I FRANCESCANI COSTRUISCONO I CONVENTI NELLE CITTÀ V F

e. LUTERO INSEGNA A OBBEDIRE AL PAPA V F

f. CON IL CONCILIO VATICANO II LA CHIESA CATTOLICA

DIALOGA CON TUTTI I CRISTIANI V F

• Scegli la risposta giusta.

1 Gli “amanuensi” erano: monaci che sapevano cantare bene. monaci che sapevano coltivare le erbe. monaci che scrivevano bene.

2 Il monastero offriva aiuto a:

i cavalieri. i poveri. il clero.

3 Cirillo e Metodio tradussero la Bibbia in: slavo. latino. greco.

4 La chiesa Ortodossa pensa che il papa sia:

il capo della Chiesa. un vescovo come gli altri. un semplice fedele.

5 Per Lutero, il cristiano può: lavorare tutti i giorni. credere anche in altre religioni. leggere la Bibbia da solo.

6 Il Concilio di Trento:

ha confermato che il cristiano si salva con la fede e le opere buone.

ha affermato che il cristiano si salva solo grazie alla fede.

ha dichiarato che il cristiano può anche non avere fede.

7 Dopo il Concilio Vaticano II: i cattolici celebrano la messa nella propria lingua.

i cattolici non celebrano più la messa. i cattolici celebrano la messa solo in latino.

8 l’anno liturgico è: un anno di preghiere straordinario. la serie dei periodi e delle feste cristiane durante l’anno.

un calendario che cambia ogni anno.

AUTOVALUTAZIONE 205

TANTE RELIGIONI NEL MONDO

Alcuni elementi, però, sono comuni a tutta l’umanità. Due esempi.

1. Tutti i ragazzi della tua età, in qualsiasi parte del mondo, hanno diritto ad andare a scuola e a trovare successivamente un lavoro

2. Tutti hanno il diritto ad avere una religione e professarla liberamente

Nel mondo ci sono anche diverse religioni, e le religioni hanno alcuni punti in comune.

Ogni religione, infatti, ha:

• dei testi sacri, così come i cristiani hanno la Bibbia;

• dei riti e delle preghiere con cui si rivolgono a Dio;

• dei luoghi sacri, dove i fedeli si radunano per pregare e offrire a Dio dei doni;

• degli uomini sacri, sacerdoti o maestri, che aiutano gli altri uomini a entrare in contatto con Dio;

• un calendario di feste e ricorrenze, cioè giorni speciali in cui si celebrano Dio e le sue opere.

Oggi nel mondo vivono oltre 8 miliardi di persone. Sono uomini e donne, ragazzi e ragazze come noi.

Ci sono tante differenze nelle lingue, nelle tradizioni e nelle culture. Possiamo imparare qualcosa da tutti.

Classe 5 a 206
LE RELIGIONI NEL MODNO ONLINE

LE PAROLE COMUNI A TUTTE LE RELIGIONI

Nelle prossime lezioni scopriremo le grandi religioni del mondo e le loro differenze. Scopriamo prima, però, l’atteggiamento giusto con cui studiare le religioni.

Scegl i le parole giuste, quando ci avviciniamo per conoscere una religione, e scrivile nello zainetto:

ODIO • INTERESSE • DISPREZZO • APPREZZAMENTO • SOSPETTO • OFFESA

RISPETTO • PAZIENZA • SUPERIORITÀ • TOLLERANZA • ORGOGLIO • SVALUTAZIONE

ATTENZIONE • FIDUCIA • SUPERFICIALITÀ • PACE

AUTOVALUTAZIONE 207 Le religioni nel mondo COSTRUIAMO le attività

DINANZI ALL’EBRAISMO

Senza conoscere l’ebraismo è impossibile capire la persona di Gesù e la sua predicazione.

Oggi l’ebraismo è seguito da circa 14 milioni di persone, che vivono soprattutto nello Stato di Israele, negli Stati Uniti e in molti altri Paesi, compresa l’Italia, dove sono circa 30mila.

Il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe… dei profeti e dei giusti

Gli ebrei credono che la loro religione abbia avuto origine con Abramo circa 4000 anni fa.

Abramo viveva nella regione della Mesopotamia e un giorno “Dio” gli rivolse la parola, chiedendogli di fidarsi di lui e di partire con la sua famiglia verso una nuova terra.

Dio gli promise che avrebbe avuto una numerosa discendenza e che tutti gli uomini avrebbero imparato da lui la vera fede in Dio.

Da quel momento, Abramo smise di credere in diverse divinità e credette in un solo Dio creatore del cielo e della terra e degli uomini. Ecco perché l’ebraismo fu la prima religione monoteista

Dio e Abramo strinsero un’alleanza (una parola molto importante, nella religione ebraica), ed è per questo che Dio, per gli ebrei, è prima di tutto il “Dio di Abramo” e il Dio dei suoi figli: “Dio di Isacco, di Giacobbe…” e di ogni discendente (e non ha un nome).

Il “Nome”: gli ebrei non pronunciano mai il sacro Nome di Dio, in segno di rispetto; nelle loro Scritture, il nome di Dio è indicato con un “tetragramma”, cioè con 4 consonanti che nessuno può pronunciare per rispetto.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 208

Per i cristiani…

In questo Tempio pregò anche Gesù, che nacque in una famiglia ebraica che conosceva le Scritture e festeggiava le ricorrenze della tradizione.

Il cristianesimo, quindi, deriva dall’ebraismo. Con l’ebraismo condivide le Sacre Scritture (che i cristiani chiamano “Antico Testamento”), l’adorazione per il “Dio di Abramo…” e l’osservanza delle Dieci parole (o “Dieci Comandamenti”) che sono la parte essenziale della Legge.

Per i cristiani, tuttavia, l’Alleanza di Dio con gli uomini ha fatto un passo avanti con Gesù, che secondo loro non era solo un maestro ebreo, ma il Figlio di Dio venuto nel mondo per la salvezza di tutta l’umanità.

Per i cristiani, il dialogo e la collaborazione con gli ebrei è particolarmente importante.

L’Alleanza tra il Dio di Abramo e il popolo che discendeva da lui fu perfezionata da due grandi opere di Dio: la liberazione dalla schiavitù in Egitto e il dono della Legge, sul monte Sinai, per mano di Mosè Gli ebrei si stabilirono in Palestina, fondarono un regno, ebbero come capitale, con il re Davide, la città di Gerusalemme, dove costruirono l’unico Tempio dove potevano offrire a Dio preghiere e sacrifici.

209 PROGETTIAMO i contenuti
Papa Francesco con il rabbino capo dell’isola di Cipro.

L’EBRAISMO OGGI

Ogni religione ha i suoi testi sacri. Il testo più sacro dell’ebraismo è sacro anche per i cristiani, che però lo leggono come profezia della venuta di Gesù, Figlio di Dio e quindi come preparazione (indispensabile) al “Nuovo Testamento”.

Il TaNaKh e i suoi commenti

I cristiani chiamano Antico Testamento l’insieme di libri che gli ebrei indicano con la parola TaNaKh. Questa parola deriva dalle tre parti che lo compongono:

• Torah (“la Legge”, cioè i primi cinque libri, che i cristiani chiamano Genesi, Esodo, Numeri, Levitico e Deuteronomio);

• Nebiim (“i profeti”, e anche i libri che narrano la storia di Israele);

• Ketubim (“gli scritti”, che comprendono i Salmi e alcuni libri sapienziali).

«Se la Sacra Scrittura è il sole, il Talmud è la sua luna, che ne riflette la luce».

(Rabbi Norman Solomon)

Nel corso dei secoli, i maestri ebrei hanno prodotto una serie di libri che anche oggi vengono studiati per conoscere meglio la Parola di Dio e la sua Legge. La raccolta più importante di questi commenti si chiama Talmud (che significa “insegnamento, studio, discussione”).

I principi di vita fondamentali: la Legge e i precetti

Se vuole essere gradito a Dio, l’ebreo osserva una serie di leggi relative all’etica e al culto: tra di esse, conosciamo le “Dieci parole”, ma ci sono anche molti precetti più precisi che riguardano il cibo, il modo di vestire, i rapporti in famiglia, l’uso dei beni.

Gli ebrei non mangiano la carne di maiale e i molluschi, che considerano impuri.

Alcuni ebrei osservanti ritengono loro dovere vestire in modo semplice e sempre uguale.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 210

SIMBOLI DELL’EBRAISMO

Scopri insieme all’insegnante, la storia e il significato di questi due simboli dell’ebraismo.

AUTOVALUTAZIONE 211 Le religioni nel mondo COSTRUIAMO le attività

L’EBRAISMO OGGI:

LUOGHI, PERSONE E FESTE

Le sinagoghe e il Tempio di Gerusalemme

Nel 70 d.C. gli invasori Romani distrussero il Tempio di Gerusalemme, che era l’unico luogo al mondo in cui tutti gli ebrei si recavano in pellegrinaggio e dove offrivano i loro sacrifici.

Ad ogni comunità rimase il suo luogo di culto, la bet knesset, che in ebraico significa “casa dell’assemblea”. Questo edificio è noto a tutti con il termine sinagoga (da una parola greca che significa “radunarsi”). Ci sono sinagoghe anche in diverse città italiane, ad esempio a Roma, a Milano e a Firenze. Nella sinagoga ci si raduna per la preghiera (specialmente in giorno di sabato) e per lo studio delle Scritture sacre e dei commenti.

Del Tempio dove pregò anche Gesù è rimasto solo un muro, dove gli ebrei si recano per pregare. È detto “muro occidentale” o anche “muro del pianto”.

In ogni sinagoga si prega rivolti verso Gerusalemme. Non manca mai un armadio, detto arca (in ebraico bimah), in cui sono conservati i rotoli delle Sacre Scritture. Davanti all’arca c’è una lampada che deve rimanere sempre accesa. In molte sinagoghe, uomini e donne siedono in parti separate.

PROGETTIAMO i contenuti
5 a 212
Classe La “Grande Sinagoga” di Firenze.

Le guide della comunità

Alla guida di una comunità di ebrei c’è un rabbino (da una parola ebraica che significa “maestro”). Il rabbino è un grande conoscitore delle Scritture e dei commenti, legge le Scritture, propone alla comunità i suoi commenti e guida la preghiera.

Nella comunità egli risolve anche i dubbi che riguardano la vita religiosa.

Il tempo per gli ebrei

Nella Bibbia si legge che parte fondamentale dell’Alleanza tra il Dio di Abramo e il suo popolo è il rispetto assoluto per il giorno del sabato. In esso gli ebrei osservanti non compiono alcun lavoro e evitano anche di fare una serie di azioni (ad esempio non fanno più di un limitato percorso a piedi). Essi ricordano due eventi fondamentali: la creazione del mondo e la liberazione dall’Egitto.

Nel corso dell’anno c’è poi un calendario delle feste

La più importante è la Pasqua, che si celebra in primavera e ricorda la liberazione dalla schiavitù in Egitto e da ogni schiavitù.

Altre due feste importanti sono lo Yom Kippur (“giorno dell’espiazione”), verso la fine di settembre, quando si chiede perdono a Dio per tutti i peccati, e la Festa delle Capanne, all’inizio di ottobre, in cui si ringrazia Dio per il raccolto e la vendemmia e si ricorda il viaggio del popolo nel deserto.

Ricordiamo anche una festa “personale” che riguarda ogni ragazzo ebreo che compie i 13 anni: il bar mitzwa (che significa “figlio del comandamento”). In questo giorno, egli legge un brano della Torah davanti a tutta la comunità e da questo momento egli è responsabile del proprio comportamento di fronte alla Legge di Dio.

213 PROGETTIAMO i contenuti

L’EBRAISMO OGGI: UNA STORIA TORMENTATA

Nel corso dei duemila anni della storia del cristianesimo, i rapporti tra cristiani ed ebrei sono stati spesso difficili e tragici.

Nei primi anni della predicazione degli Apostoli, quando i convertiti al cristianesimo erano quasi soltanto ebrei che abbandonavano la loro religione, i capi del popolo cercarono di soffocare questa nuova “Chiesa” con uccisioni e persecuzioni.

In seguito, la divisione tra cristiani ed ebrei divenne sempre più netta, con accuse e sospetti reciproci.

Dopo il Concilio Vaticano II, i cristiani hanno chiesto perdono per tutte le persecuzioni contro gli ebrei.

Oggi questi due popoli di “figli di Abramo” dialogano con rispetto, si incontrano e quando possono collaborano insieme per il bene dell’umanità.

Durante il medioevo, si diffuse inoltre l’obbligo che in ogni città cristiana gli ebrei vivessero in quartieri a loro riservati, chiamati ghetto

Il ghetto ebraico di Venezia, città nella quale è nata la parola stessa di “Ghetto”.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 214

La Shoah e il “giorno della memoria”

Nel 1933, in Germania, il potere passò nelle mani del partito nazista, guidato da Adolf Hitler. I nazisti scatenarono l’odio contro gli ebrei e arrivarono al punto di decidere di ucciderli tutti, per liberare per sempre l’Europa dalla loro presenza.

A questo scopo, i nazisti costruirono dei campi di sterminio e qui morirono circa 6 milioni di ebrei, insieme a prigionieri di guerra e a persone appartenenti ad altre minoranze

Il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, in Polonia.

Il 27 gennaio 1945, le truppe russe liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. Da allora, ogni 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, per ricordare al mondo quella strage e per evitare che un odio simile colpisca di nuovo qualsiasi popolo.

Nella striscia di Gaza

Dopo l’attentato del 7 ottobre 2023 attribuito a Hamas - organizzazione palestinese considerata terroristica da numerosi

Paesi occidentali - si è intensificato il conflitto con lo Stato di Israele, portando a numerose vittime innocenti. La Striscia di Gaza, in particolare, è teatro di intensi bombardamenti e rappresaglie.

215 PROGETTIAMO i contenuti

DINANZI ALL’ISLAM

Dopo il cristianesimo, l’islam è la religione con il maggior numero di fedeli al mondo. I fedeli di questa religione, detti “musulmani”, sono infatti oltre 2 miliardi.

L’islam è una delle tre grandi religioni monoteiste, insieme a ebraismo e cristianesimo, e anche i fedeli musulmani si considerano figli di Abramo

“Allah è l’unico Dio e Maometto è il suo Profeta”

Il fondatore dell’islam è Muhammad (Maometto), un mercante nato nella città di La Mecca, in Arabia. La tradizione narra che, nel 610 d.C., fu visitato dall’arcangelo Gabriele, il quale gli rivelò l’esistenza di un unico Dio, Allah, e gli affidò l’incarico di diffondere tra il suo popolo, che all’epoca venerava molteplici divinità, il messaggio dell’obbedienza verso Allah.

Muhammad cominciò a predicare la nuova religione, ma fu cacciato dalla sua città e con un gruppo di discepoli si rifugiò a Medina. I musulmani considerano questa data (622 d.C.) e questo evento (“Egira”) l’anno di inizio della loro era.

Muhammad si presentava come l’ultimo dei profeti: colui che dava al mondo la conoscenza definitiva del Dio di Abramo.

Gli arabi si convertirono all’islam e poi conquistarono un vasto impero, in cui diffusero la loro fede.

È musulmano chi afferma di credere che esiste un solo Dio, Allah, e che Muhammad è il suo profeta.

Islam: parola che significa “abbandono, sottomissione fiduciosa alla volontà di Dio”.

Musulmano: termine che significa “persona che aderisce all’islam”.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 216
La grande moschea di Medina. Maometto parla ai fedeli.

La moschea di La Mecca.

L’islam si diffuse molto nei due secoli successivi alla morte di Muhammad, perché i suoi successori guidarono il popolo arabo alla conquista di un vasto impero, che si estendeva tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Indiano.

Nella città di La Mecca c’era da molto tempo un santuario, meta di pellegrinaggi, dove si adorava una pietra sacra di colore nero. Muhammad fece di questo tempio il luogo di culto più importante al mondo per tutti i musulmani.

La diffusione dell’islam.

Papa Francesco con il Grande Imam di Al-Azhar Al-Tayyeb.

Per i cristiani…

I cristiani condividono con i musulmani l’adorazione dell’unico Dio, creatore del cielo e della terra e guida dell’umanità.

Per i cristiani, però, Gesù è il Figlio di Dio venuto sulla Terra per la salvezza del mondo. I musulmani, invece, pensano che Gesù sia stato un grande profeta e che anche lui – come i profeti antichi di Israele – abbia preparato la strada per l’accoglienza dell’islam.

I musulmani hanno anche un grande rispetto per Maria, la madre di Gesù.

217 PROGETTIAMO i contenuti

LA VITA PRENDE FORMA DAL CORANO

Il Corano

I musulmani considerano sacro il Corano (dalla parola araba qur’ãn, che significa “lettura” e “recitazione liturgica”). Secondo la tradizione, Muhammad scrisse il Corano tra il 610 e il 632 sotto dettatura di un angelo e proprio per questo motivo le sue parole discendono direttamente dal cielo.

Il Corano è scritto in lingua araba ed è composto da 114 capitoli, detti sure

Nel Corano i musulmani leggono le verità che riguardano Allah, l’umanità, le leggi che il musulmano deve applicare nella sua vita e nei suoi rapporti con gli altri e con la società. Una parte dei musulmani legge anche un altro libro, la Sunna. In questo testo sono raccolti alcuni detti di Muhammad scritti dai suoi discepoli e alcuni suoi insegnamenti a proposito della vita quotidiana del musulmano.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 218
L’ISLAM:
Un giovane musulmano legge il Corano. Una coppia musulmana educa i propri figli.

Cinque principi fondamentali

Nel Corano i musulmani trovano i cinque principi fondamentali, o meglio le cinque azioni che garantiscono a un fedele la benevolenza di Allah e l’ingresso in paradiso dopo la morte. Sono detti spesso i cinque pilastri dell’islam.

1. La professione di fede: il musulmano è colui che dichiara pubblicamente e crede veramente che esiste solo un Dio, Allah, e che Muhammad è il suo profeta.

2. La preghiera: il musulmano prega cinque volte al giorno, inginocchiato e rivolto verso La Mecca ovunque si trovi nel mondo.

3. L’elemosina: il musulmano dona aiuto ai poveri e a chi non può procurarsi da solo di che vivere. Nella comunità musulmana nessuno dovrebbe soffrire la miseria.

4. Il digiuno nel mese sacro di Ramadan: il musulmano digiuna completamente dall’alba al tramonto per tutto il mese di “Ramadan”, come si legge nel Corano (Sura 2, 185).

5. Il pellegrinaggio: ogni musulmano ha il dovere di andare a La Mecca almeno una volta nella sua vita.

219 PROGETTIAMO i contenuti
ZAKAT

L’ISLAM: I LUOGHI DI CULTO E IL CALENDARIO

La moschea

Il luogo di culto dei musulmani è la moschea. Al suo interno vi è una grande sala dove i fedeli possono pregare insieme e in alcune sale anche studiare il Corano. All’interno della moschea non ci sono immagini, perché il Corano proibisce di adorare immagini, sia di Dio sia delle creature. Quando entrano nella moschea, i musulmani si tolgono le scarpe e si purificano lavando le mani, le braccia, i piedi e il viso. Su una delle pareti della moschea c’è un mihrab, cioè una piccola nicchia che indica la direzione in cui si trova La Mecca. Il minareto è una torre vicino alla moschea. Da qui, il muezzin invita i fedeli alla preghiera cinque volte al giorno.

L’imãm

Nell’islam, chi guida la preghiera della comunità è l’imam (da una parola araba che indica lo “stare davanti”). Questo uomo non è un sacerdote e non celebra alcun rito particolare: è un fedele che conosce particolarmente bene il Corano. Spesso nelle moschee c’è un pulpito, detto minbar.

Il venerdì e le feste

Il giorno che i musulmani dedicano al riposo e alla preghiera è il venerdì. Nel calendario dell’anno per i musulmani ci sono diverse feste. Le due principali sono ‘Id al-Fitr, che è la “festa della interruzione” del digiuno, al termine del mese di ramadàn, e ‘Id al-Adha, la “festa del sacrificio”, che si celebra 70 giorni dopo ‘Id al-Fitr e ricorda Abramo che è disposto a sacrificare Isacco su richiesta di Allah.

Un muezzin richiama alla preghiera i fedeli con il suo canto.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 220
La moschea di Abudhabi.

SIMBOLI E CITTÀ

I musulmani considerano sacre tre città: La Mecca è il centro del loro mondo, qui nacque e cominciò a predicare Muhammad; Medina è la città dove Muhammad si rifugiò dai suoi persecutori e dove rafforzò la sua comunità; Gerusalemme è la città dei profeti più antichi, compreso Gesù, e da qui Muhammad sarebbe salito al cielo.

Dopo aver fatto delle ricerche trova la collocazione delle tre città sacre per i musulmani.

MEDINA • LA MECCA • GERUSALEMME.

Con l’aiuto dell’insegnante, trova il significato del più importante simbolo dell’islam.

AUTOVALUTAZIONE 221 Le religioni nel mondo COSTRUIAMO le attività

L’ISLAM IN EUROPA E IN ITALIA

Si calcola che in Italia ci siano circa 1 milione e 400mila musulmani. Nella grande maggioranza si tratta di persona che provengono da Paesi a maggioranza islamica, come Marocco, Tunisia, Pakistan, Algeria, Egitto e Albania.

Il quartiere islamico di Parigi.

In Europa i musulmani sono circa 30 milioni Sono molto presenti in Spagna, in Francia, in Germania e nel Regno Unito.

In questi Paesi, più che in Italia, la popolazione islamica si concentra in alcuni quartieri, talvolta vivendo un certo isolamento rispetto al resto della popolazione.

La presenza di un numero importante di musulmani in Italia ha portato alla costruzione di un certo numero di moschee. Oltre alle moschee, ci sono in Italia centinaia di “centri islamici”, cioè luoghi di preghiera e studio del Corano.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 222
La grande moschea di Roma. La moschea di Torino. La moschea di Ravenna.

GIOCANDO

Risolvi il seguente cruciverba.

Verticali

1. Giorno di preghiera per i musulmani.

2. Luogo di ritrovo e preghiera islamico.

3. Il mese del digiuno.

4. Guida della comunità islamica.

5. Il testo sacro dei musulmani.

6. Il profeta più grande nell’islam.

Orizzontali

7. Torre della moschea.

8. La città in cui si rifugiò il Profeta.

9. Il numero dei principi (obblighi) islamici.

AUTOVALUTAZIONE 223 Le religioni nel mondo COSTRUIAMO le attività
RIPASSIAMO L’ISLAM
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DINANZI ALL’INDUISMO

L’induismo è la religione della maggioranza degli abitanti dell’India, un Paese di oltre un miliardo e 300milioni di abitanti. Questa religione non ha un fondatore, ma è stata vissuta fin da 5000 anni fa da popoli che abitavano l’India e anche i suoi più antichi testi sacri risalgono a un’epoca così antica.

Un’antichissima tradizione

L’induismo è una religione molto complessa: i fedeli condividono l’adorazione per alcune divinità principali, ma in ogni regione e città dell’India è molto viva la venerazione per centinaia di divinità diverse

A ciascuna di queste divinità, i fedeli rivolgono preghiere e fanno offerte, in centinaia di templi a loro dedicati, alcuni enormi ed altri piccolissimi. Per gli induisti, insomma, “Dio” è ovunque: lontano nei cieli, ma anche vicinissimo, nella propria casa e nel proprio villaggio.

Gli induisti credono in uno spirito supremo e misterioso, che chiamano Brahman. Egli è all’origine dell’universo ed è presente in ogni cosa. Tuttavia, i continui cambiamenti del mondo hanno spinto gli antichi maestri induisti a riconoscere tre divinità che muovono l’universo:

• Brahma è il dio creatore, perché ogni cosa e ogni vivente ha una origine;

• Vishnu è il dio che conserva, perché ogni cosa e ogni vivente hanno una durata nel tempo;

• Shiva è il dio distruttore, perché ogni cosa e ogni vivente hanno una fine.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 224

Brahma, Vishnu e Shiva, in realtà, potrebbero essere tre diverse e successive manifestazioni del Brahman. Questo principio supremo, infatti, dopo che ha portato ogni cosa alla distruzione, fa ricominciare il ciclo della vita da capo, con una nuova creazione.

Un’antichissima lingua scritta

I testi sacri dell’induismo sono numerosi. La raccolta dei testi più antichi è detta Veda (da una parola che significa “sapere”, “conoscenza” e “saggezza”): sono racconti, preghiere, insegnamenti e poesie. Questi diversi libri sono scritti in una delle lingue scritte più antiche: il sanscrito

Lo yoga

Lo yoga (da un termine “unire” e “legare”) è un insieme di tecniche (di respirazione, di concentrazione, di movimenti e di alimentazione) con le quali il fedele induista cerca di creare pace dentro di sé, di purificare i propri pensieri e il proprio corpo per unire se stesso al principio spirituale supremo

I maestri indù praticano lo Yoga come pratica spirituale, ma lo yoga si è diffuso in tutto il mondo anche come una forma particolare di esercizio fisico che dona benefici al corpo e allo spirito.

225 PROGETTIAMO i contenuti

L’INDUISMO: TEMPLI, MAESTRI E FESTE

Tanti templi e tanti maestri

Il tempio induista si chiama mandir (da una parola in sanscrito che significa “casa”). Di solito ha una pianta quadrata, a più piani, e termina verso l’alto con una piramide. Questa forma indica che il mandir è un luogo di contatto tra gli uomini e il mondo degli dei.

Il mandir è quindi la casa comune tra uomini e dei e per questo gli induisti entrano nel tempio a piedi nudi e, in segno di rispetto, le donne portano un velo sul capo.

Nel mandir c’è un’immagine della divinità o delle divinità cui è dedicata la casa.

Coloro che conservano i templi, pregano ogni giorno e offrono alle immagini o alle statue degli dei i doni portati dai fedeli: essi sono i bramini

I bramini appartengono, secondo la tradizione induista, a una parte privilegiata dell’umanità: infatti, può essere bramino solo chi nasce da un bramino.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 226
Il tempio induista di Gopurams (a sinistra) e quello di Bali (a destra).

Le feste

Per gli induisti le divinità da conoscere, da venerare e da celebrare sono centinaia. Di conseguenza sono anche tantissime e diverse le feste a loro dedicate.

Ci sono però alcune feste che quasi tutti gli induisti celebrano insieme. Le due principali sono:

• Holi, che si tiene in primavera e ricorda la rinascita della natura e della vita e ha come simbolo l’esplosione di mille colori che la gente si lancia addosso in un clima di grande gioia, con danze e canti.

• Diwali, che si festeggia in autunno. È la festa delle luci e celebra la vittoria del bene (rappresentato dalla luce) sul male (le tenebre). Tutti accendono lampade e per cinque giorni ci sono banchetti in famiglia e spettacoli, che spesso comprendono i fuochi d’artificio.

Un’altra figura molto importante nell’induismo è il guru Il guru non svolge le funzioni del sacerdote, come il bramino, e non appartiene a una famiglia di bramini: è un uomo che ha raggiunto una grande saggezza spirituale e può fare da maestro per gli altri fedeli.

227 PROGETTIAMO i contenuti
La festa di Holi. La festa di Diwali.

INDUISMO: LA RICERCA DELLA PACE

Reincarnazione

Gli induisti credono che dopo la morte l’anima di ogni essere vivente passi ad un altro essere vivente. Questo passaggio è detto reincarnazione

Secondo gli antichi insegnamenti, l’uomo o la donna possono reincarnarsi in una vita migliore oppure reincarnarsi in una vita peggiore (come un uomo appartenente a una classe inferiore o come un animale).

Chi compie opere buone e progredisce nella conoscenza, migliorerà la sua condizione nella vita successiva; chi compie il male e accumula azioni cattive, subirà una condizione peggiore nella sua vita successiva. Questa legge, che riguarda tutti gli esseri viventi, si chiama karma (da una parola che significa “azione”).

Sulla fronte di ogni induista c’è un segno colorato, detto bindi che indica che l’anima dell’uomo ha un “terzo occhio”, con il quale vede le realtà spirituali.

Purificazione e liberazione

Il fedele induista impara cose da evitare (ad esempio, “non uccidere”, “non danneggiare”, “non mentire”, ecc.) e cose da fare (ad esempio, “essere sinceri”, “accontentarsi di ciò che si possiede”, “essere gentili”, “cercare la sapienza”).

Tuttavia, la vera aspirazione dell’induista è la liberazione, cioè l’uscita dal ciclo delle rinascite e l’unione con il Brahman

Alla liberazione si giunge percorrendo tre vie:

• la conoscenza del testi sacri e degli insegnamenti dei maestri spirituali;

• le buone azioni;

• la preghiera e la meditazione

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 228

UN UOMO SIMBOLO: GANDHI

Con l’aiuto dell’insegnante, facciamo una ricerca su questo personaggio: Gandhi. Scopriamo cos’è la via della non-violenza e quali furono gli insegnamenti e le azioni di Gandhi a favore del suo popolo e del mondo intero.

Confronta la vita e messaggio di Ghandi o con Gesù Cristo o con San Francesco d’Assisi.

Fa’ ora una breve ricerca e scopri il nome e il significato del simbolo dell’induismo.

AUTOVALUTAZIONE 229 COSTRUIAMO le attività

DINANZI AL BUDDISMO

Buddha in meditazione sopra il fiore di loto.

Il buddismo trae il suo nome dal titolo che conquistò il suo fondatore: Siddharta Gautama, un uomo nato intorno al 560 a.C.

Egli, dopo una lunga ricerca, divenne appunto Buddha, che significa “il Risvegliato” e “l’Illuminato”.

Una storia che insegna come raggiungere l’illuminazione

Siddharta era figlio di un re ricco e potente di una regione a nord dell’India. Fino all’età di 29 anni visse nel palazzo della sua famiglia e conobbe il lusso e i piaceri di una vita sicura e piena di benessere. Destinato a diventare re, Siddharta non aveva alcuna preoccupazione, né conosceva privazioni o sofferenze, immerso in una vita di sicurezza e abbondanza.

Un giorno, Siddharta decise di scoprire com’era la vita degli uomini fuori dal suo splendido palazzo. Uscì per la prima volta e ciò che vide lo turbò profondamente. Vide infatti un uomo molto anziano, debole e affaticato, un malato grave che soffriva molto e un morto, con i suoi parenti che piangevano per lui.

Comprese così che tutti gli uomini prima o poi sperimentano questi dolori e che nessun potere può evitare la vecchiaia, la malattia e la morte.

Siddharta provò una profonda compassione per tutti gli uomini e anche per se stesso. Per questo motivo, decise di abbandonare il palazzo di suo padre e di rinunciare a tutte le sue ricchezze e uscì nel mondo per scoprire quale fosse la via che porta fuori da una vita di dolori.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 230
Il giovane Siddharta scopre la malattia.

Per un lungo periodo, Siddharta visse come un monaco: si dedicò alla purificazione, ai digiuni, alla preghiera e alla meditazione.

Il monaco Siddharta divenne un esempio anche per altri giovani monaci, che volevano seguire la sua eroica capacità di purificazione e di rinuncia.

Egli tuttavia non era soddisfatto: aveva fatto tutto quello che gli era possibile fare per avvicinarsi al divino, ma sentiva che gli mancavano la visione e l’esperienza della piena illuminazione.

Un giorno, come un dono, mentre meditava sotto un albero di fico, ricevette l’illuminazione e divenne il “Buddha”

Da quel giorno, era finalmente in grado di insegnare a tutti la “via” che aveva scoperto.

Una “via” per tutti

I discepoli di Buddha si moltiplicarono rapidamente e il movimento che nacque intorno a lui fu detto buddismo

Per molti buddisti, il buddismo non è una religione che venera un “dio”, ma è l’insieme degli insegnamenti di Buddha che aiutano a trovare la via verso la propria realizzazione e la propria illuminazione.

Ogni buddista, insomma, cerca di diventare a sua volta un “Buddha” e desidera aiutare altri uomini a diventare anche loro dei “Buddha”. Gli insegnamenti di Siddharta-Buddha sono contenuti in una raccolta detta Tripitaka: i “Tre canestri”. In questi testi troviamo la vita del Buddha, la sua visione della vita e del destino dell’uomo e le regole per una buona vita.

Un monaco buddhista.

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PROGETTIAMO i contenuti

LA VIA DEL BUDDISMO

Quattro verità e un sentiero in otto parti

Ai suoi seguaci, Siddharta-Buddha rivelò queste quattro verità

1. La vita umana è piena di sofferenza.

2. Ognuno è causa di questa sofferenza, perché ha paura di abbandonare i propri desideri.

3. Quando riusciamo a liberarci dai desideri, il dolore sparisce.

Per i monaci e per tutti

4. Alcuni atteggiamenti, detti il nobile ottuplice sentiero, aiutano a liberarsi dalla sofferenza e a non infliggere dolore a se stessi e agli altri.

Per seguire le vie insegnate da Buddha, i suoi seguaci usano tutta la loro vita. Ecco perché il buddismo è praticato in pienezza soprattutto dai monaci, che vivono in comunità. I monaci sono anche maestri spirituali: possono essere sia uomini che donne e in alcune regioni sono detti bonzi Tuttavia, gli insegnamenti del Buddha possono aiutare chiunque a dare una forma migliore alla propria vita. Anche le persone più semplici possono meditare, rispettare gli altri, pregare ricordando gli antenati.

I luoghi sacri per i buddisti sono detti stupa, in India, e pagoda, in Cina e Giappone. Nelle stupa si fanno preghiere, meditazione e studio delle parole del Buddha, di cui qui si trova una statua, per ispirare rispetto nei seguaci.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 232
Una pagoda.
Uno stupa.

I SIMBOLI DEL BUDDISMO

Scopri, con l’aiuto del tuo insegnante, il significato di questi due simboli buddisti: la ruota a otto raggi e il nodo infinito. Poi, scrivi sotto a ciascuna immagine le informazioni che hai trovato.

AUTOVALUTAZIONE 233 Le religioni nel mondo COSTRUIAMO le attività

DINANZI AL TAOISMO E AL CONFUCIANESIMO

Anche la Cina ha una storia spirituale millenaria. Le due tradizioni più importanti sono il taoismo e il confucianesimo.

Il taoismo

Il taoismo ha avuto origine nel VI secolo a.C. e tra i suoi fondatori c’è il maestro Lao Tzu. Egli visse e insegnò una sua via per unirsi al Tao, che è il misterioso principio divino che dà il nome a questa pratica.

Chi medita sul Tao si distacca dai desideri e scopre il vero valore di ogni cosa: la vita passa e solo il Tao rimane sempre uguale. Di conseguenza, il saggio che vive in armonia con il Tao ha la pace. Gli insegnamenti del taoismo sono contenuti in tre libri: il Tao Te Ching, il Zhuangzi e il Liezi. Nel corso dei secoli, diversi maestri hanno arricchito questa tradizione con i loro insegnamenti.

Il tempio taoista di Cebu, nelle Filippine.

Un simbolo da osservare attentamente

Il simbolo del taoismo rappresenta la composizione di ogni cosa, dell’universo e del cuore dell’uomo, che il Tao tiene dentro di sé.

Questo simbolo dice che la legge suprema del mondo è l’armonia tra i principi opposti: la morte e la vita, la luce e le tenebre, il bene e il male. Chi scopre e impara la legge di questa armonia, accoglie in sé ogni cosa con animo fermo e sereno.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 234
Statua in pietra di Lao Tzu.

Il confucianesimo

Anche il confucianesimo, come il buddismo e il taoismo, non propone l’adorazione di uno o più dei, ma una saggezza di vita Suo fondatore fu Confucio, un sapiente che visse nel V secolo a.C. e che insegnava che bisogna vivere seguendo regole morali e lavorando per costruire una società giusta e in pace

A differenza di buddismo e taoismo, quindi, il confucianesimo dà grande rilievo al ruolo di ciascun individuo nella società. Importante, dunque, è il rispetto per gli antenati, per i genitori, per tutti i famigliari e per chi esercita la legittima autorità sullo Stato.

Statua di Confucio.

Anche il confucianesimo è stato insegnato e arricchito nei secoli da altri maestri. I suoi testi fondamentali sono numerosi. Tra questo citiamo il Lunyu, cioè i discorsi di Confucio, il Daxue, cioè la “grande dottrina”, e lo Zhong Yong, la “Via di mezzo della saggezza”.

I confuciani festeggiano ogni anno il compleanno di Confucio, la festa di primavera e una festa delle luci a inizio inverno.

In Cina il drago è simbolo di fortuna e successo, ed era associato un tempo all’Imperatore.

235 PROGETTIAMO i contenuti
Una danza del drago cinese.

DINANZI ALLO SHINTOISMO E ALL’ANIMISMO

Il buddismo e il confucianesimo si diffusero anticamente anche in Giappone

Qui essi si sono incontrati con le antichissime tradizioni spirituali che vanno sotto il nome di shintoismo, una parola che significa “via degli spiriti”

Il mondo e la natura sono pieni di spiriti

Lo shintoismo è una religione antichissima e ha in parte le caratteristiche di una religione animista. Questo significa che i fedeli credono che nella natura e in ogni parte del mondo (ad esempio come protettori della loro case e della loro vita) ci sono moltissimi kami, una parola che possiamo tradurre con “spiriti divini”

Nella foresta, nel cielo, nel temporale, nelle montagne, nei fiumi, negli alberi ci sono forze vitali, i kami, appunto, che l’uomo non può dominare e che deve imparare a rispettare. I kami hanno un influsso positivo sulla vita degli uomini, se gli uomini sanno proteggere la loro vita.

Ogni anno, in primavera, i giapponesi festeggiano la fioritura dei ciliegi. La loro bellezza e il loro nuovo vigore ci parlano delle forza della natura che rinasce.

Altre religioni animiste

L’animismo, cioè la convinzione che nella natura e nell’uomo ci sono moltissimi spiriti che danno vita, cioè appunto “anima”, a ogni forma di vita è la più antica forma di religione.

PROGETTIAMO i contenuti Classe 5 a 236
Un torii, porta sacra shintoista. Fioritura dei ciliegi presso un tempio.

I nostri antenati, che noi chiamiamo spesso “uomini primitivi”, vivevano immersi nella natura e avevano un profondo timore e rispetto (ma anche tanta ammirazione) per le forze naturali. Da queste forze dipendeva anche la loro vita e per questo motivo essi impararono a riconoscerle e a compiere dei riti per venerarle e onorarle.

In alcune regioni del mondo, in particolare in Africa, nella foresta amazzonica e in alcune isole dell’Oceano pacifico, ci sono ancora popolazioni che vivono nella natura e seguono antichi riti animisti.

L’animismo può sembrare una religione del passato, ma merita rispetto, anche quando chi appartiene a queste tradizioni attribuisce agli “spiriti” le malattie o le sfortune, ma anche le guarigioni e le buone occasioni della vita.

Tornando un istante allo shintoismo giapponese, trova il nome e il significato di questi particolari portali, i torii.

237 PROGETTIAMO i contenuti

INDUISMO

BUDDISMO

TAOISMO

CONFUCIANESIMO

FACCIAMO IL PUNTO

SHINTOISMO

238 MAPPA Le religioni nel mondo

Le religioni nel mondo

• Indica se le frasi che seguono sono vere o false.

VERIFICA

a. SOLO IL CRISTIANESIMO E L’ISLAM HANNO TESTI SACRI V F

b. EBRAISMO, CRISTIANESIMO E ISLAM CREDONO NEL DIO DI ABRAMO V F

c. L’UNICO TEMPIO DEGLI EBREI ERA QUELLO DI GERUSALEMME V F

d. TRA EBREI E CRISTIANI C’È SEMPRE STATO PROFONDO RISPETTO V F

e. L’ISLAM NASCE DALLA PREDICAZIONE DI MUHAMMAD V F

f. I MUSULMANI SI RECANO UNA VOLTA NELLA VITA IN PELLEGRINAGGIO

A GERUSALEMME

• Scegli la risposta giusta.

1 Tutte le religioni hanno: una città sacra. feste durante l’anno. milioni di fedeli in Europa.

2 Nell’ebraismo il rabbino è: un sacerdote.

uno studioso delle Sacre Scritture. un ragazzo che non sa ancora leggere le Sacre Scritture

3 Il musulmano prega : una volta al giorno. tre volte al giorno. cinque volte al giorno.

4 Il musulmano studia: il Corano.

la Bibbia.

i testi del Buddha.

V F

5 Nell’induismo lo spirito divino principale è: Shiva. Brahman. Vishnu.

6 Buddha da giovane si chiamava: Muhammad.

Lao Tzu. Siddharta.

7 L’ottuplice sentiero è: una serie di regole di vita. il percorso che unisce due templi buddisti. la serie completa degli scritti del Buddha

8 Gli shintoisti venerano: Lao Tzu.

il Dio di Abramo. gli spiriti.

AUTOVALUTAZIONE 239

LA CASA CHE VOGLIAMO

Il mondo è come una grande casa. La nostra casa Il nostro viaggio è stato meraviglioso e non finisce qui.

Continuerà assieme a nuovi amici, amiche e insegnanti che ti aspettano alla scuola secondaria di primo grado Buon viaggio!

Classe 5 a

PROGETTIAMO i contenuti
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