DM Magazine Novembre 2025

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MAGAZINE

Gdo e consumatori senior: un potenziale da valorizzare

SUCCESSI

Inalpi rileva il Gruppo Marenchino e annuncia la nascita della divisione Inalpi Dop

INTERVISTA

Aspiag Service: crescita sostenibile tra nuove aperture e riqualificazione della rete

CHI AMA LA SCU LA LA S STIENE

Dal 22 settembre al 10 dicembre 2025

continueremo a supportare le scuole di tutta Italia, riconoscendo in esse non solo luoghi di apprendimento, ma spazi in cui gli studenti possano maggiormente apprendere come far parte di una comunità, come interagire costruendo relazioni significative e a imparare ad essere cittadini del mondo.

Modalità di partecipazione e info buoni digitali sui Termini&Condizioni dell’iniziativa, disponibile su www.noiamiamolascuola.it e www.tuttiunitiperlascuola.it o richiedibile all’indirizzo info@pragmatica.plus Iniziativa esclusa art. 6 Lett. e del DPR 430/2001 in quanto i destinatari dell’Iniziativa sono le scuole, promossa da VéGé Retail (MI), valida nei punti vendita aderenti riconoscibili dal materiale promozionale esposto.

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Editoriale

Il retail riscopre la sua anima: quando le connessioni fanno la differenza

4 Cover

Gdo e consumatori senior: un potenziale da valorizzare

12 Intervista

Aspiag Service: crescita sostenibile tra nuove aperture e riqualificazione della rete

15 Successi

Inalpi rileva il Gruppo Marenchino e annuncia la nascita della divisione Inalpi Dop

17 Imprese

Etruria Retail raggiunge Selex e, da gennaio, lascia Carrefour

18 Mercati

Farine e ingredienti per la pasticceria, premium e funzionale al centro

28 L’analisi Focus Research

Analisi delle attività promozionali sulla farina di grano

31 Persone

32 Retail Innovation

Żabka su Roblox - Polonia

35 Social&Pr strategies

Le nuove corporate pr tra dati, valori e volti

36 Focus

Ittico fresco: sostenibilità e benessere animale al centro

43 Soluzioni per la refrigerazione

Eurocryor porta un’ondata di freschezza in pescheria

44 Customer

Micro trend 2025: smart environment

46 Mercati

Sughi, salse e condimenti tra genuinità e piacere

66

Retail Real Estate

Il ritorno del retail real estate: un inizio sotto osservazione

68 Digital club/Retail

L'AI di Starbucks macina dati come caffè: due spunti per noi

70 Mercati

Plant based: le nuove sfide di una categoria non solo healthy

93 Tecnologistica

Penny Italia integra anche il servizio Connect di Satispay

Pac 2000A Conad inaugura a Montalto Uffugo (Cs) il nuovo polo logistico per il Sud Italia

Il progressivo invecchiamento della popolazione italiana ridisegna scenari e abitudini di consumo. La longevity economy diventa una leva strategica per la Gdo, chiamata ad adattare offerta, comunicazione e servizi a una società che cambia.

DM Magazine

Supplemento mensile di Distribuzione Moderna

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L’invio

Il retail riscopre la sua anima: quando le connessioni fanno la differenza

La terza edizione di "Edm Retail in Touch" ha confermato ciò che da sempre anima la nostra casa editrice: la convinzione profonda che al centro di ogni business, di ogni strategia, di ogni innovazione, ci siano le persone. Non come variabile da gestire, ma come cuore pulsante di ogni trasformazione reale. Riunire tanti protagonisti del retail e del largo consumo non è stato solo un successo organizzativo. È stata la dimostrazione tangibile che esiste una fame di confronto autentico, di scambio diretto, di quella dimensione umana che nessuna piattaforma digitale potrà mai sostituire. Perché le relazioni si costruiscono guardandosi negli occhi, ascoltando le sfumature di una voce, cogliendo l'entusiasmo o il dubbio che traspare da un gesto. Ed è proprio questo che abbiamo voluto creare: uno spazio dove tornare a parlarsi, a condividere esperienze, a costruire insieme il futuro del settore. Il tema “Retail R-Human” non è stato scelto a caso. Rappresenta un ritorno alle origini, alla dimensione più vera del fare impresa: quella che riconosce nei collaboratori, nei clienti, nelle comunità il vero capitale su cui investire. Come mi capita spesso di sottolineare e – ahimè – spesso anche dover ricordare, il fattore umano non è più un elemento accessorio ma il vero motore della differenziazione competitiva. E questa non è retorica: è la sintesi di quanto emerso dai panel, dalle testimonianze dei top manager, dalle case history presentate. Dalla logistica dell'ultimo miglio che si fa più vicina alle persone, ai format della ristorazione che liberano gli operatori dai compiti più procedurali per restituirgli il tempo della relazione con il cliente. Dalle filiere che rimandano valore alle comunità, alle strategie HR che investono sulla formazione continua per trattenere e valorizzare i talenti. Ogni intervento ha raccontato, con linguaggi diversi ma messaggi convergenti, che l'innovazione diventa sostenibile solo quando rimette al centro l'essere umano. Questo è ciò che Edizioni DM fa da sempre: costruire ponti, facilitare connessioni, creare occasioni di incontro autentiche. Perché crediamo che l'informazione di qualità non sia solo trasmissione di dati e analisi, ma costruzione di una comunità professionale che cresce insieme. Ogni nostra testata porta avanti questa missione con il proprio taglio distintivo, ma tutte condividono la stessa passione: dare voce ai protagonisti, raccontare le storie che fanno la differenza, stimolare quel confronto che genera idee nuove.

Gdo e consumatori senior:

un potenziale da valorizzare

Il progressivo invecchiamento della popolazione italiana ridisegna scenari e abitudini di consumo. La longevity economy diventa una leva strategica per la Gdo, chiamata ad adattare offerta, comunicazione e servizi a una società che cambia.

L’Italia è una popolazione di anziani e anche un Paese in cui nascono sempre meno bambini. A confermarlo sono i dati Istat, pubblicati lo scorso luglio, secondo cui la popolazione residente in Italia – oggi circa 59 milioni di persone – diminuirà a 54,7 milioni entro il 2050, con un calo graduale ma costante nel tempo. Entro lo stesso anno la quota di anziani over 65 anni salirà al 34,6% (dal 24,3%), mentre quella di individui tra i 15 e 64 anni scenderà al 54,3% (dal 63,5%), La quota di giovani fino a 14 anni è prevista in ulteriore discesa, fino a raggiungere l’11,2% nel 2050. Di conseguenza, aumenterà il numero degli anziani, così come quello delle persone che vivono sole, che cresceranno del 13% tra il 2024 e il 2050, passando da 9,7 a 11 milioni in termini assoluti e dal 36,8% al 41,1% del totale delle famiglie. L’aumento delle persone sole avrà un importante impatto sociale. Già nel 2024, tra i 9,7 milioni di persone sole, quelle con 65 anni e più ammontano a 4,6 milioni. Negli anni a venire gli ultrasessantacinquenni soli sono destinati a crescere in misura consistente

fino a diventare 6,5 milioni nel 2050. In questo scenario a tinte grigio-scure per il futuro dell’Italia, la grande distribuzione può cogliere un’opportunità, l’ora della longevity economy. Secondo i dati YouGov Shopper i target più maturi risultano essere quelli che sostengono la spesa dei beni di largo consumo. I baby boomer e i più anziani, infatti, hanno fatto registrare negli ultimi tre anni trend di spesa superiori alla media nazionale (+18,8%), rispettivamente +23,8% e +19,5%.

Amanti della tradizione, ma vicini ai nuovi trend

La conferma dell’importanza del target più adulto arriva anche da Andrea Succi, sales lead consumer panel di NIQ. «La popolazione 55+ rappresenta già oggi quasi la metà delle famiglie italiane: 11,3 milioni su un totale di 25,7. Siamo quindi vicini al 50%, con una tendenza destinata a crescere. Da un punto di vista dei consumi, queste famiglie generano già oltre il 45% della spesa nel comparto fast moving e si confermano quindi un target di grande interesse». Secondo Succi, parlare oggi di silver economy significa guardare a una realtà molto diversa da quella di qualche decennio fa. I 55+ dei nostri tempi, infatti, sono attenti ai trend salutistici, con una capacità di spesa superiore rispetto alle altre fasce della popolazione. Non a caso, il loro carrello della spesa è orientato verso prodotti di fascia medio-alta: prediligono la qualità, pur mantenendo un’attenzione alla convenienza, e sono disposti a spendere di più quando riconoscono un reale valore nel prodotto. I consumatori 55+, poi, mostrano una forte affinità con i prodotti tradizionali, come frutta, verdura, vino, olio, latte fresco, ma apprezzano anche quelli con una componente salutistica. Inoltre, il legame con la comunità, il territorio e l’italianità resta molto forte.

Sostenitori della Mdd

Ma cosa mettono, nel concreto, nel carrello della spesa i consumatori 55+? Lo rivela l’indice a valore di NIQ (a.t. 07/09/2025) che indica l’affinità di questo specifico target con l’acquisto di un determinato prodotto (se l’indice è maggiore di 100 indica una rilevanza sopra la media). Questo parametro, unito a un trend a valore migliore rispetto alla media della popolazione italiana, mostra come le categorie più rilevanti nel carrello siano: sostitutivi del latte fresco (indice 146, +3,3%), torrone (indice 142, +1,3%), preparati per dessert (indice 130, +2,3%), aceto (indice 128, +0,9%), acqua lievemente gassata (indice 124, +3,6%), latte fresco (indice 119,

+3,3%), riso bianco (indice 115, +1,4%) charmat secco (indice 115, +0,9%), biscotti integrali/multicereali (indice 117, +0,8%), biscotti salutistici (116, +3,7%). Guardando ai prodotti per la cura della casa e della persona, tra i più acquistati ci sono: bucato a mano (138, +11,4%), dopobarba (132, +2,4%), acido muriatico (131, 6,9%), strumenti per la pulizia e la cura delle scarpe (120, +0,8%). Secondo i dati NIQ, poi, questa fascia di consumatori acquista prodotti a marchio del distributore con maggiore frequenza, soprattutto nel comparto alimentare, rispetto agli altri target.

Più negozi di vicinato, meno discount

I consumatori più adulti, sempre secondo i dati NIQ, sono poco affini al canale discount; comprano generalmente in Gdo dove, nell’anno terminante il 07/09/2025, hanno speso più di 32 miliardi di euro, rispetto ai quasi 10,6 miliardi spesi nel discount. «Per la parte di questo target con una maggiore capacità di spesa è importante la compo-

Fonte: Geo-Marketing

nente di acquisti nei negozi tradizionali – come negozi di quartiere, piccoli punti vendita sotto casa e mercati rionali –, canale che registra una percentuale più alta rispetto alla media nazionale del 17%. In generale, il punto di riferimento resta la distribuzione moderna, che rappresenta il 67,4% degli acquisti, con una forte predilezione per i format di prossimità».

La prossimità è il futuro

Proprio la prossimità sembra essere una chiave di lettura per il futuro della Gdo rispetto all’evoluzione della popolazione italiana, come fa notare Gian Luca Padovan, co-founder e business partner di Geo-Marketing: «Negli ultimi 20 anni la popolazione over 75 è aumentata. Oggi rappresenta il 13% della popolazione e nel 2050 rappresenterà il 20%, la fascia d’età più numerosa. Il fenomeno determina uno sbilanciamento strutturale della piramide demografica, con implicazioni dirette sulla domanda di servizi di prossimità. Questa fascia d’età è particolarmente sensibile alla presenza o all’assenza di servizi essenziali facilmente raggiungibili, come supermercati, uffici postali e farmacie. C’è quindi bisogno di maggiore attenzione alla localizzazione dei servizi, anche in ottica di sostenibilità sociale». Per questo, secondo Padovan, le piccole superfici di vendita, più vicine alle persone, sono e saranno strategiche per il futuro, rappresentando un presidio di inclusione e supporto quotidiano. Investire nella prossimità, quindi, è una necessità per andare incontro ai bisogni della popolazione del futuro, ma anche un’opportunità per la Gdo: «La spesa in carne, pesce, frutta e verdura in negozi di prossimità ha superato i 62 miliardi di euro nonostante le numerose chiusure di negozi al dettaglio. La Gdo può quindi sostituire questa offerta con l’apertura di piccole superfici di vendita, intercettando un’opportunità sociale, ambientale ed economica».

Sconti dedicati dalle insegne

Nel frattempo, le insegne si stanno comunque mobilitando con iniziative dedicate per i consumatori over 60. Conad offre a chi ha più di 70 anni la consegna gratuita a domicilio della spesa una volta ogni sette giorni, dal lunedì alla domenica, con una soglia minima di acquisto. Da Carrefour ogni mercoledì chi ha più di 60 anni può usufruire del 10% di sconto e della consegna della spesa a casa gratis una volta a settimana, ma solo con un importo superiore ai 35 euro. Da Pam, invece, il giorno dedicato allo sconto per gli over 60, posses-

sori della carta “Per Te”, è il martedì. Chi ha più di 65 anni e possiede la carta fedeltà, ogni giorno, da Unes ha diritto a un coupon pari al 10% della spesa effettuata sugli articoli a prezzo pieno, utilizzabile a partire dall’acquisto successivo. Despar, poi, ha attivato la promozione “Happy 65”: chi ha 65 anni o più, accedendo all’App Despar Tribù, riceve il 10% di sconto su una spesa minima di 40 euro esclusivamente dal lunedì al giovedì presso i punti vendita aderenti. Inoltre, da Esselunga i clienti con più di 70 anni con Fidaty Card possono usufruire di agevolazioni di consegna sia per la spesa online sia in store, mentre i clienti over 65 iscritti al Bennet Club possono ricevere un buono sconto del 5% sulla spesa da utilizzare sia nei punti vendita sia per gli ordini online. Da Decò gli over 65 titolari della carta fedeltà hanno diritto a uno sconto del 10% sulla spesa. Coop Alleanza 3.0 offre uno sconto del 10% riservato agli over 65 ogni mercoledì, mentre nei negozi Pewex i pensionati ricevono, ogni martedì, uno sconto del 10%. «Questa iniziativa, oltre a dare valore a questi consumatori, ci permette di distribuire strategicamente il flusso della clientela durante la settimana, ottimizzando le attività dei nostri operatori e creando, nel giorno dedicato alla promozione, le condizioni per garantire un’esperienza di acquisto più piacevole. I risultati ottenuti in termini di soddisfazione della clientela e incremento dei volumi di vendita sono molto positivi», dichiara Giorgia Rampietti, responsabile marketing di Pewex.

Clientela altospendente

Per Pewex la clientela senior, infatti, rappresenta un target importante: «Attualmente, sulla base di un’analisi condotta sulle tessere fidelity attive negli ultimi 12 mesi, questo cluster costituisce una percentuale rilevante della nostra base clienti totale e risulta anche più alto spendente. Questo ci induce a sviluppare strategie mirate, come offerte dedicate, assistenza personalizzata e comunicazione specifica, per incrementare la fidelizzazione», afferma Giorgia Rampietti. La strategia dell’insegna sta quindi evolvendo per incontrare non solo i senior “di oggi”, ma anche quelli “di domani”. «La nostra visione ci porta a credere che ci troveremo a dialogare con una clientela sempre più digitale e sensibile ai temi della sostenibilità ambientale. In quest’ottica, stiamo avviando un percorso di educazione all’utilizzo dei canali digitali, sem-

pre più capillare, promuovendo ad esempio la progressiva riduzione dei volantini cartacei. Gli stessi contenuti sono oggi consultabili sui nostri canali social e sul sito web, a cui si affiancano iniziative di couponing digitale mirato, per offrire un vantaggio concreto ai clienti».

Gdo-silver age: strade (ancora) da esplorare

In conclusione, per Andrea Succi di NIQ, ci sono diverse opportunità che le insegne possono cogliere. «I consumatori senior fanno la spesa più frequentemente rispetto alla media delle altre famiglie. Per i retailer questo vuol dire moltiplicare le occasioni di contatto. Questa generazione è anche tra le più esposte ai media. La televisione resta il canale principale, ma non l’unico: in media, dedicano oltre cinque ore al giorno alla fruizione di contenuti, tra tv, radio, stampa e digitale. Sono ancora molto legati ai giornali e alle riviste, ma non va trascurata la loro crescente presenza online. Un mix che rappresenta una grande opportunità ancora poco esplorata per chi comunica con questo pubblico. Infine, da una nostra ricerca emerge che una parte crescente di questi consumatori acquista online, segno di un progressivo adattamento anche alle nuove modalità di spesa. In questo contesto, temi come la semplicità dell’esperienza d’acquisto e la consegna a domicilio diventano sempre più rilevanti».n

LE CATEGORIE PIÙ RILEVANTI NEL CARRELLO DEI CONSUMATORI 55+

Carrus (Federconsumatori):

«La distribuzione moderna ha oggi una grande responsabilità, ma anche un’opportunità: dialogare con un target senior sempre più ampio e diversificato»

Gli over 60 sono un target sempre più rilevante, ma dal doppio volto: consumatori più consapevoli da un lato, con difficoltà economiche dall’altro. Ne parliamo con Michele Carrus, presidente di Federconsumatori.

cessità che sulla preferenza, rinunciando talvolta a beni essenziali.

Come è necessario agire per far fronte a queste divergenze?

È necessario che le politiche pubbliche tengano conto di questa doppia realtà, affrontando le disuguaglianze che si stanno accentuando anche sul piano alimentare. Come Federconsumatori, da tempo, chiediamo provvedimenti concreti per arginare la povertà alimentare e aumentare il potere di acquisto delle famiglie attraverso, ad esempio, una rimodulazione delle aliquote iva, specialmente sui prodotti di prima necessità.

In che modo la distribuzione moderna può rispondere meglio alle esigenze di questa fascia di consumatori?

Quali cambiamenti state osservando nelle abitudini di acquisto degli over 60?

La popolazione over 60 rappresenta, da un lato, una componente sempre più attiva, informata e attenta del mercato, dall’altro, però, spesso costituisce una fascia vulnerabile, costretta a sacrifici e rinunce. Mostra, in ogni caso, attenzione verso stagionalità, lotta allo spreco alimentare, origine dei prodotti e trasparenza delle informazioni in etichetta, anche se queste sono spesso poco chiare e leggibili. Allo stesso tempo, molti over 60, soprattutto tra i pensionati a basso reddito, sono costretti a operare scelte dettate più sulla ne -

La distribuzione moderna ha oggi una grande responsabilità, ma anche un’opportunità: dialogare con un target senior sempre più ampio e diversificato. Dal punto di vista dell’assortimento, è fondamentale ampliare l’offerta di prodotti pensati per il benessere nella terza età: dagli alimenti funzionali a quelli più semplici da preparare, passando per confezioni maneggevoli ed etichette leggibili, anche per chi ha difficoltà visive o motorie. La trasparenza dell’informazione è un elemento chiave: vanno evitate comunicazioni fuorvianti o promesse “miracolose” legate a determinati alimenti. Un’altra leva importante è la scontistica: ma molte insegne hanno già introdotto giornate dedicate e carte “silver”.

Pellizzoni (YouGov):

«Gli shopper 55+ rappresentano un grande potenziale per la distribuzione moderna»

Secondo il panel di YouGov Shopper i target più maturi sono quelli che sostengono la spesa dei beni di largo consumo, come mostrano i dati presentati da Marco Pellizzoni, senior commercial director di YouGov.

Che potenziale hanno i consumatori senior per la Gdo?

Se in passato l’industria di marca e il retail non mettevano al centro delle strategie questi cluster a favore di target più giovani, oggi è d’obbligo porre attenzione su un target così importante. Si tratta di acquirenti molto più aperti e meno abitudinari che in passato. Più propensi a seguire le iniziative di marketing: il 70% degli individui 55+ ha frequentato almeno una volta un fast food nell’ultimo anno, il 39,5% delle famiglie con shopper 55+ acquista cibi etnici e queste persone si dimostrano anche inclini a socializzare, quotidianamente connessi ai social media e molto attenti alla cura di sé. Acquistano spesso prodotti in promozione, destinano alla marca del distributore una quota addirittura leggermen-

te sopra media e sono infedeli alle insegne. Addirittura, il 48-49% degli shopper over 65 ha fatto almeno una volta la spesa online nell’ultimo anno.

I consumatori “senior” sono altospendenti? Si possono sicuramente definire altospendenti. Gli shopper 65+ sono il 31,9% del totale e sviluppano il 33,5% del totale largo consumo. Gli shopper 55-64 sono il 20% del totale e rappresentano il 22,2% a valore. Trattandosi anche di famiglie che tendenzialmente hanno meno componenti, i dati testimoniano i loro livelli elevati di spesa. Sono altospendenti anche nelle scelte: prediligono i freschi a peso variabile, su tutti verdura, pesce, frutta e formaggi. È sopra media anche la loro frequentazione di negozi tradizionali e di prossimità, spesso caratterizzati da maggiore qualità ma anche da prezzi più elevati. Per i prodotti per la cura di sé e della bellezza prediligono i canali specializzati e spendono sopra la media. Rappresentano, quindi, un grande potenziale per la distribuzione moderna.

Come possono le insegne rispondere in modo più mirato alle esigenze dei consumatori senior?

Sul mercato ci sono già carte fedeltà con agevolazioni, linee di prodotto dedicate agli anziani e agevolazioni per la spesa online. Altre parole chiave saranno il focus sul benessere e la sostenibilità, due driver sopra la media nelle scelte dei consumatori più maturi, che dispongono delle necessarie risorse per tradurre i loro desideri in effettivi acquisti, anche quando caratterizzati da premium price.

Aspiag Service: crescita sostenibile tra nuove aperture e riqualificazione della rete

In un contesto in cui la distribuzione moderna è chiamata a coniugare crescita e sostenibilità, Aspiag Service-Despar Nord traccia le priorità strategiche per i prossimi anni.

Francesca Furlan, responsabile pubbliche relazioni, racconta come l’azienda intenda rafforzare la propria presenza nei territori presidiati, investire sulla rete vendita e valorizzare il legame con le comunità locali.

Qualisonoleprioritàstrategichedi

AspiagServiceneiterritoriincuiopera?

La priorità è lo sviluppo equilibrato e sostenibile. Questo significa, da un lato, ampliare la nostra presenza con nuove aperture, sia dirette sia in affiliazione, dall’altro investire nella riqualificazione della rete esistente, con particolare attenzione all’efficienza energetica, alla sostenibilità e al miglioramento dell’esperienza di acquisto in termini di qualità, assortimento e convenienza. Allo stesso tempo, il nostro percorso di crescita è strettamente legato a quello dei territori: sosteniamo i produttori locali, valorizziamo le eccellenze agroalimentari e collaboriamo con enti e associazioni, perché crediamo che lo sviluppo dell’impresa debba sempre generare valore condiviso per le comunità.

Ivostripuntidiforza?

Ampia gamma di prodotti di qualità, con un forte presidio delle eccellenze locali, proposta commerciale che unisce convenienza, freschezza, servizio al cliente, assortimento di prodotti Mdd capace di soddisfare ogni esigenza nutrizionale e di spesa. A questo si aggiunge la coesistenza di tre diverse insegne: Despar, che rappresenta i negozi di prossimità; Eurospar, che identifica le medie superfici; Interspar, insegna dei punti vendita di metratura più ampia, con un assortimento food e no food capace di rispondere

a qualsiasi esigenza. Coniugare queste tre esperienze con la rete di vendita diretta e con la nostra rete in affiliazione ci consente di essere realmente capillari sul territorio e di garantire sempre il miglior servizio possibile, rispondendo a tutte le diverse esigenze dei clienti. Infine, un costante impegno sulla sostenibilità ambientale e sociale. Crediamo che sia questa combinazione – prossimità, qualità, convenienza, servizio e responsabilità – a rappresentare il nostro elemento distintivo.

Peril2025aveteprefissatodegli obiettivi?

Nel 2024 abbiamo raggiunto un fatturato di 2,7 miliardi di euro, confermando la solidità del nostro modello di business e la fiducia dei clienti. Per il 2025 ci poniamo l’obiettivo di consolidare questi risultati e di proseguire nel percorso di crescita, sia attraverso nuove aperture sia attraverso investimenti per riqualificare e ammodernare punti vendita esistenti. Nonostante il contesto complessivo nel quale ci troviamo a operare sia ancora segnato da una forte incertezza e una domanda interna non ancora totalmente in ripresa, siamo sicuri che anche il 2025 si chiuderà con un trend di crescita positivo del nostro fatturato.

Che incidenza ha la Mdd sul fatturato aziendale?

Nel 2024 la Mdd ha superato il 30% di incidenza del fatturato, generando oltre 750 milioni di euro. La linea S-Budget, in particolare, è riuscita a confermarsi anche in questi ultimi anni una risposta efficace al bisogno di convenienza quotidiana, registrando performance di vendita molto soddisfacenti, che nel 2024 hanno superato di oltre il 35% i risultati dell’anno precedente.

Sonoprevistenuoveaperturesulfiniredel2025?

Prevediamo l’apertura di quattro nuovi punti vendita diretti e di otto negozi in affiliazione. A queste si aggiunge un importante piano di ristrutturazioni e ammodernamenti della rete esistente, con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità, l’efficienza e l’esperienza d’acquisto dei nostri clienti.

Ilpianodisviluppoproseguirànel2026?

Prevediamo sia nuove aperture, dirette e affiliate, sia un programma strutturato di interventi di riqualificazione, per continuare a rafforzare la presenza sul territorio e garantire standard sempre più elevati della rete vendita. Particolare attenzione sarà dedicata alle regioni di sviluppo più recente, come Emilia-Romagna e Lombardia, senza dimenticare quelle per noi storiche, come Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, dove siamo già tra i primi player per quota di mercato. n

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INALPI rileva il Gruppo Marenchino e annuncia

l a nascita della divisione Inalpi Dop

L’acquisizione del Gruppo Marenchino rappresenta un’importante operazione di crescita strategica per l’azienda piemontese, che unisce visione industriale e responsabilità territoriale.

L’azienda piemontese Inalpi acquisisce il Gruppo Marenchino e prosegue così il suo percorso di crescita nel segno della valorizzazione del territorio. «L’obiettivo di questa operazione è fornire supporto al territorio per rilanciare una storica realtà produttiva e, per questa ragione, abbiamo rilevato il fatturato, i dipendenti e acquistato i marchi del Gruppo. L’acquisizione è resa ovviamente possibile da un contestuale piano industriale che prevede l’ampliamento della presenza e il consolidamento della posizione di Inalpi nel comparto lattiero-caseario piemontese. In un’ottica più ampia, prevediamo inoltre la creazione di specifiche divisioni Inalpi, tra cui la Divisione Inalpi Dop all’interno della quale sarà coinvolto, per la sua esperienza e conoscenza, Bartolo Marenchino», dichiara Ambrogio Invernizzi, presidente di Inalpi.

Il progetto ha avuto il suo avvio nel luglio 2025 con la presentazione, da parte di Inalpi, di un’offerta irrevocabile per l’acquisizione del Gruppo Marenchino, noto per la produzione di formaggi tipici piemontesi, come toma, bra, raschera, tomini. L’operazione rappresenta un intervento di potenziamento industriale, di valorizzazione del territorio e coinvolge una trentina di dipendenti diretti, assumendo così una duplice valenza nel preservare sia un importante know-how, che valorizzare le competenze professionali dei lavoratori, in un settore fondamentale per l’economia locale. L’acquisizione consente, inoltre, la realizzazione di sinergie produttive e logistiche che ne ottimizzano i costi. Inoltre, sarà possibile ampliare la gamma delle referenze con altre specialità casearie di alta qualità e valore, rafforzando la posizione competitiva di Inalpi sul mercato nazionale e internazionale. Il percorso consentirà infine di preservare il presidio industriale e l’intero indotto economico locale.n

Leggi anche: “Sammontana, ricavi a 972 milioni. Via libera al prestito da 125 milioni ”

In foto: Ambrogio Invernizzi, presidente di Inalpi

DECISAMENTE BAVARESI!

LATTICINI ECCELLENTI, DI ALTA QUALITÀ.

Latte, yogurt, burro, panna e molto altro. Da una materia prima ottima e costantemente monitorata nascono numerose referenze, realizzate secondo precisi standard igienico sanitari e processi produttivi all’avanguardia. La loro bontà è celebre, perfetta per conquistare tutti i consumatori.

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Etruria Retail raggiunge Selex e, da gennaio, lascia Carrefour

L’avvio del nuovo percorso riguarderà le regioni Umbria, Lazio, Toscana e Marche, consolidando una presenza già radicata e capillare nel Centro Italia.

Etruria Retail e Grandi Magazzini Fioroni (Gmf), società di Gruppo Unicomm, si alleano e danno vita a una collaborazione commerciale da 400 punti vendita e 12 cash&carry. L’avvenimento segna l’ingresso di Etruria in Selex e, dunque, l’abbandono dell’alleanza con Carrefour, stipulata nel 2019: e questo a partire dall’inizio del 2026. Un fatto che in luglio, cioè al momento dell’acquisto di Carrefour Italia da parte di NewPrinces, era già stato anticipato: «Per Etruria Retail non cambia nulla, se non l’opportunità di accelerare alcune decisioni che, in vista della naturale scadenza del nostro contratto a fine 2026, avremmo comunque dovuto affrontare». Così, i negozi affiliati Etruria Retail avranno, a partire da gennaio 2026, le insegne Famila e A&O, con il prodotto a marchio Selex. La nuova realtà stima, per il 2026, un fatturato complessivo di circa un miliardo di euro e ambisce a presidiare con forza il mercato della grande distribuzione organizzata nelle regioni interessate. «Nessun posto di lavoro è a rischio – precisano le due parti -. Al contrario l’obiettivo è di rafforzare le competenze presenti nelle due aziende, promuovendo un percorso di sviluppo che valorizzi l’esperienza e la professionalità delle persone». Grazie alla collaborazione avviata con Cedi Etruria, nel 2026 Gruppo Unicomm raggiungerà un fatturato alle casse di oltre 4 miliardi di euro. Etruria Retail oggi conta più di 300 punti vendita fra Toscana, Umbria e Lazio, e ha registrato un giro d’affari 2024 di 470 milioni di euro. Gmf, con oltre 100 insediamenti commerciali, tra diretti e affiliati e un fatturato 2024 di 510 milioni, è il presidio territoriale in Italia centrale di Unicomm. Gruppo Unicomm, a sua volta, è presente in 7 regioni e 32 province con i marchi C+C Cash and Carry, Famila, Mega, Emisfero, A&O, Emi e Hurrà. n

Leggi anche: “Conad Adriatico: cooperazione motore della crescita nei territori ”

Farine e ingredienti

per la pasticceria, premium e funzionale al centro

di Jessika Pini
di Cristina Pontiggia

Un comparto in evoluzione dove il consumatore guarda ai prodotti premium, funzionali e amici dell’ambiente, con un occhio alla qualità e al carrello della spesa.

Ilmercato delle farine e degli ingredienti per la pasticceria, nell’anno terminante il 24 agosto 2025, registra una crescita sia a valore (+4,9%) sia nel numero di confezioni vendute (+2,8%). La categoria ha messo a segno un giro d’affari di 677,8 milioni di euro per un totale di 505,6 milioni di confezioni. Nel comparto si evidenzia un aumento nel prezzo medio a confezione (+2%), raggiungendo una media di 1,34€. Tuttavia, alla crescita dei prezzi medi non corrisponde un progresso dei volumi in promo (int. idx conf. -0,6 punti percentuali), mentre il numero medio di referenze per punto vendita conta 1 punto in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dati NIQ, Totale Italia, Iper+Super+Liberi servizi+Discount).

Aree geogrAfiche e cAnAli di venditA

Il mercato delle farine e degli ingredienti per la pasticceria si sviluppa in maniera omogenea nelle quattro aree Nielsen, come spiega Ludovica Finzi di NIQ: «Tutte mostrano una crescita sia a valore sia nelle confezioni. Spiccano le aree 2 e 4, dove si registra un progresso rispettivamente del +5,3% e del +6,4% a valore e del +2,8% e del +4,3% a confezioni. Il prezzo medio a confezione è in crescita in tutte le aree, mentre le confezioni in promo sono flat rispetto allo stesso periodo del 2024». Nel periodo di riferimento, il numero medio di referenze per punto vendita è in crescita in tutte le aree dell’1%

Molini Pivetti, le farine dal cuore emiliano e da agricoltura sostenibile.

CosarendelefarineMoliniPivettidavverospeciali?Alla base della qualità ci sono quattro principi, racchiusi nel Manifesto per la Sostenibilità, che l’azienda attua attraverso azioni concrete e quotidiane: Agricoltura, Responsabilità,TerritorioeSquadra.

Nell’agricoltura Molini Pivetti unisce tradizione molitoria e nuove tecnologie a beneficio della qualità e, soprattutto, dell’ambiente. Dalla creazione della filiera Campi Protetti Pivetti, nel 2016, alle partnership strategiche con xFarm Technologies, Yara Italia e 3Bee, l’azienda ha realizzato la digitalizzazione della filiera agricola e implementato nuove soluzioni per ridurre ulteriormente l’impronta carbonica delle coltivazioni del grano tenero, oltre ad iniziative dedicate al monitoraggio e alla tutela della biodiversità.

Con 150 anni di esperienza e un approccio caratterizzato da elevati standard qualitativi, la responsabilità è alla base della produzione di farine certificate, in grado di soddisfare aziende, professionisti e grande distribuzione.

In GDO l’azienda propone le farine Everyday, per la creazione di prodotti tradizionali in cucina, e la linea Bio da agricoltura biologica. A queste si aggiungono le linee di farine a marchio Campi Protetti Pivetti: Gran Riserva, per chi cerca ingredienti innovativi da filiera corta emiliana, con origine tracciata e garantita, e

Da Agricoltura Sostenibile, per un approccio più green, volto a ridurre l’impatto ambientale tramite grani coltivati con pratiche sostenibili nei campi selezionati della filiera.

Il legame col territorio si traduce anche in progetti educativi come Adotta un campo di grano, che dal 2018 coinvolge bambini della scuola dell’infanzia e primaria per sensibilizzarli al rispetto dell’ambiente; mentre la squadra rappresenta il valore umano, unico e prezioso, che mette al centro le relazioni con le persone: gli agricoltori, i tecnici, i dipendenti, i clienti e i consumatori. A supporto dei professionisti e delle aziende Molini Pivetti dedica formazione qualificata e consulenza personalizzata, con progetti ad hoc anche in ambito private label: sarà, per questo, presente alla fiera Marca by BolognaFiere, il 14 e 15 gennaio 2026.

e in Area 4 addirittura di quasi 2 punti. Dall’analisi dei canali, invece, emerge che la distribuzione moderna veicola il 76,9% del valore di questo mercato. «Nel panorama – sottolinea Ludovica Finzi – spicca la voce supermercati che, da sola, muove quasi la metà dell’intero mercato (pari al 44,3%), valore che risulta in crescita rispetto all’anno precedente. I discount generano un valore di poco superiore rispetto a quello degli iper, entrambi flat per importanza sull’anno precedente, ma registrano una crescita a valore rispettivamente del 5,1% e del 3,9%». A livello di prezzo medio, si sottolinea un aumento in tutti i canali, in particolare negli iper dove arriva a 1,57€ a confezione (+2,7%) e continua la flessione della percentuale di confezioni vendute in promo. Nel comparto, il numero medio di confezioni per punto vendita è in aumento in tutti i canali. In questo contesto si distinguono gli iper che registrano, in media, più di 200 referenze per negozio.

AndAmento dei segmenti

La categoria farine e miscele (53,5%) è trainata per più della metà del valore generato dal segmento delle farine di grano tenero (28,7%), che «a valore risulta in flessione in tutte le aree e in tutti i canali – prosegue Ludovica Finzi –, fatta eccezione per una leggera crescita registrata nei super (+0,6%). L’analisi delle confezioni, invece, indica stabilità per il totale Italia, mentre tra le aree è in aumento solo la 4 (+1,7%)». Per questo segmento il prezzo medio a confezione è in flessione in tutte le aree e in tutti i canali: in particolare, in Area 4

Le analisi del reparto national buying di Aldi Italia evidenziano la maggior richiesta e le migliori performance nei prodotti di base, come farina 00, zucchero bianco e farine per pizza e dolci. «La farina bianca ha un elevato potenziale visto il suo target molto ampio. Per la stagione invernale abbiamo pianificato diverse novità. L’obiettivo è ampliare l’assortimento, tanto private label quanto a marchio industriale, offrendo la possibilità di trovare in lineare tutti i prodotti per la panificazione in casa. Tra queste, una scelta varia di farine, come manitoba, farina tipo 1, avena, ceci, farina per dolci, pizza e pane del nostro marchio Happy Harvest, in aggiunta a vanillina e lievito vanigliato della nostra linea Bella. Non mancano le proposte di aromi a base di limone e vaniglia, il preparato per la crema pasticcera o le decorazioni in cioccolato e a base di zucchero Bella. Un assortimento compatto, completo e funzionale per soddisfare sia l’esperto pasticcere sia il cliente interessato a cimentarsi nella preparazione del pane fatto in casa».

SCHEDE PRODOTTI

CAMEO/PANEANGELI

Nome prodotto: Maxi Gocce al Cioccolato Fondente Paneangeli

Caratteristiche: grazie alle dimensioni maggiori rispetto al formato standard Paneangeli e alla loro stabilità in cottura, rimangono gocce belle da vedere e garantiscono una piacevole consistenza.

DR. SCHÄR/SCHÄR

Nome prodotto: Mix-it! Universale

Caratteristiche: farina senza glutine, lattosio e frumento per impasti dolci o salati, facili da lavorare, non appiccicosi e omogenei. Con farina di sorgo, priva di olio di palma e zuccheri aggiunti. Formato da 1 kg.

GRUPPO LO CONTE/LE FARINE MAGICHE

Nome prodotto: Linea Germe Madre

Caratteristiche: gamma realizzata con un antico metodo di lavorazione e 100% naturale. La linea si compone di 6 farine, che si differenziano per l’aggiunta del brevetto Germe Madre, declinato in quattro varianti.

(-3,5%) e nei discount (-8,2%). Le confezioni in promo risultano in calo in tutte le aree, soprattutto in 1 e 4, rispettivamente a quota -1,1% e -1,6%, e in tutti i canali, soprattutto negli iper e nei discount (rispettivamente pari a -1,2% e a -1,9%). Si mantiene, invece, stabile il numero medio di referenze del segmento. Per quanto riguarda gli ingredienti per la pasticceria, i segmenti più dinamici sono gli ingredienti per pasticceria e decorazioni e gli ingredienti per pasticceria lieviti/ammoniaca, ai quali è ascrivibile più del 60% del valore generato dalla categoria. Si distinguono, inoltre, gli ingredienti per

SOSTENERE LA CATEGORIA CONTINUANDO A ISPIRARE I CONSUMATORI

Con la campagna Paneangeli, Cameo incoraggia a sperimentare: «Spesso chi cucina – spiega Camilla Rota –tende a replicare gli stessi dolci. Noi vogliamo mostrare quanto sia facile e gratificante aggiungere un tocco personale: una spolverata di cacao dorato per far brillare il classico tiramisù o l'aggiunta di maxi-gocce di cioccolato ai soliti biscotti per un gusto ancora più sorprendente». La campagna è omnicanale: «dalla tv al digital, fino ai principali social media. Prosegue la nostra collaborazione con partner editoriali come Giallo Zafferano e con la nostra ambassador Benedetta Rossi». A rafforzare il ruolo del brand tutto l’anno, le attivazioni nel punto vendita come quella ad Halloween e a Natale, per stimolare la preparazione dei dolci anche in queste ricorrenze.

le decorazioni, che crescono in Area 4 del 17% a valore e del 9,1% nel numero di confezioni. «Le vendite dei due segmenti sono distribuite equamente tra le aree Nielsen, tuttavia – fa notare Ludovica Finzi – emerge una concentrazione di vendite in Area 4 degli ingredienti per lieviti/ammoniaca (30%). Entrambi i segmenti registrano un incremento a valore e a confezioni in tutti i canali, con un’eccezione: gli ingredienti per pasticceria lieviti/ammoniaca cedono nei liberi servizi, rispettivamente del -1,9% e del -3,2%». La distribuzione moderna è il canale principale dei due segmenti con il 76% delle vendite a valore per gli ingredienti per pasticceria e decorazioni, e con l’oltre 80% per gli ingredienti per pasticceria lieviti/ammoniaca; in particolare, il mercato indica che la concentrazione delle vendite è in prevalenza nei super. Nella distribuzione moderna il prezzo è in aumento, anche se a subire maggiormente l’incremento sono le decorazioni (+5%), a fronte di una lieve flessione dell’int. idx a confezione del -0,5%.

Il consumAtore è AllA ricercA di prodotti premium e funzionAli

In Italia il settore evolve verso segmenti premium e funzionali attraverso farine e miscele che uniscono gusto, salute e performance. Per aiutare il consumatore a scegliere, Gruppo Lo Conte utilizza una comunicazione basata su chiarezza, storytelling, presidio in-store e digitale: «Nel punto vendita – afferma Sandro Aliberti, brand manager Le Farine Magiche, Ricarica Proteica e Vallebiosana di Gruppo Lo Conte – utilizziamo materiali informativi, ricettari e icone intuitive, mentre sul fronte digitale, collaboriamo con creator e influencer di pasticceria. Il packaging comunica in modo chiaro i benefici funzionali (lievitazione, digeribilità, conservabilità) e utilizza icone per ogni tipo di impasto». La crescente attenzione dei consumatori verso prodotti capaci di offrire prestazioni elevate è riscontrata anche da Schär, perché «chi sceglie il senza glutine non cerca più semplicemente

Val.

Conf.

Farine/miscele

53,5 (+0,6)

(+1,7)

Ingredienti per pasticceria

(+10,2)

(+4,5)

un’alternativa, ma un’esperienza completa con gusto, consistenza e risultati in cucina comparabili a quelli delle farine convenzionali», spiega William Galletti, head of sales retail Italia di Schär. «I consumatori di farine gluten free mostrano una forte sensibilità verso il tema della sicurezza e della non contaminazione, aspetti percepiti come fondamentali nella scelta d’acquisto. Da qui l’importanza di garantire uno scaffale dedicato che offra, oltre alla chiarezza, la massima sicurezza per il consumatore celiaco o sensibile al glutine. L’attenzione alla salute dei consumatori è prioritaria e, per questo, ci assicuriamo di impiegare esclusivamente materie prime senza glutine e adottiamo un rigoroso sistema di controllo degli allergeni per prevenire qualsiasi rischio di contaminazione incrociata», conclude William Galletti.

consumi domestici in evoluzione verso unA mAggiore sostenibilità Il contesto economico si traduce in un lieve incremento dei consumi domestici, con riflessi sul carrello della spesa: «La farina mantiene i volumi anche se riscontra una certa staticità nelle sue versioni basiche. Più dinamico, invece, il segmento delle farine di nicchia e di quelle speciali, a conferma della disponibilità del consumatore a spen-

SCHEDE PRODOTTI

MOLINI PIVETTI

Nome prodotto: Linea di farine da agricoltura sostenibile

Caratteristiche: gamma di farine sostenibili. La farina tipo 0 della linea è particolarmente adatta alla preparazione di pane, pizza, pasta fresca e dolci.

MOLINO ROSSETTO

Nome prodotto: Farina 00 100%

Grano Italiano in Eco Pack

Caratteristiche: farina in pack rigido in carta Fsc e tappo richiudibile per dosaggio preciso, conservazione e riduzione degli sprechi. Leva strategica per la distribuzione: visibilità a scaffale e distintività.

MOLINO SPADONI/GRAN MUGNAIO

Nome prodotto: Farina che lievita

Molino Spadoni

Caratteristiche: farina 00 con agente lievitante per torte dolci e salate. Ricette sul retro del packaging con le nuvolette, molto riconoscibile a scaffale.

Peso canali e trend (%)

Val. Conf.

dere di più a fronte di un maggiore livello di servizio», specifica Michelangelo Spadoni, membro del Cda di Molino Spadoni. L’azienda punta su una comunicazione ampia come, per il quarto anno consecutivo, la sponsorizzazione del cooking show Bake Off ItaliaDolci in forno. «Con l’obiettivo di intercettare il target sempre più ampio degli appassionati di pasticceria alla ricerca di prodotti di qualità per le proprie ricette – prosegue Michelangelo Spadoni –, siamo presenti nel programma con una selezione delle nostre referenze più importanti, tra cui la Gran Mugnaio “00” per dolci e da grano italiano, che dal 2019 è anche tra le farine selezionate per MasterChef Italia. Stiamo lavorando per realizzare un calendario di corsi consumer all’Accademia Molino Spadoni di Forlì, da affiancare a quelli dedicati ai professionisti». Alla normalizzazione della domanda post Covid fanno eco segnali di vitalità, trainati dall’evoluzione delle abitudini di consumo: cresce l’interesse per le farine alternative – avena, riso, ceci e grano saraceno – e per ingredienti che rispondano a esigenze specifiche, come il senza glutine o i prodotti 100% italiani. In questo contesto, «la nostra strategia di crescita – sottolinea Chiara Rossetto, ad di Molino Rossetto – poggia su due pilastri: innovazione di prodotto e valorizzazione della filiera italiana. La forte domanda di miscele senza glutine e senza allergeni è spinta da una crescente attenzione alla salute, dalla maggiore consapevolezza dei consumatori e dalle mutevoli preferenze dietetiche. Una volta di nicchia, i segmenti “free from” si affermano oggi come driver di crescita concreti, richiedendo soluzioni innovative e facilmente integrabili nelle ricette quotidiane. Parallelamente, emerge un’esigenza chiara di ordine, praticità e riduzione degli sprechi in cucina. Da questa lettura nasce il nostro Eco Pack, packaging innovativo che rivoluziona il modo di usare la farina». Per rispondere alla richiesta di una crescente attenzione all’origine e alle tipologie speciali di

farine e di una maggiore sostenibilità, nel 2016 Molini Pivetti ha avviato il progetto “Campi Protetti Pivetti” con filiera corta e certificata: «il risultato in tavola – afferma Giulia Chessa, marketing manager dell’azienda – è la linea di farine “Da agricoltura sostenibile”, ottenuta dalla macinazione di grani 100% emiliani, con un’impronta ambientale certificata dall’ente internazionale CSQA. A questa si aggiunge la linea Gran Riserva, per chi cerca farine 100% emiliane e certificate da CSQA, che ne garantisce origine e tracciabilità. L’offerta per la Gdo di Molini Pivetti si completa con le farine della linea Bio, ottenute da grani coltivati secondo gli standard di produzione biologica, per chi ama la natura e cerca un prodotto 100% italiano; per l’uso quotidiano, invece, è disponibile la linea di farine classiche Everyday per sperimentare in cucina ricette della tradizione italiana, dolci e salate».

nAturAlità e semplicità Anche nellA prepArAzione dei dolci

Gli italiani amano mettersi alla prova, dilettandosi in cucina: lo conferma anche il loro approccio al mondo della pasticceria, con il desiderio di “fare un dolce da zero”. «Il “naturale” – commenta Camilla Rota, executive manager category & business intelligence di Cameo – risulta essere uno dei principali driver nella scelta di un prodotto alimentare e va di pari passo con l’esigenza di preparazioni che riducano la complessità e rendano l’esperienza stessa della preparazione più accessibile. La semplicità passa dalla scelta di soluzioni smart e di “value convenience”, ovvero che consentano un risparmio economico, di tempo e antispreco. In ultimo, osserviamo un trend molto positivo circa il cacao in polvere e le gocce di cioccolato, da un lato spiegato con l’inflazione generata dall’aumento del costo della materia prima principale (il cacao), dall’altro da vendite a volume incrementali che vedono l’utilizzo di queste due componenti in preparazioni alternative a quelle della pasticceria, ovvero come arricchimento di prodotti già pronti quali lo yogurt e simili».n

CONSULENZA OLTRE IL PRODOTTO PER DIVENTARE PARTNER STRATEGICO DELLA GDO

Nel canale Gdo Molini Pivetti è presente con le proprie farine per uso domestico, ma opera anche attraverso progetti di private label. Ne consegue che, come sottolinea Giulia Chessa, «la vera leva sia diventare un partner strategico per la distribuzione organizzata attraverso una consulenza ad alto valore aggiunto, che va ben oltre il prodotto. Alla capacità di affiancarsi ai clienti come un partner, si aggiungono la solidità di un’azienda italiana che possiede un know-how frutto di 150 anni di esperienza, la trasparenza di una filiera certificata CSQA a proprio marchio (Campi Protetti Pivetti) e l’affidabilità produttiva, offrendo anche progetti ad hoc in ambito private label: per questo, Molini Pivetti sarà presente alla prossima edizione di Marca by BolognaFiere, il 14 e 15 gennaio 2026».

Analisi delle attività promozionali sulla farina di grano

A cura di: Team Focus Italia

Focus Research South East/Focus Rappresentanza Italia

Focus Research è una delle agenzie leader in Europa che si occupa di ricerche di mercato e consulenza. Da 30 anni fornisce ai propri clienti soluzioni di dati, sistemi e software per l'elaborazione dei dati in 35 Paesi europei. La sua attenzione si rivolge soprattutto all’analisi qualitativa e quantitativa delle attività promozionali dei volantini della grande distribuzione e di catene specializzate. Le quote qualitative sono orientate al GAV-valore pubblicitario lordo. Le attività promozionali posizionate in prima pagina, con un'immagine di dimensioni importanti pubblicati all’interno di volantini con un raggio d’azione lordo (Gross Reach) significativo, hanno un impatto maggiore sul consumatore. Di conseguenza queste promozioni risultano vantaggiose in termini del ritorno degli investimenti. In questo caso abbiamo elaborato i dati dei volantini dei rivenditori di beni di largo consumo italiani e preparato un'analisi che confronta i dati dal 2022 al 2024 (da gennaio a dicembre, 12 mesi). Le analisi si basano sul valore pubblicitario qualitativo lordo (GAV=Gross Advertising Value) nei volantini per farina di grano.

TOP BRANDS ARINA DI GRANO

Il segmento private label si conferma leader incontrastato, registrando un valore pubblicitario lordo pari al 49,3% nel 2024. Questa quota segna un'espansione significativa rispetto sia al 2023 (40,1%) sia al 2022 (37,1%), indicando una netta canalizzazione degli investimenti pubblicitari a favore della Mdd. Molino Spadoni emerge come il brand con il maggior incremento di GAV tra il 2023 e il 2024, passando dal 7,3% al 12,5%; questo dato lo posiziona come il secondo

attore per quota di GAV nel 2024. Barilla, pur mantenendo una presenza significativa, registra una contrazione progressiva nel GAV, scendendo dal 12,3% nel 2022 al 9,5% nel 2024. Lo Conte, invece, mostra la flessione più marcata, dimezzando la propria quota dal 9,3% (2023) al 4,8% (2024). Caputo, infine, evidenzia una tendenza di crescita costante del GAV su base triennale, raggiungendo il 3,5% nel 2024. La performance del 2024 è fortemente polarizzata: le pl hanno assorbito la maggior parte della crescita pubblicitaria, mentre tra i marchi solo Molino Spadoni e Caputo hanno saputo incrementare i propri investimenti pubblicitari (GAV) a scapito, in particolare, di Barilla e Lo Conte.

Despar Coop

Esselunga

Eurospin

Pam Lidl

Penny

Slide 2 Gennaio Dicembre 202 Valore pubblicitario lordo (GAV)

OP BRANDS FARINA DI GRANO IN OP RETAILERS

L'analisi del GAV per rivenditore evidenzia strategie di allocazione degli investimenti pubblicitari altamente differenziate, riflettendo la politica commerciale e l'orientamento di ciascuna catena rispetto alle private label e ai marchi industriali. Si osserva una forte tendenza alla concentrazione del GAV sulle pl in specifici canali: Eurospin e Lidl mostrano un valore pubblicitario lordo del 100% interamente dedicato alla Mdd. Aldi ed Esselunga presentano quote estremamente elevate delle private label, che assorbono rispettivamente il 77% e il 68,2% del GAV totale. Penny segue una logica simile, destinando il 61,4% del GAV alla pl. I dati indicano che in queste catene l'investimento pubblicitario per la categoria farina è primariamente utilizzato per rafforzare la percezione e il valore del proprio marchio. Per quanto riguarda i marchi industriali, si nota che Carrefour assegna la quota più elevata tra tutti i rivenditori a un singolo marchio, con Barilla al 49% del GAV. Pam si distingue per l'allocazione prioritaria a Molino Spadoni (41,7% del GAV), riservando alle pl solo l'8,1%. Conad presenta una distribuzione del GAV più granulare: Barilla (25,6%), Molino Spadoni (12,8%), Lo Conte (7,4%), e Caputo (6,7%). Despar distribuisce il suo GAV principalmente tra le pl (45,2%) e i marchi Molino Spadoni (16,4%) e Barilla (10,2%). Coop, infine, mostra una quota significativa del GAV per Molino Spadoni (17,1%) e Lo Conte (14,7%), mantenendo le pl a una quota contenuta (2,2%).n

Titolo del grafico
Private Label Barilla Molino Spadoni Lo Conte Caputo

SCELTI, PREMIATI…

Grazie alla partnership con Supermall, divisione di Avip Italia specializzata in retail media, i Prodotti dell’Anno 2025 si fanno notare in tutta Italia, da Nord a Sud arrivando nelle strade, nei centri e nella vita di milioni di italiani. L’iniziativa rappresenta

un esempio concreto di come marketing e urbanistica possano dialogare, offrendo visibilità ai prodotti e coinvolgendo i consumatori accompagnandoli quando arrivano in città e accogliendoli nei luoghi dove fanno la spesa ogni giorno.

iscrizioni@prodottodellanno.it prodottodellanno.it

Taranto
Torino
Vimodrone (MI)
Roma Milano

Caoimhe McCabe

nominata managing director di

Diageo Italia

Diageo Italia nomina Caoimhe McCabe managing director per rafforzare la centralità del mercato italiano, che potrà ora contare su un management team dedicato e su strategie mirate a valorizzarne le specificità e a sostenerne le prospettive di crescita. Professionista di consolidata esperienza internazionale, McCabe ha sviluppato un percorso di oltre dieci anni all’interno di Diageo, ricoprendo incarichi di crescente responsabilità in contesti globali e in mercati chiave.

Coop Alleanza 3.0 : Luca Zaccherini subentra a Milva Carletti

Il Cda di Coop Alleanza 3.0 annuncia un cambio alla direzione generale: Milva Carletti conclude il suo percorso. A succederle Luca Zeccherini (in foto), manager che vanta una pluriennale esperienza maturata in gruppi di primario standing in diverse industries di matrice industriale, finanziaria e di servizi, ricoprendo ruoli di amministratore delegato e direttore esecutivo.

Giuseppe Cantone

nuovo direttore generale di Crai

Crai  nomina Giuseppe Cantone direttore generale,  ruolo finora ricoperto da Grégoire Kaufman. Il manager vanta una consolidata esperienza nella Gdo in realtà di rilievo come De-

spar e Unes, a cui si affianca un’importante esperienza nell’industria con D&D Italia e Waterhouse. Il suo percorso professionale lo ha portato, poi, in Md, dove negli ultimi cinque anni è stato direttore commerciale, distinguendosi per la capacità di coniugare efficienza operativa e innovazione.

Ethos Profumerie : eletto il nuovo Cda

Nel corso dell’assemblea annuale dei soci di Ethos Profumerie è stato eletto il nuovo Cda, che per il prossimo triennio avrà il compito di rafforzare il Gruppo e che si caratterizza per un bilanciato equilibrio di competenze, esperienze e visioni di tutti i componenti, eletti a larga maggioranza. Maurizio Sabbioni è stato riconfermato presidente, affiancato da Claudio Gabbai in qualità di vicepresidente.

Caso

Area chiave: Feel &Link

Chiave complementare: Tech

Info chiave

Virtual store e sede Ż abka su Roblox 2023: lancio

Żabka 1998: inizio attività 10mila + negozi

Żabka su Roblox Polonia

Gamification, engagement, edutainment su Roblox per stimolare un’alimentazione più sana e fidelizzare all’insegna con un processo ludico.

Ż abka è la più grande catena di convenience store in Polonia: anche se opera da meno di 30 anni, ha superato i 10mila negozi in tutto il Paese, continuando a innovare nel settore retail in diverse direzioni. Nel 2023 ha fatto il suo ingresso su Roblox, piattaforma immersiva per creare, giocare ed esplorare esperienze 3D, con l’iniziativa "Porcja DobreGO!" (Porzione di Buono). Nella versione virtuale di un negozio Ż abka all’interno del mondo Roblox, i clienti-giocatori trovano una selezione di prodotti conosciuti dal programma “Porcja DobreGO!”, tutti i classificati con punteggi alti, A e B, nella scala dell’in -

dice nutrizionale Nutri-Score. Per chi non conoscesse ancora il Nutri-Score, all’interno della sede Ż abka virtuale su Roblox, i clienti-giocatori possono informarsi e imparare a nutrirsi in modo più sano e consapevole. I prodotti virtuali presenti sugli scaffali riflettono quelli reali disponibili nei negozi Ż abka, offrendo un’esperienza di acquisto educativa e coinvolgente.

Chiavi dell’innovazione

● Negozio e sede azienda virtuali su Roblox

● Assortimento selezionato con alto Nutri-Score

● Edutainment sui temi dell’alimentazione sana e consapevole

● Loyalty attraverso gamification ed engagement

Retail is detail

● Referenze nel virtual store uguali a quelle dei negozi reali

Commento Kiki Lab

Il metaverso non è più così di moda come un paio di anni fa, quando sembrava dovesse conquistare velocemente molto spazio nell’attenzione dei consumatori. Continua però a essere importante per il target gamers, frequentatori abituali delle diverse piattaforme. In Polonia, Ż abka è partita dai quasi 4 milioni di utenti attivi su Roblox e, basandosi su questo ampio bacino potenziale, unito alla sua notorietà elevatissima, è riuscita a creare un meccanismo virtuoso che triangola il divertimento dei visitatori su Roblox con l’educazione a stili alimentari sani e la fidelizzazione dei clienti.n

Fabrizio Valente , founder e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)

Le nuove corporate pr tra dati, valori e volti

C’era un tempo in cui la comunicazione istituzionale di un’azienda si riduceva a bilanci stampati e comunicati freddi, con interviste poco spontanee al manager di turno. Oggi quel mondo non basta più.

Parlare solo di numeri non conquista la fiducia: serve raccontare chi sei, cosa rappresenti, quali valori difendi. La reputazione, infatti, non è un vezzo da pr ma un vero asset finanziario. Secondo alcuni studi, può influenzare fino al 40% delle performance di mercato e senza dubbio orienta le scelte dei consumatori, che dichiarano in larga maggioranza di preferire, e persino di pagare di più, un brand affidabile.

La parola chiave è trasparenza. Perché il silenzio non è neutro: se un’azienda non racconta la propria storia, qualcun altro lo farà al posto suo, spesso in modo distorto. Ecco perché la corporate communication oggi è un ecosistema complesso, che vive tra media tradizionali, comunità locali, relazioni personali e canali digitali. Non è solo riempire spazi, ma costruire un racconto coerente che unisca dati, valori e persone.

In questo panorama spicca LinkedIn, diventato il palcoscenico privilegiato per la reputazione di aziende e leader. Non è più solo un social da recruiter: qui giornalisti, analisti e stakeholder cercano voci autorevoli. E il volto del ceo, se ben gestito, può trasformarsi nel medium più potente. Non si tratta di narcisismo, ma di credibilità: un post firmato da un leader genera tre volte più interesse di quello di una pagina corporate perché porta con sé storie, emozioni e visioni personali.

Le nuove corporate pr, in fondo, stanno tutte qui: i dati servono a dare solidità, i valori a creare differenza, i volti a costruire fiducia. È in questo equilibrio che si gioca la reputazione ed è lì che le aziende vincono o perdono la loro partita.n

Ittico fresco:

sostenibilità e benessere animale al centro

Il nostro Paese è tra i principali consumatori di pesce fresco al mondo, specialmente di salmone, il cui consumo domestico cresce in modo marcato. La sostenibilità è l’asset portante che guida i player del settore, attivi in progetti di salvaguardia ambientale e di garanzia di qualità.

Nel corso del 2025, l’ittico fresco ha mostrato un andamento dinamico, influenzato anche da prezzi altalenanti e dalla crescita della vendita di prodotti pronti al consumo e surgelati. All’inizio dell’anno, il comparto ha registrato un calo dei volumi, come sottolinea Tom-Jørgen Gangsø, direttore Italia del Norwegian Seafood Council : «Secondo i dati Gfk in nostro possesso, nel primo semestre del 2025 in Italia il settore ha segnato una leggera flessione nei volumi e nella quota di mercato, pur confermandosi la categoria principale del comparto ittico, con una quota del 44%. All’interno del segmento, il salmone rimane la specie più performante: il suo consumo domestico è aumentato del 27% rispetto al 2024, superando le 40mila tonnellate complessive, con il salmone fresco che sale al 49% del totale». In termini di prezzi, invece, Antonio Pellin, amministratore delegato di Milarex Italia , precisa: «Nei mesi scorsi si è verificato un sensibile calo del prezzo della materia prima, dovuto a un’offerta maggiore rispetto alla domanda. Inoltre, i dazi americani - che hanno colpito anche le esportazioni di salmone - fanno ben sperare su una discreta deflazione».

UN FITTO PROGRAMMA DI SOSTEGNO

ALL’INDUSTRIA ITTICA NORVEGESE

Il Norwegian Seafood Council , attraverso il marchio Seafood from Norway, promuove i prodotti ittici norvegesi valorizzandone il gusto, la qualità nutrizionale e la versatilità in cucina. «L’Italia rappresenta uno dei mercati strategici per la nostra industria – afferma TomJørgen Gangsø – non solo per volumi e valore, ma anche per un forte legame culturale. Le attività di promozione combinano campagne di comunicazione istituzionale, collaborazioni con la grande distribuzione e partnership nel settore horeca. Tra queste, le iniziative con Capatoast, Pescaria, Bar Atlantic–Esselunga, Finiper e Investfood hanno contribuito a valorizzare il salmone norvegese come ingrediente versatile e moderno».

Crescono i prodotti già lavorati o pronti al consumo

Tom-Jørgen Gangsø fornisce anche un quadro dei lavorati e pronti al consumo, che raggiungono una quota del 39%, riducendo la distanza dal fresco. «Questa tendenza riflette l’evoluzione dei comportamenti di acquisto, orientati verso prodotti più pratici, sicuri e con maggiore durata di conservazione; gli shopper, inoltre, sono spinti a scegliere soluzioni più convenienti e/o versatili, come i ready-to-cook o i ready-to eat, dal momento che i prezzi del pesce fresco sono soggetti a maggiori oscillazioni rispetto a referenze confezionate. Ciò è visibile nel segmento del salmone naturale fresco, considerando il formato prepacked e il not prepacked; quest’ultimo mantiene una quota dominante del 93% a volume, ma cresce a ritmo più contenuto rispetto al confezionato».

La sostenibilità rimane centrale nelle strategie di sviluppo

La salvaguardia ambientale e del benessere animale è un elemento di grande interesse per i player di questo settore. «C’è molta attenzione verso le problematiche che hanno coinvolto gli allevamenti di salmone negli ultimi anni – ribadisce Antonio Pellin –. Per questo abbiamo lanciato il primo salmone allevato a terra sulla piccola isola di Indre Harøy, a sud della cittadina di Molde, in Norvegia. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’acquacoltura: la mortalità degli esemplari che in Norvegia si attestava a oltre il 15% è stata abbattuta a meno del 3%, mentre l’energia proviene solo da fonti rinnovabili e tutto lo sporco che genera il salmone diventa prima biogas e poi concime per i campi. Inoltre, attraverso il sistema Hybrid flow-through System (Hfs), l’acqua marina entra ed esce alla temperatura costante di 12°C, creando un ambiente ottimale per la crescita e il benessere degli animali». Tra i maggiori produttori di salmone al mondo, la Norvegia adotta uno dei sistemi di gestione delle risorse marine più rigorose: «La pesca è disciplinata da quote scientificamente definite e controlli costanti sull’andamento degli stock ittici – prosegue Tom-Jørgen Gangsø – mentre l’acquacoltura è regolata da norme stringenti volte a garantire il benessere animale e la tutela degli ecosistemi marini, assicurando così un equilibrio duraturo tra produzione e rispetto dell’ambiente. Ogni salmone norvegese è tracciabile lungo l’intera filiera, offrendo la massima trasparenza su origine, qualità e condizioni di allevamento. A ciò si aggiungono investimenti nello sviluppo di mangimi da risorse rinnovabili, nell’utilizzo di packaging riciclabili e a basso impatto ambientale e nell’adozione di tecnologie che riducono le emissioni di Co2 e ottimizzano l’uso dell’acqua».

Il supporto del Mercato Ittico di Milano alla Gdo

La sostenibilità è fondamentale anche per Sogemi (società per l’Impianto e l’Esercizio dei Mercati Annonari all’Ingrosso di Milano): «Il Mercato Ittico di Milano promuove un modello basato su pesca responsabile, tutela ambientale e trasparenza di filiera - dichiara Danilo Simonetta, direttore mercato ittico-fiori-carni e gastronomia -. Con il marchio Mim perseguiamo tre pilastri fondamentali: pesca sostenibile, in linea con la politica comune della pesca, con il rispetto delle taglie minime e delle specie protette; tracciabilità e qualità, con controlli su origine, disciplinari di produzione ed etichettatura armonizzata; educazione al consumo consapevole, per orientare gli acquisti verso prodotti sostenibili e certificati». Sogemi pone grande attenzione anche verso la sicurezza alimentare, che si fonda su un triplice sistema di controlli: gli operatori del settore (Osa) applicano protocolli di autocontrollo Haccp, supportati da medici veterinari che verificano i requisiti igienico sanitari, mentre un presidio dell’Agenzia tutela della salute (Ats) vigila costantemente sul rispetto delle norme comunitarie in materia di igiene e sicurezza. «Tutto questo permette al Mercato Ittico di Milano di essere un partner strategico per la Gdo. Ogni giorno transitano oltre 300 specie ittiche, assicurando ampiezza di assortimento e prezzi competitivi. Il mercato consente di coprire eventuali mancanze dei fornitori codificati e di valorizzare il made in Italy con il 40% dei prodotti di provenienza nazionale. Un vantaggio per la Gdo, che può offrire referenze locali, fresche e tracciabili, con un servizio costante durante tutto l’anno» conclude Danilo Simonetta. n

MILAREX PUNTA SUL SALMONE SOCKEYE

Oltre al progetto con l’azienda norvegese Salmon Evolution, specializzata nell’allevamento a terra, con cui si vuole ridare dignità all’acquacoltura e a convincere anche chi negli ultimi anni aveva smesso di acquistare da allevamento, Milarex punta anche sul ritorno del salmone Sokeye. L’azienda, infatti, crede fortemente in questo prodotto che, come ricorda Antonio Pellin, «è nuovamente disponibile grazie all’abbondante pesca avvenuta in Alaska. Il selvaggio, infatti, detiene un valore aggiunto intrinseco che qualsiasi consumatore riconosce, apprezza e ricerca, al di là del prezzo di offerta».

Eurocryor porta un’ondata di freschezza in pescheria

Eurocryor, marchio del Gruppo Epta specializzato nella progettazione e realizzazione di vetrine frigorifere dall’alta valenza estetica e prestazionale, porta un’ondata di freschezza in pescheria con una linea di soluzioni dedicate alla conservazione di tutte le tipologie di referenze ittiche. La corretta refrigerazione è un elemento imprescindibile per preservare la qualità e le caratteristiche di gusto del pescato fresco che, per sua natura, è connotato da un superiore rischio di deperibilità, ossidazione e una shelf-life più breve rispetto ad altri alimenti di origine animale.

Con l’obiettivo di soddisfare le specifiche esigenze di tale categoria alimentare, Eurocryor ha infatti sviluppato una variante Fish dei principali modelli della linea Stili: grazie alla loro spiccata flessibilità, sono in grado di esaltare l’eccellenza di un’ampia varietà di prodotti, tra cui i mitili e diverse preparazioni, dal prodotto fresco al pronto cuoci. Una versatilità garantita da optional tecnologici all’avanguardia, quali sistemi di refrigerazione ventilata o statica per l’esposizione su ghiaccio, al fine di incrementare l’attrattività e la redditività di tali referenze. Soluzioni ideali per soddisfare le esigenze di quei punti vendita dedicati al pesce che desiderano coniugare in un’unica linea estetica l’esposizione di diverse categorie merceologiche a base ittica, dal fresco ai preparati, fino alla gastronomia calda, creando un ambient store esteticamente coerente.

Interamente customizzabili, i modelli della linea Stili possono inoltre essere personalizzati scegliendo un fondo refrigerato con vasca ermetica e scarico dedicato, in modo da semplificare le operazioni di pulizia del piano espositivo, a garanzia della massima igiene e sicurezza alimentare. Infine, le funzionalità dei banchi a servizio assistito si associano ad accorgimenti estetici, in una combinazione efficace e visivamente gradevole. In tal senso, l’acciaio inox AISI316 non solo previene la corrosione salina della soluzione, ma conferisce un’estetica accattivante alla vetrina anche grazie alla possibilità di comporre inedite configurazioni all’interno del locale.n

La linea Stili del brand del Gruppo Epta assicura ai retailer la massima qualità del pesce fresco.
Elena Cagnoni, product & marketing strategy manager di Epta

Micro trend smart environment 2025 :

L'ecosistema in cui viviamo è caratterizzato da una connettività pervasiva e da un'intelligenza in continua espansione. Dispositivi capaci di percepire e identificare tanto le persone quanto gli oggetti, grazie all'impiego di sensori, vengono progressivamente integrati in abitazioni, punti vendita e aree comuni. Questi sistemi producono una moltitudine di informazioni e servono da fondamento per un vasto assortimento di soluzioni e prestazioni.

L'obiettivo di connettere integralmente ogni oggetto di uso quotidiano, noto come Internet of Everything (IoE), sta dando vita a strutture interattive sfruttabili per molteplici fini.

Ciononostante, tale scenario solleva anche la questione di una potenziale e incessante supervisione: gli ambienti smart si trovano in un costante equilibrio precario tra l'offerta di un'elevata comodità e la necessità di salvaguardare la privacy. La combinazione di sensori onnipresenti getta le basi per la creazione di ambienti autonomi. Tali ambienti mettono insieme sensori tradizionali e innovativi con svariate tecnologie di videocamera e funzionalità assistite dall'Intelligenza Artificiale (AI), come si osserva negli esercizi commerciali interamente automatizzati. Gli individui possono interagire con questi ambienti intelligenti in modo intuitivo e diretto, utilizzando interfacce naturali come il riconoscimento della voce, il tocco o i gesti. Inoltre, sistemi di allerta precoce basati su dati ambientali, sistemi di telecamere e applicazioni basate sull'intelligenza artificiale mirano ad aumentare la resilienza ai disastri naturali. I servizi basati sulla posizione geografica rendono intelligenti anche i luoghi privi di sensori e telecamere nelle vicinanze. Utilizzano il geofencing e il geotargeting mobile per identificare le persone e possono offrire servizi contestualizzati.

Instacart porta i carrelli della spesa con intelligenza artificiale in Europa

Dopo una proficua collaborazione con Aldi in Austria, Instacart ha ora stretto una partnership con Morrisons nel Regno Unito per portare in Europa i "Caper Carts" basati sull'intelligenza artificiale. I carrelli della spesa sono dotati di schermi interattivi, bilance integrate e sensori di intelligenza artificiale. Gli shopper possono scansionare gli articoli mentre fanno la spesa, visualizzare l'importo totale in tempo reale e pagare direttamente tramite il display. I carrelli sono inoltre integrati nel programma fedeltà Morrisons More Card per offrire ai clienti sconti e offerte personalizzate. I carrelli saranno inizialmente introdotti in un punto vendita e poi distribuiti ad altri negozi.

Assistente AI per la spesa online

Il supermercato online austriaco Alfies ha introdotto "Alfie", un assistente AI per la spesa che assiste e personalizza il processo di acquisto, dall'ideazione della ricetta alla consegna. Alfie suggerisce idee per ricette, pianifica menu in base a tema, occasione o ingredienti disponibili e crea piani settimanali ispirando i consumatori. Inoltre, fornisce consigli sulle preferenze alimentari, come vegano o senza glutine, e suggerisce prodotti adatti ai piatti considerando gli abbinamenti degli ingredienti. Gli articoli proposti vengono quindi aggiunti al carrello con un solo clic. L'assistente AI è stato sviluppato in collaborazione con IsarTech.

Gestione dei dati sulle emissioni basata

sull'intelligenza artificiale

Lidl Svizzera ha collaborato con Mondra, azienda specializzata nel settore delle tecnologie per il clima, per testare uno strumento basato sull'intelligenza artificiale che calcola e scambia in modo uniforme le emissioni di Co2 standardizzate dei prodotti lungo l'intera catena del valore. Lo strumento collega i dati primari dei fornitori, monitora le emissioni lungo le catene del valore internazionali e crea così un database comparabile per l'implementazione di decisioni e misure volte a ridurre le emissioni di anidride carbonica. Inoltre, gli agricoltori vengono premiati con bonus per la produzione rispettosa del clima, per la quale Lidl collabora con la piattaforma Agroimpact.n

Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready

Sughi, salse e condimenti tra

genuinità e piacere

All’interno del comparto, il consumatore cerca gusti autentici e qualità, non solo per ritrovare l’esperienza diretta con i prodotti preparati in casa, ma anche per il desiderio di sapori naturali.

Nell'anno terminante il 24 agosto 2025, il mercato sughi, salse e condimenti ha mostrato una crescita in termini di volumi, raggiungendo 167 milioni di chilogrammi venduti, con un incremento del 2,6% rispetto all'anno precedente. Questo risultato è stato sostenuto dall’aumento dell’intensità promozionale (+1,6%) e del numero medio di referenze, passato da 70,5 a 73,1.

Anche il valore della categoria è cresciuto del 2,5%, raggiungendo 1,1 miliardi di euro, nonostante l’assestamento del prezzo medio (-0,2%), dopo l’aumento del 2,6% dell’anno precedente. Le confezioni, invece, hanno registrato un incremento delle vendite del 2,6%.

Aree geogrAfiche e cAnAli distributivi «La crescita dei volumi si è distribuita su tutte le aree geografiche – commenta Alessia Follo di NIQ –, con l’Area 4 che ha mostrato l’incremento più marcato

VALORIZZARE LA FILIERA E COINVOLGERE I CONSUMATORI

Barilla sta portando avanti una strategia di comunicazione che si sviluppa su due fronti complementari. «Da un lato – spiega Cinzia Malizia – promuove il dialogo con gli attori della filiera, valorizzando il loro ruolo attraverso progetti condivisi per rafforzare la filiera e raccontare il valore del basilico italiano in modo trasparente. Dall’altro lato, si rivolge ai consumatori con attività esperienziali e campagne capaci di coinvolgere il pubblico in modo autentico. Un esempio è il Basil Bar, che a giugno ha portato nel cuore di Milano l’universo del pesto attraverso un format immersivo e sensoriale. L’evento è stato il centro della nuova campagna, che celebra la cremosità come elemento distintivo del pesto Barilla e invita a concedersi un momento di piacere quotidiano».

Trend vendite valore (%)

+2,5

Trend vendite volume (%)

+2,6 1,1 mld/€

167 mln/kg

(+4,1%), trainato da una riduzione dei prezzi dello 0,6%. L’Area 1, la più rilevante per la categoria, ha registrato una crescita del 2,3%, sostenuta dal maggiore aumento del numero medio di referenze, passate da 82,6 a 86». Tutti i canali, ad eccezione dei liberi servizi, hanno contribuito alla crescita. «Il super – prosegue nell’analisi Alessia Follo –, il più importante per la categoria per quota sia a valore (41,9%) che a volume (37,4%), ha mostrato l’incremento maggiore dei volumi (+3,6%), spinto dal segmento sughi pronti e basi, in crescita del 4,8%. Anche il discount, secondo canale per importanza con una sales location a valore del 24,8% e a volume del 33,8%, ha mostrato una crescita dei volumi del 2,6%, con il maggiore aumento di intensità promozionale (+2,3%). Per incremento a volume segue l’iper con +2,5% e una sales location del 23,6% a valore e del 20,3% a volume».

Elaborazione DM su dati NIQ, totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount, a.t. 24/08/2025

PARTNERSHIP STRATEGICHE PER SVILUPPARE NUOVI

Un elemento chiave della strategia di Del Monte nel comparto dei sughi pronti è la solida collaborazione con La Doria. «Questa partnership – spiegano dall’azienda – rappresenta un asset fondamentale per garantire il rispetto dei pilastri strategici di qualità, innovazione e sostenibilità, grazie a una filiera controllata e tracciabile, con materie prime selezionate e processi produttivi certificati. La Doria, produttore e distributore esclusivo per i segmenti pomodoro, legumi e sughi pronti, ci assicura inoltre una capacità industriale e un know-how consolidato nei segmenti citati, ed efficienza logistica e distributiva per una presenza capillare sul mercato e una gestione ottimale dei lanci. Questa sinergia ci consente di centrare pienamente gli obiettivi di posizionamento, differenziazione e penetrazione commerciale, rafforzando la nostra proposta di valore nel mercato italiano e internazionale».

trA i segmenti si Assiste A un exploit di Altri sughi

L’incremento dei volumi della categoria è stato sostenuto da tutti i segmenti, ad eccezione dei condimenti per piatti, segmento marginale che ha registrato un calo dei volumi del 4,1%. Il segmento principale (quota 48,4%), sughi pronti e basi, ha raggiunto 81 milioni di vendite a volume, con una crescita del 2,7%, favorita da un aumento dell’intensità promozionale di 1,8 punti e del numero medio di referenze di 1,3 punti. «Nel segmento – precisa Alessia Follo – l’incremento maggiore dei volumi è del sottosegmento altri sughi, che ha segnato +17%; crescono anche il sottosegmento principale per quota a volume (37,1%), base pomodoro (+2,5%), e quello dei pesti (+1,7%). Le salse/spalmabili vegetali, (quota volume pari a 21%), registrano un aumento dei volumi del 3,3%, trainato da una forte crescita della soia, pari a +23,9%. La maionese, invece, mostra un incremento dei volumi del 3,6%, grazie anche a una riduzione del prezzo medio a volume del 2,9%».

trA trAdizione e innovAzione di gusto

Molte tendenze che riguardano il settore alimentare hanno interessato anche questo comparto, in particolare per la domanda di ingredienti naturali e di ridotto contenuto di zucchero e sale aggiunti. Il consumatore ama essere stuzzicato dalla varietà dell’offerta, sia da ricette della tradizione sia da abbinamenti originali o dai gusti delle cucine del mondo. «Tra i trend trasversali che si stanno affermando in modo più o meno marcato in tutte le categorie di questo mercato – afferma

SEGMENTI DI MERCATO

DARE VALORE ALL’ITALIANITÀ E ALLA STORIA

La strategia di comunicazione di Conserve Italia per il brand Cirio mira a rafforzare il posizionamento premium e aumentare la familiarità del marchio, valorizzando i suoi 170 anni di storia. «Nel 2025 – spiega Chiara Spagna – il percorso di rinnovamento, intrapreso lo scorso anno, è proseguito con un piano integrato di campagne tradizionali e digital strategy. La campagna tv, radio e digital con Elio e le Storie Tese ha continuato raccontare la “filiera trasparente Cirio”. Parallelamente, abbiamo rinnovato la presenza sui social con contenuti che valorizzano l’italianità autentica, la qualità della filiera e la versatilità del pomodoro Cirio in cucina. Cuore di questa strategia è anche il nuovo sito web Cirio, un hub narrativo che racconta il brand a 360 gradi».

Alessandro Bozzini, responsabile marketing & comunicazione di Formec Biffi – uno dei fenomeni più evidenti è la ripresa del trend veg che, dopo il picco registrato nel 2017, aveva conosciuto una fase di stabilizzazione per poi tornare a crescere in modo significativo nel 2024. Questa nuova ondata di interesse è sostenuta dalla maggiore consapevolezza ambientale, dalla ricerca di un’alimentazione più bilanciata e leggera, e dall’attenzione verso ingredienti naturali e di origine vegetale. In tutte le categorie, il gusto continua a rappresentare il principale fattore di scelta e di fidelizzazione. I consumatori premiano le esperienze sensoriali intense e appaganti e, al tempo stesso, mostrano curiosità verso nuove combinazioni di sapori e ricette innovative». Come indicato dai dati, il segmento più rilevante è quello dei sughi: «In base a nostre ricerche – afferma Federico Ghisolfi, group commercial director di F.lli Saclà – 8 responsabili di acquisto su 10 dichiarano di acquistare sughi e pesti con una frequenza settimanale. La categoria dei pesti, in particolare, ha registrato una crescita costante dei volumi nell’ultimo quinquennio (circa +25%), sospinta dall’innovazione, soprattutto di ricette. Dalla posizione di copacker nel comparto dei sughi uht, Diodato Ferraioli, chief commercial officer di La Doria, osserva che «il mercato dei sughi pronti si sta evolvendo rapidamente, attribuendo sempre maggiore importanza a innovazioni, come l'uso di ingredienti sostenibili e clean label, packaging eco-friendly e

NEL COPACKING CONTANO QUALITÀ E SVILUPPO SOSTENIBILE

Essendo principalmente produttori di private label, la strategia di comunicazione di La Doria è rivolta al target B2b per evidenziare la qualità dei prodotti e l’impegno verso uno sviluppo sostenibile. «Utilizziamo canali tradizionali come la stampa di settore specializzata – spiega Diodato Ferraioli – e partecipiamo ai principali eventi fieristici nazionali e internazionali. Prestiamo particolare attenzione ai canali digitali, curando con precisione i contenuti istituzionali trasmessi attraverso i nostri siti web e i social media. Questi strumenti ci consentono di mantenere un dialogo costante con i nostri target e stakeholders. Attraverso questi canali, ci impegniamo a comunicare e promuovere i valori aziendali, enfatizzando la nostra attenzione nel controllo di tutta la filiera produttiva».

pratici come il brik, e nuove ricette». A confermare che i consumatori cercano sempre più prodotti di qualità con ingredienti semplici e naturali anche Del Monte: «I sughi a base pomodoro restano il segmento dominante, tuttavia la competizione è alta, con la marca del distributore che ha una presenza molto forte, in particolare nei prodotti surgelati e uht. C’è spazio per sughi con ricette regionali, biologici, senza zuccheri aggiunti o con packaging sostenibile. Il sugo pronto è percepito come una soluzione veloce e versatile, soprattutto per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare al gusto. Questo favorisce il consumo anche fuori casa o in contesti di meal preparation, cioè quando si pianifica o si prepara in anticipo un pasto».

lA tecnologiA e il pAckAging evolvono per preservAre il gusto

ParmaFood si distingue nel comparto con il brand Fresche Idee grazie a una gamma di sughi pronti per la pasta che si caratterizzano per il processo di lavorazione a freddo, mediante l’applicazione della tecnologia delle alte pressioni-Hpp, di cui l’azienda è leader in Europa. Questa tecnologia consente di preservare a lungo il prodotto e le materie prime utilizzate, mantenendo invariate le caratteristiche organolettiche e qualitative, in termini di colore e di profumo. «La pastorizzazione a freddo degli alimenti – dichiarano dall’a-

I nostri nuovi hummus, la natura che si gusta cruda!

Cremosi e sfiziosi, 100% vegetali, ricchi di proteine vegetali, fibre e minerali. Naturalmente fonte di benessere e piacere.

FRESCHE IDEE è un marchio di parmafood.it

zienda – ci consente di proporre una gamma di prodotti a estrema clean label e quindi ideale per venire incontro alle esigenze del consumatore moderno, che spesso confronta il nostro prodotto con quello preparato nella propria cucina. Stiamo studiando proposte di spalmabili vegetali e condimenti freschi crudi per pasta pensati per dare valore alle specialità regionali e soprattutto stagionali». Per rispondere alle esigenze di tutta la filiera, le soluzioni di packaging per questo mercato devono offrire benefici in termini di praticità d’uso ed efficienza logistica. «Tetra Recart rappresenta la nostra soluzione di confezionamento di riferimento – afferma Federica Pala, business development director South Europe di Tetra Pak –, adatta a una vasta gamma di alimenti a lunga conservazione. Con un ingombro ridotto dovuto alla forma rettangolare e alla sua leggerezza, questo formato a base carta offre benefici concreti in termini di efficienza logistica e trasporto, risultando ideale anche per i canali e-commerce. Allo stesso tempo incrementa la visibilità dei prodotti a scaffale, ottimizzando la comuni-

SCHEDE PRODOTTI

Barilla

Nome prodotto: Pesto Basilico e Mozzarella di Bufala Campana Dop

Caratteristiche: nato dal connubio di due ingredienti iconici della tradizione italiana, il nuovo pesto, vellutato e cremoso, è un condimento perfetto per la pasta, ma è anche ideale sul pane tostato, mescolato in zuppe o abbinato a verdure grigliate.

Conserve Italia/Cirio

Nome prodotto: Ragù Vegetale con Datterino

Caratteristiche: ragù vegetale realizzato con datterino 100% italiano e ingredienti selezionati (piselli, farine di lenticchie e mais), senza zuccheri aggiunti e conservanti, dal posizionamento premium. Formato vasetto da 190 g.

F.lli Saclà/Saclà

Nome prodotto: Pesto alla Genovese

Caratteristiche: pesto con basilico italiano lavorato in stagione, ad alto contenuto di servizio e proposto in formato monoporzione 4x45 g.

Formec Biffi/Biffi

Nome prodotto: Pesto fresco Senz’Aglio

Caratteristiche: pesto fresco con Basilico

Genovese Dop, lavorato a freddo. Proposto nel formato da 90 g.

Heinz

Nome prodotto: Ketchup Zero

Caratteristiche: unico ketchup sul mercato senza sali e zuccheri aggiunti, proposto nel formato da 220 ml.

Sughi pronti e basi

cazione on-pack. Numerosi vantaggi sono riscontrabili anche dai consumatori nell’uso quotidiano: si apre senza l’uso di forbici, è facile da svuotare, da versare e da smaltire e può essere richiuso e posizionato nel frigo per usi successivi». La ricerca di soluzioni di packaging pratiche e sostenibili vede impegnata Heinz, che punta al raggiungimento del 100% di pack riciclabile, riutilizzabile e compostabile entro il 2025. «Nel nostro portfolio salse – sottolinea Fiamma Odette Sinibaldi, senior brand manager salse di Heinz Italia – siamo ormai in dirittura d’arrivo. Un esempio è il lancio del primo pack completamente riciclabile, arrivato in Europa nel 2022. Dopo 8 anni di ricerca e 45 prototipi per trovare il bilanciamento perfetto fra funzionalità e sostenibilità, il nuovo design del tappo, unico elemento prima non riciclabile, permette lo squeeze perfetto e, per la prima volta sul mercato, la possibilità di riciclare completamente una bottiglietta di ketchup».

MESSAGGI D’IMPATTO PER DISTINGUERSI

Per il brand Fresche Idee, ParmaFood Group sta mettendo a punto un rebranding con lo scopo di rendere immediatamente percepibili i plus dei vari prodotti. «Per fare ciò – fa sapere l’azienda – il nostro team di marketing e il reparto r&d hanno scandagliato il mercato nazionale e internazionale per identificare il messaggio più completo, diretto e impattante per comunicare al consumatore le nostre distintività. A seguito di ciò, avvieremo una campagna di comunicazione rivolta alla distribuzione, all’Horeca e al consumatore per presentare e ribadire i plus che ci connotano e il nostro valore aggiunto».

l’importAnzA di puntAre sul vAlore dell’itAliAnità

Alcune aziende storiche del settore sono impegnate nella valorizzazione dell’origi-

ne degli ingredienti. Barilla lo fa con il basilico italiano utilizzato nel suo pesto: «Una tappa importante di questa strategia è la “Carta del Basilico” – spiega Cinzia Malizia, condiments Italy marketing associate director dell’azienda –, un disciplinare di produzione sviluppato insieme ad agricoltori e partner storici, che definisce principi chiari per garantire pratiche agricole sostenibili, tutelare la biodiversità e supportare le comunità dei basilicoltori. A questo si affianca l’Accademia del Basilico, un programma di formazione dedicato ai produttori, nato per offrire strumenti concreti e per rafforzare il loro ruolo all’interno della filiera, in un’ottica di crescita condivisa

Peso canali e trend (%)

AL PACKAGING SI CHIEDE PRATICITÀ ED EFFICIENZA

Tetra Recart è una moderna confezione a base di carta di Tetra Pak ideale per una vasta gamma di alimenti a lunga conservazione come salse, sughi a base di pomodoro, legumi, zuppe, piatti pronti e pet food. «Disponibile in formati da 100 a 500 ml e realizzata con materie prime rinnovabili – spiega Federica Pala – questa soluzione è pensata per un mercato in evoluzione, unendo praticità ed efficienza operativa. Il formato rettangolare e leggero ottimizza spazio sugli scaffali e in magazzino, semplificando trasporto, stoccaggio e logistica, anche per l’e-commerce. La superficie regolare favorisce una comunicazione chiara e un’ottima visibilità a scaffale, mentre apertura manuale e chiusura richiudibile migliorano l’esperienza del consumatore».

TERRITORIALITÀ E QUALITÀ AL CENTRO

La strategia di comunicazione de Il Pesto di Pra’ punterà a valorizzare la qualità e l’identità del marchio. «Stiamo lavorando su un importante rinnovamento dei packaging per renderli maggiormente riconoscibili e coerenti con i nostri valori di autenticità, territorio e freschezza. Continueremo a concentrare le nostre attività di comunicazione sul nostro prodotto di punta: il Pesto Genovese. È il cuore della nostra produzione e rappresenta al meglio la tradizione e l’eccellenza che ci contraddistinguono. L’obiettivo è farlo conoscere ancora di più, non solo come simbolo della cucina ligure, ma come ingrediente capace di portare un pezzo di Liguria sulla tavola di tutti i giorni».

e duratura». L’italianità degli ingredienti è uno dei tratti distintivi anche per Conserve Italia che, per il brand Cirio, punta sul pomodoro 100% italiano dei soci agricoltori, coltivato nelle aree più vocate del Paese, come Emilia-Romagna, Toscana, alto Lazio e Puglia. «Si tratta di territori – aggiunge Chiara Spagna, marketing manager dell’azienda – in cui le condizioni pedo-climatiche esaltano le caratteristiche organolettiche delle materie prime, che vengono poi lavorate con processi virtuosi, che ne conservano freschezza e sapore, e a basso impatto ambientale, come dimostra il grande investimento effettuato con i nuovi evaporatori a ricompressione meccanica installati in tutti i nostri siti produttivi». Tra i brand storici per i quali la territorialità è un valore c’è anche Il Pesto di Pra’, azienda agricola che nel 2027 compirà 200 anni: «Un traguardo davvero importante – commenta Luca Dellavalle, responsabile commerciale Italia – a cui vogliamo arrivare continuando a innovare, ma rimanendo fedeli ai nostri valori: tradizione,

INVESTIRE IN SOSTENIBILITÀ DIVENTANDO B CORP

Nel 2024 F.lli Saclà ha ottenuto la certificazione B Corp: «Si tratta non solo di un riconoscimento del nostro impegno a fare impresa in modo sostenibile – dichiara Federico Ghisolfi –, ma un'ulteriore conferma della volontà di adottare una cultura aziendale che mette al centro etica e sostenibilità. Il nuovo stabilimento produttivo di Castello di Annone (At) è un progetto ambizioso, che si inserisce all’interno di un ampio percorso legato alla sostenibilità. Un’infrastruttura di grande valore, realizzata con le più moderne tecnologie e nel rispetto dei più rigorosi standard ambientali. L’ampliamento del nuovo stabilimento ci consentirà di rafforzare ulteriormente la nostra capacità produttiva, in particolar modo in ambito pesti e sughi».

Tetra Recart®. Il packaging a prova di futuro.

Quando si parla di cibo, ogni dettaglio conta. Tetra Recart® è la soluzione che unisce praticità e innovazione per garantire qualità e sicurezza, semplificando la gestione lungo tutta la filiera. Compatto, resistente e versatile, è pensato per ottimizzare spazi e processi, offrendo nuove opportunità per chi vuole guardare avanti senza compromessi sul gusto e sull’esperienza del consumatore.

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IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: DESPAR ITALIA

Complessivamente, durante i primi nove mesi del 2025, il comparto dei sughi, salse e condimenti in Despar è risultato in crescita dell’1,3% a valore, trainato dai prodotti Mdd (+1,9%). «In particolare – afferma Ines Gaballo, product manager drogheria alimentare, scatolame di Despar Italia –, il segmento dei sughi pronti e basi ha registrato un incremento del 2,1%. In questo ambito, i sughi pronti “altri”, pur rappresentando solo il 4,8% del segmento, crescono del 6,8%. Il segmento delle salse e spalmabili vegetali cresce del 2,7% (Mdd +7%), in particolare le salse barbecue (+13,3% a val. e +9,5% a confezione), seguite dalla salsa cocktail (+6,5% a val. e +4,8% a confezione) e dalla salsa di soia (+6,9% a val. e +4,1% a confezione). Tra le altre famiglie, degno di nota è l’andamento della maionese arricchita (+50,9%). Gli ultimi lanci a marchio Despar includono una maionese leggera a base di yogurt nel formato tubo, la Salsa alla boscaiola e la Maionese al tartufo. Prossimamente introdurremo una salsa burger e alcune novità nel comparto dei sughi pronti che coniugano praticità e autenticità».

qualità, territorialità e freschezza. Stiamo lavorando per sviluppare ed espandere alcune aree produttive, per migliorare e differenziare alcuni packaging e investiamo nel miglioramento della sostenibilità aziendale».n

SCHEDE PRODOTTI

Il Pesto di Pra’

Nome prodotto: Pesto Genovese

Caratteristiche: celebre salsa ligure preparata nel rispetto della tradizione, realizzata con ingredienti altamente qualitativi: basilico fresco, olio extravergine di oliva, Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Pecorino Romano, pinoli e aglio italiani. Vasetto in vetro da 90 g.

La Doria/Del Monte

Nome prodotto: Ragù Ricetta Tradizionale

Caratteristiche: ricetta che unisce carne selezionata, pomodori maturi e verdure aromatiche in una ricetta classica cotta lentamente. Pronto all’uso, offre tutto il sapore del ragù fatto in casa.

La Doria/Your Brand

Nome prodotto: Marinara in brik

Caratteristiche: sugo proposto in nuovo packaging che, pur preservando i sapori autentici, è innovativo e riciclabile, offrendo un'alternativa ancora più sostenibile rispetto al tradizionale barattolo di vetro.

Parma Is/Fresche Idee

Nome prodotto: Guacamole salsa di avocado

Caratteristiche: una salsa prodotta dalla lavorazione dell’avocado fresco e crudo. Un prodotto ideale per snack e apertivi in accompagnamento con salumi e formaggi, buona anche in purezza con crostini e nachos.

Il ritorno del retail real estate: un inizio sotto osservazione

Quello che appariva come un comparto “in difficoltà strutturale” mostra oggi segnali concreti di risveglio: gli investitori ricominciano a guardare con interesse alle superfici commerciali, i canoni prime si stabilizzano o crescono in alcuni mercati e si intravedono spazi per un nuovo ciclo. Tuttavia, questo “ritorno” non è né scontato né uniforme, ma richiede selettività, rigore analitico e una rinnovata comprensione della relazione tra spazio fisico e commercio.

Per ancorare il fenomeno a dati reali, il rapporto “The Long-Awaited Renaissance of European Retail” di Aew prevede una crescita media dei canoni prime retail in Europa dell’1,3% annuo nel periodo 2025-2029, dopo il crollo del 16% negli shopping center e del 14% nell’high street fra il 2019 e il 2022. Parallelamente, lo “European Real Estate Market Outlook 2025” di Cbre stima una crescita media dei canoni prime di circa 1,9% nel 2025, con l’Italia fra i Paesi più dinamici. Secondo Dils, nel primo trimestre 2025 gli investimenti immobiliari italiani hanno raggiunto 2,7 miliardi di euro, +44% rispetto al Dopo anni di forte volatilità, pressione del commercio elettronico e incertezze macroeconomiche, il retail real estate entra in una fase di rilancio.

2024. Infine, sempre Cbre nel Q1 2025 rileva un incremento del 26% dei volumi retail in Europa rispetto al Q1 2024. Dati che confermano una tendenza strutturale, non un semplice rimbalzo congiunturale.

Il “ritorno” del retail real estate deriva da più fattori:

• Repricing: la contrazione degli anni scorsi ha riportato i valori su livelli realistici; ciò ha reso più appetibili asset che prima erano sopravvalutati, riducendo il divario fra domanda e offerta.

• Volumi e diversificazione: gli investitori istituzionali tornano a cercare rendimenti stabili, reintroducendo il retail, soprattutto high street, “necessity” e conversione di mall, nei portafogli bilanciati.

• Occupazione: nonostante l’e-commerce mantenga la sua quota, il negozio fisico evolve come spazio esperienziale e omnicanale, mantenendo un ruolo strategico nel percorso d’acquisto.

• Gestione operativa: ristrutturazioni, riposizionamenti e mix di tenant innovativi rappresentano le leve per rilanciare traffico e performance.

• Sostenibilità: gli standard Esg e l’efficienza energetica rafforzano la competitività degli asset retail di nuova generazione.

Il quadro resta, però, selettivo: tassi di interesse ancora elevati, costi di costruzione e competizione fra asset class alternative (logistica, living, data center) impongono strategie mirate e visione di lungo termine. Un esempio emblematico arriva dall’Italia. Tra le operazioni di rilievo, la vendita del Forum di Palermo per circa 200 milioni di euro e transazioni su portafogli grocery per oltre 350 milioni. In parallelo, il segmento high street conferma vitalità: nel primo trimestre 2025, secondo Dils, si sono registrati circa 500 milioni di euro di investimenti, il miglior avvio d’anno dal 2020. Un equilibrio tra poli urbani “core” e grandi centri regionali che delinea la nuova frontiera del retail nostrano. Siamo dunque davanti a un ritorno reale, sostenibile solo se gestito con rigore. Quali asset retail meritano attenzione in questa nuova fase – quelli in centro città, quelli “necessity” nelle periferie o quelli da rigenerare – e con quale approccio operativo e finanziario? È una sfida per landlord, operatori e retailer: saper individuare i segmenti giusti, integrare innovazione e sostenibilità, strutturare contratti intelligenti e orientare le scelte verso modelli adattabili.n

Alberto Deiana, project management executive Mi. No.Ter.

L' AI di Starbucks macina dati come caffè: due spunti per noi

Nel 2019 Starbucks lanciava Deep Brew, come raffronto ChatGpt arriverà a fine novembre 2022. Una piattaforma AI che oggi gestisce inventario, personalizza offerte e prevede dove aprire il prossimo negozio. Risultato?

Un aumento del 30% del Roi e un incremento del 15% nell'engagement dei clienti. Non male per una caffetteria.

Prima di pensare che basti installare un algoritmo per stampare soldi, fermiamoci un attimo. Perché la storia di Deep Brew contiene due spunti da tatuarsi sul braccio parlando di AI.

Primo: oggi può essere il tuo “2019” per il 2030

Starbucks non si è svegliata una mattina del 2019 decidendo di fare intelligenza artificiale. Ha iniziato nel 2011 con una semplice app di loyalty. Niente di rivoluzionario: raccogli stelline, ricevi un caffè gratis. Ma quell'app è diventata un hub dove i clienti cercavano menu, orari, negozi. E soprattutto: generava dati. Tanti dati. Per otto anni Starbucks ha accumulato informazioni su cosa bevevano i clienti: quando, dove e con quale frequenza. Quando nel 2019 ha visto McDonald's acquisire Dynamic Yield per personalizzare i drive-thru non

ha dovuto partire da zero. Aveva già le fondamenta: 17 milioni di utenti attivi sull'app e una montagna di dati pronti per essere processati da Deep Brew. La lungimiranza paga. Chi oggi raccoglie dati in modo strutturato, anche senza AI particolarmente sofisticata, sta costruendo il proprio 2030. Perché l'intelligenza artificiale si nutre di dati come un macina-caffè si nutre di chicchi: senza materia prima di qualità, ottieni polvere meno utile.

Secondo: l'AI ama la scala (e i numeri grandi)

Starbucks serve 100 milioni di clienti alla settimana in 80 mercati. Un quarto delle transazioni passa dall'app. Questo significa milioni di punti dati ogni giorno: ordini, orari, preferenze, geolocalizzazione, meteo ed eventi locali. Deep Brew non è magico. È un motore predittivo alimentato da 30 milioni di connessioni digitali che incrocia abitudini individuali con variabili esterne. Ma cosa succede se hai 10 negozi e 5mila clienti al mese?

L'AI può comunque aiutare, ma aspettarsi gli stessi risultati di Starbucks è come pretendere di correre i 100 metri come Usain Bolt dopo tre settimane in palestra. I modelli predittivi hanno bisogno di volumi per essere accurati. Questo non significa rinunciare. Significa essere onesti: se non hai scala, l'AI deve essere mirata. Pochi use case, ben definiti, dove anche con dati limitati puoi ottenere valore reale. Magari non ottimizzi l'intera supply chain, ma puoi prevedere meglio i picchi di vendita del weekend. Magari non personalizzi offerte per milioni di utenti, ma segmenti meglio i tuoi migliori clienti.

Il caffè non mente

Oggi alcuni retailer guardano all'intelligenza artificiale come alla soluzione magica per competere con i giganti. Ma la vera magia non è nell'algoritmo, è nella pazienza di costruire fondamenta robuste. Perché l'AI, esattamente come l'espresso, è più buona se la materia prima è eccellente.n

Paolo Pelloni, Digital Club/Retail

Plant based:

le nuove sfide di una categoria non solo healthy

di Maddalena Marconi

I prodotti a base vegetale, sempre più diffusi e affermati, si trovano oggi a fare un cambio di passo, puntando oltre l’orizzonte semplicemente salutista, verso un’offerta sempre più gustosa e accattivante, senza rinunciare alla vocazione sostenibile.

Nell’anno terminante il 28 settembre 2025, il mercato dei prodotti plant based (escluse le bevande) ha generato un giro d’affari di 253,4 milioni di euro (dati NIQ, totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount), registrando un trend a valore del +10,3% rispetto all’anno precedente. Anche le vendite a volume sono cresciute rispetto all’anno precedente (+12,3%; pari a quasi 18 milioni di kg venduti), così come quelle a confezione (+13,9%). In crescita, infine, l’assortimento per punto vendita (+9,4%) e l’intensità promozionale (+1,3 punti).

Aree geogrAfiche e cAnAli distributivi Il dato positivo a valore è trasversale sia ai canali che alle aree NIQ. Le performance migliori si registrano in Area 4 (+16,8% a val.), che vanta un trend positivo anche a volume (+18%). Area 1 si conferma il mercato più importante, con una sales

Plant based

Trend vendite a valore (%)

253,4 mln/€

Trend vendite a volume (%)

+10,3 +12,3

18 mln/kg

location a valore del 35,8%. Segue per importanza Area 3 (25,6% di sales location). Il numero di referenze per punto vendita cresce in tutte le aree, soprattutto in Area 2 (24,6% di sales location), dove ci sono 17,3 referenze per negozio (+10,8%). In ultima posizione per sales location (14%) troviamo infine l’Area 4. «All’interno dei canali distributivi – spiega Stefano Battaglia di NIQ –, i supermercati, responsabili per il 36,5% del fatturato della categoria, registrano una crescita sul giro di affari (+5,8%) spinta anche da un aumento del numero di referenze del 7,5%. Seguono i discount (sales location a valore 32,8%), gli ipermercati (25,9%) e, infine, i liberi servizi (4,9%), che però registrano incrementi sulle vendite sia a valore che a volume. A volume si osserva una crescita trasversale a tutti i canali, guidata dai discount (+21,7%), seguiti dai supermercati (+7,5%).

Si osserva un generalizzato aumento dell’attività promozionale, soprattutto negli ipermercati, che risultano il canale più promozionato (43,2 punti).

I prezzi medi a volume sono in contrazione ovunque a eccezione dei discount, dove aumentano del 2%».

AndAmento dei segmenti

Il segmento dei piatti pronti vegetali (solo ricettati) è il principale del comparto, con una quota a valore sulla categoria del 79,7%, e registra un trend positivo delle vendite a valore dell’8,5% e a volume dell’11,5%, congiuntamente a una contrazione dei prezzi medi (-2,6%). L’attività promozionale risulta in aumento, così come il numero me-

FACILE DA PREPARARE, IMPOSSIBILE DA DIMENTICARE!

Versare il preparato in una ciotola e aggiungere acqua

Mescolare bene

Cuocere a piacimento

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E OGM

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Senza

UN COMPARTO IN CUI PUNTARE SULLA TRASPARENZA

Per posizionarsi come brand innovativo e vicino alle esigenze delle persone, The Bridge ha sviluppato una comunicazione trasparente e coerente. «Il nostro storytelling – spiega Eva Pfeffer – racconta ingredienti, processo produttivo, impegno per la sostenibilità e per la qualità. I nostri contenuti digitali, con video, ricette e suggerimenti d’uso, mirano a coinvolgere e a educare i consumatori. A questo scopo collaboriamo con influencer e testimonial coerenti con i valori del brand. Infine, per far apprezzare il gusto dei nostri prodotti, organizziamo anche esperienze in store e degustazioni».

dio di referenze per punto vendita (+7,8%). «In questo segmento – approfondisce Stefano Battaglia – i sottosegmenti principali per vendite a valore sono: burger/crocchette (+6,6% a val. e +8,5% a vol.), altro (+16,3% a val. e +21,9% a vol.), panati (+17,3% a val. e +22,3% a vol.) e polpette (-3,8% a val. e -0,1% a vol.). Il trend negativo delle polpette è imputabile a un calo del referenziamento». Il secondo segmento per quota a valore (8,4%) è quello dei salumi vegetali, che mostra trend in crescita a valore e a volume, rispettivamente pari a +21,8% e a +30%. Queste performance sono dovute principalmente a una contrazione del prezzo medio (-6,3%). A seguire troviamo i sostitutivi del formaggio, con una quota a valore dell’8,3%. Questo registra un aumento delle vendite a valore del 22,3% e a volume del 21,4%. Aumenta il prezzo medio al chilo (+0,7%), ma cresce anche l’attività promozionale. Quarto segmento per quota a valore (3,1%) è quello dei piatti

SCHEDE PRODOTTI

AMADORI

Nome prodotto: Burger Veggy

Caratteristiche: realizzato con legumi 100% italiani, un prodotto ad alto contenuto di proteine, ma anche senza allergeni come glutine e soia.

ATLANTE/BENESSE

Nome prodotto: Linea Benesse Barista

Caratteristiche: tre bevande vegetali formulate per garantire una capacità di miscelazione e montatura ottimale, nelle basi altorotanti avena, mandorla e soia.

CENTRALE DEL LATTE D’ITALIA/ CAPPUCCINO LOVERS

Nome prodotto: Bevanda vegetale Uht a base di avena

Caratteristiche: senza zuccheri aggiunti, ricca di fibre e povera di grassi, è buona così e a prova di cappuccino, ideale per ottenere una schiuma perfetta, cremosa e persistente.

pronti sostitutivi delle proteine animali. Tra i sottosegmenti che lo compongono, il principale è quello dei piatti pronti sostitutivi delle proteine animali, ma il nuovo sottosegmento dei piatti pronti sostitutivi delle proteine animali preparati risulta in forte crescita. Il primo cala a causa di una flessione nel numero di referenze (-2,9% rispetto all’anno precedente), mentre i preparati vedono un incremento del referenziamento del 6,3% e una diminuzione del prezzo medio al chilo. Chiudono i wurstel con una quota a valore sul totale dello 0,4%. Questi registrano un calo delle vendite a valore del 4,9% e a volume del 3,3%, con un decremento del prezzo al chilo e un lieve aumento dell’attività promozionale.

Il piAtto pronto è Anche heAlthy Un mercato ampio e in crescita, quindi, che ha permesso di mettere finalmente una pietra tombale sulla percezione che vedeva i piatti pronti ricettati come prodotti ricchi di conservanti, additivi e grassi. Grazie allo sviluppo dell’offerta plant based e delle tendenze che la spingono,

Plant based

Peso segmenti e trend (%)

INNOVAZIONI TECNOLOGICHE AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE

Chi sceglie prodotti a base vegetale è mosso da due driver: da un lato l’attenzione al benessere e dall’altro quella all’ambiente. Offrire queste referenze in confezioni a impatto ridotto è quindi importante. «Una delle innovazioni applicate ai nostri cartoni consiste nella sostituzione di uno strato sottile di plastica con una miscela composta al 90% da polimeri rinnovabili derivati da scarti vegetali e al 10% da polimeri riciclati – spiega Lorenzo Arrigoni di Elopak –. Questo contribuisce alla riduzione delle emissioni, in linea con l’obiettivo di diventare un’azienda a impatto zero entro il 2050».

Piatti pronti vegetali (ricettato) Sostitutivi dei formaggi Piatti pronti sostitutivi proteine vegetali Wurstel vegetali Salumi vegetali

la praticità del ready to eat è infatti oggi disponibile anche per chi desidera seguire uno stile alimentare sano senza rinunciare al gusto. «I piatti pronti unici uht Valfrutta garantiscono l’equilibrio tra gusto, salubrità e convenienza – spiega Stefania Costa, marketing manager di Conserve Italia –. Coniughiamo qualità e rispet to per l’ambiente grazie all’uso di materie prime vegetali selezionate e a processi produttivi che preservano le caratteristiche degli in gredienti. I trend nel mondo plant based sono naturalità e trasparenza, praticità, sostenibilità, origine degli ingredienti e, naturalmente, benessere e valore nutrizionale. Le innovative gamme Valfrutta sono pensate per soddisfare tutte queste richieste in maniera differenziata, per incontrare diverse esigenze di consumo». Anche La Linea Verde, con la sua offerta di piatti pronti, risponde in maniera ampia e differenziata a una domanda sempre più orientata verso alimenti sani e sostenibili, in linea con le abitudini di una società costantemente alla ricerca di be nessere, tempo e gusto. «Con la nostra visione integrata di filiera e il continuo investimento sull’innovazione – dichiara Matteo Laconi, direttore marketing dell’azienda – continuiamo a giocare un ruolo da protagonisti nella ricerca e nella valorizzazione del mercato vegetale. Dalle zuppe fresche alle tortillas, dalle insalate di riso e cereali ai risotti freschi, i nostri prodotti offrono a chi ha poco tempo

Bevande vegetali

Trend vendite a valore (%)

+4,2

329,9 mln/€

Trend vendite a volume (%)

+4,5

162,6 mln/l

PRODOTTI APPREZZATI NON SOLO DAI VEGANI

L’ipotesi che la scelta di prodotti plant based sia appannaggio esclusivo di chi segue una dieta vegana è fuorviante e riduttiva, lo conferma Giuseppe Mastrolia, vicepresidente di Centrale del Latte d’Italia, azienda presente sul mercato delle bevande vegetali con il marchio Cappuccino Lovers: «Nell’ultimo periodo riscontriamo la tendenza a un approccio sempre più trasversale. Certamente esistono i due estremi, ma quelli che apportano maggiore spinta alla crescita sono i consumatori animati da un curioso interesse, che desiderano bilanciare tra i prodotti di origine animale e quelli di origine vegetale».

Bevande vegetali

Peso segmenti e trend (%)

da dedicare alla cucina la possibilità di seguire un’alimentazione equilibrata. Per essere sempre al passo con l’evoluzione della domanda, continuiamo ad aggiornare l’offerta e abbiamo recentemente ampliato la gamma DimmidiSì con nuove ricette sane e gustose».

cresce lA domAndA di proteine “AlternAtive”

L’attenzione alla salute è oggi spesso associata alla ricerca di cibi proteici. Questo vale in particolare per gli sportivi, i giovani e, per quanto riguarda le proteine vegetali, i consumatori vegani o vegetariani che hanno un ridotto apporto di proteine animali, ma anche per i cosiddetti flexitariani, che seguono una dieta principalmente vegetale, ma flessibile, consumando occasionalmente carne e pesce. «La nostra gamma Veggy – dichiarano da Amadori – è pensata per

Avena

L’IMPORTANZA DELL’IDENTITÀ DEL BRAND

Rafforzare la riconoscibilità del brand DimmidiSì, caratterizzandolo sulla base del suo tratto distintivo definito dalla capacità di unire gusto, qualità e freschezza. È questo l’obiettivo principale con cui La Linea Verde è impegnata sul fronte della comunicazione. «Il primo passo è stato il restyling grafico della categoria delle zuppe fresche – sottolinea Matteo Laconi – che interpreta i valori del marchio in chiave contemporanea e ne esalta la leadership nel segmento. Parallelamente, stiamo avviando una nuova campagna di comunicazione multicanale basata su un linguaggio empatico, fresco e quotidiano».

i consumatori che a tavola amano alternare secondi piatti proteici di qualità, perseguendo un’alimentazione varia ed equilibrata e stili di vita sani. Promuoviamo la nuova offerta nell’ambito dell’evoluzione dell’azienda, da attore del comparto avicolo a punto di riferimento nel più ampio comparto dei prodotti a base di proteine di qualità, da filiere italiane, integrate e controllate. Un’evoluzione racchiusa nel corporate brand Amadori - The Italian Protein Company». Risponde alla domanda di prodotti ad alto contenuto proteico anche l’offerta di MartinoRossi. «Le scelte delle nuove generazioni, in particolare i mil-

SCHEDE PRODOTTI

CONSERVE ITALIA/VALFRUTTA

Nome prodotto: Passati di Verdura al Vapore

Caratteristiche: passati con verdure selezionate e cottura a vapore, che ne preserva le proprietà organolettiche. Due referenze da 500 g in cartone: Leggero senza Legumi e 12 Verdure con Piselli e Ceci.

LA LINEA VERDE/DIMMIDISÌ

Nome prodotto: Zuppa con lenticchie

Caratteristiche: zuppa ricca e genuina, preparata con un mix di lenticchie verdi e rosse, zucca e cime di rapa, arricchita da verdure fresche e un tocco di olio extravergine di oliva.

MARTINOROSSI/BEAMY

Nome prodotto: Preparato per Burger Plant Based Gusto Manzo

Caratteristiche: mix secco a base di legumi per burger vegetali ricchi di proteine, senza glutine, soia, conservanti, coloranti e Ogm. Basta reidratarlo, dargli la forma e cuocerlo.

THE BRIDGE

Nome prodotto: Coconut Barista

Caratteristiche: bevanda vegetale a base di cocco bio, dal gusto versatile, che permette di ottenere una schiuma vellutata e ideale per caffè, smoothie e cocktail.

Quale sarà la prossima grande novità nel settore delle bevande vegetali? Creiamola insieme.

Sempre più consumatori scelgono le bevande plant-based per gusto, salute e sostenibilità. Guidati da dati e insight, identifichiamo le opportunità di mercato e sviluppiamo insieme il tuo prodotto: dalla selezione degli ingredienti alla tecnologia di processo, fino al confezionamento. Con oltre 40 anni di esperienza e soluzioni end-to-end per la produzione di bevande vegetali a base di avena, soia, piselli, riso e molto altro, ti accompagniamo in ogni fase.

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VEGETALI SÌ, MA ANCHE BUONI

Oggi che le alternative vegetali sono ormai prodotti affermati, la sfida di centrale importanza per i produttori è quella del gusto. «Con il passare del tempo e grazie alle evoluzioni della tecnologia alimentare, l’aspetto organolettico delle referenze sta acquisendo un peso crescente – dichiarano da Amadori –. La nostra rinnovata linea Veggy utilizza solo legumi italiani, senza soia aggiunta, e rappresenta un’importante evoluzione nell’offerta, perché coniuga gusto e innovazione, qualità e sostenibilità, ponendo massima attenzione all’origine e alla tracciabilità delle materie prime».

lennials e la gen Z – spiega Manuel Sirgiovanni, direttore generale dell’azienda – sono guidate dall’attenzione a salute, sostenibilità e benessere animale. I nostri prodotti soddisfano queste esigenze con soluzioni facili da preparare. Le linee Beamy e Goodly, in particolare, comprendono una vasta scelta di referenze: dai mix secchi a base di legumi, versatili e privi di glutine, soia e Ogm, fino alle proteine vegetali solubili e ai nuovi mix per pancake e mug cakes».

lA sfidA dell’etnico

Non solo buono e sano: l’offerta vegetale si è evoluta tanto da comprendere anche prodotti di ispirazione etnica. Lo racconta Marco Catinari, category manager di Atlante per il mondo plant based: «La nostra offerta nel mondo delle alternative alla carne con lo storico brand Vegamo intercetta al contempo la richiesta di prodotti con ingredienti semplici e riconoscibili e l’apertura verso sapori globali. I Protein Bites sono burger vegetali disponibili sia nel classico gusto verdure che nelle versioni Thai e TexMex, mentre i prodotti della linea Tofusion sono un mix di tofu, verdure e spezie asiatiche, uno ispirato al gusto giapponese e uno coreano. Nell’ultimo anno abbiamo deciso di entrare anche nel

DIVERSE OPZIONI PER TUTTE LE OCCASIONI

Dai Pronti al Vapore a Tutto in un Piatto, fino alle nuove Zuppe e Vellutate, le linee di piatti pronti plant based proposte da Conserve Italia con il marchio Valfrutta offrono una gamma completa che mira a rispondere a diversi target ed esigenze. «Sul fronte degli ingredienti – sottolinea Stefania Costa – abbiamo dato particolare attenzione alle proteine vegetali, con l’obiettivo di proporre soluzioni sempre bilanciate dal punto di vista nutrizionale. Rispetto ai formati, le diverse opzioni che offriamo permettono di adattare l’offerta a occasioni di consumo differenti».

BIOVEG egg

Il mondo delle uova ha un nuovo protagonista, e non proviene da un pollaio...

segmento dei formaggi vegetali, dove proponiamo un assortimento completo nel quale, visto il nostro focus sulle specialità greche, abbiamo incluso anche il panetto Greek Style come alternativa a uno dei più amati tra i formaggi mediterranei. Infine, la nostra grande novità per il 2025 è la linea di bevande vegetali Barista Benesse».

un vegetAle tutto dA bere

Sulle bevande vegetali occorre fare una riflessione a parte. Si tratta infatti della categoria di gran lunga più importante nel comparto plant based con un giro d’affari complessivo di 329,9 milioni di euro, per 162,6 milioni di litri. Anche per questi prodotti, i dati NIQ relativi all’anno terminante il 28 settembre 2025 mostrano un andamento positivo, con una crescita del 4,2% a valore e del 4,5% a volume. Il segmento oggi più importante è quello dei prodotti a base avena, che rappresentano il 34,1% a valore, seguito dalle referenze a base soia, con il 28,1%. In terza posizione troviamo la base mandorla (19,2%), mentre le ultime due sono il riso (11,8%) e, infine, il cocco (5,4%).

Una quota residuale (1,4% a val.) è rappresentata dalla voce altre. Per quanto riguarda le tenden-

CAPPUCCINO COME AL BAR, ANCHE IN VERSIONE VEG

L’ultima nata nella vasta offerta di prodotti plant based di Atlante è la linea di bevande vegetali Barista Benesse. «La domanda da parte dei consumatori continua ad aumentare – chiarisce Marco Catinari – e noi abbiamo voluto contribuire a soddisfarla con un’offerta che permette di gustare a casa un cappuccino vegetale buono come al bar. La nostra ampia selezione Benesse è adatta a tutti i gusti e le esigenze e include bevande classiche in tutte le basi più popolari ma anche la soia senza zucchero; da quest’anno si è arricchita nuovamente con le tre nuove cremose referenze della proposta “Barista”».

UN PACK CHE OTTIMIZZA LE PERFOMANCE

Perché la confezione con un particolare formato, come Tetra Brik Aseptic 1000 Edge, risulta oggi la più diffusa per le bevande plant based? «Le ragioni sono molteplici – spiega Giulia Pelliccioni di Tetra Pak –. Si tratta di una soluzione ideale per il consumo domestico, che garantisce la distribuzione a temperatura ambiente, diverse opzioni di apertura e vanta un design compatto che ottimizza lo spazio e offre visibilità a scaffale. In più, è realizzato con materiali certificati Fsc e può integrare polimeri di origine vegetale, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale. Per il consumo fuori casa, invece, proponiamo Tetra Prisma Aseptic 300 Edge, ergonomico e monoporzione».

Pure-Pak® Aseptic: Innovazione a temperatura ambiente

La crescita dei prodotti vegetali ha aumentato la domanda di confezioni sostenibili, visivamente impattanti e capaci di preservare la qualità. I consumatori preferiscono cartoni dall’aspetto naturale e vogliono trasparenza su origine e produzione. I cartoni Pure-Pak®, realizzati con materiali rinnovabili e facilmente riciclabili, sono versatili e adatti a diverse tipologie di alimenti e bevande.

Contattaci: infoitalia@elopak.com www.elopak.com

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE:

DIT – DISTRIBUZIONE ITALIANA

Dal punto di osservazione dei negozi di prossimità a insegna Sigma e Sisa di Dit , i dati confermano che il comparto è in forte espansione. «Vediamo un aumento dei consumi trasversale su tutti i segmenti – sottolinea Roberto Romboli, responsabile Mdd dell’insegna –, trainato dai consumatori giovani ed evoluti, attenti al contenuto dell’acquisto, ma con risorse contenute da dedicare alla spesa alimentare. È quindi particolarmente importante, in questo mercato, porre una crescente attenzione ai capitolati di produzione, con il massimo riguardo per la lista degli ingredienti. Sono decisivi anche i claim in etichetta, che devono essere coerenti e riconoscibili e non “scimmiottare” i prodotti convenzionali. Per quanto ci riguarda, gli ultimi lanci sono stati nella linea salutistica Equilibrio&Piacere: Burger, Cotolette vegetali e Hummus di ceci».

ze, i prodotti che nell’ultimo anno hanno riscosso il maggiore successo sono quelli a base avena, le cui vendite sono cresciute a valore del 15,2%. Negativo invece l’andamento della soia, che registra un -2,1%. In crescita anche la mandorla e il cocco, mentre calano le vendite dei prodotti a base riso. «Negli ultimi due anni – sottolinea Giuseppe Mastrolia, vice presidente di Centrale del Latte d’Italia – il mercato delle bevande vegetali ha mostrato una nuova spinta alla crescita, guidata in particolare dall’avena e dalla mandorla, che hanno portato consumi aggiuntivi alla categoria, compensando la maturità di soia e riso». L’andamento negativo della voce altre (-12,1%), conferma l’ipotesi di una maturazione del mercato, con il conseguente perfezionamento dell’offerta relativa a tipologie di prodotto ormai conosciute e affermate. Le tenden-

COMUNICARE UNO STILE ALIMENTARE EQUILIBRATO

Nella comunicazione dei prodotti plant-based è essenziale andare oltre la promozione del brand, raccontando uno stile di vita autentico e consapevole. «Il nostro approccio – spiega Manuel Sirgiovanni di MartinoRossi – valorizza un’alimentazione equilibrata, in cui le alternative vegetali si integrano con gusto alle proteine animali. Al centro del messaggio ci sono la filiera, la qualità delle materie prime e le etichette pulite. Comunichiamo con un tono giovane, diretto e positivo, aperto a tutti, per accompagnare i consumatori in un percorso di scoperta e ispirarli a fare scelte sostenibili».

soluzioni pAck su misurA

L’ascesa dei prodotti a base vegetale ha accelerato la necessità di confezioni che preservino la qualità del prodotto, garantiscano impatto a scaffale e rispettino standard ambientali in evoluzione. «In questo comparto si registra una crescente preferenza per i cartoni dall’aspetto naturale – dice Lorenzo Arrigoni, market unit manager Italia di Elopak – e un desiderio di trasparenza nella provenienza e nei processi produttivi. Progettati per bevande e alimenti liquidi, inclusi i prodotti a base vegetale, i nostri cartoni Pure-Pak offrono protezione, durata e un forte impatto visivo. In più, sono realizzati con materiali rinnovabili e progettati per essere facilmente riciclabili. Per i brand che cercano un look natura-

ze, infatti, più che valorizzare la ricerca di basi innovative, mirano a caratteristiche specifiche dei prodotti. «Queste – sottolinea Eva Pfeffer, direttrice marketing e vendite di The Bridge –sono guidate dall’attenzione verso salute, benessere e praticità. Ne è un esempio l’orientamento sempre più forte verso referenze senza zucchero, bevande ricche di proteine o che integrano ingredienti funzionali come vitamine e probiotici. Sempre più ricercati sono poi i prodotti con performance particolari in termini di consistenza, come quelli denominati “Barista”, che garantiscono cremosità e un’ottima miscelazione. Vanno, infine, diffondendosi anche i formati più piccoli del classico litro, come i 500 o i 750 ml, che riflettono nuove abitudini dei consumatori, più inclini a un consumo individuale e on the go».

le, Pure-Pak è disponibile anche con Natural Brown Board, un’opzione più leggera e a minori emissioni, che migliora l’appeal a scaffale e riduce l’impatto ambientale». Lo conferma anche Giulia Pelliccioni, marketing manager South Europe di Tetra Pak: «Il packaging non è solo protezione, ma diventa un elemento chiave per comunicare identità, qualità e valori del prodotto. I consumatori cercano confezioni che rendano immediatamente riconoscibile la componente vegetale, garantiscano praticità per il consumo domestico e on-the-go e rispondano a una crescente sensibilità ambientale. La sostenibilità è infatti ormai un driver imprescindibile. Materiali rinnovabili, riciclabilità e riduzione dell’impatto sono attese concrete e noi siamo in grado di accompagnare i produttori nel percorso plant based con soluzioni che combinano sicurezza alimentare, flessibilità e sostenibilità».n

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: LIDL

Per rispondere alla crescente esigenza di scelte alimentari più responsabili, nel 2021 Lidl ha lanciato la linea vegana e vegetariana Vemondo, che conta circa 70 referenze in assortimento fisso. «A livello globale – spiega Alessia Bonifazi, responsabile corporate affairs di Lidl Italia –, abbiamo implementato una strategia legata all’alimentazione consapevole, basata sull’approccio scientifico della Planetary Health Diet, attraverso cui ci impegniamo ad ampliare le fonti proteiche vegetali nel nostro assortimento a beneficio dell’ambiente, della biodiversità e della salute. La linea Vemondo, certificata V-Label, si caratterizza per il packaging verde ben visibile, per facilitare l’identificazione da parte dei clienti; dedichiamo a questa gamma anche promozioni ad hoc, come le quattro settimane consecutive realizzate lo scorso gennaio, durante il mese cosiddetto “veganuary”, che ci permettono di testare nuovi prodotti».

Penny Italia integra anche il servizio

Connect di Satispay

I clienti avranno la possibilità di pagare in cassa utilizzando qualsiasi strumento di pagamento.

Dopo i pagamenti per la spesa e i buoni pasto di ultima generazione, Penny Italia integra anche il servizio “Connect” di Satispay. Pagare le multe, la tassa sui rifiuti, la retta scolastica mentre si fa la spesa al supermercato è quindi ora possibile negli oltre 450 punti vendita di Penny Italia distribuiti su tutto il territorio nazionale. Questo grazie all’integrazione in cassa di Connect, il servizio sviluppato da Satispay che consente di pagare utilizzando qualsiasi strumento di pagamento (contanti, carte di credito o di debito, bancomat e, naturalmente, Satispay). L’integrazione rientra nell’ambito di una più ampia collaborazione che vede Penny tra i più sensibili attori della Gdo verso l’evoluzione dei pagamenti elettronici mobile e tra i primi a integrare l’innovativo circuito di pagamento di Satispay, per poi abbracciare pienamente il suo ecosistema tecnologico. È per questo che i clienti ora, oltre a pagare facilmente anche la pubblica amministrazione, possono utilizzare in cassa anche i Buoni pasto Satispay, già adottati da oltre 30mila aziende per i loro 250mila lavoratori, per una transazione semplice e veloce. In particolare, per i clienti di Penny che utilizzano l’app Satispay, per completare i pagamenti PagoPA, basterà far leggere il qr-code del bollettino alla cassa, così come avviene per i normali prodotti in vendita, per innescare il pagamento del tributo. Tutto avviene in modo sicuro e immediato al costo di 1,50 euro per ciascun bollettino. L'importo della transazione PagoPA verrà incluso nello scontrino del cliente rilasciato alla fine della spesa, su cui saranno riportati tutti i dettagli dell'operazione e che avrà valore di certificato dell’avvenuto pagamento. Con la stessa semplicità, i lavoratori che utilizzano i Buoni Pasto Satispay – che vengono caricati automaticamente sulla sezione dedicata nell’app Satispay – potranno pagare in un’unica transazione sia col buono che attraverso il prelievo automatico dell’eventuale importo extra dal wallet personale. n

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DESCRIZIONE

N Noè è il pallet “green” realizzato da un progetto industriale di CPR System e Lucart. Concepito recuperando la materia prima seconda derivata dalla lavorazione post consumo del poliaccoppiato utilizzato per i cartoni delle bevande tipo Tetra Pak. Il processo di recupero della componente cellulosica, utilizzata per la produzione di carta riciclata, separa il polietilene e l’alluminio che verranno trasformati in granuli (GranPlast) per la produzione del pallet.

CARATTERISTICHE TECNICHE

• Dimensioni standard: 800 × 1.200 mm, altezza 150 mm

• Peso: circa 23 kg

• Bordi di contenimento: per garantire una maggior stabilità del carico

• Tracciabilità: dotato di etichetta smart label con Tag RFID, codice EAN128 e Data Matrix

Il pallet è riciclabile a fine vita, è facilmente lavabile e sanificabile, inattaccabile dalla ruggine, insensibile a variazioni di peso a contatto con l‘acqua.

PLUS

Noè è realizzato con materia prima seconda ricavata da materiali tipo Tetra Pak, post consumo, riciclati. Robusto, lavabile, tracciabile, insensibile a variazioni di peso a contatto con l’acqua. A fine vita è riciclabile, chiudendo il ciclo della logistica circolare. È disponibile in due versioni e colori: marrone, per ortofrutta, e verde per i settori della carne e dell’ittico.

MARKETING E COMUNICAZIONE

Il progetto Noè è realizzato dalla società Newpal ed è promosso sul target B2b attraverso campagne digitali, su LinkedIn e campagne adv su testate di settore on line e cartacee.

Pac 2000A Conad

inaugura a Montalto Uffugo (Cs) il nuovo polo logistico per il Sud Italia

Il progetto è frutto di una stretta collaborazione tra la cooperativa Conad e il mondo della ricerca accademica locale.

Il nuovo polo logistico è una struttura all’avanguardia che ridefinisce gli standard della distribuzione nel Sud Italia, concepita per integrare le più avanzate soluzioni di automazione, efficienza operativa e sostenibilità ambientale. Il centro rappresenta un modello avanzato di logistica integrata, pensato per ridurre l’impatto ambientale e generare valore per il territorio. Ogni scelta progettuale – dalla localizzazione alla disposizione degli spazi – è orientata a diminuire i chilometri percorsi dai mezzi, ottimizzare i carichi e ridurre il numero di consegne giornaliere. La struttura, inoltre, è dotata di un impianto fotovoltaico da 1.800 kW, di un sistema di refrigerazione a Co2 e di tecnologie per il recupero delle acque. Plus che confermano un impegno concreto verso una logistica più sostenibile, capace di coniugare sviluppo e responsabilità ambientale. Il polo sorge nei pressi dell’Autostrada A2 del Mediterraneo, progettato per servire in maniera sinergica l'intera rete distributiva della Calabria. Si sviluppa su 61mila mq coperti e integra tutte le principali aree di prodotto: grocery, freschi, freschissimi, ortofrutta e carni. Dispone, poi, di 79 baie di carico e scarico e di una capacità di stoccaggio di 45mila pallet, unità su cui vengono impilate le merci per facilitarne la movimentazione e lo stoccaggio. Può contenere fino a 19mila referenze, assicurando così la disponibilità costante di un assortimento ampio e diversificato. Grazie a questa configurazione, quindi, il centro movimenta 41 milioni di colli all’anno, con un flusso operativo coordinato da sistemi di automazione avanzati. Per la prima volta in Italia in questo ambito è stato introdotto il sistema Autostore, che ottimizza i percorsi degli operatori riducendo gli sforzi fisici. L'hub dispone poi del Fast rotating system (Frs), un magazzino intensivo che in soli 2.600 mq gestisce circa 7mila pallet. A ciò si aggiunge un sistema di gestione automatica degli ingressi per i fornitori, basato su prenotazioni a slot dinamici, che elimina tempi di attesa e rende più sicuri ed efficienti i flussi interni.n

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Lidl Uk investe 30 miliardi di sterline sui fornitori agroalimentari britannici

Lidl Uk scommette sull’agricoltura e sull’industria alimentare investendo una cifra che è pari a tre volte il giro d’affari 2024, ossia di 11 miliardi di sterline secondo le stime. La somma, di 30 miliardi di Gbp, circa 26 miliardi di euro al cambio attuale, è diretta a supportare i fornitori nazionali e a garantire la crescita, a lungo termine, di tutto il settore.

Le Delizie del Sud progetta un nuovo Cedi da 20 milioni di euro

Finanza fresca, 8,1 milioni di euro da Unicredit, per l’espansione de Le Delizie Del Sud, impresa all’ingrosso di Acerra (Napoli Metropolitana). La società partenopea, fondata nel 1998 dall’attuale amministratore delegato Salvatore Bagnati e dall’imprenditrice Carolina Custini, opera nell’alimentare e distribuisce mediante una rete di agenti che operano capillarmente sul territorio.

Sofidel rafforza la sua presenza negli Stati Uniti con un nuovo investimento produttivo

Per rispondere alla crescente domanda del mercato nordamericano, Sofidel annuncia un nuovo investimento per espandere ulteriormente la sua capacità produttiva negli Stati Uniti. L’investimento prevede l’installazione di una macchina da cartiera Tad (through-air-dried) Valmet da 75mila tonnellate all’anno, e delle relative linee di trasformazione.

Lucart: accordo per acquisire il controllo di Cartindustria Eurocarta

Lucart e Cartindustria Eurocarta hanno firmato un contratto vincolante che prevede l’acquisizione, da parte di Lucart, di una partecipazione di controllo in Cartindustria Eurocarta. L’intesa raggiunta consolida così il ruolo delle due realtà come punto di riferimento per il mercato professionale della carta tissue: un passo significativo per rafforzare la presenza del Gruppo Lucart nel canale Afh, accrescere l’efficienza industriale e aumentare la competitività internazionale.

In foto: Francesco Pasquini, amministratore delegato di Lucart

NELL’INNOVATION

DAY, FERRERO

LANCIA NUMEROSE NOVITÀ SUL MERCATO ITALIANO

Nel corso del primo Ferrero Innovation Day Italia sono stati presentati i nuovi prodotti in arrivo sul mercato domestico: si tratta di cinque referenze che interessano diversi segmenti di mercato, a partire dalle Nutella Crêpe, passando per le barrette proteiche. Novità anche sotto il brand Kinder e, infine, tre nuove varianti di tavolette firmate Ferrero Rocher. Ne ha parlato nel dettaglio ai nostri microfoni Fabrizio Gavelli, presidente e amministratore delegato di Ferrero Commerciale Italia.

COLOMBO

(CORTILIA):

VALORIZZARE LE PARTNERSHIP PER SOSTENERE IL PIANO DI SVILUPPO

70 milioni di fatturato e marginalità positiva entro il 2027: sono questi gli obiettivi della società di delivery italiana Cortilia. Intanto quest’anno lo scontrino medio è arrivato vicino agli 85 euro e nel 2025 si stimano ricavi in crescita del 10%. Di questo e dei progetti di ulteriore sviluppo anche con Amazon parliamo con l’ad Andrea Colombo.

METRO

CELEBRA I 50 ANNI DEL PUNTO VENDITA DI SAN DONATO MILANESE

Con una cena organizzata direttamente in negozio e grazie al supporto della Federazione Nazionale Cuochi, Metro ha festeggiato i 50 anni del punto vendita di San Donato Milanese, uno dei primi aperti in Italia nel 1975 e storico punto di riferimento per chef, ristoratori e operatori Horeca. La festa è stata anche l’occasione per fare il punto sui recenti progetti e sui risultati nel nostro Paese. Ne parliamo con Guido Cassano, sales operation director di Metro Italia.

MULINO

BIANCO PUNTA SULL’AGRICOLTURA RIGENERATIVA CON IL NUOVO BISCOTTO BUONGRANO

Mulino Bianco diventa il primo brand bakery in Italia certificato a realizzare un biscotto interamente prodotto con farina di grano tenero da agricoltura rigenerativa, ossia Buongrano. Il lancio segna l’avvio di una nuova fase della Carta del Mulino, il disciplinare del brand che ha definito innovativi standard per la coltivazione sostenibile del grano tenero, garantendo la qualità dei prodotti, la tutela della biodiversità e la valorizzazione degli agricoltori.

NUOVA CASA PER L’ECCELLENZA

N E L M O N D O P R I V A T E L A B E L

PLM Awards “Best Copacker Profile”, grazie alla par tnership con Marca by BolognaFiere & ADM, si evolve nei MARCA

AWARDS, il più prestigioso palcoscenico della Private Label. Un progetto che valorizza innovazione, qualità industriale e v isibilità delle imprese copacker e dei prodotti a marchio d’insegna.

I Marca Awards si ar ticolano in due riconoscimenti:

Best Innovation Product –per l’innovazione di prodotto

Best Copacker Profile – per le migliori aziende fornitrici di MDD

PREMIAZIONE: 14 gennaio 2026 presso MARCA by BolognaFiere & ADM.

NEL PROSSIMO NUMERO

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La “R-Humanization” nel retail

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