William Blake - Canti dell'Innocenza e dell'esperienza

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abbracciando così quella che sarebbe stata la professione di tutta la sua vita. La sua prima incisione nota, del 1773, è tratta da Michelangelo (porta il titolo di Joseph of Arimathea among the Rocks of Albion), mentre i primi disegni, databili 1774, sono quelli relativi a The Rody of Edward I in His Coffin. Del 1775, invece, sono alcuni disegni dell’Abbazia di Westminster. Durante i sette anni di apprendistato presso Basire, infatti, Blake si recò spesso a disegnare nell’Abbazia di Westminster che, secondo il suo primo biografo, «alimentò in lui un fervido amore per l’arte gotica, destinato a durare tutta la vita. Accadono, intanto, alcuni fatti che incideranno non poco sul pensiero e sull’opera di Blake: nel 1769 James Watt mette a punto la macchina a vapore e nel 1776 c’è la Dichiarazione di Indipendenza Americana. Sul versante artistico, invece, appaiono Henry Fuseli (Heinrich Füssli), che nel 1765 si trasferisce a Londra dalla natia Svizzera ed esegue, fra l’altro, quadri e disegni ispirati a testi di Shakespeare e di Dante; e John Flaxman, che continua ad esporre con successo alla Royal Academy, il cui presidente è Sir Joshua Reynolds. Fra i 14 e i 21 anni Blake scrive i Poetical Sketches, raccolta delle sue prime esperienze poetiche, pubblicati nel 1783. Per far fronte alle spese di stampa gli viene incontro il suo più caro amico, John Flaxman, che lo introduce nel salotto del reverendo Mattew e di sua moglie. Lì Blake recita e canta le sue canzoni e trova proprio in Mattew l’altro e più sostanzioso “sponsor” dei suoi Schizzi poetici. Terminato l’apprendistato presso il Basire, all’età di vent’anni, Blake si iscrive alla Royal Academy, di cui è conservatore lo svizzero Moser. Alla pittura ad olio l’artista preferisce l’incisione, l’acquarello e la tempera su tela: quest’ultima, però, la pratica in una maniera sua particolare che chiama “a fresco”. Gli ripugna disegnare dal vero e si concentra sulle incisioni italiane tratte da opere di Raffaello e di Michelangelo.

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