ADVERTORIAL
LA SARTORIA È UN GRANDE LAVORO ARTIGIANALE, CIÒ CHE DA SEMPRE ARRICCHISCE L’ITALIA MA DI CUI A VOLTE CI DIMENTICHIAMO. TUTTO È PARTITO NELLE BOTTEGHE FIORENTINE DEI VARI GIOTTO, CIMABUE, DIVERSI SECOLI FA, MA CHE ANCORA OGGI CI CONTRADDISTINGUE NEL MONDO.”
sperienza molto significativa che le ha dato i giusti stimoli per aprire un negozio tutto suo nel 2011. Ha cominciato a farsi conoscere per le impeccabili riparazioni e per i meravigliosi costumi per la ginnastica artistica e ritmica, ma anche per i tutù di danza, così come per le creazioni su misura da donna e – di recente – anche da uomo. Al riguardo, ha completato la sua formazione lavorando al fianco del noto maestro Mariangelo Zaramella, sarto dal 1948 e conosciutissimo ad Abano Terme anche per il suo aspetto elegante e caratterizzato da bianchi e lunghi barba e capelli. “Da una decina d’anni andavo in Veneto – ci tiene a precisare Maria Carrozzo – e mi sono innamorata della sartoria maschile, che è completamente diversa da quella femminile. Non avrei mai pensato, quando ho cominciato, che un giorno mi sarei cimentata nella costruzione di una giacca o di un capospalla, ma la mia venerazione per questo lavoro è così immensa che vorrei oltrepassare qualsiasi limite.” Quali sono le differenze tra l’alta sartoria maschile e femminile? «Per l’uomo – spiega il maestro Mariangelo -, conta certamente aver fatto
uno buona scuola di taglio, ma anche la capacità di far provare un abito in modo tale da riuscire a migliorare o nascondere i difetti anatomici della persona. L’abito va modellato sul corpo, questo è il segreto principale. Appena è finito, non va mai perfettamente , va bene dopo che il soggetto l’ha portato e lo ‘amalgama’ al suo corpo. Quando è da buttare, è praticamente impeccabile». “Nell’alta sartoria femminile – dice Maria Carrozzo -, bisogna essere armati di grande fantasia. Partendo da un determinato modello, è importante capire come formarlo e poi portarlo. Eseguo sempre il taglio guardando la persona, poi lo modello su di lei durante le prove. Mi capita spesso di cucire qualcosa su di me, che poi indosso e non mi piace, ma in un secondo momento mi fa scattare il colpo di fulmine. L’abito è vivo, bisogna farlo vivere su se stessi.” Che si stia realizzato un vestito per uomo o per donna, fondamentale è il rapporto di fiducia che si viene a creare tra il sarto e la persona.
In genere, chi ama l’alta sartoria è sempre molto esigente, e la cosiddetta ‘prima entrata’ è sempre la più difficile, perché è quella in cui si stabilisce il feeling. “Per fare questo lavoro – condividono il maestro Mariangelo e Maria Carrozzo – bisogna essere un po’ psicologi. La prima domanda che facciamo sempre al cliente quando ci chiedono un abito è: cosa deve farci? C’è chi resta stupito, ma è il solo modo di capire quale tessuto consigliare e come regolarci. Capita spesso che, alla prima prova, il vestito non sia per nulla in linea con le proprie aspettative, ma che poi prenda forma man mano che si procede con le modifiche personalizzate. Ci vuole pazienza, ma il risultato finale è sempre soddisfacente. La sartoria è un grande lavoro artigianale, ciò che da sempre arricchisce l’Italia ma di cui a volte ci dimentichiamo. Tutto è partito nelle botteghe fiorentine dei vari Giotto, Cimabue, diversi secoli fa, ma che ancora oggi ci contraddistingue nel mondo.”
SARTORIA - ABITI SU MISURA UOMO E DONNA Via San Mama 164 - 48122 Ravenna Tel. 338.6970496 Fax 0544.436604 Ravenna - ViaFacebook: San Mama - 48122 Mail: sartoria.ravenna@gmail.com Sartoria164 Ravenna www.lasartamaria.it
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