della Maddalena, centro femminista frequentato da Dacia Maraini, Liliana Cavani, Barbara Alberti, la Carraro e altre.
© Livio Negri - Top Film srl
“Erano tutte ‘mogli di’ - racconta -, io ero una delle più giovani, non ho avuto difficoltà, sono stata accolta bene, il gruppo ha consentito di inserirmi, ho cominciato a fare l’assistente volontaria in teatro... ho conosciuto Alberto Moravia, Pierpaolo Pasolini, il poeta Dario Bellezza...”. E sarà proprio da un racconto di Moravia che Giuliana Gamba realizzerà poi il suo secondo film, La cintura. Ma a fare il botto vero fu, nel 1984, il suo film d’esordio, Profumo, che, racconta Giuliana, “sconvolse e scandalizzò, perché fu pre-
so solamente come film erotico mentre invece voleva essere un’opera di rottura e questo mi divertiva...” Tempi lontani ormai, da allora il mondo del cinema è cambiato ed è anch’esso colpito dalla crisi. “Oggi - dice Giuliana - è molto difficile fare film, non c’è più mercato, allora in Italia ne uscivano almeno 300 all’anno, oggi sono 80 e di poco costo...”. Ma lei ha ormai alle spalle una lunga esperienza e “un bagaglio professionale trentennale”; sa produrre anche opere come Cover boy, primo film in digitale, presentato proprio a Pesaro qualche tempo fa.