Ever Green
ROBERTO PARIS quando il golf è vita. testo e foto Mariavittoria Andrini
Professionista e poi maestro di celebrità e reali oltre che di promesse sportive: Roberto Paris ha dedicato l’anima e la carriera al golf, di cui ha vissuto l’evoluzione in Emilia-Romagna.
“Ho odiato profondamente il golf. Avevo appena nove anni e all’Acquasanta di Roma, per necessità familiari, facevo il caddie. Portavo a spalla, per diciotto buche, sacche che pesavano il doppio di me. Un lavoro che mi costringeva a passare tutti i fine settimana lontano dai miei amici che, al contrario, se la spassavano. Guadagnavo pochi spiccioli, ma erano necessari alla mia famiglia. Poi verso i quattordici anni quell’odio si è trasformato in un amore sviscerato e ho deciso che volevo vivere ‘dentro al golf’ e diventare un professionista.” Inizia così a parlare di sé Roberto Paris, maestro di golf all’Adriatic Golf Club di Cervia dal 1986. La sua carriera inizia nel 1970 e fino al 1982 gioca, da professionista, tornei internazionali quali l’Open d’Italia e l’Open Svizzero a Crans sur Sierre. Nel 1980 frequenta la Scuola Nazionale di Golf e diventa maestro. Amico di Severiano Ballesteros, il grande giocatore spagnolo con il quale ha condiviso l’emozione di giocare diversi anni nel PGA European Tour, Paris ha assistito all’evoluzione del golf in Italia, specie in Emilia-Romagna. Negli anni Ottanta c’era solo il campo di Bologna, poi è nato quello di Cervia e, via via, tutti gli altri. “Quando sono arrivato in Romagna la prima volta, c’erano solo distese di patate e pomodori. Avevo già partecipato alla nascita di campi a Perugia e a Milano ma qui, a Cervia, è stato amore a prima vista, tanto che ci sono da ben 33 anni e intendo rimanerci fino alla fine: qui è dove ho conosciuto mia moglie e sono nati i miei figli.” Il suo viso, segnato dal sole e dalla vita
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