Vestire | Okiko
Equo e sostenibile
per bimbi alla
Moda
testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini
Da San Marino al mondo. È l’obiettivo di Maika Buda, fondatrice di Okiko, primo brand interamente specializzato nell’intimo per l’infanzia.
Ad occuparsi dello sviluppo del progetto entro i confini italiani è Marika Buda, forte della sua esperienza
Ha poco più di cinque mesi eppure, come l’asteroide da cui prende il nome, già “minaccia” di colpire il mercato con un impatto notevole. Okiko, nato a San Marino dopo un anno e mezzo di gestazione, è il primo brand interamente specializzato nell’intimo per l’infanzia. La
formula è chiara e precisa: produrre linee destinate a diverse fasce di prezzo, ma sempre riservate a 360 gradi all’intimo per bambini e bambine da zero a dodici anni.
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Nessun marchio però, neppure i grandi brand di abbigliamento per l’infanzia, ci aveva finora pensato. Andando a soddisfare un settore di mercato che non ha ancora trovato una sua giusta dimensione autonoma, Okiko punta, al tempo stesso, a colmare una lacuna commerciale e a sviluppare un innovativo retail in tutta Italia che darà lavoro, in un periodo generalizzato di crisi economica ed occupazionale anche per il commercio, a decine di persone.
commerciale per alcuni dei più noti marchi internazionali in franchising. Per cinque anni Marika è stata capo negozio per la Coin nei punti vendita di Rimini, Roma e Firenze. Per altri quattro anni ha gestito i punti vendita Intimissimi e Calzedonia al Centro commerciale Azzurro di San Marino fino a quando, nel 2009, ha deciso di acquistarli. Nel 2010, nello stesso Centro, ha aperto il franchising Motivi. Nel 2011 è arrivato anche il nuovo punto vendita Fiorella Rubino (oggi anche ai Malatesta di Rimini) seguito, nel 2012, dallo store per l’infanzia Primigi e da Coin Casa dove sta per inaugurare un “piada & champagne”, primo in Italia, secondo una linea già seguita da Coin all’estero. L’8 dicembre 2012 è arrivato appunto il nuovo nato, Okiko, sempre all’interno del
Centro commerciale sammarinese. E questo nonostante le barricate degli istituti di credito e la forte difficoltà ad ottenere un finanziamento che, promesso a settembre 2012, ancora deve arrivare.