Sportivissimo n.6 del 8.2.12

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SPORTIVISSIMO mercoledĂŹ 08 febbraio 2012 - numero 06- anno 3 - reg. tribunale di siracusa n. 11 del 25 novembre 2010 - Euro 0,50

il Settimanale dello Sport Siracusano

COPIA OMAGGIO

www.sportivissimosr.it

a t s o e n f a e s d u n c a a r r i g s a t l r o p s o dell



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Il Commento di Giuseppe Di SIlvestro

1-0 il tabellino

MISTER, ABBIAMO FATTO TREDICI Il Siracusa ha fatto…tredici (sono i risultati utili consecutivi ottenuti dalla squadra di mister Sottil, ma non valgono quanto lei sette (le vittorie consecutive) registrate dal Trapani, che rimane così in testa alla classifica. Alla squadra azzurra non è bastato conquistare i tre sudatissimi punti sulla Feralpisalò per tornare in testa alla classifica, perché il tutto è stato vanificato dalla vittoria ottenuta, proprio al novantesimo di gioco, dal Trapani sul terreno dell’Andria. E quella azzurra sulla Feralpi è stata una vittoria più difficile e sofferta di quanto si potesse prevedere alla vigilia. E sembra che ormai la questione del primato nella classifica del girone sia un affare tutto siciliano tra le due squadre che stanno facendo il vuoto alle loro spalle. Si può parlare, infatti, di vera e propria fuga delle due battistrada che adesso vantano un vantaggio rispettivamente di otto e sette punti nei confronti dello Spezia che occupa la terza posizione. E viene da mordersi le mani se si pensa che di punti sul campo il Siracusa ne ha conquistati ben quarantacinque, due in più del Trapani; e la rabbia aumenta se si pensa che già domani alla squadra azzurra potrebbero essere sottratti dalla Commissione disciplinare altri due punti, che farebbero salire a cinque punti le penalizzazioni inflitte complessivamente. Anche se il Siracusa spera di riavere dal Tnas uno dei tre punti tolti in precedenza. Ha dunque ragione mister Sottil quando afferma che, data la sua situazione, il Siracusa è condannato a dover vincere tutte le partite che restano, per poter ammortizzare gli effetti delle penalizzazioni subite. E si profila per la squadra azzurra un vero e proprio tour de force. Domenica si andrà sul difficile campo di Cremona, mentre il Trapani ospiterà lo Spezia; e nel turno successivo il Siracusa giocherà in casa con il Pergocrema, mentre i granata di Boscaglia andranno a loro volta ad affrontare in trasferta la Cremonese. E poi? Poi ci sarà lo scontro diretto tra le due squadre che stanno dominando il campionato, quel Trapani – Siracusa che si giocherà al “Provinciale” e che deciderà probabilmente le sorti della contesa. Senza dire che subito dopo il derby con il Trapani gli azzurri andranno ancora in trasferta, stavolta sul campo del Sudtirol, che inflisse all’undici di Sottil una incredibile sconfitta. Ma ora si lotta anche su altri fronti: quello del giudizio della Disciplinare atteso per domani, e quello del sostegno del mondo industriale ed imprenditoriale che il sindaco ha chiesto per la società del presidente Salvoldi. E soltanto se questo appello sarà accolto si potrà guardare al futuro con serenità. In caso contrario, si addenserebbero nubi scure.

SIRACUSA: P. Baiocco; Giordano, Moi, Fernandez, Capocchiano; D. Baiocco, Spinelli; Pepe (55’ Testardi), Longoni, Mancosu (66’ Bongiovanni); Coda (69’ Zizzari). A disp.: Fornoni, Lucenti, Ignoffo, Pippa. All.Sottil FERALPISALÒ: Branduani; Turato, Camilleri, Leonarduzzi, Cortellini; Drascek, Castagnetti, Fusari (80’ Sedivec); Bracaletti, Defendi (60’ Bianchetti), Tarana (74’ Montella). A disp.: Zomer, Blanchard, Sella, Allievi. All. Remondina ARBITRO: Morreale di Roma RETE: 81’ Fernandez

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Risultati

Prossimo Turno ClassiFIca Girone “B”

Ventiduesima Giornata

Domenica 12.02.2012

Andria - Trapani 1-2 Bassano - Sudtirol 0-0 Carrarese - Triestina 3-0 Latina - Barletta 1-1 Pergocrema - Prato 0-0 Piacenza - Portogruaro rin Siracusa - Feralpisalò 1-0 Spezia - Cremonese 0-0 Lanciano - Frosinone rin

Barletta - Bassano Cremonese - Siracusa Feralpisalo’ - Pergocrema Frosinone - Carrarese Portogruaro - Sudtirol Prato - Andria Trapani - Spezia Triestina - Latina V Lanciano - Piacenza

PROSSIMO AVVERSARIO CREMONESE

Punti: 32 Posizione: 7 Ultimo risultato: pareggio Allenatore: Oscar Brevi Campionato: Partenza sprint per la squadra lombarda, capace di annullare in breve tempo la pesante penalizzazione, sospinta dalle reti di Le Noci. Non ha mai trovato continuità nei risultati. E’ reduce dal bel pari di Spezia.

Trapani Siracusa Spezia Carrarese Pergocrema V.Lanciano* Cremonese Barletta Sudtirol

43 42(40) 35 34 33 32 32 32 32

Portogruaro* Triestina Frosinone* Latina Prato Andria Piacenza* Bassano Feralpisalò

31 26 23 22 22 21 21 19 17

* una partita in meno


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Primo gol per il difensore

MARIANO FERNANDEZ E LA VITA DA “PUNTERO”

VINCIUNBIGLIETTO Inviate una mail a redazione@sportivissimosr.it o editoriaitaliana@hotmail.it con il vostro pronostico sulla partita CREMONESE-SIRACUSA. Indicate il risultato finale, l’autore dei gol e il minuto. Chi più si avvicinerà al tabellino reale riceverà in omaggio un biglietto per seguire in tribuna gli azzurri al De Simone in occasione di SIRACUSA-PERGOCREMA In collaborazione con BAR SERAFINO

SPORTIVISSIMO HA TRE ANNI UN PENSIERO DELL’EDITORE

Autocelebrarsi non è mai cosa elegante. Perdonerete se, per una volta, cediamo alla tentazione: Sportivissimo compie tre anni. E’ per noi un traguardo importante, impossibile da prevedere quando - con grande coraggio abbiamo deciso di cimentarci in una simile impresa editoriale. A tre anni di distanza, siamo riusciti a stabilizzarci su numeri da primato: ogni anno, ben 42 uscite settimanali; e ogni settimana abbiamo una tiratura superiore alle 2.000 copie, esaurite in poche ore nei punti di distribuzione gratuita. Una distribuzione che si è allargata anche alla provincia con Floridia, Priolo, Palazzolo e Avola. Soffiamo sulle candeline ma già siamo proiettati al quarto anno. Con l’energia e la professionalità del primo giorno. E per questo un ringraziamento va ai nostri collaboratori ed agli sponsor. Ed ovviamente a voi, sempre così numerosi e attenti, nelle critiche come negli elogi. Avete inondato la pagina Facebook di Sportivissimo di auguri e complimenti. Davvero, grazie a tutti.

Gli attaccanti non segnano? I centrocampisti non pungono? Nessun problema, c’è Mariano Fernandez. La sua è risultata la testa giusta, al posto giusto, nel momento giusto. Tutto perfetto, compresa l’esultanza concitata, con tutti i compagni che gli sono piovuti addosso uno dopo l’altro. Un minuto dopo il gol, Fernandez era ancora nella metà campo della Feralpi con le braccia al cielo. E’ il suo primo gol in azzurro, arrivato dopo 1.278 minuti con la maglia del Siracusa addosso. E stando alle schede disponibili sul web, si tratta della prima rete in assoluto per il difensore dal doppio passaporto, argentino e spagnolo. L’immagine di Fernandez che festeggia con la maglia infangata (ph simona amato) rende l’idea della grinta e della voglia che questo gruppo ci mette in ogni gara. Bravo Mariano, ma applausi anche per il mastino Giordano.

Tifosi del Siracusa si nasce o si diventa? Dubbio amletico. La foto di Salvatore Russo ci aiuta a svelare l’arcano. Con la collaborazione di papà è facile scoprire in fretta la passione.

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ilcampionato

Nuovo successo azzurro. Piegata una arroccata FeralpiSalò. Azzurri secondi

IL SIRACUSA HA FATTO PIU’ PUNTI DI CHIUNQUE GLI AZZURRI SONO I MIGLIORI: SUL CAMPO LORO I PRIMI (gct) Può sembrare una scelta oziosa e invece si deve puntare, questa settimana più che mai, sulla classifica reale e non su quella riscritta dalle penalizzazioni. Non per alimentare rimpianti o mugugni o a mò di consolazione. Semplicemente per rendersi conto della verità vera: il SIracusa è - sul campo - la squadra più forte. Ha racimolato in giro per l’Italia più punti di chiunque altra e per quanto davanti adesso ci sia il Trapani dobbiamo renderci tutti conto che la verità è un’altra. Se, insomma, il campionato è ancora un discorso aperto lo si deve più alle vicende extracalcistiche - e questa settimana è emblematica per il Siracusa - che alla reale consistenza delle avversarie. Intanto, prego appuntare il primo gol in azzurro di Mariano Fernandez. In allenamento glielo aveva “predetto” il direttore sportivo Antonello Laneri. In campo, poi, il difensore argentino lo aveva “promesso” al tecnico della Feralpi, Remondina, al termine di un battibecco. La sua rete permette al Siracusa di restare nella scia del Trapani, al settimo sigillo consecutivo. Boscaglia, allenatore dei granata, parla di “obiettivo quinto posto”, ed è francamente il trionfo dell’ipocrisia sportiva. Il calendario prevede adesso un gustosissimo turno farcito da Trapani-Spezia e Cremonese-Siracusa. Se la classifica si spaccherà definitivamente o se, invece, si accorcerà lo sapremo solo al novantesimo di doemnica prossima. Sulla carta, turno favorevole ai granata primi

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in classifica. Ma at- CLASSIFICA tenti ad uno Spezia senza penalizzazioni che, dopo due pa- SIRACUSA 45 reggi consecutivi TRAPANI 43 tra le mura amiche, CREMONESE 38 35 è chiamato alla SPEZIA CARRARESE 34 partita della vita se V. LANCIANO 33 vuole ancora dire BARLETTA 32 31 qualcosa nel di- PORTOGRUARO SUDTIROL 31 scorso promozione PERGOCREMA 31 TRIESTINA 26 diretta. 25 A Cremona, di PIACENZA FROSINONE 23 converso, potre- LATINA 22 22 mo riammirare il PRATO 21 Siracusa armonico ANDRIA BASSANO 18 e armonioso delle FERALPISALO’ 17 giornate scorse. La Cremonese è squadra organizzata che gioca e lascia giocare. Condizione ideale per consentire a Mancosu ed agli altri di esprimersi al meglio. Siamo partiti da lontano per giugnere al punto: contro le piccole c’è da soffrire, e si sapeva. Ma il Siracusa soffre forse troppo la poca propensione al gioco di chi bada solo a piazzare dieci uomini nella sua metà campo. Prevedendo l’affollamento, Sottil ha ridisegnato la squadra per l’occasione, mettendo una sola punta di ruolo (Coda) e puntando sui trequartisti corsa e fantasia del suo organico. Mossa che non ha dato i frutti sperati. Coda in versione centroboa è stato presto fagocitato dalle maglie difensive dei bresciani. E Pepe-Mancosu-Longoni non sono riusciti a costruire quella superiorità o

inventare quella traiettoria di passaggio che avrebbe voluto il tecnico. Più tocchi di prima avrebbero aiutato e Sottil li aveva chiesti a gran voce. E invece possesso insistito e poca lucidità, in generale, del reparto di mezzo. I correttivi della ripresa hanno permesso alla squadra di destarsi dal pericoloso torpore in cu era precipata, mentre il Salò centrava due volte lo stesso palo in pochi secondi. Sembrava quasi un nuovo effetto Latina, scongiurato dalla testa di Fernandez: uno che maglia da titolare ed affetto se l’è guadagnato a suon di prove maiuscole. Complimenti anche ai fisioterapisti che lo hanno rimesso in piedi nonostante un fastidio al tallone. Adesso a Cremona, sventolando la classifica vera, quella che dice che il Siracusa di punti ne ha conquistati più di tutti. Perchè tra tutti è la più forte.


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ilcampionato

Siracusa in Lombardia per affrontare i grigiorossi. Dopo toccherà al Trapani

LA CREMONESE “ARBITRO” DELLA PROMOZIONE LA MIGLIOR DIFESA ALLA La Cremonese, alla quale il Siracusa farà visita domenica prossima, si erge ad arbitro della lotta per il primato in classifica. Nel giro di appena sette giorni, infatti, la compagine grigio – rossa ospiterà le due squadre che stanno dominando il campionato. Domenica sarà la volta del Siracusa a giocare al “Giovanni Zini” e la settimana successiva toccherà al Trapani. L’undici allenato da Oscar Brevi cercherà di approfittare dei due confronti con le prime della classe per dimostrare di non essere per niente inferiore alle due siciliane. In effetti, la Cremonese aveva avuto una partenza alla grande, inanellando all’inizio del campionato una serie di risultati positivi che l’avevano portata ad annullare la pesante penalizzazione (sei punti) inflittale dalla Commissione disciplinare per la vicenda del calcio-scommesse. E per un certo periodo la Cremonese ha stazionato nei pressi dei vertici della classifica, prima di incappare in una serie di… incidenti di percorso che le hanno fatto perdere qualche posizione. In effetti, la Cremonese come numero di punti conquistati sul campo è la terza squadra del campionato. Nelle partite in casa, la squadra grigiorossa ha ottenuto sette vittorie, subendo un solo pareggio e due sconfitte. Hanno lasciato lo “Zini” con i tre punti in tasca il Portogruaro e, proprio nell’ultima partita casalinga, il Piacenza; l’unico pareggio è stato ottenuto dal Pergocre-

PROVA DELL’ATTACCO AZZURRO

ma nel derby p rov i n c i a l e, mentre sono uscite sconfitte Carrarese, Bassano, Spezia, Lanciano, Fe r a l p i s a l ò, Latina e Andria. La Cremonese vanta la miglior difesa del c a m p i o n a to come numero di reti subite (il Siracusa è secondo in que- nella foto (simona amato), fasi concitate durante la gara d’andata a Siracusa sta speciale graduatoria), Al mercato di gennaio la Cremonese si mentre l’attacco è abbastanza prolifico. L’uomo-gol è preoccupata di rafforzare l’attacco, della squadra è Le Noci con otto ber- tesserando tre punte, Coralli acquistasagli all’attivo; tre reti a testa vantano to dall’Empoli, Filippini proveniente dal Como e l’esperto Possanzini (classe ’76) Minelli, Rabito e Fietta. La squadra si schiera con il modulo che nel campionato scorso militava nel 4-3-3. Tra i pali gioca il giovane Alfonso, Lugano in Svizzera. Per completare il la difesa è composta dagli esterni Se- reparto di centrocampo è arrivato poi menzato e Sales e dai centrali Minelli l’esperto Cesar De Luca (’79) ex Juve e Rigione. Il terzetto di centrocampo è Stabia. formato dall’esperto Pestrin e da Fietta Nella partita di andata la Cremonese e Dettori; in avanti, infine, giocano Mu- riuscì a strappare un pareggio (zero a setti, Le Noci e Pizzetto. Altri elementi zero) difendendosi con grande accorche vengono spesso impiegati sono il tezza; ma il Siracusa ebbe parecchio da difensore Polenghi e l’att accante Rabi- lamentarsi nei confronti del direttore di to. La unta Bocalon invece è stata tra- gara, Verdenelli di Foligno. Giuseppe Di SIlvestro sferita al Carpi.

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ilpersonaggio

Carico e in condizione, aspetta il momento dell’esultanza. “Ora i gol valgono doppio”

ZIZZARI SI AVVICINA AL SUO PRIMO GOL

“E RIVIVO LE STESSE SENSAZIONI DI GROSSETO” Diciamo la verità, stiamo tutti aspettando la sua scena di esultanza. Per un sacco di buoni motivi, il primo perchè se si sblocca Zizzari il campionato del Siracusa diventa più interessante. Molto più sereno il diretto interessato, volato sopra anche alcune polemiche nate da dichiarazioni poi amplificate. Fa bene così, Francesco “Ciccio” Zizzari, gran colpo del mercato estivo del Siracusa in attesa di definitiva consacrazione. Perchè siamo franchi, senza giri di parole, sin qui ha dato meno di quel che ci si aspettava. Non ha avuto grosso spazio però adesso la musica pare cambiata. E nonostante sia partito dalla panchina contro la Feralpi, è oggi uno degli attaccanti più in forma della truppa di Sottil. Il suo borsino indica crescita: freccia su. A dispetto di una separazione che sembrava imminente nelle scorse settimane di febbrile calciomercato. “E io sono contento di essere rimasto. La mia scelta l’ho fatta a luglio, quando ho deciso di sposare il progetto del Siracusa. Per carattere, difficilmente lascio a metà. Guardo sempre avanti, con fiducia. Vogliamo raggiungere il nostro obiettivo, che tutti conoscete”. Magari con un sostanzioso contributo da parte sua. “Ho più continuità adesso - spiega Zizzari - in questo modo riesco a trovare la mia condizione migliore e il resto sarà una conseguenza”. Il resto è quel gol che ancora manca. Caso strano per uno abituato a farne a qualunque latitudine. “Ho 30 anni e so che nel calcio possono capitare momenti così”, dice saggio Zizzari, divenuto recentemente papà. E mentre Siracusa aspetta la sua prima esultanza (“non ho niente di preparato, dipenderà dal momento. Solo la dedica è

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scontata...”), la concorrenza per una maglia da titolare aumenta con Coda e Testardi. “E si trovano motivazioni anche così. Davanti siamo tanti, il mister fa delle scelte. C’è un solo modo per trovare spazio: essere sempre pronti”. Anche quando si deve partire dalla panca. Rivedendo all’indietro il suo film in azzurro, nasce il sospetto che - alle volte - abbia pagato per via di quelle dichiarazioni ‘fuori dal contesto’ di cui parlavamo in apertura. Parole sul suo impiego da parte di Sottil, parole sulla esultanza-non esultanza con lo Spezia, squadra della sua città. “Non sempre le dichiarazioni sono riportate in modo corretto”, analizza pacato Zizzari. “Ma non ho mai pensato che fosse quello il problema. Io cerco di restare sempre il più sereno possibile. Momenti così fanno comunque parte di una carriera e della vita. Aiutano a rinforzarti”. La punta azzurra si rivela, quindi, ‘corazzata’ e impermeabile alle critiche. “Anche nei momenti in cui giocavo poco, mi è sempre stata riconosciuta grande professionalità. Mi ha fatto piacere. Ora voglio aiutare i miei compagni”. Perchè il campionato è ancora lungo e da qui alla fine sono tutte finali, visto che ogni squadra gioca per un obiettivo. “I risultati ci danno convinzione e coraggio. Il torneo è ancora lungo. Dobbiamo solo pensare a fare più punti possibile”, invita Zizzari. E lui di campionati vinti se ne intende. “Ne ho vinti due. Ora vorrei aggiungere il terzo centro. Non vorrei apparire troppo ottimista, però a me sembra proprio di rivivere le stesse sensazioni di Grosseto”. Parole che invitano a nozze l’intermittente entusiasmo dei tifosi azzurri, ora toccato dalla nuova penalizzazione. “Nonostante tutto, siamo ancora lì. E’ un fatto che dovrebbe invitare tutti ad avere più rispetto


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l’analisi Ecco le squadre che si sono mosse meglio il Settimanale dello Sport Siracusano

reg. Tribunale di Siracusa n.11 del 25.11.2010 ROC 20531

Segretario di redazione PAOLO CATANIA

Edito da ASSOCIAZIONE EDITORIA ITALIANA Siracusa, viale Scala Greca 139/A

Collaboratori GIUSEPPE DI SILVESTRO, ANTONIO MIDOLO, GIUSEPPE BASILE

Direttore Responsabile GIANNI CATANIA

Foto SIMONA AMATO/Archivio

Stampa TIPOGRAFIA GENY snc , via canale 75 Canicattini Bagni

Pubblicità Associazione Editoria Italiana editoriaitaliana@hotmail.it

nei nostri confronti”, dice Francesco Zizzari. E sono parole rivolte più ai detrattori sparsi per il girone che ai tifosi a cui, invece, la punta azzurra dedica un “tranquilli, la nostra forza è nello spogliatoio”. Un gruppo coeso, poco toccato (e cambiato) dal mercato di riparazione. “Meglio così. Negli anni in cui ho vinto i campionati, le squadre in cui giocavo subivano pochissime rivoluzioni. Cambiare poco è una cosa giusta”. In apertura di sessione è arrivato Coda, a sostituire Fofana. Quindi Testardi, altro rinforzo - e concorrente - per l’attacco. “Con Coda siamo perfetti, quanto a caratteristiche. Mi ricorda il Curiale con cui giocavo a Ravenna. Stiamo migliorando la nostra intesa ed entrambi cerchiamo il gol. E da qui in avanti le reti valgono di più”, dice sornione quasi caricandosi. “Testardi è un giovane di qualità, forte. Potenzialmente siamo tutti titolari”. Sarà Sottil a decidere di volta in volta, ma certo che avere tanta roba buona a disposizione non dispiace. Con uno Zizzari ‘in bilico’ apparente sino a poche settimane addietro, diviene giocoforza necessario parlare di futuro. Le strade sono già divise? “Nessuno si offenda, ma non ci voglio pensare per il momento. Da qui a giugno, concentrato sul campionato. Poi vedremo”. Dipenderà anche dalla Reggina. “Niente polemica con il presidente Foti. Hanno fatto le loro scelte. Con coraggio provano a lanciare dei giovani e questo è un merito. Posso solo dire che a me è piacuto che siano venuti sino a Reggio per parlare con me Salvoldi e Laneri. Ho avuto un’impressione positiva, ho fatto le mie valutazioni e la scelta è stata rapida”. Qualcuno racconta, per la verità, di un procuratore che avrebbe troppo tirato la corda, fin quasi a spazientire Salvoldi. Poco importa. Francesco Zizzari veste l’azzurro. E per farlo ha detto no persino al Verona, in serie B. E non era l’unica in fila in serie cadetta... Gianni Catania

BORSINO DI MERCATO Podio: Cremonese, Lanciano e Pergo

(r.s.) Nel prossimo numero di Sportivissimo ci occuperemo del calciomercato, con un articolo dedicato a tutti i movimenti delle diciotto formazioni del girone B di Prima Divisione. Intanto, un’occhiata alle Fab Four, le fantastiche quattro. Le regine del mercato di riparazione sono sicuramente loro: Cremonse, Lanciano, Pergocrema e Barletta. Con i loro “colpi” si sono sensibilmente rinforzate, colmando le lacune emerse nella prima parte di stagione e rilanciandosi così - sulla carta - nella corsa per le posizioni nobili della classifica. Sappiamo già che i nomi, da soli, non fanno la classifica. Chiedere allo Spezia per conferma. Se i liguri sono stati “morigerati” in questo mercato - rispetto alla faraonica campagna di luglio altre non hanno badato a spese per rimettersi in pista. E hanno riscaldato con le loro manovre un mercato che da dato perlopiù l’impressione di essere un “mercatino”: tanti scambi e prestiti gratuiti. La squadra che si è meglio rafforzata è la Cremonese. Nella foto sopra i nuovi arrivi del prossimo avversario degli azzurri. Possanzini e Coralli - detto il Cobra - rappresentano il top a disposizione nella categoria. Si è mosso bene anche il Lanciano, che si merita la piazza d’onore in questa classifica a quattro. Gli attaccanti esterni Alfredo Donnarumma e Vincenzo Sardo sono i due colpi da novanta degli abruzzesi, bloccati domenica dalla neve a Frosinone. Terzo posto per il Pergocrema. Mentre qualcuno degli addetti ai lavori si chiede quanto potrà durare la società, sotto il peso di un monte ingaggi notevole, ecco arrivare in rapida sequenza Rey Volpato, Michele Menicozzo, Daniele Fruci e Angelo Corsi. Tra Livorno e Pescara, il Pergo ha pescato in B. A chiudere la nostra Fab Four delle squadre che meglio hanno operato sul mercato, il Barletta. L’arrivo in prestito dell’ex capitano della Nocerina, De Liguori, e quello di Romondini via Pergocrema permetteno di ridisegnare la linea mediana. Con la “ciliegina” Nicola Mancino, il Siracusa si sarebbe di diritto insediato tra le regine del mercato, dopo gli innesti mirati di Coda e Testardi, l’arrivo di Aloe e il rilancio di Zizzari. E’ stato, comunque, un mercato attento quello condotto dalla società azzurra. Subito i blitz per assicurarsi quel che serviva e poi l’affare quasi fatto con Mancino. C’erano il placet del Grosseto e quello del giocatore. Qualcun altro si è, evidentemente, messo di traverso. Peccato, perchè Re Mancio aveva già le valigie pronte. Ma l’appuntamento potrebbe essere solo rimandato. A luglio, le strade del fantasista e del Siracusa potrebbero, infatti, ancora incrociarsi.

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Cominica la “nuova” vita dell’esterno destro di scuola Inter, felice di essere azzurro

PIACERE ALOE, QUI PER VINCERE E STUPIRE

“STAGIONE STRANA AD ASCOLI, ORA TOCCA A ME” Rientra nell’operazione che ha portato Adriano Montalto all’Ascoli. Percorso inverso per Ilario Aloe, giunto a Siracusa a titolo definitivo. Per lui un contratto che lo lega in azzurro fino a giugno 2013. Esterno destro offensivo, ha giocato sia in un 4-4-2 che in un 4-3-3. “La rapidità è la mia caratteristica principale”, spiega il centrocampista varesino classe 1986. L’operazione è andata in porto l’ultimo giorno utile di calciomercato. Aloe ci racconta un retroscena curioso. “Sino alle 17.00 del 31 gennaio non sapevo nulla. Però qualche giorno prima Lorenzo Pasqualini (lo scorso anno in forza al Siracusa, oggi all’Ascoli, ndr) mi aveva accennato che il Siracusa chiedeva informazioni su di me. Ma soltanto due ore prima della fine del calciomercato ho avuto riscontri ufficiali”. Di certo non ha avuto tanto tempo per pensarci. “Mi sono bastati comunque cinque minuti”. Chiarissimo. La voglia di cambiare casacca era davvero tanta. Glielo si legge negli occhi. “È stato facilissimo accettare questa proposta. Venivo da sei mesi vissuti fuori rosa. Ricevere una proposta dal Siracusa che ha un obiettivo importantissimo, beh.. credo fosse impossibile rifiutare”. Ad Ascoli qualcosa non è andata per il verso giusto. L’attuale stagione, per lui, deve ancora iniziare. “Non so dare una motivazione neppure io in realtà. Quando chiedevo spiegazioni alla società mi dicevano che era una scelta tecnica, mentre lo staff tecnico affermava che si trattasse di scelta societaria. Non lo so nemmeno io”. Meglio guardare alle stagioni precedenti. A cominciare dall’esperienza vissuta con la maglia dell’Inter. Due anni in Primavera e poi il grande giorno. “Due stagioni bellissime. Mi sono servite molto. Quella è una realtà pazzesca”. In casa del Cagliari, l’allora tecnico neroazzurro Roberto Mancini gli regala la gioia dell’esordio in

Serie A. “Una giornata assolutamente da ricordare. Quasi strana se vogliamo. Stare a contatto con dei campioni, stare nello spogliatoio con loro, ascoltare il discorso di mister Mancini, a diciotto anni, è stato bello”. Con lui in campo Veron, Cruz, Solari e tanti altri. Poi Lega Pro ma ad alti livelli. Ha già vinto due campionati di Prima Divisione. Con il Ravenna e poi con il Varese. In Lombardia arrivava proprio da Ascoli, mercato di gennaio. Che sia un portafortuna? “Non so se sono un portafortuna, ma ho avuto la buona sorte dalla mia parte. Ho trovato due squadre molto forti. E devo dire che qui ho già notato qualcosa di simile. È un grandissimo gruppo, oltre che una grande squadra. Grazie alle esperienze passate posso dire che a Siracusa i presupposti ci sono tutti. Ma per raggiungere l’obiettivo bisognerà lavorare ancora molto. Lo faremo. E speriamo bene”. Prima di mettersi in viaggio, una chiamata ad un grande amico era d’obbligo. Soprattutto se l’amico di cognome fa Fofana. “Quando ho ricevuto l’offerta del Siracusa ho subito chiamato Momo. Che per me è un grandissimo amico. Abitiamo entrambi a Ravenna. Non ha fatto altro che parlarmi bene di tutto, della città, del contesto, della società. Le sue parole sono state un incentivo in più”. Il viaggio. Altro retroscena. Quattro biglietti aerei pur di raggiungere, il prima possibile, la Sicilia. “Volevo venire il giorno dopo la chiusura del mercato. Ma l’aereo del mercoledì mattina non è partito causa maltempo. Quello del pomeriggio nemmeno. E purtroppo nemmeno quello delle 20. Così ho cambiato aeroporto e sono arrivato, da Rimini,

giovedì mattina”. Il calcio giocato gli manca da matti. Fin troppo evidente. “Il campo mi manca tantissimo. Perché non lavorando mai per un obiettivo, essendo fuori rosa, non avevo gli stimoli giusti. Ci si allenava in quattro o cinque ma non è certo la stessa cosa”. Con questa voglia sarà pronto a breve. “Spero di essere pronto tra una o due settimane”, assicura. Per Aloe è la prima esperienza al Sud. La differenza più evidente: il clima. “Mi ha sorpreso molto positivamente. Venivo da -5 e ne ho trovati 15. Per quanto riguarda l’ambiente, invece, posso dire che Ascoli è abbastanza calda come piazza, esigente. Giocare al Sud, quindi, non sarà certo un problema. Mi aspetto un grande affetto e una grande vicinanza da parte dei tifosi. Che ben venga tutto questo”. Oltre ad essere un portafortuna ha già pure esperienza nel far parte, dal mese di febbraio, di un gruppo completamente nuovo. “Tutto dipende dal gruppo che trovi, come ti accoglie. Le prime impressioni sono positivissime. Tutti bravi ragazzi, tranquilli, molto aperti, dunque sarà molto facile inserirmi bene. Per quello che ho visto in questi primi giorni mi ricorda molto i gruppi vincenti di Ravenna e Varese. Una grande squadra. Gli obiettivi si possono raggiungere così”. E il suo, qual è? “Tornare a sentirmi giocatore e poter dare una mano per raggiungere quello della squadra. Che è quello che poi conta. Obiettivi personali non me ne sono mai prefissati. Non mi piacciono, preferisco guardare a quello che serve alla mia nuova società”. Ben detto Aloe. Con tanto di dedica a quelli di Ascoli... Antonio Midolo

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vintageazzurro

Dimostrerà di essere giocatore di talento. Ma quanta sfortuna a Siracusa...

PIERINO STRADA, TALENTO CALIMERO IN AZZURRO

IN SICILIA, LA SUA STAGIONE DURO’ APPENA 14 MINUTI Il calciatore più sfortunato che abbia avuto il Siracusa? Non ci possono esser dubbi. Si chiama Pietro Strada, per tutti Piero. Un fior di campione: l’aveva dimostrato prima di arrivare a Siracusa e confermato poi. Andiamo con ordine. Stagione 1990. Le cose erano state programmate per bene. Tra gli acquisti di quell’anno vi fu quello di Piero Strada, un centrocampista che aveva mostrato qualità elevate proprio a Siracusa in occasione di un incontro internazionale della Under 18, di cui faceva parte. Segnò, tra l’altro, due gol alla squadra di Malta. Arrivò a Siracusa accompagnato dai genitori. Rimasero qui qualche giorno e ritornarono entusiasti della città e della scelta del figlio. In quel periodo Strada stava svolgendo il servizio militare alla compagnia atleti di Bologna e faceva il pendolare. Fatta la preparazione, viene schierato in formazione dal tecnico Cadregari per le partite di coppa Italia. Alla prima uscita, la sua presentazione: gol e partita vinta ad Enna. Dopo pochi giorni c’è l’incontro, sempre di coppa Italia, tra il Catania ed il Siracusa. Strada gioca e segna la rete per gli azzurri ma la gara la vince il Catania 2-1. Gli altri due incontri in cui scende in campo sono contro il Kroton e ad Acireale. Qui al 76’ si infortuna, sembra una cosa da niente, salta l’ultima gara di coppa e le prime tre gare di campionato. E’ già trascorso quasi un mese, ed il tecnico, avuta conferma che avesse recuperato dall’infortunio, lo fa scendere in campo al 72’ al posto di Salice, per aver maggior forza nel centrocampo. Il Siracusa è sotto per 2-1 con il Catanzaro. Gli azzurri si rifanno sotto e riescono a pareggiare con Paradiso all’87’. Ma nel frattempo, qualche istante prima, Strada si infortuna nuovamente. Resta in campo qualche minuto, ma deve uscire. Responso: rottura dei legamenti del ginocchio sinistro. L’incontro si risolse in parità ma, il Siracusa perse allora il suo più bravo calciatore per tutta la stagione. Il campionato di Strada durò soltanto quattordici minuti! Recupero molto lungo e difficile, ma tutto si risolse l’anno successivo, quando tornò nella squadra dalla quale era stato preso: l’Ospitaletto, dove giocò 29 gare mettendo a segno

nove reti. Questo ragazzo nato a Brescia nel 1969, inizia prestissimo a giocare. A 15 anni è titolare nella squadra di Paderno, nei pressi di Milano, ma passa immediatamente all’Ospitaletto in C2 a 17 anni e gioca sei gare, con tanto di promozione in C1. Si accorgono di questo giocatore quelli del Bologna che lo contrattualizzano (87/88). In B gioca 5 gare. Allora, per farlo ulteriormente maturare, lo piazzano di nuovo all’Ospitaletto, dove trova come allenatore Gigi Maifredi. Vi rimane due anni disputando 56 gare e mettendo a segno 15 reti complessivamente. Mentre gioca a Bologna, viene selezionato per la nazionale under 18, che come detto, tra l’altro giocò a Siracusa, e negli anni successivi è titolare della nazionale di serie C. Dopo la bella stagione viene ceduto alla Salernitana (1992) che gioca in C1 due anni ed uno in serie B, collezionando la bellezza di 87 gare e segnando 13 reti. Le sue valutazioni crescono e passa alla Reggiana in serie B, allenata da Carlo Ancelotti. Vincono in quell’anno il campionato e vanno in A. Il suo contributo? Trenta gare e otto reti! Poiché il suo allenatore Ancelotti lo stimava moltissimo, una volta andato ad allenare a Parma lo porta con se e lo fa giocare in serie A, con compagni di squadra Buffon, Crespo, Cannavaro. Resta due anni a Parma. Gioca 36 gare e segna 5 gol, giocando anche una gara di Champions League. Dopo questa gara, il regalo che tutti i giocatori sognano da quando iniziano a giocare: viene convocato dal commissario tecnico Cesare Maldini per una amichevole della Nazionale. Dalla fortuna alla sfortuna. Si infortuna in uno scontro anco-

ra una volta al ginocchio sinistro durante la gara di Champions Borussia – Parma e perde la convocazione in azzurro. Con caparbietà, si impegna per rientrare nel giro che conta. Accetta la proposta di Luciano Gaucci del Perugia e va a giocare li. Naturalmente con contributo modesto. Infatti soltanto sette le sue presenze. La chiamata che aspettava arrivò dalla sponda Genoa nel 2000. Dodici gare e due reti, alla riapertura delle liste, passa a Cosenza dove resta due stagioni. Nel 2002 inizia con la Sampdoria per continuare, dopo i trasferimenti di gennaio, al Lumezzane, dove resta contrattualizzato per due anni. Il 20 giugno 2004 si gioca la gara di ritorno della finale play off tra Cesena e Lumezzane per l’accesso alla serie B. Gara molto sentita, specialmente tra giocatori e tecnici. Piero Strada, a centrocampo, sotto gli occhi dell’arbitro viene scalciato malamente. Una rissa. Il giocatore a sua tutela presentò querela. Dopo sette anni di attesa, pochi mesi addietro (novembre 2011, ndr) poco prima dell’inizio del processo, su richiesta degli avvocati degli imputati, l’allenatore Castori ed altri, gli proposero una transazione ed il ritiro della querela offrendogli 25.000 euro. Strada, su suggerimento dei suoi difensori, ha accettato decidendo di chiudere quella brutta pagina. Dopo quella pessima pagina di storia del calcio, Strada continua la sua carriera e gioca a Cremona 29 partite (segna sei gol, ndr). Nonostante abbia l’età per smettere, gioca ancora un anno a Brescia ed ancora al Lumezzane dove chiude la carriera nella stagione 2006/2007. Con questi numeri se non avesse avuto quell’incidente, a Siracusa grande sarebbe stato il suo apporto alle fortune della squadra azzurra. Paolo Catania

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Il direttore sportivo dei gialloverdi, Franco Cassarà, parla a tutto tondo

“PALAZZOLO PUO’ AMBIRE AL GRANDE SALTO” OCCHIO

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GIOVANI,

(midolo) Osservato un turno di sosta nel campionato di Serie D. Una domenica senza calcio servita a ricaricare le batterie. Ne abbiamo approfittato per chiacchierare con il direttore sportivo dei gialloverdi, Franco Cassarà. Escludendo il ko rimediato in quel di Acireale, il girone di ritorno può, al momento, considerarsi più che positivo per la compagine siracusana. “Ad Acireale, nonostante abbiamo giocato per più di un’ora in dieci uomini, non meritavamo di perdere. Il pari ci stava tutto. A prescindere da questa partita, abbiamo disputato un girone di ritorno positivo. Siamo secondi in classifica. Domenica ci siamo imposti per 3-0, ma potevamo vincere con un risultato ancor più rotondo”. Al comando resta l’Hinterreggio. I calabresi vantano sette punti di vantaggio sulla seconda, ovvero proprio sul Palazzolo. “Io in tempi non sospetti ho sempre detto che l’Hinterreggio era la squadra da battere. E rimango della stessa opinione. Credo che noi non siamo secondi a nessuno. Abbiamo espresso un grande gioco e quella fra Hinterreggio e Palazzolo è stata forse una delle più belle partite di questo campionato. La sfida di ritorno sarà la partita della verità. Vincendo ci avvicineremmo alla vetta, con tante partite ancora da giocare”. La formazione reggina merita il primato? “Credo proprio di si, è stata costruita per vincerlo”. E il Palazzolo? “Il Palazzolo allo stato attuale ha fatto un grande campionato. Per il prosieguo speriamo di mantenere questo stato di grande forma, poi vedremo”. Inevitabile anche una domanda sull’avvicendamento Anastasi-Galfano. “Non vorrei parlare di questo argomento, perchè è stato per tutto l’ambiente e intendo società, calciatori e per chi ha subito questo esone-

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ro, un momento molto triste. Purtroppo gli allenatori sono i primi a pagare per colpe non sempre loro”. E lascia intendere che il rapporto con Anastasi è ancora forte. Ma in panchin a adesso c’è Angelo Galfano. “Un professionista esperto”. Ad oggi sembra una scelta azzeccata. “Bilancio positivo, il tecnico merita un bell’otto”. Palazzolo molto attivo sul mercato di riparazione. “Sono arrivati due ottimi giovani, Matteo Cristiano e Simone Figura, rispettivamente del ‘92 e ‘94. Già hanno dimostrato buona personalità ed ottima tecnica. Ma voglio tornare indietro, a quando è stata costruita questa squadra. Si è capito dai primi nomi, con la riconferma di capitan Bonarrigo, Ferla, Alderuccio, Liga, Martinez, Spampinato etc. e con i nuovi Contino, Panatteri, Romeo, Daniele Arena, Alessio Nassi, Visone etc., e gli arrivi novembrini Carmelo Di Paola e Peppe Alloca, che questa squadra avrebbe sicuramente fatto un campionato importante”. Sui giovani il Palazzolo scommette forte. Ha selezionato i migliori da affiancare ai big che ogni domenica scendono in campo. “Daniele Arena del ‘93, Alessio Nassi del ‘94 e l’ul-

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timo arrivato Simone Figura del ‘94 hanno un futuro roseo davanti. Spero che anche gli altri giovani che abbiamo in rosa, un esempio per tutti Sebi Aperi del ‘92, recuperato da un brutto infortunio, possano dimostrare di ambire anche a serie superiori”. A Cassarà domandiamo se il Palazzolo possa ambire al salto tra i professionisti. “Credo proprio di si, abbiamo una società altamente organizzata e con grandi dirigenti”. Neanche a chiedere, invece, quale sarà la partita più sentita. “Sicuramente quella contro l’Hinterreggio. Già all’andata fu una grande partita fra due grandi squadre” (risultato 3-3, ndr). Quale, invece, vorrebbe rigiocare? “Palazzolo-Acri, finita 2-2. Una partita in cui il Palazzolo si è visto negare due gol, annullati incomprensibilmente, e ha subito espulsioni alquanto gratuite”. Alla ripresa sarà Valle Grecanica-Palazzolo. “Mi auguro sia una partita da 2 fisso. Ci vuole tanta umiltà e concentrazione”. L’Hinterreggio riceve il Marsala, nel big match di giornata. “Pronostico chiuso: 1 fisso vista la caratura della squadra ospitante. Ma il Marsala quest’anno ha sorpreso parecchie volte”.



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evento Oggi il Premio allo Sport “Paolo Caldarella”. Siracusa premia le sue eccellenze

LA FESTA DELLO SPORT ALLA SALA RANDONE ALLE 18 LA CONSEGNA DEI RICONOSCIMENTI AI CAMPIONI (r.s.) Si rinnova proprio quest’oggi l’appuntamento con il tradizionale “Premio allo Sport Paolo Caldarella. La kermesse assegna riconoscimenti ai protagonisti dello sport siracusano e ricorda, al contempo, la figura umana e di atleta del grande pallanuotista morto in un incidente stradale. Diverse le novità introdotte nella formula del “Premio allo Sport Paolo Caldarella” e illustrate ieri in conferenza stampa in Municipio. Nuovo, intanto, lo slogan della manifestazione: “la città premia i suoi campioni”. Una formula che rafforza il legame tra gli alteti di tutte le età che in ogni disciplina riconosciuta dal Coni portano in alto il nome di Siracusa e la città stessa, che tributa così un giusto riconoscimento al sacrificio ed all’impegno dei campioni di casa nostra attraverso l’impegno diretto del Comune di Siracusa nella creazione e gestione dell’evento. Non a caso, proprio il sindaco, Roberto Visentin, e l’assessore allo sport, Andrea Corso, consegneranno direttamente alcuni premi nelle categorie di eccellenza. La serata, condotta da Mimmo Contestabile, si aprirà proprio con la consegna dei riconoscimenti principali. Spicca la presenza di Valentino Gallo, campione mondiale di pallanuoto con la Nazionale italiana, che ha raggiunto Siracusa direttamente da Posillippo - dove gioca - per l’occasione. A lui va il premio Caldarella Best International. Ancora in tema di pallanuoto, il tecnico dell’anno è Sandro Campagna, siracusano e coach di quella stessa Nazionale sul tetto del mondo. Non sarà presente perchè trattenuto a Roma da altri impegni, ma ha voluto inviare un

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video messaggio per ringraziare e ricordare l’amico Paolo Caldarella. Ai due campioni siracusani, il sindaco Visentin consegnerà anche un ulteriore riconoscimento da parte del Comune. In primo piano c’è anche la canoista Irene Burgo, che nel 2011 ha fatto incetta di titoli in tutta Europa e si aggiudica il Caldarella come atleta dell’anno. Aldo Modica (miglior dirigente) e la formazione Under 21 della Canoa Polo Kst campione d’Italia chiudono il quadro dei riconoscimenti principali. Premi speciali vanno, invece, a Massimo

Leotta (giornalismo), all’Istituto Nautico Gaetano Arezzo della Targia (Sport & Scuola), alla Finnova Costanzo (Famiglia & Sport) e al medico Vincenzo Comitini (Sport & Salute). Il tecnico del Siracusa, Andrea Sottil, riceverà il Premio Sportivissimo, assegnato dalla nostra rivista. Con lui anche Davide Baiocco, in veste però di premiante. Altri due Premi Caldarella speciali vanno alla memoria ed alla intuizione di due grandi dello sport di casa nostra: l’ex presidente dell’Aics , Iano Battaglia (alla memoria) ed a Concetto Lo Bello (visione sportiva), con le rispettive famiglie a ritirare il riconoscimento. A seguire, saranno premiati anche gli atleti che hanno conseguito risultati di prestigio nella stagione scorsa, nelle varie discipline agonistiche. Dal nuoto al tiro con l’arco, dal judo al pattinaggio. Nel corso della serata sarà anche scoperta una targa toponomastica in marmo per la intitolanda “Via Paolo Caldarella”. A breve tutto sarà, infatti, pronto per l’intitolazione della attuale via Zopiro al campione siracusano, prematuramento scomparso. All’importante momento parteciperà anche Gino Leone, in rappresentanza del comitato Amici di Paolo che si è occupato della raccolta delle firme per chiedere la dedica di una via cittadina a Paolo Caldarella. E non poteva esserci contesto migliore del “Premio allo Sport Paolo Caldarella”. L’appuntamento è per mercoledì 8 febbraio, alle 18, presso la Sala Randone. L’ingresso è gratuito. Nella pagina seguente, l’elenco completo dei premiati.


RICONOSCIMENTI PRINCIPALI

Premio Caldarella Riconoscimento Speciale Giornalismo MASSIMO LEOTTA

Premio Caldarella

Miglior Dirigente ALDO MODICA (Consigliere Federale Figh) Premio Caldarella Miglior Squadra KST UNDER 21 (Canoa Polo, Campione d‘Italia) Premio Caldarella Atleta dell’anno IRENE BURGO (Canoa Club Siracusa)

Premio Caldarella Riconoscimento Speciale Sportivissimo ANDREA SOTTIL (allenatore Siracusa calcio) Premio Caldarella Riconoscimento Speciale Scuola & Sport ISTITUTO NAUTICO G.A.DELLA TARGIA Premio Caldarella Riconoscimento Speciale Salute & Sport VINCENZO COMITINI

Premio Caldarella Best International VALENTINO GALLO (Campione mondiale Pallanuoto) Premio Caldarella Miglior Tecnico SANDRO CAMPAGNA (Coach Italia Pallanuoto)

Premio Caldarella Riconoscimento Speciale Visione Sportiva CONCETTO LO BELLO Premio Caldarella Riconoscimento Speciale Alla Memoria IANO BATTAGLIA

Il saluto del Sindaco Questa nuova edizione del premio “Paolo Caldarella” coincide con una rinnovata attenzione attorno alla figura del grande campione, orgoglio di tanti tifosi siracusani e protagonista di una delle stagioni migliori della pallanuoto italiana. Al Comune, e all’attività dell’assessorato allo Sport, va riconosciuto il merito di avere rinverdito, attraverso questa manifestazione, il ricordo di Caldarella: non è un caso se oggi, grazie all’iniziativa dei giornalisti sportivi siracusani, si parla della possibilità di intitolargli una strada. Sono certo che la Commissione toponomastica valuterà con attenzione tale richiesta. Paolo è un esempio da seguire per i giovani che si avvicinano allo sport. Con la nazionale italiana vinse nelle più importanti manifestazioni internazionali, a partire dall’Olimpiade di Barcellona, ma rimase fedele ai colori dell’Ortigia. E poi, la sua voglia di assicurarsi un futuro oltre la pallanuoto, continuando negli studi universitari, anche se l’incidente in cui trovò la morte lo privò della soddisfazione della laurea in Biologia. Sappiamo che Paolo è ricordato con affetto da tantissimi campioni della pallanuoto in tutte le parti del mondo: la migliore conferma del segno profondo lasciato nella sua breve vita. Ing. Roberto VISENTIN Sindaco di Siracusa

Il saluto dell’Assessore RICONOSCIMENTI Sport Paralimpici BIAGIO CARRUBBA SALVATORE NITTO Tiro con l’arco LUCIA CONSIGLIO CARLO BELLARDITA Karate FEDERICA CAVALLARO Judo SIMONE SERRA Nuoto ANDREA GIUDICE LUDOVICA FICHERA ORIANA BURGIO VALERIA CORBINO GUIDO LA ROSA ALESSANDRO CAPODICASA FRANCESCO CASSIA LUCIA LA GIOIA

Canoa MATTEO TORNEO STEFANO RUSSO MANGANO SIMONA PLATANIA GIANFRANCO INDOVINA GIOVANNI SANTORO PAOLO BENEDETTO MOLLICA GIORGIO ZANCHI’ GIORGIA MOLLICA BURGO SAMUELE FERRARO CARMINE Tennis ANTONIO MASCARA SALVATORE CARUSO EROS SIRINGO Tiro al bersaglio subacqueo ADRIANO ARGENTINO MARCO ALBANO NORBERTO CINQUEGRANA

Fotografia Subacquea VITALE EMANUELE Pesca in apnea CONCETTO FELICE Pattinaggio FIORITO ROBERTO MINCELLA ALESSIA BRAMANTE GIUSEPPE ALIFFI GIULIO RINZO LEONARDO DI NATALE FEDERICA

Ripristinare il Premio allo Sport “Paolo Caladarella” è stato uno dei miei primi atti da assessore. Questa manifestazione è un segno di attenzione verso il mondo sportivo di casa nostra e, al contempo, un omaggio ad uno dei figli più illustri di Siracusa. Illustre e tragica è tutta la storia di Paolo. Un conitnuo saliscendi di emozioni e battaglie, con la vita sempre pronta ad assestare colpi mancini. Quella stessa vita che lui prendeva a morsi, regalando “vitalità” a chi gli stava accanto, nello sport così come fuori dalla vasca. Paolo Caldarella ha lottato e vinto con la sofferenza. Conosceva il significato ed il valore della parola sacrificio. E se ancora oggi immutato è l’affetto del “suo” mondo pallanotistico, altrettanto lo è anche quello della “sua” Siracusa. Caro Paolo, mi permetto di darti ancora una volta del tu da amico prima che da assessore, hai lasciato un segno che aiuta a rendere più sopportabile quel vuoto improvviso. Un segno che oggi noi vogliamo trasformare in esempio. Per questo ho fortemente voluto che in questa edizione del Premio allo Sport “Paolo Caldarella” venissero considerati dalla giuria tecnica non solo i risultati sportivi, ma anche valori come il sacrificio, la fatica e l’impegno. Ing. Andrea CORSO Assessore allo Sport


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basket Metabolizzata la sconfitta di Lucca. Da oggi fino all’8 marzo, sei match verità

COMINCIANO I TRENTA GIORNI DI FUOCO PER PRIOLO COACH COPPA: “RIVOGLIO RABBIA E ADRENALINA”

Calendario vuole che il gelido mese di febbraio accenda e punti i riflettori sul campionato della Trogylos. Storicamente, proprio in un questa parentesi, il quintetto biancoverde tira fuori il meglio di sé. Un mese esatto a partire da oggi, data di recupero della contestatissima trasferta di Como, fino a giovedì 8 marzo quando, a Cagliari, il roster biancoverde disputerà la gara della nona giornata di ritorno. Nel mezzo Umbertide, Pozzuoli, Alcamo e Taranto. Intotale sei match in trenta giorni. Da vivere col fiato sul collo, con la certezza che saranno queste partite a scrivere senza ombra di dubbio le sorti di questa travagliata stagione sportiva della Trogylos. Intanto, pare che Priolo abbia comunque ritrovato della positività, a dispetto dell’ultima sconfitta. Una positività manifestatasi in forme differenti, quasi a preannunciare l’arrivo del “bello della stagione”: il recupero dall’infortunio di Michelle Maslowski e l’arrivo dei due tasselli richiesti a gran voce da coach Coppa, quali Romina Ciappina, giovane guardia belga duttile e versatile, e Katryna Gaither, pivot americano d’esperienza che ha già iniziato a dare punti, peso e colore sotto le plance. “Adesso possiamo andare a nozze con qualcosa in più dei fichi secchi – ha commentato Santino Coppa – abbiamo un cambio in più e alternative che ci permettono di giocare a basket e anche vincere. Avrei dovuto avere questa squadra già ad agosto”. E i frutti del lavoro del coach ragusano iniziano a raccogliersi. La forma invidia-

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bile di Summerton, la vittoria contro Umbertide e Taranto erano forse i migliori biglietti da visita con cui Sesto arrivava a Priolo dieci giorni fa? Nulla di tutto ciò ha invece intimorito Seino e compagne che hanno tirato fuori una prova maiuscola. Forse ci si aspettava qualcosa in più dalla trasferta di Lucca. Ma Andrade, Hampton, Ruzickova e Bagnara sono risultate insuperabili; suona oggi indovinata la prudenza mostrata alla vigilia dal coach biancoverde che comunque rimanda senza appello la prestazione delle sue e se la prende con gli arbitri. ”Ci hanno tagliato le gambe nei momenti topici – ha spiegato Coppa – Al termine della gara ho invitato Colasanti ad occuparsi maggiormente della sua prima professione, quella dentistica. Hanno rovinato una gara che senza fischi determinanti poteva vederci osare. Colpa degli arbitri ma soprattutto dell’ambiente che si è creato a Lucca. Spalti infuocati e numerosi dirigenti in campo; tutta questa cornice riesce inevitabilmente a condizionare l’arbitraggio. Ciò non toglie comunque che le ragazze sono state al di sotto della splendida prova offerta contro Sesto San Giovanni, sette giorni prima. Non ho visto la stessa perfezione, la stessa rabbia e adrenalina mostrata in quell’occasione”. Tocca e fuga da Lucca; Priolo è rientrata immediatamente in sede già domenica sera, perchè troppo oneroso restare in zona. Due giorni di allenamento e nel pomeriggio odierno l’ennesimo viaggio verso Como, dove questa sera al PalaSampietro di Casnate con Bernate, si disputerà il recupero della seconda giornata di ritor-

no. Un match già giocato in realtà al di fuori del parquet di gioco nella querelle tra le due società e che ha animato le passate settimane. I fatti in breve: la paralisi del trasporto siciliano impossibilitiva Priolo a partire alla volta di Como; così il 18 gennaio scorso la società comunicava alla FIP il proprio disagio. Le due società, Priolo e Comense, avviavano la pratica di rinvio: Como comunicava due possibili date, 2 o 8 febbraio; Priolo rispondeva positivamente per la seconda; Como, di parere opposto, replicava con un aut aut. Si apriva una querelle fatta di sms incresciosi nei confronti del dirigente biancoverde Fabrizio Milani, completamente al di fuori dei canoni di buona educazione e di sportività a cui seguiva, naturalmente, la decisione di deferire alla procura federale la società lombarda e il suo dirigente. Il Consiglio direttivo della Lega Basket dello scorso 3 febbraio chiudeva definitivamente la polemica, stabilendo nella data odierna il recupero del match. “Anche qui ci riserveranno un trattamento speciale – ha concluso Santino Coppa – Ci lasciamo alle spalle quanto successo nei giorni precedenti e pensiamo soltanto alla pallacanestro giocata. Incontriamo un avversario tra i migliori del campionato. Il nostro obiettivo è complicare le cose. Succederà tutto in un mese? Assolutamente si. Giocheremo più volte e match decisivi contro le nostre dirette rivali. Sarà importante mantenere il distacco da Alcamo e Cagliari ed avvicinare Pozzuoli. Pensiamo a salvare il titolo sportivo e questa stagione difficile. Nel mese di giugno si tireranno le somme”. Giuseppe Basile




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