Sportivissimo Natale

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SPORTIVISSIMO mercoledĂŹ 22 dicembre 2010 - numero 4 - anno 1 - reg. tribunale di siracusa n. 11 del 25 novembre 2010 - Euro 0,50

il Settimanale dello Sport Siracusano

SPECIALE NATALE

COPIA OMAGGIO

www.sportivissimosr.it

ph simona amato

Un Anno

da incorniciare Una squadra da applaudire


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SPORTIVISSIMO

Editoriale

ph. simona amato

di Giuseppe Di Silvestro

IL

SOMMARIO

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Orgogliosi di tifare Siracusa Orgogliosi per la prova fornita dalla squadra, profondamente delusi per il risultato. E’ stata davvero ingiusta la sconfitta subita dagli azzurri del Siracusa al “Flaminio” di Roma ad opera dell’Atletico Roma. Non è bastato alla squadra azzurra avere il primo calcio di rigore a favore di tutto il campionato, e trasformato da Mancosu, per portar via un risultato positivo. Il rigore, per la verità, è stato bilanciato da un altro penalty concesso subito dopo con manica eccessivamente larga alla squadra di casa. La squadra azzurra ha giocato una grande partita colpendo per ben tre volte i legni della porta avversaria, sciupando anche almeno quattro clamorose palle-gol. Sconfitta quindi davvero immeritata per la squadra di Ugolotti che sul piano del gioco è stata forse superiore a quella romana. Il Siracusa ha affrontato la partita privo di un difensore come Ignoffo e di tre attaccanti come Mancino, Cosa e De Angelis. E l’unica punta scesa in campo, Abate, si è infortunata dopo una ventina di minuti. E così il Siracusa ha dovuto affrontare l’Atletico senza nemmeno un attaccante di ruolo, ma nonostante questo handicap non da poco la squadra ha saputo tenere teste all’avversario costruendo numerose azioni da gol ma senza riuscire a sfruttarle. E stavolta più che mai si è avvertita l’assenza di un attaccante capace di mettere la palla dentro la porta avversaria, anche perché quelli che avrebbero potuto farlo non c’erano. Si chiude così con una grande amarezza l’anno 2010, e giunge più che mai opportuna la sosta natalizia che consentirà alla squadra azzurra di tirare il fiato dopo una lunga ed estenuante rincorsa, e soprattutto di recuperare alcuni dei tantissimi infortunati. La sosta giunge anche alla vigilia della riapertura delle liste di trasferimento, del mercato supplementare di gennaio. Il presidente Salvoldi ha dichiarato che prima di tutto occorre guardare alle esigenze di bilancio, ma che si farà di tutto per tesserare almeno un altro attaccante di valore. Con una punta da dieci gol a campionato, il Siracusa potrebbe guardare in alto, e c’è da stare certi che la società farà di tutto per far combaciare le esigenze del bilancio con quelle del rafforzamento della squadra. Laneri è già al lavoro, ai primi di gennaio potrebbero maturare delle novità.

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Risultati e Classifiche

L’amarezza di Giovanni Iodice: “Sognavo un’altra stagione”

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Parola ai Tifosi

Giorgio Lucenti “A Siracusa giusto mix e buona atmosfera. Si può fare bene”

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Gli auguri del Preidente Salvoldi

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Vintage Azzurro

Berretti, gruppo in crescita.

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Pallamano Serie A1

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eno Natale e un fortunato 2011. In ser un per uri aug i, car o lor ai e ori lett i ti tut A disposizione, a tutte le persone di a mi a sso me zio spa sto que a zie gra re, ola rtic pa o, ai dirigenti e ai tecnici delle società, asport: agli atleti, a quanti lo governane visi bilità, dedicano il loro tempo per con coloro i quali, spesso con pochi mezzi manie a e secondo i migliori principi sentire ai nostri giovani di crescere in emoziraonisan amo, giustamente, per i grandi ci e mo nia ssio pa ap Ci a. rtiv spo tica pra del - la ci sarebbe riconoscimento più menon ma to; olu ass llo live di ni zio sta pre le per e successi onisti che svolgono un’importante tag pro di gra i, col pic sti que a ato egn ass llo que ritato di movimento sportivo. o ern int all’ le vita fa lin o con nis for che e iale soc missione o lasciando alle spalle, parto dalla stim ci che no l’an del cio an bil un re ccia tra Volendo Siracusa calcio, che sta consentendo il do tan pu dis sta che to na pio cam bel al nso fine. Pe consono alla città. È la migliore più o rtiv spo o col tta spe a un di ere god di si tifo ai nostri la società di accettare il ripescaggio del ea l’id to tica cri o nn ha che i ttic sce gli ti tut a risposta iso la scelta dei dirigenti. div con o nn ha so, pre com me , nti qua a ma fer e la con sa come sede di grandi eventi. Il top acu Sir di à idit val la to ma fer con ha , ltre ino Il 2010, erma: chi potrà mai dimenticare la sch di i lian ita ti solu As gli con nto giu rag mo lo abbia fioretto, ha trionfato nella splendida nel o, nd qua ra rre Ba o fan Ste o an cus sira del felicità uoto e la tappa conclusiva, per il llan pa di ni zio na tto l’O : poi E co. gre o atr Te del cornice ula 1 della motonautica. Ma accanto rm Fo la t, boa r we Po del vo, uti sec con no an o second successi delle società siracusane, che ti tan i re ica ent dim mo bia dob non ni, pio cam i ai grand i livello, anche in ambito giovanile ogn ad e, ich list rna gio che na cro alle no ggo sfu talvolta schile, del nuoto, valori confermati ma t ske ba del e, nil mi fem olo llav pa la del o cas come nel in ottobre al Trofeo Sicilia. bene che la situazione non è rosea, male So i. rtiv spo nti pia im i agl o enn acc un con o Chiud ndo per la capacità di mantenere la mia Amministrazione si sta distinguemo segnato, a tempo di record, un promesse. Alla fine del 2009 abbia rnicon abbiamo realizzato l’ampliarinnovato “Nicola De Simone”; gio DifaNa e” siamo intervenuti negli mento della curva Anna. Al “Pippo reno ditalgioco del campo di calcio, spogliatoi e abbiamo recuperato il tercio del disco e del martello. Infine, monteremo la nuova gabbia per il lanvata della Cittadella, del palasport, abbiamo assegnato la gestione pri sostatico. della palestra Akradina e del ten ione e guardo al 2011 Insomma, non nascondo la mia soddise faz to nei 12 mesi con l’auspicio di riuscire a eguagliar quanto fat appena trascorsi.

Roberto Visentin Sindaco di Siracusa


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RISULTATIrisultati

Diciottesima Giornata Atletico Roma Siracusa Barletta Lucchese Foggia Cavese Gela Benevento Juve Stabia Cosenza Nocerina Pisa Ternana Taranto Viareggio Andria Bat V. Lanciano Foligno

COSI’ IL SIRACUSA...

PROSSIMO TURNOprossimoturno CLASSIFICAclassifica

2-1 1-0 2-1 0-1 2-1 3-2 3-3 2-0 2-1

9 Gennaio 2011 Andria Bat Gela Benevento Virtus Lanciano Cavese Nocerina Cosenza Ternana Foligno Juve Stabia Lucchese Foggia Pisa Barletta Siracusa Viareggio Taranto Atletico Roma il Settimanale dello Sport Siracusano reg. Tribunale di Siracusa n.11 del 25.11.2010

Edito da Associazione Editoria Italiana viale Scala Greca 139/A Siracusa

Nocerina

2-1

RETI: 48’ rig. Mancosu (S), 50’ rig. Ciofani (A), 60’ Esposito (A) ATLETICO ROMA: Ambrosi, Angeletti, Doudou, Padella, Tombesi (8’ Pelagias), Mazzarani (46’ Baronio), Miglietta, Esposito, Caputo, Franchini (65’ Babù), Ciofani - All. Paolo Onorati SIRACUSA: Baiocco, Petta, Moi, Lucenti, Stringari, Spinelli, Giordano, Bufalino (78’ Rosella), Mancosu (78’ Di Silvestro), Desideri, Abate (24’ Bongiovanni) - All. Guido Ugolotti ARBITRO: Simone Aversano (Treviso) SPETTATORI: 1.172

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Direttore Responsabile GIANNI CATANIA Stampa TIPOGRAFIA GENY snc via canale ,75 - Canicattini Bagni Segretario di redazione PAOLO CATANIA Collaboratori GIUSEPPE DI SILVESTRO, ANTONIO MIDOLO, GIUSEPPE BASILE

Foto

VALENTINO CILMI/Archivio, SIMONA AMATO/

Archivio

Nocerina Atletico Roma Benevento Juve Stabia Virtus Lanciano Foggia Taranto Cosenza Siracusa Ternana Viareggio Gela Lucchese Pisa Barletta Cavese Andria Bat Foligno

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In prossimità delle feste natalizie auguro a tutti i tifosi del Siracusa calcio e non solo, un sereno Natale. Mi e vi auguro che questi giorni possano essere per noi e le vostre famiglie momenti di aggregazione, felicità e serenità. E che anche attraverso qualche risultato positivo possiamo regalarvi un sorriso in più.(Giovanni Ignoffo)

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Dopo la nuova operazione, parla il difensore. Evita le polemiche e guarda al futuro.

IODICE: “CI RIVEDIAMO IL PROSSIMO ANNO. MA CHE AMAREZZA, SOGNAVO UN’ALTRA STAGIONE...”

C’è una nota stonata in questo lieto 2010 che sta per chiudersi. Una vicenda dal retrogusto amaro per gli appassionati sportivi siracusani. Tutti avrebbero voluto vedere tra i meravigliosi protagonisti di questa prima stagione in quella che una volta era la C1 anche Giovanni Iodice. E invece no. Appuntamento rimandato all’annata sportiva 2001/12. Sfortuna, imperizia o sottovalutazione del caso. In città ognuno ha una sua versione circa le cause che hanno determinato – a sorpresa - il nuovo intervento per la ricostruzione del crociato a cui è stato sottoposto lo scorso 13 dicembre il forte difensore azzurro. Dal 16 dicembre Iodice è tornato nella sua Napoli. Oggi, però, è di nuovo a Roma per i primi allenamenti e controlli con il professor Mariani e lo staff fisioterapico della clinica Villa Stuart. Rimarrà nella capitale sino alla vigilia di Natale per tornarvi il 28 e poi a regime da gennaio. Difficile prevedere quando lo rivedremo a Siracusa. “In effetti, ad oggi non saprei rispondere. Sicuramente con l’anno nuovo. E’ chiaro che io spero presto. Ma molto dipenderà dalla riabilitazione. Non appena mi sentirò a posto, tornerò. Davvero, spero presto. Anche perchè sennò vi dimenticate di me...”, scherza Iodice. L’umore, tutto sommato, è sempre buono. Il carattere non fa difetto al capitano in pectore. Nella vita, come in campo, avversari e difficoltà affrontate di petto e giocando d’anticipo. “Sono fatto così, sono fatalista. Anche in tutta questa vicenda. Se è successo quel che è successo, vuol dire che doveva andare così. Ho forza sufficiente per reagire”. Bene così, Giovanni. In fondo, è anche per questo che è uno dei giocatori più amati della storia recente del Siracusa. Chiunque abbia avuto un contatto con lui, ne è subito diventato amico. Dell’uomo più che del calciatore. Cosa che fa enormemente piacere a Iodice, che a Siracusa – non lo nasconde – si sente a casa, o forse anche di più. Per questo non cerca colpevoli, quando voci malevoli puntano il dito contro questo o contro quello. “E’ successo, devo solo accettarlo. Se sono stati commessi errori, so per certo che non c’è stata malafede”. Forse il suo caso è stato sottovalutato? “Non penso. La società si è sempre comportata bene con me. Ed anche adesso siamo in stretto contatto”. Ma almeno un po’ arrabbiato lo sarà. “No. Più che altro sono amareggiato. Sognavo un’altra stagione”.

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Nella foto di Valentino Cilmi un perplesso Giovanni Iodice. Il difensore è nato il 30 maggio del 1986 a Napoli


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E c’è da capirlo, lui che quella maglia l’ha sempre indossata con orgoglio anche a Campobello, sperava di gonfiare il petto con il leone stampato sopra anche a Foggia, a Cosenza, contro il Taranto e l’Atletico. Dovrà, invece, aspettare mesi per poterlo fare. Ma accadrà, c’è da giurarci. E lui stesso non ha paura e risponde senza neanche aspettare alla domanda che sottovoce tanti si fanno: tornerà quello di prima? “Si. Non ho nessun problema a dirlo. Conosco le mie potenzialità. Non ho nessuna paura al riguardo”. Tanto carico che se dovessimo trovarlo persino migliorato, non ci sarebbe da sorprendersi. Ci sarà da attendere, però. E questi mesi, come quelli passati sono il più grande tormento del capitano. “Mi rode tutto questo tempo perso. Nessuno mi ridarà questa stagione. Per questo ho grande voglia di tornare il prima possibile”. L’operazione che ha chiuso la stagione di Giovanni Iodice è durata circa due ore e trenta. Un’ora in più rispetto allo stesso intervento subito a Siracusa. Ma si tratta di due ricostruzioni differenti. “Confesso di aver avuto un momento di sbandamento in

sala operatoria, quando mi hanno detto che il legamento non c’era più”. E’ durato un attimo. Quando ha riaperto gli occhi, Iodice era già pronto alla battaglia. Sospinto dai tanti messaggi di affetto piovutigli addosso da Siracusa. Via facebook, attraverso i forum web, per telefono. “L’affetto della città lo sento, ed è importante per me. Vuol dire che ho lasciato qualBENVENUTO FLAVIO cosa di buono e non solo in campo”. Ma è lì, Il Siracusa ha un tifoso in più! al centro della difesa Per la gioia di papà Salvatore su di un tappeto verAliffi e della mamma, è nato de, che vogliamo riveFlavio. Per lui, subito debutto derlo a breve. Sempre con la maglia azzurra da supporter azzurro. indosso. Perchè sarà E quanto prima siederà in gra- pur vero che le bandinata con papà e le sorelle diere non esistono più Arianna e Valentina. Tutti insie- nel calcio moderno, me per tifare Siracusa! ma noi siamo tradizioAi neo genitori le felicitazioni nalisti. “Nel mio futuro della redazione di Sportivissi- spero ci sia ancora il Siracusa. Io sono in mo. scadenza, a giugno. So che dovrò rimettermi per le vostre foto: redazione@sportivissimosr.it in discussione e sono pronto. Ma il prossimo anno vorrei essere ancora uno dei vostri”. Tranquillo, ti aspettiamo, Giovà. Gianni Catania

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Commenti

SIRACUSA, CHE EMOZIONI I TIFOSI SOGNANO E SI DIVERTONO CON UGOLOTTI Sembra una favola quella del Siracusa. Tornato in Prima Divisione dopo quindici anni di purgatorio. L’avventura, però, non è iniziata, nei migliori dei modi. Gli azzurri sembravano aver imboccato un tunnel senza via d’uscita. Il castello sembrava destinato a crollare. Sembrava. Perché il leone stava solo riposando. La metamorfosi è di quelle che lasciano il segno. Il Siracusa dalla 6° giornata in poi non ha fatto bene, ma benissimo. Anzi, di più. Un cammino stratosferico, e passi il ko di Roma. Gli azzurri adesso sono temuti in ogni dove. Merito di questi ragazzi, di questa società e di quest’allenatore che ha fatto innamorare una piazza. Sorpresi, e non lo nascondono, gli stessi tifosi. “Il cammino della squadra lo definirei eccezionale – afferma Fabio Pisano - sinceramente non credevo fosse possibile una risalita di questo tipo. Mancino è il vero e proprio leader in campo. Promosso a pieni voti anche il reparto difensivo per la solidità dimostrata dalla sesta giornata in poi e Vincenzo Cosa che, nonostante il doppio salto di categoria, ha vinto alla grande la propria sfida personale”. E’ già tempo di calciomercato. Allo stesso Fabio chiediamo un parere. Come dovrà muoversi, in questo frangente, la società? “Se si sceglie di puntare, nonostante tutto, alla salvezza bisogna confermare la squadra in blocco. Se, invece, si deciderà di provare a puntare ai play off si dovrà ingaggiare un difensore, due centrocampisti, e un attaccante. Secondo me puntare alla serie B qualora la classifica lo permettesse significherebbe tentare il grande salto con pochissimi soldi spesi. Io sono per provarci fin da subito. La città – continua - non e’ pronta nemmeno per il professionismo. Bisogna darsi da fare per far scoppiare definitivamente la febbre Siracusa calcio”. Su Ugolotti nessun dubbio. “Per la prima Divisione e’ spre-

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cato, per competenze merita indubbiamente che il grande calcio gli dia una possibilità. Ne ha le capacità, se non fosse arrivato difficilmente avremmo visto la nostra squadra in questa posizione a fine girone d’andata”. Entusiasmo contagioso. A sognare è anche Alessandro Caruso, sempre presente al Nicola De Simone. “Sinceramente credevo nella risalita ma non in questi termini. Soprattutto se consideriamo le prime cinque sconfitte consecutive che hanno fatto abbassare il morale e la fiducia nei confronti dell’ organico. Poi con l’ arrivo di ‘Sir’ Ugolotti e con professionisti come Ignoffo, Spinelli, Mancino e Cosa su tutti siamo riusciti a risollevarci e a ruggire come veri leoni, sconfiggendo squadre ben più blasonate. Merito di un grande allenatore che ha saputo prendere una squadra ormai senza fiducia e trasformarla in un team vincente. Adesso andiamoci a prendere queste sei vittorie (i punti che mancano alla salvezza, ndr) per poi toglierci qualche altra soddisfazione. E chi lo sa...”. Ha un chiodo fisso, invece, Salvatore Amico. Senza stadio nuovo, sarà difficile sognare. “Serve la struttura sportiva. Quando si farà il nuovo stadio? Se ne parla da anni ma non se ne è mai fatto nulla. Hanno investito milioni di euro per un autodromo che è fine a se stesso e per lo stadio non hanno mosso un dito. Siracusa ha fame di calcio”. Tornando al calcio giocato idee chiare quelle di Roberto Bianca. “Dopo un ini-

zio del genere, ottenere la salvezza sarà come vincere il campionato. Nonostante la squadra ci stia regalando soddisfazioni a non finire, spero che questo non venga dimenticato dalla maggior parte dei tifosi. Ripartire dalla Prima Divisione, dopo così tanti anni di assenza, sarà già un passo importante per la nostra crescita. Poi certo, conoscendo il Presidente, sono sicuro che se tra qualche mese ci dovessimo trovare in certe posizioni di classifica non si farà scappare la grande occasione. Per tutto ciò che stiamo vivendo i meriti vanno alla società e di conseguenza al mister Guido Ugolotti. La persona giusta ingaggiata al momento giusto. E poi applausi un po’ a tutti. Se devo fare qualche nome faccio quelli di Ignoffo, Spinelli, Giordano, Mancino, Cosa giocatori d’esperienza che stanno dando il massimo in ogni circostanza. Lo stesso vale per i compagni. E complimenti anche per i giovani che ci ritroviamo in rosa. Che sorpresa Bufalino! Per non parlare di Petta o Strigari. Mancosu, poi, sta dimostrando di saperci fare con il pallone tra i piedi. Anche in porta, nonostante i due giovani classe 1989, abbiamo una certa sicurezza”. Il Siracusa ha riconquistato i suoi tifosi. Ma siamo ancora a metà dell’opera. Antonio Midolo


COMUNE DI FRANCOFONTE Il Sindaco, la Giunta,il Presidente del Consiglio e il Consiglio Comunale augurano a tutta la Cittadinanza un sereno e Santo Natale e un felice anno nuovo



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Giorgio Lucenti

“IL SIRACUSA E’ UN GIUSTO MIX DI GIOCATORI GIOVANI ED ESPERTI E SQUADRE COSI’ FANNO SEMPRE BENE" (midolo) E’ arrivato in punta di piedi. Nonostante un curriculum da paura. Si è aggregato al gruppo nel mese di settembre. Si è allenato sotto gli occhi di Romano, prima, ed Ugolotti, dopo. Poi la firma del contratto. Tra i dubbi e le perplessità dei più. “Non gioca da troppi mesi” si diceva. Sembra, invece, l’ennesima scommessa vinta dalla società e dal suo direttore. Anche se, francamente, definire ‘scommessa vinta’ uno che di nome fa Giorgio Lucenti, sembra quasi offensivo. Circa 70 le presenze in Serie A, tra Roma, Empoli e Catania. Quasi 300 quelle in Serie B. Trentacinque gol tra A e B. In massima serie ha segnato all’Inter, al Cagliari e alla Salernitana. Ha giocato in diversi ruoli. Ha fatto pure il centravanti, a Cagliari, sostituendo Suazo. Gli mancava giocare al centro della difesa, a Sirauca ha colmato il vuoto. “Sapevo sin dall’inizio di essere in ritardo di preparazione. Anzi ero proprio senza preparazione. Sapevo di dover fare prima un mesetto di allenamenti specifici per iniziare a giocare. Pian piano ho preso la forma migliore e i risultati si stanno vedendo. Ma ero sicuro dei miei mezzi e per questo non mi sono mai creato nessun problema”. La fascia da capitano, il giusto premio. “E’ provvisoria. Però sono rimasto molto contento, vuol dire che il mister ha visto in me una persona seria”. Gli anni in Serie A non sono poi così lontani, ne approfittiamo. Curiosando un po’. “Mi ricordo molto volentieri l’esperienza fatta con la Roma.

Anche se giocavo poco, mi allenavo con giocatori importantissimi e avevo solo 20 anni. Ho imparato tanto da loro. Poi ricordo bene le stagioni ad Empoli, dove posso dire di aver vissuto la mia prima vera esperienza in massima serie. E con piacere le annate di Catania, dove ho vinto il campionato di B, e in A ho giocato lo spareggio salvezza”. La scorsa stagione, invece, è stata la più difficile. A Potenza è successo di tutto. “Il punto più nero della mia carriera. La partenza era positiva, pensavamo tutti fosse una bella piazza. Ci siamo fatti tutti trascinare dall’ambiente. Poi dopo qualche mese è venuta fuori la vera situazione societaria. Problemi a non finire. E per gente della mia età, la voglia, lo stimolo per giocare al meglio è fondamentale”. Ed ecco, allora, che la chiamata del Siracusa giunge nel momento migliore. “Nel momento più opportuno. Volevo tornare vicino casa, e ho accettato subito. Conoscevo la bontà della società. Solida e molto ambiziosa. Qui c’è tutto per fare bene”. Eccolo, dunque, in campo a 35 anni. Pronto a rimettersi in discussione. “Come sempre. A queste piazze, esigenti, sono abituato. Ho giocato anche tra Napoli e Palermo. Ho firmato dopo le cinque sconfitte, e vedendo la squadra giocare bene, non mi sono mai demoralizzato più di tanto. Qualche giocatore poi lo conoscevo già. Sapevo che non era possibile continuare in quel modo”. I risultati gli stanno dando ragione. “Non mi aspettavo questa risalita

così veloce. Però sapevo che la squadra aveva tutte le carte in regola per uscire dal tunnel. Sono stato uno di quelli che ha detto, dopo le 5 sconfitte consecutive, che questa formazione sarebbe uscita dai bassi fondi della classifica senza problemi. Certo, arri-

vare i n queste posizioni è stato un balzo notevole. Adesso speriamo, nel ritorno, d i

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conquistare punti pesanti nelle prime giornate. Potrebbero fare la differenza in futuro”. A questo punto, come da prassi ormai, passaggio obbligato per tutti gli azzurri: complimenti al mister. “Ugolotti lo conoscevo di nome. Allenatore molto preparato, tranquillo che fa lavorare bene. Con la giusta pressione. In lui vedo un buon mix. Il modo giusto per far lavorare i ragazzi, senza strafare, una giusta via di mezzo. Ideale sia per i giovani che per gli esperti. Ne posso parlare solo positivamente”. Giovani di qualità, in crescita continua ed esperti con ancora tanta voglia di divertirsi e far divertire. Sembra il mix perfetto. Per far bene è così che si costruiscono le squadre? “Le squadre dove ho vinto e dove ho fatto bene erano sempre così formate. Per me questa è una squadra fatta bene sia dal presidente che dal direttore sportivo. Si vede anche dai risultati, che non abbiamo bisogno di chissà che cosa. Siamo perfetti così. I nostri 4-5 giovani forti li abbiamo, e gli esperti ci

stanno pure. Si può lavorare tranquillamente, e con questa classifica verrà tutto più semplice. I giovani in organico sono molto bravi, sono giovani di valore, di prospettiva. Tutti possono far bene. Bisogna solo avere quel pizzico di volontà e non mollare mai, anche quando non si gioca. Questa è l’arma giusta. Da giovane pure io ho conosciuto la panchina e la tribuna”. Dallo spogliatoio è stato più volte indica-

Nella foto di Simona Amato, un momento del derby dello scorso anno

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to come il più divertente, il più simpatico. Conferma. “Sono quello che scherza di più. Sarà per l’esperienza. Ma devo dire lo facevo anche da giovane. Mi piace scherzare”. Con Mancino forma un duo di tutto rispetto. “Nicola quando parla in dialetto è unico. Ma anche gli altri non sono da meno”. Prima dei saluti, un messaggio ai tifosi. “Faccio i miei migliori auguri di buone feste a tutti i tifosi siracusani e in particolare ai lettori di Sportivissimo. Nessuna promessa, ma il nostro impegno non mancherà mai. Salviamoci il prima possibile e poi divertiamoci insieme”. Buone feste, professionista. Antonio Midolo

AVVISO AI LETTORI Nell’augurarvi Buone Feste vogliamo ricordarvi che SPORTIVISSIMO tornerà in distribuzione a partire dal 5 gennaio


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Il messaggio del presidente del Siracusa

“CARI AMICI, AUGURI: QUESTO E’ STATO UN ANNO IMPORTANTE. ADESSO GETTIAMO LE BASI PER PENSARE IN GRANDE” Ci accingiamo a vivere il momento più magico dell’anno, il Santo Natale, che a Siracusa ha un calore ancora più coinvolgente in quanto preceduto dalla festa di Santa Lucia, nostra amata Patrona. Il mese del Natale è anche quello che segna la fine di un anno e l’arrivo del nuovo ed è quindi inevitabile fare un bilancio di quanto realizzato nei dodici mesi trascorsi e, contestualmente, prefiggersi degli obbiettivi per il nuovo anno che verrà. Il 2010 è stato per i colori azzurri, i nostri colori, un anno di grandi soddisfazioni, iniziate con la conclusione del primo campionato tra i professionisti, dopo ben quattordici anni di assenza, con un prestigioso piazzamento al sesto posto della II^ Divisione e continuato, in piena estate, con l’ammissione al campionato di I^ Divisione, in virtù dei meriti che questo sodalizio ha conquistato attraverso la regolare tenuta dei conti ed una gestione finanziaria corretta ed equilibrata, oltre ad un impegno onerosissimo sul piano finanziario, necessario per consentire al nostro Siracusa di disputare il campionato 2010/2011 in I^ Divisione. Abbiamo voluto regalare alla nostra Città la Terza Serie del calcio nazionale, con tutto ciò che ne è conseguito e cioè presenza costante nelle emittenti terrestri, digitali e satellitari nazionali, sulla stampa nazionale specializzata, nei programmi radio nazionali ed addirittura ritornando ad essere presenti nella schedina del Totocalcio. Abbiamo avuto un inizio difficile e l’impatto con questa nuova categori è stato traumatico, ma noi non ci siamo lasciati travolgere dalle aspre critiche. Abbiamo fatto quadrato e continuato a lavorare, correggendo dove era necessario. E grazie al grande impegno ed alla professionalità profusi dalla squadra, dallo Staff tecnico, amministrativo e medico ed al sostegno incondizionato di tutti coloro che amano veramente i leoncelli, siamo riusciti a risalire la china ed a portarci, ad oggi, in una posizione di classifica più consona agli obbiettivi che ci siamo prefissi. Adesso siamo a circa la metà del percorso stagionale e dobbiamo rimanere uniti ed umili per portare in un porto sicuro la nostra nave e nello stesso tempo programmare per un futuro radioso per i nostri colori e per un 2011 che possa regalare altre soddisfazioni ai nostri tifosi. Non sarà una passeggiata, ma sono convinto che con l’aiuto ed il contributo di tutti, ma soprattutto facendo fronte comune e restando uniti “come un sol’uomo” riusciremo a festeggiare tutti insieme un’altra grande impresa e soprattutto a mettere le basi per potere pensare in grande. In prossimità delle feste natalizie formulo di vero cuore a tutti Voi ed alle Vostre Famiglie i migliori Auguri di Pace, Gioia e Serenità, nella speranza di poter vedere crescere, sempre tutti insieme, la nostra Città ed il Siracusa che proverà a rappresentarla degnamente nell’ambito dello Sport più bello del mondo. Luigi Salvoldi

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VINTAGE AZZURRO

GUERINI FECE LITIGARE PARRETTI E LODI

Giancarlo Parretti è divenuto famoso nel mondo per le sue scalate economiche. A Siracusa lo si ricorda per le attività imprenditoriali e, tra l’altro, come presidente della società di calcio. Quelle “capacità” manageriali le aveva sperimentate qui. Parole, tante. Un po’ meno fatti. Tuttavia riuscì a portare al campo tantissimi spettatori e soprattutto, per la prima volta nella storia, oltre tremila abbonati. In quell’anno, era la stagione 79/80, disse che avrebbe acquistato fior di giocatori. Bisogna riconoscergli che nonostante non avesse tanti soldi, riuscì comunque a formare una bella squadra. Non quei fenomeni che aveva sbandierato, ma niente male. Alle dipendenze della società, oltre all’allenatore Facchin, c’era il ds Giusto Lodi. Persona ponderata, che conosceva il mercato, molto seria. I due si trovarono in disaccordo su un giocatore: Giuseppe Guerini. Un interno sinistro che il presidente si ritrovò venduto – disse Parretti – a sua insaputa e che per questo motivo degradò Lodi sul campo. Da direttore a semplice dipendente. Meno male che c’erano altri personaggi che sapevano come trattare con la gente. In questo caso Gino Foti , presidente onorario, che raddrizzò la barra mettendo ogni cosa a suo posto. Giuseppe Guerini era un giocatore possente, ben strutturato fisicamente, con alle spalle una discreta carriera quando

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arriva a Siracusa. Aveva esordito col Pergocrema nel 1976, a 18 anni, dove rimase fino a giugno del 1979 giocando complessivamente 76 gare Una formazione del Palermo 1983/84. Guerini è il terzo da sinistra segnando pure undici gol. Si accorquando piove, in attesa della ricostruziose di questo ragazzo la Sampdoria che ne ne che dovrebbe riaversi a breve. acquisì il cartellino. Lodi, che lo aveva già Guerini a Siracusa si batteva da leone. seguito, lo riteneva utile alla causa del Si- Fuori casa, tirava indietro la gamba. Queracusa e riuscì a portarlo tra noi. Da dire sto comportamento unitamente alla sua che nella stagione precedente era stato adesione al gruppo che mise in mora la nazionale della rappresentativa di serie C. società per il ritardo nei pagamenti degli Esordisce con la maglia azzurra in Coppa stipendi, gli costò presenza importanti. Italia contro il Messina. Risultato finale tre Tuttavia giocò 27 gare, mettendo a sea zero con rete dello stesso Guerini e due gno una sola rete. A fine stagione venne di Ballarin. A quell’incontro gli spettatori ceduto al Campobasso. In effetti è gionon erano moltissimi: attorno alle duemi- catore da serie B: gioca e bene 31 gare. la persone. Ad inizio della ripresa scoppia Dopo andò a giocare a Cava dei Tirreni e un temporale d’estate. Fuggi, fuggi degli due anni più tardi al Palermo, fino al 1986. spettatori della curva e della gradinata Qui fu coinvolto nello scandalo del calcio alla ricerca di riparo. I dirigenti - abbastan- scommesse. Gli fu comminata la pena di za solerti - aprirono le porte verso la tribu- tre anni e un mese di squalifica. na coperta dando così riparo. Malumore Ha avuto la forza e la capacità di risorgere, al primo impatto di tutti quegli spettatori. rientrando a pieno titolo nella stagione Eppure fu invece il momento più bello, 89/90 a Foggia con l’allenatore Zeman. Il autentico coinvolgimento degli spettatori suo apporto fu, complessivamente, modi tribuna al tifo più genuino con continui desto: soltanto sette gare. A 32 anni comapplausi verso i giocatori. Da quando non piuti, decise di smettere. c’è la copertura in tribuna, tutti “all’acqua”, Paolo Catania


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Berretti

SIRACUSA OLTRE OGNI ASPETTATIVA

Splendida crescita del rinnovato gruppo affidato a Marco Pizzo. Qui nascono campioni

(midolo) Non si è ancora chiuso il girone d’andata, il Siracusa disputerà la sua 15° giornata a Sorrento l’8 gennaio. Ma è già tempo di bilancio in casa Berretti. Per la nuovissima compagine azzurra non può che essere positivo. L’impatto col nuovo torneo, con un organico completamente rivoluzionato, non è stato tra i più facili. Col passare del tempo, però, i ragazzi di mister Pizzo sono riusciti ad inanellare risultati importanti. La classifica è divenuta interessante, settimana dopo settimana. “Questi sono ragazzi che per 9/11 non si conoscevano affatto. E inizialmente non si erano bene amalgamati. Siamo andati oltre ogni aspettativa, piazzandoci, in questo momento, tra le prime”, rivendica con orgoglio il tecnico, Marco Pizzo. “Oltretutto ogni tanto abbiamo il privilegio e il piacere di dare qualche ragazzo alla prima squadra, vedi Caldarella”. Ne parleremo. Tornando al campionato Pizzo non nasconde la sua soddisfazione. “Siamo partiti a rilento ma siamo cresciuti. È un gruppo giovane. Basti pensare alla trasferta di Cosenza, dove un mio giocatore classe 1994 doveva vedersela con un 1988 locale della prima squadra. Le quattro vittorie consecutive hanno migliorato tanto la classifica. Frutto di un lavoro continuo. Ma non è la classifica che dobbiamo guardare. Abbiamo altre priorità”. Noi, guardandola, notiamo che quel terzo posto (utile per il passaggio del turno) non è più un miraggio. “E’ vero considerando, anche, gli scontri diretti casalinghi che avremo nel girone di ritorno. Anche se non è quello il nostro obiettivo primario, siamo qui per far bene. E se capita non ci faremo, di certo, scappare l’occasione. Ci proveremo fino alla fine, innanzitutto

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per i ragazzi. Sarebbe un gran bel regalo. Non dimentichiamo, però, che la squadra che lo scorso anno soddisfò tutti si conosceva da ben 3 anni”. Ivan Caldarella, classe 1993, ha già avuto il tempo per mettersi in mostra e debuttare in prima squadra. In terza serie! Un po’ il sogno di tutti. Contro la Lucchese, al De Simone, ha giocato l’ultima parte di gara. Frangente delicatissimo in una partita importante per il Siracusa. Gli azzurri hanno ottenuto i tre punti e Ivan, con i compagni più grandi, è andato a festeggiare sotto la Curva Anna. “Ivan è un ragazzo in gamba – riferisce Pizzo – lo conosco da tempo. Sin da quando era allenato da Dario Italia. Con noi gioca in un altro ruolo, ma può ricoprire diverse posizioni. È normale che in un contesto così importante abbia debuttato da esterno. Ha giocato bene. Ma so perfettamente quanto era emozionato. Inizialmente lo si notava. Col passare dei minuti ha dimostrato tutta la sua personalità. È un ragazzo serio, e con la testa che si ritrova può fare strada. Deve continuare così. È della stessa scuola di Pasqualicchio. La serietà prima di tutto. Ragazzi che non hanno mai detto nulla durante gli allenamenti. Solo lavoro”. Ecco che in mente viene Andrea Petta. Campionato con la Berretti, sotto la guida di Pizzo, e oggi uno dei protagonisti del Siracusa. Forse la sorpresa più bella della stagione. Ne ha fatta di strada il giovane palermitano. E su di lui, non è più un mistero, sono riservate le attenzioni di diversi club di A e B. Una soddisfazione anche per uno dei suoi primissimi allenatori. “Ricordo ancora quando venne qui ad una selezione. Era in ballottaggio con un altro ragazzo. Però,

insieme a Paolo Lombardo, optammo per Andrea. Lo vedevamo più completo. Con noi disputò un gran campionato segnando pure tanti gol. Questa sua continua crescita non mi sorprende. Fa piacere. Anche lui è uno di quelli che può fare davvero bene in futuro. Il merito è anche di Liga (oggi al Palazzolo, ndr) suo ex compagno di reparto. Insieme sono cresciuti tantissimo. Poi Ugolotti e Ignoffo hanno fatto il resto”. Un altro giocatore, nato dalla Berretti che fu, e che ha assaggiato il terreno di Prima Divisione è Angelo Rosella. Un altro giovanissimo pronto ad esplodere. “Anche lui ha tante qualità, è vero. È uno che palla al piede fa la differenza, crea superiorità. Ma nel suo ruolo ha davanti gente come Mancino, Desideri, Bufalino, Bongiovanni, di certo non gli ultimi arrivati. Nonostante questo Ugolotti gli ha dato fiducia mandandolo in campo nel derby contro il Gela. Arriverà anche il suo momento”. A proposito di Ugolotti. L’allenatore toscano sta dimostrando di credere nei giovani e di saperci fare. Per l’allenatore della Berretti, questo, non può che essere uno stimolo in più. “E’ vero. Ugolotti sta lavorando benissimo e i risultati sono dalla sua parte. Sta facendo un grandissimo lavoro anche con i giovani. Sta dimostrando di saperci fare e di saper ‘rischiare’. E questo per noi è importantissimo. Ci fa piacere ed è uno stimolo in più per continuare a fare bene. È un po’ il nostro compito, continueremo a valorizzare al meglio i nostri giovani per poi mandarli in prima squadra”. Tra Pizzo ed Ugolotti, i giovani del Siracusa possono stare tranquilli. Il momento tanto atteso può arrivare, da un momento all’altro. Chiedere ad Andrea o ad Ivan.


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Basket A1/F

PRIOLO, IL MOMENTO E’ DIFFICILE DAL MERCATO ATTESE NOVITA’ E GIULIANO LANCIA L’ALLARME: “SENZA AIUTI SI RISCHIA”

(basile) Ultima gara dell’anno con sconfitta per l’Erg Priolo. Un 2010 che non può dirsi essersi chiuso nel migliore dei modi: urgono interventi sul mercato, preannunciati dal tecnico e dalla dirigenza. La Pool Comense era avversario non troppo ostico ma bravo ad approfittare dell’attuale momento negativo della compagine biancoverde che con diverse atlete non al top della condizione, vedi Silvia Favento (anche se preziosa è stata la sua prova in terra comasca), Elena Fabbri e Susanna Bonfiglio, collezionava la terza sconfitta di fila dopo quelle imprevedibili di Lucca e Napoli. Poca velocità di gioco, scarsa lucidità e poco peso sotto le plance, soprattutto in attacco. Eppure il mercato estivo sembrava aver risolto tutti i problemi “numerici” emersi in particolare nell’ultima fase della passata stagione agonistica. L’arrivo di Slavcheva, Buccianti, Corbani, Mitov e Bertan aveva infatti dotato Priolo di un roster numericamente robusto. In attesa della crescita di Elisa Buccianti, Corbani adattandosi nel ruolo, le avrebbe dato fiato per sopperire alla partenza dell’americana Christin Haynie. Stessa cosa avrebbero dovuto fare la giovane Mitov con Pascalau, Slavcheva con Seino. Il tutto nella speranza che Cirov e Pascalau riconfermassero le alte percentuali di sempre, e il capitano Susanna Bonfiglio recuperasse quanto basta la condizione. Qualcosina di tutto ciò è avvenuto finora, con la naturale constatazione che se la trama del gioco e la fase di finalizzazione continuano ad essere affidate alle giocate di Pascalau (103 punti) e Cirov (127 punti), il lavoro

del coach Santino Coppa necessita, obbligatoriamente, di rinforzi. “Mi aspetto almeno un playmaker – ha detto Coppa – anche se dobbiamo fare i conti con i soliti problemi di bilancio. Sono fiducioso sull’esito di qualche trattativa e speriamo che il prossimo 27 dicembre potremo avere un tassello in più”. Una play-guardia e un’ala grande, entrambe straniere, le ricercate numero uno. Dura presa di posizione del presidente della Trogylos Priolo, Paolo Giuliano. In linea con l’appello già lanciato in sede di presentazione della squadra, si è assunto in toto la responsabilità di questa situazione infelice. “Il coach e le ragazze ce la stanno mettendo tutta in un campionato difficile, dove c’è molto equilibrio e tutte le squadre sono ben attrezzate. Il mio errore è stato quello di credere che potevamo farcela VOLLEY

FINNOVA COSTANZO TRE VOLTE OK

Un mese di dicembre all’insegna dei successi per la Finnova, che inanella tre vittoria con tutte le sua formazioni giovanili. L’Under 14, allenata da Antonella Scollo, ha facilmente regolato la Volley Pachino. Sempre per tre set a zero, l’Under 18 di Maurizio Garozzo ha avuto la meglio sulla Gp Carlentini. Infine, l’ultima vittoria è stata ottenuta dalle Under 16 di Franco Rubera, anche loro impegnate fuori casa al polivalente di Priolo contro l’Harrier. Per le siracusane l’anno agonistico non è ancora concluso. Oggi alle 19,30 al Pala Merici, l’Under 16 ospiterà la Virtus Floridia.

solo con l’appoggio della Erg e del Comune di Priolo. Non è così e anzi mi assumo anche la responsabilità delle mancate entrate a livello di sponsor e sostegni alla squadra. Da oggi al 31 dicembre farò per l’ultima volta l’elemosiniere, farò appelli, busserò a tutte le porte cercando aiuti per una realtà gloriosa come quella della Trogylos che non merita questa classifica”. Siamo alle solite. Ok l’impegno delle ragazze, ok le indiscusse capacità del coach, grande conoscitore della pallacanestro, ma senza l’interessamento di nuove realtà economico-imprenditoriali la Trogylos rischia. “Purtroppo avverto un senso di solitudine intorno a me e intorno alla realtà della Trogylos. E se questa situazione perdurerà sarò costretto a fare le opportune valutazioni. Sono pronto a farmi da parte aspettando qualcuno o qualcosa che abbia il coraggio di scommettere, lavorare, fare sacrifici, anche personali, per una realtà che ad altri sta a cuore solo a parole”. Natale amaro, dunque. I regali Coppa vorrebbe comunque scartarli il 27 dicembre, giorno della ripresa degli allenamenti, con diverse novità attese in casa Trogylos. Il 6 gennaio al Palazzetto dello Sport di Umbertide, si inaugura il 2011. Magari svoltando con decisione.

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Pallamano A1

ALBATRO, AVANTI ADAGIO MA TONE MEDVED NON E’ IN DISCUSSIONE Manca qualcosa sotto l’albero di casa Albatro. Per l’esattezza, mancano dei punti. La classifica oggi non è quella ipotizzata alla partenza del campionato di A1. Nuova realtà, tecnico nuovo, tante new entry in squadra: magari il sette siracusano sapeva che non avrebbe dettato legge ma neanche erano ipotizzabili tante difficoltà. Il presidente Vito Laudani rimane, però, sereno. “Si, qualche punto su cui contavamo ci manca. Era- vamo partiti bene, poi i primi intoppi. Siamo sotto le previsioni ma le valutazioni si fanno alla fine. Più che i punti persi, spiace per come abbiamo perso certe gare. E’ da lì che deve partire un’ampia riflessione per capire come migliorarci”. Nessuno si aspetti movimenti di mercato durante la sosta. Non sono più i tempi dell’Elite. “Ci siamo svincolati da quella logica. Dobbiamo, invece, responsabilizzare i nostri giovani, che poi è il senso del nostro progetto. Non vogliamo che vivano la necessità di fare risultato come un trauma ed anche per questo abbiamo puntato su

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di un allenatore di grande esperienza, come Medved”. E il tecnico si presta al ruolo di parafulmine, assorbendo critiche e delusioni allo stesso modo delle lezioni di italiano. A proposito, è ormai padrone della lingua, complimenti per la rapidità. “Nessun pentimento sulla scelta di Medved. Sta imparando a conoscere la nuova realtà. Gli abbiamo chiesto di trovare il giusto mix tra i nostri vecchietti di prima fascia ed i ragazzi del settore giovanile. E per quello sta lavorando. Certo, gli infortuni dei senior sono un problema ed hanno rallentato i suoi programmi. E così ha dovuto dare più spazio del previsto ai giovani, proiettati in una dimensione per cui non erano ancora preparati. Così la costruzione del gruppo è proceduta a due velocità. Sappiamo che ci vorrà del tempo per centrare il nostro obiettivo, ovvero creare un movimento con i siracusani. E’ la politica della società ”. Le settimane di sosta – fino al termine di gennaio - serviranno anche a riequilibrare ruoli e competenze. “A Siracusa c’è la fortuna di lavorare senza stress. E finalmente disputiamo un campionato normale, andata e ritorno, senza stramberie come la fase ad orologio”, prosegue il presidente Laudani. “I problemi possono anche capitare ma è riuscendo a superarli che si cresce. Ed in questo ci aiuterà Medved”, chiosa il numero uno del club siracusano. Intanto si programma il richiamo di preparazione e le prime amichevoli. Dopo il rompete le righe, appuntamento a Siracusa dal 7 gennaio. Il campionato ripartirà dal derby siciliano con l’Haenna. Prova generale per l’Albatro in amichevole contro l’Ortigia di A2. Ancora da definire la data, ma considerati i buoni rapporti societari basterà una chiamata per mettersi d’accordo. Gianni Catania

Primo Albatro Challenge Giovanile

SOGNANDO L’HANDBALL ACADEMY SIRACUSA

Buon successo per il primo “Challenge Albatro, Festival del mini handball”. Circa cento bambini del settore giovanile della società siracusana si sono confrontati, divisi in squadre, sul parquet del Palalobello. Due mini campi e tante partite per giocare e crescere insieme. Un nuovo appuntamento che l’Albatro vuole calendarizzare tre volte all’anno (prossima edizione a carnevale e poi a maggio). Lo scopo è quello di fornire nuove occasioni per stare insieme ai piccoli della scuola di pallamano, facendo nel contempo conoscere loro anche la fase agonistica. Ecco, quindi, che con la formula del Challenge iniziano a familiarizzare con concetti come squadra, arbitro, compagni etc. Divertiti e motivati i piccoli atleti. I genitori osservano dagli spalti e mostrano di gradire. Soddisfatto il presidente Laudani. “Abbiamo il migliore staff tecnico per il settore giovanile di tutta Italia. Medved, Fusina, Garcia, Alfio Settembre, Luigi Rudilosso e Gianni Calvo. Siracusa può diventare un centro di eccellenza, una sorta di Academy internazionale con tanto di clinic, dibattiti e approfondimenti tra tecnici e giocatori di tutta Europa”. Per ora l’Handball Academy a Siracusa è un sogno. Ma i dirigenti Albatro stanno lavorandoci su per trasformarlo in realtà.


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